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Questo e-book è una breve introduzione al mio percorso di miglioramento
estetico maschile. Per iniziare questo percorso dobbiamo innanzitutto capire
chi siamo, quali sono le nostre caratteristiche e i nostri difetti.

Calcolare le nostre caratteristiche


Se la vita fosse un gioco di ruolo, il primo passo è scrivere la scheda. A diffe-
renza della scheda di Dungeons and Dragons non ci serviranno dadi ma carta,
penna, un metro da sarta e una bilancia elettronica. Dovremo determinare in-
fatti la forma del viso, la fisicità, il tipo di pelle, etc. Questi sono dati fonda-
mentali perché aiuteranno a capire in che direzione andare e dove lavorare.

Forma del viso


La forma del viso serve per scegliere i tagli di capelli, modello di occhiali e for-
ma della barba adatti al nostro viso. Non è l’unico criterio: per decidere un
buon taglio di capelli, dovremo valutare anche il tipo di capelli, l’età, il fisico,
l’abbigliamento , lo stile di vita, etc.

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Per trovare la forma del viso utilizzeremo un metro da sarta per calcolare alcu-
ne misure. Se avete difficoltà a capire come calcolarle potete seguire questo vi-
deo tutorial su Youtube.
1. Lunghezza del viso. Con il metro calcoliamo la lunghezza dal mento all’ini-
zio della capigliatura. Se siete calvi o avete comunque una capigliatura de-
clinante, cercate il punto dove avevate un tempo l'attaccatura.
2. Larghezza della fronte. Con il metro si calcola la larghezza da tempia a
tempia.
3. Dalla punta del naso si calcola la distanza tra uno zigomo e l’altro.
4. Dal mento si calcola la distanza all’attaccatura delle mascelle.
Dopo aver calcolato questi dati in base alle proporzioni fra di loro troveremo la
forma del viso. Se la differenza fra due di questi valori è minima, possiamo con-
siderarli praticamente identici. Se siete in forte sovrappeso sfortunatamente
non si potrà calcolare la forma del viso perché il grasso in eccesso sformerà la
faccia. Dovremo perciò mettersi a dieta e solo dopo aver raggiunto il peso for-
ma, potremo calcolarlo senza problemi.
 Viso quadrato
Se le quattro misure sono più o
meno uguali, abbiamo un viso
quadrato. È un viso molto ma-
scolino, aggressivo, molto piace-
vole per un uomo, soprattutto
se over 30

 Viso Rettangolare o oblongo


Se le misure 2-3-4 sono identiche ma
la 1 è più grande, abbiamo un viso
rettangolare. Come il viso quadrato è
molto mascolino ma bisognerà stare
attenti con alcuni tagli di capelli per
evitare di allungare troppo il viso.
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 Viso ovale
La misura 1° è maggiore della 3° e la
2° della 4°. Questa è la forma del vi-
so ideale e ogni possibile taglio di ca-
pelli, barba e occhiali si sposerà per-
fettamente con questa forma del vi-
so.

 Viso rotondo
Le misure 1° e 3° sono uguali e mag-
giori di 2° e 4°. È un viso molto dolce
e “femminile” perciò bisognerà lavo-
rare con tagli di capelli, occhiali e
barba molto “duri” per rendere i
tratti più virili.

 Viso a diamante
La misura 1° è la più grande seguita
dalla 3°, poi dalla 2° e per finire
dalla 4°

 Viso a cuore
La misura 2° è più grande della 3°
che è a sua volta più grande della 4°

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 Viso a Triangolo
La 4° misura più di 3° che misura
più di 2°

