La biologia
delle emozioni
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ai nostri lettori
Introduzione ........................................................................... 1
Henri Laborit
introduzione
fin dagli anni Ottanta, aveva intrapreso degli studi per cer-
care di capire quali fossero le leggi che regolano l’agire degli
esseri viventi, in quel meraviglioso intrico che molti chiamano
sopravvivenza. Ci chiedemmo, allora, se potesse esistere un
qualche meccanismo, energia, o altro, che nella biologia legas-
se tra loro le più differenti forme di vita e le rendesse dipen-
denti le une dalle altre.
Nacque così una collaborazione, di quelle che crescono len-
tamente, nel rispetto reciproco, e che portano frutto nel tempo.
Nonostante la distanza che tuttora separa i nostri luoghi di
vita e di lavoro, decidemmo di allargare i nostri orizzonti stu-
diando insieme. Abbiamo avuto modo così di confrontare le
nostre esperienze professionali, potendo esprimere liberamente
le nostre riflessioni e intuizioni.
Con lo scetticismo costruttivo che caratterizza ogni terapeuta
abbiamo iniziato a scandagliare le scoperte compiute dal dottor
Ryke Geerd Hamer. Constatando in ogni momento della nostra
vita professionale la veridicità delle leggi da lui codificate,
abbiamo deciso di dimostrarne la correttezza attraverso gli studi
della medicina accademica.
Ci siamo così cimentati nella ricerca di prove che potesse-
ro avvalorare le scoperte di colui che sempre più appariva ai
nostri occhi come un pioniere di una nuova interpretazione della
malattia e dei sintomi.
Strada facendo, sempre continuando a confrontarci, sono
nate in noi una serie di intuizioni, che abbiamo sviluppato
fino a creare quello che oggi è il nostro personale metodo di
indagine diagnostico, che abbiamo chiamato Codice Biologico
Emozionale®, e che verrà descritto nella terza parte del libro.
In questo libro illustreremo in modo semplice e comprensibi-
le le cinque leggi della Nuova Medicina Germanica, descrivere-
mo il misterioso mondo racchiuso in una cellula, esporremo le
basi della decodifica delle malattie, per comprenderne il signifi-
cato biologico ed evolutivo.
Entreremo insieme nel mondo delle emozioni per scoprire
come queste influiscono sui geni, come alcune emozioni possa-
no farci ammalare e come poter attivare i geni guaritori.
Spiegheremo come il sistema psichico, nervoso, endocrino e
immunitario interagiscano tra di loro e come, grazie alla cono-
La biologia delle emozioni 3
Daniela Carini
parte prima
lisosoma microtubuli
mitocondro
membrana nucleo
nucleare
citoplasma
vacuolo
nucleolo
membrana reticolo
cellulare endoplasmatico
apparato vescicola
del golgi
formazione nuova
vescicola
lato di “spedizione”
dell’apparato del golgi
membrana plasmatica
Figura 4: apparato del Golgi.
10 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
membrana interna
cresta
membrana
esterna
matrice
Figura 5: mitocondrio.
nucleo
poro nucleare
reticolo
endoplasmatico
ribosoma
proteine
reticolo
endoplasmatico
vescicola di
liscio trasporto
Figura 6: reticolo endoplasmatico e ribosomi.
La biologia delle emozioni 11
microtubuli
dell’aster
centrosoma
centriolo
microtubuli
polari
microtubuli
del cinetocore
cinetocore
nucleo
corpo
cellulare
assone
guaina
mielinica
nodo di
ranvier
assone
terminale
Figura 10: neurone.
16 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
assone
vascicola sinaptica
sinapsi
neuro
trasmettitori
dendriti
recettori
1 Stuart Hamerof, direttore del centro per gli studi di consapevolezza all’U-
niversità Medica di Tucson, in Arizona. Secondo le sue ricerche e quelle di
Roger Penrose riguardo alla fisica quantistica (cfr. bibliografia), la natura
della coscienza non è relegata in una sola area cerebrale, ma è un fenomeno
che coinvolge l’organismo nel suo insieme. La struttura di collegamento e di
informazione istantanea tra le varie parti che compongono l’organismo è rap-
presentata dai microtubuli.
La biologia delle emozioni 19
Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi.
Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo
intelletto, e scopri quello che conosci già;
allora imparerai come si vola.
Richard Bach
lobo frontale
lobo parietale
lobo occipitale
sistema corpo
limbico calloso
tronco
cervelletto encefalico
Figura 12: lobi cerebrali visti dalla faccia mediale dell’emisfero cerebrale.
La maggior parte dei neuroni (le unità funzionali del sistema
nervoso) sono già presenti alla nascita e man mano che il cervel-
lo continua a crescere, nel corso del suo sviluppo postnatale, il
numero e la complessità delle connessioni tra di essi si accresce.
talamo
corpo calloso
ipotalamo fornice
corteccia orbitale
mesencefalo
nuclei ipotalamici
corpo mammillare
cervelletto amigdala
midollo ippocampo
bulbo
ponte
nervo vago
Figura 13: aree cerebrali viste dalla faccia mediale dell’emisfero cerebrale.
