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Il colore può essere studiato sotto

diversi aspetti:
• FISICO
• CHIMICO
• FISIOLOGICO
• PSICOLOGICO

1. LA FISICA DEL COLORE


Nel campo della FISICA il colore viene analizzato e teorizzato, come già accennato prima,
tramite l’osservazione della radiazione elettromagnetica, la luce. La luce è come un insieme
di onde composte da particelle cariche in movimento (fotoni). La distanza tra due creste
vicine di un’onda di luce si chiama lunghezza d’onda. Le diverse lunghezze d’onda e la loro
frequenza di oscillazione corrispondono ai vari fasci luminosi e quindi ai diversi colori. Ogni
colore dello spettro luminoso può perciò essere determinato esattamente in base alla
lunghezza e d’onda e si misura in nanomicron (nm). Lo spettro visibile rappresenta la parte
centrale dello spettro ottico (che comprende anche infrarossi e ultravioletti). Le radiazioni
con lunghezza d’onda minore (e quindi frequenza maggiore) sono gli ultravioletti, i raggi X e i
raggi gamma; quelle con lunghezza maggiore (e frequenza minore) sono gli infrarossi, le
microonde e le onde radio. Tutte queste radiazioni sono tutte composte da fotoni.

Nel 1676 il fisico Isaac Newton dimostrò


sperimentalmente come la luce bianca del sole possa venire scomposta nei colori dello
spettro servendosi di un prisma triangolare.Se con una lente convergente si ricompone tale
gamma su un secondo schermo, per addizione cromatica si ha di nuovo una luce bianca. L’
arcobaleno cromatica, in questo studio è prodotta per rifrazione, si può ottenere anche con
altri processi, come l’INTERFERENZA, la FLESSIONE, la POLARIZZAZIONE e la
FLUORESCENZA 7 COLORI ARCOBALENO

La Sintesi Additiva
Si parla dunque di sintesi additiva in riferimento al colore generato dalla luce e quindi nel
campo della fisica. Abbiamo come colori primari il ROSSO, il VERDE e il BLU (RGB)
presenti nel mezzo e ai due estremi dello spettro della luce visibile. Sommando le loro
radiazioni si otterrà la luce bianca. Di conseguenza miscelando i tre fasci luminosi primari in
proporzioni diverse è praticamente possibile ottenere tutti i colori della gamma spettrale.
Se isoliamo un colore dallo spettro, il verde ad esempio, e sovrapponiamo con una lente
convergente tutti gli altri, cioè il rosso, arancio, giallo, blu, viola, come risultato otterremo il
rosso, il complementare del verde che abbiamo isolato. Isolando il giallo, i colori rimasti:
rosso, arancio, verde, blu, viola, ne daranno il complementare: il viola. OGNI COLORE
DELLO SPETTRO È COMPLEMENTARE DEL COLORE RISULTANTE DALLA SOMMA DI
TUTTI GLI ALTRI.

COLORI PURI non contengono nero, bianco e grigio non hanno tutti e tre i primariall'interno,
hanno un alto livello di saturazione, Hanno massima brillantezza
COLORE NON PURO è tagliato
COLORE PRIMARIO rgb, creano le altre radiazioni, colore che non è fatto da nessun altro
colore
COLORE SECONDARIO generato dalla fusione in parti uguale in percentuale tonale dei
primari
COLORE TERZIARIO generato dalla fusione dei primari in parti diverse

