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Bruno Morganti

20 aprile 2010
Teoria 1
FASE CAMBIO PALLA

Obiettivi della ricezione di basso livello:


• subire punto diretto = errore grave
• dare la ricezione sui 3 metri = meno grave
• doppio più = è meglio ma non è richiesta

{ Stabilire e comunicare gli obiettivi }

Ricezione: determina la possibilità per un giocatore giovane di salire di serie

Ricezione + e # 55-70%
Errori massimi 10-15%
Attacco # 40-45% (attacco su ricezione)
Errore di squadra <30-35% dei punti avversari

Tecniche di ricezione:
– ric. in bagher frontale-laterale di spinta e di tenuta
– ric. in bagher di difesa
– ric. in palleggio (posizione di partenza più avanzata, frontalità, aumentare il grado di
tensione delle mani, asimmetria degli appoggi per maggiore stabilità)

Aspetti fondamentali ricezione


– Attenzione: focalizzare l'attenzione sin da quando il battitore ha la palla in mano
– Valutazione traiettoria
– Predisposizione morfologica (piano di rimbalzo)
– Solidità degli appoggi (equilibrio)

Ricezione su Battuta float/salto float:


I Palleggio
II Bagher frontale
III Bagher laterale

Ricezione su Battuta Rotante:


I frontale di tenuta
II laterale di spinta
III palleggio

Bagher di ricezione su float


– preparazione, valutazione della traiettoria, prima lateralità poi profondità
– braccia ferme aiutano a impattare la palla nel punto giusto
– protezione della palla con la spalla corrispondente
– contatto con la palla davanti al corpo (anche nel bagher laterale)

Battuta spin: partenza lunga per affrontare la palla in avanti

Allenare la ricezione: 3 o 4 volte il numero di ricezioni fatte in gara

i 3 ricettori più spostati verso la zona difronte a chi batte


Libero
– Decide il numero di ricettori (il libero è il regista della II linea)
– Chiama le zone di competenza (il libero è il regista della II linea)
– Libera il ricettore attaccante

Aspetti da tenere in considerazione nella ricezione


– conoscenza dei modelli di prestazione
– richieste da ottenere in funzione del campionato svolto
– conoscenza dei nostri giocatori

il PALLEGGIATORE

Palleggiare in sospensione, tra gli altri vantaggi, “libera gli angoli” (non c'è il problema dei piedi a
terra che bloccano certi movimenti)

Un palleggiatore deve leggere il muro avversario ma conoscere i propri attaccanti e saper capire i
momenti della gara

Neutralità nell'entrata e nell'uscita del pallone

Più scendiamo di livello, maggiore tecnica individuale rispetto alla situazione di gioco

Nelle rotazioni sensibili (P4, P1) i ricettori devono essere consapevoli che serve maggiore
precisione

Tipi di alzate
– I tempo (vicino, lontano, dietro)
– II e III tempo
– super (muore più corta della quick)
– quick (più veloce della super)(muore più verso l'asta)
– seconda linea, pipe

l'ATTACCANTE

Attaccare sulle mani del muro può essere più efficace che attaccare fuori dal muro se la difesa è ben
schierata

Tre tempi di attacco (tra parentesi le traiettorie per il centrale):


– in anticipo (mentre la palla sale, verso zona 5)
– sul punto più alto (verso 1 o 5)
– in ritardo (mentre la palla scende,verso zona 1)
Con queste varietà si riesce a giocare sul muro avversario

La copertura rende sereno l'attaccante

Mentalità dell'errore: sbagliare poco dà solidità alla squadra. In allenamento diamo la possibilità di
sbagliare ai ragazzi, autorizzare l'errore, per far conoscere i propri limiti

C1 VS C2
C1:
– migliore in attacco
– ottimo anticipo
– attacca tutti i tipi di primo tempo
– non ha difficoltà dalle varie partenze
– sa osservare il muro avversario
C2:
– attacca almeno due tipi di attacchi (vicino-lontano)
– non ha difficoltà dalle varie partenze
– buona manualità

S1 VS S2
S1
– Miglior ricevitore
– buon attaccante
– saper osservare il muro
– variare i tempi d'attacco
– attaccare tutte le traiettorie
S2
– riceve più spesso nella zona 4-5 (4 volte su 6)
– ottimo in attacco
– saper osservare il muro
– variare i tempi d'attacco
– attaccare tutte le traiettorie

Bruno Morganti
24 aprile 2010
Pratica 1
Allenamento strutturato per la crescita:
– del singolo atleta (è meglio far allenare un ragazzo prima su una cosa in cui è bravo e poi su
una cosa in cui non lo è)
– della squadra

Nelle correzioni, focalizzare la correzione dell'atleta su un solo aspetto.

Ogni giocatore deve mettersi a disposizione della squadra in funzione di un obiettivo comune e non
personale.

Bagher laterale:
– palla colpita abbastanza avanti altrimenti non si riesce a chiudere con le spalle
– piedi paralleli
– piede corrispondente più dietro di quello opposto

La battuta salto rotante si affronta con aggressività: si parte lunghi e sul lancio si avanza per fare
difesa.

La posizione di difesa (compressione che permette anche l'uscita dalla posizione) si assume quando
l'attaccante apre la spalla.
Esercizio: difensore lungo fuori dal campo entra sul lancio dell'attaccante sotto rete e si ferma in
posizione difensiva prima dell'attacco.

In ricezione l'attenzione del ricevitore su chi batte e sulla palla è un aspetto molto importante.
Esercizio: uno riceve e chi batte varia tipi di battuta.

Nel riscaldamento l'utilizzo della palla aumenta l'attenzione

L'attenzione aumenta variando gli esercizi tra un allenamento e l'altro anche se la tematica è la
stessa
Tutti devono saper alzare con palleggi frontali, laterali e rovesciati.
Esercizio: a coppie. Palleggio di controllo poi mezzo giro e palleggio laterale

Esercizio per allenare la difesa in palleggio: a coppie, attacco, difesa in palleggio di controllo,
attacco, etc.

Esercizio: A coppie. Uno attacca, l'altro bagher di controllo e palleggio d'alzata al compagno.

Luca Cristofani
4 maggio 2010
Teoria 2

Fase CAMBIO PALLA

Ricezione: CRONOLOGIA della correzione dell'errore

Posizione d'attesa
● leggeri movimenti avanti-dietro (non destra-sinistra perché l'occhio lavora troppo)
● appena il battitore blocca la palla, ci si ferma e si pensa a
– valutare il tipo di battuta
– valutare la distanza
– valutare la posizione (direzione) del battitore (a alto livello però il battitore può fintare
direzione)

Il battitore batte
I. valutazione profondità
II. valutazione lateralità
III. valutazione angolo di incidenza
Prima si valuta la profondità perché in caso di errore sulla lateralità basta semplicemente allargare le
braccia.
La valutazione della profondità avviene poco prima che la palla arrivi alla rete, tra i 3 metri e la
rete; ugualmente per la lateralità.

{ L'allenatore deve capire bene qual è l'errore e comunicare al giocatore la correzione giusta: è
meglio che l'allenatore stia zitto finché non trovi l'errore prima di comunicarlo al giocatore }

{ Globale dell'analitico: tutte le componenti analitiche allenate insieme


esempio: battuta + ricezione = globale della ricezione }

Per la lateralità: cercare di arrivare a fare un bagher frontale (tenere la palla dentro il corpo); solo se
la palla è troppo laterale allora fare bagher laterale

{ esercizio per il peso sulla gamba giusta nel bagher: spostamento laterale e calcio a un pallone
con il piede scarico }

{ la battuta float flotta nell'ultimo terzo del percorso di volo }

Angolo incidenza:
Più il battitore prende la palla alta, maggiore è l'incidenza (cioè l'angolo di incidenza è più chiuso);
questo non vale per la battuta float che scende all'improvviso.