La biologia delle emozioni 23
I° strato
IV° strato
V° strato
VI° strato
sostanza bianca
Figura 14: strati neuronali della corteccia. I numeri romani indicano i vari strati
dall’esterno fino all’interno della sostanza bianca.
26 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
• Terzo criterio:
Il decorso del programma SBS sui 3 livelli è sincrono, a partire
dalla DHS fino al termine della fase di soluzione del conflitto
(comprese la conflittolisi e la crisi epilettica o epilettoide).
Il conflitto biologico
Ma che cos’è un conflitto biologico?
La parola conflitto deriva direttamente dal latino cum flige-
re (imbattersi) e ci indica una situazione contro cui andiamo a
sbattere, in cui incappiamo.
Un conflitto biologico si ha quando le diverse soluzioni pos-
sibili non sono adeguate alla risoluzione del problema. In questo
caso, l’organismo, trovandosi nell’impossibilità di attuare una
risposta adeguata, ha l’opportunità di andare ad attingere ad una
memoria ancestrale.
Ad esempio, se mi imbatto in un aggressore, devo scappa-
re, mimetizzarmi o combattere. In realtà devo reagire per non
subire passivamente l’evento. Ma se ciò non è possibile, con
l’innesco del conflitto biologico l’organismo riesce ad attingere
a qualcosa di già predisposto (SBS) per superare l’evento. Ad
esempio, se incontro il mio capufficio, che percepisco come
un tiranno, posso sentire una morsa allo stomaco causata dalla
sensazione di rabbia che mi provoca il ripensare ai torti lavora-
tivi subiti per causa sua. Nella zona cerebrale, che corrisponde
La biologia delle emozioni 33
Da un’esperienza vissuta
Ho passato la mia infanzia in mezzo alla natura, vivendo
quanto possibile all’aria aperta e giocando spesso nei prati e
nei campi. Credo che sia capitato anche a voi di vivere una tale
esperienza nella vostra infanzia, di esservi sentiti liberi e spen-
sierati nei luoghi della vostra fanciullezza.
34 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
corteccia
prefrontale
talamo
corpo calloso
fornice
corpo mammillare
amigdala
ippocampo
nucleo
dendriti
guaina mielinica
assone
citoplasma
Figura 18: collegamento di un neurone con altri.
48 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
gene
10 L’edema della seconda fase di soluzione (pclB) è di entità minore, perché
la maggior parte dei processi riparativi, perlomeno nelle fasi più grossolane,
è già stata conclusa. Nella pclB, infatti, i processi riparativi sono più che altro
di tipo cicatriziale. L’edema, quindi, che nella prima fase era indispensabile
per garantire un maggior metabolismo della zona interessata, in questa secon-
da fase è meno indispensabile, e normalmente scema.
La biologia delle emozioni 73
Da un’esperienza vissuta
I sogni son desideri. È proprio vero. Uno dei miei si stava
realizzando. Quando si crede in qualcosa occorre coltivare il
proprio sogno e non permettere a nessuno di distruggerlo. Ma
soprattutto non dobbiamo permettere a noi stessi di smettere di
sognare fino a che il nostro desiderio non si sia realizzato.
La scorsa primavera si stava avverando quello che per me
era stato un grande sogno e un grande desiderio. Gli sforzi dei
tanti anni di studi stavano dando i loro risultati. Già pregustavo
la possibilità di condividere, con chi desideravo, il frutto di tanti
sacrifici.
Avevo già pianificato tutto fin nei minimi particolari, niente
e nessuno avrebbe potuto impedire che l’evento che già pregu-
stavo avesse luogo.
Pochi giorni prima che il gruppo di lavoro si incontrasse,
mentre ero ancora in procinto di mettere a punto alcuni dettagli
della riunione che sarebbe durata diversi giorni, uno dei parteci-
panti, con il quale avevo condiviso quasi tutto il mio lavoro, mi
confidò una sua riflessione che mi lasciò stupito e senza paro-
le: «Penso sia meglio nascondere molte delle conclusioni a cui
siamo giunti!»
Il lavoro in questione era il frutto della collaborazione di
diverse menti, e anche se nel mio profondo sentivo che quel
lavoro mi apparteneva, avvertivo la grande necessità di condivi-
dere con gli altri la gioia dei risultati.
Mi sentii all’improvviso avvolto da un senso di impotenza
e collera. Pensavo che non dire quello che sapevamo fosse
completamente stupido e irrazionale. Già immaginavo l’utilità
di queste scoperte per molte persone, e volevo esprimerle ad
alta voce… Tuttavia, prevalse la razionalità, che soffocò in me
questi pensieri. In fondo tutto questo non apparteneva solo a
me. Il lavoro e il merito andavano condivisi con gli altri e solo
nel caso che tutti avessero deciso di non divulgare i risultati e
le scoperte fatte sarebbe stato giusto accettare la loro decisio-
ne. Decisi di rimandare la discussione e risposi: «Sì, forse hai
ragione, dovremmo pensarci ancora un po’, magari confron-
tandoci con altri».
