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Richiami di termochimica
Reazioni endotermiche ed esotermiche ed entalpia di reazione Fattori influenti sullentalpia di reazione
Reazioni esotermiche Reazioni esotermiche: avvengono con sviluppo di calore. Sono esotermiche tutte le reazioni di combustione.
Reazioni endotermiche Reazioni endotermiche: avvengono con assorbimento di calore. Sono endotermiche tutte le reazioni di decomposizione termica, ad esempio la decomposizione termica ad alta temperatura dellacqua in idrogeno e ossigeno.
Entalpia di reazione (1/2) Entalpia di reazione: indica qual la quantit di calore svolta o assorbita nel corso di una reazione chimica. Viene indicata con il simbolo H.
Entalpia di reazione (2/2) Le reazioni esotermiche hanno un valore di H negativo a significare che il sistema, a seguito della reazione, ha visto impoverire la propria energia interna di una quantit pari al calore sviluppato. Le reazioni endotermiche hanno un valore di H positivo a significare che il sistema, a seguito della reazione, ha visto aumentare la propria energia interna di una quantit pari al calore assorbito.
Esempio Ad esempio la scritta C(s) + O2 CO2(g); H = 393,3 kJ indica che nella combustione di 1 mole di C, ovvero di 12 g di C, si sono sviluppati 393,3 kJ.
Esempi Ad esempio la scritta CO(g) + O2 CO2; H = 282,8 kJ indica che nella combustione di una mole di CO gassoso, ovvero di 22,4 litri di CO misurati in condizioni normali (temperatura di 0C e pressione di 760 mm di Hg) si sono sviluppati 282,8 kJ.
indica che nella decomposizione termica di una mole di acqua allo stato di vapore, ovvero di 18 g di vapor dacqua, vengono assorbiti 241,8 kJ.
Temperatura
La temperatura; linfluenza modesta e non se ne terr conto in seguito. Usualmente si considerano le entalpie a 25C, che vengono denominate entalpie standard.
Entalpia di reazione
Per ogni mole di acqua, ovvero per ogni 18 g di acqua, occorre fornire 44 kJ per trasformarla dallo stato liquido allo stato di vapore e, inversamente, si ricavano 44 kJ quando una mole di vapore dacqua viene condensata allo stato liquido.
La combustione
Concetti di base Potere calorifico Aria teorica di combustione Fumi: volume e composizione Temperatura teorica di combustione Perdita al camino Temperatura di accensione Limiti di infiammabilit Potenziale termico Altri parametri caratterizzanti
Definizioni
La combustione concerne reazioni fortemente esotermiche tra una sostanza combustibile e una sostanza comburente, di solito lossigeno dellaria. Una combustione viene definita completa quando tutto il C combustibile viene trasformato in CO2; tutto lH in H2O; tutto lN in N2 e tutto lo S in SO2.
Combustibili
Un combustibile di interesse pratico deve:
Essere facile da estrarre e da elaborare Bruciare velocemente Non dare origine a sostanze velenose Essere di costo relativamente contenuto
Esempi
grafite e diamante: - calore sviluppato uguale a calore prodotto da un uguale peso di carbone MA: - alto costo - difficolt di combustione NO combustibili industriali Zolfo: - facilit combustione - sviluppo di elevata quantit di Q MA: - sviluppo di anidride solforosa e solforica, prodotti velenosi NO combustibile industriale
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Potere calorifico
E la quantit di calore sviluppata nel corso della combustione completa di 1 kg di combustibile liquido o solido o di 1 normal metro cubo di un combustibile gassoso. Esso viene quindi espresso in kJ/kg per i combustibili liquidi e solidi e in kJ/Nm3 per quelli gassosi. I poteri calorifici possono essere calcolati se sono note la composizione del combustibile e le entalpie delle reazioni di combustione.
Esempi (1/2)
Il carbonio solido ha peso atomico 12 e lentalpia della reazione C + O2 CO2 vale 393,3 kJ. Il potere calorifico si ricava dalla proporzione 12 : 393,3 = 1000 : x; x = 32.775 kJ/kg.
