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Elaborato sul corso

di calcio tenuto dal


Prof. Stefano
Baldini

a cura di Nicholas Garancini


Università degli Studi di Milano
Facoltà di Scienza, Tecnica e
Didattica dello Sport
Qual è l’idea di calcio secondo ognuno di noi?

Il primo passo per ogni persona che si accosta al calcio, con la volontà di farne parte in
maniera attiva, è di possedere una propria visione del gioco e di come vorrebbe strutturare
la sua impostazione tattica.

Cosa vorrebbe dire tutto ciò?

Questo pensiero è tramutabile in: come vorresti attaccare, dove, quando e con quanti? Con
quale intensità vorresti andare a rubare il pallone, quanti giocatori impegneresti in maniera
attiva per recuperarlo? Il tutto è riassumibile in: come ti comporteresti nelle varie fasi di
gioco che caratterizzano il calcio?
Fasi di gioco, cosa sono?

La fasi di gioco sono 4 e costituiscono il


ciclo del gioco. Sono dettate
dall’alternarsi del possesso palla tra le
due squadre e dunque dalle due fasi di
transizione e dall’avere il pallone al non
averlo.
La mia proposta di gioco:
Essa varia da età a età, ma segue sempre le stesse linee guida, riassumibili in alcune
parole chiave:

COINVOLGENTE CONSAPEVOLE; COERENTE ED GENERANTE FORMATIVO.


E COOPERATIVA; ADATTO; AUTONOMIA;
Occupazione razionale dello
spazio;

Idee di gioco: Condizione numerica;

Controllo del gioco.


Movimenti a sostegno, riconoscimento spazi dietro;

Movimenti opposti, dentro-fuori;

Principi di Movimenti opposti, corto-lungo;

gioco, Movimenti intra-inter-linea.

occupazione razionale Alternanza gioco dentro-fuori;

dello spazio: Mantenere per progredire;

Orientamento del corpo;

Visione globale, riconoscere la situazione prima di ricevere.


La scuola analitica: l’obiettivo didattico è la tecnica. Volume
delle gestualità e alta bilateralità.

Il gesto in varie forme: l’obiettivo didattico è la tecnica. Il


Metodologia, gesto viene sviluppato in varie situazioni.

differenti Approccio tecnico individualistico: l’obiettivo didattico è la


tecnica. Il gesto viene sviluppato il semplici situazioni di
approcci di gioco e in analitico. Scuola del Ball Mastery.

allenamento: Globale – analitico – globale: focus su un gesto ripetuto sia


nel gioco situazionale, sia nell’analitico.

Il giocatore nel gioco: focus sul giocatore all’interno del


modello di gioco. Presa di coscienza del sé come entità
interattiva nel terreno di gioco.
L’evoluzione metodologica
nel gioco del calcio:
Dall’allenamento tradizionale
a quello integrato:
Il termine «periodizzazione dell’allenamento sportivo» risale al 1950 con la preparazione degli atleti dell’URSS per le olimpiadi
e si basava sulle teorie pioneristiche e sugli studi del fisiologo ed etologo Ivan Pavlov, il più importante dei quali è noto come
«Il cane di Pavlov. In questo esperimento Pavlov fa precedere all'azione di dare del cibo a un cane il suono di un campanello;
nella prima fase dell'esperimento Pavlov fa suonare il campanello e non rileva nessuna secrezione salivare nel cane, in seguito
gli fornisce la carne e lo stimolo viene attivato; nella fase successiva il campanello viene fatto suonare mentre al cane viene
dato il cibo. Infine nella terza fase viene rilevato uno stimolo salivare già al solo suono del campanello: il cane associa al suono
del campanello l'arrivo del cibo e ciò provoca in lui una secrezione salivare, l'acquolina in bocca, appunto. Il campanello
diventa quindi lo stimolo condizionato.
Il riflesso condizionato:
Le teorie di Pavlov dopo la sua morte, vennero utilizzate dai «padri della metodologia», trasferendo i suoi principi al mondo
dello sport, alla ricerca dello stato di forma dell’atleta.
‘’Dopo aver subito un certo condizionamento in allenamento, il rendimento superiore in gara (esprimere un nuovo riflesso)
appariva nell’atleta analogamente alla nuova capacità del cane di salivare al suono del campanello’’ (N.V. Zimkin).
‘’Attraverso un allenamento dai contenuti sempre diversi, la forma sportiva va sviluppata durante il periodo pre-agonistico e
mantenuta in quello agonistico’’ (L.P. Matvejew).
Il binomio corpo e mente:
Le teorie metodologiche si svilupparono intorno alla concezione olistica dell’allenamento, considerando l’atleta nella sua
globalità. Si supera, dunque, il dualismo cartesiano corpo e mente.
Con l’avvento delle tecnologie si è potuto analizzare il modello prestativo del gioco del calcio e si è potuto confrontare con dati
riscontrati in allenamento. Potendo finalmente dimostrare come le esercitazioni con la palla fossero paragonabili sotto il
profilo di condizionamento rispetto a quelle svolte a secco (Impellizzeri et al, 2006).
Un ulteriore passo in avanti si ottenne con la scoperta dei neuroni a specchio (Rizzolati et al, 2004).
I neuroni a specchio:
‘’I neuroni specchio saranno per la psicologia quello che il DNA è stato per la biologia’’ (V. S. Ramachandran).

