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Fisica tecnica: termodinamica per applicazioni tecniche (produzione di energia); calcolo termodinamico con
differenziali, scambi di calore.
Sistema termodinamico: è una porzione di spazio delimitata ha un contorno che lo divide dall’ambiente.
Il sistema e il contorno insieme costituiscono l’UNIVERSO.
L’entropia di sistema + ambiente è in continuo aumento (per il 2° principio).
L’ambiente determina le possibilità di scambi col sistema.
Per ogni sistema ben definito c’è l’energia (proprietà); un sistema è semplificato se non è soggetto a campi
di forze di massa o di superficie (tensione superficiale), non reagente (no reazioni chimiche o nucleari).
Ci riferiremo sempre a sistemi semplificati.
Il contorno di un sistema è importante tanto quanto ciò che c’è dentro al sistema.
Per far si che avvenga uno scambio di energia è necessario che sia presente un disequilibrio.
L’universo è il sistema isolato per eccellenza.
SISTEMA STAZIONARIO (ingresso=uscita) o meno; bilancio energetico, scambio termico…
Bilancio entropico solo riferito al sistema isolato universo e sarà sempre S > 0, o, al limite, S = 0.
Ci sono 3 tipi di bilanci: massa, energia, entropia.
Per un Sistema termodinamico ben definito si può calcolare un livello di energia totale che caratterizza tale
sistema.
Il contorno adiabatico
non permette uno
scambio di calore.
POTENZIALE CHIMICO Es: una goccia di inchiostro in acqua il potenziale chimico dell’acqua è nullo,
mentre quello dell’inchiostro è massimo La natura tende a riequilibrare la differenza di potenziale
l’inchiostro si diffonde nell’acqua.
La velocità media di una particella che si muove lungo una data traiettoria non è una proprietà perché non
dipende da un intervallo di tempo unico.
La velocità istantanea della particella in un preciso istante, invece, è una PROPRIETÀ.
STATO TERMODINAMICO:
A = {N1(t), N2(t), …, Ni(t), V, P1(t), P2(t), …, Pn(t)} {M1(t), M2(t), …, Mi(t), V, P1(t), P2(t), …, Pn(t)}
Nei passaggi di stato la PRESSIONE e la TEMPERATURA di un sistema sono dipendenti l’una dall’altra.
PROCESSO SPONTANEO Sistema che evolve senza interazione con altri sistemi non si hanno
effetti esterni
PROCESSO MECCANICO Unico effetto esterno è rappresentabile con la variazione di quota di un
grave in un campo gravitazionale.
PROCESSO REVERSIBILE Si può tornare dallo stato finale a quello iniziale senza lasciare traccia.
Processo spontaneo sempre irreversibile.
PROCESSO QUASI STATICO si tratta di un processo reversibile globalmente è un processo che ha una
durata idealmente infinita.
TIR : Trasformazione Interamente Reversibile.
Velocità di trasformazione << Velocità propagazione perturbazione questa disuguaglianza permette al
sistema di stare in equilibrio punto per punto.
Questo processo è sostanzialmente impossibile da realizzare.
Ciascuna trasformazione, però, ha l’esigenza di riferirsi al modello quasi statico per essere analizzata.
Il tempo necessario per una salita o una discesa è 25 volte superiore al tempo di diffusione dell’onda.
Quando il pistone torna su la pressione si è già riequilibrata dunque è come se fosse costante rispetto
al ciclo precedente.
TRASFORMAZIONI GLOBALMENTE REVERSIBILI
Si deve considerare il sistema Universo (sistema + ambiente) e deve succedere contemporaneamente che:
Quando invece si ha che PST = PA, TST = TA, μi,ST = μi,A SI HA EQUILIBRIO TERMODINAMICO.
Si considereranno solamente sistemi semplificati che fanno trasformazioni interamente reversibili (quasi-
statiche) Il ciclo di un pistone del motore di un’auto può essere approssimato in un primo momento ad
una trasformazione interamente reversibile.
MULINELLO DI JOULE
Acqua liquida in un contorno rigido e adiabatico dentro l’acqua è immerso un mulinello collegato
all’esterno ad un braccio su cui è avvolto un filo che è poi collegato ad un peso mediante una carrucola.
