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ESPERIENZA DI FISICA

IL PENDOLO SEMPLICE
de Bosio Federico
De Fusco Lucio
De Martin Andrea

matr. 155524
matr. 156430
matr. 155372

INTRODUZIONE
OBIETTIVI

Determinare, tramite unanalisi sperimentale, il valore


dellaccelerazione di gravit terrestre, ricavabile attraverso la relazione
matematica che descrive il periodo del pendolo semplice.
E importante sottolineare che lesperienza verr effettuata
considerando angoli di oscillazione piccoli per sfruttare lisocronia del
periodo di oscillazione.
In seconda analisi verificare la proporzionalit tra periodo del
moto e lunghezza del filo, confermando sperimentalmente la legge che
la descrive.
MATERIALE UTILIZZATO

Una base e unasta vincolano il filo inestensibile in nylon, a cui


legata una massa sferica m. La lunghezza del filo regolabile tramite
lo spostamento di un secondo vincolo. Utilizziamo per le misure del
periodo T un cronometro digitale (sensibilit: 0.001 s), un metro a
nastro (precisione: 0,001 m) e un calibro (precisione 0.01 mm).

CENNI TEORICI

Un pendolo semplice un sistema ideale costituito da un corpo


puntiforme di massa m, appeso a un filo inestensibile di massa
trascurabile fissato a un supporto. Se spostato dalla posizione di equilibrio, il pendolo oscilla in un
piano verticale, lungo un arco di circonferenza, sotto l'azione della forza peso.
Il modello matematico che descrive il moto di un pendolo semplice definito dalla seguente
equazione differenziale di II ordine:

T filo + mg = ma

d 2 g
+ sin = 0
dt 2 l

A partire da tale equazione possibile determinare il periodo di oscillazione di un pendolo


semplice, indipendente dalla massa m, tramite la relazione (valida, come gi detto, per angoli
piccoli):

T = 2

l
g

Pertanto in via teorica laccelerazione gravitazionale terrestre g ricavabile dalla relazione inversa:

4 2l
g= 2
T

Relazione di Fisica, de Bosio, De Fusco, De Martin

RACCOLTA ED ANALISI DEI DATI


PRESA DATI

Per prima cosa misuriamo la lunghezza l del filo a partire dal secondo vincolo: utilizzando il
metro a nastro otteniamo un valore di (59,70,1)cm. Misuriamo successivamente il diametro d della
sfera utilizzando un calibro a corsoio, ricavando un valore di (2,450,01)cm. La lunghezza
considerata quindi pari a (61,10,1)cm; vale a dire la distanza complessiva del baricentro della
sfera dal secondo vincolo.
Disponiamo il pendolo ad una distanza orizzontale dallasta pari a circa un decimo dellaltezza
considerata, al fine di ottenere oscillazioni isocrone, aiutandoci con un regolo (che risulta inoltre
utile per mantenere costante langolo di partenza).
Effettuiamo ora 100 misurazioni, considerando ciascuna pari a tre oscillazioni complete (al fine
di diminuirne lerrore sulla misura).
Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva dei dati raccolti1:
N di
gruppi di Misura
risultati.
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100

4,664
4,521
4,783
4,527
4,662
4,516
4,557
4,437
4,438
4,549

N. dati

Valore
medio

Varianza

Dev. standard

Dev. Standard
%

Dev. std.
Valore
medio

Dev. std.
Valore
medio %

10
20
30
40
50
60
70
80
90
100

4,623
4,618
4,666
4,681
4,687
4,679
4,673
4,673
4,659
4,667

0,043
0,039
0,035
0,032
0,033
0,031
0,030
0,030
0,030
0,030

0,208
0,198
0,186
0,180
0,181
0,177
0,172
0,173
0,174
0,172

4,50%
4,30%
3,99%
3,84%
3,86%
3,78%
3,68%
3,71%
3,73%
3,69%

0,066
0,044
0,034
0,028
0,026
0,023
0,021
0,019
0,018
0,017

1,42%
0,96%
0,73%
0,61%
0,55%
0,49%
0,44%
0,41%
0,39%
0,37%

Successivamente effettuiamo sette misurazioni riferite ciascuna a quattro oscillazioni complete


al fine di verificare la linearit tra T (il periodo) e la radice quadrata della lunghezza del filo.

T = k l con k costante ( k =

2
)
g

Spostando il secondo vincolo variamo la lunghezza del filo di circa 5 cm per volta.
Riportiamo i risultati nella seguente tabella.

Tempi (4 oscillazioni) [s]

Lunghezza [cm]

Periodo [s]

Rad(l)

1
2
3
4
5
6

5,733
5,505
5,135
4,762
4,552
4,250

55,55
51,05
46,45
41,45
36,55
31,85

1,433
1,376
1,284
1,191
1,138
1,063

7,453187
7,144928
6,815424
6,438167
6,04566
5,64358

3,790

26,75

0,948

5,17204

Per lelenco completo delle misurazioni effettuate si rimanda allallegato del documento.

