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Analisi delle situazioni di base per lo sviluppo della tattica collettiva Correlazione tra le situazioni di base e la struttura del modulo 4-3-1-2
Partite libere
Partite a tema
Situazioni
SITUAZIONI
Per avere una situazione ci devono essere: giocatore, palla, compagno e avversario (e una direzione , altrimenti si avrebbe un possesso) Pertanto la situazione pi piccola sar il 2 contro 1 Per comodit per chiameremo sempre situazione anche l1 contro 1 pur non essendo tattico in quanto non c il compagno del portatore di palla Bisogna allenare tutte le SITUAZIONI GENERALI, tipo :1c1 2c1 2c2 3c2 3c3 4c3. Inoltre ci sono anche SITUAZIONI SPECIFICHE , in cui si gioca in base al ruolo e al reparto tipo S. ATTACCO/DIFESA ( 4 dif contro 6 att , 4+1 c 5 ) Devono essere presenti in ogni allenamento del settore giovanile. Le situazioni rappresentano il punto di collegamento fra lavoro tecnico e
partita.
Ricorda per che sono molto dispendiose dal punto di vista psico-fisico perch c lopposizione dellavversario, inoltre aumentano la probabilit di contrasti e a volte di infortuni
Concetto di situazione
Per avere una situazione ci vogliono minimo: Giocatore Palla Avversario Spazio/direzione Pertanto la situazione numericamente pi piccola sar l 1 contro 1 Se aggiungo il compagno abbiamo il 2 contro 1 Ma la situazione tatticamente completa parte dal 2 contro 2 La vera rivoluzione nellallenamento calcistico avvenuta introducendo il metodo situazionale
1-TRIANGOLAZIONE (esterna, interna, sullo scarico) 2-TAGLIO 3-GIOCO SU PASSANTE 4-SOVRAPPOSIZIONE 5-ATTACCO DIRETTO (CORTO-LUNGO) 6-DRIBBLING (1C1) 7-TIRO IN PORTA
E inoltre importante imparare a riconoscere se il portatore ha palla aperta o chiusa e se lappoggio marcato stretto o lento
Principi del 2 vs 2
Studio dei principi di applicazione del 2 vs 2 nelle due fasi di possesso e non possesso di palla
TRIANGOLAZIONE
FASE OFFENSIVA
Triangolazione esterna: fare 1-2 con un appoggio dentro giocando palla sul piede non marcato e scattando in profondit Triangolazione interna : come sopra me invece di scattare verso fuori si va verso linterno, molto difficile da contrastare per i difensori anche se in realt non si supera lultima linea , ma ci si crea una palla aperta di rifinitura. Triangolazione sullo scarico: un movimento vincente perch i difensori leggono il retropassaggio come uno scarico per andare poi sullaltro lato, invece, ripartendo in profondit si riesce a sorprenderli il pi delle volte anche in leggera risalita
FASE DIFENSIVA
Il difensore 1 sul portatore deve scappare sguardo sulla palla con angolo di corsa pi chiuso rispetto al portatore di palla, girandosi con i piedi verso linterno del campo Il difensore 2 se riesce fa lanticipo, ma poich difficile e pericoloso , anchegli deve staccarsi per intercettare il passaggio di chiusura del triangolo Nella triangolazione interna si deve andare a chiudere lo scarico dellappoggio ma impossibile se si girati con i piedi verso fuori Nella terza triangolazione sul retropassaggio si deve fare lelastico e non farsi trovare in controtempo
TAGLIO
Fase offensiva
Per farlo bene in fase off bisogna fare un movimento ad L altrimenti si va in fuorigioco Non perdere la porta allargandosi troppo Fare lo smarcamento a 2 velocit
Fase difensiva
Il primo movimento difensivo obbligatorio : ACCOMPAGNO Successivamente se lattaccante fuori tempo si LASCIA Attenzione nelle 2 linee di copertura che il compagno di reparto potrebbe tenere in gioco
GIOCO SU PASSANTE
FASE OFFENSIVA E un movimento di attacco della profondit sul lato cieco del proprio marcatore Si deve smarcarsi uscendo dalla linea avversario-porta che la linea del difensore per poterlo attaccare alle spalle FASE DIFENSIVA
Quando la punta si allarga per prendergli le spalle il difensore deve ritrovare la linea avversario-porta abbassandosi leggermente con angolo di corsa pi chiuso rispetto allattaccante (per chiudere la palla filtrante) ed allargandosi successivamente sulla palla appoggiata
SOVRAPPOSIZIONE
FASE OFFENSIVA
E un movimento di attacco nel quale si passa alle spalle del portatore di palla con lobiettivo di creare un 2 contro 1 E fondamentale che il portatore non si accentri ma continui a puntare il proprio difensore per mantenere la superiorit numerica Se e quando gli avversari scalano allora pu aver senso portare la palla dentro e giocarla nel momento in cui ridiventa aperta
FASE DIFENSIVA
La giusta contromossa difensiva quella di scalare per non trovarsi in inferiorit numerica Per importante scalare quando il secondo difensore arriva e non prima altrimenti si apre una palla che pu essere pericolosa In alternativa si temporeggia in attesa di una scalata Solo nel caso in cui si sia gi a distanza di contrasto con palla chiusa sar meglio non scalare ma portare il tackle
DRIBBLING
FASE OFFENSIVA
