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FOOTBALL

Il campo
Il campo di Football è lungo 110 metri (100 yards/360 feet) e largo 48 (160 feet). E’ attraversato da
linee bianche verticali che delimitano le yards: i numeri corrispondono alle yards (10 yards, 20
yards ecc.) a metà campo c’è il segno 50 e a destra e sinistra della metà campo in ordine decrescente
vengono segnate le yards fino al 10.Dopo l’ultima riga bianca (delle “0” yards) c’è un altra zona di
campo di 9 metri (10 yards) che rappresenta la end zone, cioè la zona dove si segnano i touchdown.
Altri 1,8 metri dietro questa zona troviamo la linea con al centro i pali per i field goal.
La palla
La palla da football americano dà il nome al gioco, infatti FOOT-BALL significa FOOT=PIEDE,
BALL=PALLA : ossia “palla lunga un piede”. La palla lunga un piede è ovale ed è costruita in
cuoio ed è cucita a mano. C'è solo una fabbrica al mondo che costruisce i palloni per la NFL
(National Football League) che si trova in Wisconsin ed è una fabbrica artigiana dove vi lavorano
esperti artigiani; La palla è anche detta "THE DUKE".

Il gioco
Sul campo da gioco vanno 11 giocatori per squadra: dopo il classico lancio della monetina per
decidere chi inizia le ostilità, si presentano in campo le squadre speciali (special team) cioè 11
giocatori che intervengono soltanto in questa e altre 3 circostanze.
Questa è la differenza principale dagli sport quali il calcio, in quanto nel Football essendo le
sostituzioni libere ad ogni azione possono essere cambiate le formazioni.
La squadra che difende calcia il pallone situato sulla linea delle 30 yards proprie, cercando di
mandarlo il più lontano possibile per impedire il ritorno degli avversari.
La squadra che attacca a sua volta ha a disposizione due alternative: se il pallone arriva nelle
proprie 20 yards il giocatore preposto alla ricezione della palla (kick returner) può rinunciare a
correre segnalandolo all’arbitro con il braccio alzato e un ginocchio a terra nel punto della
ricezione, oppure può correre con la palla per portarla quanto più avanti possibile.
Tutto ciò avviene mentre i suoi compagni cercano di proteggerlo dall’arrivo degli avversari che
tentano di bloccarlo. Nel momento in cui viene fermato, facendogli toccare almeno un ginocchio a
terra il gioco si ferma e ripartirà dal punto in cui è stata fermata la palla.
Una volta finita questa situazione iniziale entrano in campo l’attacco della squadra che ha ricevuto
la palla e la difesa avversaria. Nel Football ogni qual volta il gioco si ferma, perché l’attacco è stato
bloccato (sempre secondo la regola che il giocatore ha toccato il terreno) oppure la palla esce fuori
dal campo di gioco, le squadre vengono riorganizzate e riparte una nuova azione.
L’attacco deve avanzare il più possibile verso la end zone avversaria e per farlo ha a disposizione 4
tentativi per percorrere un totale di 10 yards. Il pallone può essere lanciato oppure portato avanti
con una corsa, ma una volta essa iniziata o quando si è ricevuto il pallone lanciato, come nel rugby,
non si ha la possibilità di passarlo in avanti, è ammesso soltanto il passaggio laterale o indietro ad
un compagno.
Così in 4 tentativi l’attacco deve fare almeno 10 yards. Se ci riesce prima dei 4 tentativi ne ha
disposizione altri 4 sempre per percorrere 10 yards; se invece non riesce a farle in 3 tentativi, può
bypassare l’ultimo e allontanare il pallone con il piede (punt) nella metà campo avversaria il più
lontano possibile per impedire il ritorno.
Questo avviene perché se con il quarto tentativo l’attacco non riesce a completare le 10 yards avrà
perso il possesso e la squadra avversaria si troverà con il proprio attacco a giocare nel punto in cui
si è interrotto il gioco.
Infatti, il gioco del Football è tutto un alternanza di attacchi e difese che entrano in campo
abbastanza freneticamente. Una volta che l’attacco si trova in prossimità della end zone avversaria
può tentare 2 soluzioni: se è al 4 tentativo e ha una distanza relativamente vicina ai pali del field
goal, può tentare di calciare il pallone entro i 2 pali ottenendo così 3 punti, oppure può cercare di
arrivare con uno suo giocatore in possesso di palla all’interno della end zone segnando così un
touchdown che vale 6 punti.
Se il tentativo va a buon fine si ha a disposizione un’ulteriore possibilità per segnare 1 o 2 punti
addizionali. Un punto se si effettua un field goal ravvicinato e il pallone va in mezzo ai pali (quasi
sempre!) oppure se si ripete un touchdown, attraverso un gioco d’attacco, che in questo caso vale
però solo 2 punti.
Una volta finito il suo compito l’attacco lascia il campo a favore della propria squadra speciale, che
provvederà a calciare il pallone e ripartire proprio come fosse l’inizio di un’altra gara. Durante le
fasi si gioco possono presentarsi altre 2 situazioni per le quali l’attacco perde il possesso della palla.
Se durante il lancio del pallone questo viene intercettato dalla difesa avversaria, questa cerca di
portarlo il più vicino possibile alla end zone e una volta fermata, scenderà in campo il relativo
attacco pronto a segnare un touchdown.
Se, invece, durante una corsa o una volta ricevuta la palla il giocatore perde il possesso prima di
cadere a terra (fumble) e la palla finisce nelle mani avversarie sarà di nuovo l’attacco avversario a
tentare di segnare.
Si può poi presentare una particolare situazione in cui l’attacco a ridosso della propria end zone
viene fermato dalla difesa avversaria; cioè il giocatore dell’attacco in possesso di palla viene
fermato nella propria end zone. In questo caso alla difesa andranno 2 punti (safety) e in seguito avrà
a disposizione il possesso del pallone dopo che sarà stato calciato dall’altra squadra, proprio come
nel punt.
Il tempo di gioco della partita è suddivisa in 4 tempi di 15 minuti ciascuno. Il tempo è effettivo, cioè
il cronometro viene fermato quando la palla esce fuori oppure in tutte le situazioni in cui si segnano
punti. Se alla fine dei tempi regolamentari le squadre sono in parità si giocheranno 2 tempi
supplementari di 15 minuti con la regola del golden goal del calcio (sudden death) cioè chi segna
prima vince (con il field goal, touchdown ecc).

Lo Snap si ha quando inizia un’azione, le 2 squadre (attacco e difesa) sono schierate una di fronte
all’altra separate da un metro circa, con i giocatori pronti a “fronteggiare” gli avversari. La palla è
posta a terra da un giocatore dell’attacco che è chiamato centro e che la tiene nelle due mani pronto
a “lanciarla” dietro ad un suo compagno chiamato quarterback (colui che lancia la palla).
La linea immaginaria che attraversa la palla e percorre tutto il campo (immaginaria in quanto non è
segnata sul campo) viene chiamata linea di scrimmage ed è importantissima nello svolgimento del
gioco. All’inizio dell’azione i componenti delle 2 squadre sono immobili dietro tale linea
(ovviamente ognuno nella propria metà campo) e devono evitare movimenti, prima che il pallone
venga messo in gioco.
Ciò si verifica quando il centro lancia dietro, sotto le proprie gambe, la palla al proprio quarterback;
questo movimento viene chiamato snap ed è soltanto in questa occasione che la palla viene messa in
gioco e i giocatori possono iniziare le ostilità.
I falli (penalties)
I falli commessi sul campo di gioco vengono fischiati dall’arbitro “capo” chiamato referee, che è
colui che controlla la gara, dà il segnale del fallo commesso ed è l’autorità finale
nell’interpretazione dei falli. Nel Football però non esiste soltanto questo tipo di arbitro, in quanto
egli è coadiuvato nel suo lavoro da altri 6 arbitri con compiti specifici.
Il punto in comune di tutti e 7 gli arbitri è che ognuno di loro può chiamare il fallo di sua
competenza semplicemente gettando a terra un fazzoletto giallo (flag) nel punto in cui è avvenuto.
Questo tipo di direzione è al tempo stesso più immediata e visiva del semplice fischio dell’arbitro,
molto spesso confuso dalla “bolgia” dello stadio…
I falli nel Football sono davvero numerosi e disparati, ma è possibile classificarli in base alla perdita
di yards combinate. In questo sport quando è ravvisato un fallo dall’arbitro, questi assegna alla
squadra che lo ha commesso una penalità consistente nella perdita di svariate yards (a partire dal
punto in cui è iniziata l’azione e a seconda della gravità), cioè nell’indietreggiare il punto in cui
l’azione dovrà iniziare (in modo che le yards da guadagnare siano maggiori: la penalità si somma a
quelle che già devono essere guadagnate) e spesso questo si accompagna alla perdita di un tentativo
(down) per raggiungere le 10 yards canoniche (come se quella azione non fosse mai stata giocata)
che così saranno aumentate (alle yards rimanenti va aggiunta la penalità).
Con un esempio il funzionamento sarà più immediato:
Supponiamo che l’arbitro segnali (flag) un fallo all’attacco per intentional grounding, cioè il
quarterback lancia intenzionalmente la palla fuori dal campo e che per l’attacco si tratta del primo
tentativo sui 4 previsti per guadagnare le 10 yards; l’arbitro chiama il fallo di intentional grounding
all’attacco che verrà così punito con 10 yards di penalità (previste per questo tipo di fallo).
Se poniamo che l’attacco partiva dalle proprie 30 yards, si troverà a partire dalle proprie 20 yards (si
indietreggia di 5 dalla linea di scrimmage: 30-10=20) ma con il primo tentativo sprecato. Avrà così
a disposizione soltanto altri 2 tentativi (2nd & 20: cioè 10 yards da guadagnare più la penalità di 10
yards).
I falli quindi, sono suddivisi in base alla perdita di yards che comportano: così avremo falli che
comportano 5 yards di penalità, 10 yards, 15 ecc.
Vediamo quali sono i falli più importanti:
5 YARDS
— False start : movimento anticipato dell’attacco
— Encroachment : contatto tra giocatori avversari prima dello snap
— Offside : è uguale al false start solo è chiamato alla difesa.
Questo tipo di falli sono di lieve entità e riguardano quasi tutti i movimenti allo snap e le relative
infrazioni di attacco e difesa.
10 YARDS
— Offensive pass interference : questo fallo si ha quando il ricevitore dell’attacco prima di ricevere
la palla, viene in contatto con il difensore avversario ostacolandolo nella propria legittima azione di
disturbo. Infatti, dopo lo snap il ricevitore e il difensore avversario non possono venire a contatto
prima che la palla venga ricevuta dall’attaccante.
— Holding, illegal use of hands, arms, or body by offense: L’holding è la trattenuta irregolare per
impedire all’avversario di correre o raggiungere la palla. L’uso illegale delle mani o altre parti del
corpo consiste nel trarre vantaggio ostacolando la difesa avversaria. Come potrebbe fare l’attaccante
che durante la corsa allontana l’avversario usando le mani in modo scorretto.
Questi falli sono a discrezione dell’arbitro in quanto riguardano una sua valutazione soggettiva e
non oggettiva come potrebbe essere un false start oppure un offside.
15 YARDS
— Striking opponent with fist, kick : Colpire l’avversario con un pugno, calcio.
— Malicious unnecessary roughness : Violenza non necessaria e intenzionale.
Questi falli sono quelli più antisportivi puniti di conseguenza con una grave perdita di yards e che
prevedono tutti un comportamento violento e/o intenzionale.
Poi troviamo dei falli che hanno delle caratteristiche peculiari:
AUTOMATIC FIRST DOWN — Sono a favore dell’attacco per ogni fallo imputato alla difesa
avversaria ad eccezione di quelli che prevedono le 5 yards di penalità (descritti in precedenza).
Falli che prevedono una combinazione di penalità:
5 YARDS & PERDITA DOWN
–Per i passaggi effettuati oltre la linea di scrimmage.
10 YARDS & PERDITA DOWN
— Intentional grounding : Quando il quarterback sotto pressione avversaria e senza copertura da
parte dei propri compagni di reparto lancia intenzionalmente il pallone fuori dal campo per evitare
una eccessiva perdita di yards, nel caso gli avversari riuscissero a bloccarlo con il pallone in suo
possesso (sack).
L'ATTACCO

RUOLI
CENTRE - GUARD - TACKLE

L’attacco si può impostare in tre specifici ambiti:


• corse (RUN)
• passaggi (PASS)
• situazioni speciali (NO HUDDLE, TWO MINUTE OFFENSE)
Alcuni tipi di attacco:
• SPREAD
• RUN AND SHOOT
• AIR RAID
• OPTION
• I POWER I
• WING T

In attacchi POWER si cerca, per esempio, di sfruttare al massimo la reazione della difesa “che
legge” utilizzando double team (doppi blocchi) oppure le più famose ISO, che altro non è che
l’abbreviazione di Isolation, quando cioè si cerca con opportuni movimenti di isolare un LB
tagliandolo fuori dall’azione.

In attacchi SPREAD invece, come run’n’shoot o air raid, si sfrutterà invece la capacità di avere
fino a 5 ricevitori sul campo per obbligare la difesa ad allargare le sue maglie e mettere in
condizione un difensore di dover scegliere chi e come contrastare, lasciando per forza di cose un
uomo libero (questo è il tema del CONCEPT PASSING che magari analizzerò più avanti), in
questi 3 attacchi la differenza la fa la O-LINE (offensive line) che nell’air raid deve essere veloce e
allo stesso tempo potente giocando spesso "1 vs 1" in pass protection (detta PASS PRO).

FAT, WING-T e SPIN sono sistemi “vintage” che non hanno grandi sistemi di passaggio,
soprattutto la FAT nato quando appunto non si POTEVA passare in avanti. Gli altri due sono simili,
la SPIN è una WING ma con il QB che parte in shotgun, staccato dal centro, e si basano molto su
corse e playaction.

