Machine Translated by Google

Neurologia. 2016;31(2):113—120

NEUROLOGIA
www.elsevier.es/neurologia

RECENSIONE ARTICOLO

Interventi psicoterapeutici e psicosociali per

gestione dello stress nella sclerosi multipla: il contributo
di interventi basati sulla consapevolezza ,

A. Munoz ˜ San Joséa, C. Oreja-Guevara b, S. Cebolla Lorenzoa,

L. Carrillo Notarioa, B. Rodríguez Vegaa, C. Bayón Pérez a,ÿ

a Dipartimento di Psichiatria, Ospedale Universitario La Paz, Madrid, Spagna

b Dipartimento di Neurologia, Ospedale Clínico San Carlos, Madrid, Spagna

Ricevuto il 20 marzo 2015; accettato il 16 luglio 2015

Disponibile online dal 3 febbraio 2016

PAROLE CHIAVE Abstract Depressione o ansia nella sclerosi multipla (SM) è stata collegata a una condizione più grave
Sclerosi multipla;
decorso della malattia e un numero maggiore di ricadute, oltre a una minore aderenza al trattamento
Psicoterapia;
ed esacerbata disregolazione del sistema immunitario. Indagini recenti indicano che gli interventi psicoterapeutici
Psicosociale
per la gestione dello stress, come gli interventi basati sulla consapevolezza (MBI),
interventi;
potrebbe migliorare la qualità della vita, la depressione, l'ansia e l'affaticamento nei pazienti con SM. La
Consapevolezza;
consapevolezza promuove la capacità di rallentare e osservare le esperienze come sono veramente, il che migliora gli affetti
Cognitivo-comportamentale
regolamento. La consapevolezza si acquisisce attraverso l'allenamento; il suo vantaggio rispetto ad altri interventi
interventi;
Basato sulla consapevolezza
psicoterapeutici è che gli effetti possono permanere nel tempo, poiché coltivare la consapevolezza dipende da
interventi pratica regolare delle abilità apprese durante l'allenamento. L'obiettivo di questo articolo è quello di recensire
l'evidenza attuale di interventi psicoterapeutici e psicosociali, compresi gli MBI per
gestione dello stress e i loro effetti benefici sui pazienti con SM.
˜
© 2015 Società Spagnola di Neurologia. Pubblicato da Elsevier España, SLU Tutti i diritti
riservato.

˜
Si prega di citare questo articolo come: Munoz San José A, Oreja-Guevara C, Cebolla Lorenzo S, Carrillo Notario L, Rodríguez Vega B, Bayón Pérez C.
Interventi psicoterapeutici e psicosociali per la gestione dello stress nella sclerosi multipla: contributo degli interventi basati su
consapevolezza. Neurologia. 2016;31:113-120.
Questo studio è stato presentato al Primo Incontro Internazionale di Mindfulness (giugno 2014). Fu finanziato in parte da a
borsa di ricerca sulle malattie neurodegenerative della Ayuda Fundación Salud 2000 tra marzo 2013 e maggio 2014. ÿ Autore
corrispondente.
Indirizzo e-mail: cbayon@salud.madrid.org (C. Bayón Pérez).
˜
2173-5808/© 2015 Società Spagnola di Neurologia. Pubblicato da Elsevier España, SLU Tutti i diritti riservati.
Machine Translated by Google

˜
114 A. Munoz San José et al.

PAROLE CHIAVE
Interventi psicoterapeutici e psicosociali per la gestione dello stress nella sclerosi multipla:
Sclerosi multipla; contributo degli interventi basati sulla mindfulness
Psicoterapia; Abstract La presenza di depressione o ansia associata alla diagnosi di sclerosi multipla (SM) è stata
Interventi
correlata ad una peggiore evoluzione della malattia, con un maggior numero di ricadute, con una peggiore
psicosociale; aderenza al trattamento e una maggiore disregolazione del sistema immunitario. Studi recenti indicano che
Consapevolezza; gli interventi psicoterapeutici volti alla gestione dello stress, compresi gli interventi basati sulla consapevolezza
Interventi
(MBI), possono migliorare la qualità della vita, la depressione, l'ansia e l'affaticamento nei pazienti con
cognitivo diagnosi di SM. La consapevolezza o la piena attenzione promuove la capacità di osservare le esperienze
comportamentale; così come sono e migliora la regolazione emotiva. Questa abilità o atteggiamento viene appresa attraverso
Interventi basati
la formazione e ha il vantaggio rispetto ad altri interventi che l'effetto può durare nel tempo a seconda della
sulla
pratica personale. L'obiettivo di questo articolo è quello di rivedere le prove disponibili sull'efficacia degli
consapevolezza
interventi psicosociali e psicoterapeutici, in particolare MBI, nella gestione dei sintomi ansioso-depressivi e
dello stress percepito nei pazienti con diagnosi di SM. © 2015 Società Spagnola di Neurologia. Pubblicato
da Elsevier España, SLU Tutti i diritti riservati.
˜

introduzione della vita oltre a influenzare le interazioni familiari e sociali.

La sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica con decorso
imprevedibile, caratterizzata da infiammazione, demielinizzazione e
neurodegenerazione del sistema nervoso centrale.
Questi processi causano i sintomi della malattia.1,2 Il tipo più comune è
la SM recidivante-ricorrente.3,4 La SM è seconda solo agli incidenti
automobilistici come causa di disabilità nei giovani adulti ed è molto
diffusa in Europa ( 100-200 casi ogni 100 000 abitanti), inclusa la
Spagna (70-100 casi ogni 100 000). La prevalenza è molto alta negli
Stati Uniti e in Canada (fino a 300 casi ogni 100.000), ma bassa
nell'Africa subsahariana e nell'Asia orientale, rispettivamente di 2,1 e
2,2 casi ogni 100.000 abitanti.5,6 L'eziologia della malattia è sconosciuto
e non sono attualmente disponibili trattamenti curativi.
Attualmente, il trattamento mira a ridurre sia il numero che la gravità
delle riacutizzazioni e a ridurre la disabilità del paziente. Le terapie che
modificano la malattia, che agiscono sul sistema immunitario per
ottenere i risultati sopra elencati, rallentano la progressione della malattia
e migliorano la qualità di vita dei pazienti.7 I pazienti manifestano
frequentemente depressione, affaticamento e disfunzione cognitiva, noti
come sintomi nascosti di SM. I sintomi appaiono come comorbidità
sovrapposte che sono direttamente associate a marcatori di
infiammazione o neurodegenerazione.8 La prevalenza permanente
della depressione tra i pazienti con SM è di circa il 50%,9 rispetto al
15% nella popolazione generale; allo stesso modo, la prevalenza dei
disturbi d'ansia nei pazienti è del 25%.10 Una diagnosi di SM è associata
a un benessere soggettivo e una qualità di vita più poveri,11 così come
a difficoltà con le interazioni sociali e le relazioni interpersonali.12,13
Stanchezza, uno dei sintomi più comuni è presente in più dell'80% di
tutti i pazienti.14,15 Inoltre, dal 15% al 50% circa di tutti i pazienti
riferisce che la fatica è associata ad un aumento della disabilità; studi
hanno dimostrato che questo sintomo è un forte predittore di futura
inabilità al lavoro.16,17 La fatica diminuisce la qualità del paziente
Varie scale e questionari sono stati validati per misurare la qualità della
vita, anche se pochissimi trattamenti farmacologici sono in grado di
migliorare significativamente questo parametro.18
La disfunzione cognitiva è caratterizzata dal declino in domini
specifici come la velocità di elaborazione, l'attenzione, la memoria, le
funzioni esecutive e l'apprendimento. Le alterazioni in queste aree
possono essere rilevate per mezzo di sofisticate batterie di test
neuropsicologici anche nelle prime fasi della SM.19 In effetti, alcuni
suggeriscono che la disfunzione neuropsicologica che si manifesta in
assenza di qualsiasi sintomo fisico possa essere un marker molto
sensibile di danno cerebrale.20 Studi recenti mostrano che la cognizione
sociale è spesso compromessa e questa manifestazione ha un impatto
negativo sui meccanismi di gestione dello stress.21-23 La depressione
può influenzare il decorso della SM diminuendo l'aderenza del paziente
al trattamento e aumentando la disregolazione del sistema
immunitario associata alla malattia .24,25 Lo stress e l'ansia sono stati
anche collegati a una maggiore frequenza di esacerbazioni, e quindi a
un numero maggiore di lesioni demielinizzanti.26-32 Gli studi attuali su
modelli umani e animali indicano che, nel tempo, lo stress può alterare
drasticamente i meccanismi neurobiologici di omeostasi o controllo,
fondamentalmente a livello del sistema neuroendocrino e dei sistemi
di risposta allo stress.33,34 E il distress motorio attiva i sistemi
neuroendocrini di risposta allo stress e provoca un aumento della
secrezione dell'ormone dello stress.35 Studi recenti mostrano anche
un'associazione tra citochine e depressione. I meccanismi proposti
includono la reattività alterata dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, la
ridotta regolazione dei precursori della serotonina e la neurogenesi
alterata.36-38
La valutazione dell'efficacia dei trattamenti per la SM dovrebbe
tenere conto dei fattori sociali, psicologici ed emotivi inclusi nel concetto
di "qualità della vita".39,40 Gli interventi psicoterapeutici che aiutano a
ridurre lo stress, il disagio emotivo e l'affaticamento dei pazienti,
migliorando al contempo il livello psicosociale
Machine Translated by Google
Interventi basati sulla consapevolezza nella sclerosi multipla
La funzione dovrebbe essere offerta di routine come parte essenziale della
gestione della SM.41,42 Lo scopo di questo articolo è di rivedere gli
interventi psicosociali e psicoterapeutici utilizzati nei pazienti con SM e
l'effetto di questi interventi sui parametri correlati allo stress. A tal fine,
abbiamo utilizzato PubMed, Cochrane e PsychInfo per cercare articoli sugli
interventi psicoterapeutici, psicosociali e basati sulla consapevolezza (MBI)
e sulla gestione dello stress pubblicati negli ultimi 10 anni. Abbiamo anche
considerato articoli precedenti i cui risultati erano rilevanti. I riferimenti citati
da questi articoli sono stati utilizzati per individuare altri studi. Gli articoli
sono stati inclusi in questa revisione sistematica secondo i seguenti criteri:
(1) interventi che comportano la formazione in abilità psicosociali, approcci
psicoterapeutici o tecniche di gestione dello stress; (2) un campione di
studio composto parzialmente o completamente da pazienti con diagnosi
di SM.
Interventi psicosociali nella sclerosi
multipla
Gli interventi psicosociali sono definiti come programmi educativi o
interattivi volti a promuovere comportamenti sani.43 Tra questi a volte sono
inclusi programmi di allenamento fisico. Tuttavia, gli interventi che facilitano
il processo decisionale e gli interventi per la gestione dello stress si
adattano meglio a questa categoria e si sono dimostrati efficaci per
migliorare la qualità della vita e ridurre la depressione e l'affaticamento.44-46
I dati pubblicati indicano che la riabilitazione neuropsicologica ha solo un
effetto capacità limitata di recuperare le perdite cognitive nei pazienti con
SM.47