Se il sistema è lasciato in quiete non succede niente, il sistema costituito dall’acqua e dal mulinello non
subisce variazioni di energia ecc.
Se il peso viene lasciato libero, esso, soggetto alla forza gravitazionale, scende verso terra facendo ruotare
Il braccio del mulinello e di conseguenza il mulinello stesso dentro l’acqua. Si genera del lavoro meccanico
all’interno del sistema L’energia iniziale, però, rimane uguale a quella finale. Il lavoro che entra fa solo sì
che aumenti la temperatura del sistema L = ΔU variazione di energia interna del sistema.
Il lavoro meccanico viene trasformato in energia termica.
ΔET = ΔEp + ΔEc + ΔU = L che attraversa il contorno.
Ci interessa solo la variazione di energia totale del sistema tra il momento iniziale e quello finale.
U = somma delle forme microscopiche di energia.
Le molecole sono caratterizzate da un’energia cinetica vibrazionale Quando un corpo viene scaldato (ad
esempio) questa energia aumenta.
CALORE Forma di energia scambiata tra due sistemi in virtù di una differenza di temperatura.
Più la differenza di temperatura è grande, più il flusso di calore cresce piano piano poi le due
temperature si avvicinano ed il flusso diminuisce.
CONDUZIONE Nei solidi e nei liquidi in quiete interazione meccanica delle particelle con più
energia con quelle adiacenti;
CONVEZIONE Trasferimento di energia tra un solido ed un liquido adiacente in movimento
effetto combinato di conduzione e movimento del fluido;
IRRAGGIAMENTO Trasferimento di calore attraverso onde elettromagnetiche (o fotoni).
Convenzione di segno: il lavoro uscente dal sistema ed il calore entrante nel sistema sono considerati come
positivi (convenzione delle macchine). Per il lavoro la convenzione è rovesciata rispetto a quella naturale.
A1(t) = {M1, V1, P1, T1, ET1} Processo scambio di calore o lavoro al contorno.
A2(t) = {M1, V2, P2, T2, ET2} M1 è costante perché il sistema è chiuso non sono permessi scambi di
massa.
LAVORO ELETTRICO
We = VN
2
Conseguenze: Conservazione energia di un sistema l’energia non può essere né creata né distrutta in un
processo, può solo essere trasformata in altre forme.
RENDIMENTO ED EFFICIENZA
EFFICIENZA: indica quanto “bene” un processo di conversione o trasferimento di energia viene realizzato.
Efficienza = energia prodotta/energia fornita
EFFICIENZA di uno SCALDACQUA: rapporto tra l’energia fornita alla casa sotto forma di acqua calda e
l’energia necessaria per scaldare l’acqua.
HC, CO, SOX, NOX Prodotti che possono essere rilasciati da reazioni di combustione sono NOCIVI.
Tutti i processi di combustione che coinvolgono carburanti fossili hanno effetti inquinanti sull’ambiente.
Sono possibili solo alcune coppie (x,y) e (x’,y’) c’è qualche dipendenza la parete allora è
conduttrice o diatermana.
GRANDEZZE TERMOMETRICHE
Grandezze fisiche che possono essere facilmente ed accuratamente misurate.
TERMOSCOPIO sistema termodinamico diventa termometro quando viene definita una scala di
temperatura ed una conversione da grandezza termometrica a temperatura.
Ghiaccio puro fondente in equilibrio con aria satura P = 101325 Pa: 0°C;
Vapor d’acqua in equilibrio con aria satura P = 101325 Pa: 100°C.
Ghiaccio puro fondente in equilibrio con aria satura P = 101325 Pa: 32°F;
Vapor d’acqua in equilibrio con aria satura P = 101325 Pa: 212°F.
f(x, y, z) = 0 f(P, V, T) = 0:
P = P(V, T);
V = V(P, T);
T = T(P, V).
Con buona approssimazione, però, tutti i gas che compongono l’aria, ad esempio, seguono la legge.
Si ha un gas ideale quando un composto aeriforme si trova ad alte temperature e basse pressioni
rispetto al suo punto critico.
All’aumentare di T, ρ diminuisce e diminuisce il peso dell’unità di volume dell’aria. Motivo per cui
l’aria calda si muove verso l’alto.
