Sei sulla pagina 1di 19

01/10/2022

Fabio Parmeggiani Chimica 1

Termochimica
Chimica
Fabio Parmeggiani

Lezione 8

Fabio Parmeggiani Chimica 2

1
01/10/2022

Termodinamica chimica e termochimica


La termodinamica studia e descrive le trasformazioni subite da un sistema
fisico in seguito a processi che coinvolgono scambi di materia ed energia
(calore e lavoro). Nasce nell’Ottocento (Carnot, Kelvin, Joule), con l’obiettivo
di massimizzare l’efficienza delle macchine a vapore.
La termodinamica chimica si occupa dell’applicazione dei principi della
termodinamica alla chimica per prevedere il decorso delle reazioni chimiche.

La termodinamica chimica fornisce i mezzi per prevedere


se un sistema chimico o fisico può subire una trasformazione (spontanea)
e per calcolare le variazioni di energia coinvolte in tale trasformazione.
Attenzione! Non dice nulla sulla velocità e sul meccanismo
con cui la trasformazione chimica o fisica avviene!

La termochimica è la branca della termodinamica chimica che studia gli


scambi di energia in reazioni chimiche e passaggi di stato.

Fabio Parmeggiani Chimica 3

Sistemi termodinamici
Nei problemi di termodinamica occorre identificare chiaramente:
SISTEMA = porzione fisica di materia (di dimensioni macroscopiche) oggetto
di studio, delimitata da una superficie di controllo rigida o deformabile
AMBIENTE o INTORNO = tutto ciò che non fa parte del sistema, quindi il
luogo dal quale vengono compiute le misure
L’insieme di sistema e ambiente prende il nome di UNIVERSO.

ambiente
ambiente
universo

sistema
universo

sistema

Fabio Parmeggiani Chimica 4

2
01/10/2022

Sistemi termodinamici

I sistemi termodinamici si dividono


in tre categorie, a seconda delle
caratteristiche che la superficie di
controllo possiede:

(a) SISTEMA APERTO


può scambiare con l’intorno
sia materia che energia

(b) SISTEMA CHIUSO


può scambiare con l’intorno
solamente energia

(c) SISTEMA ISOLATO


non scambia con l’intorno
né materia né energia

Fabio Parmeggiani Chimica 5

Energia, calore, lavoro


• L’energia di un sistema consiste nella sua capacità di compiere lavoro o di
trasferire calore.
• Il lavoro (w) consiste nello spostamento di un oggetto (dotato di massa) in
opposizione ad una forza che lo contrasta.
• Il calore (q) è la forma con cui l’energia si trasmette tra due sistemi aventi
temperatura differente. Se una parete permette lo scambio di calore tra due
sistemi, questa si dice diatermica. Se non lo permette, si dice adiabatica.

Un processo che libera calore Un processo che assorbe calore


viene detto ESOTERMICO viene detto ENDOTERMICO

Fabio Parmeggiani Chimica 6

3
01/10/2022

Energia, calore, lavoro

Unità di misura dell’energia


Joule (J) = 1 kg m2 s–2 (unità S.I., definita come prodotto forza-spostamento)
Caloria (cal) = 4.184 J (definita come la quantità di calore richiesta per
aumentare la temperatura di 1 g di acqua da 14.4°C a 15.5°C)

Energia totale = energia cinetica + energia potenziale

associata al movimento correlata a posizione, composizione o stato


1 (gravitazionale, elettrostatica,
𝐸 𝑚𝑣 chimica, termica, …)
2

Minore è l’energia di un sistema, tanto più esso risulta stabile.

Fabio Parmeggiani Chimica 7

Variabili di stato e funzioni di stato


Le proprietà macroscopiche della materia determinano le proprietà
r sono direttamente misurabili e visibili ad occhio nudo.
macroscopiche che
Variabili di stato: pressione, temperatura, densità, viscosità, … (intensive)
volume, massa, energia, … (estensive)
Le variabili di stato definiscono in modo univoco lo stato termodinamico.
Un sistema si dice in EQUILIBRIO se permane indefinitamente in un certo
stato termodinamico, cioè se le variabili di stato non cambiano nel tempo.