Relazione di Fisica, de Bosio, De Fusco, De Martin

ELABORAZIONE DEI DATI

La media aritmetica semplice delle 100 misurazioni ricavata nel modo seguente:
100
4667,092
T = ti =
= 4,667 s
100
i =1
Pertanto possiamo ottenere il valor medio del periodo T attraverso una semplice divisione:
T 4,667
T' = =
s = 1,556 s
3
3
Riassumendo:
VALORE MEDIO T
MISURAZIONE
ERRORE ASSOLUTO
ERRORE RELATIVO

1,556 s
(1,556 0,172) s
0,172 s
0,017

Di seguito presentiamo una tabella contenente tutti i dati statistici rilevanti e le frequenze delle
differenti classi di valori.

Parametri
statistici

Numero dati

Valori

Parametri
Istogramma

100 N. classi

Valori

Classi

Frequenza
empirica

Frequenza
teorica

Distr.
Cumulativa

10

4,307

1,822

1,822

Min

4,307 Min

4,307

4,376

2,721

4,544

Max

4,997 Max

4,997

4,445

5,314

9,858

Scarto max

0,690 Ampiezza

0,069

4,514

8,853

18,710

Semiscarto
Valor Medio

0,345

4,583

12

12,584

31,294

4,667

4,652

12

15,262

46,556

Varianza

0,030

4,721

17

15,793

62,349

Dev. Std.

0,172

4,790

17

13,944

76,292

Dev. Std. V.M.

0,017

4,859

10,504

86,797

4,928

6,752

93,548

4,997

3,703

97,251

2,749

100,000

inf

Inserendo i dati nel seguente istogramma di frequenza osserviamo che la distribuzione dei valori
rilevati si avvicina a quella dei risultati teorici: evidenziamo in grigio i risultati empirici e in nero
quelli teorici.
La curva blu inoltre evidenzia la distribuzione gaussiana attesa ed approssimata dagli
istogrammi. Le devianze dal modello ideale sono giustificabili dalle incertezze strumentali,
dallimprecisione intrinseca della misura e da errori compiuti durante la misurazione.

Relazione di Fisica, de Bosio, De Fusco, De Martin

Frequenze teoriche / empiriche

Misure ripetute
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
4,307

4,376

4,445

4,514

4,583

4,652

4,721

4,790

4,859

4,928

4,997

inf

Classi

Laccelerazione di gravit g, a partire dai nostri dati, vale:


4 2l
g= 2
T
= (4 * (3.141592) ^2) *( 0.611 / 1.556) ^2 = 9. 952 m/s2
Calcoliamo ora lincertezza su g applicando la teoria di propagazione dellerrore e verifichiamo
se il valore ottenuto compatibile col valore teorico:

g = 0,107 m/s2
Il valore di g ricavato attraverso il nostro esperimento ricade quindi nellintervallo [9.845,
10.059] m/s2, intervallo a cui tuttavia non appartiene il valore teorico di g.
--->><<--Passando alla seconda esperienza riassumiamo in una tabella lelaborazione FIT dei risultati,
assegnando alla variabile indipendente x la radice quadrata delle diverse lunghezze (tabulate in
precedenza) e ad y i valori del periodo misurati.
x

y
7,45
7,14
6,82
6,44
6,05
5,64
5,17

1,43
1,38
1,28
1,19
1,14
1,06
0,95

(x)^2
5,56E+01
5,11E+01
4,65E+01
4,15E+01
3,66E+01
3,19E+01
2,68E+01

x*y
(a*x+b-y)^2 Parametro
Valore
10,07
2,74E-05 N
7
9,83
1,66E-04 b
-1,350E-01
8,75
1,11E-04 a
2,097E-01
7,66
6,07E-04 delta(b)
4,827E-02
6,88
2,67E-05 delta(a)
7,505E-03
6,0
1,96E-04
4,90
4,50E-06

y teor
1,43
1,36
1,29
1,22
1,13
1,05
0,95

Pertanto lequazione che deriva dallanalisi dei dati quella della retta:
T = ( 0,209 0,007 ) L ( 0,135 0,048 )
Relazione di Fisica, de Bosio, De Fusco, De Martin

Riportiamo in aggiunta su un grafico L e T e landamento della retta:

Fit lineare
1,50
R2 = 0,9936

1,40
1,30
1,20
T

Serie1

1,10

Serie2
Lineare (Serie1)

1,00
0,90
0,80
0,70
0,00

2,00

4,00

6,00

8,00

Osserviamo che la retta che approssima i punti definiti dalle nostre misurazioni ha una
precisione del 99,36%, compatibile quindi con la retta individuata dai valori ideali.