Esempi (2/2)
Una mole del CO gassoso occupa, a condizioni normali, 22,4 litri; lentalpia della reazione CO(g) + O2 CO2 vale 282,8 kJ ; Il potere calorifico del CO si ricava dalla proporzione 22,4 : 282,8 = 1000 : x; x = 12.627 kJ/Nm3
Potere calorifico inferiore, Qi, quando lacqua allo stato di vapore Potere calorifico superiore, Qs, quando lacqua allo stato liquido
2500
dove n la quantit, espressa in Kg, di acqua presente nei prodotti della combustione di un normal metro cubo di combustibile gassoso o di un Kg di un combustibile liquido o solido. 2500 il numero (arrotondato per eccesso) di kJ necessari per far vaporizzare 1 Kg di acqua, ovvero di quelli ottenuti nella condensazione di 1 Kg di vapor dacqua.
T ( P + A) 1 Qs = p
Quantit di combustibile bruciato in kg Calore specifico dellacqua
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G (T2 T1 ) 1 Qs = Vn
Qi = G (T2 T1 ) 1 A 600 Vn
Kg acqua di condensa m3 di combustibile in c.n.
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Kg acqua di raffreddamento
Qi [kJ/kg]
10400-12600 14600 18800-21000
42700
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Composizione dellaria
Composizione dellaria: laria un miscuglio gassoso costituito per il 78% in volume da azoto, per il 21% da ossigeno e per 1% da gas rari che si possono inglobare nellazoto. Il rapporto 79/21 vale circa 3,8; 1 Nm3 di O2 cio accompagnato da 3,8 Nm3 di N2 e fa parte di 1 + 3,8 = 4,8 Nm3 di aria.
Esempio (1/2)
Ad esempio 1 Nm3 del gas metano CH4 che brucia secondo la reazione CH4 + 2O2 CO2 + 2H2O consuma 2 Nm3 di O2 e quindi 2 4,8 = 9,6 Nm3 di aria.
Esempio (2/2)
Ad esempio 1 kg di alcol etilico liquido CH3CH2OH (peso molecolare = 46) che brucia secondo la reazione CH3CH2OH + 3O2 2 CO2 + 3 H2O consuma il quantitativo daria che si ricava dalla proporzione: 46 : 3 22,4 4,8 = 1000 : x; x = 7.012 litri = 7,012 Nm3
Fumi anidri
I fumi sono i prodotti gassosi di una combustione, con esclusione delle eventuali particelle solide sospese. I fumi ottenuti condensando lacqua vengono chiamati fumi anidri.
Esempio (1/3)
Ad esempio 1 Nm3 del gas metano CH4 , che brucia secondo la reazione CH4 + 2O2 CO2 + 2H2O Produce 1 Nm3 di CO2 e 2 Nm3 di H2O; i 2 Nm3 di O2 sono accompagnati da 2 3,8 = 7,6 Nm3 di N2 In totale si sono formati 10,6 (1 + 2 + 7,6)Nm3 di fumi.
Esempio (2/3)
Ad esempio 1 kg di alcol etilico liquido CH3CH2OH (peso molecolare = 46) che brucia secondo la reazione: CH3CH2OH + 3 O2 2 CO2 + 3 H2O Produce i seguenti gas:
CO2) 46 : 2 22,4 = 1000 : x; x = 973,8 litri = 0,9738 Nm3 H2O) 46 : 3 22,4 = 1000 : x; x = 1460,9 litri = 1,4609 Nm3 N2) 46 : 3 22,4 3,8 = 1000 : x; x = 5551,3 litri = 5, 5513 Nm3
Composizione percentuale
La composizione percentuale in volume dei fumi si ottiene rapportando il volume di ciascun costituente al volume totale dei fumi.
Esempio (1/2)
Ad esempio la composizione dei fumi ottenuti bruciando con laria teorica 1 normal metro cubo di gas metano CH4 si ricava nel seguente modo: CO2= 1/10,6 100 = 9,43% H2O = 2/10,6 100 = 18,87% N2 = 7,6/ 10,6 100 = 71,70%
Esempio (2/2)
Ad esempio la composizione dei fumi ottenuti bruciando con laria teorica 1Kg alcol etilico CH3CH2OH si ricava nel seguente modo: CO2) 0,9738/7,9861 100 = 12,19%; H2O) 1,4609/7,9861 100 = 18,29%; N2 ) 5,5513/7,9861 100 = 69,52%.