I neuroni specchio sono una classe di neuroni motori che si attiva involontariamente sia quando un individuo esegue un'azione
finalizzata, sia quando lo stesso individuo osserva la medesima azione finalizzata compiuta da un altro soggetto qualunque. Il
risultato pratico di questa attivazione è che ognuno di noi comprende istantaneamente quello che un’altra persona sta
facendo. Tuttavia, si è visto che movimenti simili ma con scopi diversi attivano circuiti neuronali diversi (Rizzolatti e Sinigaglia,
2006).
‘’L’atleta apprende al meglio delle sue possibilità se, durante la seduta di allenamento, ripropone nella sua globalità e nella sua
complessità, le problematiche tattiche e fisiche che egli stesso deve affrontare durante la partita” (Capanna, 2007).
Il gioco del calcio come
sistema:
Il calcio è uno sport open, situazionale e di contatto e come tale è un fenomeno complesso. Pertanto bisognerebbe approcciarsi ad esso con un
pensiero complesso (Vitor Frade). Uno dei principi su cui si basa il pensiero complesso è la Teoria dei Sistemi (Von Bertalanffy, riel. 2012).
Esiste una classe particolare di sistemi, detti Complessi Adattativi (CAS). "Un Sistema Complesso Adattativo è un sistema aperto, formato da
numerosi elementi che interagiscono fra di loro in modo non lineare e che costituiscono un'entità unica, organizzata e dinamica, capace di
evolvere e adattarsi all'ambiente" (Gandolfi, 2008).
Con: sistema aperto = sport situazionale, numerosi elementi = giocatori, interazioni non lineare = non prevedibili, entità unica = squadra.
Nasce, dunque, la Periodizzazione Tattica.
La Periodizzazione Tattica
Con questo termine non ci si rivolge alla tattica con funzione strategica, bensì ci si riferisce alla scelta.
Benché il calcio sia uno sport complesso e imprevedibile, i giocatori non sono in balia dello stesso, poiché hanno a loro
disposizione i Principi Tattici, detti anche di gioco, per poter affrontare le situazioni.
Con questo tipo di metodologia di allenamento, non ci si rifà all’olismo della globalità della prestazione, ma si considerano
anche le relazioni tra i componenti del sistema.
‘’Il gioco del calcio è molto di più che la mera somma dei suoi elementi costitutivi’’ (Moriello, 2003).
La Periodizzazione Tattica attraverso un approccio sistemico si propone di raggiungere una determinata
organizzazione tattica attraverso la gerarchizzazione di Principi, Sotto-Principi e Sotto Sotto-Principi di gioco
che consentono di sviluppare il modello di gioco.
Vi è il riconoscimento di un sovra-dimensione di natura tattica che "guida" tutto il processo di allenamento e
subordina le altre componenti prestative.
L’allenamento cognitivo:
Il giocatore veloce non è colui che ricopre una determinata distanza in poco tempo, ma colui che è capace di
analizzare e risolvere in poco tempo le situazioni di gioco.