Tavolozza dei colori


Ognuno di noi ha alcuni colori che funzionano perfettamente sulla nostra car-
nagione. Questa tavolozza ideale si basa su alcune caratteristiche del nostro vi-
so.
 Tono della pelle
 Sottotono della pelle
 Colore degli occhi.
 Colore dei capelli
Tono della pelle
Il tono della pelle è essenzialmente il colore della pelle. Ci sono tre tipi di pelle.
 Pelle chiara
 Pelle olivastra
 Pelle nera.
Pelle chiara: sembri un personaggio di Vikings? Hai le lentiggini? D’estate
prendi le scottature anche se stai mezz’ora al sole? Ok, hai la pelle chiara.
Quali colori utilizzare? Se hai la pelle chiara, i vestiti serviranno a “mettere colo-
re” per cui l’ideale sono colori relativamente scuri come il marrone, il grigio, il
rosso borgogna, il verde bottiglia, e il blu sia il navy sia il blu più acceso.
Quali colori evitare? In generale i colori chiari per evitare l’effetto cadavere, so-
prattutto i colori chiari pastello. Per quanto riguarda i colori neutrali, evitare
perciò il bianco e il beige chiaro.
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Pelle olivastra. È il colorito tipico di noi italiani. Ti abbronzi senza grossi pro-
blemi? Ok, hai la pelle olivastra.
Quali colori utilizzare? Rispetto alla pelle chiara hai più scelte. Dovrai evitare i
colori di “mezzo” e puntare su colori molto chiari o molto scuri.
Quali colori evitare? Avendo di media sottotoni tendenti al giallo o al verde,
eviterei tonalità di giallo o verde troppo simili al tuo sottotono tipo il pistac-
chio, il verde oliva o il giallo mostarda.
Pelle nera o molto scura. Dal punto di vista dei colori, è certamente il tono
più versatile come scelte.
Quali colori utilizzare? In pratica tutti. Inoltre è possibile sperimentare con co-
lori molto accesi che sarebbero difficili se non impossibili con le altre tonalità.
Quali colori evitare? Di base uno solo, cioè il marrone perché troppo simile alla
pelle. Il nero e il blu navy invece vanno usati con parsimonia. Insomma il mo-
nonero su un nero sarebbe da evitare.
Sotto tono caldo e freddo
È molto importante determinare il tuo sottotono della pelle da non confondere
con il tono della tua pelle. Il sottotono è la tonalità che si nasconde sotto il no-
stro tono e non dipende assolutamente dal tono della pelle. Puoi avere tran-
quillamente una pelle chiara e un sottotono caldo oppure freddo.
Per esempio io ho una pelle olivastra mentre il mio tono di pelle è freddo.
Esistono tre tipi di sottotoni
 Sottotono freddo
 Sottotono caldo
 Sottotono neutrale
A cosa serve il sottotono della pelle?
Il sottotono serve per determinare vari aspetti del nostro look.
 I gioielli che risaltano meglio sulla nostra pelle
 I colori da utilizzare per i nostri outfit
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 I colori da utilizzare per i nostri outfit
 Eventuale tinta dei capelli
Come determinare il nostro sottotono
Osserva il tuo polso sotto una luce naturale
Le vene tendono all’azzurro, blù? Sottotono freddo.
Le vene tendono al verde? Sottotono caldo
Non si riesce a determinare esattamente se blu o verde? Sottotono neutrale.

Indice di massa corporea e percentuale di massa grassa


1) Indice di massa corporea
L'indice di massa corporea è un dato biometrico, espresso come rapporto tra
peso e quadrato dell'altezza di un individuo ed è utilizzato come indicatore del-
lo stato di forma. In pratica ti dice quanto sei sovrappeso. È un indice imper-
fetto perché non distingue fra avere un indice di massa alto perché molto gras-
so oppure perché fai palestra e perciò muscoloso. Comunque se utilizzato con
intelligenza, l’indice di massa corporea rimane uno strumento molto utile.
Su Google, troverete decine di calcolatori gratuiti. Io utilizzo questo che trovate
qui.

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2) Percentuale di grasso corporeo.
Questo dato rappresenta la percentuale di grasso rispetto al tuo peso. Per cal-
colarlo, basterà utilizzare una bilancia elettronica. Se non c'è l'avete, la potete
prendere praticamente dappertutto. Se avete una percentuale di grasso cor-
poreo intorno a 14-16% è un buon inizio anche se l'ideale è 10-13% perché
con quelle percentuali, si cominceranno a vedere, se vi siete allenati, gli addo-
minali.

