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La pallavolo

Armenio Luigi,De giglio Gabriele,Marzulli Nicola


Come è nata la pallavolo?

La pallavolo (chiamata anche volley, abbreviazione dall'inglese volleyball) vero e proprio è relativamente
recente, e nasce negli Stati Uniti. Era il 1895 (precisamente il 9 febbraio) quando l'istruttore di educazione
fisica William G. Morgan presentò ad alcuni colleghi un'attività che sembrava un incrocio tra il basket – di
recente invenzione ma già diffuso – e il tennis. È presente nel programma dei Giochi olimpici estivi dal 1964[1]
ed è uno degli sport più praticati.
Che cos'è la pallavolo?
La pallavolo (chiamata anche volley, abbreviazione dall'inglese volleyball) è uno sport di squadra che si svolge tra due
squadre formate da sei giocatori per ogni squadra. Lo scopo del gioco è realizzare punti in modo che la palla tocchi terra nel
campo avversario (fase di attacco), separato da una rete alta 2,43 m nella maschile e 2,24 m nella femminile, e a impedire
contemporaneamente che la squadra avversaria possa fare altrettanto (fase di difesa). Ogni squadra ha a disposizione un
massimo di tre tocchi per inviare la palla nel campo opposto; i giocatori non possono bloccare, lanciare o trattenere la palla,
che può essere giocata solo con tocchi netti (non è possibile fare doppio tocco sarebbe fallo con conseguente punto alla
squadra avversaria). Il campo da gioco è di forma rettangolare di 18 × 9 m; una rete lo divide in due metà campo quadrate di
9 × 9 m, ognuna assegnata a una delle due squadre. Ogni squadra è composta da un massimo di 12 giocatori, di cui 7 titolari;
uno dei giocatori può essere designato come libero, che ha la facoltà di rimpiazzare temporaneamente uno dei difensori
senza limitazioni sul numero di sostituzioni. In Italia e per alcune competizioni internazionali è consentito iscrivere fino a 14
atleti a referto, comprensivi di due liberi.

Iniziamo col dire che, secondo le regole della pallavolo, i ruoli sono 5. Qualsiasi siano gli schemi della pallavolo scelti
dall’allenatore, ci sono delle caratteristiche comuni a tutti i ruoli: questi atleti dovrebbero avere preferibilmente una statura
elevata, elemento fondamentale per alcune posizioni, come ad esempio lo schiacciatore; poi è importante una buona
struttura muscolare che deve essere forte ma allo stesso tempo leggera, per garantire al giocatore la velocità necessaria per
spostarsi ed essere sempre efficace in campo. Infine, ogni pallavolista deve avere una buona prontezza di riflessi e un ottimo
affiatamento con i compagni di squadra. La partita si divide in set: una squadra si aggiudica la vittoria di un set al
raggiungimento del venticinquesimo punto, purché ne abbia almeno due di vantaggio; in caso contrario, il set prosegue
finché una delle due squadre non ottenga i due punti di vantaggio necessari (26-24, 27-25, 28-26, ecc.). La squadra che per
prima si aggiudica tre set pone termine alla partita e si aggiudica la vittoria. L'eventuale quinto set (denominato tie break)
termina al raggiungimento del 15º punto, sempre con il vantaggio di almeno due punti sulla squadra avversaria. Oltre alla
pallavolo propriamente detta, ci sono differenti versioni adottabili in specifiche circostanze, che possono avere regole simili,
ma non identiche, come il beach volley (pallavolo da spiaggia).
I ruoli dei giocatori
PALLEGGIATORE :Quello del palleggiatore o dell'alzatore nella pallavolo è il ruolo decisivo per la buona riuscita degli schemi della
squadra: è proprio lui, infatti, il regista, colui che riceve i palloni dai difensori e che ha poi il compito di smistarli agli schiacciatori,
definendo di volta in volta l’attacco. Questo è un ruolo da leader: l’alzatore, non a caso, spesso studia con il tecnico le migliori strategie di
gioco.

SCHIACCIATORE CENTRALE :Lo schiacciatore centrale nella pallavolo, spesso detto anche semplicemente "centro", è un ruolo di grande
potenza, in quanto deve schiacciare e portare a buon fine l'azione d’attacco, ma è anche un ruolo di difesa: è proprio lo schiacciatore
centrale, infatti, che va a muro più spesso degli altri e che deve dunque essere anche veloce negli spostamenti, oltre che nell’interpretare
l’azione, per riuscire a fare sempre la mossa giusta al momento giusto.

SCHIACCIATORE OPPOSTO :Lo schiacciatore opposto è il ruolo che nelle posizioni della pallavolo si trova, appunto, diametralmente
opposto al palleggiatore. Chi ricopre questo ruolo deve essere rapido e versatile, perché deve essere in grado di difendere a muro e di
attaccare, schiacciando dalla seconda linea, quando l’alzatore cambia gioco per qualche motivo e non passa la palla al centrale. Questo è
uno dei ruoli della pallavolo dove è preferibile essere mancini, affinché si possa attaccare facilmente dalla zona due in tutti i punti del
campo avversario.

SCHICCIATORE LATERALE :Laterale, martello, schiacciatore-ricevitore, schiacciatore laterale: questi sono i tanti nomi usati per indicare
la banda nel volley, il ruolo più complesso e faticoso. Per poterlo ricoprire occorre una padronanza tecnica completa, in quanto è richiesta
sia la capacità di ricevere, anche in prima linea, che quella di attaccare. Essendo praticamente impossibile riuscire a essere perfetti in
entrambe le cose, di solito gli allenatori schierano un laterale specializzato nella ricezione e uno specializzato nell’attacco.

IL LIBERO:Tra tutti i ruoli della pallavolo, quello del libero non è solo di primaria importanza ma possiede anche delle peculiarità che lo
rendono diverso da tutti gli altri. Quelle di difesa sono le uniche posizioni della pallavolo occupate dal libero, in quanto è un ruolo
specializzato nella ricezione: da regolamento, infatti, il libero non può andare in battuta, non può andare a muro e non può concludere
un’azione d’attacco colpendo la palla sopra la linea della rete. Il libero è di solito il giocatore di statura più bassa, caratteristica che gli

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