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Il calcio

Giochi simili al calcio moderno, in cui i partecipanti dovevano spingere la palla con i piedi, venivano praticati fin
dall’antichità nelle più diverse regioni del mondo e testimoniano la popolarità di questo gioco. Si può affermare che gli
ideatori del calcio sono stati i Cinesi perché già intorno al 500 d.C. praticavano un gioco che può essere paragonato al calcio
moderno. La nascita ufficiale del calcio moderno viene fissata nel 1848 presso il Trinity College di Cambridge, dove gli
studenti che lo praticavano redassero le regole che in gran parte sono arrivate ai giorni nostri. Nel 1876 venne istituito a
Londra un comitato, l’International Football Association Board che introdusse la figura dell’arbitro e dei due guardialinee e,
nel 1904, nacque la Federation International de Football Association (FIFA), struttura che ancora oggi coordina l’attività
calcistica mondiale. Il calcio fu inserito per la prima volta ai Giochi Olimpici di Parigi nel 1900. Il primo Campionato
Mondiale fu organizzato nel 1930 in Uruguay e venne vinto dalla squadra di casa. Solo tra gli anni Cinquanta e Sessanta
presero invece il via le manifestazioni continentali per club e nazionali. Da allora il calcio si è diffuso in tutto il mondo ed è
diventato lo sport più praticato in Europa e in America Latina. Il terreno di gioco è un campo rettangolare generalmente
coperto da manto erboso, ed ha dimensioni minime di 45 x 90 metri e massime di 90 x 120 metri. E’ delimitato da linee
visibili non più larghe di 12cm che, in corrispondenza dei lati maggiori, sono denominate linee laterali, e in coincidenza di
quelli minori linee di fondo. Per tutta la larghezza del terreno corre la linea mediana o di centro campo; il punto centrale di
essa è segnato sul terreno e corrisponde al centro di una circonferenza avente il raggio di 9,15m (cerchio di centro
campo).Ad ogni angolo del terreno è posta una bandierina sorretta da un’asta, di altezza non inferiore a 1,50m. Collocata
centralmente sui lati minori del campo, ogni porta sottende un’area rettangolare denominata area di porta; uno dei suoi lati
maggiori coincide con la linea di fondo del campo; i lati minori misurano 5,50m, si pongono perpendicolarmente alla linea di
fondo e sono congiunti da una linea parallela a quest’ultima. L’area di porta è a sua volta inclusa nell’area di rigore. Entro
l’area di rigore, lungo una linea immaginaria perpendicolare al centro di essa, alla distanza di 11m dalla linea di fondo, è
segnato il punto del calcio di rigore o penalty. Da questo, esternamente all’area di rigore, è tracciato un arco di circonferenza
avente il raggio di 9,15m. L’arco di circonferenza tracciato da ciascuno degli angoli del campo con raggio di 1 metro
delimita l’area d’angolo. Le porte sono in legno o in metallo, collocate al centro di ciascuna linea di fondo, esse sono
costituite da due pali verticali, equidistanti dalle bandierine d’angolo e distanti fra loro, internamente, 7,32m (linea di porta);
le loro estremità superiori sono congiunte da una sbarra trasversale, larga quanto ciascuno dei due pali, il cui bordo inferiore
dista 2,44m dal livello del terreno. Lo spessore dei pali e della sbarra (detta traversa) non deve superare i 12cm.
Esternamente al campo, i pali e la traversa sostengono una rete in nylon fissata al terreno e opportunamente tesa.
Il gioco del calcio prevede due squadre in campo composte di 11 giocatori ciascuna (uno dei quali ricopre il ruolo di
portiere).La palla può essere giocata con qualsiasi parte del corpo tranne gli arti superiori, eccetto nelle situazioni di rimessa
in gioco dalle linee laterali e dal giocatore preposto a difendere la porta (portiere). L’obiettivo del gioco è quello di far
entrare la palla nella porta avversaria. La rete è valida quando il pallone ha oltrepassato totalmente la linea di porta.
Vince la squadra che realizza almeno un goal in più della avversaria, altrimenti la gara finisce in parità.
La durata della partita è di 90 minuti, suddivisi in due tempi di 45 minuti ciascuno, cui possono aggiungersi i recuperi di
tempo necessari per ovviare a interruzioni di gioco verificatesi nel corso della partita. Dopo l'intervallo le squadre si
scambiano i campi. Nel calcio possono essere effettuate, indipendentemente dal ruolo, 3 sostituzioni. Dopo essere stato
sostituito, un giocatore non può più rientrare in gioco. Il calcio d'inizio e ripresa del gioco è il terreno di gioco sul quale ogni
squadra disputerà il primo tempo della partita viene deciso in loco per sorteggio dall'arbitro, alla presenza dei capitani delle
due squadre. Il calcio d'inizio, la ripresa del gioco dopo un goal e l'inizio di ciascun tempo hanno luogo al centro del cerchio
di centro campo. Il giocatore cui è affidata la rimessa in gioco della palla deve tirarla dal centro del terreno di gioco verso la
metà campo degli avversari, che si terranno al di fuori del cerchio di centro campo fino a quando essa non sarà stata calciata.
I giocatori possono muoversi liberamente su tutto il campo. Tuttavia, viste le dimensioni del campo, anche in base a
predisposizioni tecniche e/o fisiche, essi giocano la maggior parte del tempo in alcune zone, determinando particolari schemi
e ruoli. Le caratteristiche personali sono determinanti per cui si trovano giocatori con attitudini difensive e giocatori con
attitudini offensive. L’allenatore adotta vari schemi di gioco, tuttavia i ruoli possono essere ricondotti a tre fondamentali:
difensore, centrocampista, attaccante. I difensori sono tutti quei giocatori che, in modo più o meno totale, si occupano della
difesa della porta. Si dividono in: portiere, terzino, libero e stopper. Il portiere cerca di impedire che i tiri avversari entrino in
rete e per fare questo può usare qualsiasi parte del corpo, ma fuori dall’area di rigore agisce come un giocatore qualunque,
cioè non può usare le mani e le braccia, e può anche segnare un goal. Il terzino è un giocatore che ha il compito di presidiare
la zona laterale del campo, per impedire che gli avversari tirino in porta, interrompendo la loro azione di attacco o
intercettando i loro tiri. Questo lo può fare con una marcatura a uomo, cioè opponendosi sempre a uno stesso giocatore della
squadra avversaria, o con una marcatura a zona, cioè contrastando l’azione di qualsiasi giocatore avversario che entri nella
sua zona di competenza, d’altra parte il terzino può anche effettuare azioni di appoggio alle manovre d'attacco. Il libero,
gioca a zona, si oppone cioè a qualsiasi giocatore avversario si avvicini all’area di rigore. Inoltre ha il compito di coordinare
il reparto difensivo per bloccare le punte avversarie. Può anche proporsi in attacco lanciando un contropiede, azione
offensiva improvvisa volta a sfruttare lo sbilanciamento in avanti presso la propria porta della squadra avversaria.
Lo stopper gioca in copertura sul centravanti avversario, marcandolo in modo particolare mentre si avvicina all’area di
rigore, ma controlla anche altri attaccanti. Altro compito importante è andare in raddoppio difensivo ai terzini, quando
cercano di bloccare gli attaccanti che scendono dalle fasce. Giocatore rapido e potente, lo stopper deve avere anche buone
capacità di salto per poter sfruttare l’altezza nei calci d’angolo. I centrocampisti sono giocatori che si muovono nella zona da
cui partono tutti gli attacchi e in cui inizia l’azione difensiva. Un centrocampo forte in difesa obbliga ad attaccare solo sulle
fasce, mentre un centrocampo forte in attacco è come un ariete che penetra nelle difese avversarie. I centrocampisti si
dividono in mediano e mezzala. Il mediano collabora alla difesa della propria metà campo e si propone anche in azioni
offensive. In difesa si dedica al controllo di avversari particolarmente pericolosi con il pressing, disattivando o rallentando
l’attacco avversario sul nascere. Collabora inoltre con lo stopper e il libero, facendo con loro il raddoppio difensivo. In
attacco va in sostegno del portatore di palla, collaborando per aggirare gli avversari. Inizia azioni di contropiede che