Si, ma un bel faccino conta di più


È vero, il volto è più importante per la bellezza di un uomo rispetto al fisico però
ci sono due aspetti fondamentali da considerare. La maggior parte degli uomini
che credono di avere un brutto viso, hanno semplicemente troppo grasso fac-
ciale. Scendere sotto 15% di massa grassa, modificherà i tratti del volto, renden-
dolo più virile e definito. Quale sia l’esatta percentuale da ottenere dipende
dalla struttura del viso. Alcuni uomini già a 14-15% di massa grassa hanno un
volto ben definito mentre altri dovranno ulteriormente scendere a 12% .
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Se poi ci aggiungiamo, taglio di capelli, occhiali e barba scelti in maniera ocula-
ta, possiamo fare un bel salto di qualità. Inoltre, noi viviamo in Italia, un paese
dove si va al mare anche per 5 mesi all’anno e le donne etero osservano i corpi
maschili, molto di più di quello che crediate. Quindi, anche con un volto non ec-
cezionale, si possono recuperare parecchi punti con un bel fisico, valorizzato da
un adeguato abbigliamento e da altre scelte estetiche.

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La pelle
Un viso fresco, tonico e con poche rughe migliorerà il nostro aspetto quanto an-
dare in palestra o avere un guardaroba adeguato. Non a caso le donne spendo-
no tempo, soldi ed energie per la cura della loro pelle. Noi uomini tendiamo in-
vece a sottovalutarlo.
Per definire la routine di prodotti da utilizzare per la cura della pelle, si usa un
termine inglese “skincare” che vuol dire infatti: cura della pelle. Per decidere
quali prodotti utilizzare per la propria skincare dovremo però prima determinare
le caratteristiche della nostra pelle: secca? Grassa? Oppure mista? Per capirlo
dovremo fare alcune osservazioni.
 La pelle ha pori ingranditi ed evidenti, è oleosa, se si usa un fazzoletto sulla
pelle rimangono tracce di sebo? Hai la pelle grassa
 La pelle è secca, ruvida? Pelle secca
 Hai una pelle grassa sul naso e la fronte mentre il resto del viso ha la pelle
secca? Pelle mista

Le classi o archetipi
In un percorso di auto miglioramento, uno degli aspetti più complessi da decide-
re è quale tipo di uomo vogliamo essere, quali messaggi trasmettere con il no-
stro aspetto. È una scelta fondamentale perché sarà quella che ci dirà su quali
aspetti lavorare: è meglio essere muscolosi o
skinny? Avere capelli lunghi o corti? Apparire
un bad boy o uno dolce e romantico? Ci sono
centinaia di scelte e se non abbiamo in men-
te, almeno in linee generali, chi vogliamo di-
ventare rischiamo di sbagliare o perdere tem-
po. In questo caso potranno venirci in aiuto
gli archetipi maschili. Cosa sono? Userò come
esempio le varie razze di Star Trek come Klin-
gon, Vulcaniani e Romulani. Queste razze non
solo hanno un aspetto ben definito ma anche
caratteristiche culturali e di comportamento
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ben precise. Se dico Vulcaniano, immaginerete una creatura fredda, razionale
e guidata dalla logica come Spock. Se invece dico Klingon, una razza guerriera
basata sull’onore e la forza. Il genio di Rodenberry è stato creare degli archeti-
pi ben definiti in cui immedesimarsi. In generale quando vediamo un film op-
pure una serie tv, possiamo notare che quasi tutti i personaggi sono legati a
degli stereotipi, dei clichè.
Prendiamo l’archetipo del duro e virile, della vecchia scuola che vanno da
“Vic” Mackey di the Shield a Jason Statham. Pos-
siamo notare una serie di similitudini a partire
dalla scarsa presenza di capelli, abiti scuri preferi-
bilmente magliette per mostrare i muscoli, o com-
pleti da professionista, giacche di pelle, etc. Sap-
piamo che sono uomini di poche parole, ma con
forti principi, (pure un antagonista come Vic Mac-
key lo è, almeno all’inizio), adorano le macchine e
sono appassio-
nati di arti marziali, in generale di hobby mol-
to maschili. Possiamo quindi notare alcune
cose:
 Il look e il fisico riescono a trasmettere
anche altre informazioni sia a livello di
abilità e capacità sia a livello di
“carattere” del personaggio.
 Ho scelto come esempio questo archeti-
po perché riesce a prendere un grosso
difetto fisico maschile, la calvizie, e a tra-
sformarla in un pregio. Siccome a livello
scientifico è appurato che gli uomini calvi sono visti come più virili e ma-
scolini, invece di nascondere questo difetto con risultati pessimi come ho
spesso visto fare, questo archetipo lo utilizza, mettendolo al centro per
esaltarne le sue caratteristiche ipèr mascoline.