Parliamo quindi dei sistemi del nostro tempo dove la velocità e lo spettacolo sono la base del
football. Ricevitori in ogni dove che sembra siano schegge impazzite per il campo, invece agiscono
sempre, o quasi rispetto a come un difensore si piazza (o reagisce). E questo è il duro lavoro di un
offensive coordinator che deve sviluppare e prevedere ciò che succederà tenendo SEMPRE conto
di chi ha in squadra.

Schema O-LINE con LT-LG-C-RG-RT

Andiamo a vedere ora i principali RUOLI o uomini di cui è composto l’ATTACCO.

La LINEA D'ATTACCO (O-LINE) – composta da 5 UOMINI è il muro che protegge il QB ed


apre la strada agli HB ed è così composta:

OFFENSIVE-LINE in campo
C – il CENTRO di nome e di fatto è il perno della linea, controlla gli assegnamenti, o meglio
leggendo la disposizione della difesa impartisce ordini su come muoversi a tutta la linea. Consegna
con lo SNAP la palla al QB. Lo snap potrà essere normale o lungo ma lo vedremo parlando del
QB. Potente ed agile deve essere in grado di bilanciarsi subito dopo lo snap e perseguire il
movimento imposto dall’azione.

G – a coadiuvare il CENTRO abbiamo le GUARDIE. Il ruolo assume negli ultimi tempi un ruolo
fondamentale, oltre ad aiutare il CENTRO in double team, devono essere veloci per eseguire trap
block o fold block (ve li ricordate no?) che magari poi rivedremo.

T – il TACKLE è il ruolo più ingrato ma che riveste un’importanza fondamentale in un sistema di


gioco. È al limite della O-Line quindi deve occuparsi di ciò che cerca di entrare dall’esterno
controllando anche l’interno supportando le GUARDIE. Ha anche il compito di salvaguardare la
salute del QB durante le azioni di passaggio, soprattutto dal lato opposto al braccio di lancio del QB
detto “Blind Side”, lato cieco, in quanto durante l’azione di lancio il QB si trova completamente
girato sul lato del braccio di lancio. Il QB deve per forza avere la massima fiducia in questo uomo.
La contropartita per tutto ciò è che i TACKLE ed il CENTRO sono generalmente i più pagati dopo
il QB in molti casi.

LT (left tackle) Trent Williams Washington Redskins


Tutti questi ruoli fanno si che un OC (offensive coordinator) possa scegliere se utilizzare più corse,
sia utilizzando lo ZONE BLOCKING system, oppure con sistemi più classici, oppure utilizzare
più PASS, facendo la "pass pro", creando cioè la classica tasca di protezione, oppure in play-
action spostandosi orizzontalmente sul campo in modo veloce e potente. Run block e pass block
saranno le caratteristiche più misurate in questi uomini oltre alla lunghezza delle braccia ed al
footwork (lavoro di piedi), velocità con cui ci si stacca dalla posizione iniziale recuperando, nel
caso lo si perda, o mantenendo, il massimo equilibrio.
IL RUNNING BACK

RB – TE – WR – QB

Iniziamo con i RUNNING BACK, brutalmente tradotto e doppiato come “mediano” nei film
d’oltreoceano fino a poco tempo fa, fino a che, finalmente, il football è entrato nelle nostre case. È
colui il quale compie uno dei lavori più sporchi, a mio avviso, dopo la linea offensiva, nella squadra
di attacco. Corre con la palla, esce a ricevere, blocca eventuali blitz durante le azioni di pass. Però
quando il RB riesce a sgattaiolare o ad avanzare di potenza coprendo decine di yard di corsa, ecco a
quel punto penso che siamo di fronte ad una di quelle cose per cui il football è uno sport da godersi
appieno.

Il Running Back - RUN


Il Running Back - BLOCK

Il Running Back - RECEPTION


I RB si dividono generalmente in FULL BACK e HALF BACK. Il primo è quello che blocca per
il secondo utilizzando la sua mole e la sua potenza per sfondare, oppure viene utilizzato in quelle
situazioni di corto yardaggio come ad esempio se ci si trova con una o due yard da conquistare.

Il FULL BACK sfrutta la “demolizione” che può portare, inoltre abbinando la capacità di uscire a
ricevere abbiamo un’arma letale sui terzi down. Come esempio di questo ruolo troviamo Tolbert di
Panthers potenza ed ottime mani. Un buon ALL-PURPOSE BACK, un tuttofare che risolve molte
situazioni difficili.

Se però andiamo sul meno fisicato HALF BACK che rientra nella tipologia ALL-PURPOSE il
giocatore che più identifica il ruolo è il grande Walter “The Sweetness” Payton, capace di correre
ricevere in campo aperto e mandare a vuoto i suoi avversari con il famoso “long step”. Un mito
come giocatore e come uomo.

Il Running Back - Walter "The Sweetness" Payton

Come HB potremo trovare, oltre al ALL-PURPOSE, anche il POWER BACK e lo SPEED


BACK.

Il POWER è, come dice il nome, il runner che, sfruttando il suo fisico più massiccio sfonda
“between the tackles”, ovvero nel mezzo della propria linea per conquistare yard importanti ma
soprattutto sicure, e viene anche denominato “north-south back” ovvero con una sola direzione di
marcia, un po’ ironicamente. Può essere sfruttato anche durante l’inizio della partita per fiaccare la
difesa o durante le fasi di “clock management” dove conta molto il possesso anche con scarsi
guadagni.

Esempio del passato è Jerome "The Bus" Bettis.

Il Running Back - Jerome "The Bus" Bettis

Lo SPEED invece, come dice il nome, è il runner che fa della velocità e della accelerazione i suoi
punti di forza. È il runner che con uno, due blocchi portati dai suoi uomini riesce a trasformare
un’azione in una cavalcata di decine di yard, compiendo CUT (tagli di direzione) o ROLL-OUT
(rotazioni in corsa) ingannando i difensori.

L’esempio che più potrebbe calzare è quello di un certo Barry Sanders che con le sue gesta, come
d’altro canto anche gli altri citati, si è conquistato la Hall of Fame ed il suo busto è esposto nel
museo a Columbus in Ohio.
Il Running Back - Barry Sanders

Emmitt Smith, Adrian Peterson, John Riggins, Marcus Allen, Marshawn Lynch, Eric
Dickerson, tutti nomi che hanno fatto e stanno ancora facendo e ancora faranno la storia di questo
fantastico sport, vedere le loro gesta è come vedere una favola, un balletto fatto a velocità
inimmaginabili con potenza ed agilità legate solo per uno scopo: LA VITTORIA!
TIGHT END

Il TE è, in molti casi, il giocatore che in campo ha il rapporto velocità/peso più alto, questo perché
molte volte è impiegato sia come lineman, quindi con stazza notevole, sia come ricevitore, e qui la
velocità come sua prerogativa primaria.

Il Tight-end è uno sporco lavoro, ma come si dice, qualcuno lo deve fare. Non tutti però possono o
sono in grado di farlo; in sé racchiude diverse caratteristiche e deve compiere più lavori che è quasi
impossibile che un uomo solo possa farli tutti.

La posizione sull’estremo della linea lo mette in condizione di dover fronteggiare i defensive-


back (safety o cornerback) o anche i linebacker che cercano di entrare nel backfield per braccare e
stendere il QB. In questi casi, il nostro uomo, deve assestare colpi per rallentare l’azione avversaria
poi, fatto questo, deve velocemente agire in release (liberarsi) per dare un’opzione di sicurezza (la
safety valve) al suo QB che probabilmente è già sotto pressione.

A volte, soprattutto nelle spread (formations), il TE viene utilizzato spesso come slot o open
receiver. In questo caso oltre alla velocità la skill “CATCH IN TRAFFIC” è basilare, questo
semplicemente perché si troverà a percorrere “route” destinate ad incrociare DE o LB, che per
definizione americana “amano torturare piccoli animali ed impaurire i bambini”. Molte volte al
termine delle proprie traettorie si troverà ad affrontare una coppia di linebacker, dando loro la
schiena o correndo in mezzo a loro.

Oltre a tutto ciò, come se non bastasse, deve possedere anche una certa propensione ai blocchi sulle
corse quando impegnato in linea e “bulldoze the path” – spianare la strada per il RB che porta
palla.

Dopo questa descrizione del ruolo, è facile capire come il nostro omaccione sia generalmente sulla
soglia dei 6’4”, che in Italia risulta come 193cm, per l’altezza, e intorno alle 250 libbre come
minimo (115kg circa).

Insomma grande e pesante per bloccare e spianare, grosso e veloce per diventare un ottimo
bersaglio per il QB che necessita di vedere questo pulmino in giro per il campo e salirci in caso di
difficoltà.

Nei draft di TE ne escono pochi percentualmente parlando, non è un ruolo che si inventa, buone
mani come un giocatore di basket capace come questo di lottare come sotto canestro come un ala
forte o power forward. Perché questo paragone? Semplice: Antonio Gates. Andato Undrafted nel
2003 pescato dai Chargers in quell’anno è divenuto uno dei più forti nel ruolo ancora adesso
nonostante i suoi 33 anni viene sistematicamente raddoppiato dalle difese avversarie.
TE - Antonio Gates

In campo il TE, che nei playbook viene identificato con la "Y" per convenzione, insieme a X e Z
(slot e split) costituisce il parco ricevitori di una squadra. La sua posizione può essere in linea con
la palla (si dice ON) oppure leggermente arretrato (detta OFF) se affiancato ad un flanker.

Il ruolo negli anni è cambiato molto da lineman aggiunto a problema per la difesa, e grosso
aggiungerei!

Da quando agli inizi la gloria la conquistavano solo in giochi sulla goal line dove riuscivano a
liberarsi per ricevere dei ciuffi d’erba sul gridiron ne sono stati tagliati (LOL). Il TE moderno è un
omuncolo come "L'incredibile Hulk" che è un Hybrid pass-catcher, come lo chiamano aldilà
dell’oceano, che crea costantemente mismatch, contrasti positivi, ad ogni livello difensivo.

Ed è per questo che i veri jolly della posizione siano coloro i quali abbinino stazza e velocità alle
loro capacità 6’6” per 265lbs con un tempo sulle 40 di 4,65 a chi vi fa pensare?

Sicuramente a colui che più di ogni altro, in questo periodo, ha aiutato a definire il ruolo che stiamo
esaminando, fotomodello e, volendo, estroso anche troppo, ma in campo è così fondamentale per
Brady come per noi può esserlo l’aria.
TE - ROB GRONKOWSKY

Sto ovviamente parlando di Rob Gronkowsky, senza di lui negli ultimi due anni i Pats hanno
sofferto, troppa l’importanza che riveste un giocatore come lui.
Possiede esplosività come alcuni suoi predecessori come Mark Bavaro ed Eric Green.
TE MARK BAVARO
TE - MARK BAVARO

Differentemente da loro come prototipo del TE moderno sfrutta la sua altezza per sovrastare la
copertura difensiva, corre in profondità come un ricevitore percorrendo in maniera precisa le
traiettorie facendosi sempre trovare dove deve.

Queste qualità pongono un defensive coordinator di fronte al dubbio: chi cavolo lo copre questo
monumento? Troppo veloce per un LB e grosso e forte per una S, un CB verrebbe invece livellato.
Queste sono le qualità che fanno un JOKER-TE la delizia di ogni off-coord sia che giochi la WCO
o la VERTICAL, impegnando 2 o 3 defensive back alla volta.

Ho trovato una bella definizione sul suo utilizzo: come la regina sulla scacchiera utilizzata come
chiave contro ogni difesa avversaria. Molti anni fa si allineava in 3 punti a fianco dei tackle, ora
invece con le loro caratteristiche possono attaccare da qualsiasi posizione, l’esempio con Graham
dei Saints riporta per esempio al TE utilizzato sia come slot sia come open receiver, WR mancato
o speedy TE?
TE - JIMMY GRAHAM

La presenza di questi giocatori permette la filosofia dello stretch the defense, costringere cioè la
difesa ad allargarsi oltremodo sul campo per poter coprire tutti i ricevitori, trovandosi spesso in
inferiorità fisica e numerica su di un lato del campo.

Gates ormai in calando, Graham e Gronko come detto, oltre a Finley, Rudolph dei Vikes stanno
accumulando statistiche che vengono definite “frightening” – spaventose – e sono spesso capaci
con le loro gesta di risolvere la partita in modi anche spettacolari in zone ad alta densità abitativa.
Questi numeri che i TE stanno collezionando sono ormai quello che ci si aspetta da loro e dal gioco
che si stà sviluppando in NFL.

WIDE RECEIVER
Il WIDE RECEIVER e inizio parlando di quello che è stato uno dei migliori interpreti del ruolo:
JERRY RICE.

Jerry Rice

Scelto alla 16a pick nel 1985 dai ‘49ers giocò con questa squadra 15 stagioni infrangendo record e
cuori dei tifosi avversari:

3 SUPERBOWL – 12 PROBOWL (1MVP) – ROOKIE OF THE YEAR – MVP NFL – detiene


praticamente tutti i record per quanto sia stato ricevibile sia in regular che in postseason.
Con lui introduciamo, penso lo abbiate capito, il ruolo del WIDE RECEIVER.

Questo ruolo nel corso degli anni è cambiato molto, ultimamente viene detto che i WR ed i QB
sono molto più tutelati dalle regole, ed infatti le statistiche di ricezione aumentano, fatto sta che è
senza dubbio il ruolo che con l’alter ego del QB regala più spettacolo.

La rivoluzione più grande è stata di fatto la regolamentazione del forward pass, il lancio in avanti,
avvenuta nel lontano 1906. Ed è di quell’anno la prima ricezione “autenticata” quando, durante la
partita tra Massillon e Benwood-Moundsville, il QB George Parratt lanciò a Dan Riley.

Bisogna però aspettare della innovazioni sostanziali nel regolamento durante la stagione del 1933
quando la allora NFL decise di scostarsi dalle regole dei college ed inserire modifiche atte a far sì
che ogni coach potesse adottare lo stile che riteneva più opportuno. Il lancio in avanti venne così
liberalizzato fino a concederlo da ogni punto del campo, ma sempre dietro la linea di scrimmage
come è adesso.

