Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Stechiometria: branca della chimica che studia i rapporti quantitativi tra le sostanze reagenti e
prodotti
Coefficienti indicano i rapporti secondo cui si combinano i reagenti e prodotti
Prendendo di esempio questa reazione:
Come si può osservare dall’equazione si può notare che idrogeno e azoto hanno un rapporto
stechiometrico di 3:1: dunque se mettessimo a reagire 3 moli di idrogeno con una mole di azoto,
otterremo due moli di ammoniaca
I coefficienti di una reazione bilanciata indicano sia il numero di molecole delle sostanze
coinvolte, sia le quantità con il loro numero di moli
Reagente limitante
Nell’equazione chimica sono specificati i rapporti secondo i quali due elementi si devono
combinare per ottenere una reazione di tutta la loro massa, ma se questi non venissero rispettati?
CAPITOLO 17
- Sistemi aperti: scambiano sia materia sia energia con l’ambiente esterno (tipo corpo umano)
- Sistema chiuso: scambiano solo energia con l’ambiente esterno (tipo bottiglia di plastica)
- Sistema isolato: non scambia né energia né materia con l’ambiente esterno (tipo un thermos)
Le trasformazioni chimiche e fisiche sono accompagnate da un produzione o assorbimento di
calore. I cambiamenti che producono o assorbono energia si verificano nei passaggi di stato
Le reazioni che avvengono con produzione di calore, cioè che trasferiscono energia dal sistema
all’ambiente sono dette esotermiche, mentre quelle che assorbono calore dall’ambiente sono dette
endotermiche
Le reazioni esotermiche portano ad un riscaldamento del sistema e dell’ambiente (tipo combustione
del carbone)
Le reazioni endotermiche sono più rare da trovare, ma un esempio è quella tra idrossido di bario e
nitrato di ammonio che comporta la solidificazione delle gocce di acqua vicine alla provetta e
l’attaccamento al supporto, anche la fotosintesi clorofilliana è endotermica: la CO 2 si combina con
H2O, tutto l’ossigeno non usato viene liberato in atmosfera. Il glucosio è usato come combustibile
dalla stessa pianta
VARIAZIONE ENERGIA CHIMICA DEL SISTEMA NELLE REAZIONI
Anche in questo caso viene applicato il principio di conservazione dell’energia: energia cinetica e
potenziale:
- Energia potenziale → energia chimica
- Energia cinetica → energia termica (causata dal moto delle particelle): l’energia cinetica
media è direttamente proporzionale alla temperatura assoluta
L’energia termica di un corpo è la somma dell’energia cinetica di tutte le particele (atomi,
molecole o ioni)
L’energia chimica dipende dalla posizione reciproca dei loro atomi in una molecola o delle
molecole rispetto una l’altra. L’energia dei legami dipende dalla posizione delle particelle
elettricamente cariche, nuclei atomici ed elettroni e dunque modificando la posizione → l’energia
chimica varia
Quando si forma una nuova sostanza cambia la posizione reciproca→ varia l’energia potenziale→
varia l’energia chimica
FUNZIONE DI STATO
Gli stati fisici dei materiali, come solido, liquido e aeriforme, sono fasi diverse e non vanno confusi
con lo stato termodinamico di un sistema. Le variabili di stato, come pressione, volume e
temperatura, sono funzioni di stato perché la loro variazione dipende solo dagli stati iniziale e
finale, indipendentemente dal percorso. A differenza del lavoro e del calore, che non sono funzioni
di stato, poiché cambiano da trasformazione a trasformazione. La temperatura è una funzione di
stato, mentre il lavoro e il calore possono variare in diverse trasformazioni, come evidenziato in una
reazione chimica esotermica.
Essa è anche uguale all’energia scambiata tra sistema e ambiente, che è a sua volta identica alla
differenza di energia interna di prodotti e reagenti:
Per convenzione si utilizza uno schema riguardante i segni che l’energia e il lavoro devono avere:
L’ENTALPIA DI REAZIONE
L’equazione termochimica ci rivela quanta energia viene liberata da una reazione, molto
importante nelle reazioni di formazione
Normalmente viene misurata a temperatura di 25 C e 1 atm ed esistono diversi tipi di entalpia:
entalpia di combustione, neutralizzazione, fusione…
Una sostanza è nello standard quando è pura e si trova a una pressione di 1 bar e temperatura di
25C
ENTALPIA DI FORMAZIONE
L’entalpia standard di formazione esprime la variazione di entalpia che accompagna la formazione
di una mole di composto a patire dagli elementi che lo costituiscono, ciascuno nei propri stati
standard
L’entalpia standard di un elemento a 25C e a 1atm è pari a zero
Prendendo l’esempio della formazione del metano: la sua entalpia di formazione è -74.9 kJ/mol:
dunque dalla sintesi di una mole di metano si liberano 74.9 kJ. Gli elementi con ampio valore
negativo sono stabili, il più grande di questo è il Al2O3
L’entalpia standard permette di misurare la variazione di entalpia di reazione senza fare misure
sperimentali attraverso questa formula: