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- Numero 8 - Leditoriale
- Numero 8
INDICE
Articolo n1
di Simone Conte
Lalimentazione: un fattore importante ai fini dellalimentazione
Articolo n2
di Jonathan Proietto
Valutazione funzionale: test,corse e adattamenti fisiologici
Articolo n3
di Claudio Damiani
Fase di possesso: sviluppo del gioco dalle retrovie
Articolo n4
di Francesco Taglialatela
Il portiere. La partita: il reale allenamento situazionale
Articolo n5
di Alfredo Rendini
Piccoli Amici: dal correre al saper guidare la palla
Articolo n6
di Fabio Patteri
Tre regole essenziali per allenare la rapidit nel giovane calciatore
Articolo n7
di Angelo Iervolino
Esercitazione: ricezione e trasmissione su triangoli adiacenti
Gli Autori
Latte o Yogurt
Succo d'arancia
Biscotti integrali
Frutto di stagione
Se invece la partita nel pomeriggio, fare una colazione meno abbondante e a met
mattinata fare uno spuntino con frutta o una spremuta.
Il pranzo che va sempre consumato almeno 2-3 ore prima della gara pu essere
formato da pasta, pane, riso oppure delle patate lesse assieme ad un piatto di verdure
cotte o crude ed eventualmente una fettina di carne o pesce evitando di mangiare il
grasso. Evitare bibite gassate (coca cola, aranciata ecc), fritti e dolci ricchi di creme e
ricordarsi bere l'acqua.
E A FINE GARA?
Il pasto post-gara ugualmente molto importante perch permette al corpo di
reintegrare le scorte energetiche consumate durante l'attivit fisica. Pu perci
contenere la pasta, del pesce o della carne con verdure fresche.
Va bene anche un panino con la bresaola e infine possibile anche un dessert con
gelato e frutta, oppure una crostata con marmellata o con le mele. Come sempre
ricordarsi di bere acqua.
INTRODUZIONE
Come fare per sviluppare al massimo il potenziale prestativo dellorganismo ? Come
ottimizzare il rendimento dei sistemi energetici? Semplice. Con lallenamento. Ecco
perch su questo articolo che tratter mi concentrer sugli adattamenti del
metabolismo che sviluppano le capacit di esercizio dellorganismo trattando gli
adattamenti nei muscoli e nei sistemi energetici attraverso i quali si ottiene un uso pi
efficiente dellenergia. Inoltre, gli effetti dellallenamento aerobico e quello anaerobico
e vedremo come ottimizzare i miglioramenti che si possono raggiungere con i due tipi
di allenamento.
ADATTAMENTI INDOTTI DALLALLENAMENTO AEROBICO
Il miglioramento della resistenza accompagna lallenamento aerobico ed il risultato
di una serie di adattamenti agli stimoli allenati, alcuni interessano i muscoli, molti altri
i sistemi energetici.
MODIFICAZIONI DELLA POTENZA AEROBICA: I cambiamenti pi immediatamente
osservati in seguito a un allenamento aerobico sono laumento della capacit di
sostenere una prestazione sub massimale prolungata e laumento della massima
capacit aerobica (vo2 max). Laumento della potenza aerobica sar minore nei
soggetti che sono gi in buona condizione fisica, rispetto a quello di soggetti
sedentari. Un aumento del volume di allenamento, comporta un incremento
proporzionale del Vo2 max.
A un certo punto, per, un ulteriore aumento della distanza o della durata della seduta
di allenamento non accompagnato da un miglioramento della potenza aerobica. I
fattori che determinano questo limite superiore (cos chiamato)
non sono
completamente stati chiariti dagli studi effettuati, ma probabilmente dipendono da
fattori intrinseci che consentono ad alcuni soggetti di raggiungere valori
estremamente elevati.
GLI ADATTAMENTI MUSCOLARI? Ovviamente qui ci interessa dire principalmente
come lallenamento aerobico possa influenzare: la tipologia della fibra muscolare
sollecitando pi le fibre Slow Twich a contrazione lenta che non le Fast Twich, il
numero di capillari, il contenuto della mioglobina ( lallenamento aerobico ne provoca
laumento del 75-80% circa), la funzione mitocondriale aumentandone numero e
dimensione e gli enzimi ossidativi che ne potenzia la loro attivit.
MENTRE LE FONTI ENERGETICHE? In questo parametro con questa tipologia di
allenamento le riserve muscolari sia di glicogeno che sia di grassi vengono
ripetutamente intaccate; non sorprende tuttavia il fatto che lorganismo si adatti a
questo stimolo ripetuto, in modo da rendere la trasformazione di energia pi
efficiente e ridurre quindi il rischio di affaticamento.
soprattutto
nellobbiettivo
rimane
pur
sempre
corretto
una
mera
la loro
esperienza,il loro bagaglio conoscitivo e le loro risposte che potranno poi attuare con
maggiore flessibilit.