Allenamento fisico
I programmi di esercizio fisico per i pazienti con SM hanno mostrato effetti
benefici sulla qualità della vita, sullo stato emotivo, sull'affaticamento e
sulla funzione motoria, inclusa la velocità e la distanza del cammino, il tono
muscolare e la coordinazione.48-53 L'impatto dell'esercizio fisico sulla
progressione della malattia, in particolare la frequenza delle riacutizzazioni
e il numero delle lesioni demielinizzanti non è stato ancora studiato a
fondo. Un singolo studio recente ha concluso che l'esercizio fisico può
influenzare il decorso della SM, ma i dati rimangono scarsi.54
Psicoeducazione e informazione dei pazienti
L'effetto di informare i pazienti sulla malattia è stato valutato in una revisione
Cochrane del 2014. Tale revisione ha mostrato che la fornitura di
informazioni ha contribuito a una migliore consapevolezza da parte dei
pazienti della malattia, livelli più elevati di soddisfazione per l'assistenza e
una migliore qualità della vita.55 degli 8 studi inclusi nell'analisi hanno
valutato i cambiamenti comportamentali nei pazienti,56-59 e solo uno
studio ha riscontrato che l'intervento è efficace contro le riacutizzazioni.60
I pazienti che hanno partecipato a una sessione di formazione di 4 ore
sono stati sottoposti a meno trattamenti steroidei ea meno trattamenti che
richiedevano il ricovero in ospedale. Hanno anche fatto meno chiamate ai
loro medici per chiarire aspetti della gestione del trattamento. La scoperta
più interessante di tutte è stata che i pazienti che hanno partecipato alla
sessione di formazione hanno sperimentato
115
significativamente meno riacutizzazioni della SM rispetto al gruppo di
controllo in un periodo di follow-up di 2 anni.56
Interventi cognitivo-comportamentali
Gli interventi cognitivo-comportamentali (CBI) sono i programmi
psicoterapeutici che hanno maggiori probabilità di essere accettati dalla
comunità scientifica e quelli supportati dal più vasto corpo di ricerca
empirica. Hanno dimostrato la loro efficacia nel trattamento della maggior
parte dei disturbi mentali con una magnitudo dell'effetto del trattamento
medio di 0,82 rispetto al non trattamento; questa entità è simile a quella di
altri trattamenti ampiamente utilizzati.61 La maggior parte della ricerca
sull'ICB nella SM si concentra sui suoi effetti sui sintomi della depressione.
Studi clinici controllati randomizzati hanno dimostrato che la CBI è
efficace nel trattamento della depressione nei pazienti con diagnosi di SM;
la risposta a questo trattamento è uguale o superiore a quella ottenuta
usando antidepressivi o altri interventi.62,63 Altre variabili di esito che sono
state valutate includono l'uso di strategie di coping44 e la presenza di
fatica64; entrambe le aree hanno mostrato miglioramenti dopo l'intervento.
Pochissimi studi hanno valutato l'effetto della CBI sulla progressione
della SM.65 Mohr et al. scoperto un'associazione tra stress e attività
infiammatoria negli studi di risonanza magnetica cerebrale (MRI).30 Lo
stesso gruppo ha pubblicato il primo studio clinico controllato sull'effetto di
uno stress
intervento di gestione sulle lesioni demielinizzanti osservate mediante
risonanza magnetica.29 Un corso di 24 settimane di sessioni di formazione
individuali in strategie di gestione dello stress è stato correlato a una
significativa diminuzione del numero di nuove lesioni MRI in prova
soggetti rispetto ai pazienti in lista d'attesa. Questo gruppo ha anche
riscontrato che una percentuale maggiore di pazienti è rimasta libera da
lesioni durante il periodo di intervento. Tuttavia, gli effetti sono scomparsi
alla fine dell'intervento. Inoltre, lo studio non è stato in grado di chiarire se
gli effetti fossero dovuti ad aspetti specifici della gestione dello stress o ad
altri fattori, come l'assistenza e il supporto sociale ricevuti da questi
pazienti.29 Ad oggi, non sono stati pubblicati ulteriori studi che esplorano
questi argomenti.
I trattamenti online con strategie basate sulla CBI sono molto
interessanti poiché sono di facile accesso e anche in grado di offrire opzioni
di trattamento personalizzate che ottimizzano le risorse professionali.66
Tuttavia, non ci sono studi pubblicati che confrontino queste modalità di
somministrazione della CBI con gli interventi effettuati da telefono o in
sessioni individuali o di gruppo faccia a faccia.
Le domande sul meccanismo definitivamente responsabile dell'effetto
terapeutico degli interventi psicoterapeutici in generale, e della terapia
cognitivo-comportamentale in particolare, ruotano intorno al fatto se i
benefici osservati siano secondari a cambiamenti nel comportamento o
nello stile di vita, se abbiano a che fare con un maggiore sostegno da parte
del paziente e attenzione, o se derivano da alterazioni dei processi di
pensiero e delle emozioni del paziente.43 È necessario chiarire in che
misura il deficit cognitivo nella SM può influenzare l'effetto terapeutico di
questi interventi. Mohr et al. aver mostrato
che il deterioramento cognitivo e le lesioni demielinizzanti più estese sono
associate a una minore capacità di mantenere gli effetti benefici
dell'intervento una volta terminato.67
Machine Translated by Google
116
Interventi basati sulla consapevolezza nella
sclerosi multipla
La consapevolezza è definita come uno stato di coscienza che si
concentra sul presente senza interpretare o esprimere giudizi sulla
situazione. Il soggetto si concentra su ciò che sorge, siano esse
emozioni, pensieri o sensazioni corporee, mentre riconosce e accetta
ciascuno di questi fenomeni mentali.68,69 La pratica della
consapevolezza è stata riconosciuta come un modo per prestare
attenzione cosciente alle reazioni automatiche e ai processi
psicologici appresi che spesso contribuiscono allo squilibrio emotivo
e al comportamento disfunzionale.70 L'accettazione e la
consapevolezza dell'esperienza presente e la concentrazione su
tale esperienza sono state identificate come processi di cambiamento
o meccanismi di azione che aiutano a mitigare il disagio emotivo in
coloro che praticano la consapevolezza.71
L'addestramento alla consapevolezza viene intrapreso con