Tipi di battuta:
float vicino
float lontano
salto float
tesa (solo da vicino perché il tempo di volo deve essere breve)
salto tesa
rotante
salto rotante

Sta per arrivare la palla (il ricettore si è già spostato)


● piano di rimbalzo (aspetto più importante della ricezione, ma non della cronologia
dell'errore)

il piano di rimbalzo è
– esteso se le spalle sono in avanti
– elastico/solido se la presa è buona (destrimani prendono con la destra la sinistra)
– simmetrico se i gomiti sono messi bene
orientare il piano di rimbalzo verso l'obiettivo prima di colpire la palla

Correzione
– della profondità/posizionamento: Allenatore dietro il Ricettore
– dell'orientazione del piano di rimbalzo: A di lato al R
– della solidità del bagher: A davanti al R

TIPI DI RICEZIONE

valutare la tecnica da eseguire in base all'angolo di incidenza Angolo


incidenza

Ricezione su battuta rotante


I. vado sotto la palla e poi
II. tenuta (più nel maschile che nel femminile)

La tenuta si fa con la chiusura di tutti gli angoli (caviglie, ginocchia, gomiti, spalle, polsi, “pancia-
gambe”). (l'angolo pancia-gambe è l'opposto del quadrato dei lombi (sta sopra il sedere) che invece
si apre). (quando difendendo cado all'indietro è l'angolo pancia-gambe che si apre).

Battuta float:
I. posizionamento
II. leggera spinta

{ Nel bagher:
– il piano di rimbalzo non si mette sopra la gamba avanti
– la spinta avviene con entrambe le gambe
– l'asimmetria dei piedi è leggera }

Nella ricezione della battuta float, il piano di rimbalzo non si adatta, cioè gli angoli non cambiano
(non si chiudono). In particolare, l'angolo delle spalle (tronco-braccia) riamane a circa 90° e con la
distanza da rete varia un po' gli altri angoli (in modo che l'orientazione sia tale da far arrivare la
palla al palleggiatore).

Battuta tesa
– come float ma si chiudono leggermente gli angoli

sulla salto tesa i maschi ricevono sui 7-8 metri (perché le palle tese cadono sugli 8-9 metri)

{ per una squadra conta prima l'aspetto


– motivazionale
– tattica
– tecnica }

{ è importante studiare il modello di prestazione di un campionato (cioè come giocano mediamente


le avversarie }

PALLEGGIATORE

Aspetti rilevanti per un buon palleggiatore


● MANI
– mobilità dei polsi (si palleggia piegando i polsi e non tanto i gomiti) (esercizio: a coppie,
palleggio tesa, l'altra lavorando con i polsi palleggia di controllo e poi sempre con i polsi
palleggia di nuovo tesa etc)
– buona presa (mani grandi)
– sincronizzazione del movimento di entrata e di uscita (deve essere veloce l'entrata e
l'uscita della palla dalle mani) (il tempo di contatto deve essere breve perché le fibre
bianche lavorano meglio così; vale anche per il tempo di contatto a terra per un salto
d'attacco) (un palleggiatore con questa caratteristica è in grado di variare traiettorie)
– punto di contatto
● PIEDI
il buon palleggiatore è quello che arriva comodamente e velocemente sotto la palla (se non è
veloce, le problematiche possono essere tante) (deriva anche dalla valutazione della palla da
prendere)
● TATTICA
(per un palleggiatore è importante quanto la tecnica

In condizioni di ricezione # o almeno + vale questa regola per il palleggiatore: Mettere il miglior
attaccante in quel momento (a seconda anche del muro avversario, etc) in condizione di fare punto.
In caso di ricezione – il palleggiatore deve solo essere preciso.

Personalità del palleggiatore (by Cristofani: pensiero personale di Cristofani non universale)
– NO LEADER perché il leader è quello che schiaccia e fa un gran punto
– NO AUTOREVOLE

– SICURO DEI PROPRI MEZZI MA SENZA DARLO A VEDERE


– SPUGNA: deve assumersi la responsabilità degli errori degli attaccanti, anche quando
sbagliano loro, per lasciare gli attaccanti liberi di tirare

(by Cristofani) Ad eccezione della personalità, gli aspetti rilevanti possono essere allenati tutti,
basta lavorarci all'età giusta.

ATTACCANTE

Quando parliamo di ricettore attaccante intendiamo tutti quelli che ricevono e attaccano da prima
linea (cioè martello, centrale, opposto).

Ad alto livello, non bisogna ricercare la rincorsa d'attacco didattica dopo la


ricezione, perché non c'è il tempo: bisogna allenare quindi tanti tipi di rincorsa
(mantenendo inalterato il destra-sinistra finale) per non standardizzare la rincorsa.

Nel salto: le braccia devono superare la perpendicolare al corpo passante per il baricentro prima
dello stacco dei piedi.
(by Cristofani) invece di girare solo il piede sinistro, giro tutti e due i piedi (magari il sinistro un po'
più girato).

{ per l'attacco seconda linea non giro nessun piede perché devo andare alto-avanti }

Diminuire il tempo tra il contatto del piede destro e sinistro aumenta l'elevazione (c'è però il rischio
di ricadere troppo in avanti).

{ Negli esercizi di difesa, far attaccare le giocatrici e non gli allenatori/assistenti perché quello che
manca oggi è la manualità che dipende fortemente dal numero di ripetizioni }

Pensiero tattico del ricettore-attaccante:


• prima della ricezione capisco chi ho a muro e valuto le possibili soluzioni
• prima dell'alzata valuto com'è la ricezione e se può permettermi certi tipi di attacchi
• durante l'attacco eseguo la soluzione che ho pensato prima se l'alzata me lo permette,
altrimenti realizzo una soluzione alternativa

{ DAL FACILE AL DIFFICILE, DAL SEMPLICE AL COMPLESSO principio base della


progressione didattica }

Luca Cristofani
8 maggio 2010
Pratica 2
OSSERVAZIONI SULL'ULTIMA LEZIONE

Ricezione da battuta tesa:


– se non è forte, l'angolo è uguale a quello di una float
– se è forte, l'angolo di incidenza è tale da dover tenere

Palleggiatore: in under 13 insegnare il palleggio coi polsi (tipico del palleggiatore) a tutti.

Salto d'attacco: per allenare il salto, se un giocatore prova tante volte a saltare a toccare più alto
possibile (magari con il vertec), alla fine troverà da solo la tecnica migliore (che, per chi ha una
certa fisiologia, è con il minor tempo di contatto a terra possibile).

Sensibilità: la quantità di forza è direttamente proporzionale alla capacità di reclutare un certo


numero di unità motorie specifiche per un movimento (da cui dipende la sensibilità). Quindi le
donne si devono allenare di più sulla tecnica rispetto agli uomini perché sono meno forti.

Sincronizzazione = capacità di utilizzare unità motorie specifiche nella stessa unità di tempo.

Rincorsa d'attacco al contrario:


– per un destro è da cambiare perché è patologica
– per un mancino: aspettare a cambiare per vedere se rimane mancino o se sviluppando
diventa destro

Bagher
– pollici ruotati verso il basso => bagher esteso
– gomiti simmetrici => buona presa

------------------------------------

Vedo la persona: questo giocatore è in grado di fare questo fondamentale? Quali sono i suoi limiti?
I limiti possono essere:
– strutturali (cioè fisiologici, ad esempio gomiti larghi nel bagher)
– propriocettivi (capire la propria posizione nello spazio)(la propriocezione è una sensibilità i
cui ricettori sono appena sotto la pelle (quindi ad esempio quando si fa il bagher, si sviluppa
questa sensibilità con il contatto con la palla)): non riesco a realizzare quello che penso.
– Realizzazione tecnica: l'atleta non ha un'immagine chiara del gesto che deve compiere

{ STILE = personalizzazione della tecnica (vale solo per atleti evoluti; non è detto che possa essere
un modello copiabile da altri }

Staff tecnico:
– ASSISTENTI (due): vicino a un ruolo a correggere
– II ALLENATORE: dà il ritmo
– I ALLENATORE: zitto e osserva

{ II principio della metodologia: OBIETTIVO REALIZZABILE }

{ Negli spostamenti difensivi, la rotazione va fatta in volo nel balzo finale }

Daniela “La scout-girl”


11 maggio 2010
Teoria 3 I parte
SCOUT

{ La base indica dove si propone il centrale }

Punti fatti − Errori


EFFICIENZA =
Totale
Punti fatti (per un allenatore è più importante l'efficienza)
EFFICACIA =
Totale
Efficienza ≤ Efficacia

# e = (rispettivamente punto per la squadra e errore punto) sono oggettivi, mentre i valori intermedi
sono soggettivi e quindi vanno concordati tra scoutman e allenatore a inizio stagione.

Luca Cristofani
11 maggio 2010
Teoria 3 II parte
ANALISI DATI

{ La strategia di gioco va impostata partendo dal principio che l'avversario il punto lo fa; bisogna
farsi una scaletta d'importanza: cosa si può concedere e cosa no. Fai la tua scelta. }

Capire qual è il modello di prestazione (quello relativo ai soli dati statistici) di riferimento: in base a
questo andranno confrontati i dati della propria squadra.

