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Lo scambio termico conduttivo in

regime stazionario
Corso di Trasmissione del calore
Prof. Renato Ricci
Ing. Sergio Montelpare
Ing. Valerio DAlessandro

Postulato di Fourier
Il postulato di Fourier stato ottenuto da osservazioni fisiche del fenomeno del trasporto termico
conduttivo; bench la sua espressione matematica sia semplice la soluzione dellequazione
differenziale che da esso scaturisce non sempre disponibile.

q = k T

W / m 2

La conducibilit termica, k, nel caso pi generale varia da punto a punto; oltre a ci pu essere
diversa a seconda delle direzioni geometriche rispetto alle quali il calore fluisce. Ci porta a
esprimere le componenti del flusso termico come:

T
T
T
+ k12
+ k13
x
y
z
T
T
T
qy = k21
+ k22
+ k23
x
y
z
T
T
T
qz = k31
+ k32
+ k33
x
y
z
q x = k11

Tale espressioni delle componenti del flusso termico sono associate al fatto che in generale un
corpo Anisotropo e gli assi di anisotropia non necessariamente coincidono con gli assi
cartesiani di flusso termico: Sistema Triclinico.

Casi particolari del postulato di Fourier


Qualora gli assi principali della conducibilit termica coincidessero con gli assi cartesiani del
flusso termico saremmo in presenza di un Sistema Ortorombico:

T
T
T
T
+0
+0
= kx
x
y
z
x
T
T
T
T
qy =
+ k22
+0
=
ky
0
x
y
z
y
T
T
T
T
qz =
+0
+ k33
=
kz
0
x
y
z
z
q x = k11

Che pu semplificarsi ulteriormente qualora la conducibilit del corpo sia indipendente dalla
direzione di propagazione del calore (corpo Isotropo); ci porta ad un Sistema Cubico in cui:

T
T
T
T
+0
+0
= k
x
y
z
x
T
T
T
T
qy =
+ k11
+0
=
k
0
x
y
z
y
T
T
T
T
qz =
+0
+ k11
=
k
0
x
y
z
z
q x = k11

Conservazione dellenergia
Se applichiamo il primo principio della termodinamica ad un volume di controllo infinitesimo avremo
che, in presenza di generazione volumetrica di calore (G), il flusso termico netto attraverso il
volume dovr eguagliare la variazione di energia interna dello stesso nellunit di tempo.

qz

q
+

dz
z
dx dy
z

T
E int = c
dx dy dz
t

qy

q
+

dy
y
dx dz
y

q x

q
dx
+

x
dy dz
x

q x dy dz

G dx dy dz
qy dx dz

z
y

qz dx dy

Equazione generale della Conduzione


Applicando il bilancio di flusso di energia attraverso il volume di controllo si arriva allequazione di
conservazione dellenergia :

q x qy qz

+
+
y
z
x

T
+ G = c
t

Sostituendo ai flussi elementari lespressione proveniente dalla legge di Fourier, valida per sistemi
Ortorombici, si ha:


T
T
T
T
k
k
k
G
c

+
=

x
z
x
x y
y z
z
t
Questa equazione pu essere ulteriormente semplificata in sistemi Cubici, Corpi Isotropi,
diventando:

T T T
T
k
k
c
+
+ G =
k
+

x
x y
y z
z
t

Si arriva allespressione pi semplice, ed anche pi nota, dellequazione generale della Conduzione


termica se si ipotizza che il corpo oltre che Isotropo sia anche Omogeneo:

2T
x 2

2T
y 2

2T
z 2

G c T
1 T
=

=
t
k
k
t

Equazioni della conduzione in coordinate cartesiane


Equazione di Fourier - Biot

Equazione della Diffusione

Equazione di Poisson

Equazione di Laplace

2T
x 2
2T
x 2
2T
x 2
2T
x

2T
y 2
2T
y 2
2T
y 2
2T
y

2T
z 2
2T
z 2
2T
z 2
2T
z

G
1 T
=
t
k

1 T
=
t

G
=
0
k

=
0

Equazioni della Conduzione in coordinate cilindriche e sferiche


Equazione generale della Conduzione in coordinate Cilindriche

1
r r

T 1 T T
T

c
k r r + 2 k + z k z + G =
t

Equazione generale della Conduzione in coordinate Sferiche


1
r 2 r
+

T
1

2 T
k
+
k r r + 2
2

r sen ( )

r 2 sen ( )
1

T
T

k sen ( ) + G = c t

Scambio termico conduttivo monodimensionale stazionario (1)


Il Postulato di Fourier fornisce una relazione semplice per il calcolo del flusso termico
conduttivo, specifico o meno.

