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89 SETTEMBRE 2011
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 55054 BOZZANO (LU) TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273 DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO

articolo

GIOVANI

Obiettivo Scuola Calcio: il bambino e la palla.


A cura di BENEDETTO MILAZZO

Benedetto Milazzo Nato a Catania il 3 maggio 1974, vive ad Adrano (CT). Ha conseguito il Diploma in Educazione Fisica presso lI.S.E.F. di Palermo sezione staccata di Catania nellAprile 1997, e la Laurea in Scienze Motorie presso LUniversit G. DAnnunzio di Chieti nel Settembre 2004. Nel settembre 1996 ha conseguito il diploma di Istruttore giovani calciatori. Nel dicembre 1998 ha conseguito il diploma di Allenatore di Base; Tecnico sportivo di base 2 livello (C.O.N.I.) dal Marzo 2002. Da settembre 2006 a giugno 2010 stato istruttore della scuola calcio A.S. Citt di Adrano per la categoria esordienti. Settembre 2010 istruttore della scuola calcio A.S.D. ATHENA CLUB G&G di Patern (CT), per la categoria esordienti. Da Dicembre 2008 collabora come autore per la rivista elettronica di calcio, della casa editrice www.allenatore.net.

Introduzione Quando un bambino per la prima volta, entra in un campo di calcio, in un certo senso realizza un piccolo sogno: quello di emulare i grandi campioni che vede in tv assieme al pap. A maggior ragione quando comincia la prima lezione di allenamento dellanno sportivo, sar felicissimo di correre dietro ad un pallone nuovissimo, di poterlo toccare con le proprie mani e con i piedi. Proprio per questa ragione listruttore che si occupa di ragazzi di questa fascia det deve essere abile a motivare i giovani calciatori e ad invogliarli a esercitarsi: a questo proposito sono da escludere gli esercizi a secco (senza palla), perch possono portare ad un abbandono troppo precoce della scuola calcio con un conseguente rifiuto verso questo sport che noi tanto amiamo: il calcio.

Obiettivi Listruttore deve conoscere gli aspetti psico-pedagogici che caratterizzano let del piccolo calciatore, soprattutto perch il bambino di 6/7 anni, ha ancora una forte dipendenza dal genitore. Lo sviluppo psico-motorio e sociale dipende molto dalle esperienze educative vissute fino a quel momento. Si deve stare attenti affinch tra i piccoli calciatori prevalga, durante lattivit, laspetto ludico-motorio e non i continui litigi o le aggressioni fisiche o verbali che caratterizzano questa fase di vita. Inoltre listruttore deve sapere che a questet, lapparato muscoloscheletrico abbastanza debole anche se le articolazioni risultano abbastanza sciolte. La funzione cardio-respiratoria ancora limitata in quanto la gabbia toracica poco sviluppata (piccola). Quindi consigliabile non sovraccaricare i piccoli atleti durante lallenamento per non creare squilibri a

livello dellapparato muscoloscheletrico e di quello cardiorespiratorio. Obiettivo tecnico-motorio Dal punto di vista tecnico lobiettivo fondamentale per lintera stagione sar: lo sviluppo tecnico-coordinativo del piccolo calciatore. Punterei soprattutto lattenzione su alcuni punti: 1) Apprendimento e sviluppo delle capacit coordinative e delle condotte motorie di base (camminare, correre, saltare, rotolare, lanciare e afferrare, arrampicarsi e orientarsi). 2) Sviluppo della condizione (velocit e resistenza). 3) Apprendimento di alcuni tecnici: calcio dinterno; calcio di collo pieno; ricezione della palla; guida della palla; colpo di testa. fisica gesti

4) Sviluppo della socializzazione, della collaborazione e di conseguenza dello spirito di squadra. Naturalmente la maggior parte degli esercizi saranno proposti con lattrezzo palla anche se si cercher di sviluppare o migliorare laspetto fisicocoordinativo, in modo da non rendere noioso lallenamento: durante la seduta i piccoli calciatori devono essere sempre motivati allapprendimento di nuovi gesti e alle situazioni motorie, perch in questa fase det i bambini hanno una grande capacit di apprendimento. METODOLOGIA DINSEGNAMENTO Durante lallenamento listruttore deve sempre ricordarsi che ha davanti a s dei bambini, quindi, la spiegazione delle
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esercitazioni proposte, non deve essere troppo lunga e non deve contenere termini tecnici, che risulterebbero di difficile comprensione per i piccoli calciatori: diversamente il risultato sarebbe, di sicuro, un abbassamento del livello di attenzione, che porta ad un allenamento poco efficace dal punto di vista tecnico-motorio. Listruttore deve accertarsi sempre che la spiegazione sia stata capita, infatti spesso meglio che esegua prima lui stesso lesercitazione, con lo scopo di essere pi chiaro piuttosto di prolungarsi con discorsi inutili, togliendo solo spazio alle esercitazioni tecnico-motorie proposte nella seduta di allenamento. Infine meglio lavorare in piccoli gruppi (massimo 16 atleti), e magari farsi aiutare da qualche altro istruttore per poter meglio controllare gli allievi e correggerli da eventuali errori che si verificano durante lesecuzione dellattivit proposta; infatti se lerrore non viene corretto a questet, il piccolo automatizzer il movimento (gesto) cos come lo svolge e in seguito sar difficile correggerlo perch, come esposto sopra, a questet i piccoli hanno una grande capacit di apprendimento. Inoltre lavorando a piccoli gruppi gli allievi effettueranno un maggior numero di ripetizioni dellesercitazione proposta. Sta, quindi, nella preparazione tecnica dellistruttore, non sottovalutare questi aspetti. Proposte Allenanti Esercitazione 1 Gli allievi formano un cerchio, listruttore da in mano un pallone ad un allievo. Questi dice ad alta voce il suo nome e passa la palla ad un compagno. Questultimo ricevuta la palla con le mani, dice a sua volta il