Troppe volte ci si dimentica che il dribbling una potente arma per portare la palla dietro la linea di difesa avversaria E molto efficace quando la zona avversaria non attua le dovute coperture e si pu con un solo 1 contro 1 saltare un intero reparto Pertanto conviene puntare il difensore dove non coperto o comunque dove la situazione offensiva diventa pi pericolosa
FASE DIFENSIVA
Il reparto deve proteggersi dal dribbling con le coperture reciproche Su palla laterale si possono adottare 1 o 2 linee di copertura Mentre su palla centrale si deve attuare la PIRAMIDE difensiva, che permette addirittura la presenza di 2 liberi Quando il compagno di reparto viene puntato ci si comporta da COPRO e non da MARCO
ATTACCO DIRETTO
FASE OFFENSIVA
E molto efficace , soprattutto a linea avversaria alta , andare direttamente dietro ad essa per fare lattacco chiamato anche ad UN TEMPO Lo smarcamento necessario per riuscirci il classico CORTO-LUNGO Infatti lattaccante finge di andare incontro per ricevere sui piedi, viceversa parte poi lungo per ricevere sullo spazio dietro la linea difensiva Spesso tante linee di difesa hanno i 4 difensori che si fanno superare con un solo lancio alle loro spalle
FASE DIFENSIVA
E importantissima la lettura biomeccanica sulle intenzioni del portatore di palla avversario Infatti se questo portatore ha la postura classica del lancio lungo , bisogner predisporsi a scappare indietro e non farsi solo attrarre dalla punta che va incontro In pratica si accorcia sulla punta , ma poich la palla aperta si sta morbidi nella marcatura e pronti a scappare E ricorda che nel dubbio marco o copro si sceglie sempre di coprire La pratica migliore per allenare questa lettura data dallesercitazione situazionale anticipo corto- anticipo lungo
TIRO
FASE OFFENSIVA
Il tiro una importante modalit attraverso la quale si mette la palla dietro la linea di difesa ( e in porta) Ultimamente le linee difensive operano pi basse rispetto ad alcuni anni fa, e pu essere molto difficile mettere la palla dietro Quindi si pu capire che se non ci sta la palla in profondit si pu ricorrere al tiro da fuori area che determina goal, o in alternativa, calci dangolo, rimpalli ecc.. Ricorda che il 15% delle reti avviene con un tiro da fuori area , ma soprattutto ricorda che non sempre obbligatorio superare la linea per fare goal Inoltre sul tiro ci si esercita poco , e nella situazione 2 contro 2 i giocatori si dimenticano di questa soluzione
FASE DIFENSIVA
Se si subiscono troppi goal su tiro, significa che la linea di difesa scappa troppo Bisogna pertanto renderla pi aggressiva e capace di accorciare in avanti Spesso lerrore quello di allenare troppo i difensori in situazione di inferiorit numerica dando comportamenti di temporeggiamento, concentrazione e scalata Pertanto fare situazioni in equilibrio numerico, meglio se con la presenza di centrocampisti in grado di chiudere la palla (tipo 6 contro 6)
Didattica del 2 vs 2
La didattica del 2 vs 2, come elemento base dellapprendimento della tattica collettiva, deve prevedere lapplicazione dei relativi principi attraverso: 1. Situazioni di carattere generale 2. Situazioni specifiche nelle zone di competenza 3. Situazioni ricreate in funzione dei moduli di gioco adottati Molto utili sono lutilizzo dei giochi di posizione come compendio della didattica del 2 vs 2
2 vs 2 palla aperta
2 vs 2 partenza da lontano
2 vs 2 da rinvio
2 vs 2 ambrosiana
2 vs 2 sostegno-appoggio
2 vs 2 lanciato
2 vs 2 a tre porte
2 vs 2 con sponda
2 vs 2 con sostegno
4-3-1-2
4-3-1-2
Chiamato anche 4-4-2 a rombo per lassetto del centrocampo E un modulo poco ampio che ha tanti giocatori lungo lasse centrale del campo La difesa un 4 + 1 in quanto il mediano basso fa un ottimo schermo Il centrocampo folto e la presenza del trequartista pu dare molta fantasia e rifinitura Se si gioca il rombo-chiuso ( mezze ali che non aprono) i terzini devono dare ampiezza PREGI Facilit di rifinitura Possibilit di attacchi in combinazione sugli appoggi Facilit a pressare il metodista avversario Facilit a pressare le difese a tre centrali DIFETTI Poca ampiezza offensiva, attacchi spesso per vie centrali Difficile arrivare al cross dalla linea di fondo campo Mancanza del quinto uomo sul lato cieco di difesa Movimento delle punte spesso in allontanamento dalla linea porta
Quattro uomini sono responsabili in ampiezza, disposti su quattro zone di campo verticali predeterminate. Il loro compito di marcare o coprire nella zona a seconda della posizione della palla. Operano con la convinzione che la linea difensiva debba sempre comportarsi col concetto di unit. 4 e 5 devono garantire struttura fisica e rapidit, forti nel gioco aereo e nellanticipo, devono conoscere perfettamente i movimenti della piramide difensiva. 2 e 3 hanno ottime capacit tattiche per le diagonali difensive a copertura dei due difensori centrali, tecnicamente devono saper giocare a sostegno dei centrocampisti e dei rispettivi compagni di fascia e, nella fase di attacco sapersi proporre nelle sovrapposizioni e andare al cross, quindi devono avere ottime capacit condizionali , nello specifico di resistenza.
