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Autore: Prof.

ssa Francesca Sorbera - 2007

PRINCIPIO DI EQUIVALENZA DI AMPERE


(analogia tra spira percorsa da corrente e lamina magnetica e tra solenoide e ago magnetico)
Il fatto che il campo magnetico sia la regione di spazio attorno indifferentemente ad un circuito
percorso da corrente continua o ad un magnete (calamita) si spiega con il principio di equivalenza
di Ampre.
Si consideri una molecola: essa pu essere vista come un insieme di microcorrenti (gli elettroni
ruotano attorno al nucleo) il cui verso ovviamente contrario a quello del moto degli elettroni.
Normalmente le microcorrenti associate alle molecole giacciono in piani diversi le une rispetto alle
altre, per cui i campi magnetici ad esse associati si annullano a vicenda. In alcune sostanze per (es.
la magnetite) esse sono ordinate, nel senso che giacciono in piani paralleli, e sono equiverse.
Pertanto il campo magnetico risultante, relativo ad una molecola, diverso da zero.
Se tutte le molecole sono ordinate (i campi magnetici risultanti delle singole molecole sono paralleli
e concordi), anche allesterno si ha un campo magnetico risultante diverso da zero, come avviene
per la magnetite.

I = microcorrente molecolare

uuur
BM

uuur
BM = campo magnetico della singola molecola

ur
B

ur
B = campo magnetico risultante esterno

ur
Si consideri ora una lamina di sostanza magnetica vista di fronte ( B uscente):

Le correnti circolanti nei rami interni delle spire a contatto tra loro si elidono a vicenda, in quanto
circolanti in senso opposto. Restano efficaci solo quelle dei lati lungo il perimetro della lamina
che, per questo motivo, pu essere paragonata ad un spira percorsa dalla corrente I.
Se poi si immaginano tante lamine sovrapposte, si d origine ad un cilindro di materiale
magnetico (calamita) che, per il motivo appena esposto, equivale ad un solenoide percorso
dalla corrente I.
Ne segue che, ai fini del campo magnetico prodotto e degli effetti subiti dal campo magnetico in cui
sono posti, una spira percorsa dalla corrente I o una lamina magnetica sono equivalenti, cos come
un solenoide ed un cilindro di materiale magnetico (principio di equivalenza di Ampre).

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Questo spiega:
a) perch un ago magnetico si posiziona in modo che il suo asse sia parallelo al campo
magnetico ed il suo Nord sia nel verso del campo;
b) perch impossibile separare le due polarit, Nord e Sud, di una calamita.

Per convenzione, si indica con Nord la parte di una lamina magnetica, o di una calamita, che sia in
quel semispazio da cui si vedono le correnti ruotare in senso antiorario e Sud la parte che si
trova nel semispazio da cui le correnti si vedono ruotare in senso orario. Per il teorema di
equivalenza di Ampre, si pu associare il Nord e il Sud anche ad un circuito percorso da corrente
continua o ad un solenoide.

ur
B

N.B. Le microcorrenti molecolari, a differenza delle correnti di conduzione, non producono


dissipazione di energia e restano localizzate nei rispettivi atomi.

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TEOREMA DELLA CIRCUITAZIONE DI AMPERE


r
r
Si definisce circuitazione del vettore intensit di campo I ( C ( I ) ) la somma dei prodotti scalari tra
r
il vettore intensit di campo e i tratti l di una linea chiusa.
Se il campo conservativo, la circuitazione del vettore intensit di campo sempre nulla:
r
C(I ) = 0 .
Nel campo elettrico, infatti, se ci si propone di calcolare il lavoro compiuto dalle forze di campo per
spostare la carica q lungo una linea chiusa, si ottiene:

A
q

F = qE

ur
F

Q+
n
uur r
LA, A = qEi l = 0
i =1

ur
Dividendo per q la precedente equazione, si ottiene lespressione della circuitazione di E :
n uu
ur J
ur
r
r
C ( E ) = Ei li = 0 , che dimostra che il campo elettrico conservativo. ( C ( E ) ).
C
i =1

ur
ur
Ci si propone ora di calcolare la circuitazione del campo magnetico: B : C ( B ) .
ur
A tal proposito, per semplicit, si calcoli la C ( B ) lungo una linea chiusa che coincida con la linea
di forza del campo dato da un filo rettilineo indefinito. Tale linea una circonferenza il cui piano
perpendicolare al filo percorso da corrente.