Q
dT
q = =k
A
dx

W / m 2

La Conducibilit termica espressa in (W/m K) nel sistema


Internazionale di misura; tuttavia in molti testi i valori di l vengono
riportati in (kcal/h m K). Tale grandezza una propriet del mezzo e
dipende da diversi meccanismi di trasferimento energetico come:
vibrazione molecolare, mobilit elettronica, mobilit molecolare. La
Conducibilit, quindi, rappresenta la capacit di un mezzo di trasferire
energia termica allinterno di esso. Gi in precedenza abbiamo visto
come la temperatura sia una propriet, che indica il livello di energia
interna sensibile. Se fra due punti di uno stesso corpo si ha una
differenza di temperatura evidente che si avr pure una differenza di
energia interna. In un GAS Il livello di energia interna sensibile
associato solo allenergia cinetica, rotazionale, traslazionale e
vibrazionale; di conseguenza maggiore la temperatura del gas tanto
maggiore sar lenergia cinetica delle molecole che lo compongono.
1 kcal = 4186,8 J

1 J = 0,000238 kcal

1 kcal/h = 1,163 W

1 W = 0,859 kcal/h

1 kcal/h m K = 1,163 W/ m K

1 W/ m K = 0,859 kcal/ h m K

Scambio termico conduttivo monodimensionale stazionario (2)


Nei GAS lo scambio termico
conduttivo avviene grazie allurto fra
le molecole dello stesso; durante tale
urto le molecole ad energia maggiore
trasferiscono quantit di moto, e
quindi energia cinetica, a quelle ad
energia minore. Maggiore la
temperatura, pi velocemente le
molecole si muovono, e pi elevato
il numero di collisioni e migliore la
trasmissione del calore. La pressione
risulta poco influente nel valore della
Conducibilit termica, solo a
pressioni molto basse avremo una
sensibile riduzione della conducibilit.
La teoria cinetica dei gas ci conferma
che la conducibilit termica
proporzionale alla radice quadrata
della temperatura ed inversamente
proporzionale alla radice quadrata
della Massa Molare.

gas

T
M

Nei LIQUIDI il meccanismo


Conduttivo pi complesso in
quanto lenergia potenziale
molecolare di legame non
cos piccola come nei gas. E
evidente quindi che la
Conducibilit legata a due
fenomeni diversi: lurto
molecolare e la vibrazione del
reticolo dei gruppi di molecole.
A differenza dei gas la
conducibilit termica dei liquidi
diminuisce con laumentare
della temperatura, fa
eccezione lAcqua.
Per quanto riguarda invece la
dipendenza dalla Massa
Molare vale quanto detto per i
gas.
Esistono dei METALLI
LIQUIDI, come Mercurio e
Sodio, che presentano un
elevata conducibilit termica;
per tale ragione vengono usati
negli impianti nucleari, dove le
potenze termiche da dissipare
sono estremamente elevate.

Scambio termico conduttivo monodimensionale stazionario (3)