La prestazione dipende da mille fattori, soprattutto negli sport situazionali. Bisogna considerare sia la parte visibile relativa alla
tattica, strategia di gioco, tecnica, performance fisico-atletica, sia considerare una parte invisibile relativa alle capacità
cognitive, esse sono le capacità di raccogliere, interpretare ed elaborare le informazioni della partita per una risposta vincente.
Richieste cognitive di gara:
• Velocità percettiva; • Velocità di reazione; • Velocità di intervento:
• Velocità di anticipazione; • Velocità di decisione;
Pianificazione, programmazione
e periodizzazione:
PIANIFICARE: È LA PROGRAMMARE: COMPRENDE PERIODIZZARE: È IL PROCESSO DI
STRUTTURAZIONE DEL PIANO LA SCELTA DEI MEZZI DI SUDDIVISIONE IN PERIODI E FASI
ANNUALE. ALLENAMENTO. DEL PIANO ANNUALE ED È
L’UNIONE DI PIANIFICAZIONE E
PROGRAMMAZIONE.
Pianificazione, programmazione
e periodizzazione, un esempio:
Cinque allenamenti settimanali

Settimana
standard Sviluppo di Principi e Sotto-
Principi nelle sedute

morfo-ciclo
Preparazione tattica prossima
partita
Settimana Tipo, con partita
domenica e domenica.
Il morfo-ciclo si struttura con:
- Lunedì riposo;
- Martedì recupero attivo;
- Mercoledì, giovedì e venerdì
allenamenti acquisitivi;
- Sabato rifinitura e attivazione.

La strutturazione prevista permette


di far recuperare cognitivamente
l’atleta dal carico della gara. Il
punto di massima acquisizione
tattica è la seduta del giovedì, dove
andranno a svilupparsi i Principi.
Morfociclo standard con partita domenica-domenica (da Gomes, 2008)
Morfo-ciclo
standard: il Lunedì
Nel primo giorno della settimana standard si preferisce
un recupero passivo. Sebbene fisiologicamente sarebbe
preferibile un lavoro a bassa intensità con recupero
attivo nella giornata post gara, le problematiche
logistiche (come trasferte molto lontane) e le esigenze
psico-fisiche degli atleti rendono adatto programmare
tale tipologia di seduta il martedì.
Morfo-ciclo
standard: il Martedì
Si torna sul campo per un recupero attivo. In questa
seduta si cercherà di non affaticare il sistema centrale,
ancora influenzato dalla partita di domenica. Nella fase
iniziale della seduta è possibile inserire una parte di
analisi della gara, con eventuali errori e/o spunti positivi,
ricercati poi in campo.
Nella fase centrale si svolgeranno esercitazioni con basse
sollecitazioni muscolari, quindi con tempi di lavoro ridotti
e recuperi frequenti. Si ricercano valori di frequenza
cardiaca tra il 60% ed il 75% di FCmax, valori di lat- tato 3-
6 mmol/L, ed una percezione della fatica su scala di Borg
moderata.
Morfo-ciclo
standard: il Mercoledì
Primo giorno di acquisizione, si lavora sui sotto-Principi.
La tensione della contrazione aumenta, diminuendo i
tempi di lavoro (1’-4’) con recuperi molto ampi.
Le caratteristiche generali della seduta di allenamento de
l quarto giorno prima della partita sono lo sviluppo della
forza specifica e l'alle- namento aerobico ad alta intensità
(Clemente et al., 2014). Si andranno a sviluppare, perciò,
esercitazioni con numero di giocatori ridotto, in spazi
piccoli, ricercando valori di frequenza cardiaca tra l' 80%
ed il 90% di FCmax, valori di lattato 7-10 mmol/L, ed una
percezione della fatica su scala di Borg massimale.
Morfo-ciclo
standard: il Giovedì
Giornata di allenamento con grande carico cognitivo, in
quanto seduta con maggior complessità di gioco. Si
svilupperanno, perciò, Principi e sotto-Principi.
Si ricerca una estesa durata della contrazione a discapito
di una basse velocità e moderata tensione. Si prediligono,
perciò, tempi di lavoro lunghi con brevi recuperi.
Le caratteristiche del terzo giorno prima della partita sono
 un aumento del carico di lavoro ed una riduzione
dell'intensità (Clemente et al., 2014). Pertanto,
esercitazioni collettive ed inter-settoriali in spazi larghi,
ricercando valori di frequenza cardiaca superiori al 90% di
FCmax, valori di lattato 6-12 mmol/L ed una percezione
della fatica da molto dura a massimale nella scala di Borg.
Morfo-ciclo
standard: il Venerdì
Ultima seduta di apprendimento cognitivo, si lavora sui
sotto-Principi di gioco, tramite esercitazioni con alta
densità di giocatori in spazi ridotti.
Si lavora sulla velocità d’esecuzione e di contrazione,
quindi tramite bassi livelli di complessità. Discontinuità
elevata, con tempi di lavoro ridotti. Si ricercano valori di
frequenza cardiaca superiori all'85% di FCmax, valori di
lattato 6-8 mmol/L ed una percezione della fatica
massimale su scala di Borg.
Morfo-ciclo
standard: il Sabato
Seduta di allenamento di pre-attivazione e rifinitura.
Esercitazioni a basso dispendio decisionale, essendo
giorno pre-gara. Si focalizza su palle inattive e lavoro
tattico sui prossimi avversari.
Si lavora su una tensione ed una velocità moderate con
una breve durata della stessa. La discontinuità è elevata,
con tempi di lavoro medio-brevi. Si ricercano valori di
frequenza cardiaca tra il 60% e il 75% di FCmax, valori di
lattato 3-6 mmol/L ed una percezione della fatica
moderata su scala di Borg.
Quattro allenamenti settimanali

