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9.

1 DESCRIVERE I CONCETTI DI LINEE DI CORRENTE E TRAIETTORIE:

Traiettorie e linee di corrente, sono due concetti distinti.


Per traiettoria, si intende il luogo dei punti successivamente occupati, nel tempo,da una singola particella di
fluido.
Quindi ogni particella ha la sua traiettoria.
La linea di corrente, invece, è la curva tangente in un certo istante ai vettori velocità,per ciascuno dei suoi
punti.
Se si fa la fotografia istantanea del campo dei vettori velocità, in un certo istante t0, si ottiene l’immagine
delle linee di corrente , curve le cui tangenti sono i vettori velocità in quel determinato istante.
Ma, non è detto che il campo dei vettori velocità si presenti sempre uguale,in ogni istante di tempo.
Se invece si considera una particella fluida che all’istante t0, si trova in un punto M0, questa in un intervallo
dt si sposta di un segmento M0M1=v0*dt lungo la propria traiettoria, che coincide con il segmento di linea
di corrente L0 relativa all’istante t0, che aveva v0 come tangente in M0.
Ma non è detto che quando la particella giunge in M1, la velocità sia la stessa che esisteva in M1, all’istante
t0: quindi in M1, la traiettoria della particella che sopraggiunge, si distacca dalla linea di corrente L0.
Questo perché in generale il moto non è permanente.
Se invece il moto, è permanente( o stazionario), allora tutte le particelle che passano per un certo punto,
hanno in quel punto, la stessa velocità, perché v in quel punto non dipende dal tempo.
Le istantanee del campo di velocità, scattate in istanti diversi, sono uguali.
Perciò in questo caso, trattandosi di moto permanente, traiettorie e linee di corrente coincidono.

9.2 DESCRIVERE L’EQUAZIONE DI CONTINUITA’ PER LE CORENTI:


Si definisce “corrente” una massa fluida in moto con una direzione privilegiata in cui tutte le particelle
passanti per una sezione hanno una direzione preferenziale.
Si può fare riferimento perciò,in una data sezione, ad un’unica velocità.
Considerando una corrente che, in un istante t, attraversa una supercifie S; spostandosi di una
distanza ds nella direzione della corrente, definiamo un volume dt dato da S*ds.
All’interno di questo volume, dalla superficie S, nell’intervallo dt, entra la massa:

Nello stesso intervallo, dalla superficie a distanza ds da S, esce la massa:

La differenza dM = dMe – dMu è data da:

D’altra parte, all’interno del volume dt la variazione di massa è:

da cui si ottiene l’equazione di continuità in forma globale per le correnti:


Nel caso di fluidi incomprimibili si ha:

E nel caso di moto permanente:

9.3 DESCRIVERE LE DIFFERENZE FRA MOTO UNIFORME , PERMANENTE E VARIO, ILLUSTRANDO


ESEMPI APPLICATIVI DI QUESTE CONDIZIONI DI MOTO:
Il moto dei liquidi può essere essenzialmente di tre tipi: uniforme, permanente, o vario.
Un moto uniforme può anche essere uniformemente vario. Nel moto uniforme la velocità del liquido si
mantiene costante nel tempo e lungo ogni traiettoria.
Nel moto permanente sia la velocità sia gli sforzi interni si mantengono costanti nel tempo, pur potendo
variare da un punto all’altro della corrente.
Infine, nel moto vario le caratteristiche del liquido variano in funzione del tempo.

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