Nei SOLIDI il meccanismo conduttivo associato solo
a fenomeni di vibrazione molecolare e di mobilit
elettronica. La struttura interna del mezzo risulta
determinante per lo scambio vibrazionale
(FONONICO); materiali che presentano strutture
fibrose allineate secondo un asse (ad esempio il
legno) presentano una conducibilit termica maggiore
lungo tale direzione. In pratica possiamo dire che la
struttura interna reticolare rende il mezzo Isotropo o
Anisotropo. In generale la conducibilit termica dei
solidi maggiore di quella dei liquidi e dei gas, fanno
eccezione i materiali solidi isolanti, che presentano
per una struttura mista: solida ed aeriforme.
I METALLI PURI hanno elevate conducibilit
termiche, ci dovuto al notevole contributo del
trasporto elettronico (sono infatti anche conduttori
elettrici); diversamente vale per le leghe metalliche
che risultano, in genere, meno conduttive dei metalli
che le compongono. Ci da addurre alla modifica
strutturale che perturba il flusso termico. In genere
allaumentare della temperatura non si ha una forte
variazione della conducibilit; solo a temperature
molto basse, criogeniche, arriviamo a valori di
conducibilit elevatissime: i Superconduttori. Meritano
un discorso a parte i solidi cristallini, Diamante e
Silicio ad esempio; essi pur essendo cattivi conduttori
elettrici presentano elevate conducibilit grazie al
contributo fononico della struttura interna.

Scambio termico conduttivo monodimensionale stazionario (4)


I MATERIALI ISOLANTI possono essere suddivisi in TRE categorie principali:
1. Materiali Capacitivi: un esempio tipico rappresentato dalle pareti in terra che grazie
allelevata capacit termica rallentano la diffusione del calore
2. Materiali Riflettenti: sono ad esempio i fogli di Alluminio utilizzati nelle vetrate riflettenti per
ridurre la radiazione solare incidente; parimenti anche i Superisolanti sono costituiti da
strati di materiale riflettente distanziati da intercapedini sotto vuoto
3. Materiali Resistivi: sono pi tipicamente costituiti da materiali a bassa conducibilit termica
e presentano strutture fibrose, cellulari e granulari.
I materiali cellulari devono la loro ridotta conducibilit al fatto di essere Eterogenei; tale
caratteristica dovuta alla dispersione di gas, aria, freon o altro, allinterno del materiale
solido. Ci crea una struttura a cellule chiuse in cui rimane intrappolato del gas che, essendo
poco conduttivo, riduce il trasferimento termico da un punto allaltro del corpo. I polistiroli,
espansi o estrusi, rappresentano una categoria importante dei materiali isolanti. Il loro potere
isolante fortemente legato: al gas contenuto nelle cellule, alla densit del materiale (da 15 a
50 kg/m3) e al tipo di trattamento superficiale del pannello.
Poich i materiali isolanti risultano composti da pi elementi, la schiuma di supporto ed il gas
di riempimento, per essi si parla di Conducibilit Termica Apparente; tale definizione
indispensabile perch il meccanismo di scambio termico interno a tali materiali , in realt, un
insieme di Conduzione, Convezione ed Irraggiamento.
I materiali fibrosi sono invece composti da fibre di piccolo diametro di tipo organico (lana, cotone, legno, o fibre vegetali) o inorganico
(lana minerale, fibre di vetro e fibre ceramiche). La Lana minerale adatta ad applicazioni di alta temperatura in quanto pu essere
utilizzata fino a 1100 [C]. Le fibre di vetro sono diversamente adatte anche alle basse temperature, da -30 a +450 [C] mentre le
fibre ceramiche consentono lutilizzo fino a 1750 [C].
I materiali granulari sono invece ben rappresentati dalla Vermiculite, dalla Perlite e dai Silicati di Calcio; questi ultimi, rinforzati con
fibre organiche ed inorganiche e fusi insieme ne consentono un utilizzo in un range termico che va da 15 a 815 [C], temperature
minori sono sconsigliabili a causa della forte capacit di assorbimento dellacqua.

Conduzione monodimensionale stazionaria su lastra piana (1)

Q
dT
q = =k
A
dx

W / m 2

- Corpo Omogeneo ed Isotropo L

T2

q dx =q dx =q L = k
0

T1

q= k

dT =k (T1 T2 )

T1 T2
L

W / m 2

- Analogia Elettrica -

T1 T2 T1 T2
=
Q =
L
Rcond
k A

[W ]

V1 V2
I=
Relettr .