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Naturalmente esistono anche archetipi femminili come per esempio la Pixie,
manic dream girl, la ragazza dei sogni eccentrica, alternativa e ribelle che ab-
biamo adorato in film come Il fantastico mondo di Amelie o Se mi lasci ti can-
cello.

Questi archetipi utilizzano le loro caratteristiche per rendere uno specifico


messaggio al massimo delle sue possibilità. È lo stesso principio per cui nei gio-
chi di ruolo, i regolamenti di maggior successo come Dungeons and Dragons o
Vampiri the Masquerade utilizzano degli archetipi semi-prefatti rispetto a quei
gdr che utilizzano una creazione libera del personaggio.
 In Dungeons and Dragons ci sono questi archetipi come il guerriero, il ma-
go, il ladro, etc ognuna con una lista di abilità, poteri, incantesimi, etc.
 In Vampiri the Masquerade, i clan da scegliere come Toreador, Brujah o
Tremere, non solo hanno dei poteri specifici ma anche una filosofia, una
visione del mondo e degli spunti di caratterizzazione ben precisi. Il torea-
dor è l’artista, il Brujah il ribelle, etc. In questo senso ricordano Star Trek in
cui la razza ha determinate capacità e una specifica visione del mondo.
 In teoria bisognerebbe essere persone uniche ma come nei gdr anche nella
realtà seguire determinati archetipi ci fornirà un percorso già ben definito
che dovremo soltanto personalizzare. .

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 Gli archetipi che siano le classi di
D&D o gli stereotipi dei film o del-
le serie tv sono stati creati da pro-
fessionisti. In D&D le classi avran-
no sicuramente le abilità e i poteri
che servono per avere un’espe-
rienza piacevole di gioco.
 Nelle serie tv avremo un’intera
squadra di esperti che cureranno
ogni minimo particolare del perso-
naggio in modo da creare perso-
naggi indimenticabili.
 La cosa più semplice da fare per-
ciò è scegliere un archetipo per
avere un’idea del percorso da fare
per automigliorarsi.

Come scegliere l’archetipo e cosa evitare


Molti di noi hanno provato nella vita a cercare di essere il tipo figo, sperando,
imitandolo di ottenere il suo carisma, soprattutto con l’altro sesso. Il risultato
al 90% è sembrare Peter Parker in Spider man 3, quando viene infettato dal
simbionte.
In pratica uno che non è mai stato figo cerca di essere figo con azioni esagerate
ed eccessive, rendendosi ridicolo. Lo so bene perché ho fatto anch’io questa
cazzata. Non possiamo fingere di essere ciò che non si è, soprattutto non pos-
siamo diventare un’altra persona soltanto cambiando gli abiti. Se sei il bravo
ragazzo, non sarà un giacchetto di pelle a trasformarti in un bad boy così come
un guerriero di Dungeons and Dragons non potrà lanciare palle di fuoco sem-
plicemente indossando una tunica da mago.

