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Lo sforzo nella statica dei fluidi è una particolare grandezza, definita come forza per unità di superficie.
Se si considera un corpo solido soggetto ad un sistema di forze nulle, diviso in due parti da una superficie A,
e assumiamo pari a R la risultante delle forze agenti dall’esterno su una delle due facce, il rapporto R/A darà
lo stato di sollecitazione cui internamente è sottoposto il corpo.
Se si vuole conoscere lo stato di sollecitazione, punto per punto, è in questo caso necessario riferirsi ad un
punto interno M della superficie A; individuato un elemento superficiale, infinitesimo dA intorno al punto,
essendo n la normale rivolta verso l’interno di dA e dR la risultante delle forze agenti su tale elemento, si
definisce sforzo nel punto M dell’elemento dA di normale n, il rapporto Ψn= Dr/Da.
L’unità di misura dello sforzo nel S.I. è il Pascal (Pa), pari a 1N/m², mentre nel S.T. è il kg/m².
Inoltre, in un fluido in quiete, tutti gli sforzi sono diretti perpendicolarmente alle superfici su cui agiscono, e
risultano uguali tra di loro indipendentemente dalla giacitura della superficie su cui agiscono.
E’ possibile allora definire, il modulo della pressione di questi sforzi in un determinato punto.
La pressione ha quindi le stesse dimensioni dello sforzo, e quindi le stesse unità di misura.
Secondo Stevin, all’interno di un fluido in quiete, la pressione in un punto si esercita in modo uguale in tutte
le direzioni.