PV/N = NRT/N v = V/N = [m3/kmol] Pv = RT
BILANCIO ENERGETICO
INTERAZIONE DOVUTA AL FLUSSO DI MASSA (sistema con contorno aperto, fisso e adiabatico):
δØMi = μidNi;
- δØMi Interazione energetica al contorno [J];
-μi Grandezza intensiva (forza generalizzata) [J/mol];
-dNi Grandezza estensiva (spostamento generalizzato) [mol].
La caratteristica comune è che le interazioni energetiche possono essere espresse come il prodotto di una
grandezza intensiva (la forza generalizzata) per il differenziale esatto di una grandezza estensiva (lo
spostamento generalizzato).
Se il sistema termodinamico e l’ambiente hanno gli stessi valori di grandezze intensive non avviene alcuna
interazione.
dV = δQ – δL + δØMi
δL = PdV dV = 1/P*δL
δØMi = μidNi dNi = (1/μi)*δØMi
δQ = T*dS S = Entropia dS = (1/T)*δQ (1/T) = Fattore integrante del calore [K-1]
dU = δQ – δL = δQ – PdV δQ = dU + PdV
U = U(T, V) dU = (∂U/∂T)V*dT + (∂U/∂V)T*dV
δQ = (∂U/∂T)V*dT + (∂U/∂V)T*dV + PdV è una funzione di temperatura e volume.
Trasformazione adiabatica δQ = 0
S = S(T, V) = cost dS = 0 Trasformazione adiabatica e quasi statica.
S: FUNZIONE DI STATO
Per definire uno stato A1 di un sistema termodinamico è necessario stabilire la qualità e la quantità di
tutte le componenti del sistema:
Se anche solo una delle grandezze cambia Il sistema termodinamico ha cambiato lo stato di equilibrio
Si passa ad A2.
Se il sistema è chiuso, non reagente e rigido, non variano M e V, ma può variare altro.
Il nuovo stato A2 si forma perché c’è un DISEQUILIBRIO con l’ambiente esterno ed il sistema termodinamico,
ed il contorno permette un qualche tipo di interazione fra i due.
VALORI:
Sulla Curva Tutti gli stati di EQUILIBRIO STABILE;
Sopra la Curva Tutti gli stati della
Termodinamica;
Sotto la Curva Stati irraggiungibili;
S = 0 Stati della Meccanica.
Il coefficiente angolare della tangente alla curva in un
punto in cui è presente uno stato di equilibrio corrisponde
alla Temperatura dello stesso stato
Fra tutti gli stati ben definiti di un sistema semplificato con valori fissati di energia totale E (U), quantità di
costituenti e volume, esiste un solo stato di equilibrio stabile Questo stato corrisponde a quello che sta
sulla curva una volta fissata E (U).
Da un qualsiasi stato del sistema semplificato è sempre possibile, mediante un
processo meccanico, raggiungere uno stato di equilibrio senza alterare costituenti e
volume.
A1
Sistema Isolato Al suo interno è presente un disequilibrio perché c’è una differenza di potenziale.
A2
Il sistema tende a pareggiare il disequilibrio interno che era presente in principio.
ΔU = Q – L ma Q = L = 0 L’energia interna allora rimane costante: ΔU = 0.
Su un grafico U – S, allora, la linea che unisce i due stati A1 e A2 è una linea
orizzontale.
Fissati Ni (Mi), V
Processo Meccanico:
Ad ogni modo, lo stato del sistema non potrà mai scendere sotto la curva in quanto i valori di energia che
sono posizionati al di sotto della curva sono quelli associati ai legami chimici delle particelle che
compongono il sistema Si tratta di energia che non può essere sfruttata.
L’energia che invece è possibile sfruttare si trova sopra la curva ed è detta DISPONIBILITÀ ADIABATICA (Ψ1).
La disponibilità adiabatica Ψ1 del sistema A nello stato A1 misura la massima quantità di energia che il
sistema può trasferire ad un grave in un processo meccanico per A a partire dallo stato A1.
Il sistema costruito, però, potrebbe avere delle componenti che dissipano energia.
Per la maggior parte le dissipazioni sono provocate da attriti e da Potenza generata per effetto Joule
L’energia liberata, allora, sarà minore della disponibilità adiabatica.