Un macrostato (dato dalla somma di tantissimi microstati, per esempio


in quantitativi dell’ordine di 1 mol) definisce un sistema termodinamico.
La termodinamica considera solo macrostati.

In generale, uno stato termodinamico è definito completamente da:


temperatura, pressione e composizione (= numero di moli o concentrazione)

Fabio Parmeggiani Chimica 8

4
01/10/2022

Variabili di stato e funzioni di stato


Funzioni di stato: grandezze che dipendono solo dallo stato del sistema.
La variazione di una funzione di stato in un processo dipende solo dallo stato
iniziale e da quello finale, ma non dal modo in cui il processo è avvenuto.
Per esempio il volume è una funzione di stato, il calore no.
V1
STATO 1
P1 = 1 atm T1 = 25°C knew
U1
SISTEMA = 1 mol H2O ΔU = U2 – U1
(composizione fissata)
STATO 2 V2
P2 = 1 atm T2 = 110°C

U2

L’energia totale contenuta nel sistema è una funzione di stato termodinamica,


a cui è stato assegnato il nome di ENERGIA INTERNA (U).
Entrambi gli stati sono esaurientemente definiti e riproducibili in qualsiasi luogo,
quindi la termodinamica consente di calcolare la variazione di U associata.

Fabio Parmeggiani Chimica 9

Energia interna (U)


L’energia totale di un sistema viene detta energia interna (U, a volte E)
e rappresenta la somma dell’energia cinetica e potenziale
di tutti gli atomi e/o le molecole che compongono il sistema.

Variazione di energia interna


da uno stato iniziale (i) ad uno stato finale (f): ∆𝑈 𝑈 𝑈

L’energia interna è una proprietà estensiva ed è funzione di stato:


il suo valore, cioè, dipende solo dallo stato termodinamico del sistema
e non dal percorso con cui si è arrivati a tale stato.

U U

Fabio Parmeggiani Chimica 10

5
01/10/2022

Il primo principio della termodinamica


Il primo principio della termodinamica deriva dall’equivalenza energetica
tra calore e lavoro, e postula che l’energia non può essere né creata
né distrutta, ma può solo essere convertita da una forma ad un’altra.
Ne deriva che l’energia interna dell’universo è costante.

Uuniv = Usist + Uamb = cost


ΔUuniv = ΔUsist + ΔUamb = 0
ΔUsist = –ΔUamb
Quindi la variazione di energia interna di un sistema corrisponde
alla somma del calore e del lavoro scambiati con l’ambiente.

∆𝑈 𝑞 𝑤
Q WtDU
Calore e lavoro sono i mezzi con cui un sistema (non isolato)
può scambiare energia con l’ambiente: esistono solo durante lo scambio!

Fabio Parmeggiani Chimica 11

Il primo principio della termodinamica

Convenzione dei segni per q e w


(convenzione acquisitiva)

q>0
il sistema acquista calore
q<0
il sistema cede calore
w>0
il sistema subisce lavoro
w<0
il sistema compie lavoro ΔU > 0 ΔU < 0

Fabio Parmeggiani Chimica 12

6
01/10/2022

Il primo principio della termodinamica


Altre considerazioni sul primo principio della termodinamica

L’energia interna di un sistema isolato (q = 0, w = 0) è costante.

Per un sistema adiabatico (q = 0), il lavoro necessario per andare da uno stato
ad un altro è lo stesso a prescindere da come tale lavoro sia stato compiuto:
wad = ΔU
Se il sistema non è adiabatico, parte del lavoro si trasforma in calore:
ΔU = q + w q = wad – w (definizione meccanica di calore)

Non è possibile misurare valori assoluti di energia interna.