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E allora è inutile scegliere un archetipo se non lo sei?
Durante il mio personale processo di auto miglioramento ho compreso che la
visione che avevo di me stesso era determinata in buona parte dal mio
aspetto, dal mio corpo e dal rapporto che avevo con esso.
Sono brutto e introverso perciò devo essere un nerd e se sei nerd apprezzi per
forza certi film, certa musica, etc.
Iniziando invece questo percorso, ho scoperto che non era proprio così e che
cambiando l’aspetto, cambiava il carattere, cambiavano i gusti, e scoprivo la
mia vera personalità. Scoprivo che alcuni di questi archetipi che avevo inter-
pretato in una campagna di Dungeons and Dragons, li sentivo molto più vicini.
Iniziando questo percorso, succederà probabilmente anche a te. Potresti sco-
prire che dentro di te è nascosto uno di questi archetipi.

Cose da controllare in ogni archetipo


Ogni archetipo ha una serie di caratteristiche
Il messaggio: cosa comunicano alle altre persone, quali sono i loro valori, i
loro hobby e i loro interessi.
Età: alcuni archetipi richiedono una certa fascia d’età per funzionare al me-
glio
La fisicità richiesta: quali caratteristiche fisiche, mentali o caratteriali richie-
de quell’archetipo.
Guardaroba: quali abiti funzionano per questo archetipo?
Profumo: i profumi più adatti.
Accessori: quali accessori sono adatti a questo archetipo,
Schema di colore: i colori tipici di quello stile. Avete presente gli eserciti di
giochi di miniature in cui ogni esercito ha una specifica palette di colori da sce-
gliere? Per esempio gli Alti Elfi che hanno questo schema di colore

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Gli elfi scuri invece questi

Queste caratteristiche ti serviranno non solo per aiutarci a muoversi nella giu-
sta direzione ma anche per capire se quell’archetipo è realmente adatto a noi.
Uno delle parole chiavi è: La fisicità richiesta. Questo è uno dei concetti quasi
sempre ignorati da noi nerd ma fondamentali invece per essere l’archetipo.
Ogni archetipo è l’espressione di una fisicità ben precisa. Sembra una cosa ov-
via ma se immaginate lo stereotipo del metallaro moderno, il nerd sovrappeso
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e pacioccone e lo paragoniamo all’archetipo il ribelle bad boy possiamo notare
il controsenso. Ogni archetipo maschile rappresenta infatti non solo uno stile di
abbigliamento ma anche una visione, un modo di vivere ben preciso.

Costruire la scheda personale


Dopo aver raccolto queste informazioni, bisognerà utilizzarle per costruire la
propria scheda personale. Come esempio utilizzerò me stesso in modo da farvi
vedere che tipo di analisi ho fatto e per farvi capire quanto sia importante ave-
re una visione oggettiva dei propri difetti fisici per poter costruire una scheda
efficace.
Iniziamo da età, altezza e peso di 2 anni fa quando ho iniziato il mio percorso.
Età: 46
Altezza 169 cm
Peso 88 kg
Capelli brizzolati.
Occhi marroni
Forma del viso
Dopo aver perso 30 kg ho potuto determinare la forma del viso.
Lunghezza del viso 21 cm
Larghezza della fronte 14cm
Distanza fra uno zigomo e l’altro 14 cm
Distanza dall’attaccatura della mascella al mento 14 cm
Dai dati, risulta un viso rettangolare, dai lineamenti molto mascolini. Questo mi
da già una serie di indicazioni precise su alcune scelte, soprattutto per il taglio
dei capelli.
Tavolozza dei colori
Tono di pelle olivastro.
Sottotono freddo.