A2 si sposta verso destra rispetto ad A1 Aumenta la sua entropia.
U 2–
Ψ 2>
U 1–
Ψ 1
PRINCIPIO DELLA MASSIMA ENTROPIA: Fra tutti gli stati di un sistema con dati valori di energia U,
costituenti e volume V, solo quello di equilibrio stabile ha la massima entropia.
PRINCIPIO DELLA MINIMA ENERGIA: Fra tutti gli stati di un sistema con dati valori di entropia,
quantità di costituenti e volume V, solo quello di equilibrio stabile (che è unico) ha la minima
energia.
PRINCIPIO DI STATO: Tra gli stati con gli stessi valori di energia, quantità di costituenti e volume uno
solo è di equilibrio stabile. Il valore di ogni proprietà del sistema è quindi univocamente
determinato dai valori di energia, quantità di costituenti e parametri.
E2 – Ψ2 >= E1 – Ψ1
n ❑
dU = TdS – PdV + ∑ μ i dNi dU = δQ – δL + ∑ δ Ø Mi
i=1 i
CARATTERISTICHE ENTROPIA
Più un processo è irreversibile e più si avrà una maggiore trasformazione di energia disponibile in entropia.
BILANCIO ENERGETICO
S prodotta da una trasformazione
IRREVERSIBILE.
CALCOLO TERMODINAMICO
Ricondurre sempre tutto alla fisica dei sistemi.
Per i sistemi semplificati 2 relazioni fondamentali entropica/energetica
Energetica: U = (S, V, Ni) Entropica: S = S(U, V, Ni)
RELAZIONE DI EULERO
Lo divido in λ sottosistemi tra
loro uguali con λ – 1 pareti.
1.
Rispetto alla relazione di Eulero ci sono dei differenziali Variazione rispetto al punto di
equilibrio.
2. differenzio
Obiettivo del Calcolo Termodinamico: Ricostruire la forma dell’equazione fondamentale del sistema
semplice semplificato, sia in forma energetica che in forma entropica Perché queste relazioni, una volta
note, permettono di stabilire la variazione di energia interna e di entropia (bilancio energetico e bilancio
entropico) del sistema che sta compiendo una trasformazione quasi – statica.
Differenziando:
Se però si considera un sistema chiuso (come al solito), il termine ∑ μ i dNi è nullo Non c’è ingresso o
i
uscita di materia.
RELAZIONI DI MAXWELL
TEOREMA DI SHWARZ data f = f (x, y) (∂2f/∂x∂y) = (∂2f/∂y∂x) Se le derivate parziali prime di f
sono continue è possibile affermare una relazione di uguaglianza tra le derivate parziali seconde miste.
U = U (S, V) Dipende da sole due variabili Spazio con soli due assi.
Da trovare l’equazione che individua la superficie.
Schwartz:
Si può scrivere anche usando la “Regola della catena”: dU = TdS – PdV (∂T/∂V) = –(∂P/∂S).
F = F (T, V) Schwartz:
H = H (S, P) Schwartz:
- Dal I Principio della Termodinamica Bilancio energetico dU = TdS – PdV + μdN Ma il sistema è
chiuso e non reagente μdN = 0 dU = TdS – PdV
Inoltre, poiché V = cost per costruzione del sistema, il termine PdV = 0.
Dunque, si ha che dU = TdS Ma TdS = δQ Allora, infine, si ottiene che dU = δQ
Cv = 1/N(dU/dT)v dU = NCvdT oppure dU = MCv*dT
Gdl = Coordinate geometriche che occorre fissare per determinare in modo univoco la posizione della
molecola nello spazio 3D.
αp = P/RT * R/P = 1/T = T-1 inverso della temperatura assoluta del gas.
Per la 2° proprietà
dello Jacobiano
Analizzo l’ultimo termine costituito dalle derivate parziali utilizzando una matrice Jacobiana:
Ha senso perché Cv < Cp
Vediamo adesso se per i gas ideali utilizzando un procedimento simile si ottiene che Cv = Cp – R:
Bisogna dimostrare che R = (Tvαp2/KT) usando l’equazione fondamentale dei gas ideali Sappiamo ormai
che αp = 1/T e KT = 1/P.