raramente finalizza entrando nell’area di rigore; di solito passa la palla a giocatori del reparto d’attacco, tuttavia spesso può
segnare con tiri da fuori area. La mezzala, registra della squadra, fonte del gioco offensivo, deve avere doti di fantasia e
notevole capacità tecniche e tattiche. E’ uno dei ruoli che partecipa al pressing cercando di ostacolare la riorganizzazione del
contrattacco avversario. Deve avere un buon tiro da fuori area, per poter approfittare dei buchi della difesa. Gli attaccanti
sono giocatori che si muovono in una zona “calda” del campo, l’area di rigore e gli spazi di fondo campo. Gli attaccanti
finalizzano il lavoro dei centrocampisti della propria squadra, evitando i difensori, andando a rete. Essi comprendono i ruoli
di centravanti ed ala. Il centravanti gioca nella zona più avanzata, a ridosso e dentro l’area avversaria; definito anche punta,
egli ha il compito di fare i goal. Può entrare direttamente nella difesa avversaria con dribbling rapidi e penetranti oppure può,
con opportunismo, mettere il pallone in rete con un tocco, appostandosi a pochi passi dalla linea o, ancora, tirare dal limite
dell’area di rigore un tiro di potenza, come superarlo con un pallonetto. L’ala gioca sulle fasce laterali del campo,
proponendo azioni di attacco, ma deve partecipare anche alla difesa se gli avversari attaccano con i difensori. L’ala esegue un
raddoppio offensivo andando in appoggio alla punta; in questo modo disorienta la difesa. Durante il gioco si possono
verificare delle situazioni in cui i giocatori commettono volontariamente o involontariamente delle scorrettezze e dei falli di
gioco. Queste situazioni vengono valutate dall’arbitro che assegna i provvedimenti tecnici e disciplinari adeguati.
Gli interventi dell’arbitro comportano una sanzione tecnica, che riguarda il modo di ripresa del gioco in seguito al fallo
commesso, ed eventuali sanzioni disciplinari a carico del giocatore scorretto. Le sanzioni tecniche: riguardano le modalità di
ripresa del gioco, cioè il tipo di punizione assegnata contro la squadra che ha commesso un fallo. Il calcio di punizione può
essere “diretto” o “indiretto” e viene battuto dal punto del campo in cui ha avuto luogo il fallo. Nel primo caso, il giocatore
può segnare direttamente un goal; nel secondo, non può invece farlo finché la palla non sia stata toccata almeno da un altro
giocatore. Al momento del calcio di punizione gli avversari devono trovarsi a non meno di 9,15m dalla palla. Il regolamento
prevede il calcio di punizione diretto, o il calcio di rigore per le seguenti infrazioni, compiute intenzionalmente: calciare
l’avversario, far cadere l’avversario, colpire l’avversario o caricare in modo violento, trattenere l’avversario, toccare il
pallone con le mani o con le braccia (questa infrazione è attribuibile anche al portiere qualora riprenda la palla passatagli da
un compagno). Il regolamento prevede il calcio di punizione indiretto per le seguenti infrazioni: giocare in modo considerato
pericoloso, fare intenzionalmente ostruzione, “caricare” il portiere, ritardare volontariamente la ripresa del gioco o simulare
un fallo subito. Le sanzioni disciplinari vengono prese a carico di quei giocatori che si rendono colpevoli di scorrettezze di
particolare gravità. L’arbitro estrae il cartellino giallo e il giocatore viene ammonito se: entra o esce dal terreno di gioco
senza autorizzazione, tiene una condotta scorretta, manifesta con parole o gesti decisioni arbitrali. L’ammonizione comporta
un richiamo ufficiale del giocatore cui viene data la sanzione. L’arbitro estrae il cartellino rosso e il giocatore viene espulso
se: incorre in una seconda ammonizione, tiene una condotta violenta, pronuncia frasi ingiuriose o volgari, impedisce con
mezzi illeciti una segnatura al giocatore che si dirige verso la porta con l’evidente opportunità di segnare un goal.
L’espulsione comporta l’immediato abbandono del terreno di gioco da parte del giocatore colpito dal provvedimento.