Nella programmazione a lungo termine i carichi hanno un certo grado di variabilità (ad esempio:
ricezione tra 8 e 12 ore): il carico verrà modificato in base alle differenze tra la mia squadra e il
livello di prestazione corrispondente.

Negli scout non fidarsi troppo delle percentuali di una singola partita ma guardare anche i valori
assoluti.
L'analisi delle percentuali è più valida considerando più partite, ad esempio 5 partite (tenere conto
però delle variazioni temporali, perché 5 partite sono più di un mese).

Analizzare gli scout


1) capire cosa non va della squadra (è difficile riuscirci perché i numeri non danno motivazioni
né cause. Bisogna poi riprendere il video e capire cosa non va dove i numeri dicono che c'è
qualcosa che non va)
2) allenare questo
3) nella successiva partita controllare che l'allenamento è stato efficace

Bisogna fidarsi dello scoutman al 100% oppure ricontrollare tutta la partita.

Gli scoutman non devono darti tutti i dati ma devono pulirli. Se poi all'allenatore serve qualcosa in
più, lo chiede allo scoutman.
Inoltre lo scoutman deve segnalare cosa non va rispetto al modello di prestazione di riferimento.
Inoltre lo scoutman deve dare all'allenatore le informazioni sulla squadra avversaria (distribuzione
alzate, base, etc). Su questi dati bisogna stare attenti, perché ogni gara è a sé, e non è detto che la
singola partita rispetti la media (quindi una partita va preparata ma bisogna essere pronti poi in
partita a cambiare).

FASE BREAK POINT (BATTUTA PUNTO)

BATTUTA

allenare la battuta che si fa in partita (ad esempio non far battere float un giocatore per far allenare il
libero se in partita batte rotante, perché ogni giocatore può sopportare un certo carico)

● Battuta come strumento tecnico


◦ piedi a terra: campo diviso in 15 zone (corto,addosso,lungo sul battitore e sulle zone di
conflitto)
◦ da lontano: 3 zone (destra, centro, sinistra)
◦ battuta in salto rotante forte: non ci si accontenta più di mettere la palla oltre la rete, ma
a alti livelli si inizia a fare una divisione

Tattica legata alla tecnica: battitori forti con muro debole

Sequenza di battitori: mettere un battitore forte e uno no significa equilibrare l'andamento dei punti,
dà continuità al gioco.

{ M1 miglior ricevitore, M2 attacca più di frequente la pipe }

● Utilizzo del servizio in relazione al momento


◦ quando non si deve sbagliare: primo servizio della partita, dopo un time-out, dopo
errore, dopo cambio, etc (sono 12 in tutto, però Luca non ce li ha detti perché dice che li
sappiamo già)
◦ quando si deve forzare: tutte le volte che non bisogna sbagliarlo

● Utilizzo del servizio in relazione al muro-difesa:


◦ battuta in relazione alla distribuzione: con la battuta di un certo tipo, in una certa zona,
costringo la distribuzione dell'alzatore verso una certa zona
◦ disturbare le rincorse degli attaccanti
◦ disturbare il gioco veloce (far arrivare la palla al palleggiatore lontano da rete)
◦ battuta in relazione alla forza muro-difesa in confronto all'attacco avversario
◦ disturbare l'alzatore (ad esempio l'alzatore fa fatica a palleggiare certi tipi di ricezione,
ad esempio la palla che viene ricevuta da zona 1)
◦ mettere sotto pressione un avversario
L'ordine di questi punti dipende dal modello di prestazione.
MURO

Importanza nel muro:


I. Tempo di salto
II. Piano di rimbalzo
III. Lettura e spostamento (posizione d'attesa e traslazione)

La traslazione varia in base al tempo dell'alzata e ai tipi di attacchi che propone l'avversario.

Tattica
– Maschile: il muro guida la difesa
– Femminile: il muro è guidato dalla difesa (perché si difende molto di più)

A medio livello l'opzione è solo sul centrale (mano aperta salto opzione, mano chiusa salto lettura)

I movimenti tecnici (anche la posizione d'attesa) cambia se il muro è a opzione o a lettura.

Vantaggi e svantaggi del muro a opzione


– costringe l'avversario a fare il gioco che decido io
– limita la possibilità del centrale di arrivare su più palloni, ma dove va arriva meglio

Nel femminile per l'opzione: seguo il centrale (impegno il centrale) ma non salto perché il primo
tempo non è anticipato.

Vantaggi e svantaggi del muro a lettura:


– toccare più palloni ma in maniera spesso scomposta
– non scegliere il gioco ma reagire
Nei giovani è meglio far murare a lettura così i centrali imparano a leggere.
Prima insegno a leggere poi insegno a murare a opzione ma poi bisogna anche insegnare a “leggere
l'opzione” cioè capire se l'opzione va fatta o no (perché la palla perfetta di ricezione non accade
quasi mai, quindi ogni situazione è a sé).

Un centrale che legge bene arriva prima di un centrale reattivo e/o veloce.

Nel femminile è meglio un muro a uno composto con difesa schierata piuttosto che un muro a due
scomposto. Nel maschile è meglio mettere comunque le mani, anche se scomposte.

Sovraccarico: il centrale si mette in una posizione d'attesa decentrata (posizione che si prende non
prima della ricezione per non facilitare il palleggiatore avversario).

DIFESA

I giocatori che comprimono sono due o uno (mentre gli altri devono essere pronti a uscire), quello
lungo la direzione in cui è girato l'attaccante e/o lasciata libera dal muro.

I punti di inseguimento fanno la differenza (allenare non solo la difesa addosso).

Bisogna stare attenti anche al modo di arrivare in posizione difensiva:


– per leggere una situazione di muro-difesa è meglio partire dal perimetro del campo (poi
spostarsi e prendere la posizione di difesa)
– certi palleggi non permettono di partire dal perimetro, quindi sto più interno (cioè sui 7 metri
per il posto sei) (parto dalla posizione per difendere il primo tempo). Lo svantaggio è che i
primi tempi vengono elusi dalla battuta e quindi sono pochi in partita, inoltre sono
difficilmente difendibili; quindi può essere meglio partire dal perimetro per leggere il gioco
Nei campionati di medio livello, la posizione è più stretta, mentre nei campionati di alto livello è
più larga (perché si considerano indifendibili i primi tempi).

MURO-DIFESA

XYZ
X= giocatori a muro
Y= giocatori a coprire il pallonetto
Z= giocatori in difesa

Nella maschile sempre 2 0 4 a meno che un giocatore non legge bene una situazione particolare.

Nella femminile 2 1 3 perché hanno più difficoltà a difendere il pallonetto e perché si fanno più
pallonetti e con più efficacia.

Su palla alta da zona 4: l'uno prende il pallonetto, la sei la parallela


Su palla alta in zona 2: la due prende il pallonetto, la cinque la parallela
Su palla spinta: nessun giocatore preciso ma tutti pronti a prendere il pallonetto

Metodologia dell'allenamento per la copertura dl pallonetto: prima insegnare la lettura (a livello


U14,U16 cioè prima di insegnarli a partire già in copertura sotto il muro)

Sistemi difensivi base: 204, 213, 303, 312 tutti con muro parallela o diagonale, a lettura o opzione.
Il muro a uno (ad eccezione del muro sul centrale) è detto di emergenza.
I sistemi di emergenza sono tutti quelli che non possono essere classificati come base. Se vengono
allenati sono sistemi altrimenti sono adattamenti personali.

RICOSTRUZIONE

Differenziare ricostruzione da attacco e da free-ball (che la chiama il palleggiatore; bisogna


inventarsi un sistema di chiamata che permetta al palleggiatore di comunicare contemporaneamente
con tutti gli attaccanti).

Dare la palla a chi ha la possibilità di effettuare una buona rincorsa: certe volte è meglio aprire il
gioco verso chi non ha difeso, certe volte è maglio alzare su chi ha difeso perché magari l'avversario
in copertura arriva in ritardo a muro.

Bisogna allenare anche i movimenti per prendere la rincorsa su situazioni reali (cioè difendendo
realmente e poi attaccando).
La femminile tende a tenere la palla più bassa, quindi bisogna essere più veloci (questo perché i
punti si fanno sulla velocità del gioco e non sulla potenza del colpo).
Il bagaglio della motricità della rincorsa deve essere ampio.