l'obiettivo di insegnare a un individuo a essere pienamente
consapevole di ciò che accade nel suo corpo e nella sua mente
(emozioni, pensieri, sensazioni corporee), senza che queste
informazioni suscitino reazioni fisiche o mentali.72 Mentre si trova in
un stato di consapevolezza, un individuo può modulare l'intensità dei
ricordi, diminuire la reattività, generare speranza e stabilire una
nuova identità. Un esempio potrebbe essere una persona con ricordi
dolorosi che non soccombe al dolore, alla fatica o ai limiti fisici.
Uno degli obiettivi della pratica della consapevolezza è allenare
l'uso dell'attenzione. Piuttosto che focalizzare semplicemente
l'attenzione, questo approccio consiste nell'applicare un'attenzione
rilassata (consapevolezza senza scelta) in modo tale che i fenomeni
e le sensazioni mentali fluiscano e raggiungano la coscienza,
fornendo un'esperienza fluttuante e una visione profonda del sé e
della realtà. La pratica accresce la capacità dell'individuo di
distinguere tra un'esperienza con tutte le sensazioni primarie che ci
permettono di percepirla, e le reazioni emotive o cognitive secondarie
che implicano un giudizio (buono, cattivo, indifferente) o una qualità
affettiva (piacevole, spiacevole). ; questi ultimi tendono a nascere da
ricordi ed esperienze passate. Implica usare la mente al massimo
delle sue capacità e vivere ciò che sta accadendo in ogni momento
come se fosse la prima volta: quali sono i tuoi pensieri, emozioni e
sensazioni corporee in questo momento? E adesso? E adesso? La
differenziazione tra queste 2 modalità di elaborazione facilita lo
sviluppo dell'"io osservatore" .73,74
La ricerca mostra che i continui tentativi di reprimere o evitare
pensieri o emozioni (strategie di coping comuni) non fanno che
aumentare la frequenza e l'intensità di quei pensieri ed emozioni.75
Tuttavia, la consapevolezza aumenta la dispersione del processo di
pensiero e cambia le relazioni con quei pensieri. Quando una
persona presta attenzione a un punto focale specifico, sia la
respirazione, il corpo, i suoni, ecc., quella persona è anche
consapevole delle reazioni causate dalla focalizzazione su quel
punto, il che significa che l'individuo osserva il processo di attenzione,
oppure si impegna nella coscienza metacognitiva.
La premessa centrale delle strategie terapeutiche che fanno uso
della consapevolezza è che lo stato mentale di supervisione
metacognitiva attiva è in grado di alterare i circuiti automatici creati
dal pensiero ripetitivo.76-78 Come con qualsiasi altra capacità
psicologica, la consapevolezza migliora con la pratica. Le
tecniche di consapevolezza possono essere utilizzate in associazione
al trattamento farmacologico. Possono
˜
A. Munoz San José et al.
essere anche una delle componenti principali di un intervento
psicoterapeutico come, ad esempio, la terapia cognitiva basata sulla
consapevolezza,77 la riduzione dello stress basata sulla
consapevolezza (MBSR),79,80 la terapia narrativa basata sulla
consapevolezza (MBNT),72 la terapia comportamentale dialettica,
81 e terapia di accettazione e impegno.75,82 Negli ultimi 30 anni gli
MBI sono diventati mezzi sempre più popolari per invecchiare
diversi aspetti delle malattie croniche.83 La riduzione dello stress
basata sulla meditazione (MBSR), progettata da Kabat-Zinn, è
l'intervento che è stato descritto nella maggior parte degli studi sulle
condizioni di salute medica e mentale.79,80,84,85 Si dice che
l'allenamento alla consapevolezza, attraverso i programmi MBSR,
susciti effetti neuroendocrini, immunologici e neuroplastici, ma la
natura di questi effetti ha non è stato studiato.86-89
Il programma MBSR si svolge nell'arco di 8 settimane in sessioni
di gruppo della durata di 2,5 ore. Il suo scopo è coltivare la
consapevolezza attraverso la pratica della meditazione e dell'hatha
yoga.90 Ogni sessione prevede la pratica delle tecniche, la
condivisione di esperienze e difficoltà di apprendimento e la
spiegazione di come gli interventi psicoeducativi influiscono sullo
stress. Si consiglia inoltre di leggere saggi o poesie e utilizzare
metafore in queste sessioni. Attraverso la pratica formale e informale,
MBSR insegna ai pazienti a rafforzare le proprie capacità nelle
seguenti aree: (1) concentrarsi sul presente e accettare esperienze
o pensieri mentre emergono senza cercare di controllarli; (2)
esplorare l'esperienza enfatizzandone gli aspetti emotivi e sensoriali
piuttosto che fornire una descrizione verbale o intellettuale di tali
aspetti; (3) accettare pienamente l'esperienza, inclusi elementi sia
positivi che negativi come sentimenti di frustrazione, rabbia o disagio;
(4) scegliere attivamente le esperienze da vivere e su quali elementi
agire, focalizzare o esaminare; (5) rinunciare a ogni pretesa di avere
il controllo diretto sulla realtà.90 Numerosi studi hanno dimostrato
che il programma MBSR è efficace per ridurre i livelli di ansia e
migliorare il benessere psicologico dei pazienti in situazioni di stress.
Lo stress dei pazienti può derivare da una varietà di condizioni
cliniche tra cui malattie croniche, cancro, SM e fibromialgia.83,91-93
Gli studi pubblicati sugli MBI nella SM sono scarsi. Una revisione
del 2014 basata sui risultati di 3 studi di buona qualità metodologica,
con un totale di 183 pazienti, ha concluso che gli MBI potrebbero
essere utili. Indicava specificamente miglioramenti nella qualità della
vita, nella salute mentale (ansia e depressione) e in alcuni parametri
fisici come la fatica.83 Grossman et al. ha pubblicato uno studio
clinico su pazienti con diagnosi di SM in cui l'MBSR è stato
confrontato con il trattamento convenzionale e ha riportato
miglioramenti nella qualità della vita, oltre a livelli più bassi di
depressione e affaticamento.94 Lo studio non includeva variabili
della funzione immunitaria, misure neurocognitive, o risultati di studi
di risonanza magnetica. Uno dei suoi limiti era l'assenza di confronti
tra l'intervento basato sulla consapevolezza e un'alternativa attiva, il
che significa che la specificità dell'intervento non può essere valutata
e gli effetti ottenuti possono essere il risultato di fattori non specifici.