D'altronde vi siete mai chiesti come mai molti ragazzi che tempo fa giocavano per le
strade riuscivano a sviluppare capacit ragguardevoli rispetto anche a chi magari lo
sport lo praticava sul campo? Credo che la risposta sia semplice. Per la strada
semplicemente si gioca, un ora due tre e le situazioni si susseguono senza sosta e i
ragazzi le affrontano una dietro l altra creando un bagaglio infinito. Concludo dicendo
che razionalmente non si pu prescindere da un allenamento situazionale come fin da
subito detto ma che sicuramente c' bisogno di andare oltre,di porre quelle risposte
nelle situazioni effettive e non soltanto simulate,c' bisogno di giocare davvero perch
forse solo la partita considerabile un allenamento realmente situazionale,se non
altro l espressione pi alta di tale metodologia,il suo punto finale.
Nella seguente tabella una serie di attivit per lo sviluppo dello schema correre
(Fonte: Guida Tecnica per le scuole calcio FIGC)
CORRERE LENTO/VELOCE
CORRERE IN SLALOM
CORRERE CON PALLONI DI DIVERSE DIMENSIONI
CORRERE TRA GLI OVER
COMBINARE MOVIMENTI DI CORSA AD ALTRI SCHEMI
MOTORI DI BASE (CIRCUITI MOTORI)
CORRERE CON FREQUENTI ARRESTI E CAMBI DI
DIREZIONE
GUIDARE LA PALLA IN FORMA LIBERA IN UNO SPAZIO
DELIMITATO
GUIDA
DELLA
PALLA
INTORNO
GEOMETRICHE
GARA DI SLALOM PARALLELI
GUIDA DELLA PALLA IN UN LABIRINTO
CAMPO MINATO
RUBA PALLA
FIGURE
Questa esercitazione, per certi versi simile alla precedente (anche per l'impostazione a
staffetta), vede una prima parte nella quale non previsto l'uso della palla ma solo
una corsa tra over (bassi e relativamente distanti tra loro), per poi passare a
raccogliere un pallone e guidarlo, passando per uno slalom, al punto di partenza della
propria squadra. Vince la squadra che, una volta che il cerchio centrale vuoto, ha
raccolto pi palloni.
Sulla base del modello prestativo un calciatore per essere veloce, non deve essere
Bolt: durante una partita egli difficilmente riesce a eseguire uno sprint lineare
esprimendo la massima velocit ma compie dei movimenti esplosivi e multi direzionali.
Tralasciando gli aspetti cognitivi e tecnici che sono comunque di essenziale rilevanza
ai fini della prestazione, dalle premesse che abbiamo fatto precedentemente, rispetto
alla velocit lineare risulta molto pi importante la rapidit, la precisione e
laccuratezza dei movimenti che si traducono sul campo in una migliore capacit di
accelerare nei primi metri, di reagire agli stimoli e avere piedi pi rapidi. Un esempio
lampante sono calciatori come Andrea Pirlo o Francesco Totti che pur non essendo
veloci possiedono una buona
accelerazione sui primi metri,
unottima
coordinazione
e
precisione dei movimenti, oltre a
doti cognitive e tecniche al di
sopra della media che consentono
loro di essere calciatori veloci.
TALE PREMESSA CI CONSENTE DI
SMONTARE
LE
VECCHIE
CREDENZE CHE AFFERMAVANO
CHE
LA
VELOCITA
DEL
CALCIATORE
DIPENDA
ESCLUSIVAMENTE
DA
COMPONENTI
GENETICHE
PIUTTOSTO
CHE
CONSIDERARLA
UNABILITA
MIGLIORABILE CON UN ALLENAMENTO SISTEMATICO E PROGRESSIVO.
La domanda che sorge spontanea a questo punto la seguente: come si diventa pi
veloci?
Ci sono diversi fattori che incidono sullo sviluppo della velocit nel calciatore.
In questo articolo tratter 3 regole importanti a cui lallenamento della velocit non
pu prescindere:
TALI REGOLE PARTONO DALLASSUNTO CHE PER DIVENTARE PIU VELOCI BISOGNA
ALLENARE IL SISTEMA NERVOSO E A TAL RIGUARDO SPIEGHERO IN CHE MODO E
POSSIBILE FARLO.
NELLA SECONDA PARTE ANDREMO A TRATTARE GLI ASPETTI PRATICI IN PARTICOLAR
MODO SPIEGHERO COME ALLENARE LA RAPIDITA.
PARTE 1.
3 regole essenziali per allenare il sistema nervoso.
Per allenare il sistema nervoso bisogna soddisfare 3 principi fondamentali:
1) Creare schemi motori positivi (engrammi motori).
Fin dagli 8 anni di et bisogna creare gli schemi di movimento positivi che
rappresentano il bagaglio motorio e si sviluppano attraverso linsieme di esperienze
motorie e la ripetizione delle gestualit. Questi schemi motori rimangono permanenti
nella memoria muscolare e influenzeranno in futuro la velocit e la biomeccanica del
calciatore.
2) Eseguire i movimenti alla massima intensit;