2. LA CHIMICA DEL COLORE


Nel corso dei secoli il colore è stato studiato anche in campo CHIMICO, attraverso l’analisi e
la sintesi dei pigmenti, delle terre e di varie miscele di origine naturale. La composizione
molecolare dei pigmenti cromatici, l’inalterabilità e la luminosità dei colori, i loro solventi e la
produzione di sostanze coloranti sintetiche sono un campo di ricerca in continua evoluzione.
Un tempo i tre colori primari, in pittura, erano : il rosso, il giallo e il blu, ma oggi nella stampa
diventano i tre inchiostri: CIANO, MAGENTA, GIALLO. Questi tre inchiostri insieme al nero,
che aumenta la definizione e il contrasto, danno vita al metodo di stampa in quadricromia.
Vengono disposti stampati sottoforma di minuscoli punti.
QUADRICROMIA = CMYK CYAN + MAGENTA + YELLOW + BLACK
Per il nero si usa la K: secondo alcuni è l’iniziale di “key colour”, per altri è l’ultima lettera di
“black”. IN STAMPA VIENE USATO SIA PER IL RISPARMIO, PER IL CONTRASTO E
PERCHè ALTRIMENTI LA CARTA NON RISPONDEREBBE BENE POICHè CI
SAREBBERO TROPPE PASSATE

NERO DI MESCOLANZA SE SOMMO I COLORI IN EGUAL MISURA

CANONICAMENTE I COLORI PRIMARI GIALLO, ROSSO BLU MA OGGI POSSIAMO


DIRE CIANO MAGENTA GIALLO

La Sintesi Sottrattiva
Per i pigmenti quindi si parla di sintesi sottrattiva. Togliendo i colori, non avremo nulla e
quindi il bianco. Addizionandoli, mescolandoli tra di loro, otteniamo il nero.
Nella sintesi sottrattiva sovrapponendo più colori si ottiene un colore più scuro, cosa ben
nota a disegnatori e pittori. Un esempio di sintesi sottrattiva è quella utilizzata dalle pellicole
foto e cinematografiche a colori: la pellicola è ricoperta di tre strati sovrapposti uno giallo,
uno magenta, uno ciano, più si sovrappongono più risulterà un colore scuro.

FISICO RADIAZIONI AGGIUNGI LUCE


CHIMICO PIGMENTI TIGLI LUCE

Il colore in biologia
3. LA FISIOLOGIA DEL COLORE
In campo fisiologico si studiano i processi e gli effetti della luce e dei colori nell’apparato
visivo - occhio e cervello - ne indaga la struttura anatomica e le funzioni, ma anche la
percezione del chiaro e dello scuro e dei contrasti di colore e il fenomeno delle immagini
consecutive, degli effetti ottici anche a livello neuronale. L’occhio umano è sensibile
solamente alle onde elettromagnetiche con lunghezze compresa tra 380 e 750 nm (spettro
visibile).
COLORI COMPLEMENTARI isolando un colore se sommo il resto delle radiazioni ho il suo
complementare, sono due colori opposti, si neutralizzano

Ci sono 7 altezze tonali differenti se guardiamo gli estremi abbiamo i primari


Questo intervallo di lunghezze d’onda costituisce una porzione assai piccola dell’intero
spettro ottico delle onde elettromagnetiche. Per confronto, possiamo vedere che l’intervallo
di sensibilità alla luce in molti animali è notevolmente diverso dal nostro. Per esempio, gli
occhi delle api sono sensibili alle lunghezze d’onda inferiori ai 300nm, una vista capace di
percepire le vibrazioni di luce ultravioletta e sono quindi in grado di rilevare frequenze di
colori a noi sconosciuti.

4. LA PSICOLOGIA DEL COLORE


L’aspetto psicologico si interessa degli effetti delle radiazioni colorate sulla psiche e sullo
spirito, della simbologia dei colori e della loro valutazione ed esperienza soggettiva. Parlare
di psicologia del colore significa parlare di emozioni, di un linguaggio in grado di evocare
sensazioni di piacere, di benessere, di entusiasmo, di vitalità o pericolosità e paura. Un
universo che va ben oltre il mondo del marketing e che spesso nutre le sue radici nelle
nostre esperienze personali, nella nostra infanzia e in una simbologia psicologica che la
scienza ha sempre cercato di svelare. Ogni colore ha un significato proprio che ha un
determinato impatto sul cervello e, pertanto, la psicologia del colore al giorno d’oggi è uno
strumento fondamentale per il l’arte, la comunicazione e il neuromarketing.