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Questi due dati uniti al colore dei capelli e a quello degli occhi mi forniranno
delle enormi linee guida sui colori da utilizzare e da non utilizzare sia per simili-
tudine che per contrasto.
Indice di massa corporea
L’indice di massa corporea è un pessimo 30,81 obesità lieve. La prima cosa che
dovrò fare è lavorare pesantemente su quello.
Pelle
La pelle è grassa. Lo svantaggio di questa pelle è che dà quella sensazione di
untuosa e “sporca” pessima a livello estetico. Avere una buona routine di skin-
care sarà prioritario nel mio percorso.
Vantaggi e svantaggi
Già da queste poche cose si possono vedere quali vantaggi e svantaggi ha il
mio fisico.

Pro Contro
 Capelli folti anche a tarda età  Altezza: 169 cm, sotto la media.
 Viso rettangolare  Forte sovrappeso, obesità di 1° li-
vello
 Pelle grassa, untuosa con pori dila-
tati.
 Naso importante, sgraziato
 Labbro superiore leggermente le-
porino

La prima cosa che posso notare con l’analisi dei miei vantaggi e svantaggi è
che ho pochi pro e tanti contro. Non è strano: la maggior parte di noi ha più
difetti che pregi a livello estetico. Questo mi rende consapevole su cosa dovrò
fare: esaltare l’unico grosso pregio, cioè avere una capigliatura folta mentre sui
difetti ho due strade. Alcuni difetti sono completamente correggibili: con la
dieta e l’attività fisica si può passare dall’obesità alla forma fisica.
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Altri difetti come l’altezza possono essere soltanto ca-
muffati ma non eliminati completamente. Quello che
posso fare è però utilizzare anche i pregi come tecnica di
camuffamento e per farlo dovrò fare delle scelte olisti-
che, cioè scelte che comprendono il mio aspetto fisico
nell’insieme e non come pezzi separati.
Cosa vuol dire? Per esempio all’inizio, avevo puntato su
un taglio cortissimo, il buzz cut, che noi conosciamo co-
me taglio di capelli alla marine, leggermente più lungo
ma comunque molto corto. È un taglio adatto alla mia
forma del viso ma non mi aiutava a guadagnare in altez-
za. Sfortunatamente l’altezza è il mio principale difetto
perché a differenza del peso, non ho reali possibilità di modificarlo. Un taglio di
capelli medio, come questo a destra mi permette però di guadagnare un paio di
cm che non sono niente ma uniti ad altre tattiche possono ridurre il gap con gli
altri uomini.

Archetipo scelto
Scegliere l’archetipo è fondamentale e non è stato facile per me per vari motivi.
 È difficile giudicare se stessi, capire chi siamo veramente
 Non avendo nessuno dietro, ho imparato a tentoni, sbagliando e miglioran-
do.
Questo mi ha permesso però di imparare alcune cose.
1. Difficilmente un solo archetipo riuscirà a rendere la tridimensionalità del no-
stro io. È improbabile il guerriero puro ma è più logico il guerriero-chierico o
il ladro mago per usare termini di gioco di ruolo.
2. Ci sono varie strade che ti aiuteranno a scegliere l’archetipo. Potresti partire
dal messaggio oppure dalla fisicità. L’importante è il risultato.
La scelta è stata alla fine
Dark Academia, uno stile che potremmo definire “quello che indosserebbe il

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professore Keating dell’attimo fuggente”
È uno stile molto adatto a una persona della mia età. Per quanto apprezzi stili
giovani come il Soft boy o l’E-boy sono anche consapevole di una delle leggi non
scritte della moda: vestiti in base all’età.

Conclusioni
Con le istruzioni che vi ho fornito, potete ora scoprire sia i vostri punti di forza
sia i punti deboli da camuffare. Questo vi aiuterà a iniziare un percorso che non
solo vi aiuterà a livello estetico ma vi permetterà di scoprire veramente chi siete
e quali sono i vostri desideri.

Il tuo futuro
Grazie alla mia esperienza nasce BeautyQuest, un sito creato da
un nerd per aiutare gli altri nerd a esprimere il loro potenziale.
Se vuoi anche tu iniziare questo percorso puoi scoprire fra le
mie consulenze personalizzate quella più adatta alle tue esigen-
ze.

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