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Esame fisica Jung 27/01/23

Precorso di Fisica (Università degli Studi di Torino)

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Dipartimento di Fisica, Università degli Studi di Torino


Corso di Laurea Triennale in Chimica e Tecnologie Chimiche
Esonero per Fisica I (Corso B, II modulo) 2021/22 — 27/01/23
Prof. Mariaelena Boglione, Prof. Martin Jung, J.O. Gonzalez Hernandez
https://chimicaetecnologie.campusnet.unito.it/do/corsi.pl/Show?_id=7e34
Contatto: martin.jung@unito.it

Esercizio 1: “Quesiti”
a) Siano ~a, ~b due vettori incogniti e c uno scalare incognito. Date le
quantità fisiche, le unità e le convenzioni dalla lezione, quali delle
seguenti equazioni devono essere sbagliate? Perché?
~ ×B
(i) E ~ =c
(ii) ~b = −4∇c
~
(iii) c + ~a = 0
(iv) |~a + ~b| = 4

b) Sia data una densità di carica in coordinate cilindriche all’interno


di un mezzo cilindro con raggio R⊥ e lunghezza L,

ρ(~r) = ρ(r⊥ , ϕ, z) = C0 r⊥ z 3 , con (1)


0 ≤ r⊥ ≤ R⊥ , 0 ≤ z ≤ L , 0 ≤ ϕ < π . (2)

Qual’è l’unità di misura della costante C0 ? Qual è la carica totale


nel mezzo cilindro?

c) Calcolare esplicitamente l’unità di misura nel sistema SI della


quantità

~ = V E
X ~ ×B
~, (3)
µ0 c 2

dove V è un volume e c è la velocità della luce.

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d) Applicare le leggi di Kirchhoff al circuito disegnato. Indicare nel


disegno le intensità di corrente diverse con le loro direzioni, cioè, le
direzioni in riferimento a cui le intensità di corrente vengono mi-
surate. Scrivere la legge per uno dei nodi. Scrivere due equazioni
di Kirchhoff alle maglie indipendenti.
(Non bisogna determinare le intensità di corrente!)

Un sistema è formato da un condensatore


grande e un campo magnetico costante,
come in figura. Spiegare, motivando la
risposta, cosa succede quando una parti-
e)
cella con carica positiva entra attraverso
la fessura. Quali forze agiscono sulla par-
ticella? (Specificare in particolare le di-
rezioni.)

Soluzione:

a) Sbagliate sono (i), perché E ~ ×B ~ è un vettore, mentre c è uno


scalare, e (iii), anche perché gli elementi di un’equazione devono
avere la stessa dimensione, qui abbiamo scalari (c,0) ed un vettore
~a.

b) L’unità di misura è data da

1 C C
[C0 ] = [ρ] = = . (4)
[r⊥ z 3 ] m3 m m3 m7

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La carica è data dall’integrale


Z Z R⊥ Z L Z π
dV =r⊥ dr⊥ dϕdz
dϕ C0 r⊥ z 3 r⊥

QV = ρ(~r)dV = dr⊥ dz
V 0 0 0
(5)
Z R⊥ Z L Z π
2 3
= C0 dr⊥ dz dϕ{r⊥ z } (6)
0 0 0
Z R⊥ Z L
dz [ϕ]π0 r⊥
2 3

= C0 dr⊥ z (7)
0 0
Z R⊥  4 L
2 z
= πC0 dr⊥ r⊥ (8)
0 4 0
 3  R⊥
π r
= C 0 L4 ⊥ (9)
4 3 0
π
= C 0 L4 R⊥ 3
. (10)
12
L’unità di misura di quest’espressione è
C 4 3
[QV ] = [C0 L4 R⊥
3
]= m m = C. (11)
m7
2
~ = N/(C m/s), [E]
c) Abbiamo [µ0 ] = NCs2 , [V ] = m3 , [B] ~ = N/C e
[c] = m/s, quindi
~ B]
[V ][E][ ~ m3 N/C N/(C m/s) m3 N m
~ =
[X] = = = N s = kg (.12)
[µ0 ][c2 ] N s2 /C2 (m/s)2 s2 (m/s)3 s
~ ha l’unità di misura della quantità di moto (anche chiamata
X
momento lineare).
d) Scegliamo le direzioni come in figura:

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Con queste scelte, la legge dei nodi da in tutti e due i nodi

I1 = I2 + I3 .

