Sei sulla pagina 1di 20

Centro formazione professionale

Accademia scuola

Acconciatori U.N.A.S.A.S.

Anno scolastico: 2021/2022

4°Anno

LA COLORIMETRIA

A CURA DI: HUMA LARISA


COLORIMETRIA
La scelta del colore non è solo un fatto estetico, ma anche di
competenza e preparazione tecnica. Il colore dipende sia da come le
cose assorbono e riflettono la luce sia da come il nostro cervello
decodifica i colori. La conoscenza dei colori e importante perché nel
tingere i capelli si compie una sovrapposizione di colori: quello
naturale o artificiale dei capelli e quello della tinta scelta.
L’acconciatore professionale deve sapere esattamente quale
risultato può ottenere da questa combinazione. La colorimetria
studia i funzionamenti dei colori e la loro distinzione.

Colori primari che non si possono tenere tramite mescolazione:


• Giallo
• Rosso
• Blu
Colori secondari che si ottengono miscelando tra loro i colori primari
secondo le seguenti combinazioni:
• Giallo + Rosso = Arancione
• Giallo + Blu = Verde
• Rosso + Blu = Viola
Colori complementari che si trovano in posizione opposte sul cerchio
cromatico, per esempio:
• Il rosso e il verde
• Il giallo e il viola
• Il blu e l’arancio
I colori complementari se uniti si neutralizzano; di conseguenza, se si
vuole attenuare il colore rosso si deve utilizzare il so complementare
che è il verde.
Il bianco e il nero sono definiti “acromatici” ovvero senza colore;
mescolandoli insieme si ottiene il colore grigio. Anche mescolando in
uguali quantità i tre colori primari si ottiene il grigio.
I colori si distinguono in caldi o freddi. Questa distinzione è legata
alle sensazioni che i colori trasmettono e alle immagini a cui vengono
associati. Questa e importante della colorazione a ossidazione in
quanto le tonalità calde neutralizzano quelle fredde e viceversa.

COLORE NATURALE DEI CAPELLI


La melanina è un pigmento naturale che determina il colore
naturale dei capelli e viene prodotta dai melanociti che sono le
cellule contenute della zona bulbare del capello.
Esistono tre tipi di melanine:
1. Eumelanina: colorazione bruna/ nera
2. Feomelanina: colorazione gialla
3. Tricosiderina: colorazione rossa
La combinazione di questi pigmenti da origine alle varie tonalità di
colore dei capelli naturali. La concentrazione di melanina e il tipo di
pigmenti non è uniforme su tutti i capelli, e questo è il motivo per cui
abbiamo delle differenze di colore che creano i riflessi.
Riepilogando:
• La tonalità o “intensità” è il colore predominante su una
capigliatura; per esempio il castano, il biondo, il bruno ecc.;
• I riflessi sono la tendenza o le sfumature di colore che i capelli
possono avere. Più i capelli sono scuri (alta presenza di
eumelanina) meno i riflessi sono visibili.

Oltre alla diversa concentrazione di pigmento il colore varia nel tempo


per due motivi principali
• La produzione di melanina cambia a seconda dell’età. È scarsa
durante l’età infantile. I bambini hanno i capelli e la pelle più
chiari; crescendo tende invece ad aumentare facendo scurire i
capelli. Inoltre tra i 30 e 40 anni si riduce nuovamente
provocando la graduale dei capelli bianchi (canizie )
• L'esposizione ai fattori esterni (mare, sole e aria) tende a
schiarire il colore dei capelli.
SCALA COLORE: TONALITA E SFUMATURE
Il colore dei capelli e indicato in altezza di tono che costituisce la
misura utilizzata per i vari colori di base. La scala colore dell’altezza di
tono va da 1 a 10 in base allo schema seguente:
1. Nero
2. Bruno
3. Castano scuro
4. Castano
5. Castano chiaro
6. Biondo scuro
7. Biondo
8. Biondo chiaro
9. Biondo chiarissimo
10. Biondo chiarissimo cenere

Accanto ai colori di
base esistono le
sfumature o
tendenze le quali
hanno una
denominazione che
cambia a seconda
della ditta che le
produce. Vengono
indicati con numeri o lettere posti dopo il numero della tonalità: per
esempio …/3 definisce una sfumatura o tendenza dorata. Anche le
sfumature hanno una loro scala che va da 0 a 7 come mostra lo schema
seguente:
…/0 colore senza sfumatura
…/1 cenere
…/2 beige
…/3 oro
…/4 rosso
…/5 porpora
…/6 viola
…/7 tabacco
Le sfumature possono essere indicate anche con un doppio numero
dopo il seguente grafico . 0 /; in questo caso il numero indica un
riflesso più intenso mentre il secondo uno più debole, per esempio
…/57 tendenza rosso porpora
…/32 tendenza dorato beige

