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1) La preparazione del
fondo
Il fondo, o superficie, del mobile deve essere stata
stuccata con stucco di gesso e carteggiata con una carta
non troppo aggressiva dove necessario. Se desideriamo
dare al mobile un “sapore” di mobile antico “scaldandone il
colore” possiamo colorare il legno con un mordente
all’acqua diluito in modo da ottenere il colore desiderato.
2) La prima mano di
gommalacca
Dopo aver stuccato, carteggiato ed eventualmente
colorato il fondo passiamo la prima mano a pennello. La
vernice di gommalacca che usiamo è la classica ricetta
che io consiglio ai miei allievi: 200 grammi di gommalacca
in scaglie in un litro di alcool a 99,9°. Stendi la
gommalacca con un normale pennello di setola naturale e
tira la vernice lungo la venatura del legno.
5) La lucidatura a cera
Dopo aver lasciato asciugare bene il fondo passiamo alla
lucidatura a cera. La cera ci aiuterà a proteggere il fondo
di gommalacca e smorzerà l’eventuale lucido, dando al
mobile una finitura opaca. Stendi la cera con un pennello
e togli subito con uno straccio di cotone gli eccessi
uniformandola sulla superficie. Aiutati con una spazzola
per far penetrare la cera negli intagli e nelle modanature.
Lascia riposare per un paio di giorni e fai la stracciatura
finale. Usa sempre uno straccio di cotone, meglio se
felpato.
Per la lucidatura a cera puoi usare una cera per mobili
oppure un encaustico. L’encaustico è un insieme di cere
naturali che rende più resistente questo tipo di finitura. La
cera per mobili e l’encaustico possono essere neutri o
colorati con bitume di Giudea. Qui trovi la ricetta per un
buon encaustico.
Nel Prontuario del Restauratore trovi passo dopo passo
tutte le ricette e i segreti per un corretto restauro del
mobile antico.
Il maestro Carlo