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Richiami di teoria

dellelettromagnetismo
www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm
(versione del 22-1-2008)

Equazioni fondamentali
Forma locale
Equazione di
continuit

J =
H =

Equazioni di
Maxwell

Equazioni di
divergenza

Forma integrale

c
t

J n dS =

D
+J
t

dl = d D n dS + J n dS
H
t

S
dt S

E =

D = c

dl = d B n dS
E
t

dt S

D n dS =
S

B = 0

d
c dV
dt V

dV

B n dS = 0
S

Carica elettrica
I fenomeni elettromagnetici sono i fenomeni fisici riconducibili
alle cariche elettriche
La carica elettrica una propriet fondamentale della materia
rappresentabile come una grandezza scalare
(unit di misura coulomb, C)
Lesperienza mostra che esistono due tipi di cariche
tra cariche dello stesso tipo si esercitano forze repulsive
tra cariche di tipo diverso si esercitano forze attrattive
Convenzionalmente si attribuiscono valori positivi alle cariche di
un tipo e negativi alle cariche dellaltro tipo
3

Densit di carica
Se si considerano fenomeni osservabili su scala macroscopica si
pu prescindere dalla natura granulare della carica e assumere
che la carica si a distribuita con continuit nello spazio
Densit volumetrica di carica (C/m3)

q
V 0 V

c = lim

q = carica contenuta nel volume V

In alcuni casi si hanno distribuzioni di carica che si sviluppano


prevalentemente in una o due dimensioni
Densit superficiale di carica (C/m2)

q
S 0 S

c = lim

q = carica associata alla superficie S

Densit lineare di carica (C/m)

q
l 0 l

c = lim

q = carica associata al segmento l


4

Cariche libere e cariche di polarizzazione

Cariche libere: cariche che possono compiere spostamenti


macroscopici e dare luogo a separazioni macroscopiche di carica
Cariche di polarizzazione: cariche legate alla struttura atomica
o molecolare che possono compiere solo spostamenti
microscopici (conseguenti a deformazione o orientamento di
atomi o molecole)
In seguito quando si parler di cariche senza altre specificazioni
si far riferimento alle cariche libere

Corrente elettrica
Si considera una superficie orientata S

Q = carica che attraversa la superficie S in senso concorde con


la normale nellintervallo di tempo t
Q = Q+ Q
Contributo positivo (Q+)
cariche positive dirette in senso
concorde con la normale
cariche negative dirette in senso
discorde con la normale
Contributo negativo (Q)
cariche positive dirette in senso
discorde con la normale
cariche negative dirette in senso
concorde con la normale
6

Corrente elettrica
Corrente elettrica = quantit di carica che attraversa la
superficie in senso concorde con la normale nellunit di tempo
(unit di misura ampere, A)

Q d Q
=
t 0 t
dt

i(t ) = lim

La corrente i(t) la derivata della funzione Q(t) che rappresenta


la quantit di carica transitata attraverso S a partire da un certo
istante iniziale fino allistante t

Q(t) non si identifica necessariamente con la carica presente in


qualche regione dello spazio allistante t
possibile che le stesse cariche (muovendosi lungo percorsi
chiusi) forniscano pi contributi a Q(t)
7

Densit di corrente
Si consideri una distribuzione di carica con densit c in moto
con velocit v
Nellintervallo di tempo dt le cariche percorrono la distanza vdt
Attraversa la superficie dS le carica contenuta nel volume

dV = v n dt dS

cio

v dt
dS v

d Q = c v n dt dS
La corrente attraverso dS

di=
dove

dQ
= c v n dS = J n dS
dt

J = c v

v n dt

rappresenta la densit di corrente (A/m2)


8

Densit di corrente
Pi in generale, se le cariche non si muovono tutte con la stessa
velocit e sono presenti sia cariche positive che negative (con
densit + e ), lespressione della di corrente
J = + v + + v

v + , v = velocit medie

La densit di corrente J un vettore la cui componente lungo la


normale ad una superficie orientata S rappresenta la corrente
per unit di superficie che fluisce attraverso S
di
J n =
dS
La corrente attraverso una superficie S uguale al flusso del
vettore J attraverso S

i = J n dS
S

Forza di Lorentz
Una carica puntiforme q in moto con velocit v in una regione
sede di un campo elettromagnetico soggetta ad una forza