La conoscenza delle combinazioni cromatiche permette di ottenere


una serie infinita di riflessi.
COMPONENTI DELLA COLORAZIONE
La colorazione dei capelli può essere fatta impiegando:
• Coloranti vegetali
• Coloranti con sali metallici
• Coloranti chimici
COLORANTI VEGETALI
Utilizzati fin dai tempi antichi, i coloranti vegetali vengono impiegati
diffusamente ancora oggi. Sono coloranti che hanno una efficacia di
breve durata e dai risultati incerti. In natura infatti non esistono molte
piante che tingono i capelli e spesso per favorire la vendita vengono
spacciati come prodotti naturali quelli che contengono sostanze
chimiche. Tra le tinte naturali la più diffusa è l’hennè. Costituta da una
polvere ottenuta sminuzzando le foglie e i rami e che viene usata per
avere capelli di color rosso ramato. Per aumentare la durata
dell’effetto colorante, la polvere di hennè a volte viene miscelata con
sali metallici, che sono invece molto dannosi. L'hennè crea sul capello
una pellicola impermeabile molto difficile da rimuovere; se si vuole
eseguire successivamente una permanente o una decolorazione c’è il
rischio che il capello non reagisca ai trattamenti.
COLORANTI CON SALI METALLICI
Sono molto dannosi per la salute del cuoio capelluto e dei capelli,
generalmente non vengono usati nei saloni , ma impiegati nella
grande distribuzione; favoriscono molte allergie e sono difficilmente
da rimuovere.
COLORANTI CHIMICI
Creati in laboratorio, essi offrono un risultato più duraturo e
una contemplicita di effetti in termini di tonalità e sfumature .
Possono colorare i capelli naturali, bianchi o già tinti. Sono
composti da:
• Precursori del colore
• Sostanze alcaline
• Pigmenti pronti
• Sostanze veicolari
• Coloranti diretti
• Antiossidanti
• Profumi

PERPSSIDO D’IDROGENO
Il perossido di idrogeno o acqua ossigenata è una delle componenti
delle tinte per capelli che svolge la funzione ossidante della melanina,
schiarendola e trasformando gli elementi chimici ( i percussori di
colore ) in coloranti. Lo si trova anche all’interno del fissaggio della
permanente con un massimo di concentrazione di 3 volumi. Il
perossido d’idrogeno è un composto chimico che può presentarsi in
forma liquida o in forma cremosa. La sua concentrazione e molto
instabile, per questo deve essere evitato il contatto diretto con l’aria;
è quindi indispensabile tenere il contenitore ben chiuso. La
concentrazione varia da 5 volumi a un massimo di 40 volumi. È
importante calcolare la giusta quantità di ossidante per evitare un
risultato non soddisfacente. Una quantità ridotta di acqua ossigenata
influisce sul potere colorante degli elementi presenti nel composto,
riducendo l’effetto colorante. Al contrario una quantità eccessiva
provoca una forte schiaritura. I quantitativi di acqua ossigenata varia
a seconda del risultato che si vuole ottenere
10 volumi
• Bagni di colore
• Tonalizzazione
• Copertura capelli bianchi fino al 50%
• Colorazione tono su tono
20 volumi
• Colorazione per scurire con toni più scuri
• Copertura totale dei capelli bianchi ( 100% )
• Schiaritura di 1-2 toni
• Colorazione dopo una decolorazione
30 volumi
• Copertura media
• Schiaritura 2 o 3 toni
40 volumi
• Scarsa copertura
• Schiaritura fino a 4-5 toni
La miscelazione dei vari componenti vanno fatte con attenzione
utilizzando la bilancia o il misurino della grammatura. Sul bugiardino
delle tinte professionali sono indicati i rapporti tra il colore e l’ossigeno
che devono essere seguiti scrupolosamente per ottenere il risultato
voluto.
1:1 stessa quantità di colore e acqua ossigenata
100 gr di colore = 100 gr di acqua ossigenata ( 100 gr X 1 = 100 gr)
25 gr di colore = 25 gr di acqua ossigenata ( 25 gr X 1 = 25 gr )
1:1,5 la quantità di acqua ossigenata è una volta e 1\2 di colore
100 gr di colore = 150 gr di acqua ossigenata ( 100 gr X 1,5 = 150 gr)
30 gr di colore = 45 gr di acqua ossigenata ( 30 gr X 1,5 = 45 gr )
1:2 la quantità di acqua ossigenata è il doppio del colore
100 gr di colore = 200 gr di acqua ossigenata ( 100gr X 2 gr = 200 gr )
45 gr di colore = 90 gr di acqua ossigenata ( 45 gr X = 90 gr )
1: 3 la quantità di acqua ossigenata è il triplo del colore
100 gr di colore = 300 gr di ossigeno ( 100 gr X 3 = 300 gr )
35 gr di colore = 105 gr di acqua ossigenata ( 35 gr X 3 = 105 gr )

