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UKA DENISA
LA COLORIMETRIA.
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COLORE:
I colori non sono altro che la percezione visiva delle varie radiazioni
elettromagnetiche comprese nel cosiddetto spettro visibile. In natura non
esistono.
I colori p
rimari sono tre:
1. Blu. L’unico colore primario della gamma fredda. Aggiungendolo si può
rendere qualsiasi tono più scuro e profondo.
2. Rosso. Il pigmento medio. In combinazione con il blu rende i colori più
scuri, con il giallo, invece, più chiari.
3. Giallo. Il colore più debole che rende tutte le sfumature più chiare e
vivaci.
LA CONTRAPPOSIZIONE: il controcolore.
Un'altra importante proprietà del colore è la contrapposizione: che consiste
nella capacità di ogni colore di annullare un altro colore.
LA STORIA.
Fin dai tempi più antichi, l’uomo ha studiato il colore della natura per
riprodurlo ricavandolo dalle foglie, dalla frutta, dalle bacche, dalle cortecce,
dagli insetti, dai licheni… la colorazione naturale inizia da qui.
Nell’Antico Egitto Cleopatra usava henné e parrucche nere intrecciate con fili
d’oro.
Le donne romane avevano già il loro salone di bellezza in casa. C’era del
personale addetto alla colorazione e all’acconciatura.
1. Nero
2. Bruno
3. Castano scuro
4. Castano medio
5. Castano chiaro
6. Biondo scuro
7. Biondo
8. Biondo chiaro
9. Biondo chiarissimo
10.Platino
Tutti i differenti colori si originano da due soli tipi di pigmento melaninico: le
Eumelanine e le Feomelanine.
C’è una terza melanina prodotta, la Tricosiderina, che è molto rara, si trova in
bassissime percentuali, e la si riscontra maggiormente nelle popolazioni
celtiche-irlandese, che hanno capelli di colore rosso intenso ed una pelle
chiara e delicata.
Non è mai presente un solo tipo di melanina: il colore finale è dato dalle
singole concentrazioni di eumelanina e feomelanina.
1 = CENERE (blu)
2 = IRISÈ’ (viola)
3 = DORATO (giallo)
4 = RAME (arancio)
6 = ROSSO
7 = MAT (verde)
SFUMATURA: la seconda numerazione dopo la virgola. Questo non è altro che
un pigmento contenuto in minore quantità rispetto alla riflessatura vista prima,
e permette di aggiungere un’ulteriore (ma lieve) sfumatura alla colorazione. In
questo caso 4 è un rame ma quantità minore.
I colori freddi sono il verde, il blu, l'indaco e il violetto. Invece i colori caldi
sono il rosso, l'arancione e il giallo.
Chiaramente il colore freddo non sta bene alle donne del tipo cromatico caldo.
Sta meglio a chi ha gli occhi grigi, blu, marroni scuri o verdi – in questo caso
gli occhi vengono valorizzati di molto. Meglio se la carnagione sia chiara ma
non pallida, le labbra – di colore rosso scuro o rosa. Gli stessi colori, come
anche lilla e viola, sono consigliati per il trucco dopo aver colorato i capelli.
TIPI DI COLORAZIONI:
Ci sono diversi tipi di colorazioni ovvero quelle di origine vegetale,
temporanea e permanente.
La colorazione avviene all’interno del capello ed è per questo che due persone
con lo stesso colore dei capelli possono ottenere diversi colori pur utilizzando
la stessa tintura. Quindi ogni capello può reagire diversamente al
trattamento.
Ci sono prodotti con la sigla “ammonia free”, in essi l’ambiente alcalino non è
determinato dall’ammoniaca ma da un composto amminico, quello più
utilizzato è l’etanolammina che svolge le stesse funzioni ma con
caratteristiche diverse.
● Basi protettive
● Cere di supporto
● Profumo
TIPOLOGIE DI COLORAZIONE.
1. Colore uniforme: dalla base alle punte il colore sarà tutto uguale ed
omogeneo, sia nella tonalità che nella riflessatura.