ur
B
r

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ur N
N
( = 0 cos = 1) . ( C ( B )
m = ).
A
Am

n ur
ur
r n
r
C ( B ) = B li = B li
i =1

i =1

Inoltre:

n
r
r
B

l
=
B

l
i i.
n

i =1

i =1

r
Essendo li = 2 r , risulta:
i =1
ur
C ( B ) = B 2 r .
I
I
Poich B =
, si ottiene:
=
2 d 2 r
uur
ur
I
C ( B) =
2 r = I 0 (nel vuoto: C ( B0 ) = 0 I )
2 r
Tale risultato si pu generalizzare a qualunque linea chiusa che contenga al suo interno la
sorgente.
ur
Per cui: il campo magnetico non conservativo se si calcola la circuitazione di B lungo una
linea chiusa concatenata con la sorgente.
ur
In pi, se la linea uu
chiusa
lungo
la
quale
si
calcola
la
circuitazione
di
B contiene pi sorgenti
r
( I1 , I 2, . . ., I n ), la C ( B ) lungo essa risulta:
n
ur
C ( B ) = I i (somma algebrica delle correnti: positive quelle uscenti dal foglio e negative quelle
n

i =1

entranti nel foglio) teorema della circuitazione di Ampre

Es:

r
l
I1

I2

ur
B

ur
C ( B) = ( I1 I 2 )

ur
Teorema della circuitazione di Ampre: la circuitazione del vettore induzione magnetica B
lungo un cammino chiuso qualsiasi uguale al prodotto della permeabilit magnetica per la
somma algebrica delle correnti concatenate con il cammino considerato.

Esempio
Si calcoli la circuitazione del campo magnetico lungo una linea chiusa che abbracci, nel vuoto, tre
fili conduttori rispettivamente percorsi dalla correnti I1 = 2, 0 A, I 2 = 4, 0 A, I 3 = 3, 0 A , come
illustrato in figura.
I2
I1
I
3

Applicando il teorema della circuitazione di Ampre, risulta:


ur
N
N
C ( B ) = 0 ( I1 I 2 + I 3 ) = 4 107 2 (2, 0 4, 0 + 3, 0) A = 13 107 .
A
A
ur
Si calcoli ora la circuitazione di B lungo una linea chiusa non concatenata con la sorgente, vale a
dire che non contenga la sorgente al suo interno.

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Si consideri la seguente linea chiusa (delimitante larea colorata) che non contiene al suo interno la
sorgente, costituita da un filo rettilineo indefinito percorso dalla corrente I uscente rispetto al foglio:
1

ur
B

ur
B
D
C

A
B

r
ur
l parallelo e concorde con B

ur
B

r
ur
l parallelo e discorde con B

Le linee tratteggiate AB e CD si suppongono piccole tanto da poter essere considerate trascurabili


rispetto alle circonferenze 1 e 2.
ur
La C ( B ) lungo la linea 1 uguale e opposta a quella lungo la linea 2, per cui la loro somma
algebrica zero:

ur
ur
ur
CTOT ( B) = C1 ( B) + C2 ( B) = 0 I 0 I = 0
ur
Quindi: la circuitazione di B lungo una linea chiusa non concatenata con la sorgente sempre
nulla.
ur
Per cui: il campo magnetico conservativo se si calcola la circuitazione di B lungo una linea
chiusa non concatenata con la sorgente.

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ur
FLUSSO DI B ATTRAVERSO UNA SUPERFICIE
ur
Si ricordi che per flusso di un vettore A attraverso una superficie generica S si intende:
r
ur ur r
S ( A) = A n S , dove n il versore associato a S.
ur
ur
Se A il vettore caratteristico del campo di forze, il flusso di A attraverso la superficie S
rappresenta il numero di linee di forza che attraversa la superficie.