TIPI DI COLORAZIONE
La colorazione di sintesi dà luogo a vari tipi di colorazione:
1. Colorazione permanente a ossidazione
2. Colorazione diretta o semipermanente
3. Colorazione temporanea
COLORAZIONE PERMANENTE A OSSIDAZIONE
Questa classe di colorante è in grado di modificare il colore
naturale del capello in modo permanente. I composti agiscono
sulla struttura del capello a livello di melanina tingendo in modo
duraturo e senza che i lavaggi successivi possano eliminarlo.
Questo tipo di colorazione permette di:
• Ritoccare la ricrescita delle radici
• Modificare il colore naturale dei capelli
• Modificare il colore dei capelli già tinti
• Coprire i capelli bianchi
La colorazione a ossigenazione può agire sui capelli con le
seguenti modalità:
• Schiarire solo le ricrescite naturali
• Scurire
• Mantenere la stessa altezza di tono

La colorazione ad ossidazione è un procedimento


autobloccante, significa che una volta terminato il tempo di
posa il colore non varia. Il tempo di applicazione è di 30
minuti, ma può variare a seconda della casa produttrice. I
prearati a ossidazione permanente possono essere sotto forma
di crema o gel è al loro interno troviamo:
• L'ammoniaca che svolge una duplice funzione:
Aprire le squame della corteccia per far penetrare il
prearato
Favorire la reazione con l’acqua ossigenata trasformandola
in ossigeno che provoca la colorazione
L'acqua ossigenata che agisce sulla struttura del capello
in due modi
Ossida i pigmenti di melanina e provoca la decolorazione
Favorisce la trasformazione dei precussori del colore
trasformandoli in vero e proprio colorante
Gli elementi coloranti ( percussori del colore ) che
penetrano nella cuticola e grazie all’azione ossidante
dell’ossigeno si colorano tingendo il capello
Elementi stabilizzanti e cosmetici

L'azione dei composti coloranti sul capello non agisce solo sulla
melanina, ma sull’intera struttura del capello. I capelli diventano
meno elastici e tendono a spezzarsi più facilmente, divenendo
più porosi e secchi
L'azione chimica del colore
Le fasi dell’azione chimica dei prodotti coloranti sui capelli sono
le seguenti:
1. Apertura delle squame del capello attraverso l’ammoniaca
2. Assorbimento con aumento del pigmento colorante per
mezzo dell’ossigeno ( perossido d’idrogeno )
3. Sviluppo della schiaritura o scuritura
4. Chiusura parziale delle squame con l’evaporazione
dell’ammoniaca
5. Chiusura completa delle squame con prodotti acidi
(shampoo e creme)
REAZIONI ALLERGICHE

Allergia alla tinta per capelli:


sintomi e rimedi

Cambiare il colore dei capelli per necessità o semplicemente per


cambiare look è un fatto del tutto normale per le donne, che vogliono
sentirsi sempre belle e a posto in ogni occasione.
La tinta per capelli è ideale per coprire i capelli bianchi ma anche per
seguire le tendenze moda, tuttavia a volte possono manifestarsi delle
reazioni allergiche che non bisogna sottovalutare. Scopriamo sintomi
e rimedi dell’allergia alla tinta per capelli.