Tuttavia, mi sentivo come svuotato e derubato. La ragione
mi diceva che la via che avevo infine intrapreso era la scelta
74 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
12 Con “binario” s’intende un qualsiasi stimolo sensoriale che faccia sci-
volare i pazienti verso lo stesso tipo di sentito che hanno provato durante il
conflitto originario, il che provoca un recidivare, un aggravarsi e spesso un
cronicizzarsi dei sintomi.
13 Per costellazione si intende l’interessamento contemporaneo e bilaterale,
destro e sinistro, di due o più relè cerebrali (HH che si attivano durante lo
svolgimento di un SBS) appartenenti allo stesso foglietto embrionale.
La biologia delle emozioni 79
tronco
cerebrale
cervelletto
sostanza
bianca
corteccia
cerebrale
Figura 25: dai foglietti embrionali dell’anello a castone alle aree cerebrali
che dirigono gli organi.
La biologia delle emozioni 85
Foglietto Embrionale
Endoderma
fase attiva fase di soluzione
organi conflitto simpaticonia vagotonia
e tessuti biologico
Adenoipofisi Conflitto del Crescita dei tessuti o Necrosi del tessuto neo-
non riuscire aumento di funzione per formato tramite processo
Iride a prendere accrescere la capacità di infiammatorio con
un boccone inglobare o eliminare un restitutio ad integrum
Ghiandole desiderato o boccone. (totale o parziale) del
lacrimali allontanare tessuto e/o della funzione
un boccone Senso biologico: alla fine del processo.
Orecchio indesiderato. Aumento della funzione
medio specifica del tessuto e/o Ripristino totale o
In riferimento dell’organo interessato sub-totale della capa-
Tube di alla ipo o iper e rafforzamento della cità sensoria, motoria
Eustachio funzionalità del memoria emozionale peristaltica, secretoria,
tessuto o dell’or- correlata. assorbente, escretoria.
Adenoidi
gano possiamo
Tonsille avere diversi tipi
palatine di sentito.
86 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
Ghiandole
peniene dello
smegma
Ghiandole
prostatiche
88 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
TABELLA ORGANI
Endoderma
fase attiva fase di soluzione
organi conflitto simpaticonia vagotonia
e tessuti biologico
Perforazione
timpanica con
otorrea
La biologia delle emozioni 89
Aumento o
perdita di peso
Disfagia
Dispnea
Alterazioni del
metabolismo
Esoftalmo
Disfagia
Ostruzioni
esofagee
Ematemesi
Sensazione
di peso allo
stomaco
Crampi
Vomito
Inappetenza
La biologia delle emozioni 91
Diarrea
Peritonite
Subocclusioni
Occlusioni
Candidosi
Emorragie
Polipi
Melena
Diarrea e stipsi
Infiammazione
cronica
92 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
TUBULI Conflitto dell’e- Aumento della capacità Necrosi del tessuto neo-
COLLETTORI sistenza, detto dei tubuli collettori di formato tramite processo
RENALI anche conflitto riassorbire acqua con infiammatorio con
del profugo, del conseguente diminuzione restitutio ad integrum
Patologie sentirsi fuori dal della quantità di urina (totale o parziale).
e sintomi: proprio ambien- escreta.
te protetto. Possibile formazione di
Adenocarcino- Crescita del tessuto calcoli renali e normaliz-
ma dei tubuli assorbente. zazione dei parametri
collettori renali emato-urinari.
Sindrome: in presenza
Ritenzione di un qualsiasi altro con- Riduzione dei sintomi
idrica flitto in fase di soluzione, correlati ai tessuti in
l’accumulo di acqua si lo- soluzione.
Oliguria calizza preferenzialmente
in tali zone. Aumento dei
Anuria sintomi delle soluzioni.
Senso biologico:
Risparmio ed accumu-
lo di acqua ed urea, per
prolungare la soprav-
vivenza in mancanza
di cibo ed acqua. Con
la sindrome, manteni-
mento della capacità di
terminare le soluzioni
anche in situazioni
d’emergenza.
La biologia delle emozioni 93
FOGLIETTO EMBRIONALE
MESODERMA ANTICO
fase attiva fase di soluzione
organi conflitto simpaticonia vagotonia
e tessuti biologico
Pericardio Conflitto del Ispessimento dei tessuti Necrosi del tessuto neo-
sentirsi attac- per aumentare la prote- formato tramite processo
Peritoneo cato. zione dagli attacchi. infiammatorio con
restitutio ad integrum
Pleura Conflitto Senso biologico: (totale o parziale)
del sentirsi Rafforzamento della del tessuto e/o della
Derma insudiciato e/o protezione dell’individuo funzione alla fine del
deturpato o del branco e poten- processo.
Ghiandola (solo per il ziamento della memoria
mammaria derma). emozionale correlata.
Conflitto da
preoccupazione,
disputa o attac-
co nel nido.