Risultati simili sono stati ottenuti in un recente studio sugli interventi
basati sulla consapevolezza utilizzando Skype nei pazienti con SM:
questo studio ha riscontrato miglioramenti nelle aree del dolore,
della fatica, dell'ansia e della depressione nel gruppo di intervento
rispetto ai controlli.95 Schirda et al. associata la presenza di
Machine Translated by Google
Interventi basati sulla consapevolezza nella sclerosi multipla
abilità che possono essere allenate attraverso la consapevolezza,
e che non richiedono una formazione preliminare, con meno
disregolazione emotiva e una migliore qualità della vita nei pazienti
con SM. La loro ipotesi era che la disregolazione emotiva potesse
essere un sintomo chiave che influenza la qualità della vita di questi
pazienti, specialmente quelli con sintomi che indicano alti livelli di
depressione.96 Il nostro gruppo di studio sta preparando uno studio
clinico randomizzato che confronta l'intervento basato sulla
consapevolezza con l'intervento psicoeducativo. Oltre alle variabili
di qualità della vita, depressione, ansia e affaticamento, abbiamo
incluso i parametri immunitari per valutare come l'allenamento alla
consapevolezza possa influenzarli.
Non comprendiamo ancora l'esatta relazione tra la pratica della
consapevolezza e i benefici psicologici osservati nei pazienti con
SM. Studi recenti hanno collegato la disfunzione cognitiva nella SM,
riferendosi fondamentalmente a difficoltà con attenzione sostenuta
e funzione esecutiva, a meccanismi di coping malsani.97,98 Howells
et al. hanno dimostrato che gli interventi basati sulla consapevolezza
aumentano la capacità di attenzione e riducono l'interferenza da
informazioni irrilevanti. In quanto tale, l'uso degli MBI può aiutare i
pazienti con SM a promuovere meccanismi di coping positivi basati
su strategie di risoluzione dei problemi.99 Un altro punto rilevante
è che i risultati dell'allenamento di consapevolezza sono stati
collegati a parametri immunitari migliorati e i cambiamenti
immunitari sono associati a riduzioni di sintomi depressivi e
miglioramenti nella qualità della vita.94 Fang et al. hanno scoperto
che i pazienti che hanno riportato un aumento del benessere
mentale dopo aver frequentato un programma MBSR di 8 settimane
hanno mostrato un aumento dell'attività citolitica delle cellule NK,
mentre quelli senza alcun aumento del benessere mentale non
hanno mostrato alcun cambiamento nell'attività NK.100
Infine, l'effetto benefico della pratica della mindfulness può
essere correlato alla diminuzione dei livelli di cortisolo, che svolge
un ruolo essenziale nella modulazione dello stress.101 In contrasto
con gli interventi cognitivo-comportamentali, che hanno dimostrato
di avere un effetto temporaneo sulla riduzione dello stress che
rimane nel corso dell'intervento,29 gli MBI possono avere il
vantaggio di un effetto che persiste nel tempo, poiché l'approccio
enfatizza la pratica individuale regolare delle abilità apprese.102
Conclusioni
La SM è una malattia cronica con effetti negativi sulla qualità della
vita. Lo stress può svolgere un ruolo importante nella progressione
della malattia. Gli interventi psicosociali, in particolare gli MBI che
mirano a ridurre o gestire lo stress, possono essere utili per i
pazienti con SM. Sono associati a miglioramenti delle misure di
qualità della vita, depressione e affaticamento. La ricerca futura
dovrebbe valutare potenziali cambiamenti nei parametri immunitari,
nonché eventuali benefici aggiuntivi di questi interventi utilizzati
come adiuvanti a diversi trattamenti farmacologici. Allo stesso
modo, sono necessarie analisi costi-utilità per promuovere
l'attuazione di questi interventi nei nostri sistemi sanitari.
Conflitto di interessi
Gli autori non hanno conflitti di interesse da dichiarare.
117
Riferimenti
1. Lassmann H. Sclerosi multipla: lezioni dal neu molecolare
ropatologia. Esp Neurolo. 2014:262.
2. Weinstock-Guttman B, Jacobs LD, Brownscheidle CM, Baier M, Rea
DF, Apatoff BR, et al. Caratteristiche della sclerosi multipla nei
pazienti afroamericani nel Consorzio per la sclerosi multipla dello
Stato di New York . Mult Scler. 2003;9:293-8.
3. Lublino FD, Reingold SC. Definire il decorso clinico della sclerosi
multipla: risultati di un'indagine internazionale . Comitato consultivo
della National Multiple Sclerosis Society (USA) sugli studi clinici di
nuovi agenti nella sclerosi multipla . Neurologia. 1996;46: 907-11.
4. Lublin FD, Reingold SC, Cohen JA, Cutter GR, Sørensen PS,
Thompson AJ, et al. Definire il decorso clinico della sclerosi multipla:
le revisioni del 2013 . Neurologia. 2014;83:278-86.
5. Compston A, Confavreux C. La distribuzione della sclerosi multipla .
Sclerosi multipla di McAlpine . 4a ed. Londra: Churchill Livingstone
Elsevier; 2005. pag. 71-112.
6. Browne P, Chandraratna D, Angood C, Tremlett H, Baker C, Taylor
BV, et al. Atlas of Multiple Sclerosis 2013: un problema globale in
crescita con diseguaglianze diffuse . Neurologia. 2014;83:1022—4.
7. Brück W, Gold R, Lund BT, Oreja-Guevara C, Prat A, Spencer CM,
et al. Decisioni terapeutiche nella sclerosi multipla: andare oltre
l'efficacia. J Am Med Assoc Neurol. 2013;70:1315—24.
8. De Sa JC, Airas L, Bartholome E, Grigoriadis N, Mattle H, Oreja
Guevara C, et al. Terapia sintomatica nella sclerosi multipla: una
rassegna per un approccio multimodale nella pratica clinica . Il
disturbo neurologico avverso . 2011;24:139-68.
9. Feinstein A. Sclerosi multipla e depressione. Mult Scler. 2011;17:1276
—81.
10. Feinstein A, O'Connor P, Gray T , Feinstein K. Gli effetti dell'ansia
sulla morbilità psichiatrica nei pazienti con sclerosi multipla . Mult
Scler. 1999;5:323—6.
11. Benito-Leon J, Morales MJ, Rivera-Navarro J, Mitchell A. Una
rassegna sull'impatto della sclerosi multipla sulla qualità della vita
correlata alla salute . Disabile riabilitazione. 2003;25:1291-304.
12. Janssens A, van Dorn P, de Boer J, van der Meché FG, Passchier
J, Hintzen RQ. Impatto della sclerosi multipla di recente diagnosi
sulla qualità della vita, ansia, depressione e angoscia di pazienti e
partner. Scansione Acta Neurol . 2003;108:389-95.