[ A]

Conduzione monodimensionale stazionaria su lastra piana (2)


Resistenza termica Conduttiva:
Resistenza termica Unitaria:

L
K /W ]
[
k A
L
m 2K / W
=
k

Rcond =
R 'cond

Il concetto di resistenza termica pu essere esteso anche allo scambio


termico superficiale fra la parete e gli ambienti, interno ed esterno. Si avr
cos che, qualora il solido scambi per Convezione con lesterno, la
resistenza termica convettiva sar data da:

(T T ) (Ts T )
Q = h A (Ts T ) = s
=
W]
[
1
Rconv .
hA
Resistenza termica Convettiva

Rconv

1
=
hA

[K / W ]

Conduzione monodimensionale stazionaria su lastra piana (3)


Si consideri una parete alta 3 m, larga 5m e spessa 0,3 m. La
conducibilit termica del materiale che compone la parete pari
a 0,9 (W/mK), la temperatura della faccia interna di 16 C
mentre quella esterna pari a 2C. Calcolare la potenza termica
che attraversa la parete.

L
0,3
R=
=
= 0,02222
cond
A 0,9 (5 3)

[K / W ]

Tint Test
16 2

=
Q = = 630 [W ]
0,02222
Rcond
L 0,3
R 'cond
= = = 0,3333 m 2K / W
0,9

Conduzione monodimensionale stazionaria su lastra piana (4)


T2 T3
T3 T 2 T1 T 2
T1 T1
T1 T2

=
Q =
=
= =
Rconv ,1 Rcond (12) Rcond (23)
Rconv ,2
Rtotale

Rtotale =
Rconv ,1 + Rcond (12) + Rcond (23) + Rconv ,2
Una parete multistrato viene trattata
come un insieme di resistenze
termiche connesse in Serie fra di
loro. E importante sottolineare che
tale applicazione valida solo in
regime stazionario e
monodimensionale. Infatti solo in tal
caso il flusso termico che attraversa
ogni strato sempre lo stesso.

Conduzione monodimensionale stazionaria su lastra piana (5)


Una finestra alta 0,8 m e larga 1,5 [m].
Essa costituita da un doppio vetro con
intercapedine di aria; lo spessore di ogni
vetro di 4 [mm] con una conducibilit di
0,78 [W/mK], la lama di aria da 10 [mm]
con una conducibilit di 0,026 [W/mK].
Nellipotesi che la temperatura
dellambiente caldo (interno) sia di 20[C]
e quello freddo (esterno) di -10[C]:
calcolare la potenza termica dissipata
attraverso la finestra e la temperatura
della superficie interna del vetro.
Si assuma un coefficiente di scambio
convettivo interno di 10 [W/m2K] e di 40
[W/m2K] allesterno.

Conduzione monodimensionale stazionaria su lastra piana (6)


Quando il flusso termico incontra due o pi
materiali di diversa conducibilit termica, posti
affiancati luno allaltro, siamo in presenza di una
rete resistiva disposta in parallelo.
In tal caso il flusso termico totale si divide fra i due
materiali, sottoposti a loro volta alla stessa
differenza di temperatura.

1
1
1
=
+
Rtot R1 R2
T T T T
Q totale = Q1 + Q 2 = 1 2 + 1 2 =
R1
R2
1
1 T1 T2
= (T1 T2 ) +
=
Rtot
R1 R2

Conduzione monodimensionale stazionaria su lastra piana (7)

Trasmittanza di una parete

K=

1
W / m 2 K
R' totale

Q = K S (T1 T2 )

Ponti Termici (1)

Ponte termico
di forma

Lanalogia elettrica applicabile solo in caso


di conduzione termica monodimensionale e
stazionaria. Nel calcolo delle dispersioni
attraverso una struttura edilizia non
possibile pensare sempre ad una
conduzione monodimensionale; gli spigoli, le
finestre, gli angoli sono tutti esempi in cui il
trasferimento di calore non pu essere
assunto monodimensionale. Si introduce
cos il concetto

Ponte termico
di struttura

di PONTE TERMICO: inteso come


quella zona della struttura in cui il flusso
termico assume caratteristiche di bi o
tri-dimensionalit. E possibile
individuare 2 tipologie di Ponte termico:
di Forma e di Struttura; in molti casi si
possono avere anche ponti termici misti.

