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Esame fisica Jung 24/04/23

Precorso di Fisica (Università degli Studi di Torino)

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Dipartimento di Fisica, Università degli Studi di Torino


Corso di Laurea Triennale in Chimica e Tecnologie Chimiche
Esonero per Fisica I (Corso B, II modulo) 2021/22 — 24/04/23
Prof. Mariaelena Boglione, Prof. Martin Jung, J.O. Gonzalez Hernandez
https://chimicaetecnologie.campusnet.unito.it/do/corsi.pl/Show?_id=7e34
Contatto: martin.jung@unito.it

Esercizio 1: “Quesiti”
a) Siano ~a, ~b due vettori incogniti e c uno scalare incognito. Date le
quantità fisiche, le unità e le convenzioni dalla lezione, quali delle
seguenti equazioni devono essere sbagliate? Perché?
(i) |~a| = 4
(ii) [∇~ × B(~
~ r)] · ~a = c
(iii) 4~b = 3
~ r) = 5ŷ
(iv) E(~

b) Sia data una densità di carica in coordinate cartesiane all’interno


di un cuboide (parallelepidpedo rettangolare),

3
ρ(~r) = ρ(x, y, z) = C0 x2 y , con (1)
2
−A ≤ x ≤ A , 0 ≤ y ≤ B , −C ≤ z ≤ C . (2)

Qual è l’unità di misura della costante C0 ? Qual è la carica totale


nel cuboide?

c) Calcolare esplicitamente l’unità di misura nel sistema SI della


quantità
2
~ µ0 R⊥
X= I 2 ẑ , (3)
2 (R⊥ + z 2 )3/2

dove R⊥ è un raggio. Quale quantità nell’elettrodinamica ha la


stessa unità di misura?

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d) Applicare le leggi di Kirchhoff al circuito disegnato. Indicare nel


disegno le diverse intensità di corrente con le loro direzioni, cioè,
le direzioni in riferimento a cui le intensità di corrente vengono
misurate. Scrivere la legge dei nodi per i nodi A e B. Scrivere due
equazioni di Kirchhoff alle maglie indipendenti.
(Non bisogna determinare le intensità di corrente!)

e) Spiegare in poche frasi cosa succede quando una particella carica


con velocità ~v entra in una regione in cui c’è un campo magnetico
~ costante, perpendicolare alla velocità, ~v ⊥ B.
B ~

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Soluzione:

a) Sbagliate sono (iii), perché 4~b è un vettore, mentre 3 è uno scalare,


e (iv), perché il campo elettrico ha l’unità di misura N/C, mentre
5 non ha una dimensione fisica.
b) L’unità di misura è data da

1 C C
[C0 ] = [ρ] = = . (4)
[x2 y] m3 m3 m6

La carica è data dall’integrale


Z
QV = ρ(~r)dV (5)
V
Z A Z B Z C
dV =dx dy dz 3
dz x2 y

= C0 dx dy (6)
2 −A 0 −C
Z A Z B
3
= C0 dx dy x2 y [z]C−C (7)
2 −A 0
Z A Z B  2 B
2 y
= 3C0 C dx dy x (8)
−A 0 2 0
 3 A
3 2 x
= C0 B C (9)
2 3 −A
= C 0 A3 B 2 C . (10)

L’unità di misura di quest’espressione è

C 3 2
[QV ] = [C0 LA3 B 2 C] = m m m = C. (11)
m6

N s2
c) Abbiamo [µ0 ] = C2 , [I] = A = C/s, [R⊥ ] = [z] = m, e [ẑ] = 1,
quindi
2
~ = [µ0 ][I][R⊥ ] (N s2 /C2 ) (C/s) m2 Ns
[X] = = = T. (12)
[R⊥ ]3 m3 Cm

X ha l’unità di misura del campo magnetico, Tesla. Infatti,


l’espressione corrisponde al campo magnetico sull’asse ẑ di una
spira circolare, trattato nella lezione.

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d) Scegliamo le direzioni come in figura:

Con queste scelte, la legge dei nodi da nel punto A

I1 = I2 + I3 ,

e nel punto B

I2 = I5 + I6 .

Dall’applicazione della legge delle maglie otteniamo:


• Maglia alla sinistra:

E 1 − R1 I 1 − R2 I 2 − E 2 = 0 .

• Maglia piccola in alto a destra:

−I3 R3 − E3 + I2 R2 = 0 .

