Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Siano V1 e V2 le velocità possedute dal fluido all’istante t1 e t2, la quantità di moto iniziale e finale del
Π è la risultante delle forze di superficie, quindi tiene conto sia di quelle che agiscono sulla superficie solida,
sia di quelle che agiscono sulla superficie liquida Σ1 e Σ2 da cui rispettivamente il fluido entra ed esce.
22.2 DESCRIVERE LE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE NELLE CONDOTTE, ILLUSTRANDO E
SCHEMATIZZANDO LE DIVERSE TIPOLOGIE:
Le perdite di carico localizzate sono dovute a cambiamenti di sezione o di direzione nelle tubazioni, in
quanto la corrente non può essere considerata come gradualmente variata.
Degli esempi sono riportati di seguito:
In presenza di uno spigolo o una curva accentuata si verifica il distacco della corrente dalla parete con la
formazione di zone che sono sede di una intensa agitazione vorticosa.
Tale movimento di particelle si verifica sia con azioni normali, sia con azioni tangenziali ed è mantenuta,
grazie,all’energia meccanica della corrente.
L’applicazione dell’equazione globale,nonostante il fluido non si possa considerare perfetto, rende possibile
la valutazione di tali perdite di carico.
In corrispondenza di un brusco allargamento si ha un abbassamento della linea dei carichi totali e un
aumento della quota piezometrica e risulta che la perdita di carico, è pari all’altezza cinetica della velocità
perduta: