ESPERIENZA DI LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA CLASSE 4A CHIMICI
Lo scopo dellesperienza lestrazione della trimiristina contenuta in un campione di noce moscata, olio che conferisce il tipico aroma alla spezia, e successivamente verificare il grado di purezza della sostanza ottenuta. Si applicata la tecnica dell'estrazione multipla utilizzando come solvente n-esano.
Introduzione
Gli oli essenziali sono prodotti ottenuti per estrazione a partire da materiale vegetale a cui conferiscono la tipica essenza o aroma. Appartenenti alla categoria dei lipidi, sono molecole organiche con densit significativamente minori di quella dell'acqua costituite prevalentemente da atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno. Avendo caratteristiche poco polari, i lipidi vengono estratti tramite l'impiego di solventi organici. Tali oli sono alla base delle propriet erboristiche delle spezie come nel caso della noce moscata (Myristica fragrans), seme prodotto da un albero appartenente alla famiglia delle Myristicaceae, originario delle Molucche e di alcune isole della Nuova Guinea. L'arbusto, sempreverde, cresce fino a 10 metri, le foglie sono ovali ed appuntite, di colore verde scuro e dalla superficie lucida; i fiori sono piccoli, carnosi e di colore giallo pallido; i frutti, succosi e della dimensione di piccole pesche, sono in origine verdi poi, con la maturazione, diventano gialli e si spaccano a met, rivelando una rete di colore rosso scarlatto (il macis) che riveste un unico seme marrone, lucente e dalla consistenza piuttosto legnosa: la noce moscata.
I semi, ancora rivestiti dal macis, vengono trasferiti in un centro di trasformazione dove il macis viene tolto ed essiccato ed assume la tipica colorazione giallo-dorata. Le noci moscate vengono essiccate gradatamente al sole, per un periodo di circa sei-otto settimane; durante questo periodo la spezia si restringe e assuma la definitiva forma della noce moscata commerciale. Il suo aroma e' particolarmente raffinato, dolce e piccante insieme; usata fin dall'antichit come farmaco prima che come spezia, il suo uso alimentare si e' poi diffuso in Europa e nel Medio Oriente. In cucina viene utilizzata nella preparazione di alcuni dolci e viene inoltre impiegata in alcuni cocktail caraibici e per aromatizzare bevande alcoliche. La polpa del frutto viene utilizzata dalle popolazioni locali per ricavarne una particolare marmellata mentre il macis utilizzato per la produzione di profumi. Per quanto riguarda le virt terapeutiche, la noce moscata e' un autentico stimolante e agisce molto positivamente sulla digestione, purch usata con una certa parsimonia, perch presa in quantitativi eccessivi diventa un pericoloso narcotico provocando una leggera alterazione dello stato di coscienza, con anche la possibilit che si presentino allucinazioni visive dovute alla presenza di: miristicina, elemicina, safrolo e acido miristico. Le strutture chimiche dei composti sono simili alle anfetamine di sintesi, mentre gli effetti sono pi vicini a quelli dell'LSD. Per questo nel novecento fu soprannominata stupefacente dei poveri. Calma anche la nausea ed il vomito ed un antisettico molto utile per combattere le infezioni intestinali. L'olio essenziale di noce moscata, per uso esterno e' utile contro i dolori reumatici e nevralgici. In particolare dalla noce moscata si estrae la trimiristina, lipide appartenente alla classe dei trigliceridi, costituito da una molecola di glicerolo a cui sono legate 3 molecole di acido miristico. Le essenze vengono prodotte dalle piante per molteplici ragioni, ed in alcuni casi forse anche come scarti.
Materiali e strumenti
solfato di sodio anidro n-esano mortaio con pestello bilancia tecnica sensibilit 0.01 g pipetta graduata da 10 mL beuta codata imbuto di Buchner becher da 100 mL un tubo di Thiele Procedimento Il campione di noce moscata viene polverizzato in un mortaio pi finemente possibile. Si pesa una quantit pari a 5 g della polvere cos ottenuta. Si trasferisce il solido in una beuta da 100 mL per estrarlo con 50 mL complessivi di n-esano. Per una maggiore resa si eseguono 2 estrazioni con aliquote da 25 mL di solvente. Dopo aver agitato per 10 minuti si filtra sotto vuoto e se la sostanza presenta una certa torbidit n e c e s s a r i o disidratare con solfato di sodio a n i d r o e d e s e g u i r e u n a s e c o n d a f i l t r a z i o n e . L o p a c i t p o t r e b b e i nfl uenzar e l a cristallizzazione
Si evapora il filtrato, sotto cappa, su piastra riscaldante fino ad ottenere un olio di colore giallino. Lolio giallo risultante (trimiristina) sciolto, a caldo, in 10 mL di acetone. Raffreddando la soluzione acetonica si ottengono i cristalli di trimiristina. Si filtrano i cristalli e si fanno essiccare. Si determina il punto di fusione della trimiristina.
Elaborazione dati
La pesata finale dei cristalli stata di 0,53 g, quindi possiamo calcolare il contenuto percentuale di trimiristina nella noce moscata:
% 100 moscata noce massa na trimiristi massa
Perci:
% 6 , 10 100 00 , 5 53 , 0
g g
Il punto di fusione della sostanza da noi estratta 43C. Tale valore corrisponde a quello riportato in letteratura per la trimiristina. Per la trimiristina sono presenti due forme cristalline: una fonde a 42C laltra a 56C. Resa di trimiristina pura da 10 g di noce moscata: 0,6-0,9 g (6-9% della quantit iniziale di noce moscata). Discussione
Il punto di fusione conferma che la nostra procedura laboratoriale stata eseguita in modo accurato.