• Maglia piccola in basso a destra:

E 2 + E 3 − I 4 R4 = 0 .

e) Quando la carica entra nell’area col campo magnetico costante,


la forza di Lorentz agisce sulla carica. La forza di Lorentz agisce
sempre in direzione ortogonale a quella del campo e ortogonale a
quella della velocità della particella, quindi non cambia il mod-
ulo della velocità, solo la direzione. Il risultato è che la particella
muove lungo una curva circolare nel campo magnetico, come visto
in lezione. La direzione della forza viene sempre determinata dalla
regola della mano destra. Ad esempio, per una carica positiva e
il campo magnetico come disegnato, la forza agisce inizialmente

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verso l’alto, e dopo sempre perpendicolare alla direzione della par-


ticella, ad esempio verso il basso quando la particella raggiunge il
punto più alto.

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Esercizio 2: “Distribuzione di carica”


Si considerino tre cariche q1 , q2 , q3 alle posizioni fisse ~r1 , ~r2 , ~r3 .

a) Si calcoli il campo elettrico risultante nel punto generale ~r.

In seguito, si considerino le seguenti cariche e posizioni:


 
√ 1
q1 = 2q alla posizione ~r1 =  0 a, (13)
1
 
√ −1
q2 = 2q alla posizione ~r2 =  0  a , (14)
1
 
0
q3 alla posizione ~r3 =  0  a , (15)
−1

con la lunghezza a > 0 e q = |q| > 0, q3 = |q3 | > 0.

b) Disegnare la situazione descritta nel piano x̂ − ẑ.

c) Calcolare il modulo e il verso del campo elettrico risultante


nell’origine.

d) Calcolare il momento di dipolo di questa distribuzione rispetto


all’origine. Dipende dalla scelta dell’origine del sistema di coordi-
nate? Perché/Perché no? Calcolare il valore per il caso in cui la
carica totale diventa zero.

e) Qual è la distanza fra i punti ~r0 = ax̂ e i punti ~r1,2,3 ? Per la


carica q2 arbitraria, qual è il flusso attraverso una superficie sferica,
centrata nel punto ~r0 , con raggio
(i) R = 1.1a ,
(ii) R = 1.5a?

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Soluzione:

a) Il campo elettrico è dato da


3
~ r) = k
X ~r − ~ri
E(~ qi (16)
|~r − ~ri |3
i=1 
~r − ~r1 ~r − ~r2 ~r − ~r3
= k q1 + q2 + q3 , (17)
|~r − ~r1 |3 |~r − ~r2 |3 |~r − ~r3 |3

con k = 1/(4πε0 ).

b)
c) Per ~r = ~0 il risultato di a) diventa

   
~ ~0) = k − 2q ~
r 1 ~
r 2 ~
r 3
E( 3
+ 3
− q3 3 . (18)
|~r1 | |~r2 | |~r3 |

Abbiamo |~r1 | = 2a = |~r2 | e |~r3 | = a, quindi

   
~ ~0) = k − 2q ~
r 1 + ~
r 2 ~
r 3
E( √ − q3 3 , . (19)
2 2a3 a

~r1 + ~r2 = 2aẑ, quindi


n q q3 o
~ ~
E(0) = k − 2 ẑ + 2 ẑ (20)
a a
q3 − q
= k 2 ẑ . (21)
a
Il modulo è quindi

~ ~0)| = k |q3 − q| ,
|E( (22)
a2

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il verso è dato da

+ẑ (per q3 − q > 0) o − ẑ (per q3 − q < 0) , (23)

e dipende quindi dalle cariche.


d) Il risultato per il momento di dipolo dipende dalla scelta
dell’origine quando la carica totale non è zero, mentre per Qtot = 0
il momento di dipolo non dipende dalla scelta dell’origine.
Otteniamo:
3
√ √
d~ =
X
qi~ri = 2q(~r1 + ~r2 ) + q3~r3 = (2 2q − q3 )aẑ . (24)
i=1

La carica totale è data
√ da Q tot = 2 2q + q3 , quindi otteniamo
Qtot = 0 per q3 = −2 2q. In questo caso abbiamo

d~ = 4 2qaẑ . (25)

e) La legge di Gauss dice che il flusso attraverso una superficie chiusa


è proporzionale alla carica nel volume racchiuso della superficie:
QV
Φ∂V = . (26)
ε0
Le distanze fra i vettori ~r1,2,3 e il vettore ~r0 sono date da
 
0

|~r1 − ~r0 | =  0  = a , (27)
a

la distanza fra ~r2 e ~r0 da


 
−2a

|~r2 − ~r0 | =  0  = 5a , (28)
a

e la distanza fra ~r3 e ~r0 invece da


 
−a

|~r3 − ~r0 | =  0  = 2a , (29)
−a

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La prima sfera racchiude solo la carica su ~r1 , siccome |~r2 − ~r0 | >
1.1a e anche |~r3 −~r0 | > 1.1a. La√seconda sfera racchiude
√ le cariche
a ~r1 e ~r3 , siccome a < 1.1a e 2a < 1.5a, mentre 5a > 1.5a
Quindi

