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LA GINNASTICA ARTISTICA

E’ una disciplina olimpica, sia maschile che femminile, che richiede precisione
tecnica, capacità espressiva e anche un’elevata mobilità articolare. Tutti gli
esercizi sono eseguiti individualmente, ma le classifiche sono sia individuali che
di squadra. Le qualità motorie maggiormente impegnate sono la forza, la
resistenza, la velocità, l’equilibrio, la coordinazione e il senso del ritmo. Inoltre
bisogna avere anche senso dell’orientamento e coraggio.

IL CORPO LIBERO

Il corpo libero comprende una serie di esercizi tecnici all’interno di sequenze


motorie dinamiche ed eleganti che prevedono elementi di raccordo come passi e
corse coordinati a movimenti delle braccia.
Il corpo libero maschile prevede un esercizio senza musica, su una pedana larga
12X12 metri, mentre nel corpo libero femminile, una musica accompagna
l’esercizio. L’uscita dalla pedana penalizza il punteggio finale.
I movimenti fondamentali sono i primi ad essere appresi e comprendono:
- i ROTOLAMENTI, che comprendono la capovolta in avanti e
all’indietro, capovolta saltata, tuffi etc.

- i ROVESCIAMENTI, che comprendono la verticale, la ruota e la


rovesciata in avanti e all’indietro

- i RIBALTAMENTI, che presuppongono la conoscenza dei rotolamenti


e dei rovesciamenti e comprendono la ruota saltata e il flic flac( cioè un
ribaltamento all’indietro sul piano sagittale che prevede prima un
passaggio dalla posizione eretta alla verticale, poi una seconda fase in cui,
grazie alla spinta delle braccia, si ritorna alla posizione eretta.
- i SALTI, che possono essere eseguiti in corsa, da fermi, su un piede e
precedono solitamente altri movimenti più acrobatici o servono come
elemento di raccordo nella coreografia.

LA CAPOVOLTA IN AVANTI

La capovolta, chiamata anche banalmente ‘capriola’ è un esercizio base della


ginnastica artistica, propedeutico all’apprendimento degli esercizi agli attrezzi.
Fa parte dei rotolamenti che prevedono uno sbilanciamento del corpo in avanti,
in questo caso.
Per svolgerla i principianti hanno bisogno di un supporto come un tappetino,
mentre i più bravi, che acquisiscono maggiore consapevolezza del movimento,
possono svolgerla anche sul pavimento.
La posizione standard è mettersi in posizione eretta con i piedi di fianco al lato
più corto del tappetino, alzare le braccia e poi:
1. piegare le gambe;
2. mettere le mani davanti a sé, aperte, appoggiando il palmo, ad una certa
distanza dai piedi, proporzionata alla lunghezza delle gambe. Facendo
attenzione a non far avanzare il baricentro troppo oltre la base d’appoggio
delle mani;
3. sollevare il bacino per distribuire il peso su gambe e braccia e poi spostare
il baricentro in avanti per dare il via alla rotazione;
4. bisogna tenere il capo flesso sul torace e appoggiare in progressione nuca,
dorso, regione lombare, glutei e piedi;
5. poi poggiare i piedi vicino al bacino e portare le mani in avanti per darsi
la spinta e tornare in posizione eretta;
6. infine alzare nuovamente le braccia e ripetere l’esercizio;

Gli errori più comuni che si fanno sono: appoggiare la parte superiore della
testa, saltare per darsi lo slancio, rischiando di procurarsi un infortunio, fare un
movimento non aggraziato e inoltre tirarsi su, successivamente al rotolamento,
incrociando i piedi.
La capovolta sembra un movimento molto semplice e istintivo da realizzare, ma
spesso non è così. Molte persone fanno fatica a darsi lo slancio, alcune non
riescono a svolgere l’esercizio senza appoggiare la testa per paura di farsi male,
altre ancora hanno problemi di cervicale e così facendo rischierebbero di
incorrere in nausea e addirittura vomito.
Quindi, nonostante sia un esercizio basico, ha bisogno di determinate
condizioni favorevoli, sia fisiche che mentali.

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