F = q (E + v B )

Forza di Lorentz

Questa relazione pu essere assunta come definizione delle due


funzioni vettoriali del punto e del tempo dette
campo elettrico E (unit di misura volt/metro, V/m)
induzione magnetica B (unit di misura tesla, T)
Se si ha una distribuzione di carica con densit c in moto con
velocit v, la forza per unit di volume f

f = c (E + v B ) = c E + J B
10

Campo elettrico
Si dice che una regione sede di un campo elettrico se una
carica di prova q puntiforme posta in quiete in un punto P della
regione soggetta ad una forza Fe proporzionale al valore della
carica
Il vettore campo elettrico nel punto P definito come

Fe
q 0 q

E = lim

Il passaggio al limite indica che la carica di prova deve essere


sufficientemente piccola da non perturbare il campo presente
nella regione considerata
11

Induzione magnetica
Si dice che una regione sede di un campo magnetico se una carica
di prova q puntiforme in moto con velocit istantanea v in tale regione
soggetta (oltre alla eventuale forza Fe dovuta al campo elettrico) ad
una forza

Fm = q v B
Il vettore induzione magnetica B ha
direzione coincidente con la direzione della velocit in
corrispondenza della quale la forza Fm nulla
verso tale che v B e Fm formino una terna destra
modulo dato da

Fm max
q 0 q v

B = lim

dove Fmmax indica il valore massimo del modulo di Fm


(che si ottiene quando v ortogonale a B)
12

Dipolo elettrico
Si considerano due cariche puntiformi uguali e opposte q poste
a distanza d
Si considera, quindi, la situazione limite:

q
qd p (finito 0)
d 0
Il sistema che si ottiene con questo passaggio al limite detto
dipolo elettrico
Il dipolo elettrico caratterizzato mediante una grandezza
vettoriale detta momento di dipolo elettrico (Cm)

p = p d = qd d
d = versore diretto dalla carica negativa alla carica positiva
13

Dipolo magnetico
Si considera una spira piana di forma arbitraria percorsa da una
corrente i
S = area della superficie piana delimitata dalla spira
Si considera, quindi, la situazione limite:

i
i S m (finito 0)
S 0
Il sistema che di ottiene con questo passaggio al limite detto
dipolo magnetico
Il dipolo magnetico caratterizzato mediante una grandezza
vettoriale detta momento di dipolo magnetico (Am2)

m = m n = i S n
n = versore normale alla superficie

(correlato al verso della corrente come indicato in figura)


14

Polarizzazione elettrica
Lazione di un campo elettrico sulla materia pu essere descritta
dicendo che ogni elemento di volume dV diviene sede di un momento di
dipolo elettrico dp
Lo stato della materia polarizzata pu essere descritto, punto per punto,
mediante il vettore polarizzazione elettrica (C/m2)

P=

dp
dV

Si pu dimostrare che la distribuzione di dipoli elettrici equivale ad una


distribuzione volumetrica di carica con densit

p = P

densit di carica di polarizzazione

Se il campo elettrico varia nel tempo si ha una variazione di P che


equivale alla presenza di una densit di corrente di polarizzazione
elettrica

J pe =

P
t
15

Magnetizzazione
Lazione di un campo di magnetico sulla materia pu essere
descritta dicendo che ogni elemento di volume dV diviene sede
di un momento di dipolo magnetico dm
Lo stato della materia magnetizzata pu essere descritto, punto
per punto, mediante il vettore magnetizzazione (A/m)

M=

dm
dV

Si pu dimostrare che la distribuzione di dipoli magnetici equivale


alla presenza nella materia di una densit di corrente di
polarizzazione magnetica

J pm = M
16

Vettori induzione elettrica e campo magnetico


Si definisce induzione elettrica (C/m2) il vettore

D = 0E + P
La costante 0 ( 8.85410-12 F/m) detta permittivit
elettrica (o costante dielettrica) del vuoto
Si definisce campo magnetico (A/m) il vettore

B
M B = 0 (H + M )
0
La costante 0 (= 4 10-7 1.25610-6 H/m) detta
H=

permeabilit magnetica del vuoto

Nel vuoto valgono le relazioni

D = 0E
B = 0H
17

Equazioni fondamentali
Leggi primarie

J = c
t
D
H =
+J
t

E =
t

(Assunte come postulati)