TABELLA ORGANI
MESODERMA ANTICO
fase attiva fase di soluzione
organi conflitto simpaticonia vagotonia
e tessuti biologico
DERMA Conflitto Crescita del tessuto con Necrosi del tessuto neo-
di sentirsi aumento delle cellule formato tramite processo
Patologie insudiciato e/o dermiche. infiammatorio con
e sintomi attaccato. restitutio ad integrum
(alcuni esempi): Senso biologico: (totale o parziale) oppure
Conflitto di
Rinforzo del tessuto incapsulamento e/o
sentirsi sfigu-
dermico per aumentare formazione di cisti.
rato, mutilato o
la protezione fisica ed
deturpato.
emozionale.
La biologia delle emozioni 95
lanoma
Acne
Comedoni
Micosi cutanea
Lebbra
96 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
FOGLIETTO EMBRIONALE
MESODERMA moderno
fase attiva fase di soluzione
organi conflitto simpaticonia vagotonia
e tessuti biologico
Sentire di aver
perso qualcuno
di molto caro.
Sentire di aver
scelto la strada
sbagliata.
98 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
Tabella organi
MESODERMA moderno
fase attiva fase di soluzione
organi conflitto simpaticonia vagotonia
e tessuti biologico
Ipercondrosi
Dolore
articolari
OVAIO Conflitto di per- Necrosi del tessuto con Crescita del tessuto
dita con senso calo degli ormoni ovarici. ovarico.
Patologie di colpa (per
e sintomi: morte o allonta- Assenza di dolore. Cisti ovariche.
namento) di un
Necrosi componente del Irregolarità del ciclo. Rafforzamento della
dell’ovaio proprio branco. funzione ovariche, solo al
termine del programma
Cisti Conflitto del biologico.
percepire una
Tumori carognata Senso biologico:
con sfumatura Aumento della funzione
Alterazioni sessuale, con ovulatoria con maggiore
ormonali un uomo o con produzione di estrogeni
una donna e aumento della fem-
Disturbi mascolina. minilità manifestata per
mestruali: aumentare le capacità
amenorrea, In base alla procreative.
dismenorrea lateralità
si ha:
• Lato domi-
nante relativo
al padre e al
partner (pari
livello)
100 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
• Lato opposto
relativo alla
madre e ai figli
(ascendenza-
discendenza).
Miosite
• Lato opposto
relativo alla
madre e ai figli
(ascendenza-
discendenza).
Pannicolite
Lipodistrofia
Lipomatosi
Liposarcoma
Steatonecrosi
Foglietto embrionale
ectoderma
fase attiva fase di soluzione
organi conflitto simpaticonia vagotonia
e tessuti biologico
Area Conflitto del Ulcera dei tessuti (epiteli Riparazione delle ulce-
premotoria sentirsi separato pavimentosi) e/o diminu- re e ripristino (totale o
da qualcuno o zione di funzione. parziale) della funzione.
Area motoria dal branco.
Senso biologico: Diminuzione o aumento
Area sensoria In riferimento Aumento o diminu- della sensibilità super-
alla ipo o iper zione della sensibilità, ficiale delle varie aree
Area funzionalità del con associata amnesia. interessate, con modalità
post-sensoria tessuto o dell’or- Rafforzamento della opposta alla fase attiva.
gano possiamo memoria emozionale
Isole di avere diversi tipi correlata.
Langerhans di sentito.
che producono Ad esempio:
glucagone e
insulina Conflitto per
un pericolo
Epitelio pavi- da affrontare
mentoso di inevitabilmente
rivestimento nel nostro
relativo a: cammino.
cornea Conflitto di
separazione,
cristallino interruzione del
contatto.
dotti lacrimali
Conflitto di
laringe separazione
visiva, uditiva.
mucosa bron-
chiale Conflitto di
separazione
dotti della brutale, forzata,
tiroide violenta.
dotti Conflitto da
pancreatici frustrazione
sessuale, di non
bacinetto essere stata
renale posseduta.
Conflitto
uretere
d’identità, non
sapere o non ri-
vescica
conoscere dove
sia il proprio
uretra
posto o anche
non sapere
vescicole
che decisione
seminali
prendere.
collo e orifizio Conflitto del
uterino sentirsi in
opposizione a
vagina qualcuno o a
qualcosa.
retto
Conflitto motorio
per non poter
fuggire, afferra-
re, respingere,
scansare.
Conflitto del per-
dere la faccia,
fare una brutta
figura.
Conflitto del
sentire paura,
con schifo o
ribrezzo, di
qualcuno.
106 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
Tabella organi
ectoderma
fase attiva fase di soluzione
organi conflitto simpaticonia vagotonia
e tessuti biologico
Tumori
Tosse
Dispnea
108 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
Mutismo
(alcune forme)
Tumori
La biologia delle emozioni 109
Bruciori
Reflusso
Eruttazioni
Gonfiore
epigastrico
Dispepsia
Dolori
epigastrici e
ipocondriali
Crampi
Vomito
Ematemesi
e melena
Tumori
110 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
Rossore
Iperestesia
Dolore
Ritrazione
Mesoderma antico
I conflitti degli organi che derivano dal mesoderma antico
hanno a che fare con la sensazione di “attacco”.
