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POLITECNICO DI MILANO – IV FACOLTÀ

Ingegneria Aerospaziale
Fisica Sperimentale A+B - Verifica di Meccanica 7 Maggio 2007

Giustificare le risposte e scrivere in modo chiaro e leggibile. Sostituire i valori numerici solo
alla fine, dopo aver ricavato le espressioni letterali. Indicare nome e cognome (in stampatello)
e matricola su ogni foglio

1. Una sferetta di massa m = 100 g, vincolata a muoversi su un tratto orizzontale liscio, è


collegata a due molle uguali di costante elastica k = 4 N/m, poste da parti opposte rispetto alla
sferetta. Inizialmente la sferetta si trova nel punto di equilibrio, con le molle indeformate. La
sferetta viene quindi spostata di un tratto ΔL0 = 5 cm e successivamente lasciata libera di
muoversi sotto l’azione delle molle. Sapendo che la velocità iniziale è nulla.
a) Determinare il periodo di oscillazione T ed i valori massimi e minimi di spostamento ΔL,
velocità v e accelerazione a.
b) Rappresentare la posizione, la velocità e l’accelerazione della sferetta in funzione del
tempo tramite grafici quantitativi.

2. Dare la definizione e le unità di misura nel Sistema Internazionale dell’impulso di una


forza e ricavare il teorema dell’impulso.
Si consideri una palla di gomma di massa m = 0.1 kg che urta perpendicolarmente contro una
parete orizzontale con velocità v0 e rimbalza indietro con modulo della velocità inalterato.
Sapendo che v0 = 20 m/s e che la durata dell’urto è τ = 0.05 s, calcolare :
a) l’intensità media Fm della forza esercitata dalla parete;
b) il lavoro L compiuto da questa forza nell’intervallo di tempo τ.

3. Il periodo di rotazione della Luna attorno alla Terra è TL = 27.32 giorni e la sua orbita è
approssimativamente circolare di raggio d = 384400 km. Usando i dati precedenti, determinare:
a) la massa MT della Terra;
b) la distanza dS dal centro della Terra e il modulo vS di un satellite artificiale in rotazione su
un’orbita circolare situata nel piano equatoriale terrestre, con periodo TS = 1 giorno.
Trascurare l’attrazione esercitata sul satellite dalla Luna e dagli altri corpi celesti.
(G = 6.67 × 10-11 N⋅m2⋅kg-2)

4. Un carrello di massa m = 10 kg si muove con C


velocità iniziale v0 sulla parte orizzontale di una guida
liscia che compie il giro della morte con raggio
R = 5 m. Calcolare: R
a) la velocità v del carrello in funzione della quota B
verticale y
b) la velocità minima v0 affinché non vi sia distacco v0
lungo l’intero percorso;
c) la reazione vincolare N della guida quando la
velocità del carrello è verticale (posizione B). A
d) Facoltativo: rappresentare la velocità v in funzione
della quota verticale y in un grafico quantitativo
Esercizio 1

a) Le due molle sono collegate in parallelo e pertanto equivalgono ad una unica molla di costante
elastica 2k. La pulsazione dell’oscillatore e il suo periodo risultano:

m
ω= = 8.94 s-1, T = 2π / ω = 0.70 s.
2k

Il moto dell’oscillatore è armonico. Si consideri un asse di riferimento ∆L orientato nella


direzione in cui avviene lo spostamento iniziale ∆L0, ovvero si consideri ∆L0 > 0. Date le
condizioni iniziali, lo spostamento ∆L in funzione del tempo della sferetta è dato da:

∆L = ∆L0 cos(2π t/T).