PV = MR*T n.1
PdV + VdP = MR*dT n.2
Abbiamo trovato che: dV/V + dP/P = dT/T dV/V = dT/T – dP/P Sostituisco:
PROCESSO ISOTERMO
Ovviamente questa constatazione può essere fatta solo per i gas ideali.
Per una sostanza qualsiasi si ha che il rapporto tra i due coefficienti è:
U = U (P, T)
Variazione di Entropia:
s = s (P, T)
du = v(PkT - Tαp) dP per un gas ideale αp= 1/T e kT = 1/P dU = v[P(1/P) – T(1/T)] dP = 0 U = U(T)
L’energia interna del sistema dipende solo dalla temperatura Se T = cost anche U = cost
Dall’uguaglianza: P1V1 = P2V2 P2/P1 = V1/V2 Si potrebbe sostituire nei logaritmi i valori dei volumi
qualora fosse più comodo.
PROCESSO ISOENERGETICO
Si analizza adesso il termine (∂T/∂v)u in modo da ricavare qualcosa di più facile da maneggiare:
Per i gas ideali, inoltre, si ha che 1/kT = P e αp= 1/T, dunque si ha che dT
= 0 se dU = 0 u = u(t) e T = T(u) La temperatura del sistema e la
sua energia interna sono legate tra loro anche h = h(T) anche
l’entalpia è costante se lo sono l’energia interna e la temperatura.
PROCESSO ISOENTALPICO (H = cost) (COEFFICIENTE DI JOULE – THOMSON)
Dunque, Ltot = L1 + L2 = -P1V1 + P2V2 e ΔUtot = U2 – U1 = - L12 = - Ltot (Solo il lavoro perché il sistema è
adiabatico) U2 – U1 = - (- P1V1 + P2V2) = P1V1 – P2V2 U1 + P1V1 = U2 + P2V2 H1 = H2 per definizione di
entalpia Perciò, l’entalpia del sistema è costante.
CURVA DI INVERSIONE
L’espansione descritta nell’esperienza di Joule – Thomson procede da destra verso sinistra lungo un
processo isoentalpico (le linee tratteggiate). A sinistra della curva di inversione, luogo dei punti con δ = 0; si
ha una zona con δ > 0 ed un’espansione isoentalpica porta ad una diminuzione di temperatura. Viceversa,
accade a destra della curva di inversione dove δ < 0.
TRASFORMAZIONI POLITROPICHE
Cx−Cp
Equazione: PVn = cost n = indice della politropica n = con x = una qualsiasi variabile
Cx−Cv
termodinamica.
Cx = 1/N(δQ/dT)x x = T, P, S, V
SOSTANZE PURE
Quando si parla di sostanze pure, si parla di sostanze che possono essere costituite da 1 o più componenti,
ma pur sempre della stessa componente chimica nello spazio.
Ad esempio, l’aria: essa è formata da diverse componenti, ma è assolutamente omogenea.
Durante una transizione di fase si incontra una zona di coesistenza degli stati di aggregazione (es: un
bicchiere d’acqua con il ghiaccio a 0°C).
Sistema formato da acqua a cui viene fornito del calore:
Le proiezioni del diagramma P – v – T sui piani xy, xz, yz danno vita ai diagrammi in 2 dimensioni (più utili)
(T, v), (P, v), (P, T).
Le curve isobare presenti nel grafico di sopra possono essere percorse in entrambi i versi allo stesso modo
(riscaldamento o raffreddamento).
- TEMPERATURA DI SATURAZIONE (Tsat) Dipende dalla pressione Una volta che viene fissata la
pressione a cui si trova la sostanza, è fissata anche la sua temperatura di saturazione, la quale fissa il
punto in cui inizia il cambiamento di fase di una sostanza pura (acqua: circa 100°C).
- PRESSIONE DI SATURAZIONE (Psat) Analoga della temperatura.
PUNTO TRIPLO è una LINEA, NON UN UNICO PUNTO NON è uno stato termodinamico unico.
Lungo questa linea si ha la coesistenza di un certo volume di liquido, di solido e di vapore.
PUNTO CRITICO è un PUNTO Esiste 1 solo volume possibile.