L’organismo antico, per sopravvivere meglio nel proprio
ambiente, si è organizzato in colonie di cellule che danno ori-
gine a strutture specializzate, adeguate a favorire l’approvvigio-
namento di cibo e l’eliminazione delle scorie. Con il passare del
tempo, l’organismo avverte anche il bisogno di proteggersi dai
raggi del sole, si ricopre quindi di uno strato di cellule molto
elastico che ha la capacità di ispessirsi o imbrunirsi per aumen-
tare la protezione della colonia che difende.
Il cervello comanda alle cellule di moltiplicarsi quando gli
giunge dalla periferia uno stimolo specifico. Se l’organismo sente
il bisogno di essere maggiormente protetto, l’ordine è la moltipli-
cazione cellulare.
Difenderci significa mettere uno scudo di fronte ad un attacco,
e l’attacco può essere sia di tipo emozionale, come nell’esempio
precedente, che di tipo fisico. Immaginiamo ora una donna che
allatti e veda il proprio bambino ammalarsi gravemente. D’istinto,
tenderà ad attaccarlo più spesso al seno, il che comporterà un
miglioramento del sistema immunitario del bambino (poiché gli
anticorpi passeranno dalla madre a lui tramite il latte), un migliora-
mento della capacità di reagire alla malattia in virtù della maggiore
quantità di latte ingerito, un miglioramento dell’umore del neonato
(poiché l’atto della suzione aumenta la sua produzione di endorfi-
ne). Tutti questi sono per noi vantaggi biologici specie-specifici.
La produzione di latte è garantita dalle ghiandole della mam-
mella, molto simili a quelle che producono muco a livello inte-
stinale. Come le sorelle intestinali, queste cellule, nell’intento di
aumentare la produzione di secreto per l’emergenza (attacco al
nido), accoglieranno lo stimolo cerebrale alla moltiplicazione.
L’intervento sarà efficace, l’attacco, sentito dalla madre come
rivolto al figlio, verrà compensato dalla maggiore produzione di
latte da parte sua. Finito l’allarme, vedendo il proprio cucciolo
La biologia delle emozioni 117
Ectoderma
I conflitti che riguardano l’ectoderma hanno sempre a che
Figura 28: zone cerebrali di localizzazione degli SBS, relative ai quattro foglietti
embrionali, che controllano e coordinano l’intervento di specifici microbi.
Corteccia cerebrale, ectoderma: virus.
Sostanza bianca cerebrale, mesoderma moderno: batteri.
Cervelletto, mesoderma antico: funghi, micobatteri e in parte batteri.
Tronco cerebrale, endoderma: funghi e micobatteri.
130 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
La simbiosi
Tutti gli esseri viventi terrestri nascono e vivono immersi nel
loro ambiente e non potrebbero sopravvivere al di fuori di esso.
Basta poco per rendercene conto: un’orchidea tropicale non
sopravvivrebbe in un deserto, così come noi umani non soprav-
vivremmo in fondo al mare.
Questa semplice osservazione ci permette di capire quanto
l’ambiente sia importante per la vita e ci introduce ai concetti di
armonia e integrazione tra i vari esseri viventi.
Fanno parte dell’ambiente tutti gli organismi che vivono
in esso, e tra loro esiste una forte integrazione. Noi stessi, che
viviamo in grandi città, anche se apparentemente formiamo un
ambiente a sé stante, non potremmo mai sopravvivere senza le
La biologia delle emozioni 131
e altre ancora.
Un’altra forma di simbiosi è data dai batteri residenti nella
comune flora cutanea. La loro funzione principale è quella di
ostacolare la proliferazione e la colonizzazione di batteri oppor-
tunisti patogeni, sia sottraendo loro i fattori nutritivi, sia produ-
cendo metaboliti tossici, enzimi, batteriocidine e antibiotici che
ne ostacolano la crescita. Solo un disturbo di questo equilibrio
può dare la possibilità ai batteri opportunisti o patogeni di colo-
nizzare e determinare così varie patologie. Si è osservato da
studi ed esperimenti sui topi che i batteri presenti sulla loro cute
impediscono l’eccessiva infiammazione che può seguire una
ferita; ciò si deve ad una sostanza chimica prodotta dagli stessi
batteri, l’acido stafilococcolipoteico, il quale impedisce l’intera-
zione tra le cellule della pelle e i recettori specifici delle cellule
immunitarie che provocano la risposta infiammatoria.
Altri esperimenti hanno messo in evidenza che il siste-
ma immunitario ha la capacità di monitorare il transito di un
microrganismo riconosciuto apatogeno, anche quando passa da
un tessuto all’altro.
Se però il sistema immunitario si accorge, per esempio, che
vi è un’eccessiva crescita di batteri simbiotici o del il passaggio
di questi in tessuti dell’organismo a loro proibiti, la funzione di
semplice monitoraggio del sistema immunitario si trasforma in
una reazione aggressiva anche contro quei batteri che normal-
La biologia delle emozioni 133
Figura 29: ogni onda che si forma mantiene uno schema ordinato e armonico.
questo avviene solo alla fine del processo biologico nei tessuti
derivanti dal mesoderma moderno. Era proprio qui che stava la
risposta alla mia domanda: dovevo fare qualcosa che sostenesse
mio figlio in questo processo. Il mio compito non era quello di
“attendere” la fine del processo, ma quello di essere il punto di
riferimento per il mio bambino. Lui non aveva “la forza” per
sostenere tutti i suoi impegni: scuola, sport, crescita, rappor-
to con gli amici; io dovevo essere la sua forza sostenendolo e
difendendolo nel suo percorso.