Dall’applicazione della legge delle maglie otteniamo:


• Maglia sinistra:

E − R1 I 1 − R2 I 2 = 0 ,

• Maglia destra:

−R3 I3 − RL I3 + R2 I2 = 0 ,

• Maglia grande:

E − R1 I 1 − R3 I 3 − RL I 3 = 0 .

e) La situazione corrisponde a quella in un selettore di velocità. La


forza che agisce sulla particella è la forza di Lorentz. Nella zona
dei campi la forza è data da
 
~ ~ ~
FLorentz = q E + ~v × B (13)

Il campo elettrico risulta in una forza alla destra che agisce sulla
particella, mentre il campo magnetico risulta in una forza alla
sinistra (regola della mano destra). Le forze causate dal campo
elettrico e dal campo magnetico agiscono quindi in direzioni op-
poste, indipendentemente dalla carica q. Se la particella rimane
molto tempo nella regione dei campi, la sua curva corrisponde
alla sovrapposizione di un cerchio (grazie al campo magnetico) e
un movimento accelerato alla destra (grazie al campo elettrico).
L’unica eccezione a questo movimento è quella del selettore di
velocità, in cui si cancellano la forza alla destra e alla sinistra.

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Esercizio 2: “Distribuzione di carica”


Sia data una densità di carica in coordinate cartesiane all’interno di un
cuboide (=parallelepipedo rettangolo) che giace simmetricamente in-
torno l’origine,

ρ(~r) = ρ(x, y, z) = 9C0 x2 y , con (14)


−A ≤ x ≤ A , −B ≤ y ≤ B , −C ≤ z ≤ C . (15)

a) Disegnare la funzione f (y) = y per −2 ≤ y ≤ 2.

b) Qual’è la carica totale nel cuboide?

c) Calcolare la carica nella parte del cuboide con y ≥ 0.

d) Calcolare il momento di dipolo elettrico del cuboide (entero)


rispetto all’origine.

e) Qual è il flusso elettrico attraverso la superficie del cuboide entero?


Qual è il flusso elettrico attraverso la superficie di un cuboide dato
da

0 ≤ x ≤ A, 0 ≤ y ≤ B , 0 ≤ z ≤ C ? (16)

Soluzione:

a)

b) La carica totale è zero, perché la distribuzione è antisimmetrica in

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y, mentre il cuboide giace simmetricamente intorno l’origine:


Z A Z B Z C
Q = dx dy dz9C0 x2 y (17)
−A −B −C
A C B
y2
Z Z 
2
= 9C0 dx dz x (18)
−A −C 2 −B
Z A Z C 2
(−B)2
 
B
= 9C0 dx dz x2 − = 0. (19)
−A −C 2 2

c) La carica nella parte destra è invece diversa da zero:


Z A Z B Z C
Q = dx dy dz9C0 x2 y (20)
−A 0 −C
Z A Z B
= 9C0 dx dy x2 y [z]C−C (21)
−A 0
A B
y2
Z 
= 18C0 C dx x2 (22)
−A 2 0
3 A
 
x
= 9C0 B 2 C (23)
3 −A
= 6C0 A3 B 2 C . (24)

d) Il momento di dipolo è data da


 
Z Z A x Z B Z C
d~ = ρ(~r)~rdV = 9C0 dx dy dzx2 y  y  .(25)
−A −B −C z
(26)

