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bambino
La crescita deve considerarsi come un
fatto di natura:
Biologica
Biologica,, crescita fisica;
Psicologica
Psicologica,, sviluppo della
personalità;
Sociale
Sociale,, rapporto
pp con la società.
Lo sviluppo psicomotorio segue
determinate fasi evolutive, ma non
evolvono tutte necessariamente allo
stesso ritmo.
Il raggiungimento della deambulazione autonoma
avviene in genere verso il 12° mese, ma c’è una certa
variabilità
i bili à individuale
i di id l
((11 – 155 mesi).
es ).
I riflessi
ifl i sono d
delle
ll risposte
i t
toniche automatiche presenti alla
nascita.
Scompaiono dopo i primi mesi di
vita.
it
Sono la forma più semplice di
adattamento motorio.
Riflessi
Marcia automatica
Moro (braccia a croce)
Babinski
Grasping
G i reflex
fl
Suzione e deglutizione
Paracadute
Neii primi
N i i mesii di vita
it i movimenti
i ti del
d l neonato
t
p riflesso,, automatici e diffusi,, il
sono di tipo
bambino alterna movimenti muscolari di tipo
tonico esplosivo (mimica del volto
tonico-esplosivo volto, movimenti
degli arti, emissione del pianto) dovuti
all’attivazione di bisogni fisiologici primari
(fame sete e sonno) a momenti di calma e di
(fame,
rilassamento, legato al soddisfacimento dei
bisogni.
•Il tono muscolare del neonato è un’alternanza
di ipotonia (assiale, nuca e tronco) e ipertonia
(arti).
(arti)
•Si sviluppa
pp la capacità
p di discriminazione
propriocettiva/cinestesica provenienti dai muscoli e dalle
articolazioni che ci da informazioni riguardanti la
articolazioni,
posizione reciproca dei vari distretti corporei e sul tono
muscolare.
muscolare
•Tale
l capacità
i à permette di esercitare
i la
l funzione
f i dii
interiorizzazione, cioè la capacità di dirigere in modo
consapevole l’attenzione sulle sensazioni provenienti dai
ece o sensoriali
recettori se so a e sensitivi
se s v interni
e (propriocettori).
(p op oce o ).
La concezione
L i dello
d ll spazioi è di tipo
i topologico,
t l i
si basa cioè sulle intuizioni più elementari di
spazio in riferimento al bambino stesso e alle
g oggetti,
sue azioni sugli gg , e non si riferisce allo
spazio tridimensionale indipendente dal
bambino (egocentrismo intellettuale).
intellettuale)
La conoscenza
conoscen a delle posizioni
posi ioni delle parti
corporee e degli oggetti in riferimento al corpo
globale (dentro-fuori, sopra-sotto, avanti-dietro,
laterale) facilita l’acquisizione dei concetti
spaziali (vicinanza/lontananza,
inclusione/esclusione, separazione).
•Il corpo oltre ad avere un significato funzionale ha un
p
importante significato
g simbolico e fantasmatico.
•Nel corpo e nelle sue azioni vengono proiettati i
vissuti
i ti emotivi
ti i e bisogni
bi i inconsapevoli
i li del
d l bambino.
b bi
Il bambino vive in questa fase una visione
g ed egocentrica
magica g della realtà,, in cui proietta
p
la sua interiorità, non considerando ancora il
mondo come indipendente da Sé e dotato di una
sua struttura ed organizzazione.
.
Nel mondo fantasmatico e simbolico il bambino
può sperimentare ed esprimere le molteplicità di
un “IO” in divenire.
Fase di transizione
dissociazione e analisi motoria
(da 5 a 7 anni)
Il bambino impara ad associare le sensazioni
propriocettive e cinestesiche provenienti dai
muscoli e dalle articolazioni (corpo
(corpo proprio)
proprio) con
le altre informazioni sensoriali: tattili
((manipolazione oggetti,
gg esercizi con la palla,
esercizi grafici), visive (visione degli altri in
movimento, di Sé allo specchio
p o al
videoregistratore, immagini e disegni), uditive
((linguaggio
g gg interiore, stimolazioni verbali
esterne, percezione del ritmo, melodia).
•E’ la fase della discriminazione percettiva, della dissociazione
e analisi motoria: il bambino percepisce e prende coscienza della
posizione e dei movimenti dei diversi segmenti corporei in
relazione al corpo globale (indipendenza braccia/tronco,
gambe/tronco).
Inoltre migliorano
g importanti
p fattori
psicologici, quali la fiducia e la sicurezza
motoria il controllo consapevole dell
motoria, dell’azione
azione
volontaria..
volontaria
SALTARE
LL’acquisizione
acquisizione di questo schema presuppone un certo
livello di coordinazione dinamica e di controllo.
A 7-
7-8 anni i movimenti delle g
gambe e delle braccia
risultano poco coordinati, specialmente nei momenti,
anche se piccoli
piccoli, di volo
volo.
Se
S esercitato
it t nell corso della
d ll crescita
it esso
può costituire per il bambino un mezzo di
rafforzamento
ff t psichico,
i hi di miglioramento
i li t del
d l
senso di coraggio e di sfida, che facilita il
superamentot di eventuali
t li situazioni
it i i inibenti
iinibenti.
ib ti.
LL’affinamento
affinamento di tale schema può essere
realizzato utilizzando panche, spalliere,
castelli di tralicci, scale, sempre con
l’ausilio
l ausilio di materassi per le cadute
cadute..
SCHEMI POSTURALI
Gli schemi posturali,
posturali insieme agli schemi motori
di base, sono gli elementi strutturali più
semplici
li i del
d l movimento
i t volontario
l t i e finalizzato
fi li t
o unità motorie di base.