Occorreva che gli stessi vicino in modo attivo e produttivo.
Il problema non era solo legato al conflitto di crollo dell’auto-
stima, ma soprattutto alla necessità di fargli fare “esperienze”
che lo rafforzassero continuamente nelle sue capacità. Dovevo
essere vicino a lui per sostenerlo e rassicurarlo, senza essere
troppo invadente. Il mio agire doveva essere simile a quello di
un genitore che assiste il proprio bambino quando questi inizia
a camminare, ma non ha ancora sviluppato l’equilibrio; essere
pronto a sostenerlo se cade in malo modo, ma senza evitare che
cada; sgomberare il campo da tutti i pericoli eccessivi, ma senza
eliminare tutte le difficoltà; lasciare un buono spazio di mano-
vra dove fare le esperienze e allo stesso tempo fargli evitare
quei pericoli che non hanno utilità oggettiva.
Avevo finalmente capito quanto fosse fondamentale fare
qualcosa. Pensare che la situazione che viveva mio figlio appar-
teneva solo a lui mi aveva fatto perdere di vista la realtà delle
cose. Tutta la famiglia, in realtà, era coinvolta in questa situazio-
ne. Non poteva essere altrimenti, tutta la famiglia poteva e dove-
va attivarsi in modo consapevole per crescere insieme attraverso
questa esperienza.
E così fu!
Iniziò un periodo in cui tutte le esperienze di mio figlio tro-
varono l’appoggio e il supporto sia mio che di mia moglie; ogni
esperienza divenne patrimonio da condividere in famiglia, e
presto la situazione iniziò a cambiare. Dopo alcune settimane le
notti divennero più tranquille, la febbre diminuì prima di inten-
sità e poi di frequenza, la stanchezza lasciò lo spazio alla volon-
tà di fare e alla fine anche i dolori alle gambe e alle braccia
scomparvero. Mio figlio si sentiva sempre più forte e noi con lui.
Ognuno aveva compreso come la propria individualità avesse
La biologia delle emozioni 141
Conoscere il meccanismo
Ricapitoliamo il meccanismo:
• sappiamo che tutte le malattie colpiscono simultaneamente la
psiche, il cervello e il corpo e sono espressione di un conflit-
to biologico originato da uno shock.
• La localizzazione del sintomo e la risposta comportamentale
dipendono dalla modalità con cui il paziente “sente” il con-
flitto. La malattia è quindi “determinata” dal cervello, ed è
espressione dell’elaborazione delle informazioni provenienti
dall’esterno e dalla propria specifica modalità di reazione
biologica agli eventi.
• Da questa malattia scaturisce un nuovo equilibrio psichico,
neuronale, endocrino e immunologico, con comparsa di
nuovi sintomi.
• Questo nuovo equilibrio, che si sostituisce a quello origina-
rio, rappresenta un ulteriore tentativo metabolico-funzionale
per mantenere l’organismo in vita.
• Tutte le esperienze fatte nella nostra vita hanno lo scopo di
creare la nostra specifica modalità di reazione, o di comple-
tare e rafforzare le esperienze non ancora completamente
consapevolizzate, che quindi non sono totalmente disponibili
per essere utilizzate.
• Riconoscendo dunque il proprio Codice Biologico Emo
zionale®, si ha modo di risalire a cosa, della nostra infanzia-
adolescenza, causa il ciclico ripetersi di determinati com
portamenti, traumi e malattie nella nostra vita. Allo stesso
modo, le manifestazioni sintomatiche attuali possono essere
le “porte di ingresso” per arrivare alla comprensione di quel-
le reazioni emozionali che hanno avuto origine nella nostra
infanzia-adolescenza.
154 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
Le potenzialità
Occorre a questo punto comprendere bene il concetto di cre-
are le potenzialità.
Immaginiamo di avere una grande libreria nella quale deb-
bano trovare posto tutti i libri che abbiamo acquistato nel corso
della nostra vita. Ovviamente ci potremmo trovare di fronte
a testi che, ad esempio, generano in noi piacere o fastidio. In
entrambe le situazioni, comunque, abbiamo appreso qualcosa,
che ora fa parte del nostro sapere ed è sempre disponibile in noi
per poter essere utilizzato. Per arrivare ad acquisire il nostro
sapere attuale, ci è stato indispensabile acquistare tutti i volumi
che ora fanno parte della nostra libreria.
Da un punto di vista biologico il nostro sapere è rappresenta-
to dalle memorie emozionali.