CONCLUSIONI

Le numerose approssimazioni necessariamente effettuate, fra le quali lidealizzazione del


sistema considerato (abbiamo infatti trascurato la viscosit dellaria, eventuali moti rotatori della
massa, errori dovuti allambiente esterno) e il limite intrinseco relativo al tempo di reazione umano
(in media 0,5 secondi) possiamo affermare che il risultato ottenuto vicino ai valori ideali, pur
uscendo dallintervallo di incertezza.
Per completezza concludiamo ricordando che il valore dellaccelerazione di gravit terrestre
(nel laboratorio di Torino dove stata effettuata lesperienza) vale g = 9,805 m/s2.
Per quanto concerne la seconda esperienza lanalisi FIT ci ha permesso di verificare
sperimentalmente la dipendenza lineare del periodo di oscillazione del pendolo dalla radice
quadrata della lunghezza del filo.

Bibliografia delle immagini


http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/5/58/Pendolo_semplice.jpg
http://personalpages.to.infn.it/~marocchi/Pendolo%20reversibile_file/image004.jpg

Relazione di Fisica, de Bosio, De Fusco, De Martin

ALLEGATO

Scarto
dal
Dati
valore
medio

1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37

4,698
4,405
4,666
4,433
4,397
4,938
4,834
4,374
4,824
4,664
4,728
4,686
4,328
4,654
4,307
4,778
4,588
4,966
4,570
4,521
4,851
4,713
4,634
4,751
4,945
4,885
4,709
4,570
4,784
4,783
4,608
4,781
4,774
4,695
4,966
4,636
4,915

0,031
-0,262
-0,001
-0,234
-0,270
0,271
0,167
-0,293
0,157
-0,003
0,061
0,019
-0,339
-0,013
-0,360
0,111
-0,079
0,299
-0,097
-0,146
0,184
0,046
-0,033
0,084
0,278
0,218
0,042
-0,097
0,117
0,116
-0,059
0,114
0,107
0,028
0,299
-0,031
0,248

Quadrato
dello
scarto
dal
valore
medio
0,001 51
0,069 52
0,000 53
0,055 54
0,073 55
0,074 56
0,028 57
0,086 58
0,025 59
0,000 60
0,004 61
0,000 62
0,115 63
0,000 64
0,130 65
0,012 66
0,006 67
0,089 68
0,009 69
0,021 70
0,034 71
0,002 72
0,001 73
0,007 74
0,077 75
0,048 76
0,002 77
0,009 78
0,014 79
0,013 80
0,003 81
0,013 82
0,011 83
0,001 84
0,089 85
0,001 86
0,062 87

Scarto
dal
Dati
valore
medio

4,669
4,721
4,742
4,842
4,729
4,335
4,512
4,537
4,740
4,516
4,684
4,842
4,789
4,628
4,773
4,432
4,525
4,727
4,447
4,557
4,707
4,978
4,652
4,909
4,788
4,476
4,410
4,722
4,634
4,437
4,564
4,448
4,440
4,864
4,465
4,646
4,631

Relazione di Fisica, de Bosio, De Fusco, De Martin

0,002
0,054
0,075
0,175
0,062
-0,332
-0,155
-0,130
0,073
-0,151
0,017
0,175
0,122
-0,039
0,106
-0,235
-0,142
0,060
-0,220
-0,110
0,040
0,311
-0,015
0,242
0,121
-0,191
-0,257
0,055
-0,033
-0,230
-0,103
-0,219
-0,227
0,197
-0,202
-0,021
-0,036

Quadrato
dello
scarto
dal
valore
medio
0,000
0,003
0,006
0,031
0,004
0,110
0,024
0,017
0,005
0,023
0,000
0,031
0,015
0,002
0,011
0,055
0,020
0,004
0,048
0,012
0,002
0,097
0,000
0,059
0,015
0,036
0,066
0,003
0,001
0,053
0,011
0,048
0,051
0,039
0,041
0,000
0,001

38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50

4,503
4,859
4,527
4,679
4,349
4,926
4,889
4,685
4,548
4,997
4,783
4,604
4,662

-0,164
0,192
-0,140
0,012
-0,318
0,259
0,222
0,018
-0,119
0,330
0,116
-0,063
-0,005

0,027 88
0,037 89
0,020 90
0,000 91
0,101 92
0,067 93
0,049 94
0,000 95
0,014 96
0,109 97
0,013 98
0,004 99
0,000 100

4,588
4,405
4,438
4,964
4,531
4,675
4,843
4,638
4,856
4,768
4,852
4,692
4,549

Relazione di Fisica, de Bosio, De Fusco, De Martin

-0,079
-0,262
-0,229
0,297
-0,136
0,008
0,176
-0,029
0,189
0,101
0,185
0,025
-0,118

0,006
0,069
0,052
0,088
0,018
0,000
0,031
0,001
0,036
0,010
0,034
0,001
0,014

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