I componenti ∼ x̂ e ∼ ẑ sono zero dallo stesso argomento di sopra,


mentre col fattore y extra la terza componente diventa
Z Z A Z B Z C
dy = ρ(~r)y dV = 9C0 dx dy dzx2 y 2 (27)
−A −B −C
Z B
(c)
= 12C0 A3 C dyy 2 (28)
−B
= 8C0 A3 B 3 C , (29)

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quindi

d~ = 8C0 A3 B 3 C ŷ , (30)

~ = C m.
con l’unità di misura giusta, [d]

e) Per il flusso elettrico usiamo la legge di Gauss. Il flusso attraverso


una superficie chiusa è dato dalla carica totale all’interno della
superficie fratto ε0 . Quindi,

Φcuboide intero = 0 , (31)

mentre

1 A
Z Z B Z C
Φcuboide piccolo = dx dy dzρ(~r) (32)
ε0 0 0 0
3 1
= C 0 A3 B 2 C = Q , (33)
2 4

dove Q è la carica calcolata in (c), grazie alla simmetria del prob-


lema.

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Esercizio 3: “Induzione”

Una bobina è costituita da N = 10 spire circolari come schematizzato


in figura, ciascuna di area A = 0.05 m2 . Ogni singola spira ha una
resistenza complessiva pari a Rs = 2 Ω. La bobina è posta tra le es-
pansioni polari di un elettromagnete che genera un campo magnetico
uniforme variabile nel tempo,
~
B(t) = k t2 ẑ ,
ortogonale al piano x̂ − ŷ sul quale giace la bobina, quindi il campo
magnetico cresce quadraticamente nel tempo. Al momento t = 0 il
campo magentico è zero, mentre dopo un tempo t0 = 1s il modulo del
~ = 1s)| ≡ B0 = 2 T.
campo è dato da |B(t
Si trascura l’autoinduzione della bobina per tutto l’esercizio.

a) Disegnare l’andamento nel tempo del campo magnetico e deter-


minare il valore della costante k.
b) Calcolare la forza elettromotrice indotta Ei fra le estremità della
bobina.
c) Le estremità della bobina siano conesse da un filo conduttore senza
resistenza. Calcolare la corrente indotta che fluisce nella bobina
per t = t0 .
d) Calcolare la potenza elettrica dissipata sulla bobina per t = 2t0 .
Usare l’unità di misura per controllare i calcoli di questo esercizio!

Soluzione:

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a) Il campo magnetico cresce quadraticamente nel tempo tra t = 0 e


t = t0 . Si deriva quindi k come

~ = 1s)| = k(1s)2 = 2T
|B(t (34)
2T B0
⇐⇒ k = 2 = 2 . (35)
s t0

b) Il flusso attraverso le N = 10 spire della bobina varia nel tempo


perchè il campo magnetico B varia nel tempo:

 
~ ~
Φ(t) = B · (N A) = N A B(t) = N A k t = N A Bt20 t2
2
0

2 T 2 2 t2

= 10 × (0.05 m ) × 2 s2 × t = 1 T m s2 . (36)

Noto il flusso si calcola allora la forza elettromotrice indotta ap-


plicando la legge di Faraday-Neuman-Lenz:

dΦ dB(t) t
Ei = − = −N A = −2N A k t = −2V .
dt dt s
Unità di misura:

[E] = [N ][A][k][t] = m2 T/s2 s = m2 N/(C m/s)/s = Nm/C = V .

c) La fem indotta aumenta linearmente con il tempo t, quindi an-


che la corrente indotta che circola nella bobina. Viene data la
resistenza Rs di ogni singola spira, la resistenza complessiva della
bobina vale quindi R = N Rs = 20 Ω:

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Ei t
I(t) = = −0.1A ,
N Rs s
quindi I(t0 ) = −0.1A .

d) La potenza elettrica dissipata vale:

t2
  
t t
P = Ei (t) I(t) = −2V −0.1A = 0.2 W 2 ,
s s s
quindi P (2t0 ) = 0.8 W.

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