Ponti Termici (2)


Il ponte termico induce un aumento delle dispersioni
attraverso la struttura; si ha cos che, in
corrispondenza del ponte, la temperatura della
parete interna risulta minore, delle zone non
disturbate dalla presenza del ponte termico. Sulla
parete esterna si avr un comportamento opposto,
ossia la temperatura della stessa, in corrispondenza
del ponte, risulter maggiore di quella delle zone non
interessante dal ponte termico.

Q = ( K1 S1 + K 2 S2 + k l L ) (T1 T2 )
kl = coefficiente lineico (W/mK)
L = lunghezza del ponte termico

Ponti Termici (3)


Angolo fra 2 pareti

Pilastro di angolo

kl = 0,2 K e

k=
0,45 K e
l
e = media fra gli
spessori delle 2 pareti

Angolo isolato

kl 0

kl = 0,6 K e

Ponti Termici (4)


kl = K l + ( K K0 ) f ( y )

K0

f ( y ) =0,26 y 2 + 0,31 y + 0,02


ei
y=
ei + ee
Giunto muro esterno
muro interno

kl 0

kl = 0,4 K e

Ponti Termici (5)

kl = 0,6 K e

kl 0

kl 0

k=
0,4 ( K l + ( K K 0 ) f ( y ))
l
f ( y ) =0,26 y 2 + 0,31 y + 0,02

K0

kl =

l
y= i
li + le
Rm=Resistenza Termica
Unitaria della parte di muro non
isolata

0,6 e
0,06 + Rm

Coefficienti Liminari
In precedenza lo scambio
termico fra una parete e
lambiente, interno ed esterno,
stato analizzato solo da un
punto di vista convettivo; il
termine (1/h) ha identificato la
resistenza termica unitaria
convettiva. In realt lo scambio
termico per Irraggiamento
gioca un ruolo importante, cos
che non pu essere trascurato.
Per tale ragione vengono introdotti i Coefficienti Liminari che
rappresentano lo scambio termico per Convezione+Irraggiamento. Tali
coefficienti, indicati con , sostituiscono nel calcolo quelli di scambio
termico convettivo, in questo modo la resistenza termica unitaria fra la
parete e lambiente, interno o esterno, sar rappresentata da (1/).
Per venti con v>4 m/s

e =2,3 + 10,5 v

Conduzione termica monodimensionale in geometrie cilindriche


in regime stazionario
Q =k A(r )

dT (r )
=costante=C1
dr

k 2 r L

dT (r )
C1
=
dr

C1
dr
)
dT (r =

2 k L
r

T1

r1

r
r
C1
Q
T (r ) T1 =

ln =

ln
2 k L
2 k L
r1
r1

T2 T1 =

r
Q
ln 2
2 k L
r1

T1 T2
T1 T2
2

=
Q

k
=

ln ( r2 r1 )
Rcil

Rcil =

ln ( r2 r1 )
2 k L

Cilindro multistrato
T1 T 2
Q=
= U A1 (T1 T 2 )
Rtot

U = 1/( A1 Rtot ) = Coefficiente di


scambio termico globale

Rtot = Rconv ,1 + Rcil ,1 + Rcil ,2 + Rcil ,3 + Rconv ,2 =


r
r
r
ln 3
ln 4
ln 2
r2
r3
r1
1
1

= +
+
+
+
h1 A1 2 k1 L 2 k2 L 2 k3 L h2 A4

Raggio critico di isolamento


Laggiunta di isolante ad un guscio cilindrico non necessariamente ne aumenta la resistenza termica globale; ci
dovuto al fatto che bench lo spessore di isolante contribuisca ad incrementare la resistenza conduttiva, allo
stesso tempo aumenta anche la superficie esterna di scambio convettivo, cos che il risultato totale non porta
sempre ad un innalzamento del grado di isolamento termico del tubo.