Sistema di copertura del muro:


3 2 (tre corti, due lunghi)
2 2 1 (due corti, due lunghi, uno lunghissimo) (se il palleggiatore non fa in tempo ad arrivare)

{ fast = gioco dietro a un piede }

il libero deve conoscere le chiamate del palleggiatore perché deve prendere posizione diversa a
seconda della chiamata (poi da questa posizione va a coprire a seconda dell'alzata).
Bruno Morganti
16 maggio 2010
Pratica 3
FASE BREAK

È la fase muro-difesa-contrattacco.

È importante la battuta perché permette un buon muro-difesa

Il 50% dei palloni (nella maschile) di contrattacco non passa nelle mani del palleggiatore =>
allenare tutti sull'alzata di contrattacco (palleggio/bagher alto)(si può allenare come riscaldamento
all'inizio).

L'attacco è il fondamentale presente sia nel cambio-palla sia nel contrattacco => allenarlo sempre

Attacco:
– conoscere i tempi di attacco
– conoscere i tipi di attacco

Nell'attacco di contrattacco: cultura della pazienza (non rischiare troppo, zero errori, o punto o
mettere la palla di là).

Per vincere una partita di B2 maschile:


cambio-palla: attacchi # più del 40%
break: attacchi # più del 25-30 %

Nel maschile B2, difendere 10 12 palloni a set è buono.

Aspetti fondamentali della fase break:


– Equilibrio in battuta (stesso numero di chi forza e di chi no)
– Muro:
I aspetto: invadenza
II aspetto: piano di rimbalzo (orientato verso il centro del campo)
– Difesa: conoscere tutte le tecniche (di base, palla addosso, laterale, acrobatica)
– Mentalità: avere coraggio, essere determinati, attenzione massima (a muro si è in tre contro
quattro attaccanti), estrema ricerca del pallone.

Aspetti tattici del muro:


• a lettura: si fa con squadre che non giocano molto il primo tempo
• a opzione: si fa con squadre molto forti al centro
• sovraccarico: in fase di formazione, è il tecnico a decidere il sovraccarico, mentre andando
avanti è il giocatore che decide

{ un giocatore senza tecnica non può applicare la tattica }

Tempo di difesa:
nel momento in cui l'attaccante apre la spalla, il difensore deve essere fermo e in compressione.

Poiché nel muro è importante l'invadenza e il piano di rimbalzo, allenarlo con la rete bassa.
La difesa allenarla con la rete più alta per dare continuità (e far alzare il braccio all'attaccante).

{ La rete non deve essere un problema nell'apprendimento di un gesto }

PARTE PRATICA DELLA LEZIONE


Riscaldamento a coppie (esercizi utili per allenare l'alzata non del palleggiatore):
– uno lancia l'altro blocca in posizione difensiva
– uno lancia, l'altro blocca in posizione difensiva, autolancia e poi palleggia
– uno lancia, l'altro difende in palleggio e alza in palleggio
– etc

Valorizzare la continuità: D difende, A attacca di continuo su difesa di D finché la palla cade; qui B
prende il posto di A subito con un altro pallone mentre A recupera la “sua” palla.

Allenare anche la difesa dopo lo spostamento:


A sotto rete, D sui 4 metri, B sui 9 metri: A si autoalza, D spostamento all'indietro, A attacca, D
difende su A che blocca, D si gira, B con un altro pallone ricomincia.

Alzata del NON-palleggiatore:


in tre, uno attacca, gli altri due di fronte in difesa, chi non difende alza.

Esercizio per valorizzare continuità e far alzare i NON-palleggiatori: 4 2


- 4 (o 2) attacca
- 5, 6,1 e 2 (o 4) fanno gli spostamenti difensivi
- 5,6,1 o 2 (o 4) difende
- 1 o 5 (se difende 1) o chi è più vicino (se la difesa non è buona)
alza verso 4 o 2 5 1
- etc
6

Valorizzazione continuità:
stesso esercizio di prima con due squadre 5 vs 5 (si può inserire anche il posto 3 per murare a 2 o 3)

{ Nello spostamento a muro, prima arriva il piede poi le spalle (altrimenti si è sbilanciati) }

Per facilitare il muro: esercizi con il palleggiatore che alza solo su mezza rete.

{ Muro parallela: mano interna sulla palla, mano esterna ruotata. }

{ Posizionamento del muro: sul destro dell'attaccante.


Tempo di salto del muro: sull'apertura della spalla (più la palla è lontana da rete, più ritardo). }

Bruno Morganti
18 maggio 2010
Teoria 4 I parte
CAPACITA' DI GIOCO

Aspetto fisico (capacità condizionali (forza, resistenza, mobilità articolare, rapidità) e coordinative)
+
Aspetto tecnico
+ = Capacità di Gioco
Aspetto tattico
+
Aspetto psichico

CARATTERISTICHE DELLO SPORT DI SITUAZIONE


➢ automatizzazione delle tecniche
➢ disponibilità a variare la gestualità tecnica in funzione delle richieste di gioco (tecnica in
funzione della tattica)
➢ sviluppo delle capacità motorie essenziali per le abilità motorie
➢ sviluppo capacità coordinative (5-12 anni, anche 13-14) determina la disponibilità variabile
delle tecniche
➢ metodo ludico per apprendere le tecniche (soprattutto coi giovani)

TATTICA = comportamento pianificato per una competizione (individuale o di squadra) impostato


sulle proprie capacità e su quelle dell'avversario, come anche sulle condizioni esterne.

RAPPORTO RISCHIO-POSTA IN GIOCO

• tutte le gare debbono formare l'atleta (a livello mentale ogni gara deve essere sentita come
importante e utile anche se è difficile vincerla)
• avere una propria filosofia di gioco
• conoscenza profonda dei propri atleti
• utilizzare al meglio le potenzialità dei nostri atleti
• abituare gli atleti a lottare per ottenere risultati
• proporre situazioni stimolanti
• motivare gli atleti e allenarli alla motivazione

ATLETI GIOVANI

 fornire ai giovani certezze tecniche e tattiche (cioè insegnar loro gesti in modo che possano
utilizzarli con sicurezza)
 guidare le loro scelte
 gli scout sono utili ma vanno gestiti in modo costruttivo
 l'allenatore deve rischiare liberando a volte il giocatore da determinate scelte (esempio, sul
23 pari di re al battitore tira)
 uscire sempre a testa alta (giocare fino alla fine)

ATLETI ESPERTI

 Maggiore condivisione degli obiettivi


 inculcare la mentalità al lavoro per ottenere risultati
 lavoro tecnico per il miglioramento individuale non va tralasciato
 maggiore lavoro tattico per migliorare il gioco di squadra
 tutelare i giovani in gruppo di esperti
 palleggiatore e libero sono i due tecnici in campo
 avere obiettivi per poter vincere sempre, in allenamento e in gara

ESPERTI VS GIOVANI
- programmazione e motivazione fanno la - programmare per la loro crescita
differenza - lavoro tecnico maggiore di quello tattico
- continuare il lavoro tecnico - strutturare il gioco per la crescita di ogni
- esaltare le potenzialità della squadra singolo atleta: il risultato no è vincere ma
- tutti devono avere un ruolo fondamentale nella crescere l'atleta
squadra - trovare il II campionato idoneo per la loro
- ambiente stimolante crescita
- le gare sono formative (circa 50 l'anno)
RISCHIO-POSTA IN GIOCO
B2/B1 Maschile

Maggiore è il campionato maggiore saranno i rischi da prendere

B2: il contrattacco lo si gioca o punto o rigiocata (giovanile)


B1: il contrattacco lo si gioca con più rischio (maggiore esperienza)

Pazienza, mentalità lotta contro l'errore, danno forza alla squadra

Per vincere in B2/B1 M:


ricezione-attacco # 45% 10 punti
difesa-attacco # 30-35% 3-4 punti
muro # 2-3 punti
battuta # 1-2 punti
Totale: 16-19 punti
=> per vincere, la squadra avversaria ci regala da 6 a 9 punti: questo ci fa capire quanto possiamo
sbagliare in un set

GIOCO
Non deve mai mancare nell'allenamento

Ricreare situazioni di gioco per allenare qualcosa in particolare

Luca Cristofani
18 maggio 2010
Teoria 4 II parte
RAPIDITA'
Velocità = velocità di contrazione del muscolo, cioè velocità di avvicinamento dei segmenti
corporei (non è quindi s/t).