CARATTERE
Per “carattere” di un colore si intende il suo comportamento e la sua natura preso
singolarmente e con tutti i suoi attributi. (caldo freddo, neutro, puro, luminoso, tagliato, ecc.).

GLI ATTRIBUTI DEL COLORE


Il tono: intervallo con cui il nostro cervello percepisce i colori

Nell’esperienza comune, il TONO è la qualità percettiva che ci fa attribuire un nome piuttosto


che un altro al colore che stiamo vedendo nella sua purezza. Rosso, verde, giallo, blu sono
tutti nomi di tonalità. È importante precisare che le tonalità che l’occhio è in grado di
discriminare come irriducibili ad altre sono i soli colori spettrali (cioè i colori dell’arcobaleno,
quelli separati da Newton tramite l’esperimento del prisma) più i colori originati da
combinazioni di rosso e di blu spettrali. Tutti gli altri colori - ad esempio il rosa, il marrone, il
salmone, il verde oliva, ecc. – possono essere definiti come combinazioni di una certa
tonalità con gli altri due attributi successivi.

La Luminosità
Specifica la quantità di luce(bianco e nero) presente nel colore percepito. La percezione del
bianco all’interno di un colore ce lo farà sembrare progressivamente più luminoso. Allo
stesso modo avremo una sensazione di “spegnimento” del colore quando esso ha all’interno
una
componente di nero.

La Saturazione
L’attributo del tono che rappresenta la misura della purezza, dell’intensità di un colore. I
colori spettrali sono in assoluto i più saturi che noi possiamo osservare. Essi ci appaiono
vivi, puri, brillanti, pieni, per nulla mescolati con parti di grigio. Al contrario, un colore poco
saturo appare smorto, opaco, grigiastro, poco riconoscibile dal punto di vista della tonalità.
La Temperatura
Indica, di una data radiazione luminosa, la temperatura associata a un corpo nero ideale che
emette una radiazione luminosa cromaticamente simile alla radiazione in esame. Più
semplicemente potremmo dire che i colori possono essere riassunti in caldi (sulle tonalità di
giallo, giallo- arancio, rosso ecc.) o freddi (blu, verdi, azzurri, viola ecc.) Ci sono colori che
oscillano tra caldo e freddo in base alla dominante o al sottotono. Per esempio: un viola può
tendere più verso il blu e quindi essere un colore freddo, oppure verso il rosso e trasmettere
una sensazione calda.

La Posizione
PRIMARIO, SECONDARIO o TERZIARIO I colori primari sono 3 e si chiamano “primari”
perché non derivanno da altri colori, sono: ROSSO Magenta, GIALLO, BLU ( in sintesi
sottrattiva) I colori secondari sono: ARANCIO, VERDE, VIOLA e si ottengono mescolando
due colori primari in parti uguali. I colori terziari si ottengono invece mischiando due colori
primari in quantità diverse e sono: ROSSO-ARANCIO, GIALLO-ARANCIO, BLU-VIOLA,
ROSSO-VIOLA Mescolando insieme i tre primari otteniamo il NERO DI MESCOLANZA.

CERCHIO DI ITTEN SOLO COLORI PIGMENTO NONO FISICA DEI COLORI(CMYK)

COLORI CALDI PARTE DESTRA C’è IL ROSSO


COLORI FREDDI PARTE SINISTRA C’è IL BLU

Armonia
Parlare di armonia dei colori significa affidare un giudizio sull’effetto simultaneo di due o più
colori. Da ricerche ed esperienze raccolte sugli accordi cromatici soggettivi risulta che come
armonia o disarmonia di colori si possono intendere cose assai diverse. Noi dobbiamo
trasferire il concetto di armonia dei colori dal piano emozionale, condizionato
soggettivamente, a un piano di rigorosa oggettività. ARMONIA significa equilibrio paritario,
simmetria di forze, percezione bilanciata e non invasiva.

Contrasto
Si parla di contrasto quando si avvertono energiche differenze o intervalli evidenti tra due
effetti cromatici posti a confronto. Esistono contrasti di vario tipo e li affronteremo
dettagliatamente nel prossimo modulo.

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