=
Q

T1 T
=
Risol + Rconv

T1 T
r
ln 2
1
r1 +
2 k L h 2 r2 L

Derivando il flusso termico in funzione del raggio r2 e ponendo la


derivata uguale a zero otteniamo:

rcr=

k
=
h

Raggio Critico

k
l'aggiunta di isolante incrementa lo scambio termico
h
k
Per r >
l'aggiunta di isolante riduce lo scambio termico
h
Per r <

Esercizio sul guscio cilindrico


Un conduttore elettrico lungo 5 metri e con diametro pari a 3 mm rivestito da una guaina plastica da 2 mm
di spessore, avente conducibilit termica pari a 0.15 W/mK.
Nel conduttore fluisce una corrente di 10 A e si rileva una caduta di potenziale di 8 V su tutta la lunghezza;
la superficie esterna della guaina plastica sottoposta ad uno scambio termico convettivo con un fluido
posto a 30 C, con un coefficiente di scambio termico convettivo di 12 W/m2K.
Si calcoli la temperatura dellinterfaccia fra il conduttore e la guaina e si determini se raddoppiando lo
spessore della guaina isolante si incrementa o meno lo scambio termico totale.

T1 T
Q = V I = 8 10 = 80 W =
Rcond + Rconv
Rconv

1
1
=
= 0.76 K / W
h 2 r2 L 12 2 0.0035 5

r
ln 2
ln 0.0035
r1
0.0015

=
=
= 0.18 K / W
Rcond
2 k L
2 0.15 5

T1 = T + Q ( Rcond + Rconv ) = 30 + 80 ( 0.18 + 0.76 ) = 105 C

rcr=

k
=
h

0.15
r 0.0015 + 2 0.002
= 0.0055 < rcr
= 0.0125 m =
12

Laumento di
spessore
incrementer lo
scambio termico

Conduzione Stazionaria Monodimensionale con generazione


interna di calore
In alcune applicazioni possibile che allinterno di un corpo una forma di energia venga
trasformata in calore; ne sono un esempio i conduttori elettrici percorsi da corrente oppure un
corpo soggetto a reazioni chimiche o nucleari. In tal caso possibile tecnicamente misurare la
temperatura della superficie esterna del corpo, meno facile invece misurarne la temperatura
al suo interno; sarebbe estremamente utile in tal caso disporre di una formula che consenta di
determinare la temperatura al centro del corpo nota quella sulla sua superficie esterna.
Dalla conservazione dellenergia applicata sulla
superficie esterna del corpo si ottiene:
Ts

G V = h A (Ts Te )

A
h
V

Te
k

Generazione Interna= G V

G L
parete
h
G R
= Te +
Ts cilindro
2h
G R
= Te +
Ts sfera
3h

Ts

= Te +
piana

T=
Te +
s

G V
hA

Calcolo della temperatura interna


Nota cos la temperatura esterna possibile risalire a quella interna ricordando che il calore
generato localmente allinterno del corpo DEVE, in condizioni stazionarie, essere uguale a
quello trasmesso per conduzione attraverso le sue superfici isoterme.
k A(r )

r
0

dT
= G V (r )
dr

Applicando la trattazione ad un CILINDRO avremo:


R

k 2 r L

G
dT =
r dr
2k

Applicando la trattazione ad una PARETE PIANA avremo:

Applicando la trattazione ad una SFERA avremo:

dT
= G r 2 L
dr

G R2
T=
Ts +
0
4k
G L2
T=
Ts +
0
2k

G R2
T=
Ts +
0
6k

Esercizio
Un resistore utilizzato per il riscaldamento dellacqua sanitaria assorbe 8 A a 220 V di
tensione di rete. Se il diametro del riscaldatore di 4 mm, la sua lunghezza di 0.5 m
e la sua conducibilit termica di 15 W/mK, quale sar la temperatura del suo centro
se la temperatura della sua superficie esterna di 105 C ?

SOLUZIONE
G
=

Voltaggio Amperaggio
=
Volume

T0 =Ts +

G R
=105 +
4k
2

220 8

= 2.8 109 W / m3

0.0022 0.5

2.8 109 ( 0.002 )


4 15

=105 + 18.7 =123.7 C

Quale sar la temperatura ad una distanza dal centro pari a 1.2 mm ?