Cause dell’allergia alla tinta per capelli


Quando si manifesta un’allergia si tratta del sistema immunitario che
risponde ad un fattore che l’ha scatenata. Nel caso dell’allergia tinta
capelli sarebbe opportuno effettuare un test per attestare se si è
intolleranti a qualcuna delle sostanze contenute nelle tinture.
In genere il test consiste nell’applicare una piccola dose di prodotto
nell’area del gomito o dietro le orecchie e aspettare 48-72 ore per
vedere le reazioni. Se non ci sono manifestazioni particolari si può
usare tranquillamente il prodotto. A scatenare le allergie possono
essere diversi fattori, fra cui:
• Formulazione del prodotto troppo forte
• Sostanze chimiche fra gli ingredienti come fenoli, fosfati e
parabeni
• Presenza di lesioni o cicatrici sul cuoio capelluto
• Utilizzo di un prodotto diverso da quelli usati normalmente
• Non seguire la corretta procedura indicata nel foglietto
illustrativo
La maggior parte delle tinture per capelli contengono PPD, acronimo
che vuol dire Para Phenylene Diamine, un perossido che può
causare allergie. Ma l’allergia tinta capelli come si manifesta? Ci
sono dei sintomi che sono inconfondibili, ecco quali sono.

Allergia tinta capelli sintomi


Uno dei sintomi più comuni di reazione allergica tinta per capelli è
senza dubbio la dermatite, un’infiammazione della pelle che si
manifesta in genere con un arrossamento oppure prurito sul cuoio
capelluto.
Vi sono casi in cui può anche manifestarsi con un rigonfiamento della
zona attorno alle orecchie, al collo o alle palpebre. I sintomi della
dermatite non necessariamente si manifestano subito, ma possono
presentarsi anche dopo qualche giorno o addirittura dopo una decina
di giorni aver utilizzato il prodotto.
Oltre alla dermatite, l’allergia alla tinta per capelli può dare origine
anche all’orticaria, che si manifesta con macchie rosse diffuse sul
corpo, gonfiore delle palpebre, cute arrossata, difficoltà di
deglutizione, vomito e starnuti. I sintomi dell’orticaria di solito sono
visibili già dopo qualche ora aver applicato la tintura.
Una delle reazioni più gravi dell’allergia della tintura per capelli è
invece lo shock anafilattico, più raro ma possibile, che può causare
sintomi come mancanza di respiro, gonfiore al viso, calo della
pressione sanguigna e talvolta può essere anche letale. In questi
casi è necessario intervenire tempestivamente per evitare il peggio.
Come curare l'allergia alla tinta per capelli
Poiché tinta per capelli e allergia al nichel sono associati, la
soluzione ideale sarebbe per evitare arrossamenti e
desquamazioni della cute sarebbe quello di usare tinture senza
nichel. Tuttavia, tutte le tinte per capelli contengono nichel,
quindi bisogna optare tinte naturali, che sono assolutamente
sicure e permettono di ottenere risultati eccellenti, come quelle
a base di henné, di camomilla o di indaco.
Queste tinture sono temporanee e vanno via con il risciacquo,
ma hanno un bell’effetto sulla chioma e ne ravvivano il colore
anche se non coprono del tutto i capelli bianchi.
Invece, fra i rimedi per allergia alla tinta molto validi troviamo
l’aloe, pianta ad elevato potere lenitivo ed antinfiammatorio,
efficace per la sua azione rinfrescante. Ottima è anche la peonia
per alleviare il prurito e il rossore sul cuoio capelluto, perché ricca
di principi attivi in grado di assicurare sollievo immediato.
Altro rimedio efficace per trattare le allergie derivate dalle tinte
per capelli è l’aceto di mele, facile da reperire e da usare
immergendo il pettine in una miscela di aceto di mele ed acqua
e poi procedere alla pettinatura.