Sono facilmente misurabili (e calcolabili) le variazioni ΔU = Uf – Ui.
U è una funzione di stato e ΔU dipende solo dalle condizioni iniziali e finali,
qualsiasi siano le trasformazioni chimiche o fisiche che collegano i due stati.

Fabio Parmeggiani Chimica 13

Lavoro PV
Qualsiasi trasformazione fisica (passaggio di stato) o chimica (reazione)
che produce o consuma un gas implica uno scambio di lavoro.

Consideriamo un gas in espansione


all’interno di un pistone
contro la pressione esterna P:

dw = –F dh = –P A dh = –P dV

Lavoro compiuto da Vi a Vf :

𝑤 𝑃d𝑉

se Vf >Vi, cioè ΔV>0, si ha w<0


= lavoro compiuto dal sistema

Esistono altri tipi di lavoro (per esempio elettrico) con espressioni simili.

Fabio Parmeggiani Chimica 14

7
01/10/2022

Lavoro PV
Espansione nel vuoto
Se P = 0 (pressione esterna nulla)

𝑤 𝑃d𝑉 0

L’espansione nel vuoto non costituisce lavoro e si chiama espansione libera.

Espansione contro P = cost


Se P = cost

𝑤 𝑃 d𝑉 𝑃 𝑉 𝑉

𝑤 𝑃∆𝑉

Fabio Parmeggiani Chimica 15

Scambi di calore
qV = calore scambiato a V costante (ΔV = 0)
ΔUsist = qV + w w = –PΔV = 0 ΔUsist = qV
tutta l’energia fornita sotto forma di calore qV va ad aumentare Usist

qP = calore scambiato a P costante (ΔP = 0)


La maggior parte delle reazioni chimiche avvengono a P cost (~ 1 atm)
ΔUsist = qP + w w = –PΔV ≠ 0 ΔUsist = qP – PΔV
qP = ΔUsist + PΔV = Uf – Ui + P (Vf – Vi) = (Uf + PVf) – (Ui + PVi)

Cordia
definendo H = U + PV si ha: qP = Hf – Hi = ΔH
qP = ΔH = ΔU + PΔV H è funzione di stato perché lo sono U, P, V
foemedinom
Si osserva che, nonostante in generale q non sia funzione di stato,
i casi particolari qV = ΔU e qP = ΔH lo sono!

Fabio Parmeggiani Chimica 16

8
01/10/2022

Entalpia (H)
L’entalpia è una funzione di stato che rappresenta il calore scambiato
in una trasformazione fisica o chimica a pressione costante
N Op
(in assenza di altre forme di lavoro oltre al lavoro di espansione).

Definizione: H = U + PV Unità di misura (S.I.): kJ (come U e PV) Q Oonabe


Poiché qP è una grandezza misurabile e molti processi avvengono a P costante,
H è una funzione molto più utile di U. Generalmente comunque ΔH e ΔU
a Lo cede
non hanno valori molto diversi perché PΔV ha un valore piccolo in proporzione.

O
ΔH > 0 → processo endotermico (il sistema assorbe calore dall’ambiente)
ΔH < 0 → processo esotermico (il sistema libera calore nell’ambiente)

Come per l’energia interna, anche per l’entalpia sono importanti


solo le differenze, non i valori assoluti.