Leggi secondarie
D = c

B = 0

(Derivano dalle
leggi primarie)

18

Legge di conservazione della carica elettrica


Forma locale

J =

c
t

Forma integrale

d
dQ

J
n
dS
dV

c
S
dt V
dt
1
424
3
i

V = regione delimitata da una superficie chiusa S


Versore normale a S orientato verso lesterno
i = corrente uscente dalla superficie S
La corrente uscente da una superficie chiusa uguale alla
diminuzione nellunit di tempo della carica elettrica contenuta
allinterno della superficie stessa.
La carica elettrica non pu essere n creata n distrutta ma
pu essere solo spostata.
19

Legge di Ampere-Maxwell
Forma locale

H =

D
+J
t

Forma integrale

dl = d D n dS + J n dS = iT
H
t

S
dt S
14243 1
424
3
is
ic

= curva chiusa
S = generica superficie avente come contorno
Versore tangente a e normale a S orientati come indicato in figura
is = corrente di spostamento concatenata con S
ic = corrente di conduzione concatenata con S
iT = corrente totale concatenata con S

La circuitazione del vettore campo magnetico lungo una linea chiusa uguale alla corrente totale concatenata con la linea stessa.
20

Legge di Faraday-Neumann-Lenz
Forma locale

E =

Forma integrale

dl = d B n dS

E
t

dt S
1
424
3
e

= curva chiusa
S = generica superficie avente come contorno
Versore tangente a e normale a S orientati come indicato in figura
e = forza elettromotrice (f.e.m.) indotta

La forza elettromotrice indotta in una linea chiusa uguale


allopposto della derivata del flusso di induzione magnetica
concatenato con la linea stessa.
21

Legge di Faraday-Neumann-Lenz
A causa del segno del termine a secondo membro, la f.e.m. indotta
sempre tale da opporsi alla causa che la ha generata (legge di Lenz)
Esempio:
Si considera il caso in cui la linea coincide con un conduttore
In presenza di f.e.m. indotta, nel conduttore
circola corrente
Un incremento del flusso di B d origine a
una corrente indotta che risulta positiva se
si assume il verso di riferimento indicato in
figura
Questa corrente genera un campo magnetico H, diretto in modo tale da produrre un
flusso di induzione magnetica negativo
attraverso S
22

Legge di Gauss
Si applica loperatore divergenza al primo e al secondo membro
dellequazione di Ampere-Maxwell

( H ) =
+ J
t

La divergenza di un rotore nulla, quindi

D
+J = 0
t
Utilizzando lequazione di continuit si ottiene

( D c ) = 0 D c = cost
t
Se si ipotizza, come suggerisce lesperienza, la possibilit di realizzare
in una generica regione dello spazio la condizione D = 0 e c = 0, si
deduce che la costante deve essere nulla
D = c
23

Legge di Gauss
Forma locale

D = c
Forma integrale

D n dS =
S

dV = Q

V = regione delimitata da una superficie chiusa S


Versore normale a S orientato verso lesterno
Il flusso uscente da una superficie chiusa del vettore induzione
elettrica uguale alla carica elettrica contenuta allinterno della
superficie stessa.
24

Legge della solenoidalit dellinduzione magnetica


Si applica loperatore divergenza a primo e secondo membro
dellequazione di Faraday


( E ) =

Dato che la divergenza di un rotore nulla

( B ) = 0 B = cost
t
Se si ipotizza, come suggerisce lesperienza, la possibilit di
realizzare in una generica regione dello spazio la condizione
B = 0, si deduce che la costante deve essere nulla

B = 0
25

Legge della solenoidalit dellinduzione magnetica

Forma locale

B = 0
Forma integrale

B n dS = 0
S

V = regione delimitata da una superficie chiusa S


Versore normale a S orientato verso lesterno
Il flusso attraverso una superficie chiusa del vettore induzione
magnetica nullo.
26

Significato del vettore D


Legge di Gauss nel vuoto

( 0 E ) = c

In presenza di materia, si pu utilizzare lespressione valida nel


vuoto se si tiene conto anche della carica di polarizzazione
(generalmente incognita)