13. Mohr DC, Dick PP, Russo D, Pinn J, Boudewyn AC, Likosky W, et
al. L' impatto psicosociale della sclerosi multipla: esplorare la
prospettiva del paziente . Guarisci Psicolo. 1999;18:376—82.
14. Morris G, Berk M, Walder KMM. Vie centrali che causano
affaticamento nelle malattie neuro-infiammatorie e autoimmuni .
BMC Med. 2015;6:28.
15. Morris G, Maes M. L'encefalomielite mialgica /sindrome da
stanchezza cronica e l' encefalomielite disseminata / sclerosi
multipla mostrano notevoli livelli di somiglianza nella fenomenologia
e nelle caratteristiche neuroimmuni . BMC Med. 2013;17:205.
16. Julian LJ, Vella LVT, Hadjimichael O, Mohr DC. L'occupazione nella
sclerosi multipla. Uscita e rientro nel mondo del lavoro . J Neurol.
2008;255:1354-60.
17. Hadjimichael O, Vollmer T, Oleen -Burkey M, Comitato di ricerca
nordamericano sulla sclerosi multipla. Caratteristiche della fatica
nella sclerosi multipla: indagine del North American Research
Committee on Multiple Sclerosis (NARCOMS ) . Guarisci i risultati
della vita qualitativa . 2008;6:100.
18. Khan F, Amatya B, Galea M. Gestione della fatica nelle persone con
sclerosi multipla. Neurolo anteriore . 2014;15:177.
19. Feuillet L, Reuter F, Audoin B, Malikova I, Barrau K, Cherif AA, et
al. Deterioramento cognitivo precoce in pazienti con sindrome
clinicamente isolata suggestiva di sclerosi multipla. Mult Scler.
2007;13:124—7.
20. Filippi M, Rocca MA, Benedict RH, DeLuca J, Geurts JJ, Rombouts
SA, et al. Il contributo della risonanza magnetica nella valutazione
Machine Translated by Google
118
deterioramento cognitivo nella sclerosi multipla. Neurologia.
2010;75:2121-8.
21. Henry A, Tourbah A, Chaunu MP, Rumbach L, Montreuil M,
Bakchine S. Deficit cognitivi sociali nella sclerosi multipla recidivante . _ J Int
Neuropsychol Soc. 2011;17:
1122-31.
22. Kraemer M, Herold M, Uekermann J, Kis B, Wiltfang J, Daum
io, et al. Teoria della mente ed empatia nei pazienti in tenera età
stadio della sclerosi multipla recidivante remittente . Clin Neurol Neurosurg .
2013;115:1016—22.
23. Banati M, Sandor J, Mike A, Isole E , Bors L, Feldmann A, et al.
Cognizione sociale e teoria della mente in pazienti con sclerosi multipla
recidivante remittente . Eur J Neurol. 2010;17:426-33.
24. Mohr DC, Goodkin DE, Likosky W, Gatto N, Baumann KA, Rudick
RA. Il trattamento della depressione migliora l' aderenza alla terapia con
interferone beta -1b per la sclerosi multipla. Arci Neurolo.
1997;54:531—3.
25. Mohr DC, Goodkin DE, Islar J, Hauser SL, Genain CP. Trattamento
della depressione è associato alla soppressione di aspecifici e
risposte T(H)1 antigene-specifiche nella sclerosi multipla. Arco
Neurolo. 2001;58:1081-6.
26. Mohr DC, Hart SL, Julian L, Cox D, Associazione Pelletier D.
tra eventi di vita stressanti ed esacerbazione in molteplici
sclerosi: una meta-analisi. BMJ Fr Med J. 2004;328:731.
27. Potagas C, Mitsonis C, Watier L, Dellatolas G, Retziou A,
Mitropoulos P, et al. Influenza dell'ansia e degli eventi di vita stressanti
riportati sulle ricadute nella sclerosi multipla : una prospettiva
studia. Mult Scler. 2008;14:1262—8.
28. Heesen C, Oro SM. Non stressarti per questo! È la gestione dello stress
una terapia modificante la malattia per la sclerosi multipla? Neurologia.
2012;79:398—9.
29. Mohr DC, Lovera J, Brown T, Cohen B, Neylan T, Henry R, et al.
Uno studio randomizzato di gestione dello stress per la prevenzione di
nuove lesioni cerebrali nella SM. Neurologia. 2012;79:412-9.
30. Mohr DC, Goodkin DE, Bacchetti P, Boudewyn AC, Huang
L, Marietta P, et al. Stress psicologico e successiva comparsa di nuove
lesioni cerebrali MRI nella SM . _ Neurologia.
2000;55:55-61.
31. Golan D, Somer E, Dishon S, Cuzin-Disegni L, Miller A. Impact of
esposizione allo stress bellico sulle esacerbazioni della sclerosi multipla.
Anna Neurol. 2008;64:143-8.
32. Yamout B, Itani S, Hourany R, Sibaii AM, Yaghi S. L' effetto di
stress bellico sulle esacerbazioni della sclerosi multipla e radiologiche
attività della malattia . J Neurol Sci. 2010;288(1-2):42—4.
33. Lupien SJ, McEwen BS, Gunnar MR, Heim C. Effetti dello stress
per tutta la durata della vita sul cervello, sul comportamento e sulla cognizione.
Nat Rev Neurosci. 2009;10:434-45.
34. Nicolaides NC, Kyratzi E, Lamprokostopoulou A, Chrousos GP,
Charmandari E. Lo stress, il sistema dello stress e il ruolo dei glucocorticoidi .
Neuroimmunomodulazione. 2015;22(1—2):6—19.
35. Maes M. Elevate concentrazioni sieriche dei recettori di interleuchina-6 (IL-6)
e IL-6 nel disturbo da stress post-traumatico a seguito di
eventi traumatici accidentali causati dall'uomo . Psichiatria biologica .
1999;45:833—9.
36. Raison CL, Capuron L, Miller AH. Le citochine cantano il blues:
infiammazione e patogenesi della depressione . Tendenze
Immunolo. 2006;27:24-31.
37. Lotrich FE, El-Gabalawy H, Guenther LC, Ware CF. Il ruolo
dell'infiammazione nella fisiopatologia della depressione : diversi trattamenti
e loro effetti . _ J Supplemento reumatolico
2011;88:48-54.
38. Zunszain PA, Anacker C, Cattaneo A, Carvalho LA, Pari ante CM.
Glucocorticoidi, citochine e anomalie cerebrali
in depressione. Psichiatria Prog Neuropsychopharmacol Biol .
2011;35:722-9.
39. Bruce JM, Hancock LM, Arnett P, Lynch S. Adesione al trattamento nella
sclerosi multipla : associazione con lo stato emotivo ,
personalità e cognizione. J Comportamento Med. 2010;33:219-27.
˜
A. Munoz San José et al.
40. Fischer A, Heesen C, Oro SM. Misure di esito biologico per interventi
comportamentali nella sclerosi multipla . Là
Adv disturbo neurologico. 2011;4:217-29.
41. Plough MA, Finlayson M, Rezac M. Una revisione dell'ambito degli interventi
di autogestione per gli adulti con sclerosi multipla.
PM R. 2011; 3: 251-62.
42. Lejbkowicz I, Caspi O, Miller A. Medicina partecipativa
e responsabilizzazione del paziente verso un'assistenza sanitaria
personalizzata nella sclerosi multipla. Rev Neurother esperto . 2012;12:
343-52.
43. Heesen C, Köpke S, Kasper J, Poettgen J, Tallner A,
Mohr DC, et al. Interventi comportamentali nella sclerosi multipla : una
prospettiva biopsicosociale . Rev Neurother esperto .
2012;12:1089—100.