Fino al 1977 si andò avanti in questo modo, fino a quando, cioè, la lega decise di spettacolarizzare il
gioco e ridurre gli infortuni. Il passing game da allora ebbe un incremento notevole. Da quel
momento i ruoli di WR e QB innalzarono sempre più la loro fama. I difensori cominciarono ad
avere delle limitazioni avendo la possibilità di venire a contatto con il ricevitore solo una volta
durante l’azione. Si passò poi l’anno dopo al limite delle 5 yd in cui effettuare il contatto.

Arriviamo così ai giorni nostri dove per le limitazioni degli infortuni (leggi anche se vuoi rendere
più televisivamente appetibile lo spettacolo) vennero adottati molti altri accorgimenti che ci
permettono ora di goderci il nostro sport dal lato aereo.

Molte filosofie “avioniche” si sono succedute la più famosa ed ancora utilizzata è la WCO - West
Coast Offense. Nata da un’idea di Sid Gillmann intorno ai primi anni 60 questa filosofia di gioco
portata avanti poi anche da quel genio offensivo di Dan Coryell trasformandola un po,’ a questa
variante i giornalisti diedero il nome di AIR CORYELL. La WCO venne ripresa poi da Walsh e
da quella squadretta che furono i 49ers sulla quale poi hanno costruito le loro innumerevoli vittorie
nel corso del decennio che è andato dalla metà degli anni 80 alla metà dei 90… contro SD…

La strategia di questi tipi di gioco era “stretch the defense” , allargare la difesa su tutta la larghezza
del campo portando 4 o 5 ricevitori, compreso il RB ed il TE, a percorrere delle route, traiettorie
trasversali corte, tranne 1 o 2 sul profondo.

Facendo ciò i ricevitori sul corto potevano ricevere agevolmente e girarsi verso la end zone
trovando molti spazi dove correre. Oppure il QB riuscendo a liberare sul profondo aveva la
possibilità di grossi guadagni nel momento in cui la difesa si fosse compressa sul corto.
WCO - West Cost Offense

49WCO - West Cost Offense


Arizona's West Coast Offense

In queste filosofie di gioco WR come Chandler, Irvin, Rice, Sanders hanno scritto pagine
memorabili, come i loro QB.

Il WR o, come viene anche generalmente chiamato, WIDE OUT ha avuto quindi un’impennata di
popolarità, inserendo questa figura nei vari schemi ci troveremo però a dover definire varie figure e
vari ruoli all’interno stesso della definizione di ricevitore.
Split End e Flanker

In questa formazione abbiamo uno SPLIT-END a sinistra ed un FLANKER a destra.

Slot Receiver

In questa abbiamo n.2 WIDE (uno split a sinistra ed un flanker a destra) ed n.1 SLOT a sinistra
tra il ricevitore e la linea di attacco.

Ora mettiamo a paragone un Wes Welker, un Larry Fitzgerald ed un AJ Green.

Ad un osservatore estraneo al nostro sport sono tre ricevitori, ovviamente, così sono inseriti nei
roster dei loro team. Ma se il secondo ed il terzo sono oltre 190cm e 90kg come misure, il primo è
175cm per 84kg.
Per farla semplice, l’utilizzo dei tre è differente i due “lungagnoni” sono dei deep router o vertical
(tracce profonde dove poi si và a lottare con le safety o i corner back se capaci di seguirli) il
“tappo”, invece, verrà utilizzato maggiormente come SLOT.

In formazioni come la I-form o in Spread con 4 o 5 ricevitori sul campo, il flanker dovrà
generalmente occuparsi di ricevere in spazi ristretti ed affollati underneath, tra la LOS ed i LB, nella
flat zone garantendo guadagni corti ma sicuri (filosofia WCO) e poi gettarsi a sfruttare gli spazi
sulle sideline o anche nel mezzo aumentando quella statistica detta YAC (yard after catch) che
fanno di un buon ricevitore un gran ricevitore, o di un ottimo una stella, a voi la scelta.

Farsi trovare libero è un dono non è la traccia da sola che ti libera, infatti guardando un playbook
anche solo del college è spaventoso come le tracce siano definite inizialmente dallo schema ma
abbiano poi 3 o 4 opzioni in base a come CB e S si posizionano o ruotino durante l’inizio del gioco.

Alcuni esempi li potete vedere qui sotto, l’azione è la stessa, ma lo sviluppo viene a volte chiamato
tra il WR ed il QB, oppure si modifica mentre si sviluppa (develop), guardate e capirete:

fig.1

fig.2
fig.3

fig.4

Molti intercetti che si crede di dover imputare al QB sono forse errori di lettura sia di chi lancia o
di chi riceve che adotta una traccia sbagliata, questo a volte ovviamente.

In questi anni tra i WR “giocanti” oltre ai tre menzionati tra quali ci sono 10 anni di stagioni di
differenza essendo Green draftato tre anni or sono e gli altri nel 2003, beh non realmente, perche
Welker fu un Undrafted preso dai Chargers poi ceduto a Miami… (disappuntini di sospensione),
dicevo tra i giocanti quelli da menzionare sono Calvin Johnson dei Lions capace di attaccare il
record per yarde in una stagione di Rice, Julio Jones, Vincent Jackson, Dez Bryant e molti e
molti altri capaci con un guizzo, mentre braccati da avversari che hanno nel mirino il loro numero,
di elevarsi e ricevere con una mano per dare una vittoria magari insperata.

La storia del nostro sport è piena di episodi del genere, i superbowl sono stati decisi da WR che, si
giusto, si trovavano là, ma che nonostante milioni di occhi li osservavano mentre la palla scendeva
verso le loro mani e il respiro del difensore poteva essere udito attraverso il foro laterale del casco,
quella palla l’hanno trattenuta perché quello loro fanno: essere nel momento giusto dove arriva la
palla.
IL QUATERBACK

Colui che i fan amano o odiano che porta la squadra ai play-off la stagione prima e solo quella dopo
viene tagliato e non trova più una squadra…

Se prima parlavamo del WR Jerry Rice, adesso vi parrà ovvio che parli di Joe Montana

Il QB - Joe Montana

Nell’epoca in cui grandi QB guidavano le loro squadre, Dan Marino a Miami, John Elway a
Denver, il nostro Joe se ne stava nella città dei saliscendi a guidare i 49’ers verso la decade che li ha
resi celebri, vincendo con loro 4 Superbowl tra l’82 ed il ’90.

Scelto al terzo giro dai Niners proveniente da Notre-Dame debuttò subito quell’anno in tutte le
partite o quasi lanciando solo 23 pass facendo da back up a DeBerg.

Il suo debutto vero e proprio avvenne a metà della stagione successiva ed a dicembre contro i Saints
inizia la sua leggenda, rimontando un 35-21 nell’ultimo quarto pareggiando e mandando la partita
in overtime dove con un FG di Ray Wersching , i 49’ers porteranno a casa la vittoria.

Qui nascerà Joe COMEBACK!!! Non tutti sotto pressione riuscivano ad essere come lui, infatti
per ben 31 volte in 10 stagioni queste rimonte fecero di lui l’icona del QB perfetto, quando poi
questa sua capacità venne mostrata nel XXIII Superbowl, visto in diretta, beh! Il mondo era ai suoi
piedi.

Era un grande professionista capace di cose apparentemente impossibili e dal sangue freddo degno
dei migliori serpenti in attesa della preda. Mr. #16 lasciò la California sostituito da Vince Young che
non fu capace però di sostituire la sua memoria ovviamente pur vincendo un SB.

Dopo questa dissertazione su quello che considero l’esempio di come un QB debba essere,
andiamo a vedere cosa è cambiato negli anni.

Da quello che era agli albori ad oggi dove la filosofia pare, o meglio pareva fosse cambiata, tante
palle sono state lanciate.

I tempi passati in cui i vari Unitas, Fouts, Namath, Bledsoe fino ai più odierni Favre, Brady, Rivers,
Rodgers, Manning arrivando ai moderni Newton, Luck ed al vincitore dell’ultimo SB Wilson più
stili si sono alternati sovrapponendosi o distinguendosi in peculiarità fuori dal normale.

Ma cosa deve avere un QB per eccellere? Se lo avessi saputo forse lo sarei stato anch'io, ma ero
un back-up QB e ho capito subito il perché. Devi sapere leggere cosa succede dall’altra parte della
palla.

La difesa ha degli schieramenti, il QB si trova da solo ad immaginare con lo schema affidatogli dal
Coach o Offensive Coordinator che dir si voglia, come potrebbe svilupparsi la tattica della difesa
e porvi rimedio.

Immaginiamo di contrastarsi con una COVER 2 dovrò utilizzare una chiamata per cambiare lo
schema al volo? Vedo la Safety che avanza e l’altra o il CB prende il suo posto? Azz una Roll!!!
Arriva il blitz ed io vado in option!!! Cavolo!!!

Ecco il QB è un grande lettore di difese, colui il quale al momento penso sia il migliore, e mi
costa dirlo essendo un duro avversario di division, è Payton Manning.

OMAHA!!! Il grido dalla linea di scrimmage del #18 rimarrà nella storia, guardatevi una partita in
cui c’è lui.

Attacco no-huddle o no-tempo si posiziona mette tutti in set, legge la difesa che intanto aspetta lo
snap ed effettua i movimenti del caso, lui si alza chiama 3 o 4 audible per linea WR e RB e il gioco
e fatto.

Il coach in campo, questo dovrebbe essere il QB, come Manning, oppure la variabile impazzita che
poteva essere il Vick dei bei tempi, il Griffin III in buone condizioni o Russell Wilson capace di
tenere impegnata la difesa sui due fronti: coprire il QB che può correre oppure fare pass-rush per
evitare che lanci per la linea o coprire anche profondi i suoi WR.
Ovviamente per noi tifosi l’importante è che vi sia spettacolo e che ci sia Manning o che ci sia
Wilson poco importa lo spettacolo c’è ed è assicurato! Magari di Manning si può dire che le giocate
siano “classiche”, prendete con le pinze la definizione, ma andiamo a vedere come sviluppa il suo
gioco un attimo prima dello snap. Cosa fa affinchè ciò che l’attacco deve eseguire possa svilupparsi
nel migliore dei modi?

Ecco un esempio di "check list" che si insegna al QB:

FASE PRE-SNAP

1- Corri subito in posizione: under-center o in shot-gun con l’attacco schierato. La difesa dovrà
posizionarsi e fino a che il QB non sarà settato, non lo farà MAI!

2- Controlla le SAFETY: sono loro che ti dicono che tipo di formazione si sta affrontando (es. 2
Safety identificano una cover 2 o cover 4 sempre che poi non vi sia uno shift ed allora entra in
ballo lo scouting in preparazione)

3- Controlla quello che potrà essere il miglior lato da attaccare: generalmente in base al numero di
ricevitori contro il numero di difensori, o i mismatch che possano essere presenti WR contro LB in
copertura a uomo.

4- Ripassa mentalmente tutte le ROUTES (traettorie) dei ricevitori, controlla i blitz e verifica se le
zone liberate dai blitzer siano occupate dai ricevitori.

5- A questo punto per chiudere in maniera simpatica il QB deve avere un’idea di dove
andare/mandare la palla.

FASE DROP-BACK

Durante l’indietreggiamento il QB deve vedere se quello che ha letto era… il libro dal titolo giusto,
oppure tutt'altro. Deve essere consapevole che ha circa 2-3 secondi per capire, correggere ed agire.
Per fare questo esiste la fase di lettura che deve per forza di cose avvenire in maniera progressiva da
un punto di riferimento all'altro.

Dal profondo al vicino, da destra a sinistra e così via, potrei continuare per tutta la pagina a definire
serie di letture. Queste dipendono dallo schema e dalle cose che ho elencato sopra, e, cosa non da
poco, da come il nostro QB è abituato a fare. Per un mancino sarà difficilissimo leggere
perfettamente a destra e viceversa, si dovrà insegnare fin dalle giovanili a far sì che quella parte del
campo sia coperta dalla sua visuale, per non dare ulteriore vantaggio agli avversari.

Un esempio di ciò che si vede dal campo lo troviamo in questa immagine:


Lettura di una COVER 3

Immagine in cui vediamo una Cover 3 semplice senza “fronzoli” di blitz o altro, e come QB
immagino con le mie traiettorie cosa posso andare a “costruire”.

Allora sapendo di dover correre due POST, traiettoria lunga che porta all'interno verso la “goal-
post”, verifico arretrando come i difensori si pongono rispetto ai miei WR:

Lettura del QB

In questo caso posso immaginare come il ricevitore di sinistra abbia un vantaggio avendo un certo
“leverage”, vantaggio, rispetto al CB che lo marca esterno e profondo. Il WR di destra invece si
trova con il CB più sulla sua strada ed il SS che lo rimonta in apertura sulla sua zona difensiva.
Tutto questo ragionamento, il QB, deve farlo mentre effettua il drop-back evita la pressione dei DE
o i blitz.

1a,2a e 3a lettura del QB (lettura right/left o deep right/short left)

Nell'immagine qui in alto è cosa effettivamente accade in una lettura right/left o deep right/short
left. Provo a pensare alla reazione della safety che agirà sul flanker che arriva al centro, del CB che
molla il mio WR che taglia su di una post per un guadagno di mille yard, ma mentre arretro la
safety si muove verso destra chiudendo la finestra ma liberando il flanker, e così via. Il tutto avviene
in maniera fluida ed in tempi che hanno dell’incredibile, che non fanno altro che testimoniare come
a volte possa sembrare che il braccio riesca ad avere una mente propria tanto il cervello riesca a
leggere tutto questo in decimi di secondo.

Detta così sembra facile ma il compito di un offensive coordinator è di rendere la vita del QB il
più facile possibile riducendo i tempi di lettura definendo gli spazi da colpire in base a quanto si è
visto dai filmati e dal gioco che si sviluppa durante la partita. La capacità del QB invece è,
sfruttando quanto detto sopra, colpire per il massimo guadagno senza dare palla in mano
all'avversario.