Reattività = tempo di risposta a un segnale (a livello inconscio)

Rapidità = risposta a una situazione di gioco (non a livello inconscio ≠ reattività)(non è quindi una
risposta motoria ≠ velocità). Un giocatore rapido è un giocatore che legge subito una situazione e
reagisce subito.

Miglioramenti:
– velocità: si migliora in sala pesi
– reattività: si migliora in palestra (ad esempio: lavoro pliometrico: cado da uno scalino e
appena atterro salto)
– rapidità: si migliora ricostruendo situazioni reali (quindi si migliora con il gioco e
assolutamente no in sala pesi)

{ Trovare la scorciatoia per correggere un gesto.


È meglio che un giocatore trovi da solo la soluzione piuttosto che dirgliela. Bisogna creare una
situazione che faccia arrivare prima il giocatore alla soluzione (scorciatoia).
Un'esperienza motoria è più forte di una cosa detta. }

Allenare anche la lettura. Esempio: al palleggiatore non solo lanciargli la palla ma anche farlo
palleggiare dopo bagher di un compagno.

RESISTENZA
Resistenza = capacità di sopportare la fatica.

La fatica può essere relativa a


– sistema nervoso (stress)
– sistema cardiocircolatorio-respiratorio
– sistema osso-arto-muscolatorio
la fatica da stress è la più importante nella pallavolo (i battiti aumentano sulle situazioni di stress)

Sistemi a punteggio sono importanti per ricreare lo stress: bisogna ottenere impegno/fatica nei
sistemi a punteggio altrimenti sono inutili.

Resistenza specifica al gioco


Per allenare il giocatore alla resistenza: far pensare il giocatore su situazioni di gioco prolungate e/o
a ritmo alto (esempio: prima palla il palleggiatore ha un obbligo di alzata, sulla seconda decide lui,
sulla terza fa il contrario).

Resistenza specifica al movimento


Si allena con un alto numero di ripetizioni (resistenza fisica) (esempio: il palleggiatore alza dopo
aver fatto muro) e indicando un obiettivo (resistenza allo stress)(esempio precisione palleggio nel
canestro)

Tutti i giocatori devono essere RAPIDI e RESISTENTI.


Questi due aspetti si possono allenare insieme (non c'entra niente il concetto di velocità e resistenza
dell'atletica che sono antitetici).

ESPERIENZA

L'esperienza (esperienza vissute in gioco e ricreate dall'allenatore) diventa importante per la rapidità

Cosa può fare l'allenatore per migliorare l'esperienza?


– proponendo problemi, guidare il giocatore verso la risposta senza dare la soluzione
(costringendolo a ragionare)
– giocare contro livelli superiori
– giocare sulle motivazioni
– creare esperienze visive (cioè facendogli vedere come persone più forti eseguono qualcosa)
– abitudine alla competizione
– rendere l'atleta consapevole di quali sono i propri limiti per provare a superarli
– creare situazioni di stress

Il percorso delle esperienze deve essere personalizzato. Ogni gruppo di atleti è a sé (esempio: se i
ragazzi sono forti mentalmente si può fare un campionato superiore perdendo molte partite,
altrimenti si può fare uno inferiore vincendo molto in modo da farli migliorare lo stesso)

Bruno Morganti
25 maggio 2010
Pratica 4

Nella situazione di contrattacco, porre l'attenzione (e fare di conseguenza le proprie scelte tattiche)
prima sulla ricezione e poi sull'attacco. Ad esempio: non chiedere a un martello che riceve in 1 o 5
di proporsi poi per la pipe.

Per ricevere la battuta in salto rotante, i tre ricettori sono sugli 8 metri.

A muro la partenza delle bande è stretta per murare a tre la pipe e aiutare a muro sul primo tempo.
Glauco “il preparatore fisico”
25 maggio 2010
Teoria 5

Preparazione fisica subordinata alle richieste dell'allenatore (ricerca della migliore prestazione
fisica) ma anche dello staff medico (valutare i pro e i contro di una ricerca esasperata del top della
prestazione fisica).

Preparazione fisica personalizzata per ogni giocatore.

Altro tipo di lavoro è quello di recupero funzionale.


Esempio: caso clinico recupero ginocchio giocatore Mroma
I. trattamento fisioterapico (100% lavoro del fisioterapista) (recupero dei gradi mancanti)
II. elettro-stimolazione (recupero muscolare)
III. attività propriocettiva (su superfici instabili tipo gli Skimmi o i Bosu)
Gli Skimmi sono delle superfici instabili gonfiabili; gli esercizi da fare sono:
I. lavoro semplice: salire e scendere
II. sempre più difficile: vari movimenti delle caviglie
III. equilibrio in isometria (gambe poco piegate)
IV. camminata su tanti skimmi (di varia grandezza, con diverse pressione)
V. equilibrio muovendo segmenti corporei
VI. uguale a V ma con gli occhi chiusi
I bosu sono invece rigidi; si usano sia in isometria, sia con spinte, sia
con salto (anche monopodalico).
Bosu
{ far saltare anche il libero, perché si reclutano le stesse fibre per
uscire da una posizione difensiva }

{ Leg Estension: solo per attivazione e prevenzione }

{ in sala pesi movimenti come in partita (sempre movimenti al massimo perché nella pallavolo si fa
tutto al massimo, cioè si usa la forza massima alla massima velocità) }

Allenamenti in acqua:
– ridotto il trauma del peso del corpo
– la pressione riduce il dolore
– resistenza dell'acqua
– il lavoro muscolare è isocinetico (= si sposta a qualsiasi angolo sempre lo stesso peso,
perché la resistenza dell'acqua è sempre la stessa) e c'è quindi equilibrio tra agonisti e
antagonisti
– non essendo lavoro eccentrico, non provoca dolori da indolenzimento => si può aumentare
la mole di lavoro

{ il lavoro eccentrico provoca la rottura di microfibrille e quindi sentiamo dolore da


indolenzimento (comunemente scambiato erroneamente per eccesso di acido lattico) }

il lavoro su superfici instabili migliora anche la coordinazione intra-muscolare e inter-muscolare

{ Durante play off meno carichi e più superfici instabili }

In acqua si fa lavoro a intermittenza (30” di lavoro al massimo e 30” di riposo, oppure 15”+15”).

Con il lavoro a intermittenza si migliora forza e velocità, ovvero la potenza aerobica che si migliora
con il cuore tra l'80% e il 95% della frequenza cardiaca massima per 4 minuti (ci vogliono 2 minuti
per arrivare a questa frequenza => in tutto 6 minuti).
Frequenza cardiaca massima: 180 battiti/minuto (in acqua 160 b/min; è di meno perché non si fa
lavoro eccentrico.

Per trovare la frequenza cardiaca massima personale: Yoyo Test: due coni distanti 20 metri l'uno
dall'altro; un apposito apparecchio emette un bip e l'atleta parte da un cono e va verso l'altro; al bip
successivo, l'atleta deve trovarsi sull'altro cono, cambiare direzione e correre verso il cono di
partenza; si continua così; l'apparecchio che emette i bip, aumenta man mano la frequenza; il test
finisce quando l'atleta per tre volte non riesce ad arrivare al cono prima del del bip; si misura subito
il battito.

Il lavoro a intermittenza si fa nel periodo preparatorio o dopo la seduta pesi.

Il lavoro su piani instabili migliora anche la mobilità di un'articolazione.


Inoltre recluta fibre bianche.

La preparazione va programmata in base al modello prestativo.

Più il livello è basso, più la frequenza cardiaca è alta perché le azioni sono più lunghe.

Saltare su un plinto è utile sia per evitare il trauma da ricaduta sia per cercare il massimo salto
(l'atleta pensa: se non salto al massimo non ce la faccio ad arrivare sopra al plinto).

La fatica non inficia la prestazione di un salto singolo (a fine partita si salta anzi di più che prima
perché c'è maggiore coordinazione intra e inter muscolare).

A fine seduta pesi fare esercizi di trasformazione.


TRX
Stare attenti all'anteriorizzazione della spalla: far sviluppare i muscoli dietro la
schiena (esempio: scapole) ad esempio con il pulley e tirate al petto con elastici,
TRX (una corda attaccata alla spalliera)

Mal di schiena: fare stretching per gli ileobsoas e flessori (e addominali solo se fatti bene).

Ragno verso destra, difesa mano destra, poi uguale verso sinistra.