Per il campo elettrico:


ur ur r
S ( E ) = E n S = ES cos .
Per il campo magnetico risulta:
ur ur r
S ( B) = B n S = BS cos .

ur
r ur
Se S B o, che lo stesso, n // B ( = 0) , risulta:
ur
S ( B) = BS , e il flusso massimo.
Relativamente allunit di misura:
ur
S ( B ) Tesla m 2 = Weber = Wb
ur
Dallunit di misura di S ( B) si deriva quella di B, che pu essere espressa, oltre che in Tesla
N
Wb
Wb
(Tesla =
), anche in 2 (Tesla = 2 ):
Am
m
m
Wb

B 2.
m
Esempio
Una superficie di 25 cm posta in un campo magnetico uniforme di intensit B = 6, 0 102 T . Si
calcoli il flusso magnetico attraverso la superficie nel caso in sui il suo piano formi,
successivamente, gli angoli 120, 90, 270 con le linee di campo.

r
Detto langolo tra il piano della superficie e le linee di campo, langolo tra il versore n e il
ur
campo B = 90 . Per cui:
- se = 120, = 30 e il flusso risulta:
ur
S ( B) = BS cos = 6, 0 102 T 25 104 m2 0,87 = 13 105Wb ;
- se = 90, = 0 e il flusso risulta:
ur
S ( B) = BS cos = BS = 6, 0 102 T 25 104 m2 = 15 105Wb ;
- se = 270, = 180 e il flusso risulta:
ur
S ( B) = BS cos = 6, 0 102 T 25 104 m2 (1) = 15 105Wb
r
ur
Come si vede il flusso ha valore massimo positivo se langolo tra il versore n e il campo B
pari a zero, mentre ha valore massimo negativo se = 180 .

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ur
Se si calcola S ( B) attraverso una superficie chiusa qualsiasi, sia che contenga la sorgente, sia
che non la contenga, esso risulta sempre uguale a zero, a differenza di ci che avviene per il
ur
campo elettrico, dove il S ( E ) attraverso una superficie chiusa nullo solo se la superficie non
contiene la carica sorgente. Quindi:

teorema di Gauss per il campo elettrico


n

ur Qi
S chiusa ( E ) = i =1 , se S contiene Qi e

ur
S ( E ) = 0 , se S non contiene Qi ;

teorema di Gauss per il campo magnetico:

ur
S ( B) = 0 sempre (il n di linee di forza entranti in S uguale al n di linee di forza uscenti
da S)

FLUSSO AUTOCONCATENATO
Si definisce flusso autoconcatenato con un circuito il n di linee di forza che attraversa la superficie
che ha per contorno il circuito stesso.

ur
B

ur
B
ur
B

ur
B
I

ur
Risulta che a ( B) (flusso autoconcatenato) direttamente proporzionale alla corrente I che
attraversa il circuito e ad una grandezza caratteristica del circuito detta induttanza (L).
Per cui:
ur
Wb

a ( B) = L I

L=
= Henry

I A

Linduttanza L rappresenta il flusso autoconcatenato quando la corrente circolante nel


circuito 1A.
Esempio
Un circuito percorso dalla corrente di 30 mA ed il flusso magnetico autoconcatenato
a = 2,5 10 6 Wb . Quanto vale linduttanza del circuito?

ur
Dalla relazione a ( B) = L I , risulta:
ur
a ( B ) 2,5 106 Wb
Wb
.
L=
=
= 8,3 105
I
A
30 mA

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APPROFONDIMENTO
STRUMENTI A BOBINA MOBILE
Il comportamento di una spira percorsa da corrente in un campo magnetico viene sfruttato dagli
strumenti di misura di correnti e tensioni (amperometri e voltmetri) che, al loro interno, presentano,
appunto, un galvanometro a bobina mobile.
Se la bobina viene posta in un campo magnetico come quello che si ha tra le espansioni polari di
una calamita sagomata in modo tale che il campo sia radiale (il piano delle spire che costituiscono
la bobina perpendicolare ai piani delleurlinee di forza) esiste sempre, qualunque sia la posizione
della bobina allinterno del campo, un B perpendicolare ai lati della bobina o, che lo stesso,
parallelo ai piani delle
ur spire. Se la bobina percorsa da corrente I ed connessa ad una molla, per
effetto del campo B sottoposta ad un Momento totale pari a:
M TOT = nI S B , dove n in n di spire della bobina.
ur
Al Momento dovuto al Campo B si oppone il Momento torcente elastico della molla M E Quando

uur
uuur
M TOT = M E la bobina in condizioni dei equilibrio.
Se alla bobina collegato un indice ad essa solidale che si muove su una scala precedentemente
tarata, nelle condizioni di equilibrio della bobina, esso indica il valore della corrente che circola
nella bobina stessa ( M TOT direttamente proporzionale a I).

