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CAPITOLO 17 – ENERGIA SI

TRASFERISCE
termodinamica: trasferimenti di energia che interessano la materia
termochimica: studia gli scambi di calore che avvengono durante una reazione
sistema: oggetto che si vuole studiare
ambiente: parte che circostante
i sistemi possono essere:
aperti: scambiano con l’ambiente energia e materia
chiusi: scambiano con l’ambiente circostante soltanto energia
isolati: non scambiano con l’ambiente né materia né energia
le trasformazioni fisiche e chimiche sono accompagnate da produzione o assorbimento di calore
reazione esotermica: reazione che avviene con produzione di calore, cioè che trasferiscono energia dal sistema
all’ ambiente
reazioni endotermiche: reazione che avviene con assorbimento di calore
DURANTE LE REAZIONI VARIA L’ENERGIA DEL SISTEMA
energia termica = energia cinetica = movimento delle particelle
energia chimica = energia potenziale = energia dentro legami / posizione atomi
in tutte le reazioni esotermiche diminuisce l’energia chimica del sistema e aumenta la sua energia termica e anche
temperatura. Il risultato è la trasformazione di energia chimica in energia termica
in tutte le reazioni endotermiche aumento l’energia chimica del sistema e diminuisce la sua energia termica e
anche la temperatura. Il risultato è la trasformazione di energia termica in energia chimica
LE REAZIONI DI COMBUSTIONE
la combustione è una reazione fra combustibile e comburente, dalla quale si libera una quantità rilevante di energia:
combustibile: composto contenente carbonio e/o idrogeno
comburente: sostante che contiene atomi di elementi a elevate elettronegatività (N,O,F),
per determinare la quantità di calore emesso o assorbito da una reazione, si può misurare l’aumento o la diminuzione di
temperatura dell’ambiente esterno.
Dalla variazione di temperatura, Δt , possiamo risalire al calore Q sviluppato o assorbito dall’acqua tramite l’espressione:
Q=m⋅ c ⋅ Δt
LE FUNZIONI DI STATO
la loro variazione, in seguito a una trasformazione subito dal sistema, dipende soltanto dallo stato iniziale e dallo stato
finale del sistema stesso
pressione
volume sono funzioni di stato
temperatura
lavoro no perché possono variare da trasformazione a trasformazione
calore
PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Rudolf Clausius esprime la conservazione dell’energia totale del sistema e dell’ambiente tramite il primo principio della
termodinamica:
l’energia può essere convertita da una forma all’altra, ma non può essere né creata né distrutta
sia calore sia lavoro sono modi di traferire energia = energia di transito
energia interna di un sistema è la grandezza estensiva che corrisponde alla somma dell’energia cinetica e
dell’energia potenziale di tutte le particelle che compongono il sistema
Δu=Q+W
i flussi di energia in uscita dal sistema diminuiscono l’energia interna e assumono valore negativo
flussi di energia in entrata dal sistema aumentano l’energia interna e assumono valore positivo

IL CALORE DI REAZIONE E L’ENTALPIA


Tutte l'energia liberata dalla reazione di combustioni esce dal sistema sotto forma di calore, la sua variazione di energia
interna coincide con la quantità di calore indicata con Qv (calore scambiato volume costante) .
In una reazione esotermica che avviene a volume costante, la variazione di energia interna assume valori negativi
Se la reazione che avviene a volume costante è endotermica, la variazione di energia interna è positivo perché
calore che il sistema assorbe dall'ambiente porta un aumento dell'energia interna cioè dell’energia chimica.
Il lavoro effettuato dal sistema sull'atmosfera è pari a p ∙ ∆ v ; di conseguenza non tutta l'energia che esce dal sistema sotto
forma di calore, perché una parte viene utilizzata per compere lavoro di espansione. il calore che si sviluppa dalla
reazione, misurato per mezzo di un calorimetro, non corrisponde alla variazione di energia interna ma ha una nuova
grandezza cioè l’entalpia.
H=U + p V
Questa reazione mette in evidenza che la grandezza H dipende sia dell'energia interna del sistema sia dal prodotto p V
associato al lavoro subito o effettuato dal sistema di reazione.

se ∆ H =−Qp reazione esotermica


se ∆ H =Qp reazione endotermica
L’ENTALPIA DI REAZIONE
l’entalpia di reazione dipende sia dalla temperatura che dalla pressione, i valori di entalpia sono relativi alla temperatura
di 25°C e alla pressione di 1 atm
una sostanza è nello stato standard quando è pure e si trova a una pressione di 1 bar e alla temperatura di 25°C
l’entalpia standard è la variazione di entalpia che accompagna la formazione di una mole di composto a partire
dagli elementi che lo costituiscono, ciascuno nel proprio stato standard
condizioni STP sono uguali a zero

L’ENTROPIA E IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA


nelle trasformazioni spontanee, si verifica un aumento del disordine, cioè dispersione di energia e materia. Il livello di
dispersione dell’energia può essere espresso per mezzo di una grandezza chimica chiamata entropia, che indichiamo con
S ed esprimiamo con J/K
∆ S °=ΣS ° prodotti−Σ S ° reagenti
bisogna ricordare che la reazione è fortemente esotermica quando libera una grande quantità di calore, e il calore emesso
dal sistema causa un incremento del moto caotico delle particelle presenti nell’ambiente quindi un aumento del ∆ S
dell’ambiente. Proprio l’incessante aumento di entropia dell’universo è oggetto del secondo principio della
termodinamica.
Il secondo principio della termodinamica ci consente di prevedere se una trasformazione chimica o fisica è o non
è spontanea soltanto se conosciamo sia la variazione di entropia del sistema sia quella dell’ambiente.
Energia libera: grandezza della termodinamica che dipende dall’entalpia, dalla temperatura assoluta e
dall’entropia del sistema.
∆ G=∆ H−T ∆ S
Risulta spontanea se la variazione di energia che libera è negativa
Poiché la variazione di energia libera di un sistema dipende sia dalla variazione di entropia sia da quella dell’entalpia,
essa tiene conto di entrambe le tendenze:
La tendenza del rafforzamento dei legami (la reazione è esotermica, cioè ∆ H < 0; la maggior parte delle reazioni
sono spontanee)
La tendenza all’aumento del disordine e quindi dell’aumento dell’entropia ∆ S> 0

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