Contiamo che dall'altra parte vi sono 11 persone che lavorano tutta la stagione per mettere in
difficoltà il QB, questo significa che ogni passaggio completato è una battaglia vinta, per quella
guerra di centimetri o meglio pollici che è una partita di football.
RUNNING STYLE: ISO & DRAW

Forse molti non sanno a cosa sia dovuto il nome di questo tipo di corsa che identifica meglio di altre
lo spirito del football, entrando direttamente nel cuore della difesa.

ISO semplicemente sono le prime tre lettere del concetto con cui si sviluppa questa corsa:
"ISOLATION"

Isolare certo, ma isolare chi?

Semplicemente un LB o il primo difensore al di là della LOS non implicato nei blocchi della linea

I-Formation: ISO

In questa immagine si vede appunto come ogni OL si “prenda cura” di un DL anche con double
block e successivo second level block. I WR riempiono e vanno a prendersi le Safety e il compito
di arrivare ad “isolare” un LB è raggiunto.

A questo punto risulta molto più facile, partendo ovviamente dalla I-Formation, che il FB vada a
prendersi il malcapitato difensore solitario, lasciando al RB il compito di disimpegnarsi seguendo il
movimento del blocco come nella foto qui di seguito dove un immenso Emmith Smith che segue il
blocco di Johnston su Morrissey.
Il RB Emmith Smith legge il blocco di Johnson sul #51 Morrissey

Così facendo si crea un problema per il difensore che deve valutare la presenza di un corpo estraneo
mirata a creare un extra gap nello schieramento difensivo.

Considerando poi che se dietro il FB troviamo un runner proprio come Smith, capace di tagli
improvvisi ed esplosivi, capite come la preoccupazione di un Defensive coordinator salga durante
uno schieramento del genere.

Come poi molti giocatori di Madden avranno visto molte playaction partono dalla I-formation
permettendo di sganciare due pallottole vaganti nel corto e nel medio portando anche grossi
guadagni, avendo fatto chiudere la difesa con una buona finta. Quindi una ISO nata per correre
“into the teeth of the defense” poteva diventare un bel grattacapo per i LB che non andavano
direttamente in copertura ma che reagivano alla finta.

Prima dell’avvento di internet da dove tutti possono attingere informazioni e sviluppare nuovi
sistemi, due erano i sistemi che venivano utilizzati più spesso:
• La I-Formation con la presa in prestito del sistema del passing-tree del genio Coryell
• Lo Split-Back di walshiana memoria associata ad un sistema di traiettorie (concept) che
possiamo andare a definire come WCO (west coast offense)
Delle due sicuramente la prima permetteva un insegnamento ed un’applicazione più rapida e
semplice per questo veniva presa a sistema primario.

Le corse centrali hanno la particolarità di essere utilizzata più spesso, per le caratteristiche viste
sopra dove il talento spesso latita e/o si voglia evitare qualsiasi tipo di problema dovuto a giochi
“elaborati”:
sei sopra di 20 (punti)? corri la ISO;

sei sotto di 20? corri la ISO (soprattutto capisci poi il motivo per cui sei in quella situazione ;-)

Tutti hanno un compito preciso e diretto: prendere l’uomo davanti a sé, riducendo errori dovuti a
mille e mila fattori, non solo, permette anche alla squadra di preoccuparsi solo di tenere il campo
quando le cose iniziano a non girare come dovrebbero.

Lo sviluppo della ISO e delle corse LEAD in genere ha portato però a determinate contromisure
che ne hanno determinato un pò la decadenza. Blitz e Stunt difensivi che vanno a chiudere
velocemente al centro non permettono, sia agli OLmen che al FB di arrivare con angoli di
bloccaggio favorevoli, portando alla chiusura di un varco già di per se non ampio. Per questo
l’utilizzo al livello professionistico si sia portato ad utilizzi specifici dove si opta per la sicurezza di
una portata di palla sufficientemente potente, o in situazioni particolari di down&short (very short)
in quanto scelta molto telefonata a volte, o più semplicemente come clock-management verso la
fine della partita per risicare secondi al gioco degli avversari arrivando alla fine dell’incontro
mantenendo il possesso dell’ovale.

McKay e Coryell considerati dei guru della ISO e della I-formation svilupparono anche un
concetto da applicare al sistema allora in voga che troviamo molto spesso anche in Madden: la
DRAW.

Questo schema cerca di contrastare i punti deboli della ISO sviluppandosi come un hand-off
profondo e ritardato nel backfield, che permette al runner di leggere lo sviluppo dei blocchi degli
uomini di linea che sviluppano inizialmente un pass-block arretrando e, successivamente,
avanzano verso i difensori che nel frattempo avevano lasciato le loro posizioni avanzando per
attaccare il QB, o arretrando per coprire un pass. In questo modo il FB leggeva e si fiondava
dritto verso il LB lasciato orfano del DE “playside”, sul lato della giocata, mentre il RB reagiva
leggendo quello che gli si presentava di fronte tagliando opportunamente verso il lato aperto del
campo.

Questo sistema possiamo vederlo come uno dei primi esperimenti che hanno portato allo zone-
blocking system. Come si vede nell'immagine qui di seguito è evidenziata la classica DRAW
giocata dai Boyz in quegli anni, ma che ancora adesso riesce a mietere yard.
Draw

Norv Turner ed Ernie Zampese discepoli di Coryell applicarono il sistema ai Cowboys degli anni
’90 che portò “qualche” vittoria. In quella squadra oltre al mio coach dei Seahawks Bellusco,
militava il già menzionato Emmitt Smith che molto deve a quel tipo di schemi che valorizzavano
al meglio quelle che erano le sue eccezionali doti di cut-back: agilità ed equilibrio.

Proprio queste doti ed tanto altro gli valsero la Hall of Fame.

- ISO -
Riprendiamo quindi subito visualizzando la maschera RUN - ISO che vediamo in Madden ad
esempio nella modalità PRACTISE. E' rappresentata la FORMAZIONE e la descrizione cita: "Run
that isolates a Fullback on a block against a linebacker" ossia, "Gioco di corsa che isola il Fullback
su un blocco contro un Linebacker", cioè esattamente quello che è stato già spiegato
precedentemente.
ISO Run [madden 15]

In questo esempio sono enumerati 3 plays, cioè 3 giochi diversi con altrettante FORMAZIONI
diverse che possiamo vedere qui di seguito:

ISO Run Formazioni [madden 15]

• I-FORM PRO
• I-FORM TIGHT PAIR
• GOAL LINE NORMAL
L'importante è ricordare che si tratta sempre di SCHEMA di CORSA ISO aldilà della Formazione e
quindi del personale che la costituisce . Bene appurato questo concetto elementare, siamo tutti più
felici (spero) e quindi possiamo vedere lo schieramento in campo ad esempio della 1a Formazione
ossia la I-FORM PRO.

ISO Run - I-Form Pro [madden 15]

Snappiamo il football e vediamo cosa diamine succede…


ISO Run - I-Form Pro [madden 15]
Vediamo nettamente che la O-LINE procede con BLOCCHI DOPPI (2 vs 1) e che il CENTRO
#72 procede nel secondo livello alla ricerca di uno dei 2 LB. Il FULLBACK #44 va alla ricerca
dell'altro LB o comunque di un altro difensore da ingaggiare.

ISO Run - I-Form Pro [madden 15]


Andiamo avanti nell'azione. Il RunningBack #29 LEGGE e blocchi ed avanza. Il FB #44 ingaggia
un difensore, purtroppo alle sue spalle risulta un altro libero. Il Centro #72 tiene eroicamente il
blocco così come la LG #65 e il LT #77 sulla sinistra e RG #70 e RT #78 sulla destra. I WR
ingaggiano blocchi con i CB e sono visibili nella parte superiore dell'immagine.

ISO Run - I-Form Pro [madden 15]


L'azione finisce con il tackle del difensore che era rimasto libero per un guadagno comunque
discreto di quasi 5 yard.

- DRAW -

Ed è arrivato il turno degli SCHEMI di corsa DRAW:

DRAW RUN

"Run that looks like a pass play to the defense" che tradotto vuol dire "studiate l'inglese", scherzo,
che tradotto vuol dire "Gioco di corsa che sembra uno gioco di passaggio per la difesa", difatti è
proprio questo il trick, il trucco della DRAW: dare l'impressione di un passaggio ed invece
effettuare una corsa.
DRAW Run Formazioni [madden 15]

Parallelamente a quanto visto prima ecco alcune FORMAZIONI DRAW scelte a caso in Practise
Mode:
• SINGLEBACK DOUBLES
• SINGLEBACK Y-TRIPS
• SINGLEBACK BUNCH
Vediamo in campo ad esempio la SINGLEBACK Y-TRIPS:

DRAW Run - SingleBack Y-Trips [madden 15]


Eccola schierata in tutta la sua bellezza. Vediamo cosa succede allo snap dell'ovale da parte del QB
prestando particolare attenzione ai movimenti della O-LINE che......

DRAW Run - SingleBack Y-Trips [madden 15]

...che come vediamo e senza entrare troppo nel tecnico la OFFENSIVE LINE "indietreggia"
assumendo una posizione di PASS PROTECTION che si utilizza quando il QB deve effettuare un
passaggio.

Riuscite a vedere la LG e il LT sulla sinistra che indietreggiano in posizione di "attesa" del


Defensive End? Riuscite a vedere il RT #78 a destra solo soletto? Fidatevi è lui, indietreggia per
proteggere il suo QB che si appresta a effettuare il lancio. La RG #70 porta il blocco su un DT e il
CENTRO #77 è lì fermo.
DRAW Run - SingleBack Y-Trips [madden 15]

Come non avete capito? Dai su! Se la O-LINE "indietreggia" assumendo una posizione di Pass
Protection la controparte DIFENSIVE LINE a sua volta indietreggia perchè legge passaggio e non
corsa. Notate inoltre la stance (postura) del QB che simula di avere la palla tra le proprie mani
anche dopo averla ceduta al RunningBack che, come vedete in figura legge i blocchi e va liscio
come l'olio o come la vasellina se preferite.

DRAW Run - SingleBack Y-Trips [madden 15]


L'immagine di sopra è lo sviluppo dell'azione che permette al RB di prendere almeno 8 yard, non
male direi, non credete?

Ovviamente non va sempre così bene come negli esempi che abbiamo appena visto. I fattori che
influenzano la riuscita di ISO e/o DRAW sono principalmente riguardanti la nostra O-LINE e di
riflesso la D-LINE avversaria.

Skills come RUN BLOCK (RBK) e PASS BLOCK (PBK), come IMPACT BLOCKING (IBL) e
STRENGTH sono importanti in entrambi i casi. Parliamo di schemi di corsa che si sviluppano
centralmente quindi skills come SPEED, AGILITY sono meno importanti in questo caso, saranno
invece importanti su altri STILI DI CORSA che vedremo in seguito.

Il RunninBack è meno importante perchè manovrato dalle vostre sapienti mani. ma skills come
TRUCKING,STRENGTH, ELUSIVENESS vi permetteranno di non cadere come delle pere cotte
al minimo contatto con un difensore. Skills come le classiche SPEED, AGILITY e
ACCELERATION dato che si trattano di schemi di corsa centrali non sono così importanti se non
a guadagnare yard supplementare se non entrate in contatto con nessuno, ho detto "se".

Rispetto alle SKILLS della D-LINE svetta su tutte il BLOCK SHEDDING ossia l'abilità di
liberarsi dai blocchi della nostra O-Line e il POWER o il FINESSE MOVE.
RUNNING STYLE: COUNTER & TRAP –
POWER RUN

Già negli anni quaranta la TRAP veniva utilizzata ma il loro sviluppo si ha maggiormente durante
gli anni 60 e dove tale Vince Lombardi lo applicò ad alcuni suoi giochi.

Pian piano anche altre squadre iniziarono ad utilizzare questo tipo di schema ed a svilupparlo.
Anche in questo caso per azione e reazione le difese si adeguarono alle novità, per cui gli OC
dovettero progredire con i nuovi sistemi utilizzati.

In epoche un po’ più moderne uno degli “applicatori” del sistema TRAP è stato Joe Gibbs
all’epoca dei Redskins di quel running-back di nome Joe Riggins.

Questi due schemi in cui si utilizzano le TRAP:

Running Style - TRAP [american football]


Running Style - TRAP [american football]

Come vediamo dalla prima immagine la guardia del back-side (lato opposto al gioco, ricordate?)
si sgancia aprendo la sua azione verso destra ed andando a fare una trappola (TRAP) al difensore
che, ingolosito dal fatto che il suo antagonista in O-line lo lascia passare si fionda nel backfield,
così facendo però sarà alla mercé del treno che gli arriva contro in maniera quasi invisibile
sorprendendolo e sopraffacendolo.

Questo sistema aggiunge un uomo di linea al secondo livello che può liberare meglio il cammino al
RB.

Questo tipo di gioco si applica principalmente facendo TRAP sul DE, oppure/comunque al primo
uomo che il nostro trap-man incontra sul suo cammino, evitando però di sprecare il suo colpo se il
difensore sia già penetrato molto in attacco tagliandosi fuori in pratica da solo. È un errore che
molte volte un difensore che non si trova nessuno davanti compie, corre a manetta e non vede
passare né la trap né il portatore di palla, facendo un favore all’attacco.

Se poi a questo sistema aggiungiamo l’altra parte del titolo dell’articolo odierno, ovvero la
COUNTER, il gioco è fatto.

La counter, traducetelo come “contrario”, ha uno sviluppo di gioco che ben si adatta alla TRAP.
Infatti nella seconda immagine abbiamo l’esemplificazione di quanto avviene, sulla carta, in
un’azione di COUNTER-TRAP.

Come potete vedere il RB inizia la sua corsa verso destra, facendo così reagire la difesa verso un
lato, per poi subito ripartire dalla parte opposta per cogliere in CONTRO-tempo gli avversari.
Mettiamo che poi il flanker o TE viaggia in motion verso sinistra contemporaneamente alla guardia
che “pulla”, si sgancia, e va in TRAP, l’esito di questa azione è ottenuto aggiungendo 2 uomini in
più rispetto alla difesa.

