Sei sulla pagina 1di 4

MECCANICA

DEI FLUIDI

DENSITÀ E PESO SPECIFICO
DENSITÀ
Ogni sostanza, indipendentemente dal suo stato (solito, liquido, aeriforme), ha una massa e
occupa un determinato volume.
Viene chiamata densità o massa volumica una grandezza fisica definita come il rapporto tra la
massa m ed il volume V che essa occupa.

𝜌 =
$
%

(1)

La densità nel sistema internazionale si misura in

&'
𝜌 = ( (2)
$


Generalmente i solidi sono più densi dei liquidi, che a loro volta sono più densi degli aeriformi.

PESO SPECIFICO
Il peso specifico di un materiale viene indicato come il rapporto tra il peso del materiale, ed il
volume occupato (si indica con la lettera greca gamma).

*

𝛾 = (3)
%

Andando a sostituire nella (3) la forza peso 𝑃 = 𝑚𝑔 si ottiene che il peso specifico di un
materiale è direttamente proporzionale alla densità del materiale.

$'
𝛾= = 𝜌𝑔 (4)
%

Nel sistema internazionale (SI) l’unità di misura del peso specifico è Newton fratto metri al
cubo.

. &'
𝛾 = ( = / / (5)
$ $ 0


LA PRESSIONE
La pressione è una grandezza che da informazioni su quanto una forza è concentrate su una
superficie. La pressione si indica con il simbolo p ed è definita come il rapporto tra l’intensità
della forza F che preme perpendicolarmente alla superficie e l’area S di questa superficie.


2
𝑝 = (6)
3

la pressione è una grandezza scalare.

Una stessa forza può applicare pressioni diverse, a seconda di quanto è estesa la superficie sulla
quale viene applicata; ad esempio se noi abbiamo un scatola e la mettiamo sul pavimento di una
stanza in modo che la base ci appoggi sopra allora la scatola eserciterà una certa pressione sul
pavimento, se invece questa scatola la ruotiamo in modo che sul pavimento ci appoggi solo uno
spigolo allora avremo una pressione maggiore in quanto il peso della scatola viene distribuito su
una superficie minore.

UNITA’ DI MISURA DELLA PRESSIONE
Le unità di misura per esprimere la pressione sono molteplici, nel sistema internazionale la
pressione si misura in Pascal (Pa), 1 Pascal è la pressione esercitata dalla forza di 1 Newton
sopra una superficie di 1 metro quadro.

𝑃𝑎 =
.
$/

(7)

Un’altra unità di misura della pressione non appartenente al sistema internazionale è il bar

1 𝑏𝑎𝑟 = 109 𝑃𝑎 (8)

il bar viene spesso utilizzato in meteorologia.
Una terza unità di misura molto diffusa è il torr (non appartiene al SI), 1 torr corrisponde alla
pressione atmosferica esercitata su una colonna di mercurio alta 1 metro e sezione pari a 1
centimetro quadrato:

1 𝑡𝑜𝑟 = 133,3 𝑃𝑎 (9)


In fine un’ulteriore unità di misura molto diffusa per la misura della pressione è l’atmosfera
(atm), approssimativamente 1 atm è pari alla pressione dell’atmosfera terreste al livello del
mare.

1 𝑎𝑡𝑚 = 101325 𝑃𝑎 = 760 𝑡𝑜𝑟 (10)

Le unità di misura (Pascal, bar, torr e atmosfera) sono le quattro unità di misura più utilizzate
nell’esprimere la pressione, di queste quattro solo il pascal appartiene al sistema internazione.

PRINCIPIO DI PASCAL
La legge di pascal dice che quando avviene un aumento di pressione in un fluido confinato, tale
aumento viene anche trasmesso ad ogni punto del contenitore.
Da questa considerazione si può dedurre che la pressione esercitata in un qualsiasi punto del
fluido si trasmette con la stessa intensità ad ogni altro punto.

Un esempio concreto del principio di Pascal è quello di due pistoni idraulici di sezione diversa
l’uno dall’altro, I due pistoni sono uniti alla base da un tubo di comunicazione pieno di una
sostanza liquida.
In questo sistema una forza grange che agisce sul pistone di maggior superficie viene equilibrate
da una forza più piccolo che agisce sul pistone di superficie minore.