SICUREZZA SUL LAVORO E NORMATIVE COVID


L’emergenza sanitaria sta avendo degli effetti più che visibili
sulle nostre vite anche dopo più di un anno dall’inizio del primo
Lockdown nazionale. Per questo è necessario che le aziende
siano organizzate con strategie preventive e dispongano di tutta
la documentazione necessaria per tracciare le attività svolte
come misure anti contagio.
Questo significa verificare costantemente che i provvedimenti
vengano messi in atto, stare al passo con i cambiamenti nei
protocolli ministeriali e aggiornare periodicamente i documenti
richiesti. Queste sono alcune indicazioni che dobbiamo
rispettare nel nostro settore:
• “Predisporre una adeguata informazione sulle misure di
prevenzione.
• Consentire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione,
mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14
gg.
• Potrà essere rilevata la temperatura corporea,
impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
• La permanenza dei clienti all’interno dei locali è consentita
limitatamente al tempo indispensabile all’erogazione del
servizio o trattamento. Consentire la presenza
contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla
capienza del locale (vd. punto successivo).
• Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione
delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il
mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le
singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti.
• L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata
da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite
droplet.
• Nelle aree del locale, mettere a disposizione prodotti
igienizzanti per l’ igiene delle mani dei clienti e degli
operatori, con la raccomandazione di procedere ad una
frequente igiene delle mani. È consentita la messa a
disposizione, possibilmente in più copie, di riviste,
quotidiani e materiale informativo a favore dell’utenza
per un uso comune, da consultare previa igienizzazione
delle mani.
• L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per
l’espletamento della prestazione, devono mantenere una
distanza inferiore a 1 metro devono indossare,
compatibilmente con lo specifico servizio, una
mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per
l’operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale
ad hoc come la mascherina FFP2 o la visiera protettiva, i
guanti, il grembiule monouso, etc., associati a rischi
specifici propri della mansione)
• . Assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle
superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e una
adeguata disinfezione delle attrezzature e accessori.
Disinfezione delle postazioni di lavoro dopo ogni cliente.
Assicurare regolare pulizia e disinfezione dei servizi
igienici.

ASSEGNI

ASSEGNO:
Gli assegni sono dei titoli di credito perché per la loro
emmissione o per il loro pagamento e sempre necessario
l’intervento di una banca, ci sono due tipi di assegno:
Assegno bancario

L’assegno bancario è uno strumento di pagamento sostitutivo


del contante con il quale il titolare del conto corrente (traente)
ordina alla propria banca (trattario) di versare una determinata
somma di denaro a favore di un’altra persona (beneficiario). Un
libretto di assegni (carnet) generalmente ne contiene 10 o 20 e
prevede che ogni assegno possa essere agevolmente staccato
per essere consegnato al beneficiario. Quando si compila un
assegno bisogna farlo in maniera completa utilizzando una
penna a inchiostro indelebile. In particolare devono essere
indicati:
• il luogo (il comune) nel quale state emettendo l’assegno;
• la data di emissione; l’importo in cifre e in lettere, sempre
con due decimali anche se di importo pari a zero;
• il nome del beneficiario che indica la persona o la società
a favore della quale viene disposto l’ordine di pagamento;
• la firma, che è l’atto di sottoscrizione dell’ordine di
pagamento.

ASSEGNO CIRCOLARE
L’assegno circolare è un titolo di credito, vale a dire un documento
che contiene una promessa di pagamento a favore di un determinato
soggetto. In generale, al di là dei tecnicismi, possiamo dire che esso
rappresenta, al pari dell’assegno bancario, un mezzo di pagamento,
quindi può essere utilizzato per effettuare qualsivoglia pagamento, al
pari del denaro contante. Per l’emissione dell’assegno circolare è
necessario che il cliente disponga della relativa somma sul proprio
conto corrente bancario o, in alternativa, se non possiede un conto
corrente, potrà chiedere comunque alla banca di emettere l’assegno,
corrispondendo alla stessa l’importo necessario. Ciò offre
un’importante garanzia al beneficiario dell’assegno, il quale è sicuro
del fatto che l’assegno è “coperto” e che quindi il suo credito sarà
soddisfatto, in quanto nessuna banca emette assegni bancari in
mancanza della relativa provvista.
• il cliente Tizio chiede alla banca di emettere un assegno
circolare al nominativo di Caio, suo creditore;
• se vi è la provvista necessaria o se comunque Tizio versa una
somma corrispondente all’importo dell’assegno, la banca
rilascia l’assegno circolare su cui sono riportati il nominativo di
Caio e la clausola di non trasferibilità;
• Caio potrà dunque incassare l’assegno e la banca sarà tenuto a
pagarlo “a vista”, ossia dietro semplice presentazione
dell’assegno stesso su cui, come detto, è riportato il nome di
Caio;
• se poi l’assegno è di importo inferiore a mille euro, Tizio potrà
chiedere di eliminare la clausola di non trasferibilità e girare
l’assegno ad un terzo, ma sull’assegno dovrà comunque essere
riportato il nominativo del beneficiario. In questo caso si
tratterà di Tizio, il quale poi effettuerà eventualmente la girata
nei confronti di Caio.

Potrebbero piacerti anche