La difesa suo malgrado è obbligata a reagire alle letture che gli vengono date (read and react) per
cui si troverà probabilmente sbilanciata, almeno le prima volte, su uno schema del genere.
Ovviamente i difensori potrebbero non reagire se continuamente “uccellati” ma a quel punto
l’attacco potrebbe fare finta e correre dall’altra parte. Per farla breve è un’infinita partita a scacchi
dove una volta macino yard ed una volta le perdo, ma “THIS IS FOOTBALL”!

Ultimamente il football a livello professionistico però è cambiato: shotgun, spread formation, QB


double threat, non permettono più di vedere tanti giochi come questo, la facilità poi di andare con la
palla per aria più frequentemente toglie, dal mio punto di vista, un po’ di bellezza tattica alle partite.

Quanto visto in questa pagina possiamo sempre applicarlo un po’ ovunque. Come? direte voi.
Semplice, aggiungete alla ISO (che poi era una trap del FB su di un LB) vista tempo fa, una TRAP
del tackle dal lato del gioco, con un movimento più veloce e corto entra poco prima di FB e RB nel
buco designato… povero LB! Oppure fatto da TE o Slot Receiver che arrivando in movimento da
una motion riescono a stirare chiunque attraversi la LOS con una maglia diversa dalla loro.
“Colpire ciò che si muove” è un detto antidiluviano e selvaggio del football ma è ciò che succede
in fin dei conti: quello che blocco non può placcare.

L’ultimo e inarrestabile nemico di queste vecchie tecniche che ormai vanno scomparendo sarà lo
ZONE-BLOCKING in quanto inconcepibile è l’affiancamento delle due tecniche e fatto inoltre da
personale con caratteristiche anche diverse. Il movimento della linea, come concepito nello ZB, non
potrà mai essere applicato in quanto lo spostamento di tutta la linea non ne permetterebbe
l’attuazione.

Via con la schermata COUNTER:


"Run that starts in one direction then goes in the opposite direction" cita la bella descrizione. "Corsa
che inizia in una direzione e va nella direzione opposta" la traduzione parola per parola.

Running Style - COUNTER [madden 15]

Difatti qui sotto vedete alcuni schemi di COUNTER dove se ci fate caso sin dall'immagine si nota
che la corsa inizia verso destra e poi subito si sviluppa a sinistra. Ovviamente le formazioni sono
molteplici, è il concetto quello che conta e come si sviluppa durante l'esecuzione dello schema. In
figura c'è una COUNTER con formazione FULL HOUSE NORMAL WIDE, una
SINGLEBACK BIG ed una SINGLEBACK BIG TWINS.

Running Style - COUNTER in differenti Formazioni [madden 15]

Prendiamo per semplicità la FORMAZIONE - SINGLEBACK BIG - SCHEMA COUNTER


WK che enumera 2 TE uno a destra ed uno a sinistra, 1 solo RB. Le successive 2 immagini
proiettano in campo lo schema qui in alto, eccolo:

Running Style - SINGLEBACK BIG - COUNTER WK [madden 15]


Running Style - SINGLEBACK BIG - COUNTER WK [madden 15]

Snappiamo il caro football e vediamo cosa succede. Purtroppo le immagini non lasciano vedere
bene i numeri di maglia. Consiglio la lettura di questo post dal pc o tablet e non da cellulare almeno
che non abbiate una vista da falco. Visite oculistiche a parte vediamo che il primo passo del nostro
RB va verso destra in qualche maniera ingannando la DEFENSIVE LINE avversaria.
Da notare immediatamente il RG#79 e il RT#66 prima dello snap qui in alto e qualche secondo
dopo lo snap nell'immagine qui sotto. Ora, senza analizzare tutti i blocchi nel dettaglio altrimenti ci
viene il mal di testa, vediamo che il RG#79 si trova impegnato in un blocco sulla sinistra e il
RT#66 corre solo soletto in cerca di un ulteriore blocco nel cosi detto 2° livello. Vediamo che
succede…

Running Style - SINGLEBACK BIG - COUNTER WK [madden 15]


Zoommiamo un pò nell'immagine sottostante vediamo il RG#79 (in basso a sinistra) che ha
neutralizzato il difensore, mentre clamorosamente il RT#66 va addirittura a bloccare la FREE
SAFETY! Ora per quanto verosimile possa essere nella realtà, il concetto è che sia la RG che il RT
vanno a bloccare in questo caso sul lato sinistro chiamato solitamente WEAK SIDE (da cui
COUNTER WK) in maniera tale da aprire un varco al nostro RB#22 in immagine qui sotto.

Running Style - SINGLEBACK BIG - COUNTER WK [madden 15]

Il guadagno in termini di yard è eccellente e se non fosse stato per il ritorno del CB (in alto a
sinistra) il nostro RB sarebbe andato liscio in TD!

Vediamo un altro esempio, questa volta in GUN FORMATION ossia con il QB lontano dal
CENTRO. Nello specifico questa nelle immagini di seguito è una PISTOL FORMATION ancora
nello specifico una FULL HOUSE NORMAL WIDE, difatti vediamo nel backfield a destra del
QB il FULLBACK#48, a sinistra il TE#84 ed infine dietro (da cui il nome PISTOL) il nostro
amato RB#22.
Running Style - COUNTER LEAD - FULL HOUSE NORMAL WIDE FORMATION [madden 15]

Si tratta sempre di COUNTER, ok? Non perdiamoci. Se fate attenzione alla traccia (route) rossa
che il RB deve percorrere vedrete che per un "pezzettino" la corsa inizia verso destra per poi virare
subito a sinistra. Le traccie bianche in immagine qui sotto sono le route del FB del TE e
del.....del....chi è quello? Beh io direi la GUARDIA DESTRA-RG no? Si vede? Tutti e 3 questi
giocatori andranno in azioni di blocco con l'unico intento di aprire varchi nella difesa avversaria in
favore del nostro RB. Vediamo che succede:

Running Style - COUNTER LEAD - FULL HOUSE NORMAL WIDE FORMATION [madden 15]
Running Style - COUNTER LEAD - FULL HOUSE NORMAL WIDE FORMATION [madden 15]

Diciamolo subito, questo vale per Madden così come nella realtà. Non fate la cazzate di correre alla
cieca con la fretta in culo, non fate i pivelli. Il RB DEVE LEGGERE I BLOCCHI prima di
buttarsi a capofitto nella difesa avversaria.

Ammetto però che in MADDEN 15 la DEFENSIVE LINE è stata pompata in maniera


ANORMALE quindi in generale in questa versione "correre" risulta molto ma molto più difficile
che nelle altre, non date la colpa a me bensì alla EA SPORT. Ma andiamo per gradi, tiriamo le
somme alla fine del post.

Snappiamo dunque la palla nell'immagine qui sotto:

Running Style - COUNTER LEAD - FULL HOUSE NORMAL WIDE FORMATION [madden 15]
Subito notiamo la nostra mitica RG#79 che assieme al TE#84 e al FB#48 si muovono per portare i
blocchi:

Running Style - COUNTER LEAD - FULL HOUSE NORMAL WIDE FORMATION [madden 15]

Vediamo TE#84 sulla sinistra dell'immagine, il RG#79 sempre sulla sinistra ma più al centro e il
FB#48 che corre tra il blocco del LG#50 ed appunto il RG#79. Andiamo avanti:

Running Style - COUNTER LEAD - FULL HOUSE NORMAL WIDE FORMATION [madden 15]

Vediamo la fine dell'azione quando il RB#22 subisce il tackle, ma spingiamo lo sguardo più in
fondo e vediamo che il nostro FB#48 è andato a bloccare la Safety, beh direi niente male come
guadagno queste 8 yard, no?
Ok basta COUNTER diamo uno sguardo alla TRAP che è una punta più semplice.

Running Style - TRAP [madden 15]

Qui di seguito una TRAP con formazione "under center" ossia con il QB che riceve la palla
direttamente dal CENTRO ed una in formazione "gun" lontano dal centro.

Running Style - TRAP - SINGLEBACK BIG CLOSE FORMATION [madden 15]

Notiamo una traccia bianca della LG che si porta verso il CENTRO. Quindi senza andare per il
sottile, la TRAP è una corsa centrale dove una GUARDIA si stacca dalla sua posizione e va a
bloccare internamente assieme ovviamente al CENTRO stesso e alla RG.
Running Style - TRAP - GUN ACE OFFSET FORMATION [madden 15]

Analizziamo lo sviluppo dell'azione di una TRAP in GUN-Formation e nello specifico di un GUN


ACE OFFSET con 2 TE e 2 WR molto molto "wide" (esterni e larghi):

Running Style - TRAP - GUN ACE OFFSET FORMATION [madden 15]

Questa volta la "STAR" protagonista dell'azione è la LG#60, tenetela sott'occhio.


Running Style - TRAP - GUN ACE OFFSET FORMATION [madden 15]

La LG#60 esegue un blocco magistrale e al RB#22 non rimane che attendere qualche millesimo di
secondo prima di partire nella propria corsa, non spetta a lui il lavoro sporco di turno! ;)

Running Style - TRAP - GUN ACE OFFSET FORMATION [madden 15]

Ora si apre un bel corridoio grazie all'azione fenomenale della LG#60 e della Linea Offensiva,
DAYLIGHT! Credetemi il guadagno in termini di yard è stato eccellente.
Ne vediamo un'altra? Why not? Andiamo di PISTOL FORMATION:

Running Style - TRAP - PISTOL FORMATION [madden 15]

Velocemente vedete quel giocatore che si tuffa in basso a destra nell'immagine? Ecco quella è la
nostra LG#60 che eseguendo ancora una volta lo schema TRAP in maniera perfetta apre da la
possibilità al RB#22 di iniziare la sua corsa. Tutto il resto è più o meno normale. Il RT#66 è lì sulla
destra, il RG#79 è in blocco "double team" assieme al Centro, insomma ci siamo.

Running Style - TRAP - PISTOL FORMATION [madden 15]


Running Style - TRAP - PISTOL FORMATION [madden 15]

Il RB#22 procede tra i blocchi, notate la LG#60 sulla destra che giace per terra dopo aver portato
un blocco e neutralizzato il difensore.

Madden 15

Il RB#22 è scatenato avanza verso la SAFETY LEGGENDO I BLOCCHI dei suoi compagni di
squadra. La nostra "STAR" LG#60 si appresta a rialzarsi. Fondamentalmente grazie a lui e alla sua
perfetta esecuzione dello schema TRAP che il RB si trova in quella posizione di campo.
Running Style - TRAP - PISTOL FORMATION [madden 15]

Il RB#22 finisce la sua corsa placcato dalla SAFETY avversaria, ultimo baluardo difensivo prima
del nostro TD sfuggitoci per un soffio. Il guadagno in yard è inutile dirlo, lo vedete, è sostanzioso,
questa volta più di 10 yard.

Bene tiriamo velocemente le somme. In MADDEN 15 è difficile correre e su questo non ci piove,
scelta dei programmatori EA SPORT di questa versione quindi mettetevi l'animo in pace. Se riuscite
a "correre poco" in realtà ci sta è una scusa a cui potete appellarvi. La EA SPORT ha scelto di
mettere sotto l'occhio di bue la DEFENSIVE LINE che quest'anno la fa da padrona con valanga di
sack.

Quindi se avete una OFFENSIVE LINE decente e per decente intendo con giocatori con SKILLS
alte di RUN BLOCKING e IMPACT BLOCKING e STRENGTH (forza) allora qualcosa potrete
fare, altrimenti schemi come COUNTER, TRAP potrebbero fare al caso vostro dato che come
abbiamo visto sono stati congeniati apposta per confondere e cogliere di sorpresa la DEFENSIVE
LINE. Si gioca d'astuzia dove non si può giocare di forza.

Una veloce analisi tecnica. In entrambi i casi, ma maggiormente nelle COUNTER è necessario che
le vostre GUARDIE E TACKLE siano dotati di una discreta SPEED (velocità), quindi controllate
questa SKILLS prima di usare questi schemi.

Ovvio no? Se sono lenti non riusciranno mai a portare blocchi dalla parte opposta della
OFFENSIVE LINE correndo come abbiamo visto da destra a sinistra (negli esempi che abbiamo
fatto). Valutate bene quindi se usare spesso e o meno spesso COUNTER e TRAP.
Se invece avete GUARDIE e TACKLE lenti e pesanti è molto probabile che non riuscirete ad
eseguire con soddisfazione tali schemi di corsa ma dovrete puntare maggiormente su ISO &
DRAW o POWER RUN SCHEME in generale, insomma per farla breve in schemi di corsa dove
la O-LINE usa la FORZA e non la VELOCITA' nei blocchi.

Infine è probabile che potrete usare degli schemi COUNTER da una parte della vostra O-LINE e
ISO o POWER RUN dall'altra, ossia usare tutti gli schemi possibili a seconda sempre delle SKILL
dei vostri giocatori. Così facendo avrete una varietà di gioco, confonderete il vostro avversario e
soprattutto avrete maggiori possibilità che i vostri schemi di corsa siano efficaci e produttivi.

Ad ogni modo non fate SEMPRE ad esempio COUNTER a sinistra (weak-side) altrimenti
diventate prevedibili, a volte conviene sbagliare appositamente schemi per confondere l'avversario.
LA DIFESA

3-4, 4-3, 4-6, 5-2, 3-3-5 non sto dando i numeri ovviamente, questi sono tutti sistemi base di difese
che si sono alternati evoluti e variati nel tempo ed andremo, in maniera alquanto sommaria, a
definire.

Le più utilizzate, stando alle scelte dei draft ed ai playbook visti negli ultimi anni, sono la 3-4 e la 4-
3.

La prevalenza della seconda sta un po’ scemando in quanto la maggior velocità del gioco attuale e la
tipizzazione di alcuni ruoli di attacco, con l’introduzioni di formazioni con più ricevitori, spingono a
scelte più o meno forzate i defensive coordinator a spostarsi verso la 3-4.

Cosa si indica con questi numeri è presto detto, il primo numero indica gli uomini di linea il
secondo invece indica generalmente quanti linebacker stanno alle spalle dei manzi della DL.