Calore sensibile
Si definisce calore sensibile di un gas a una data temperatura la quantit di calore, in kJ, necessaria per portare 1 Nm3 di tale gas alla temperatura scelta. I calori sensibili dei pi comuni gas e dei componenti presenti nei fumi a differenti temperature sono disponibili in apposite tabelle (in kJ/Nm3).
Esempio(1/4)
Ad esempio nel caso di un gas costituito per il 40% in volume da CO e per il 60% da N2, che ha un potere calorifico di 5.050 kJ/Nm3, il volume dei fumi ottenuti bruciandone 1 Nm3, secondo la reazione CO + O2 CO2, dato da 0,4 Nm3 di CO2 e da 0,2 3,8 + 0,6 (dal combustibile) = 1,36 Nm3 di N2.
Esempio(2/4)
Dalla tabella dei calori sensibili si ha:
Per riscaldare a 1700C 1 Nm3 di CO2 o di N2 occorrono 4.047 o 2.484 kJ Per riscaldare a 1800C 1 Nm3 di CO2 o di N2 occorrono 4.316 o 2.647 kJ Per riscaldare i fumi a 1700C: 0,4 4.047 + 1,36 2.484 = 4.997 kJ Per riscaldare i fumi a 1800C: 0,4 4.316 + 1,36 2.647 = 5.326 kJ
Esempio(3/4)
La soluzione pu essere trovata per via grafica nellipotesi che nel ristretto intervallo termico fra 1.700 e 1.800 C vi sia una relazione lineare tra la temperatura (in ascissa) e il numero di kJ (in ordinata). Come mostra la figura la temperatura teorica di combustione individuata di circa 1716C.
Esempio(4/4)
Oppure tenendo conto che a un salto termico di 100 (1800 1700) corrisponde una differenza di 5.326 4.997 = 329 kJ e che la differenza tra 5.050 e 4.997 vale 53 kJ i gradi da aggiungere a 1700C si ricavano dalla proporzione 329 : 100 = 53 : x; x = 16,1 ovvero la temperatura cercata 1700 + 16,1 = 1716,1C.
Perdita al camino
E la frazione di calore che va perduta quando i fumi vengono dispersi nellatmosfera a una temperatura superiore a quelle ambiente. Viene calcolata confrontando con il potere calorifico inferiore del combustibile la sommatoria dei volumi di ciascun componente presente nei fumi moltiplicato per il suo calore sensibile alla temperatura di uscita.
Temperatura di accensione
E la temperatura minima cui deve essere portata, almeno in un suo punto, la miscela combustibile - comburente affinch la reazione di combustione possa innescarsi. Essa vale, ad esempio, 572C per H2; 632C per CH4 e 300-400C per la benzina.
Limiti di infiammabilit
Una combustione si innesca e si sviluppa solo se il combustibile non n troppo poco n troppo abbondante. I limiti di infiammabilit indicano le percentuali minima e massima del combustibile nella miscela con laria che delimitano le condizioni di infiammabilit. Ad esempio lidrogeno si pu infiammare quando presente dal 4 al 75%; il metano CH4 dal 5 al 15 %.
Esempio (1/3)
Ad esempio per il gas metano CH4 che brucia secondo la reazione CH4 + 2O2 CO2 + 2 H2O e ha un Qi pari a 35.750 kJ/Nm3, il Vat vale 2 4,8 = 9,6 Nm3 e Pt = 35.750 / 9,6 + 1 = 3.373 kJ/Nm3
Esempio (2/3)
Ad esempio per lottano liquido C8H18 (peso molecolare = 114), che brucia secondo la reazione C8H18 + 25/2 O2 8 CO2 + 9 H2O e ha un Qi pari a 44.965 kJ/kg, il Pt si ricava dalla Pt = Qi + Qv / Vat + Vc dove Qv il calore di vaporizzazione che vale 420 kJ/kg e Vc il volume di 1 kg di combustibile vaporizzato.
Esempio (3/3)
Vat) 114 : 25/2 4,8 22,4 = 1000 : x; x = 11.790 litri = 11,79 Nm3 114 : 22,4 = 1000 : x; x = 196 litri = 0,196 Nm3
Vc)