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CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA

FISICA 1 CORSO A
a.a. 2021/22
Prova scritta del 17 gennaio 2023

Esercizio 1
Un satellite artificiale di massa m = 300 kg ruota intorno alla Terra su un’orbita
circolare di raggio r = 7x10 4 km. Si determini: (1) la velocità v con cui si muove il
satellite e il suo periodo di rotazione; (2) l'energia meccanica del satellite.

A un certo punto un’improvvisa esplosione divide il satellite in due frammenti A e B


di masse mA = 3/5 m e mB = 2/5 m. Subito dopo l'esplosione i due frammenti si
mantengono nel piano dell'orbita del satellite e le velocità vA e vB formano gli
angoli θA= 30o e θB = -300 rispetto alla velocità iniziale v del satellite. Si determini:
(3) la velocità dei due frammenti; (4) di quanto cambia l'energia meccanica del
satellite nell'istante dell’esplosione.

Si ricordino i valori della massa della Terra M T = 5.974x1024 kg e della costante di


gravitazione universale G = 6.67259x10-11 N m2 kg-2.

Soluzione

(1) Dall’uguaglianza tra forza centrifuga e forza centripeta si ha v 2/r=GMT/r2, da


cui si ottiene la velocità v=(GMT/r)1/2=2.386x103 m s-1 e il periodo di rotazione
T=2πr/v=1.843x105 s.

(2) L’energia meccanica risulta essere E = mv 2/2-GmMT/r = -GmMT/2r = -mv2/2,


ossia E=-8.542x108 J.

(3) Per la conservazione della quantità di moto, si ha mv=mAvA+mBvB e, in


componenti, 0=mAvAsinθA+mBvBsinθB e mv=mAvAcosθA+mBvBcosθB, con la prima e la
seconda relazione per le direzioni rispettivamente perpendicolare e parallela alla
direzione della velocità del satellite prima dell’esplosione. Dati i valori di θA e θB,
dalla prima relazione si ottiene mAvA=mBvB, e quindi dalla seconda relazione
vA=(5/33/2)v=2.296x103 m s-1 e vB=[5/(2x31/2)]v=3.444x103 m s-1.

(4) Nell’istante dell’esplosione, per i due frammenti la distanza r dalla Terra


coincide con la distanza del satellite dalla Terra prima dell’esplosione. Pertanto
l’energia potenziale gravitazionale non subisce variazioni. L’energia cinetica, e
quindi tutta l’energia meccanica, varia invece della quantità mAvA2/2+mBvB2/2-
mv2/2=7mv2/36=3.32x108 J. L’energia dell’esplosione è evidentemente
responsabile dell’incremento dell’energia meccanica.

Esercizio 2

Un sommozzatore, in immersione a una profondità h, emette una bolla d’aria di


forma sferica con raggio ri = 2 mm. Quando la bolla raggiunge la superficie, il suo
raggio è rf = 3mm. Si determini h assumendo che l’aria nella bolla sia un gas
perfetto e che la temperatura all’interno della bolla si mantenga costante durante
la risalita.
Soluzione
L’aria all’interno della bolla subisce una trasformazione termodinamica isoterma.
Assumendo che l’aria sia un gas perfetto, vale la legge di Boyle p iVi=pfVf, con ovvio
significato dei simboli. Alla profondità h, la pressione interna alla bolla, essendo la
bolla in equilibrio, deve coincidere con la pressione esterna dell’acqua, per cui
pi=pa+ρgh, con pa = 1.01x105 Pa la pressione atmosferica, ρ = 103 kg m-3 la densità
dell’acqua e g = 9.81 m s -2 l’accelerazione di gravità. In superficie la pressione
interna della bolla diventa confrontabile con la pressione atmosferica p f=pa. Dalla
legge di Boyle abbiamo dunque h=(pa/ρg)(Vf/Vi-1)=(pa/ρg)[(rf/ri)3-1]=24.45 m.

Esercizio 3

Un cilindro è chiuso da un pistone scorrevole senza attrito. Il cilindro contiene 0.5


moli di gas perfetto monoatomico. Il sistema è in equilibrio termodinamico. Il gas
viene poi lentamente compresso di 10 3 cm3 applicando al pistone una forza
costante nel tempo. Sapendo che la pressione dello stato finale del gas è pf = 2x105
Pa e che le capacità termiche del cilindro e del pistone sono, rispettivamente, 5 e 3
J K-1, si determini la variazione di temperatura del sistema composto da gas,
cilindro e pistone, trascurando gli scambi di calore tra il sistema e l’ambiente
esterno.

Soluzione
Per il primo principio della termodinamica si ha δQ=δL+dU, con ovvio significato
dei simboli. Potendo trascurare gli scambi di calore tra il sistema e l’ambiente
esterno, possiamo porre δQ=0 e quindi dU=-δL. Data la lentezza della
compressione, possiamo considerare reversibile la trasformazione termodinamica.
Pertanto possiamo esprimere ΔL come ΔL=∫pdV, con gli estremi di integrazione i
volumi iniziale e finale del gas. La forza applicata è F=pS, con S la sezione del
pistone. Essendo F e S costanti, risulta costante anche p e quindi pari a p f;
abbiamo pertanto ΔL=-pfΔV, con ΔV=103 cm3. Si noti che il lavoro risulta negativo
perché subito dal sistema. La variazione di energia interna del sistema è la somma
della variazione di energia interna del gas perfetto, del cilindro e del pistone
ΔU=(ncv+C1+C2)ΔT con C1 e C2 le capacità termiche, indipendenti dalla
temperatura, del cilindro e del pistone, n=0.5 il numero di moli di gas e c v=3R/2 il
calore specifico a volume costante del gas perfetto monoatomico, con R=8.314 J K -1
mole-1 la costante dei gas perfetti. Si ricava allora ΔT=pfΔV/(ncv+C1+C2)=14 K.

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