( 0 E ) = c + p
Si esprime la carica di polarizzazione in funzione di P

( 0 E ) = c P

Introducendo il vettore D, si ottiene unespressione di validit


generale della legge di Gauss in cui compare solo la densit di
carica libera c

( 0 E + P ) = D = c

27

Significato del vettore H


Legge di Ampere - Maxwell nel vuoto

B ( 0 E )
+J
=

t
0

Nella materia, per utilizzare la stessa espressione occorre tenere conto


anche delle correnti di polarizzazione (generalmente incognite)

B ( 0 E)
=
+ J + J pe + J pm

t
0

Si esprimono le correnti di polarizzazione in funzione di P e M

B ( 0 E)
P
=
+J+
+ M

t
0
Introducendo i vettori H e D si ottiene unespressione di validit
generale della legge di Ampere - Maxwell in cui compare solo J
B
( 0 E + P )
D
M =
+ J H =
+J
t
t
0

28

Equazione di continuit e cariche di polarizzazione


Tenendo conto delle cariche e delle correnti di polarizzazione,
lequazione di continuit assume la forma

(J + J pe + J pm ) =

(c + p )
t

Si esprimono le cariche e le correnti di polarizzazione in funzione


di P e M

J +

( P )
( P )
+ ( M ) = c +
14243
t
t
t
=0

Anche in presenza di cariche e correnti di polarizzazione vale la


relazione

J =

c
t
29

Equazioni di legame materiale


In generale J, P e M (e quindi anche D e B) dipendono sia da E
che da H
Le equazioni che legano D, B e J a E e H dipendono dalle
propriet del mezzo in cui ha sede il campo elettromagnetico e
sono dette equazioni di legame materiale o relazioni
costitutive
Nella maggior parte dei materiali di interesse pratico
la dipendenza di P da H trascurabile D = D(E)
la dipendenza di M da E trascurabile B = B(H)
la dipendenza di J da H trascurabile J = J(E)
Le relazioni costitutive possono dipendere, inoltre, da altre
grandezze fisiche che definiscono lo stato del materiale (es.
temperatura, pressione, ecc. )
30

Equazioni di legame materiale


Materiali omogenei:
Le relazioni costitutive D(E), B(H) e J(E) non dipendono dal punto
considerato
Materiali isotropi:
Le relazioni costitutive D(E), B(H) e J(E) non dipendono dalle direzioni
dei vettori
Materiali lineari:
Le relazioni costitutive sono espresse da equazioni lineari del tipo

D = []E
B = []H
J = []E
in cui [], [] e [] rappresentano delle matrici

Materiali lineari isotropi:


Le relazioni costitutive si riducono a relazioni di proporzionalit

D = E
B = H
J = E
in cui , e sono costanti scalari
31

Costante dielettrica

In un materiale lineare isotropo P e D sono proporzionali a E

P = 0 eE

D = 0 E + P = 0 (1 + e )E = 0 r E = E

e = suscettivit elettrica del mezzo


r = 1 + e = costante dielettrica relativa del mezzo
= 0r = permittivit o costante dielettrica del mezzo (F/m)

32

Costanti dielettriche relative di alcuni materiali


r

Titanato di bario

103 104

Nylon

3.7 5.5

Ossido di titanio

86 173

Quarzo

4.3 5

Acqua distillata

80

Gomma

Alcool etilico

28

Polistirene

2.4 3

Germanio

16

Ebanite

23

Silicio

12

Porcellana

2.7 2.9

Vetro

4 10

Carta

2 2.5

Allumina

9.5

Teflon

2.1

Bachelite

5.7 7

Polietilene

1.6 2.4

Mica

5.7 6.5

Aria (1 atm)

1.0006

(Valori a 20 C)

33

Permeabilit magnetica

In un materiale lineare isotropo M e B sono proporzionali a H

M = mH

B = 0 (H + M ) = 0 (1 + m )H = 0 r H = H

m = suscettivit magnetica del mezzo


r = 1 + m = permeabilit magnetica relativa del mezzo
= 0r = permeabilit magnetica del mezzo (H/m)