2. Colore disuniforme: dalla base alle punte dei capelli il colore appare
discontinuo, può essere causato da una scadente applicazione, da
capelli già danneggiati.
3. Sfumature armoniose di calore: una stessa tonalità può apparire fredda,
neutra o class proprio per effetto della riflessatura.
● Colore di base: più risulta scuro il colore di base più energica dovrà
essere l’azione da esercitare sul capello.
● Quantità della miscela trattante: deve essere tale da assicurare
un’applicazione densa e uniforme, al fine di evitare un risultato non
omogeneo e incompleta.
● Tempo di posa e temperatura: più la temperatura è elevata più breve
sarà il tempo di posa. Però bisogna controllare costantemente e
interrompere il processo di schiaritura esattamente al raggiungimento
della tonalità desiderata.
La schiaritura è la forma più semplice per ottenere capelli più chiari, attuabile
sia su capelli naturali, sia su capelli colorati cosmeticamente.
SHATUSH:
Dopo aver diviso la chioma in ciocche, si procede con una leggera cotonatura
delle lunghezze, effettuando poi la decolorazione dei ciuffi sfuggiti: più
intensa in corrispondenza delle punte, appena accennata in prossimità delle
radici. Poiché l’effetto finale mima quello della ricrescita, si tratta del
procedimento indicato a chi ha base scura e desidera schiarire (anche di tre
toni) le lunghezze. Il limite: a differenza di mèches e colpi di sole, lo shatush
non può essere ripreso. Per poter effettuare una seconda volta, quindi, è
necessario tagliare le lunghezze decolorate.
MÈCHES:
Quando si parla di meches invece ci si riferisce a ciocche più estese, le quali si
differenziano per una colorazione più marcata ed evidente rispetto il colore
naturale. Le meches vengono fatte tramite il procedimento della
decolorazione. Di conseguenza non è possibile scurire le ciocche.
COLPI DI SOLE.
L’obiettivo finale è apportare nuova luce alla chioma attraverso una
schiaritura garbata e concentrata su ciocche estremamente sottili. Adatta
tanto alle bionde quanto alle castane e alle more, consente di ritoccare il
colore della base di 1, massimo 2 toni, per un effetto finale iper naturale.
DEGRADÉ.
Anche in questo caso, la schiarita è moderata e non stravolge il colore di base
della capigliatura, ma lo asseconda, apportavi luminosità. A differenza dei
colpi di sole, che decolorano le ciocche per l’intera lunghezza, il degradé si
concentra sulle lunghezze, alleggerendo il colore in maniera sempre più
intensa man mano che si procede verso le punte.
OMBRÉ.
La schiaritura, concentrata sulle punte, è talmente soffice da escludere
contrasti e striature. Adatto a tutti i tipi di capelli, consente di “rinfrescare” il
taglio senza allontanarsi eccessivamente dal colore di base ed è perfetto,
quindi, sia per le bionde sia per le castane e le more. I limiti? Richiede una
chioma da medio-lunga a lunga, è sconsigliato se le punte sono rovinate, nel
caso di una chioma bionda richiede ritocchi frequenti, perché il giallo non
“appassisca”.
BALAYAGE.
In questo caso il coiffeur pennella le ciocche in senso verticale, creando
sfumature morbide, più o meno evidenti, simili alle schiariture estive regalate
dal sole. Decolorazione e tintura, non a caso, si concentrano nelle aree che i
raggi UV illuminerebbero in modo naturale. Il tono scelto per la schiarita è
vicino a quello della chioma, per evitare, anche in questo caso, contrasti
eccessivi. Spia di un balayage eseguito correttamente, è la capacità del
coiffeur di sfumare i confini cromatici fino a renderli invisibili. Quali le
tempistiche del balayage e quali i limiti? Di svantaggi reali non ce ne sono,
mentre per quanto riguarda le tempistiche è necessario un distinguo tra
castane e bionde. Le prime dovranno tornare in salone solo 2 o 3 volte
all’anno per rinfrescare il trattamento, mentre le bionde che desiderano
schiariture quanto più vicine alle radici dovranno ritoccarle ogni 2-3 mesi.
BRONZING.