I fondamentali individuali sono l’insieme delle abilità che ogni giocatore deve possedere per poter controllare il pallone in
ogni situazione e allenare continuamente per renderle sempre più efficaci. Sono: il calcio della palla o tiro, la ricezione,
il controllo, il gioco di testa, il contrasto, la rimessa laterale e, per il portiere, la parata. Il calcio della palla: si tratta di tutto
quello che riguarda il lancio del pallone con i piedi, dal passaggio ad un compagno, al tiro in porta. L’esecuzione di questo
gesto tecnico può avvenire in sette modi principali: con l’interno del piede, con l’interno del collo del piede, con l’esterno
del piede, con il collo del piede, con il tacco, con la punta, con la rovesciata. Si intende per ricezione o stop tutto quello che
riguarda il contatto con la palla da parte di un giocatore quando riceve un passaggio. Questo contatto può avvenire in sei
modi principali: di petto, sotto il piede, con il ginocchio, d’interno, aggancio con il collo del piede, d’esterno a seguire.
Se con lo stop si riceve la palla, con il controllo se ne mantiene il possesso e la si conduce per il campo. Bisogna distinguere
tra il controllo della palla da fermo e il controllo in movimento. Il palleggio è essenziale affinché il giocatore abbia il
controllo del pallone; se è sempre più raro vedere dei palleggi durante le partite, essi sono insostituibili durante
l’allenamento. Il palleggio comunque può essere un modo per liberarsi in tutte le situazioni in cui il giocatore è relegato in
spazi stretti, nell’angolo o nel raddoppio difensivo degli avversari. Il palleggio più semplice è tra piede destro e piede
sinistro; richiedono una maggiore abilità il palleggio con lo stesso piede, ginocchio e piede alternati, con la testa ed un piede
alternati, con lo stesso piede di punta e di tacco. Con un palleggio ben eseguito la palla non tocca più il terreno, ma rimane
sospesa in aria tra un tocco e l’altro. Il gioco di testa è un fondamentale, usato sia in difesa sia in attacco, è un tipico gesto del
gioco aereo, anche se può essere eseguito da terra. Il contrasto è un fondamentale difensivo che per essere ben eseguito
richiede buona tecnica, decisione e tempismo. Esso è indispensabile per fermare un attaccante lanciato in velocità sulla
fascia. Si tratta in pratica di un colpo sul pallone eseguito dal difensore, con la gamba tesa e la caviglia in flessione, in modo
da colpire la palla con la pianta del piede. Spesso viene eseguito in scivolata: il difensore che vede due avversari in
raddoppio offensivo scende sulla fascia, può decidere di fare un contrasto sul portatore di palla per non essere superato.
Con questo fondamentale è facile incorrere nel fallo perdendo “il tempo” e trovando la gamba del giocatore, invece della
palla, nel punto in cui si era previsto l’impatto. La parata è l’estrema difesa della porta dall’attacco degli avversari: il portiere
chiude lo specchio della porta alle traiettorie dei tiri, respingendoli e intercettandoli con qualsiasi parte del corpo e con le
mani. La rimessa laterale è quando il pallone esce dalle linee laterali, la squadra che non era in possesso del pallone deve
eseguire la rimessa laterale. Se la rimessa laterale è a favore della squadra in attacco e il punto in cui è uscita la palla si trova
nei pressi dell’area di rigore, questo fondamentale diventa un vero e proprio gesto offensivo, perché può essere eseguito
quasi come un calcio d’angolo, un cross, cioè un tiro alto che arriva nell’area di rigore dalle zone laterali del campo.
La rimessa laterale può essere anche un espediente difensivo: per fermare un giocatore lanciato in attacco sulle fasce laterali,
prima che inizi un dialogo con altri compagni penetrando troppo nella propria metà campo. Può anche essere un modo per
perdere tempo, quando si è alla fine del tempo di gara e si è in vantaggio, ma in quel momento in difficoltà. La rimessa
laterale deve essere eseguita con precisione, per non incorrere nella sanzione dell’arbitro e perdere il diritto di eseguirla a
favore della squadra avversaria. Il giocatore che esegue la rimessa deve recarsi dove indicato dall’arbitro, cioè nel punto in
cui è uscito il pallone. La palla deve essere tenuta con le mani, viene portata dietro la testa del giocatore, quindi, dopo il
caricamento, con un rapido slancio in avanti si lancia la palla. Se si vuole eseguire una rimessa più lunga si possono fare due
o tre passi di rincorsa.

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