34

Diamagnetismo
Materiali diamagnetici: in ogni atomo i momenti magnetici degli
elettroni si compensano
gli atomi non hanno momento magnetico proprio
In presenza di un campo magnetico, al moto degli elettroni si
sovrappone un moto di rotazione intorno alla direzione del campo
(precessione di Larmor)
Si ha un momento di dipolo magnetico indotto che tende ad opporsi al
campo che lo ha generato
suscettivit magnetica m < 0
(valori tipici dellordine di 105)
permeabilit magnetica relativa R = (1+m) < 1
(valori tipici leggermente inferiori a 1)

m e R risultano indipendenti dalla temperatura


35

Paramagnetismo
Materiali paramagnetici:
atomi e molecole possiedono un momento magnetico proprio
non si hanno interazioni significative tra i dipoli magnetici
Un campo magnetico esterno, oltre alleffetto diamagnetico, produce un
allineamento parziale dei dipoli magnetici
Questultimo effetto prevalente e d origine ad una magnetizzazione
proporzionale al campo esterno
suscettivit magnetica m > 0 (valori tipici dellordine di 104105)
permeabilit magnetica relativa R = (1+m) > 1
Lo stato di magnetizzazione il risultato dellequilibrio tra lazione del
campo che tende ad orientare i dipoli magnetici e lazione contraria
dellagitazione termica

m e R diminuiscono allaumentare della temperatura T


C
Legge di Curie
(C = costante)
m =
T
36

Esempi di materiali diamagnetici e paramagnetici


Materiali diamagnetici

Materiali paramagnetici

Bismuto

1.7 10-4

Uranio

410-4

Mercurio

2.9 10-5

Platino

2.610-4

Argento

2.6 10-5

Tungsteno

6.810-5

Diamante

2.1 10-5

Cesio

5.110-5

Piombo

1.8 10-5

Alluminio

2.210-5

Grafite

1.6 10-5

Litio

1.410-5

Cloruro di sodio

1.4 10-5

Magnesio

1.210-5

Rame

1.0 10-5

Sodio

7.210-6

Acqua

9.1 10-6

Ossigeno (1 atm)

1.9 10-6

Azoto (1 atm)

5 10-9

Aria (1 atm)

4 10-7

(Valori a 20 C)

37

Ferromagnetismo
Materiali ferromagnetici:
atomi e molecole possiedono un momento magnetico proprio
si hanno forti interazioni interne tra i dipoli magnetici
Si ottengono forti livelli di magnetizzazione anche con campi magnetici
relativamente deboli
La relazione tra B e H non lineare e non biunivoca
(lo stato di magnetizzazione non dipende solo dal campo magnetico
applicato, ma anche dagli stati di magnetizzazione precedenti)
E possibile avere una magnetizzazione non nulla anche in assenza di
campi esterni
Il comportamento dipende dalla temperatura. Esiste un valore critico TC
della temperatura (temperatura di Curie) oltre il quale il comportamento
del materiale di tipo paramagnetico e la suscettivit decresce con la
temperatura secondo la legge

m =

C
T TC

(C = costante)

Legge di Curie-Weiss
38

Ferromagnetismo
In un materiale ferromagnetico, per un effetto di tipo quantistico, i
momenti di dipolo magnetico tendono ad allinearsi spontaneamente
Un cristallo di materiale ferromagnetico risulta costituito di regioni
(domini di Weiss) di dimensioni dellordine di 10-6-10-3 m, allinterno
delle quali gli atomi hanno i momenti di dipolo magnetico allineati tra
loro
In un materiale allo stato nativo i momenti dei domini sono disposti in
modo aleatorio (quindi a livello macroscopico la magnetizzazione
nulla)
In presenza di un campo magnetico esterno H i domini si allineano con
il campo dando origine ad unintensa magnetizzazione
Allaumentare di H si raggiunge una condizione di saturazione quando
tutti i domini sono allineati
Un ulteriore incremento di H produce un incremento di B uguale a
quello che si otterrebbe nel vuoto: B = 0H
39

Curva di prima magnetizzazione


A partire dallo stato H = 0, B = 0,
inizialmente si osserva un tratto
caratterizzato da valori elevati
del rapporto

B
= ( H ) = 0 r ( H )
H
Quindi si raggiunge la saturazione
e landamento diviene rettilineo con
pendenza

dB
= 0
dH
40

Isteresi magnetica

I domini di Weiss tendono a rimanere allineati anche se il campo


esterno viene rimosso
Riportando H a zero B non si annulla ma si porta ad un valore BR
(induzione residua)
Per annullare B occorre applicare un campo magnetico inverso
HC (campo magnetico coercitivo)
Se H viene fatto variare ciclicamente tra due valori HM
landamento di B rappresentato da una curva chiusa detta
ciclo di isteresi