Lo spostamento massimo è quindi ∆L0. Velocità ed accelerazione si ottengono dall’espressione

dello spostamento derivando in funzione del tempo:

d∆L ∆L0
v= = – 2π sen(2π t/T);
dt T

d 2 ∆L ∆L
a= 2
= – 4π 2 20 cos(2π t/T).
dt T

Dalle espressioni precedenti si ricava che i valori massimi e minimi della velocità e
dell’accelerazione della sferetta sono (in modulo) pari a

∆L0 k
vmax = 2π = ∆L ≈ 0.45 m/s;
T m

∆L0 k
amax = 4π 2 2
= ∆L0 ≈ 4 m/s2.
T m

b) Dalle espressioni precedenti si ricavano i grafici quantitativi di posizione, velocità ed


accelerazione (si vede la pagina seguente).
0.05
∆L (m)

0.00

-0.05

0.4
v (m/s)

0.0

-0.4

4
a (m/s )
2

-4

0.0 0.7 1.4 2.1


t (s)
Esercizio 2

L’impulso I di una forza è una grandezza vettoriale definita dal seguente integrale:

I= ∫ Fdt .
L’unità di misura dell’impulso di una forza nel Sistema Internazionale è quindi il
newton⋅secondo = kg⋅m⋅s-1.
Il teorema dell’impulso afferma che l’impulso di una forza applicata ad un oggetto uguaglia la
variazione della quantità di moto dell’oggetto stesso:

dv
I= ∫ Fdt = ∫ madt = ∫ m dt dt = ∫ mdv =m∆v = ∆mv = ∆p .

a) L’intensità media della forza (in modulo) durante l’urto è uguale al modulo dell’impulso diviso
per la durata dell’urto:

Fm =
∫ Fdt =
∫ Fdt = I/τ = ∆p/τ = m∆v/τ = 2 m v0/τ = 80 N.
τ τ

b) Il lavoro della forza durante l’urto si può ricavare mediante applicazione del teorema delle
forze vive:

L = ∆Ek = 0.

Il lavoro è nullo poiché l’urto è perfettamente elastico.


Esercizio 3

a) Supponendo che il moto della luna sia circolare uniforme, la sua accelerazione centripeta acp è
data da

acp = ω 2 d = 4π 2 d / T 2.

Dalla legge di gravitazione universale si ottiene che la forza gravitazionale FT-L fra la Terra e la
Luna, e quindi l’espressione dell’accelerazione centripeta:

MTM L M
FT-L = G 2
⇒ acp = G 2T .
d d

Uguagliando le due espressioni di acp ottenute qui sopra si ricava la massa della Terra MT:

4π 2 d 3
MT = 2
= 6.02 × 1024 kg.
GT

b) Dall’equazione precedente si ricava che periodo di rotazione TS e la distanza dS dalla Terra di un


satellite devono soddisfare la seguente relazione (terza legge di Keplero):

GM T 2
d S3 = T ,
4π 2

dalla quale si ricava

dS = 4.23 × 104 km.

Il modulo della velocità del satellite si ottiene dividendo la circonferenza dell’orbita per il
periodo:

2πd S
vS = = 3.1 × 103 m/s.
TS
Esercizio 4

a) La velocità del carrello in funzione della quota si calcola applicando il principio della
conservazione dell’energia meccanica:

1 2 1 2
∆Etot = 0 ⇒ ∆Ek + ∆Ep = − mv 0 + mv + mgy = 0 ⇒ v(y) = v 02 − 2 gy .
2 2

b) Affinché non ci sia distacco nemmeno nel punto C che si trova alla quota massima della
traiettoria, in C la forza centripeta Fcp deve essere almeno pari alla forza peso. Ne consegue che

v2
Fcp(y = 2R) = macp = m = mg ⇒ v(y = 2R) = gR .
R

Da queste due ultime equazioni si ricava

v(y = 2R) = gR = v02 − 4 gR ⇒ v0 min = 5gR = 15.6 m/s.

c) Nel punto B, la forza peso è tangente alla traiettoria, quindi non dà alcun contributo alla forza
centripeta. Quest’ultima è dovuta alla sola reazione vincolare N della guida.

v2 v 2 − 2 gR
N = macp = m =m 0 = 3mg = 294 N.
R R

d) Dall’espressione al punto a) si ricava il grafico quantitativo della velocità in funzione della


quota y. Si noti che la quota massima y = 10 m viene raggiunta con velocità diversa da zero,
altrimenti si avrebbe distacco:
15

10
v (m/s)

0
0 2 4 6 8 10 12 14
y (m)

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