Lavoro concentrico = si vince la forza che si oppone al movimento


Lavoro eccentrico = ci si lascia vincere dalla forza
Lavoro isometrico = neutro rispetto alla forza

Leg Estension: Esercizi preparatori:


– isometria: 30° (angolo rispetto rispetto all'estensione massima) (mettere il minimo dei chili
tali che l'atleta non riesce a sollevarli)
– eccentrico: 50° (5 o 10 kg in più dell'isometria)
– poi si può continuare con esercizi di forza massima tipo lo squat
~20
Prevenzione tendine rotuleo: cadute su una gamba su un piano inclinato; appena cm
sente dolore poggia l'altro piede, poi si rialza e lo rifà con l'altra gamba.
Lunghezza di una scarpa

Esercitazioni con bilanciere libero (cioè squat) fanno acquisire più forza massima rispetto alla
pressa orizzontale.

L'unico vantaggio delle macchine rispetto ai pesi liberi è la facilità di apprendimento, visto che il
movimento è guidato.
Nel pull-over utilizzare o panca curva o swiss-ball (o sulla panca normale, di
traverso, poggiando solo la schiena): l'importante è che la schiena stia e non né

Svantaggi pesi liberi:


– no isolamento muscolare
– no applicazione costante della stessa resistenza per tutta la durata dell'esercizio
Questi aspetti sono irrilevanti visto che nel gioco succede così.

Riscaldamento per i pesi: fare esercizi simili a quelli che verranno fatti in sala pesi.
Stretching prima di iniziare non serve.

Tirare dietro le spalle (cioè stringere le scapole) quando arrivo in piedi con il bilanciere:

Shoulder press = distensioni in alto con i manubri

Slancio: guardare avanti per evitare di modificare la normale curva fisiologica della schiena.

[ cerca su internet pallina Reflex ]

Luca Cristofani
29 maggio 2010
Pratica 5
Osservazioni Iniziali

Ricezione femminile: sui 6 metri su battuta float da lontano perché scende all'improvviso; su battuta
al salto rotante 6,5 – 7 metri
Ricezione maschile: anche a 2 su float e anche con palleggio (nel femminile no entrambi).

Due fattori per scegliere il numero di ricevitori:


– velocità della palla battuta
– qualità tecniche-motorie dei ricevitori

Nella femminile, la rete bassa implica un uso del centrale in ricezione di palla corta (Luca lo fa
ricevere prima di prendere la posizione al centro per la rincorsa d'attacco).

Lo sviluppo principale per le ragazze (in termini di altezza) avviene 6 mesi dopo il primo ciclo
(detto menacca).

Durante il ciclo c'è un calo di ferro => integratore di ferro consigliato dalla staff medico

Nella femminile non esiste il ricevitore attaccante da seconda linea. Invece nel maschile è usuale.

L'opposto si può far riceve anche per liberare il martello di II linea che in genere attacca meglio
dell'opposto da II linea.

Nella femminile si fa fast+pipe invece nel maschile 1+pipe perché nel femminile il primo tempo
non è anticipato e la pipe verrebbe murata con facilità.

Su P5 e P6 anche se c'è l'opposto ricevitore, la prima scelta è quella di non farlo ricevere. Se un
altro ricevitore è proprio scarso, allora riceve l'opposto.

Obiettivo dell'alzatore: mettere il migliore attaccante in quel momento nella condizione di poter far
punto.

Sulla ricezione a 2 mettere i 2 ricettori migliori.


MURO – DIFESA

204 con muro che lascia una parallela:


il posto 6 prende la palla morbida e quella toccata dal
muro (la direzione più facile per l'attaccante è la
diagonale, perciò il posto 6 sta in diagonale)

1
6

204 con muro che lascia due parallele:

posto 1 prende la I parallela, posto 6 la seconda.

1
5
6

Nel femminile non si lasciano quasi mai 2 palle di parallela.

Se l'avversario attacca con tempi molto brevi (esempio in super) i difensori arrivano dove possono
(fanno circa 2 appoggi) e le posizioni di difesa si adattano

1
6

Con il 213 si può fare anche che il pallonetto lo copre il terzo di rete (scelta che si fa in base alle
qualità dei difensori e in funzione dell'attacco avversario).
In genere, su attacco da posto 4, il pallonetto lo copre posto 1; mentre su attacco da posto 2, il
pallonetto lo copre posto 2.

Attacco avversario di palla alta: traslocazione del centrale a passo accostato perché se posso tengo
sempre la frontalità (vale per ogni fondamentale)
Se devo lavorare sulla difesa, gli angoli di attacco devono essere quelli giusti (quindi lavorare con i
plinti); se devo lavorare sugli spostamenti difensivi anche no.

Scegliere i punteggi degli esercizi in base alle percentuali del modello di prestazione.

Bruno Morganti
31 maggio 2010
Teoria 6

è importante far capire ai giocatori che il muro è un modo per fare punto; fare muro con mentalità
aggressiva; evitare che il muro diventi un aiuto per l'attaccante (per evitarlo bisogna essere
invadenti, aggressivi).
100°
Posizione d'attesa a muro molto aperta: 100°

160°

160°

Per migliorare il piano di rimbalzo bisogna anche chiudere la catena cinetica alzando le punte dei
piedi.

Spostamento del centrale: apertura, incrocio, chiusura.


Spostamento delle bande: incrocio, chiusura.

Difesa alta (tipo portiere) poco usata dalle donne.

Preferire (sui giovani) difesa acrobatica in volo rispetto a quella a terra (tipo infilata) per evitare che
diventino pigri e aspettino troppo per tuffarsi.

Su palla attaccata tipo attacco da zona 4 con muro diagonale, posto 1 si avvicina alla rete e chiude la
traiettoria in modo da riuscire a prendere sia l'attacco corto che lungo.

Nella compressione in difesa bisogna essere pronti anche ad uscire dalla posizione; l'altezza dei
giocatori influisce sul grado di compressione da assumere.

[ inserire foglio “chiamate a muro” ]


Roberto Vannicelli “il medico”
8 giugno 2010
Teoria 7
ATTIVITÀ PER MIGLIORARE LA PRESTAZIONE

Fisiologia = studio del funzionamento dell'uomo

L'atleta deve avere un ampio patrimonio di programmi di movimenti, infatti:


Dove Andare DECISIONE
SPOSTAMENTI Velocità ATTIVAZIONE NEUROMUSCOLARE
Arresto CONTROLLO

Nel Rally Point System meno salti (per tutti i ruoli anche se per il palleggiatore la variazione è
piccolissima) del vecchio sistema, ma più salti rispetto al tempo di gioco effettivo.

Quando creiamo un sovraccarico all'atleta (tipo squat) questo stimolo resta a lungo (ovvero l'atleta è
appesantito)(come risulta da un test effettuato su gatto, stimolando un muscolo con un impulso
elettrico).

In uno studio eseguito (dallo IUSM di Roma in collaborazione con una squadra di alto livello) su un
numero esiguo di giocatori (non statisticamente attendibile), il balzo viene migliorato (a fine
stagione rispetto all'inizio) da chi durante la stagione non ha fatto lavoro di sovraccarico.

Fusi neuromuscolari e apparato del golgi comunicano al cervello come è posizionato il corpo.
Cercare di migliorare afferenza e efferenza neuromuscolare perché la fluidità del movimento è data
dal lavoro perfettamente alternato di muscoli agonisti e antagonisti.