41

Ciclo di isteresi

42

Materiali ferromagnetici
I materiali ferromagnetici si distinguono in
Materiali dolci elevati valori di permeabilit e
basso valore del campo coercitivo
Materiali duri elevati valori di induzione residua
e campo coercitivo

Materiale
dolce

Materiale
duro

43

Caratteristiche di alcuni materiali ferromagnetici

Materiali dolci

rmax

BR (T)

HC (A/m)

Cobalto

175

0.31

1000

Nichel

1100

0.33

130

Ferro puro

2105

1.2

Ferro commerciale

5000

1.2

80

Ghisa

600

1.4

500

Ferro-silicio 4%

7000

0.8

40

Permalloy (Ni, Fe 22%)

5104

0.6

Supermalloy (Ni, Fe 15%, Mo 5%, Mn 0.5%)

3105

0.6

0.4

1.5105

0.6

1.2

Mumetal (Ni, Cu 5%, Cr 2%)

(Valori a 20 C)

44

Caratteristiche di alcuni materiali ferromagnetici

BR (T)

HC (A/m)

Acciaio al tungsteno (Fe, C 0.7%, W 5%)

1.05

5600

Alnico 5 (Fe, Al 8%, Ni 14%, Co 24%, Cu 3%)

1.25

42400

Alnico 9 (Fe, Al 7%, Ni 15%, Co 35%, Cu 4%, Ti 5%)

1.05

120000

Cunife (Cu, Ni 20%, Fe 20%)

0.54

44000

Ferrite di bario (BaFe12O19)

0.43

170000

Samario-cobalto (SmCo5)

0.87

640000

Neodimio-ferro-boro (Nd2Fe14B)

1.23

880000

Materiali duri

(Valori a 20 C)

45

Legge di Ohm
Per una vasta classe di materiali il legame tra la densit di
corrente e il campo elettrico lineare e isotropo ed espresso
dalla legge di Ohm (in forma locale)

J = E

E = J

= conducibilit (Siemens/metro, S/m)


= 1/ = resistivit (Ohmmetro, m)
Buoni conduttori

dellordine di 10-710-8 m

Conduttore ideale

= 0,

Isolanti

dellordine di 1071018 m

Isolante ideale

, = 0
46

Resistivit di alcuni materiali


Conduttori

(m)

Semiconduttori

(m)

Argento

1.5910-8

Germanio

0.47

Rame

1.7310-8

Silicio

2.3103

Oro

2.3610-8

Isolanti

(m)

Alluminio

2.810-8

Carta

107 1010

Tungsteno

5.610-8

Bachelite

109 1010

Ferro

1.010-7

Porcellana

109 1013

Stagno

1.210-7

Polietilene

1013

Piombo

2.110-7

Vetro

1010 1014

Costantana (Cu-Ni)

4.910-7

Mica

1012 1014

Manganina (Cu-Ni-Mn) 3.810-7510-7 Gomma

1012 1014

Mercurio

9.610-7

Ebanite

1016

Grafite

310-5610-4

Quarzo fuso

1018

(Valori a 20 C)

47

Dipendenza della resistivit dalla temperatura


La resistivit e la conducibilit sono in generale funzioni della
temperatura
Per variazioni di temperatura di ampiezza limitata (dellordine
delle decine di gradi) la dipendenza pu essere considerata
praticamente lineare

() = 0 (1 + )

0 = resistivit valutata alla temperatura di riferimento T0


= T T0 = variazione di temperatura rispetto a T0
= coefficiente di temperatura

48

Campo elettrico impresso


Oltre alle forze elettromagnetiche, sulle cariche possono agire
anche forze di natura non elettrica (ad es. meccanica o chimica)
In questo caso la forza per unit di carica viene detta campo
elettrico impresso, Ei

Ei dimensionalmente omogeneo a un campo elettrico, ma a

rigore non un campo elettrico (non agisce sulle cariche in


quanto tali, ma sul loro supporto materiale)
In presenza di campi impressi la legge di Ohm assume la forma

J = ( E + E i )
da cui si ottiene anche

E = (J + J i )
avendo posto: Ji = Ei (densit di corrente impressa)
49

Effetto Joule
Si considera una densit di carica c in moto con velocit v in un
mezzo di conducibilit
densit di corrente J = cv
In presenza di un campo elettrico E e di un campo impresso Ei,
la forza per unit di volume che agisce sulla carica

f = c (E + E i )
La legge di Ohm indica che se la forza dovuta a E ed Ei
costante, la velocit delle cariche costante
sulle cariche devono agire delle forze frenanti
(analoghe a forze di attrito viscoso)
dissipazione di energia
50