Lo scambio termico conduttivo stazionario in sistemi 2-D


Diversamente dal caso monodimensionale la Conduzione termica in un sistema bidimensionale
non consente soluzioni immediate dellequazione di conservazione dellenergia.
Le tecniche maggiormente utilizzate per risolvere il problema sono 3 e consistono:
1. nel Metodo Grafico;
2. nei Metodi numerici delle Differenze Finite;
3. nel Metodo analitico della separazione delle variabili.

METODO GRAFICO
Tale metodo applicabile quando le condizioni a contorno del problema sono limitate a quelle di
temperatura di parete costante e di superficie adiabatica. Bench non particolarmente accurato,
il metodo grafico permette una rapida valutazione del flusso termico che attraversa il sistema
bidimensionale e pertanto comunemente utilizzato in calcolo ingegneristici di prima
valutazione.

Metodo Grafico
Lapplicazione del Metodo Grafico richiede dapprima una scomposizione del corpo 3-D secondo
i suoi assi di simmetria termici e geometrici; in tale modo si riduce lanalisi ad una sezione
bidimensionale i cui confini sono superfici isoterme separate da superfici adiabatiche.

Superficie
Adiabatica

Superficie Adiabatica
T2

T1

T2
T1

Asse di
simmetria

Superficie Adiabatica

Ipotesi del Metodo Grafico


Lo scambio termico conduttivo nella sezione 2-D vista in precedenza avviene in un tubo di
Flusso il cui mantello costituito da superfici adiabatiche e le cui estremit sono invece
superfici isoterme.
Le linee Isoterme sono SEMPRE perpendicolari a quelle adiabatiche.
Le linee Isoflusso sono SEMPRE perpendicolari alle linee Isoterme

Isoterme

T2

T1

q1

c
q1
q1

Adiabatiche

q1

x
T j

Applicazione del Metodo Grafico


A questo punto si passa alla suddivisione del corpo 2-D in un insieme di tubi di flusso
elementari di altezza y, ognuno dei quali a sua volta spezzettato in tanti elementi pi
piccoli x confinati da due linee isoterme successive. Per semplicit di calcolo
consigliabile suddividere graficamente loggetto in modo che localmente sia x = y.

x
Isoterme

Il flusso termico totale che attraversa il corpo


sar dato da:

T2

T1

ab + cd
ad + bc
y
2
2

q1

q=

c
q1

q1

q1

x
T j

T j= N T j

j =1

q = M qi M k l

M qi

ossia:

Adiabatiche

T1 2= (T1 T2 )=

i =1

qi ki Ai
N

q=

T j
x

T1 T2
T j =
N

(T1 T2 ) M l
=
k (T1 T2 ) = S k (T1 T2 )
N
N

k ( y l )

T j
x

=
k l T j

l = dimensione del corpo lungo lasse z

Fattore di Forma
S=

M l
N

Fattori di forma (1)

Fattori di Forma (2)

Sfera cava

Cilindro isotermo allinterno di una


parete piana

Sfera
isoterma

Cilindro isotermo allinterno di una


barra solida

Sfera
isoterma

Cilindro isotermo allinterno di una


barra cilindrica

Esercizio
Due tubi di un impianto sotto traccia viaggiano paralleli ad una distanza di interasse di 30
cm. Se uno dei due tubi porta acqua calda a 70 C e laltro porta acqua fredda a 15 C
quanta potenza termica verr scambiata fra le tubazioni qualora la lunghezza delle stesse
fosse 5 m ed il diametro di ognuna 5 cm ?
Si assuma una conducibilit del materiale che separa i due tubi pari a 0.75 W/mK.

SOLUZIONE

z = 0.3 m
L=5m
D
=
D=
0.05 m
1
2
k = 0.75 W / mK

S
=

2 5
= 6.34 m
2
2

1 4 ( 0.3 ) 2 ( 0.05 )
cosh
2

2
0.05

(
)

Q = S k (T1 T2 ) = 6.34 0.75 ( 70 15 ) = 262 W

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