Fabio Parmeggiani Chimica 17

Entalpia (H)
Per processi a P costante si ha quindi: ΔU = ΔH – PΔV

variazione U fornita U spesa per l’espansione


di Usist come qP contro P esterna
Esercizio:
Durante una certa reazione esotermica a pressione costante, escono dal
sistema 50 kJ di energia sotto forma di calore e il volume aumenta di 30 L
contro la pressione di 105 Pa. Calcolare la variazione di energia interna.
PΔV = 105 Pa · 0.03 m3 = 3 kJ ΔU = ΔH – PΔV = –50 kJ – 3 kJ = –53 kJ

Durante una certa reazione esotermica a pressione costante, escono dal


sistema 50 kJ di energia sotto forma di calore e il volume si contrae di 30 L
contro la pressione di 105 Pa. Calcolare la variazione di energia interna.
PΔV = 105 Pa · (–0.03 m3) = –3 kJ ΔU = ΔH – PΔV = –50 kJ –(–3 kJ) = –47 kJ

Nota: Pa = N/m2 J=Nm

Fabio Parmeggiani Chimica 18

9
01/10/2022

Dipendenza dell’entalpia dalla temperatura agha27


• L’entalpia di una sostanza cresce con la temperatura. A pressione costante,

If
tale incremento è regolato dalla capacità termica a pressione costante (CP):
𝜕𝐻
𝐶 (unità di misura S.I. : J / K )
𝜕𝑇

Si tratta di una grandezza estensiva, che dipende dalla quantità di sostanza.

• Versioni intensive: cP = CP / m calore specifico (unità S.I. : J / kg K )


cP,m = CP / n calore specifico molare (unità S.I. : J / mol K)

• CP varia poco con T. Se trascuriamo queste variazioni (per ΔT piccoli), si ha:

dH = CP dT ΔH = CP ΔT = m cP ΔT = n cP,m ΔT
calcolo di ΔH (=qP) in funzione di ΔT

Fabio Parmeggiani Chimica 19

Dipendenza dell’entalpia dalla temperatura


Valori rappresentativi di calore specifico e calore specifico molare

Calore specifico Calore spec. molare


Sostanza cP (J / g K) cP,m (J / mol K)

Nota: tutti i metalli


hanno cP,m simile
(~25 J / mol K)

Fabio Parmeggiani Chimica 20

10
01/10/2022

8
Calorimetria

Calorimetro a tazza di caffè (calorimetria a P cost)


Contenitore isolato, non perfettamente sigillato (P = 1 atm)
Il sistema è il contenuto del calorimetro, di cui si misura Δ T
Essendo P costante, si ha direttamente qP = ΔH

O
Calorimetro a bomba (calorimetria a V cost)
Contenitore sigillato detto bomba calorimetrica (V predefinito)
immerso in un fluido, generalmente acqua, di cui si misura ΔT
Usato per reazioni di combustione: X + O2 → CO2 + H2O + qV
A V costante, si misura qV = ΔU
Perciò qP deve essere calcolato: qP = ΔH = ΔU + PΔV
Se la reazione non coinvolge gas: PΔV trascurabile
Se partecipano sostanze gassose: PΔV = ΔnRT

Fabio Parmeggiani Chimica 21

Entalpia di reazione (ΔHr)


ΔH = Hf – Hi quindi la variazione di entalpia associata ad una reazione sarà:
ΔHr = Hprod – Hreag
Entalpia di reazione (o calore di reazione)

H H
H2 2 HI(g) H1 CH4(g) + 2O2(g)

Hr = 52.2 kJ
Hr = –802 kJ
combustione
H1 H2(g) + I2(g) H2 CO2(g) + 2 H2O(g)

Hr > 0 : il sistema assorbe calore Hr < 0 : il sistema cede calore
REAZIONE ENDOTERMICA REAZIONE ESOTERMICA

Note: questi diagrammi si chiamano diagrammi entalpici


H è una proprietà estensiva, quindi il valore di ΔHr dipende dalle quantità
ΔHr per una reazione è uguale a –ΔHr per la reazione inversa
il valore di ΔHr dipende dallo stato di aggregazione di reagenti/prodotti

Fabio Parmeggiani Chimica 22

11
01/10/2022

Entalpie standard di formazione (ΔH°f)