Attivazione non perfettamente alternata di agonisti (linea


continua) e antagonisti (tratteggiata)

Attivazione alternata e quindi movimento più fluido

ATTIVITA' DI RECUPERO E PREVENZIONE

Regola d'oro: rispetto del dolore

Fare a ogni allenamento la prevenzione per un arto in particolare, in modo che durante la settimana
siano stati trattati tutti gli arti (esempio: lunedì spalla, mercoledì ginocchio, etc)

Trauma distorsivo Caviglia

I grado: interessamento legamento PAA


II grado: interessamento PAA e tendine PC
II grado: tutti i tre legamenti interessati

Terapia:
Rest (riposo agonistico: 5-7 giorni per I e II grado, 2-4 settimane per III grado)
Ice (20' ogni ora)
Compression (appena avvenuto il trauma, prima mettere il ghiaccio, poi fasciare avendo cura di comprimere a monte e a valle dell'infortunio)
Eelevation
anti-infiammatorio per bocca (FANS)
Riabilitazione (dobbiamo stimolare il più possibile quello che è intorno alla cicatrice perché non
possiamo fare niente per la cicatrice in sé)
1° giorno
– bendaggio elasto compressivo con sostanze antiedemigene e antiinfiammatorie
– arto in scarico (deambulazione con bastoni)
– crioterapia
– posizione antideclive dell'arto (elevation)
2°-5° giorno
– inizio idrokinesi-terapia (lavoro propriocettivo in acqua utilizzando le tavolette da nuoto)
(l'acqua è utile perché crea instabilità durante il movimento){il lavoro propriocettivo aiuta a
far ritornare funzionali e attivi i fusi e i golgi danneggiati durante il trauma}
– arto in scarico (deambulazione con bastoni)
– crioterapia
– posizione antideclive dell'arto (elevation)
Tutti questi lavori,
5°-12° giorno
l'idrokinesiterapia e
– 10 serie da 30” in appoggio bipodalico su superficie instabile
anche qualcuno dei
– stesso in appoggio monopodalico avendo attenzione di curare il
successivi, possono
mantenimento di un corretto assetto postulare
essere fatti anche
– stesso anche a occhi chiusi (vengono reclutate più fibre
come prevenzione
neuromuscolari)
– movimenti flesso-estensione ed inverso-estensione con elastici,
esempio:
– camminata su superfici instabili (skimmi) di diversa fattezza
– recupero graduale della deambulazione:
• skip e corsa calciata
• passo incrociato e saltellato
• balzi in appoggio mono e bi podalico seguendo una linea retta
• balzi in appoggio mono e bi podalico con spostamenti lateralità
• salti a muro-difesa
• attacchi a rete
Quando l'atleta riprende a giocare, evitare tutori.

Ginocchio del Saltatore (tendinopatia rotulea)

➢ Stadio I: dolore solo dopo l'attività, non condiziona la prestazione fisica


➢ Stadio II: dolore all'inizio dell'attività, scompare con il riscaldamento per ricomparire dopo
l'attività; condiziona la prestazione
➢ Stadio III: dolore durante e dopo l'attività; con limitazione importante della prestazione
➢ Stadio IV: rottura del tendine; impossibilità di effettuare qualsiasi attività

La maggior parte dei soggetti patologici presenta i flessori (deputati al controllo, cioè ad esempio
alla frenata dopo uno spostamento) più sviluppati degli estensori (deputi al salto, etc), ovvero
presenta una ipotrofia del quadricipite (muscolo estensore) => il riposo deve essere attivo altrimenti
il quadricipite perde ancora di più tonalità.

Riabilitazione
– Crioterapia
– Terapia medica
– riposo attivo
– potenziamento elasticità e resistenza (ovvero stetching e allenamento eccentrico)
– allenamento propriocettivo (sia con le tavolette, sia in acqua)
Stretching passivo: stretching ischio-crurali (cioè i flessori) => rilassamento del quadricipite

Prevenzione
– 6' di cyclette
– wall squat isometrico con palla dietro la schiena (10” di lavoro + 10” di riposo, 20 volte)
– leg-estension in isometria a ginocchio esteso con il piede in flessione dorsale (20 da 20”)
– leg-estension in isometria a ginocchio esteso con il piede in flessione dorsale e l'anca in
extra rotazione (20 da 20”)
– leg-estension ultimi 30gradi (5 serie da 10)
– vari esercizi di leg-estension
– pressa naturale contro il muro in isometria (con compagno che aiuta a
mantenere la posizione)
– lavoro propriocettivo

il vasto mediale è deputato alla stabilità della rotula (fare quindi wall squat con palla in mezzo le
gambe, e/o con swiss ball dietro la schiena, e/o con schimmi sotto i piedi)

{ il lavoro pliometrico (caduta dall'alto) influenza molto le doti di salto ma è molto stressante
fisicamente }

{ Nella leg-estension tenere la gamba estesa e poi scendere piano piano fa allungare il tendine
rotuleo (salire e scendere velocemente lo fa accorciare) }

{ Lo stretching passivo (= allungamento provocato da un agente esterno come un compagno, il


muro o la propria mano) si fa solo in caso di patologia, ma in casi normali alla lunga crea micro-
lesioni al muscolo. Lo stretching attivo si deve fare (non è dannoso perché c'è controllo
neuromuscolare del soggetto).
Lo stretching attivo “strettcha” di meno di quello passivo, perciò va fatto più a lungo e con più
attenzione. }

{ Lo scarico a fine allenamento è da fare a tutti gli allenamenti }

Patologia della Spalla

Diagnosi: dolore notturno e/o dolore prima dell'attività (cioè nel riscaldamento)

Prevenzione
I fase:
– riscaldamento in isometria con Di spalle Laterale
alla rispetto
theraband (elastico) in flessione e spalliera alla
abduzione. Mantenere la posizione spalliera
per almeno 20”.
– esercizi in intra e extra rotazione con elastico (anche in monopodalico, anche con palletta o
il pugno dell'altra mano tra il braccio e il busto)(non aprire troppo l'angolo e non usare una
tensione troppo alta, in modo da rimanere sotto la soglia del dolore) { tenere le ginocchia
leggermente flesse mette in tensione gli addominali }
– Diagonale di andata (solleviamo e extra-ruotiamo il braccio) e di ritorno (abbassiamo e
intra-ruotiamo) con elastico
– Braccio dritto verso l'alto mentre tiene l'elastico. L'atleta gira su se stesso mantenendo la
spalla bloccata.
Seconda fase:
– esercizi di propriocezione pura.
Terza fase (lavoro preventivo + incremento forza):
– piegamento al contrario ovvero partendo dall'alto, tenere la posizione e scendere (vari
angoli, varie posizioni delle mani a terra)
Quarta fase (esercizi di stabilità):
– piegamenti al contrario con vari oggetti sotto le mani (manubri, palla, sgabello)

Patologia Colonna Vertebrale

Ne soffre il 90% delle persone

Il muscolo addominale dovrebbe essere adibito solo alla postura e non all'azione.
Quindi non va sviluppata la potenza (con esercitazioni ad alta velocità) ma la forza. Sviluppando la
potenza per migliorare l'azione (come ad esempio per migliorare il rendimento in attacco) si
rischiano lesioni dei muscoli addominali: una tale lesione comporta una difficoltà in qualsiasi
movimento.

Obsoas e muscolo piliforme sono altri muscoli destinati al mantenimento della colonna vertebrale.
Sono sempre in tensione tranne quando e se si dorme in posizione fetale (è la migliore) o a pancia in
su.

Stretching di prevenzione anche passivo:


– obsoas: spinta del sedere avanti-basso oppure

– piliforme: seduto su una sedia con una gamba piegata (anche con spinta di una mano)

– scarico anche con spessore tra i piedi e il muro

Luca Cristofani
12 giugno 2010
Teoria 8 {niente pratica 6 oggi :( }

PROGRAMMAZIONE

inizio campionato ottobre


fine campionato maggio

Periodo Introduttivo:
• circa 2 mesi (anche 3 perché il primo mese del periodo agonistico può essere considerato
introduttivo); serve a portare i giocatori ad arrivare ad avere una buona forma per sopportare
il lavoro degli allenamenti successivi.
• Prime due settimane allenamenti tutti i giorni, poi a scendere gradualmente fino ad arrivare
all'ottava settimana al numero di allenamenti che verranno fatti durante il periodo
agonistico.
• Lavoro lento e graduale e non dolore (se c'è dolore, anche solo il giorno dopo, abbiamo
lacerato il muscolo e non c'è un eccesso di acido lattico come comunemente si crede);
stanchezza sì, ma dolore no.
• Bisogna anche creare l'idea del modello di gioco (formare la filosofia della squadra).
• Tante ore, intensità bassa. { quantità e intensità sono inversamente proporzionali }
Periodo agonistico:
– Aumenta l'intensità
– Nel girone all'italiana, tutte le partite hanno la stessa importanza in merito ai punti (la prima
gara mette in palio tre punti come l'ultima). => evitare di puntare tutto sulle ultime partite,
presentarsi invece al debutto già con un modello di gioco strutturato (che verrà solo
perfezionato durante l'anno).
– Quindi il lavoro è sempre uguale (stesso numero di allenamenti lungo tutto l'anno). Non
bisogna caricare e scaricare, ma bisogna giocare tutte le partite all'80% (e non alcune al
100% e le altre al 30-40%)

Periodo transitorio:
– Molta parte fisica, molta parte tecnica, pochissimo gioco
– Durante la fase del riposo assoluto ci sarà l'inviluppo (il giocatore assimila tutte le nozioni
del periodo transitorio semplicemente riposandosi). {per ogni apprendimento è necessario
un periodo di riposo }

Periodo Estivo:
– Beach Volley (utile anche perché non c'è l'allenatore e quindi il giocatore deve riuscire a
correggersi da solo)(alcuni sostengono che è un transfert negativo per la pallavolo) o altri
sport due o tre volte la settimana. Tenersi in movimento evita che il corpo si irrigidisca sugli
“errori” creati dallo sport praticato durante l'anno { un minimo di attività aiuta il sangue a
circolare e si recupera anche prima da un infortunio }
– il riposo assoluto dura una settimana, al massimo 15 giorni.