Una luminosità soffusa, confortevole e garbata cui si accede attraverso l’uso di
erbe tintorie. Applicate su alcune ciocche decolorate, sull’intera capigliatura o
solo sulla ricrescita, le erbe tintorie apportano riflessi naturali estremamente
vibranti e sfaccettati. Ma non solo: trattandosi di un prodotto naturale al 100
per cento, garantisce nutrimento ai fusti, che appaiono più spessi, lucidi e
sani.
PREPIGMENTAZIONE.
Consiste nell’applicare, prima del colore prescelto, un prodotto colorante
puro (senza aggiunga di acqua ossigenata).
Viene effettuata in caso di capelli duri e nel ritocco sulla ricrescita per
ottenere un colore uniforme su tutta la capigliatura.
Per evitare che nei capelli bianchi risultino dei riflessi verdognoli, per la
prepigmentazione utilizzare sempre colori naturali oppure dorati. Il tempo di
posa va dai 10-15 minuti.
Senza risciacquare, dopo aver effettuato la prepigmentazione, preparare il
colore desiderato e procedere come nell’applicazione della tintura sulla
ricrescita.
RIPIGMENTAZIONE.
È una tecnica di colorazione impiegata sui capelli già colorati cosmeticamente
e consente di creare sottotoni quando ad esempio i capelli sono schiariti dal
sole. Viene sempre eseguita insieme alla colorazione e permette il recupero di
2-3 toni.
MARMORIZZAZIONE.
È la tecnica utilizzata per ottenere colore e colpi di sole
contemporaneamente.
Ci sono tanti trattamenti che una cliente può chiedere e uno più richiesti è
proprio il colore! È molto importante capire cosa vuole la persona che abbiamo
davanti poiché non si tratta di una semplice piega ma bensì del colore!
1. Lo stato della cute: per evitare possibili irritazioni dovute dalle sostanze
aggressive contenute nella massa colorante.
2. La struttura del capello e il loro colore: è fondamentale stabilire se il
colore esistente è quello naturale o quello cosmetico, per evitare
eventuali errori.
Ad ogni cliente bisogna fare la Scheda-Colore per ricordarci quali prodotti
abbiamo usato e se il cliente rimarrà soddisfatto ripetere il processo.
Test di allergia:
Dopo esser assicurati dello stato del capello e della cute del cliente si può
procedere al trattamento, in questo caso tenendo conto ciò che vuole il
cliente e il colore degli occhi, la carnagione.
Obiettivo.
L’obiettivo che vogliamo raggiungere è ravvivare, dare più luminosità al
capello ma soprattutto coprire anche i capelli bianchi. Perciò non andiamo a
cambiare la tonalità del colore di tanto. Soltanto un tono più scuro. La
tonalità del capello della cliente è un 5 perciò andiamo a usare un 4.0
STRUMENTI.
Gli strumenti sono un importante valore aggiunto per garantire effetti colore
unici e alla moda. Si può scegliere i più adatto in base ai risultati desiderati:
● Pennelli: esistono diversi tipi di pennelli, alcuni indicati per
l’applicazione del colore in radice, altri per colorare zone molto strette,
altri per creare sfumature.
● Guanti: servono al parrucchiere.
● Stagnole. (non sempre occorrono)
● Ciotola.
● Pettine a coda.
● Becchi: per fare le divisioni
● Tintura da applicare 4.0
● Acqua ossigenata di 20 volumi.
● Crema protettiva.
PROCEDIMENTO:
Prendere una ciotola e miscelare insieme 30 ml di tintura e 45 ml di acqua
ossigenata a 20 volumi.
Il prodotto si applica sui capelli asciutti.
Si dividono i capelli in 4 sezioni poi se la quantità dei capelli bianchi è poca si
inizia sempre dalla nuca altrimenti se la quantità dei capelli bianchi è tanta
bisogna iniziare dalla zona frontale.
PRIMA.
DURANTE.
DOPO.
Per mantenere il colore bello lucido, alla cliente va consigliato di comprare
una maschera marrone scuro (tenere in posa 5 minuti se ha tempo) e di uno
shampoo adatto al colore.