Siccome ΔH è una grandezza più utile rispetto a ΔU, i valori di ΔH per molte
reazioni sono tabulati (tabelle dei dati termodinamici). H è funzione di stato,
quindi occorre definire lo stato e la quantità di sostanza. Per confrontare H di
sostanze diverse si è scelto uno stato standard, uguale per tutte le sostanze:

stato standard per una sostanza


1 mol, forma pura, P = 1 atm, T specificata (di solito 298.15 K = 25°C)

Dal momento che si misurano sempre differenze di entalpia,


Edizioni
è conveniente creare per ogni sostanza un punto di riferimento.
Riferimento arbitrario della scala delle H°
H° = 0 per gli elementi nella loro forma più stabile allo stato standard A me intervene
ΔH°f = entalpia standard di formazione di una sostanza DH
calore scambiato nella formazione di 1 mol di sostanza a partire
dagli elementi puri nella forma più stabile a 1 atm (e 25°C)

Esempio: ½ H2(g) + ½ Cl2(g) → HCl(g) (25°C, 1 atm) ΔHr = ΔH°f = –92.31 kJ/mol

p
Fabio Parmeggiani Chimica 23

I mole dipradoto per be def di DItg

Entalpie standard di formazione (ΔH°f)

Tanto più ΔH°f è negativo, tanto più la sostanza è stabile rispetto agli elementi costituenti.
Anche alcuni elementi possono avere ΔH°f non nullo! (se non sono nello stato più stabile)
La maggior parte dei composti non si forma direttamente dagli elementi, quindi non tutti questi
ΔH°f possono essere determinati sperimentalmente. Ma H è funzione di stato, ci sono altre vie…

Fabio Parmeggiani Chimica 24

12
01/10/2022

Legge di Hess He une


Suzione distal
Se una reazione è fatta avvenire attraverso una serie di passaggi,
il ΔH della reazione globale è dato dalla somma dei ΔH dei singoli passaggi
(cioè i ΔH sono additivi, perché H è funzione di stato!)

Esercizio: C(s) + ½ O2(g) → CO(g)


Calcolare il ΔHr° della reazione H
(non è misurabile con il calorimetro! perché?)
non e ΔH°3 = ?

possiblein CO(g) + ½ O2(g) → CO2(g) ΔH°1 = –283.0 kJ

force
laboratorio
C(s) + O2(g) → CO2(g)
C(s) + ½ O2(g) → CO(g)
ΔH°2 = –393.5 kJ
ΔH°3 = ???

C(s) + O2(g) → CO2(g) ΔH°2 = –393.5 kJ


CO2(g) → CO (g) + ½ O2(g) –ΔH°1 = +283.0 kJ
C(s) + ½ O2(g) → CO(g) ΔH°3 = ΔH°2 – ΔH°1
ΔH°3 = –110.5 kJ

Fabio Parmeggiani Chimica 25

Legge di Hess
Segue che dalle tabelle di ΔH°f possiamo calcolare ΔH°r di qualsiasi reazione:

∆𝐻° 𝜈 ∆𝐻° , 𝜈 ∆𝐻° , 𝜈 = coefficienti stechiometrici

Esercizio: combustione del propano


C3H8(g) + 5 O2(g) → 3 CO2(g) + 4 H2O(l)

ΔH°f(C3H8(g)) = –103.8 kJ
ΔH°f(O2(g)) = 0
ΔH°f(CO2(g)) = –393.5 kJ
ΔH°f(H2O(l)) = –285.9 kJ

ΔH°r = 3(–393.5 kJ) + 4(–285.9 kJ) +


– [(–103.8 kJ) + 5(0 kJ)] =
= –2220.3 kJ

Fabio Parmeggiani Chimica 26

13
01/10/2022

Entalpia di transizione di fase


A tutti i cambiamenti di stato è associata una variazione di entalpia
(l’indicazione di stato standard ° prevede come T di riferimento
quella della transizione di fase, a P = 1 atm)

H2O(l) → H2O(g)
ΔH°vap (373 K) = +40.66 kJ/mol

H2O(s) → H2O(l)
ΔH°fus (273 K) = +6.01 kJ/mol

detta anche «calore latente»