Dico generalmente in quanto se analizzo una 4-6 non avrò 6 LB ma una combinazione di defensive
back tra safety, corner back e linebacker tale per cui la somma sia 6 con una safety più profonda a
completare lo schieramento.

esempio di 4-6

Molto più verosimile però è che molte squadre non abbiano un modello assoluto di difesa ma,
sempre più spesso, si vada ad utilizzare delle “ibride” che da una base 3-4 o 4-3 si passi durante le
fasi di gara verso una NICKEL dove un LB viene soppiantato da un ulteriore CB (NICKEL
BACK) che lateralmente alla sua linea difensiva cura la “alley” tra il wide receiver esterno e la linea
offensiva, dove generalmente andiamo a trovare lo slot receiver, oppure verso una DIME dove un
altro LB viene sostituito da un defensive back supplementare che va a coprire una zone in cui si
trova un altro ricevitore.
NICKEL

DIME
Sempre più CB che hanno giocato in passato come SS o OLB ma per motivi disparati hanno dovuto
adattarsi ad altro ruolo trovano nella posizione di nickelback o nel dimeback un fit ideale.

Dopo aver dato una passatina veloce a cosa andremo poi a spiegare dettagliatamente in fatto di
assetti difensivi vorrei approfondire una risposta a qualcuno che ci ha chiesto che cosa significhino i
termini STACK - UNDER – OVER applicati ad uno schema difensivo e su come questi possono
variare sulle coperture.

Andiamo a spiegarlo con alcune immagini:


la difesa STACK è quella che dispone in campo i LB direttamente dietro i linemen come per
esempio in questa 3-3-5 dove si vede bene la disposizione del pacchetto dei LB.

STACK

Mentre se parliamo di OVER e UNDER dobbiamo, utilizzando in questo caso lo schema della 4-3,
partire dalla versione BASE dove troviamo questa disposizione:

In attacco, con la Y troviamo il TE che indica sempre il lato forte (strong-side) e sul quale le difese
vanno a settarsi.
BASE

Lo schema è appunto standard o BASE dove i DE stanno sulla spalla esterna dell’ultimo uomo di
linea di attacco ed i LB sono bilanciati nella loro posizione difensiva.

Nella UNDER invece qui rappresentata,

UNDER

l’uomo difensivo indicato con la S (detto anche SAM) che è l’OUTSIDE LB della parte STRONG
SIDE sostituisce il DE che si accentra, così facendo si va a creare una maggiore pressione sul lato
forte dell’attacco per prevenire per esempio due casi:

1. corsa su questo lato


2. finto blocco del TE che va poi a ricevere

Nella OVER:

OVER
vado invece a ribaltare la locazione dei difensori e al posto di SAM porto W (chiamato anche
WILL) verso la linea difensiva con la copertura sulla spalla esterna del Tackle offensivo.

Le coperture quindi cambiano in maniera decisa che siano W o S ad andare sulla linea in
copertura.
Queste andremo poi magari in altre puntate ad analizzarle in modo più preciso, ma giusto per
permettere al nostro “follower” di giocare la sua 2-man under da un set piuttosto che un altro
risponderei che essendo formazioni che se partono con un assegnamento M4M (a uomo) le cose
cambiano principalmente per i due LB, W e S.

Nella UNDER, S dovrà principalmente contenere il TE sulla LOS (line of scrimmage) e di


rallentarlo per fargli perdere timing con il QB in caso di pass, viene utilizzato per blitz o, evitando il
REACH BLOCK del TE (blocco esterno che andremo ad affrontare quando parleremo della linea
offensiva), copre eventuali corse esterne che possano svilupparsi.
W invece nella OVER allineato subito dietro il suo DE o alla sua spalla coprirà il buco tra OG e
OT, oppure degli uomini che si sganciano in ricezione nella zona detta HOOK/CURL o FLAT,
ovvero quelle più utilizzate dai RB che escono in ricezione o da eventuali TE supplementari.

Per entrambi la copertura di eventuali corse esterne o di Contain del QB sono basilari.

LA DIFESA 4-3

Eccoci a spiegare quella che a tutti gli effetti potrebbe essere definita la difesa più utilizzata nel
football moderno, quello inteso dagli anni 50 ad oggi, ovvero la difesa 4-3.

Come detto la puntata scorsa, il nome in codice è dato dai 4 uomini di linea e dai 3 linebacker che
la compongono in quello che viene chiamato “BOX” o il “FRONT”.

Questa difesa FRONT SEVEN, la somma delle due linee principale che affrontano l’attacco, nasce
intorno agli inizi degli anni 50, tutt'ora utilizzata ha visto passare al suo interno diverse correnti di
pensiero e diversi “allocamenti” del personale ma alla fine è sempre rimasta quella, salvo qualche
sconfinamento in una 4-4 quando una safety si porta sulla linea dei LBs.
Questa disposizione è ovviamente predisposta meglio a fronteggiare le corse ma, a mio modo di
vedere riesce a mettere molta pressione sui lati con DE veloci e/o potenti, sia in Pass-rush,
aggirando la linea, o in Bull-rush “spianando” la linea.

I ruoli e le loro principali responsabilità andiamo ad esaminarli attraverso uno schema riassuntivo,
non prima però di spiegare le denominazioni dei GAP (buchi nella linea) e dei posizionamenti
degli uomini di linea difensiva definiti come “TECHNIQUE”.

La linea di attacco (O-LINE) si schiera SEMPRE con n.1 Centro (C) ;n.2 Guardie (LG e RG) e
n.2 Tackle (LT e RT), in opzione potrebbe esserci n.1 Tight End (TE) (stabilendo il lato forte per
la difesa) oppure no nel caso di una SPREAD in cui un ricevitore più esterno prenderà il suo posto.

Come vedete dal disegno, questo determina la presenza di “GAP” o buchi tra gli offensive linemen.

Questi GAP sono nominati con lettere e generalmente vengono definiti come A-strong se si parla
del GAP A sul lato del TE o A-weak sul lato opposto.

Ogni uomo in difesa avrà la responsabilità ben definita di uno di questi buchi a seconda dello
schema difensivo messo in atto.

Per complicare la cose però, un buon defensive coordinator, non piazzerà sempre testa a testa
l’uomo sull'avversario ma gli dirà di piazzarsi, ad esempio, in “TECNICA 3”.
Niente di più facile guardando il disegno che segue:

Non è altro che la definizione di come deve posizionarsi il DT o il DE relativamente alla linea
d’attacco.

Tornando al nostro “TECNICA 3” significherà che il nostro uomo, in una 4-3 plausibile possa
essere il DT si metterà sulla spalla esterna della OG. In tecnica 4i ci si posizionerà sulla spalla
interna dell’OT, e così via, lasciando il 7 ed il 9 per le coperture esterne.

Detto ciò andiamo allo schema di definizioni della coperture di massima in una 4-3 base, tenendo
conto che queste coperture variano durante le letture di presnap in base a situazioni che abbiamo
potuto valutare nella fase di “scouting” dell’avversario, oppure per una motion o per assegnamenti
particolari chiamati in huddle:
4-3 UNDER

In questa 4-3 “sbilanciata” verso il lato forte, SAM viene allineato al resto dei defensive linemen.
Viene posta enfasi, come amano dire gli americani, allo stop running. Come visto prima vediamo
ora le responsabilità base di questo tipo di difesa, tenendo sempre conto che a seguito di motion,
shift o altro, queste possono cambiare e non poco.
4-3 OVER
LA DIFESA 3-4

Difesa 3-4

La difesa in questione, anche se solo recentemente sta prendendo piede, è una delle più antiche tra
quelle utilizzate nei campionati statunitensi.

Infatti si parla di Oklahoma che nei campionati di college la utilizzava già negli anni 40.

In NFL, durante il SB IV l’head coach dei Chiefs Hank Stram la utilizzò per contrastare la forza
della linea dei Vikings riuscendo nell’intento, mettendo al centro, come nose tackle il potente Curly
Culp.

Con l’avvento di innovatori del calibro di Bum Phillips, Chuck Fairbanks e Hank Bullough questa
difesa ha avuto un sempre più consistente sviluppo fino ai giorni nostri.

Negli anni 80 dove 49ers e Cowboys utilizzavano la 4-3 portò, per emulazione, al radicamento di
quella difesa. Successivamente i successi dei Patriots e dei Giants con Bill Parcells hanno portato
allo studio ed all’implementazione della 3-4 come fondamento difensivo di molte franchigie.
La domanda a molti magari può nascere spontanea: "Perché passare alla 3-4"?

I punti a favore, a mio modo di vedere, e anche di molti altri, sono che si presta molto meglio a
coprire i nuovi attacchi “sciamanti” degli ultimi anni, gli SPREAD, gli EMPTY (ovvero schemi
offensivi che vedono solo ricevitori senza back e/o TE).

La 3-4 con un migliore presidio nella zona dei line backer offrirebbe una più completa copertura.
Inoltre con un Nose Tackle di caratteristiche molto buone impegnerebbe 1 o 2 uomini di linea, gli
altri O-linemen avrebbero di conseguenza i due DE e due LB quindi, se la matematica non è
un’opinione, resterebbero due altri LB liberi, o per lo meno responsabili di tenere occupato l’attacco
nel tentativo di eluderli.

In più come vedremo poi dagli schieramenti da una 3-4 si passa in un batter d’occhio ad una
classica 4-3 ad una NICKEL e poi ancora in una DIME.

Risulta quindi essere una difesa, come amano dire gli americani, base verso una “ibrida”.

Detto ciò, però, resta il fatto che il personale che nasce come 4-3 o 4-4 nei college riesce a divenire
“materiale” da 3-4 non senza problemi, e a volte non ci riesce. Alcuni ragazzotti che giocano DE in
NCAA si trasformano in OLB da pass-rush se particolarmente veloci e potenti, NT universitari
passano a DE al piano superiore della NFL, e così via.

La rivoluzione dei ruoli investe anche la secondaria dove le figure di nickel back o dime backer
diventano occasione di utilizzo di ex FS o SS universitarie.

La 3-4 quindi si può giocare a patto che si abbia il “deposito umano” attrezzato con skill non
comuni: velocità di lettura, reazione e velocità pura, oltre a quello che viene identificato in
FOOTBALL QI il quoziente intellettivo da giocatore di football.

Questa è una skill che non si insegna né si inventa si ha e basta e permette di emergere ed essere un
fattore dominante o predominante sugli avversari e diventare un leader in una squadra fin dagli anni
dei rookie. Mi vengono in mente nomi come JJ Watt o Burfict nei tempi recenti, così giusto per
nominarne un paio, nella speranza che il buon Te’O riesca a dimostrare quanto visto a Notre Dame,
Entriamo ora nell’analisi vera a propria di cosa è la 3-4.

In questa difesa serve un NT di elevata potenza e grande fisico (possente,intorno ai 350 pound), in
grado di ingaggiare almeno due uomini, centro e guardia. Al NOSE TACKLE si affiancano i DE
(in realtà sono DT adattati) che a differenza della 4-3 si occuperanno in pratica di tutti i GAP in
linea, difficilmente avranno tackle memorabili a tabellino oppure sack, però quando qualcosa non
funzionerà sarà quasi sempre un loro errore. Si occupano anche del RB che uscendo non vada ad
impegnare un LB dietro di loro. E poi basta direte voi? Si basta così, scusate se è poco…

I LINEBACKER (esterni) sono la chiave più importante a mio avviso, i due esterni devono essere
veloci istintivamente capaci nel “pursuitare” e colpire nel caso il QB esca o come succede negli
attacchi moderni a reagire correttamente sulle READ OPTION. I 2 MIDDLE LINEBACKER
hanno il compito di fermare tutto ciò che c’è nel mezzo, semplice no?

Veniamo ora alla descrizione vera a propria di questo schieramento, punto di partenza per tutto un
mondo di difese alternative o ibride come detto all’inizio.

Il NT o NG si posiziona sul centro HEAD-UP o TECNICA 0 (zero), il NG, quindi, dovrà


affrontare sempre i manzi più forti C e OG che la maggior parte delle volte raddoppieranno su di
lui, e si occuperà dei GAP A.

I due DE saranno in TECNICA 4 o capaci comunque di spostarsi interni o esterni a seconda dei
vari casi e andranno a coprire B e C in caso di corsa. Come detto prima il DT di una 3-4 non avrà
a ruolino i sack che avrebbe giocando in 4-3, ma stiamo parlando di due ruoli fondamentalmente
diversi, come confrontare il lavoro di due cani come il Labrador o un Alano, grandi entrambi ma
potenza e capacità ben diverse.

Sono generalmente DT convertiti da 4-3 capaci di correre molto bene mantenendo anche la loro
posizione.

Riassumendo quanto riguarda la D-line possiamo dire che il perno vitale di tutto il sistema è il
lavoro del NG che perdendo anche solo una yard (spazio immenso in linea) aprirebbe di fatto due
GAP a favore dell’attacco, i DT invece preoccupandosi e facendo “leverage” sulla linea offensiva
dovranno con il loro lavoro, proteggere dando libertà di movimento ai Linebacker dietro di loro.

Se il NG è il perno su cui la squadra fa girare lo schema, i Linebacker sono il motore e le ruote di


questa macchina. Infatti si dice in USA che se non hai dei LB smart and clever passa alla 5-2…

Ora, senza andare agli eccessi, ovviamente 4 LB che si muovono o dovrebbero muoversi
all’unisono secondo meccanismi ben congegnati, devono avere per forza di cose avere velocità,
potenza, e quella skill che ho indicato la volta scorsa il “football QI”.
Se le prime due ci sono ma manca la terza, beh mi mancherà il famoso "uno a fare trentuno".

Come potrete vedere le cover del backfield sono elaborate per permettere di mettere pressione
coprendo la maggior parte del campo lasciando poco tempo all’attacco per adeguarsi durante lo
svolgimento dell’azione.
Gli STUNT, blitz o penetrazioni, dei Middle o le pass rush degli esterni sguarniscono per alcuni
frangenti zone del campo che in velocità devono essere coperte dai compagni in maniera precisa.