Così come per accrescere il nostro sapere avevamo neces-
sità di acquistare libri di vario genere, anche nell’ambito delle
La biologia delle emozioni 155
LEGENDA:
prima lettera: seconda lettera: dx = destrimane
B = boccone A = attivazione sx = mancino/a
A = attacco I = inibizione
G = gratificazione
S = socialità
modalità di
reazione biolo-
gica emozionale
(sentito biologi-
co)
Prima parte
Si calcola il Codice Biologico Emozionale® del paziente.
Poi, attraverso la comprensione del senso biologico contenuto in
ognuno dei cinque circuiti neuronali, si definisce la sua persona-
le modalità di reazione agli eventi.
I cinque circuiti neuronali sono rappresentati da:
184 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
Seconda parte
Si collegano i sintomi alle emozioni.
Per prima cosa occorre comprendere se i sintomi sono causa-
ti direttamente da una modalità in linea con il Codice Biologico
Emozionale®, o sono conseguenza di una modalità non in linea
con il Codice Biologico Emozionale® dell’individuo.
Facciamo un esempio: se un maschio destrimane è stato
sull’orlo di perdere il lavoro ed è in linea con il proprio Codice
Biologico Emozionale®, potrebbe in seguito manifestare una
bronchite come sintomo di soluzione del conflitto. Tale sin-
tomo si manifesterà una volta sola e probabilmente senza dar
luogo a gravi conseguenze.
Qualora il paziente non abbia individuato e consapevolizzato
la causa scatenante del suo conflitto (paura di perdere il lavoro),
egli potrà manifestare una bronchite recidivante, e in seguito
una bronchite cronica, o addirittura potrà vedere la comparsa di
sintomi completamente diversi da quelli legati ai bronchi. Ciò
avviene o a causa dell’attivazione di binari o a causa del nascere
di nuovi conflitti.
Il nesso causale tra il primo conflitto non consapevolizzato e
gli altri che ne possono seguire è dato da una logicità emoziona-
le legata all’individuo, che si manifestano secondo una precisa
sequenza temporale. Il contenuto emozionale dei conflitti, la
loro sequenza temporale e il loro senso biologico sono conse-
guenti al nostro specifico Codice Biologico Emozionale®.
Altre volte, potremmo avere la comparsa di ulteriori sintomi,
La biologia delle emozioni 185
Terza parte
Nella terza parte sono previste piccole attività che coinvolgo-
no emozionalmente il paziente, finalizzate ad aiutarlo a ripren-
dere l’ascolto di se stesso. Egli impara, quindi, a riconoscere più
velocemente quei segnali di allarme che gli indicano che si sta
allontanando dalla sua vera modalità di reazione biologica.
186 Daniela Carini - Fabrizio Camilletti - Vito Amelio
Gli autori
ringraziamenti
e ancora:
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• Scrivi tu!, dove da un incipit di un nostro autore puoi dar sfogo alle tue
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Ti aspettiamo!!!
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Se questo libro vi è piaciuto, vi consigliamo:
La medicina sottosopra.
E se Hamer avesse ragione?
di Giorgio Mambretti e Jean Séraphin
144 pp.
Osannato dai malati, osteggiato dall’Ordine dei Medici, il
dottor Hamer colleziona lauree ad honorem in medicina in
certi Paesi, e processi in altri, oltre a riempire periodica-
mente le cronache dei quotidiani di mezza Europa con le
sue vicende. Oncologo e ricercatore, basta il suo nome per-
ché nel mondo della Sanità si assista a una levata di scudi...
ma le sue casistiche di guarigione delle malattie degene-
rative sono impressionanti, tali da far vacillare l’edificio
della medicina ufficiale... E il dubbio di molti è che il suo
sistema sia così osteggiato proprio perché urta gli interessi
delle holding farmaceutiche... Come può essere che una grave malattia come il cancro sia
il tentativo del cervello di “riparare” (e quindi di guarire) un trauma subito? E che basti
individuare il trauma e “disfarlo” perché il cervello receda dalla sua azione “riparatrice”,
arrestando quindi la proliferazione delle cellule cancerose? E come possiamo indivi-
duare rapidamente questo trauma? Gli Autori, da anni studiosi del metodo Hamer, ce lo
spiegano in quest’ottimo libro (l’unico in Italia aggiornato ed esauriente sull’argomento),
scritto in modo che tutti lo possano capire, con l’aiuto di argute vignette.
Metamedicina:
Ogni sintomo è un messaggio.
La guarigione a portata di mano
di Claudia Rainville
Terza edizione, riveduta ed ampliata dall’Autrice.
448 pp.
Leggere i sintomi come messaggi del corpo: una chiave
semplice, fondata su un’enorme casistica, per compren-
dere cosa c’è dietro una malattia e guarire.
Dieci anni di lavoro nel campo della microbiologia hanno
fornito all’Autrice il rigore e il metodo d’indagine e di
analisi necessari per questa ricerca, durata a sua volta
diciannove anni. L’esperienza personale della malattia
(cancro, mal di schiena cronico, depressione nervosa e una
quantità di operazioni) e l’autoguarigione completa che ne è seguita l’hanno condotta a
testare con altri la sua convinzione: VI È UNA CORRELAZIONE fra sintomo e causa
profonda, confermata dal vissuto personale di migliaia di uomini e donne che si sono
rivolti a Claudia Rainville.