(opposto a «calore sensibile»)

L’entalpia è funzione di stato: H2O(s) → H2O(l) ΔH°fus


ΔH°subl (sublimazione) del ghiaccio H2O(l) → H2O(g) ΔH°vap
ad una data T sarà la somma
di ΔH°vap e ΔH°fus alla stessa T H2O(s) → H2O(g) ΔH°subl = ΔH°fus + ΔH°vap

Fabio Parmeggiani Chimica 27

Entalpia di transizione di fase


Diagramma entalpico associato ai passaggi di fase

Hayes
AH

Lo stato standard ° in queste situazioni è sempre P = 1 bar, ma alla T della transizione!

Fabio Parmeggiani Chimica 28

14
01/10/2022

Dalla termochimica
alla termodinamica chimica
Il ΔH° può dirci se la reazione (o passaggio di stato) evolve spontaneamente?

Sistemi meccanici Sistemi chimici


Sistemi meccanici:
Energia potenziale →

minimo di potenziale

Entalpia → Sistemi chimici:


ΔH°r < 0 minimo di entalpia??
(per ΔH°r<0, si converte
energia potenziale in
energia cinetica = calore)
Posizione → Avanzamento reazione →

Quindi, in analogia con la meccanica, ΔH° determina la direzione spontanea del processo?

NO!!! …dobbiamo addentrarci nella termodinamica chimica!

Fabio Parmeggiani Chimica 31

Domande?

Fabio Parmeggiani Chimica 32

16
23 a Cta tetroflow
di carbon
e 32 IF geom tetroedrice
16 doppiettr
É ÉÉ molecule
epolore
tutor i
contribute deimomentdipeari
vertorioei
someone
fat

b e Leon tetcoedrive
IE g El
if diet to Hoco poor
Evel 32
dropped6

e SE glove deleecoppie
od altadena
e vel34 IE FIFE eozolf
he latent
dop if egg police
F

It copped
how legone t Per me question
F ve sempre di ingowbro
sue piano quetaide sberico
tali coppresecupaw
d IF di pin
e valente 7 47 1 36
18doppietti

I El geom delle coppie ottoredrico

Fearquadratics
delle

tier 5
e IF I
E release 42
p E
geom e geom d lemolecole
picomiole comme e
obese quadrate ottoechiae RIadffeepere poor
4
B Is
e voe 16
dopp 3
free
see
some
leeens
die

I N D Offperiferin 50442 1 Irene


CFCecutrole 5
Is e volena 22 2 1
doppietti 11
OF Kp 7 6 3 0

855
o
222,700
OF Lid I

leftcelecoriae
delle ione

geometric
linen ÉI bromide
brigade
5
5pÉÉ0 380s Iska 2mg
eecesso
dip sow in

Ukceo
Up Jang
long TT
hellos 8,16 105mL E 1.63 102nd reef
limited
Np 161 to End y 2,6g gosh
Rjd Hegg Heros Races 490.10 Seol
3
NKA Nico 8,16 105m MPzos 6,9mg need
three Ging
tri 4508 ep Ho 4,18k
LIYFII tf tgg.ec
92 C wet 625g
CP ti 0,523
1

DED Usist DVaub D


DUsist DVaub
Doub Qsist
welllzdepKao DT H2O MT CPT DTT
Mao 411179 V20 411,7 uh
ftp.ffq.jp
7
Kat Hayes KOHEI 2g
song DUI

Suffered All pod


Eg Areas Dugard
Dylan tfDNg Ks Ang Ko AUG Usas
o
f
482,41 285,9 196,5K ESOTERM

Q DHE
II 196.511m
57k11g 2,51 Kf
47 0,395g Me 9645g ME N
N I

Met 027 ME

yG IgE.IEetsFa
encrecederatena
I.my

Potrebbero piacerti anche