Effetto Joule
Il lavoro per unit di volume compiuto nellintervallo dt dalle forze
del campo elettrico e del campo impresso vale

J2
L = f vdt = c (E + Ei ) vdt = c v (E + Ei ) dt =
dt
{ 1
424
3

= J = J/
Questo lavoro deve essere uguale allenergia dissipata per unit
di volume
In effetti lesperienza mostra che in un conduttore di conducibilit
, in presenza di una densit di corrente J, nellintervallo di
tempo dt viene prodotta per unit di volume la quantit di calore

J2
Q =
dt

Legge di Joule
51

Condizioni di interfaccia
In molti casi di interesse pratico il mezzo
in cui ha sede il campo e.m. pu essere
suddiviso pi in regioni omogenee
Si vuole esaminare il comportamento
dei vettori E H D B e J corrispondenza
delle superfici di separazione

2 , 2 , 2

P = punto generico sulla superficie S


n = versore normale in P alla superficie
t = versore tangente in P alla superficie
giacente in un generico piano passante
per la normale

S = superficie di separazione tra due


mezzi lineari isotropi omogenei

1 , 1 , 1

k = t n

k = versore che forma con i precedenti


una terna ortogonale destra
52

Condizioni di interfaccia - vettori E e H

2 , 2 , 2
Si considera la linea chiusa che
circonda il punto P formata da
due segmenti infinitesimi dl
due segmenti , infinitesimi di
ordine superiore

dl

1 , 1 , 1

53

Condizioni di interfaccia - vettore E


Si applica a la legge di Faraday

(E t E t )dl = Bt k dl = 0
1

(gli indici 1 e 2 distinguono il campo nel


mezzo 1 e nel mezzo 2)
Il contributi dei lati alla circuitazione e
il termine a secondo membro sono
trascurabili perch infinitesimi di ordine
superiore, quindi

2 , 2 , 2

dl

E1 t = E 2 t
Dato che la precedente relazione vale
per ogni piano passante per n si ottiene

1 , 1 , 1

E1 = E2
(E1, E2 = componenti di E tangenti alla
superficie S)
54

Condizioni di interfaccia - vettore H


In modo analogo, applicando alla curva
la legge di Ampere - Maxwell si
ottiene che la componente del campo
magnetico tangente alla superficie
continua

D
H1 t H 2 t dl =
+ J k dl = 0

2 , 2 , 2

dl

H1 = H 2
(H1, H2 = componenti di H tangenti alla
superficie S)

1 , 1 , 1

55

Condizioni di interfaccia - vettori B, D e J

2 , 2 , 2

dS

Si considera un superficie cilindrica


che racchiude il punto P con
area di base infinitesima dS
altezza tale che larea laterale sia
infinitesima di ordine superiore

1 , 1 , 1

56

Condizioni di interfaccia - vettore B

Si applica la legge della solenoidalit


dellinduzione magnetica

2 , 2 , 2

Il flusso di B attraverso la superficie


laterale trascurabile perch un
infinitesimo di ordine superiore, quindi

( B1 n + B 2 n ) dS = 0

dS

B1 n = B 2 n B1n = B2 n
(B1n, B2n = componenti di B normali alla
superficie S)

1 , 1 , 1

57

Condizioni di interfaccia - vettore D


Si applica la legge di Gauss alla
superficie
Se sulla superficie S non presente una
densit superficiale di carica si ottiene
che la componente normale di D
continua

2 , 2 , 2

Se invece presente una densit


superficiale di carica si ha discontinuit

dS

( D1 n + D2 n ) dS = c dS = 0

D1 n = D 2 n D1n = D2 n
(D1n, D2n = componenti di D normali alla
superficie S)

1 , 1 , 1

( D1 n + D2 n ) dS = c dS
D2 n D1n = c

58

Condizioni di interfaccia - vettore J


In modo analogo, dallequazione di
continuit si ottengono le condizioni per
la componente normale di J
Se sulla superficie non presente una
densit superficiale di carica variabile
nel tempo, la componente normale di J
continua