44. Thomas PW, Thomas S, Hillier C, Galvin K, Baker R. Interventi psicologici per
la sclerosi multipla. Database Cochrane
Syst Rev. 2006;1:CD004431. Revisione.
45. Khan F, Turner-Stokes L, Ng L, Kilpatrick T. Multidisciplinare
riabilitazione per adulti con sclerosi multipla. Cochrane
Sistema di database Rev. 2007;2:CD006036 .
46. Motl RW, Goldman MD, Benedict RH. Insufficienza deambulatoria _
pazienti con sclerosi multipla: esercizio fisico come opzione terapeutica .
Neuropsichiatria Dis Treat. 2010;16:767-74.
47. Campionati europei Rosti-Otajärvi, Hämäläinen PI. Riabilitazione
Neuropsicologica per la Sclerosi Multipla . Sistema di database Cochrane Rev.
2014;11:CD009131.
48. Motl RW, Gosney JL. Effetto dell'allenamento fisico sulla qualità della vita
nella sclerosi multipla : una meta-analisi . Mult Scler.
2008;14:129-35.
49. Schulz KH, Gold SM, Witte J, Bartsch K, Lang UE, Hellweg
R, et al. Impatto dell'allenamento aerobico sul sistema immunitario -endocrino
parametri, fattori neurotrofici , qualità della vita e funzione coordinativa nella
sclerosi multipla . J Neurol Sci. 2004;
225(1-2):11-8.
50. Snook EM, Motl RW. Effetto dell'allenamento fisico sulla deambulazione _
mobilità nella sclerosi multipla: una meta-analisi. Neuroriabilitazione
Riparazione neurale . 2009;23:108-16.
51. Andreasen AK, Stenager E, Dalgas U. L' effetto della terapia fisica sulla fatica
nella sclerosi multipla . Mult Scler.
2011;17:1041-54.
52. Asano M, Finlayson ML. Meta-analisi di tre diversi tipi
di interventi di gestione della fatica per le persone con multiplo
sclerosi: esercizio, educazione e farmaci. Mult Scler Int.
2014;2014:798285.
53. Bansi J, Bloch W, Gamper U, Riedel S, Kesselring J. Endurance
training nella SM: risposte immunitarie a breve termine e loro relazione
all'idoneità cardiorespiratoria , alla qualità della vita correlata alla salute e
fatica. J Neurol. 2013;260:2993—3001.
54. Dalgas U, Stenager E. Esercizio e progressione della malattia nella sclerosi
multipla : l' esercizio può rallentare la progressione della
sclerosi multipla? Il disturbo neurologico avverso . 2012;5:81-95.
55. Köpke S, Solari A, Khan F, Heesen C, Giordano A. Informazioni per le persone
con sclerosi multipla ( protocollo).
Sistema di database Cochrane Rev. 2010;10:CD008757 .
56. Köpke S, Kasper J, Mühlhauser I, Nübling M, Heesen C. Paziente
programma educativo per migliorare l' autonomia decisionale in più
gestione della recidiva della sclerosi : uno studio randomizzato controllato .
Molto Scler. 2009; 15: 96-104.
57. Solari A, Martinelli V, Trojano M, Lugaresi A, Granella F, Gior dano A, et al.
Un aiuto informativo per multiplo di nuova diagnosi
pazienti affetti da sclerosi migliora la conoscenza della malattia e la
soddisfazione con la cura. Mult Scler. 2010;16:1393-405.
58. Prunty MC, Sharpe L, Butow P, Fulcher G. La maternità
scelta: un aiuto decisionale per le donne con sclerosi multipla.
Pazienti Educazione Conti . 2008;71:108-15.
59. Young FK, Brooks BR. I manuali didattici per i pazienti migliorano la
conservazione delle informazioni sul trattamento : una sperimentazione clinica controllata in
sclerosi multipla. J Neurosci infermieri. 1986;18:26—8.
Machine Translated by Google
Interventi basati sulla consapevolezza nella sclerosi multipla
60. Köpke S, Kern S, Ziemssen T, Berghoff M, Kleiter I, Marziniak M, et al.
Programma di informazione del paziente basato sull'evidenza nella
sclerosi multipla precoce : uno studio randomizzato controllato . J Neurol
Neurochirurgia Psichiatria. 2014;85:411-8.
61. Lambert MJ, Bergin AE. L' efficacia della psicoterapia.
In: Bergin AE, Garfield SLE, editori. Manuale di psicoterapia e
cambiamento comportamentale . 4a ed. New York: Wiley; 1994. pag.
143-89.
62. Mohr DC, Boudewyn AC, Goodkin DE, Bostrom A, Epstein L. Risultati
comparativi per la terapia cognitivo-comportamentale individuale , la
psicoterapia di gruppo espressiva di supporto e la ser tralina per il
trattamento della depressione nella sclerosi multipla. J Consulta Clin
Psychol. 2001;69:942-9.
63. Mohr DC, Hart SL, Goldberg A. Effetti del trattamento per la depressione
sulla fatica nella sclerosi multipla. Psychosom Med. 2003;65:542-7.
64. Van Kessel K, Moss-Morris R, Willoughby E, Chalder T, John son MH,
Robinson E. Uno studio randomizzato controllato di terapia cognitivo
comportamentale per la fatica da sclerosi multipla . Psychosom Med.
2008;70:205-13.
65. Reynard AK, Sullivan AB, Rae-Grant A. Una revisione sistematica degli
interventi di gestione dello stress per i pazienti con sclerosi multipla . Int J
MS Care. 2014;16(autunno):140-4.
66. Harrison V, Proudfoot J, Wee PP, Parker G, Pavlovic DH, Man icavasagar
V. Salute mentale mobile : revisione del campo emergente e studio del
proof of concept . J Ment Heal. 2011;20:509-24.
67. Mohr DC, Epstein L, Luks TL, Goodkin D, Cox D, Goldberg A.
Il volume della lesione cerebrale e la funzione neuropsicologica
predicono l'efficacia del trattamento per la depressione nella sclerosi
multipla. J Consulta Clin Psychol. 2003;71:1017-24.
68. Bishop SR, Lau M, Shapiro SL, Carlson L, Anderson ND, Carmody J, et al.
Mindfulness: una proposta definizione operativa . Clin Psychol Sci Pract.
2004;11:230-41.
69. Kabat-Zinn J. Interventi basati sulla consapevolezza nel contesto: passato,
presente e futuro. Clin Psychol Sci Pract. 2003;10:144-56.
70. Williams JM. Mindfulness e processo psicologico . Emozione. 2010;10:1—
7.
71. Germer C, Siegel R, Fulton P. Mindfulness e psicoterapia.
New York: Guilford Press; 2005.
72. Rodríguez Vega B , Fernández Liria A. Terapia narrativa per la depressione
basata sulla consapevolezza . Bilbao: Desclee de Brouwer; 2012.
73. Camere R, Lo BC, Allen NB. L' impatto del training intensivo sulla
consapevolezza sul controllo dell'attenzione, sullo stile cognitivo e sugli affetti.
Cognit Res Ther . 2008;33:32-22.
74. Farb NAS, Segal ZV, Mayberg H, Bean J, Mc-Keon D, Fatima Z, et al.
Prestare attenzione al presente: la meditazione di consapevolezza rivela
modalità neurali distinte di autoreferenzialità. Soc Cogn Affect Neu rosci.
2007;2:313-22.
75. Hayes SC, Wilson KG, Gifford EV, Follette VM, Strosahl K.