Andiamo ora a verificare le descrizioni dei ruoli iniziando appunto dai Middle (MLB).

I due MLB dovranno essere “stout”, robusti nel supporto sulle corse perché, avendo solo 3 uomini
di linea difensiva la matematica li condanna ad avere almeno un omaccione di attacco che gli
piomba addosso libero come il vento; con l’avvento poi dello zone blocking questo accade sempre
più spesso, ma lo vedremo in un altro capitolo.

I MLB si schiereranno basilarmente in tecnica 20 (la 2TEC ma per i LB) differenziandosi


leggermente dalla parte della strong side, ed in base ovviamente a schemi opportunamente disegnati
per rendere la difesa UNBALANCED.

La loro responsabilità principale saranno i gap A e B con alcune differenze peculiari in base alla
fisicità dei ruoli.

Il LB dalla weak side giocherà leggermente arretrato rispetto alla controparte sulla strong che per
potenza e velocità dovrà essere in grado di attaccare il portatore di palla praticamente sulla linea di
scrimmage (LOS) ed essere capace di spingerlo o seguirlo verso la sideline, nonostante il suo primo
impegno sia quello di liberarsi dai blocchi con capacità di block-shedding notevoli per evitare di
essere tagliato fuori.
Il compagno dal lato debole ha il compito di eseguire in maniera perfetta il pursuit, l’inseguimento
dello svolgersi del gioco, pursuit e play recognition in Madden, senza però incorrere nel OVER
REACTING, cioè andare verso l’avversario non controllando l’impeto, facendosi “ingolosire dalla
preda”, come andiamo a spiegarlo ai ragazzi, per dare un’immagine concreta. Questo errore,
svolgendosi sul lato meno fornito di difensori, porterebbe quasi sicuramente a guadagni corposi e
molto deleteri in morale e punteggio per la nostra difesa.

Da questa piccola spiegazione si può ben dedurre come, per caratteristiche simili, il MLB di 3-4 ben
si adatterebbe a ricoprire il ruolo di weak side LB o MLB in una 4-3.

SAM e WILL non sono i nomi di due simpatici giocatori, vero che potrebbero essere ma non in
questo caso, bensì sono le denominazioni per gli OUTSIDE LINEBACKER (OLB) della nostra
3-4. SAM si posiziona sulla Strong side mentre WILL sulla Weak, come ben identificano le
iniziali.

Il loro compito è simile e si traduce in un termine “PASS-RUSH”, posizionandosi all’esterno degli


End di difesa in tecnica 5 o 7 hanno la piena responsabilità dei gap D, ovvero l’esterno.

Hanno anche il compito di pressare e bloccare il QB (sack). Fisicamente devono essere alti massicci
però quanto basta per contrastare gli OT sia in velocità sia con la velocità di esecuzione di gesti
opportuni con le braccia che, sottoposte a misure in ambito di combine, devono essere
sufficientemente lunghe da permettere di allontanare e scartare i bloccatori.

La velocità permetterà loro accoppiata a tecnica e fisico di “tagliare l’angolo” agli estremi di linea
ed attaccare QB e RB, ma dovranno essere anche in grado di fare “bull-rush”, ovvero una pressione
sull’avversario tale che questo venga letteralmente sospinto all’indietro con veemenza, bloccando di
fatto sul nascere il gioco dell’attacco.

Vediamo quindi che da una 3-4 siamo a descrivere quella che in fondo assomiglia di fatto ad una 5-
2 ma con uomini completamente diversi per caratteristiche.

Inizialmente nei lontani anni 70, i 4 LB di fatto giocavano a zona, l’evoluzione ha poi portato ad
implementare la pressione mandando uno o entrambi gli OLB nel backfield avversario.

Per la loro particolare propensione sia di spinta che velocità li potremo vedere partire sia in 2-point
2-point stance

o in 3-point stance

3-point stance

Vado ora a cercar di descrivere il ruolo del CORNEBACK, che nella 3-4 ha un compito un po’
diverso dovendo coprire più responsabilità rispetto alla controparte in 4-3 che gioca a zona.

Infatti ai CB viene chiesto di coprire molto spesso a uomo, e per questo deve possedere delle skill
che vadano ad anticipare (vision) e pressare l’avversario molto buone, sempre ovviamente rispetto
allo schema che il front seven sta affrontando in quel momento.

Ai CB viene inoltre chiesto una particolare attenzione e supporto sulle corse esterne soprattutto con
l’utilizzo dei moderni schemi di Option. Devono inoltre coprire con molti tipi diversi di copertura a
zona che si interpolano con l’azione delle Safety impegnate al supporto del gioco su corsa.

Sulla partenza concedono 5-7 yd ai ricevitori, per non essere troppo lontani dalla LOS e per poi non
trovarsi troppo spiazzati sui pass lunghi tenendo conto, come detto prima, dell’impiego in run
support delle Safety, come per esempio nella Cover3.

Da ciò si deduce quanto il loro ruolo è intrecciato direttamente a quello di tutta la secondaria per
cercare di sfruttare al meglio le peculiarità di questa difesa in fase di copertura.

Parlando di come l’azione dei CB dipenda da un altro, o meglio da altri due soggetti in campo, le
Safety andiamo ad esaminare un po’ quello che ritengo essere uno dei ruoli più spettacolari ma
difficili del football moderno.

La SAFETY come in tutte le difese deve essere capace di giocare centrale sul campo e, proprio per
la versatilità di questa difesa, deve essere da solo a coprire la profondità dello stesso.

Data la sua posizione, 10-15 yd dalla LOS, e dal fatto che è praticamente l’ultimo baluardo contro
l’attacco avversario deve essere dotato di capacità che ne fanno un supporto ad eventuali errori dei
compagni.

Veloce e “smart” deve vedere ed anticipare il gioco con una particolare propensione ai tackle in
campo aperto dove non può permettersi di venire battuto, dalla sua posizione poi visiona tutto lo
schieramento allertando i compagni su quanto l’attacco sta predisponendo leggendo le disposizioni
dei giocatori, diventando prima dello snap il playmaker difensivo.

La STRONG SAFETY (SS) leggermente più grosso fisicamente della S si schiera molto più vicino
alla LOS diventando a volte, di fatto, un LB aggiunto. Copre sui pass e principalmente deve
contrastare l’errare per il campo del TE.

Volendo ora andare a vedere alcuni tipi di schemi applicabili alla 3-4 non viene difficile capire
come questa difesa possa essere il manifesto della versatilità, come già detto all’inizio della nostra
storia.

Si parte con una 3-4 si avvicina un LB alla linea e si passa così alla 5-2, senza particolari problemi,
da qui poi nello schema successivo con un leggero adeguamento di posizione, ma con lo stesso
personale, si predispone una 4-2-5 e così via passando dalla 3-3-5 alla 3-5-3, e badate bene sempre
con gli stessi giocatori che, per caratteristiche di velocità pura e di reazione possono permettere
tutto ciò.
Lo Zone Blitz dalla 3-4 ha un esito quasi sempre positivo, e ciò è permesso dal tipo di personale
che può interscambiarsi di ruolo senza particolare difficoltà.

Non ci sono particolari limiti a quanto io voglia fare in termini di zone blitz, questo fu alla base del
successo di Belichick e Crennel, l’imprevedibilità dello schema mantenendo la stessa base.

Per gli uomini di linea si possono identificare due basi che vennero ideati dal duo Fairbanks-
Bullough e chiamati “2gap” e “1gap”.

Nel 2gap i DL devono occuparsi dei due gap che si trovano alla loro destra ed alla loro sinistra
dell’uomo a cui stanno di fronte. Per esempio il NG controlla i gap A facendo un blocco drive
(spingendo dritto) il proprio uomo per poi fare “shedding” dalla parte dell’azione in caso di corsa,
oppure fare in modo di impegnare sia il centro che una delle guardie per lasciare più libertà ai due
ILB che grazie a questi movimenti avranno nel carniere più tackle degli uomini di linea.

Il sistema 1gap non è strettamente correlato alla versatilità della 3-4, ma venne introdotta da Bum
Phillips per rendere costante la pressione dei DL che entrando sempre solo in un GAP cerca di
mettere una pressione costante al QB, insieme ad un ILB.

Questo tipo di sistema tende a pressare in modo costante linea e QB garantendo la sorpresa di non
sapere mai da che parte il blitz abbia origine. Questa è la corrente di pensiero di Phillips che tende a
pressare con quattro potenziali pass rusher che cercano di forzare turnover costantemente riducendo
il tempo decisionale del QB.

La corrente Lebeau poi, che si identifica in 3 parole: ATTACCO ATTACCO ATTACCO, è molto
difficile da contrastare in quanto variando le qualità a sua disposizione in termine di giocatori tra
NG e DE, ed è quella che meglio utilizza la 1gap, e venne ben adottata in quel di Pittsburgh. Si
trattava di mescolare le carte sfruttando le capacità in coperture dei DL e mandando a blitzare i LB
questo creava un mismatch in termini di velocità con gli OL che spiazzati non avendo un DE o NG
da contrastare non avevano un punto di riferimento preciso da contrastare. Anche la secondaria era
implicata in questi movimenti dove i CB scattano subito in zona o blitzano dalla loro posizione,
così come le safety che, compiendo l’azione chiamata monster, compivano numerosi blitz veloci e
dannosi.

Tutto questo cosa portava? Portava al “timing disrupt” ovvero la rottura del timing tra QB e
ricevitori che è il fondamento su cui si basano gli attacchi spread, oltremodo questa difesa se ben
interpretata è difficile da leggere in quanto senza punti di riferimento essendo basata su di una
normale zona.

Un altro adattamento di questa difesa è, come visto nella 4-3 quando spiegavo alcuni allineamenti
ad una domanda di un utente, lo sbilanciamento OVER o UNDER.

Nel primo caso (OVER) uno dei due OLB passa a coprire sulla spalla esterna del TE stando in linea
i due ILB e l’altro OLB si porta all’interno shiftando verso il lato strong.
Inversamente invece la disposizione UNDER dove si crea un lato forte della difesa sul lato weak,
debole, dell’attacco.

Questi due adattamenti portano a dei vantaggi nella zone blitz caricando uno dei due lati creando i
cosiddetti OVERLOAD che vediamo anche in Madden, dai quali far partire LOOP dei LB
(aggiramento del compagno di linea per andare a blitzare) che possono mettere in seria difficoltà la
linea d’attacco.

Per ultimo andiamo a vedere le coperture che si evidenziano con dei numeri: COVER 0 – 1 – 2 – 3
– 4 ecc.

Queste sono codifiche che identificano quanto sono gli uomini liberi che copriranno a zona nel
nostro schema.

Ad esempio in una COVER 0 non vi sono uomini liberi ognuno ingaggia un avversario o lo tiene
sotto controllo ed è quella la sua unica ma importantissima responsabilità, in questo schema spesso
le safety hanno il compito di blitzare,

cover 0
In COVER 1 una delle S ha il compito di curare una zona centrale e profonda del campo da cui
controllare che non ci siano possibilità di "big play".

Cover 1
Nella COVER 2 invece, generalmente le due Safety si dividono il campo in due metà profonde:

Cover 2
Nella COVER 3 alle due S si aggiunge un CB oppure ad una S si aggiungono 2 CB che si dividono
in 3 terzi il campo come responsabilità.

Cover 3
E qui per finire la COVER 4:

Cover 4
Insomma il meccanismo è chiaro e da queste basi poi come potete anche vedere sui playbook in
Madden la fantasia e le abilità dei Defensive Coordinator spaziano libere nel tentativo di
contrastare, fermare l’attacco o di creare quei turnover che fanno vincere le partite, tutto zona o
tutto a uomo, uomo zona mista, sta poi a voi moderni DC che con il materiale umano a disposizione
potrete scegliere o adattare schemi e strategie,

Esistono poi varie situazioni e schemi come la Tampa, le Sky, rotazioni di personale ad ingannare
l’attacco, queste sono cose che stuzzicano molto la curiosità perché, a mio modo di vedere è come
su di un campo di battaglia dove le mosse devono essere lette anticipate e superate. Un TD è una
battaglia, il Superbowl la guerra!
ZONE BLOCKING

Una delle mode diventate imperanti nel settore dei manzi d’attacco è quella del BLOCCO A
ZONA, o ZONE BLOCKING, per fare i saputoni.

Zone Blocking Player in Madden 25

Spiegare lo ZONE BLOCKING in poche parole è operazione difficile. Proviamoci poi con
qualche schema che cercherà di aiutare la comprensione.

Qualcuno dice che se hai dei buoni O-linemen lavori a uomo, ma se ne hai di mediocri ma hai un
buon coach puoi passare allo ZB per migliorare il tuo gioco ed evitare problemi. A mio modo di
vedere la verità stà nel mezzo. Il lavoro delle linee d’attacco diventa sempre più importante in
quanto il gioco si sta differenziando molto, anche in Italia si sta apprezzando questo sistema che
supplisce a volte a quanto dicevo precedentemente.

Difese sempre più veloci ed aggressive necessitano di contromosse veloci e mirate, ecco, dal mio
punto di vista lo ZB lavora in questo senso.
E' un problema innanzitutto di assegnamenti, di tipologia di blocchi da utilizzare e di filosofia di
bloccaggio.
GLI ASSEGNAMENTI
ASSEGNAMENTI: non sono a uomo ma si blocca nella zona di competenza in funzione
innanzitutto del lato dove si corre. Ogni giocatore deve valutare in quale posizione gli gioca l'uomo
che ha di fronte e decidere il blocco in funzione della situazione del giocatore accanto a lui verso il
lato del gioco verso il quale confluisce l'intero bloccaggio con un effetto che a mio parere somiglia
ad una vera e propria onda. Difatti è un tipo di bloccaggio che si sviluppa innanzitutto in
orizzontale per poi avere i suoi effetti più che in verticale in obliquo verso il gioco rispetto al
bloccaggio tradizionale diritto e forte.