( J1 n + J 2 n ) dS = c dS = 0
t
J1 n = J 2 n J1n = J 2 n

2 , 2 , 2

dS

Se presente una densit superficiale


di carica variabile nel tempo si ha
discontinuit

1 , 1 , 1

( J1 n + J 2 n ) dS = c dS
J1n J 2 n

d
= c
dt

59

Teorema di Poynting
Si considera una regione V, delimitata da una superficie chiusa S
Si orienta la normale alla superficie verso lesterno
Si assume che V sia sede di un mezzo lineare isotropo e di un campo
elettrico impresso Ei
Dalla legge di Ampere-Maxwell, moltiplicando scalarmente per E primo
e secondo membro si ottiene

E H = E
+ J
t

Dalla legge di Faraday-Neumann, moltiplicando per H, si ottiene

H E = H

Si sottrae la seconda equazione dalla prima

E H H E = E J + E

+H
t
t
60

Teorema di Poynting
Utilizzando la relazione vettoriale

(a b ) = b a a b
la precedente equazione si pu porre nella forma

(E H ) = E J + E

+H
t
t

Utilizzando le relazioni costitutive del mezzo si ricava

(E H ) = Ei J +

1 2 1 2 1

J + E + H 2

t 2
t 2

Integrando sul volume V, e facendo uso del teorema della divergenza,


si ottiene la relazione di Poynting

Ei J dV =

1 2
d
J dV + 12 E 2 dV + 12 H 2 dV + E H n dS

dt V
V
S
61

Teorema di Poynting

La relazione di Poynting esprime un bilancio di potenze

1 2
d 1 2
2
1

+ E H n dS
E

J
=
+

dV
J
dV
E
dV
H
dV
2
2
V i
V

dt V
V
S
1424
3 1424
3
42
4 43
4
14444244443 1
PG
PD
PS
WEM
PG = potenza fornita dai campi impressi
PD = potenza dissipata per effetto Joule
WEM = energia elettromagnetica immagazzinata nel volume V
(WEM = WE + WM )
WE = 12 E 2 dV = energia del campo elettrico
V

WM = 12 H 2 dV = energia del campo magnetico


V

PS = potenza uscente attraverso la superficie S


62

Teorema di Poynting
Vettore di Poynting (W/m2)

S = E H
Il flusso del vettore di Poynting uscente da una superficie chiusa
S uguale alla potenza elettromagnetica che fluisce dal volume
racchiuso da S allo spazio circostante
Con le convenzioni indicate

PS = S n dS
S

positivo se si ha un flusso di
energia da V verso lesterno
negativo si ha un flusso di
energia dallesterno verso V
63

Fenomeni stazionari
Fenomeni elettromagnetici stazionari: fenomeni nei quali le
grandezze elettromagnetiche non variano nel tempo
tutte le derivate rispetto al tempo nelle equazioni fondamentali
sono identicamente nulle
Equazioni fondamentali in condizioni stazionarie

J = 0

J n dS = 0
H t dl = J n dS
E t dl = 0
D n dS = dV
B n dS = 0
S

H = J

E = 0

D = c

B = 0

Le equazioni relative
al campo elettrico e
al campo magnetico
sono disaccoppiate

64

Quadro generale dellelettromagnetismo


Elettrostatica
studio dei fenomeni stazionari in assenza di moto di cariche
J = 0 ovunque
Elettromagnetismo stazionario
studio dei fenomeni stazionari in presenza di moto di cariche
J 0 almeno in qualche regione del sistema considerato
Elettromagnetismo non stazionario
studio dei fenomeni elettromagnetici non stazionari
Elettromagnetismo quasi stazionario
studio approssimato di fenomeni nei quali le grandezze
elettromagnetiche variano lentamente nel tempo
si assume che alcune delle derivate rispetto al tempo siano
praticamente trascurabili
occorre specificare cosa significa lentamente e in base a
quale criterio una derivata rispetto al tempo pu essere
trascurata
65

Quadro generale dellelettromagnetismo

Elettromagnetismo

Elettrostatica

L
= 0, J = 0
t

Elettromagnetismo L
= 0, J 0
stazionario
t

Elettromagnetismo L 0

quasi stazionario
t 0

Campo di corrente
stazionario
Campo elettrico
stazionario
Campo magnetico
stazionario

Elettromagnetismo L
0
non stazionario
t
66

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