Evitamento sperimentale e disturbi del comportamento : un approccio
dimensionale funzionale alla diagnosi e al trattamento. J Consulta Clin
Psychol. 1996;64:1152-68.
76. Cebolla A, Mirò Barrachina MT. Gli effetti della terapia cognitiva basata
sulla consapevolezza . Psychol Spagna. 2009;13:9—16.
77. Segal ZV, Williams MG, Teasdale JD. Terapia cognitiva per la depressione
basata sulla consapevolezza: un nuovo approccio per prevenire le
ricadute. New York: The Guilford Press; 2002.
78. Teasdale JD, Segal ZV, Williams JM, Ridgeway VA, Soulsby JM, Lau MA.
Prevenzione delle ricadute/recidive nella depressione maggiore mediante
la terapia cognitiva basata sulla consapevolezza . J Consulta Clin Psychol.
2000;68:615-23.
79. Kabat-Zinn J, Lipworth L, Burncy R, Sellers W. Follow-up di quattro anni
di un programma basato sulla meditazione per l' autoregolazione del
dolore cronico : risultati del trattamento e compliance. Clin J Pain.
1986;2:159-774.
80. Miller JJ, Fletcher K, Kabat-Zinn J. Follow-up triennale e implicazioni
cliniche di uno stress basato sulla meditazione di consapevolezza
119
intervento di riduzione nel trattamento dei disturbi d' ansia .
Psichiatria Gen Hosp . 1995;17:192—200.
81. Linehan MM. Terapia comportamentale dialettica per il disturbo borderline
di personalità . Teoria e metodo. Bull Menn Clin. 1987;51:261-76.
82. Hayes SC, Luoma JB, Bond FW, Masuda A, Lillis J. Terapia dell'accettazione
e dell'impegno : modello, processi e risultati.
Comportamento ris . 2006;44:1-25.
83. Simpson R, Booth J, Lawrence M, Byrne S, Mair F, Mercer S.
Interventi basati sulla consapevolezza nella sclerosi multipla : una
revisione sistematica . Neurolo BMC . 2014;14.
84. Piet J, Hougaard E. L' effetto della terapia cognitiva basata sulla
consapevolezza per la prevenzione delle ricadute nel disturbo depressivo
maggiore ricorrente : una revisione sistematica e una meta-analisi. Clin
Psychol Rev. 2011;31:1032-40.
85. Lawrence M, Booth J, Mercer S, Crawford E. Una revisione sistematica dei
benefici degli interventi basati sulla consapevolezza a seguito di attacco
ischemico transitorio e ictus . Int J Corsa. 2013;8:465-74.
86. Robinson FP, Mathews HL, Witek -Janusek L. Risposta immunitaria psico-
endocrina alla riduzione dello stress basata sulla consapevolezza negli
individui infettati dal virus dell'immunodeficienza umana : uno studio quasi
sperimentale. J complemento alternativo Med. 2003;9:683-94.
87. Davidson RJ, Kabat-Zinn J, Schumacher J, Rosenkranz M, Muller D,
Santorelli SF, et al. Alterazioni nel cervello e nella funzione immunitaria
prodotte dalla meditazione di consapevolezza . Psychosom Med.
2003;65:564-70.
88. Carlson LE, Speca M, Patel KD, Goodey E. Riduzione dello stress basata
sulla consapevolezza in relazione a qualità della vita, umore, sintomi di
stress e livelli di cortisolo, deidroepiandrosterone solfato (DHEAS) e
melatonina in pazienti ambulatoriali con cancro al seno e alla prostata .
Psiconeuroendocrinologia. 2004;29:448-74.
89. Hölzel BK, Lazar SW, Gard T, Schuman-Olivier Z, Vago DR, Ott U. Come
funziona la meditazione di consapevolezza ? Proporre meccanismi di
azione da una prospettiva concettuale e neurale .
Perspect Psychol Sci. 2011;6:537-59.
90. Kabat-Zinn J. Vita da catastrofe totale : usare la saggezza del corpo e della
mente per affrontare lo stress, il dolore e la malattia. New York: Delacourt;
1990.
91. Bohlmeijer E, Prenger R, Taal E, Cuijpers P. Gli effetti della terapia di
riduzione dello stress basata sulla consapevolezza sulla salute mentale
degli adulti con una malattia medica cronica: una meta-analisi. J
Psychosom Res. 2010;68:539-44.
92. Cramer H, Lauche R, Paul A, Dobos G. Riduzione dello stress basata sulla
consapevolezza per il cancro al seno: una revisione sistematica e una
meta analisi. Corr Oncol. 2012;19:e343—52.
93. Lauche R, Cramer H, Dobos G, Langhorst J, Schmidt S. Una revisione
sistematica e una meta-analisi della riduzione dello stress basata sulla
consapevolezza per la sindrome fibromialgica . J Psychosom Res.
2013;75:500—10.
94. Grossman P, Kappos L, Gensicke H, D'Souza M, Mohr DC, Penner IK, et
al. La qualità della vita della SM , la depressione e l' affaticamento
migliorano dopo l' allenamento alla consapevolezza : uno studio
randomizzato . Neurologia . 2010;75:1141-9.
95. Bogosian A, Chadwick P, Windgassen S, Norton S, McCrone P, Mosweu
I, et al. Il disagio migliora dopo l' allenamento alla consapevolezza per la
SM progressiva : uno studio pilota randomizzato . Mult Scler.
2015;21:1184-94.
96. Schirda B, Nicholas JA, Prakash RS. Esaminare la consapevolezza dei
tratti , la disregolazione emotiva e la qualità della vita nella sclerosi
multipla. Guarisci Psicolo. 2015;34:1107-15.
97. Goretti B, Portaccio E, Zipoli V, Hakiki B, Siracusa G, Sorbi S, et al. Impatto
del deterioramento cognitivo sulle strategie di coping nella sclerosi
multipla . Clin Neurol Neurochirurgia. 2010;112: 127-30.
98. Goretti B, Portaccio E, Zipoli V, Razzolini L, Amato MP. Cop ing strategies,
cognitive impairment, psychological variables
Machine Translated by Google
120
e il loro rapporto con la qualità della vita nella sclerosi multipla.
Neurol Sci. 2010;31 Suppl. 2:S227—30.
99. Howells FM, Ives-Deliperi VL, Horn NR, Stein DJ. La terapia cognitiva
basata sulla consapevolezza migliora il controllo frontale
disturbo bipolare : uno studio pilota EEG . Psichiatria BMC . 2012;
29:15.
100. Fang CY, Reibel DK, Longacre ML, Rosenzweig S, Campbell DE,
Douglas SD. Il benessere psicosociale migliorato dopo la partecipazione
a un programma di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza è
˜
A. Munoz San José et al.
associato ad una maggiore attività delle cellule natural killer . J Altern
Complemento Med. 2010; 16: 531-8.
101. Brand S, Holsboer-Trachsler E , Naranjo JR, Schmidt S. Influenza
della pratica di consapevolezza sul cortisolo e sul sonno
meditatori a lungo e a breve termine . Neuropsicobiologia.
2012;65:109-18.
102. Kahl KG, Winter L, Schweiger U. La terza ondata di cognitive
terapie comportamentali : cosa c'è di nuovo e cosa è efficace? Corr
Opin psichiatria. 2012;25:522—8.