Il riferimento dell'allenatore è la gara, il gioco. Bisogna creare il modello di prestazione:


– Video:
• circa 10 partite del periodo intermedio (di 2 squadre di fascia alta, 2 intermedia, 2 bassa)
• Studio del modello tecnico: guardo tutti i tipi di fondamentali usati (battuta flot o
rotante? Muro a opzione o a lettura? I giocatori a muro sono alti o bassi? In attacco,
intelligenza o forza? Molti pallonetti?), riporto tutti i dati su una griglia, capisco
l'utilizzo della tecnica per un fondamentale, da questo estrapolo quello che devo allenare
(esempio: se battono 90% teso, alleno principalmente la ricezione da battuta tesa)
• Studio del modello di gioco: guardo i sistemi di gioco (quante squadre ricevono a 3? a 2?
riceve il centrale? Linea di ricezione avanzata o arretrata? In palleggio? Come si
sviluppano i conflitti? Quanti usano il primo tempo anticipato? Fast? Sistemi di attacco?
Sistemi di contrattacco? Sistemi muro-difesa, 204,213? Muro a opzione o a lettura (da
un punto di vista tattico questa volta)?)
– analizzo gli elementi del sistema: Scout
• modello di prestazione fisica (quanti salti fanno (un centrale ne fa 40 a set)? Quante
accosciate (il libero ne fa 90 a set)?) { il libero fa poche ricezioni e poche difese a set,
mentre in copertura d'attacco ci va sempre e comprime sempre } { un punto dura circa 3
azioni }
• modello di prestazione tecnica
• modello di prestazione tattico

Un attaccante fa 10 attacchi a set, quindi in allenamento 3x30=90 attacchi e quindi 90 salti: sono
troppi; non possiamo far fare al giocatore tutti questi salti insieme; bisogna spezzare il lavoro;
l'attacco è l'unico fondamentale in cui si possono fare le file perché se si fanno molti attacchi, sono
necessarie le pause.
Lavoro sintetico per migliorare la tecnica: 6 attacchi da 6 ripetizioni = 36 salti; gli altri salti si fanno
in fase di gioco (nel gioco ci sono molte pause) (il lavoro in fase di gioco fa stabilizzare la tecnica,
cioè rende la tecnica al servizio del gioco).

1 macrociclo = 1 anno
1 mesociclo = 1 mese circa
1 microciclo = 1 settimana

4 microcicli formano un mesociclo; poiché i mesi di attività sono circa 9, i mesocicli sono 10
(perché 7x4=28 ≠ 30).

all'interno della settimana 4 sedute con la palla da 2,5 ore, 2 di pesi (prima seduta arti inferiori,
seconda seduta parte superiore).

Un microciclo non va visto come a sé stante, ma all'interno delle 40 ore del mesociclo.

Ci sono elementi che metto una volta in un microciclo, altri due, altri tre, altri quattro, altri otto etc.

Allenamento tipo (da 150minuti):


● 30' attivazione
 2' o 3' di corsa leggera per alzare un po' la temperatura corporea (serve al sangue per il
citoplasma)
10-15'
 mobilità articolare, poco stretching, addominali, dorsali, squat libero, etc (cioè
attivazione con movimenti semplici)
 3' andature (skip, calciata, ma anche andature vicino ai movimenti di gioco tipo
spostamenti difensivi o di muro, etc)
 5' palleggio a coppie (no nelle giovanili)
 10-15' circuito

● 45' lavoro sintetico in cui si può estrapolare l'analitico se serve (se un giocatore ha un
problema particolare esce dal sintetico e fa solo analitico da solo con un
assistente/allenatore) { nell'alto livello non serve lavoro analitico }

● 75' (1h+15min) gioco (molto più predominante il venerdì)

Ripetizioni nel sintetico a settimana


– battuta 90
– attacco 60-90

– muro 20 salti x 2 allenamenti; 80-100 piani di rimbalzo

– ricezione 60-90
– difesa 90-120
– copertura d'attacco 15-20

– palleggio di ricostruzione P 900, C e L 450, gli altri 300

– (si può continuare la lista con bagher d'alzata, etc)

{ battuta e attacco sono detti fondamentali indipendenti perché non dipendono dall'avversario }

Per la parte di gioco ci sono 10 ore di gioco a microciclo da dividere tra i tre sistemi:
– Sistema di cambio-palla
– Sistema di Break Point
– Sistema di contrattacco
Nella maschile 50% del lavoro per la fase cambio-palla, nella femminile 30% cambio-palla, Break
Point 30%, contrattacco 40%. Le percentuali di lavoro dipendono però non solo dal modello di
prestazione ma anche da particolari carenze dei propri giocatori.
Nel sintetico (3 ore a settimana) far prevalere l'aspetto tecnico visto che di gioco ne viene allenato il
60% rispetto al lavoro sintetico 40%.

Lavoro sintetico in un microciclo (4 allenamenti da 45')


Numero di volte Tempo a volta Numero di ripetizioni per volta
Battuta* 3 20' 30
Attacco 2o3 15' 30
Muro 2 10' 20
Ricezione* 3 20' 30
Difesa 3 15' 20 (perché le altre si fanno
nell'attivazione)
Copertura d'attacco
Palleggio ricostruzione 4 20' 250
*= battuta e ricezione vengono considerate insieme anche se non è detto che vengano allenate
sempre insieme (ad esempio se si vuole allenare il fatto di forzare la battuta, è meglio non mettere
nessuno a ricevere).

In B2 il centrale deve avere due palle principali più una terza.


I allenamento II allenamento II allenamento
15 ripetizioni 15 ripetizioni 15 ripetizioni
di I palla di I palla di I palla
10 ripetizioni 10 ripetizioni 10 ripetizioni
di II palla di III palla di II palla
(ci sono 5 ripetizioni di meno ad allenamento, perché capita spesso che un centrale voglia riprovare
un attacco sbagliato)
I palla II palla III palla
C1 fast 1 7
C2 1 7 fast
C3 Diverso da C1 e 1 e fast equivalenti
C2 (esempio 2)
Nell'alto livello i tipi di palla da allenare sono 4.

Sempre in B2, gli attacchi da allenare per gli schiacciatori sono 4.

Nei momenti ad alta tensione della gara (ad esempio ai vantaggi) ogni giocatore deve fare solo la
sua palla principale.

Muro:
– imparare a murare tutti i tipi di attacco (non si può scegliere di non allenare il muro da un
tipo di attacco perché è l'avversario a decidere gli attacchi)
– abbinare il lavoro di muro al lavoro di attacco (prima si lavora con attacco senza muro, poi
si lavoro con attacco e muro)
Lavoro sintetico e gioco in un microciclo
LUNEDI MARTEDI GIOVEDI VENERDI
(giorno di riposo => pochi salti, (giorno prima della
cioè niente muro né attacchi nel partita => pochi
sintetico) salti, cioè niente
muro nel sintetico)
S Palleggio (solo Palleggiatore) Palleggio (solo Palleggio (solo Palleggio (solo
I Palleggiatore) Palleggiatore) Palleggiatore)
N Battuta e Ricezione Battuta e Ricezione Battuta e Ricezione
T
E Difesa Difesa Difesa
T Muro e Attacco Muro e Attacco Attacco
I
C Alzata di Ricostruzione per tutti
O Palle strane (esempio:
copertura, bagher particolari,
etc)
G Contrattacco (poco gioco) Cambio Palla e Break Point Cambio Palla e
I seconda palla di seconda palla di
O contrattacco contrattacco
C
O

- - - FINE - - -

Esame scritto: mercoledì 16 giugno 2010 ore 17:30 aula MA4 dello IUSM Roma, appuntamento
alle 17:00 sulle scalinate.

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