Se siete fra coloro che s’interrogano sul senso profondo della loro malattia, questo libro
potrebbe condurvi alle cause ultime e dare il via ad un vero processo di autoguarigione.
QUANDO IL CORPO TI DICE di amarti:
le cause metafisiche di 500 malattie
di Lise Bourbeau
336 pp.
Sono vent’anni che Lise Bourbeau conduce le sue ricerche
nel campo delle cause metafisiche delle malattie. Ne ha
derivato la certezza che qualsiasi disturbo d’ordine fisico è
la manifestazione (il segnale) d’un problema esistente sul
piano emozionale e sul piano mentale inconscio; la malattia
è dunque una preziosa alleata e non un nemico:
«Con mia grande felicità, ho scoperto che la malattia è
un dono per riequilibrare il nostro essere. Il corpo fisico,
infatti, non è la causa delle malattie: da solo è impoten-
te. La vita che lo alimenta proviene dall’anima, dalla
mente; e il corpo è semplicemente il riflesso di ciò che accade dentro di noi. Un corpo
malato, dunque, è un corpo che cerca di riequilibrarsi, giacché la salute ne è lo stato
naturale. Questo vale anche per il corpo emozionale e per il corpo mentale».
Se sta indubbiamente alla medicina curare il corpo, i risultati più completi si avranno
dunque quando, parallelamente, terremo conto anche della dimensione metafisica, con
un metodo che consente di fare ritorno all’armonia.
Lo scopo di questo prontuario che prende in esame circa 500 malattie è consentirci di
individuarne la causa profonda, sul piano emozionale, mentale e spirituale.
Riprogrammare l’inconscio
di Paul Liekens
164 pp.
Il “conscio” ci permette di pensare in modo razionale e
di manifestare la nostra volontà, mentre l’ “inconscio” fa
tutto ciò di cui non siamo coscienti, mentalmente e fisica-
mente. La sua logica, diversa da quella del conscio, spesso
ci pare irrazionale. Questo libro ci aiuta ad imparare il
linguaggio dell’inconscio e a riprogrammarlo per riuscire
finalmente ad ottenere gli effetti desiderati. L’Autore si
riferisce ampiamente alla P.N.L. (Programmazione Neuro
Linguistica) e ci insegna a:
- ampliare la nostra visione delle cose;
- comprendere il linguaggio dell’inconscio;
- comunicare e recepire meglio;
per:
- uscire dai limiti delle nostre credenze;
- migliorare la qualità della vita;
- modificare le relazioni con chi ci circonda;
- trasformare la vita per realizzare i nostri sogni.
Come trasformare le emozioni
negative
di Lama Guendune Rinpoche
114 pp.
Malgrado i nostri sforzi verso una vita positiva, le nostre reazioni
emotive ci trascinano molto spesso verso una negatività ancora
maggiore. Fortunatamente, la cura delle “distorsioni” della mente
è proprio il fulcro degli insegnamenti del Buddha, che Lama
Guendune Rinpoche ci propone con grande semplicità e precisione
in questo volume davvero prezioso. Non solo, dunque, descrive i
processi mentali che ostacolano lo sviluppo delle qualità benefiche,
ma soprattutto indica diversi metodi graduali per porvi rimedio. Mettendoli in pratica
riusciremo progressivamente a controllare le emozioni conflittuali, trasformandole e
riconoscendone la luminosa natura essenziale, per condurre infine anche le emozioni
sulla strada del Risveglio
di Anne Givaudan:
- INCONTRO CON GLI INVISIBILI CUSTODI DELLA NATURA
- VOLEVANO UN MASCHIETTO
- PRIGIONI O ALI: memorie da ritrovare, da liberare, da trasformare
- il patto violato: vite interrotte
- … DOPO L’11 SETTEMBRE: DALLA SOTTOMISSIONE ALLA LIBERTÀ (vol. II): i
documenti
- ANTICHE TERAPIE ESSENE E LETTURA DELL’AURA
- ALLEANZA
- WALK-IN: UOMINI CHE CAMBIANO CORPO
- FORME-PENSIERO: riconoscerle, scoprire la loro influenza sulla nostra vita
- FORME-PENSIERO II: trasformarle, guarirle
di Daniel Meurois-Givaudan:
- IL METODO DEL MAESTRO GESÙ
- FRANCESCO: l’uomo che parlava agli uccelli
- GLI ANNALI DELL’AKASHA: accedere alla memoria del pianeta
- I PRIMI INSEGNAMENTI DEL CRISTO
- L’UOMO CHE PIANTÒ IL CHIODO: dalla devastazione alla riconciliazione
- AKHENATON, IL FOLLE DI DIO
- MALATTIE KARMICHE: riconoscerle, comprenderle, superarle
- IL VANGELO DI MARIA MADDALENA. Restituito dal Libro del Tempo
- L’ERA DELLA COLOMBA: gli insegnamenti per 2000 anni dopo
- CONVERSAZIONI CON LORO
- ANIME INDESIDERATE
- COSÌ CURAVANO. Dagli Egizi agli Esseni: comprendere e praticare