Settimana
non standard Ridotti allenamenti acquisitivi

morfo-ciclo
Preparazione tattica prossima
partita
Settimana non standard, con partita
domenica e sabato successivo.
Il morfo-ciclo si struttura con:
- Lunedì riposo;
- Martedì recupero attivo;
- Mercoledì e giovedì allenamenti
acquisitivi;
- Venerdì rifinitura e attivazione.

La strutturazione prevista permette


di far recuperare cognitivamente
l’atleta dal carico della gara e di non
sovraccaricarlo, sia fisicamente che
mentalmente. Infatti, è previsto un
elevato carico cognitivo durante la
settimana, non essendoci sedute di
Principi.
Morfociclo non standard con partita domenica-sabato (da Oliveira J.G., 2012)
Settimana non standard, con
partita domenica, mercoledì e
domenica.
Il morfo-ciclo si struttura con:
- Lunedì recupero attivo;
- Martedì rifinitura e attivazione;
- Giovedì riposo;
- Venerdì e Sabato come Lun-Mar.

Nel corso della stagione può


capitare che il calendario presenti 3
partite ravvicinate, in meno di 10
giorni. Il tecnico, insieme allo staff,
avrà il compito di mantenere alto lo
stato di forma e di prevenire casi di
infortuni.
Morfociclo non standard con partita domenica-mercoledi-domenica
(da Oliveira J.G., 2012)
Come mai questo Morfociclo?

Solitamente, si può concedere il giorno post gara come giorno di riposo passivo,
soprattutto per una questione logistica (trasferte). Anche se sarebbe più opportuno
avere il giorno post partita come recupero attivo, ed il D+2 come recupero passivo.
I giorni più lontani dalle gare sono quelli con il più alto carico (Training Load) sia
sotto il punto di vista fisico, ma anche sotto quello cognitivo. Infatti, l’acquisizione di
nozioni tattiche hanno un forte impatto sul giocatore, quindi sarebbe opportuno
inserire tali mezzi di lavoro in determinate sedute della settimana.
Biblio e Sitografia:

Caos, Sistemi e Frattali: gestire la complessità del calcio attraverso la


periodizzazione tattica, Yari De Rossi.
Un diverso modo di pensare calcio: l’approccio sistemico e la periodizzazione
tattica, Giuseppe Maiuri.
Neuroni specchio e allenamento. Teoria e pratica da campo, Boccolini, 2015.
System neuroscience: Past, present, and future, Rizzolatti et al, 2018.
Grazie dell’attenzione

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