2 vs 2 del 4-3-1-2
2 vs 2 del 4-3-1-2
2 vs 2 del 4-3-1-2
ESERCITAZIONI IN SPAZI RIDOTTI: GLI EFFETTI TECNICI E FISIOLOGICI MODIFICANDO LA GRANDEZZA DEL CAMPO E IL NUMERO DEI GIOCATORI.
Adam Owen, Craig Twist and Paul Ford
Sessioni utilizzate
I giocatori hanno preso parte a 5 sessioni separate: 1: 1 vs 1 su campi di 5x10m, 10x15m e 15x20m; 2: 2 vs 2 su campi di 10x15m, 15x20m e 20x25m; 3: 3 vs 3 su campi di 15x20m, 20x25m e 25x30m; 4: 4 vs 4 su campi di 20x25m, 25x30m e 30x35m; 5: 5 vs 5 su campi di 25x30m, 30x35m e 35x40m.
Tempi di lavoro
Le esercitazioni sono state effettuate con un rapporto di 1:4, cio 3 minuti di lavoro e 12 minuti di recupero attivo In questo modo i giocatori svolgevano le esercitazioni per 3 minuti sul campo di gioco pi piccolo cui seguivano 12 minuti di recupero attivo Poi svolgevano la medesima, per 3 minuti, sul campo di dimensioni medie, seguito da 12 minuti di recupero, per poi terminare sul campo pi grande, Durante i 12 minuti veniva chiesto ai giocatori di recuperare con un esercizio di tecnica a coppie.
ANALISI FISIOLOGICA
Durante tutte le esercitazioni stata rilevata la frequenza cardiaca dei giocatori In linea di base sono state ottenute due misure. La massima frequenza cardiaca di ciascun giocatore stata misurata in laboratorio con un Multi-Stage Fitness Test. Inoltre stata rilevata durante una partita di 11 vs 11. La media della massima frequenza cardiaca dei giocatori durante il MSFT stata di 205 5 batt/min. La media della frequenza cardiaca nella partita 11 vs 11 stata di 171 11 batt min. nel primo tempo e di 167 7 batt/min. nel secondo tempo Rispettivamente questi valori equivalgono al 83.4% e all 81.3% della media della massima frequenza cardiaca. Il picco pi alto registrato nella partita 11 vs 11 stato di 198 9 batt/min. nel primo tempo e 191 7 nel secondo
Conclusioni
La figura dimostra come aumentando la dimensione del campo, ma mantenendo invariato il numero dei giocatori la media della frequenza cardiaca aumenti Viceversa aggiungendo alle squadre un giocatore, mantenendo invariate le dimensioni del campo, ci si accorge come i battiti cardiaci diminuiscano Pi si aumentano le dimensioni del campo pi si alzano i picchi dei battiti
Conclusioni
Lobiettivo di questo studio era di esaminare gli effetti fisiologici e tecnici al variare delle dimensioni del campo e del numero dei giocatori Cambiando il numero dei giocatori, variava la domanda di gioco sia tecnica che fisiologica In generale un incremento nel numero dei giocatori partecipanti al gioco contribuisce ad un incremento del numero di azioni tecniche svolte ma ad una diminuzione di azioni per ogni giocatore In generale pi aumenta la dimensione del campo pi aumentano i battiti al minuto ed i picchi di frequenza cardiaca Il fondamentale pi utilizzato, nelle esercitazioni a campo ridotto, il passaggio