Per capire meglio bisogna partire considerando un OL sul BACK SIDE (vedi immagine 2 e la
legenda qui in basso), ad esempio l'OT che di sicuro non blocca il suo uomo considerato troppo
lontano dal gioco e quindi ininfluente e può:
• sia in slide, andare a fare un second level block su un LB (poi dipende se c'è una difesa 34 o
una 43 per l'individuazione dell'uomo) se l'uomo a fianco verso il lato del gioco cioè la
Backside Guard ha il suo uomo sulla spalla opposta, quanto, se il DT gioca di fronte alla
BSG
• o eseguire un SEAL con la G per poi lasciar andare sul MLB la G
• oppure un CUT BLOCK consentendo da subito alla BSG di collaborare col Centro con
analoghe dinamiche e quindi o di eseguire uno Slide o SEAL BLOCK in collaborazione col
C consentendo a quest'ultimo poi di andare sul MLB o a sua volta di tagliare il NG e
liberare il C. E così a catena il Centro con la PSG e questa col PST e questo col TE se c'è.
Per una migliore comprensione, ecco una veloce legenda delle abbreviazioni che abbiamo
incontrato:
• Back Side = lato opposto al gioco
• Play Side = lato dove si svolge il gioco
• BSG = BackSide Guard, guardia lato opposto del gioco
• NG = Nose Guard
• PSG = PlaySide Guard, guardia sul lato del gioco
• PST = PlaySide Tackle, tackle sul lato del gioco
E le più semplici (le elenco non si sa mai):
• C = Centro
• TE = Tight End
• MLB = Middle Linebacker
• LB = Linebacker
• DT = Defensive Tackle
• G = Guard
• OT = Offensive Tackle
Schematizzati di seguito, e male, alcuni blocchi. SEAL e CUT OFF nascono quasi uguali si
diversificano sul punto di attacco: inguine per il Seal, anca opposta per il CutOff fatto
sull’avversario che va verso il gioco (vedi immagine)

Offensive Line - Zone Blocking

Tutto gira intorno ai concetti di covered e unconvered man che di primo acchito appaiono
complicati ma che si riducono alle considerazioni discusse prima.

I BLOCCHI

BLOCCHI: per la maggior parte sono SEAL, CUT, CROSSOVER e soprattutto REACH che è
alla base della maggior parte delle giocate. Molto interessante è la realizzazione dei SEAL, che in
alcuni casi avviene con due Reach iniziali e non con un Reach più un Angle block. Questa tecnica
consente sul lato del gioco di uscire per il second level block in maniera agevole ad entrambi gli
uomini che stanno eseguendo il Seal. Chi dei due esce dipende dalla reazione del LB e dal lato in
cui questi avrà penetrazione come nell’esempio l'immagine qui sotto:

Offensive Line - Zone Blocking - BackSide & PlaySide


LA FILOSOFIA
FILOSOFIA: direi che è quella di isolare i giocatori lontani dal gioco per avere più bloccatori sul
playside, di guadagnare angoli di bloccaggio migliori (non dovendo forzatamente aprire un buco),
raddoppiare sui punti di forza della difesa ma non in Double team se possibile per evitare di
sprecare un uomo e soprattutto consentire al RB di correre in uno spazio e non in buco prestabilito.

In effetti questa è una differenza capitale, tanto che fa considerare lo zone blocking più facile. Nella
realtà è più facile per il fatto che non si deve aprire forzatamente un buco ma sarà la reazione della
difesa e la lettura del RB che determineranno l'esatto spazio ove correre ma è più difficile perchè
ancora di più la O-LINE va vista come reparto unico, come un unico giocatore e non cinque o sei
separati e si raddoppiano le responsabilità del Centro nel chiamare gli schemi di bloccaggio. Per
cui, alla fine più facile da eseguire ma più difficile da imparare e da installare.

Riguardo il sistema di bloccaggio da usare nelle azioni di lancio potrebbero essere applicati vari
concetti e anche più d'uno insieme ma sempre in relazione al sistema di passaggi che si intende
usare. Bloccare con tecnica slide, in passing situation è un ottimo sistema che si sposa con un gioco
di lanci corti oppure con un QB dalla grande mobilità. In via generale, ormai in situazioni di
lancio tutti proteggono a zona ma questo non c'entra col concetto di zone blocking moderno che
riguarda le corse.

La protezione a zona in tasca è stata una risposta a difese che utilizzano sempre più blitz, stunts e
loops contro le quali la protezione a uomo è impraticabile ed inefficace. Ma tutto ciò si vede sui
campi da tantissimo e molto prima dell'introduzione dello zone blocking.

Anche qui prevale il concetto di difesa dello spazio e quindi non c'è un uomo che si individua
all'inizio dell'azione ma uno spazio da difendere contro chiunque vi transiti. Per cui una G può
trovarsi a dover raddoppiare col C sul NG ad inizio azione e poi dopo 1 secondo doversi allargare
sul blitz dell'ILB oppure prendere un DE che con un loop sta entrando nel suo spazio per liberare
all'esterno la corsia per un blitz dell'OLB e così via. Ecco perchè anche per le G si valuta molto
positivamente la velocità dei piedi che fa la differenza in questo tipo di azione.
Per i Tackles questa velocità dei piedi, detta footwork, è invece fondamentale, soprattutto per
prendere e tenere DE veloci, che spesso partono molto esterni e a volte anche per operare questo
scivolamento verso l'interno per bloccare in caso di blitz interno gli OLB.

Ci si chiederà ma come si fa se nello stesso spazio arrivano più uomini? Bè, qui credo che ogni
allenatore insegni il caro vecchio principio gap-on-out che tende ovviamente a privilegiare il
blocco verso il buco, poi sull'uomo frontale e infine su quell'esterno.

Riguardo i prospetti provenienti dal college, ormai la stragrande maggioranza viene da sistemi che
usano questo tipo di bloccaggio. Potrebbe trovarsi più in difficoltà un "vecchio" lineman abituato a
bloccare a uomo che un ragazzotto giovane.
Andremo ora ad utilizzare i “piedini” spiegando i movimenti di linea oltre che analizzare un po’ i
due sistemi in cui si utilizza lo Zone Blocking, ovvero la INSIDE ZONE e la OUTSIDE ZONE.

Step Chart

Come si vede dalla immagine sopra è tutta una questione di movimento di piedi il “FOOTWORK”
che permette ad un O-Lineman di compiere bene il lavoro.

Descriviamo ora cosa sono i vari movimenti identificati con le lettere:

L è il Lineman con i rispettivi piedi destro e sinistro, generalmente si muove prima quello verso il
lato dove devo andare ovviamente. Prendiamo in considerazione il movimento del primo piede.
• A.DriveStep: passo avanti di circa 15cm verso il bersaglio “aiming point” costituito dai
numeri sulla maglia dell’uomo di fronte, utilizzato per un blocco base detto “base block”.
• B.LeadStep: passo di circa 15cm direzionale verso il bersaglio utilizzato nella inside zone
per compiere down o "chip block" (blocco parziale che serve esclusivamente a rallentare
l’avversario) a chiudere l’uomo di linea sulla propria posizione.
• C.SlideStep: passo direzionale compiuto lungo la linea di scrimmage sempre della
profondità di 15 cm utilizzato nelle outsider quando si ha un D-lineman che gioca
direttamente di fronte per scivolare via da lui.
• D.DropStep: è il passo sempre della stessa profondità con cui affronto un uomo avversario
posto alla mia spalla esterna in direzione del gioco.
• E.BucketStep: è lo stesso del Drop ma leggermente più aperto viene usato nello stesso
gioco quando però non ho nessuno in controllo e sono “UNCOVERED”
Fatto questo preambolo, importante comunque, vediamo come si porta un blocco con questo
sistema:
Individuiamo il bersaglio

1.AimingPoint

Aiming Point

Il bersaglio è costituito dai numeri sul petto dell’avversario, come insegnano tutti i coach. Su
questo bersaglio si va con il casco appoggiandolo e spingendo verso l’alto aiutandosi con le mani
appena sotto, quasi formando un triangolo tra i tre punti di contatto. Le spalle dell’uomo di linea
dovranno essere parallele al percorso del RB per evitare la penetrazione dei LB.

2.Approach (Seek)
L’approccio è una delle fasi più importanti nel football sia per chi placca che per chi blocca. Un
famoso adagio recita:“A man can’t hit what his eyes can‘t see.”

Un uomo non potrà colpire quello che i suoi occhi non vedono. Quindi a testa alta vado verso
l’avversario SEMPRE!!!

In un Base Block ad esempio il mio primo passo sarà fatto con il piede più vicino all’avversario,
esplodendo verso di lui al count dello snap, il secondo piede viene portato subito dopo in avanti
permettendo così di portare tutta la forza dal basso verso l’alto sull’avversario tenendo la testa alta
ed il baricentro basso, entrando nella difesa dell’uomo dritto verso l’Aiming Point.

3.Contact (Destroy)
Con un movimento in avanti delle braccia, caricandone all’indietro l’azione prima, si và a colpire
come detto sopra, con tutta la forza di cui si dispone. Le mani colpiscono prima poi arriva il
contatto della maschera sul petto dell’avversario. L’azione se ben compiuta sbilancia il difensore
che rimane alla mercè nostra. Si compie l’azione di “ROLL THE HIPS” ovvero si spinge con i
fianchi verso l’avversario “rollando” le anche sopra i nostri piedi “trough the defender” attraverso il
difensore, indicando in questo modo che l’azione và portata con veemenza e continuata in egual
modo. Dopo ciò si “pompa” sulla gambe a ginocchia alte con alta frequenza e passi piccoli
spostando di peso il DL.
PRINCIPI BASE DELL’INSIDE ZONE

Il principio base dell’IZB (inside zone blocking) è quello di colpire in un determinato punto un
uomo oppure di andare a zona se UNCOVERED. Questo deve portare a fermare la penetrazione
difensiva creando movimento, come detto nella puntata scorsa il gioco prima si sviluppa
orizzontalmente lungo la linea di scrimmage (LOS), sigillando il lato del gioco e poi scivolare nel
“second level” occupato dai line backer avversari.

Tutti gli zone block iniziano con un blocco dall’interno all’esterno INSIDE-OUT DOUBLE-
TEAM, portato da due uomini di linea. In parole povere, all’inizio del movimento della linea sia
un OL interno sia un OL esterno, prende il controllo del difensore avanti a lui, permettendo così al
compagno di scivolare verso il famoso “second level”.

La cosa importante e fondamentale è che: compio prima il movimento in linea e solo


successivamente passo oltre verso i LB (nel second level appunto)

SITUAZIONE A: "Uncovered" Lineman:

Situazione A: "Uncovered" Lineman

Qui viene il bello! In questa situazione entriamo in una fase di READ da parte dell’uomo di linea.
Se l’avversario viene verso di me lo chiudo sul suo ginocchio interno verso l’AP (aiming point) con
unoC.SlideStep , così facendo aiuto il mio compagno che lo aveva “testa a testa”, sfruttando il suo
impeto per guidarlo verso dove stava andando ma spingendolo lontano dall’azione controllando che
non entrino LB e, nel caso, ingaggiandoli.
Se, viceversa, lui non mi attacca, il mio unico scopo è quello di verificare e andare a blindare il LB.

Riassumendo con due disegnini:

Diagramma 1 e Diagramma 2

1. Vado verso T lo tengo con una mano aiutando il mio compagno (double-team) ma, non
venendo verso di me vado ad occupare il LB e lo tengo fino al fischio dell’arbitro.
2. Controllo il mio aimingpoint sul T che avanza e lo spingo fuori con la tecnica vista prima
spingendo fino al fischio, dando la possibilità al mio compagno di andare sul LB.

SITUAZIONE B: "Covered" Lineman:

Situazione B: "Covered" Lineman

Nel caso fossimo COVERED il discorso ovviamente cambia. Il concetto si ribalta nel senso che la
mia preoccupazione parte sempre verso il lineman in fronte a me. E come spiegato meglio da
questi due esempi potranno accadere due cose:
SITUAZIONE B1 – il Lineman cerca di entrare nel “playside GAP”, che devo liberare, reagisco
con uno B.LeadStep verso la playside, il secondo passo porta la mia gamba sinistra all’interno delle
sue, miro il bersaglio e spingo come detto prima fino al fischi di fine azione. Il LB non è la mia
preoccupazione se non SOLO SE ho fatto sedere l’avversario. Al LB ci penserà il mio compagno.

SITUAZIONE B2 – il Lineman entra dalla parte opposta al gioco, tutto facile, lo accompagno con
un braccio oltre il mio spazio e mi catapulto sul LB tenendolo ‘TIL THE WHISTLE’ (fino al
fischio).

Sotto alcuni esempi di come si possa sviluppare lo ZONE BLOCKING in varie situazioni:

Covered Lineman: Situatione B1 e B2


PRINCIPI BASE DELL’OUTSIDE ZONE

Le regole non cambiano ma i bersagli ed i passi per raggiungerli sicuramente si.

Se mi trovo UNCOVERED partirò con un E.BucketStep per andare lungo la LOS, mai troppo
indietro però, verso l’uomo da bloccare, avendo come bersaglio la spalla del mio compagno fare un
DOUBLE TEAM, senza preoccuparmi del LB ameno che questi non intervenga all’interno del mio
GAP.
Se al contrario mi trovo testa a testa su di un D-lineman, con uno C.SlideStep mi porto sulla spalla
esterna dell’avversario, mentre utilizzo uno D.DropStep se l’avversario e leggermente esterno a
me. Vado “TROUGH THE MAN” sulla spalla playside dell’avversario come per attraversarlo e
punto sul LB.

Da questo punto in poi sono sane elucubrazioni so come isolare i difensori togliendoli dal gioco
senza impegnare uomini che possono andare nel profondo rendendo più produttiva l’azione creata e
giocata.

Lo sviluppo di questa tecnica ha una buona resa anche non avendo a disposizione grandi atleti con
skill elevate.

Di contro ci vuole un buon coach per poterle implementare ed è forse la cosa più difficile, per
cercare di muovere attacco e difesa a nostro favore, sfruttare l’inerzia di masse poderose, i
cosiddetti MANZI DI LINEA, guidandoli dove meno possono nuocere, come da esempio:

Inside Zone - Sviluppo azione

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