QV (i) 2q
Φ= = , (30)
ε0 ε0

(ii) 2q + q3
= . (31)
ε0

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Esercizio 3: “Induzione”
Si consideri una spira quadrata di resistenza R con velocità costante
~v = 1 as x̂. La spira passa attraverso un’area di spessore 2a con un campo
magnetico costante B ~ = B0 ŷ, B0 > 0, si veda anche la figura.

a) Calcolare il flusso magnetico attraverso la spira in dipendenza dal


tempo per gli intervalli
(i) t ∈ [0, 1] s ,
(ii) t ∈ [1, 2] s ,
(iii) t ∈ [2, 3] s ,
(iv) t > 3 s .

b) Calcolare la corrente indotta I(t) per gli stessi intervalli.

c) Disegnare I(t) per l’intervallo t ∈ [0, 4] s.

d) Qual’è la forza di Lorentz che agisce sul filo in dipendenza dal


tempo secondo la seconda legge di Laplace?

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Soluzione:

a) Al inizio la spira è ancora fuori dal campo magnetico, quindi Φ =


0. Fra t ∈ [0, 1]s, la spira si muove all’interno del campo, quindi
il flusso attraverso la spira cresce e raggiunge il massimo quando
la spira è completamente all’interno del campo per t = 1s. L’area
all’interno del campo in dipendenza dal tempo è

A(t) = a(vt) . (32)

Scegliamo il vettore areale parallelo al campo magnetico, e otte-


niamo

Φ(t; t ∈ [0, 1]s) = B0 avt . (33)

Fra t = 1s e t = 2s, la spira si muove all’interno del campo, ma il


flusso non cambia:

Φ(t; t ∈ [1, 2]s) = B0 a2 . (34)

Fra t = 2s e t = 3s la spira esce dal campo magnetico, quindi il


flusso diminuisce dal massimo a zero:

Φ(t; t ∈ [2, 3]s) = B0 a(a − vt) . (35)

Dopo t = 3s, la spira si muove fuori dal campo magnetico e il


flusso rimane zero.

b) La corrente è data dalla tensione indotta fratto la resistenza della


spira, quindi

Uind
I(t) = . (36)
R

La tensione indotta è invece data da




 −B0 av (t ∈ [0, 1]s)
dΦ(t) 
0 (t ∈ [1, 2]s)
Uind = − = (37)
dt 
 B0 av (t ∈ [2, 3]s)
0 (t > 3s)

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Quindi, la corrente indotta è data da




 −1 (t ∈ [0, 1]s)
B0 av 
0 (t ∈ [1, 2]s)
Iind = (38)
R   1 (t ∈ [2, 3]s)
0 (t > 3s)

c)

d) Abbiamo bisogno della forza magnetica che agisce sulla spira. La


forza sul lato sopra e quello sotto si compensano essattamente, sic-
come la corrente li attraversa in direzioni opposte, mentre il campo
magnetico è lo stesso. Lo stesso vale quando tutti e due i lati ver-
ticali sono o all’interno del campo magnetico o fuori. Quindi gli
unici intervalli in cui agisce una forza sulla spira sono quelli in
cui viene indotta una corrente. Abbiamo dalla seconda legge ele-
mentare di Laplace
Z
F~L = I d~ℓ × B
~. (39)

L’integrale viene eseguito lungo la sbaretta mobile in direzione


della corrente. Siccome abbiamo scelto l’orientazione della spira
in direzione +ŷ, la corrente viene misurata positivo in direzione
orario:

d~ℓ = −ẑ dz (lato destro) , (40)


d~ℓ = ẑ dz (lato sinistro) . (41)

La corrente non dipende direttamente da z, solo dal tempo. Quindi

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otteniamo per t ∈ [0, 1] s


Z
F~L (t; t ∈ [0, 1]s) = I d~ℓ × B
~ (42)
Z a
= I(t) (−ẑdz) × (B0 ŷ) (43)
0
B02 a2 v
= I(t)B0 ax̂ = − x̂ . (44)
R

Per t ∈ [2, 3] s, dℓ cambia il segno, ma anche I(t), quindi il risultato


è lo stesso:

~ B02 a2 v
FL (t; t ∈ [2, 3]s) = − x̂ . (45)
R

Questo risultato corrisponde alla legge di Lenz: in tutti e due


i casi la forza tende a mantenere il flusso magnetico iniziale. Il
movimento ∼ x̂ risulta nel cambio del flusso magnetico, ed in
tutti e due i casi questo cambio risulta in una forza che si oppone
al movimento.

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