LEGGE DI STEVINO
Uno strato di liquido che si trova ad una profondità h subisce una pressione dovuta al peso del
liquido che gli sta sopra.
&'
Consideriamo un liquido di densità 𝜌 ( () contenuto in un recipiente cilindrico di sezione S, ad
$
una determinata profondità h dalla superficie, il liquido subirà una pressione causata dal peso
della colonna di liquido di base S e altezza h, che gli sta sopra.
Questa colonna di liquido che ha volume Sh avrà una massa pari a:


𝑚 = 𝜌𝑆ℎ (11)

Moltiplicando la massa m per l’accelerazione di gravità g otteniamo il peso G di questa colonna di
liquido.


𝐺 = 𝑚𝑔 = 𝜌𝑆ℎ𝑔 (12)

Quindi la pressione che il volume di liquido esercita su una superficie a profondità h è


E
𝑝 = =
3
F3G'
3
= 𝜌𝑔ℎ (13)

Quindi questa pressione dipende solo dalla densità del liquido, dall’accelerazione di gravità ed
infine dalla profondità a cui ci si trova sotto la superficie del liquido.
L’equazione (13) è chiamata legge di Stevino.

IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE
Poniamo sulla superficie dell’acqua un blocco d’acciaio, poichè la densità dell’acciaio è molto
maggiore di quella dell’acqua, il blocco affonda.
Mettiamo ora sulla superficie dell’acqua una nave fatta completamente di acciaio, essa non
affonderà. Perchè una nave fatta in acciaio galleggia? La risposta a questa domanda è data dal
principio di Archimede.

Un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l‘alto eguale al peso del volume di
liquido spostato.

Questa è la legge di Archimede e non vale solamente per i liquidi, ma anche per sostanze gassose.

Immergiamo in un liquido di densità 𝜌 un blocco a forma di parallelepipedo con una superficie di
base S ed un’altezza l.
L’oggetto che stiamo immergendo ha sei superfici, una superiore ed una inferiore parallele al
liquido e quattro superfici laterali.
Sulla superficie superiore e su quella inferiore agiscono due forze, 𝐹I e 𝐹J mentre su quelle
laterali agiscono altre quattro forze (𝐹K , 𝐹K , 𝐹9 , 𝐹L ).
Le forze che agiscono sulle superfici laterali si controbilanciano l’una con l’altra e quindi si
annullano, quindi la forza totale che viene esercitata dal liquido sul parallelepipedo è la somma di
𝐹I e 𝐹J .

𝐹MNM = 𝐹I + 𝐹J (14)

ricordiamo che la forza è data dalla pressione per la superficie su cui essa agisce, chiamiamo 𝑝I .
la pressione sulla superficie superiore e 𝑝J . quella sulla superficie inferiore.
𝐹I

𝐹L

𝐹R 𝐹K

𝐹9

𝐹J


Ricordiamo inoltre che dalla legge di Stevino

𝑝I = 𝜌𝑔ℎI e 𝑝J = 𝜌𝑔ℎJ (15)

dato che ℎJ è maggiore di ℎI , allora anche la pressione 𝑝J sarà maggiore di 𝑝I , questo comporta
che la forza 𝐹J sarà maggiore della forza 𝐹I .
Da queste considerazioni si deduce che la forza totale sarà rivolta verso l’alto e l’intensità di
questa forza sarà data dalla differenza delle intensità delle forze 𝐹J e 𝐹I .

𝐹MNM = 𝐹J − 𝐹I = 𝑆𝑝J − 𝑆𝑝I = 𝑆𝜌𝑔 ℎJ − ℎI = 𝑆𝜌𝑔𝑙 (16)

Ma il prodotto Sl è il volume V del parallelepipedo e se moltiplichiamo ancora questo volume per
la densità 𝜌 del liquido otteniamo la massa del liquido che occuperebbe il volume del
parallelepipedo se questo ultimo non ci fosse.

𝐹MNM = 𝑉𝜌𝑔 = 𝑚𝑔 (17)

L’equazione (11) è proprio la legge di Archimede, ovvero la forza esercitata sul parallelepipedo è
pari alla massa del liquido spostato per l’accelerazione di gravità.

Quindi per un oggetto immerso in un liquido se la spinta di Archimede è minore del suo peso
l’oggetto affonda, se invece la spinta di Archimede è maggiore del suo peso allora l’oggetto
galleggia.

Potrebbero piacerti anche