proprio nome e la passa ad un altro compagno. Chi fa cadere la palla viene eliminato e si siede a terra. Vince chi rimane per ultimo.

Benny

Obiettivo: conoscenza dellattrezzo palla, coordinazione oculo-manuale, equilibrio. Osservazioni: questo esercizio si pu eseguire durante la fase di riscaldamento. Variante: Al fischio dellistruttore il pallone si poggia a terra e si deve stare fermi, in equilibrio, con il piede appoggiato sul pallone. Esercitazione 3 A coppie, ad una distanza di 5 metri, i piccoli giocatori si scambiano la palla dinterno piede e la arrestano con la pianta. Ad un certo punto listruttore comunicher unaltra parte del corpo con cui bisogna arrestare la palla: es. interno piede, collo piede, sedere, testa ecc.

Carlo

Paolo

Obiettivo: coordinazione oculomanuale, lanciare e afferrare la palla. Osservazioni: questo gioco si fa eseguire nelle prime lezioni della stagione sportiva perch favorisce la socializzazione tra i piccoli calciatori. Sar compito dellistruttore far si che tutti partecipano al gioco. Esercitazione 2 In una met campo far correre in ordine sparso tutti gli allievi con un pallone in mano. Durante la corsa devono palleggiare ad una o due mani. Al fischio dellistruttore, o altro segnale visivo o sonoro, si fermano e con le gambe divaricate portano il pallone con le mani sopra la testa. Al secondo fischio riprendono la corsa.

Passaggio dinterno Arresto con testa in posizione prona Passaggio dinterno Arresto con la pianta del piede Passaggio dinterno Arresto col sedere

stop

Obiettivo: passaggio dinterno, ricezione della palla, coordinazione spazio temporale, coordinazione dinamica generale in cui si verificano situazioni di arresto della palla non in stazione eretta: posizione seduta arresto col sedere, posizione prona arresto con la testa. Esercitazione 4 Si formano due squadre in base al numero di atleti a disposizione. Si mettono al centro un numero di palloni superiore di 10 unit rispetto al numero di partecipanti al gioco. Al fischio dellistruttore le due squadre corrono
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verso i palloni e li conducono verso uno spazio delimitato da 4 coni. Vince chi porta pi palloni dentro il proprio spazio.

effettuato di testa e la palla si arresta con le mani. La squadra che effettua tre passaggi conquista un punto.

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Obiettivo: conduzione della palla, arresto della palla, velocit di reazione, coordinazione spazio-temporale. Esercitazione 5 In uno spazio delimitato, i giocatori guidano la palla in modo libero. Al fischio dellistruttore devono cercare di scappare dal cacciatore che a sua volta porta un pallone tra le mani e cerca di colpire quello che i compagni stanno guidando. Chi viene colpito cambia il ruolo con il giocatore che fungeva da cacciatore.

Obiettivo: colpo di testa, coordinazione spazio-temporale. Osservazioni: in questo modo i piccoli calciatori cominciano ad eseguire il colpo di testa con lauto lancio. Cosi rischiano di farsi meno male e il colpo di testa diventa di facile esecuzione. E consigliabile far eseguire questo esercizio con dei palloni di gomma. Esercitazione 7 Gli allievi, ognuno con un pallone, guidano la palla tutti nella stessa direzione. Al fischio, o segnale, dellistruttore devono arrestare la palla e cambiare direzione.

cambio

conduzione

cambio di direzione

conduzione

cambio di direzione

Obiettivo: guida della palla, arresto della palla, coordinazione spaziotemporale. Esercitazioni 6 Due squadre si affrontano in uno spazio delimitato. Il passaggio deve essere
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Obiettivo: guida della palla, arresto della palla. Abituarsi a vedere (visione periferica) o sentire

Conclusioni Ci si sar resi conto che in tutte le esercitazioni proposte, chi la fa da padrone il pallone: ovviamente, questo non un caso. Lo scopo motivare i piccoli calciatori ad agire, e ci succede trovandosi sempre a contatto col pallone. In questa fascia det bene far usare palloni di gomma e di dimensioni inferiori a quelli normali: questo perch

non avendo ancora acquisito del tutto i gesti tecnici appropriati del gioco del calcio, i piccoli giocatori potrebbero rischiare di farsi male semplicemente lanciando un pallone. Il pallone di gomma fa si che limpatto corpopallone non sia traumatico come potrebbe esserlo con un pallone normale, evitando cos che al bambino venga la paura dellimpatto, e che per questo motivo rinunci a frequentare la scuola calcio.

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