scala dello strumento

indice

S
ur
B

bobina

molla

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IL MOTORE ELETTRICO
Si sa che una spira percorsa da corrente I, posta in un campo magnetico, ruota fino a raggiungere
una posizione di equilibrio. Tale posizione viene per raggiunta dopo un certo numero di
oscillazioni che, a causa dellattrito, via via si smorzano. Infatti, per effetto del momento
uur
r ur
M = IS n B la spira, ruotando, acquista una velocit che massima quando la spira giunge nella
posizione di equilibrio (energia cinetica massima). Oltrepassando la posizione di equilibrio la spira
viene sottoposta ad un momento contrario al precedente, diminuisce la sua velocit e, di
conseguenza, la sua energia cinetica. Esaurita lenergia cinetica, la spira ruota in senso contrario,
oltrepassa la posizione di equilibrio, e cos via.
Se si fa per in modo da invertire il verso della correnteuurcircolante nella spira nel momento in cui
essa oltrepassa la posizione di equilibrio, il momento M sempre nello stesso verso, e la spira
mantiene costante il senso di rotazione.
Ricavando energia meccanica da energia magnetica, si ottiene un motore.
Tale dispositivo si pu realizzare con una spira che mantiene il contatto con il circuito da cui riceve
corrente mediante due spazzole striscianti le quali, ogni mezzo giro, si scambiano di posizione in
modo che la corrente nella spira cambi verso.

ur
F

ur
F

ur
B

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CAMPO MAGNETICO NEI MEZZI MATERIALI


La grandezza che caratterizza le sostanze dal punto di vista magnetico (permeabilit
magnetica), che influenza il valore del campo magnetico prodotto da un filo percorso da corrente.
Se il filo posto nel vuoto, tale grandezza 0 .
N.B. Un filo percorso da corrente posto in un mezzo materiale non isolante deve essere rivestito da
uno strato di sostanza isolante!
Il vuoto , come nel caso del campo elettrico, il mezzo di riferimento; quindi, anche per quanto
riguarda pi che il suo valore assoluto significativo il suo valore relativo rispetto, appunto, al
vuoto: r .
La permeabilit magnetica relativa si definisce come il rapporto tra la permeabilit assoluta di una
sostanza e quella del vuoto:

.
r =
0
A differenza di quanto accade per il campo elettrico, in cui la costante dielettrica relativa sempre

maggiore di 1 ( r = > 1 ), per il campo magnetico la permeabilit relativa pu essere sia


0
maggiore, sia minore, sia circa uguale a 1. Precisamente, si hanno sostanze in cui:
r < 1 (poco inferiore a 1) sostanze diamagnetiche (es. acqua, rame);
sostanze paramagnetiche (es. aria, alluminio);
r > 1 ( 1 )

sostanze ferromagnetiche (es. ferro, nichel).


r >> 1 (da 103 a 105 )
La relazione tra il campo magnetico nei mezzi materiali e quello nel vuoto :
B = r B0 .
Infatti, considerando, ad esempio, il campo generato da un filo rettilineo e indefinito:
I
nel vuoto si ha: B0 = 0 ;
2 d
I
.
nel mezzo materiale : B =
2 d
Essendo = r 0 , risulta:
I r 0 I
B=
=
= r B0 .
2 d
2 d
Per cui, a parit di condizioni, una sostanza diamagnetica abbatte leggermente il campo magnetico
rispetto al vuoto, una sostanza paramagnetica lascia quasi inalterato il campo rispetto al vuoto,
una sostanza ferromagnetica esalta, anche di molto, il campo magnetico rispetto a quello che si ha
nel vuoto.
Esempio
Lintensit di un campo magnetico uniforme nel vuoto B0 = 4, 000 10 4 T . Si calcoli il
corrispondente campo, successivamente, in bismuto, platino e ferronichel. Applicando la B = r B0 :
- nel caso il mezzo sia bismuto ( r = 0,9998 ), risulta: B = 0,9998 4, 000 104 T = 3,999 T ;
- nel caso il mezzo sia platino ( r = 1, 0003 ), risulta: B = 1, 0003 4, 000 104 T = 4, 001 104 T ;
- nel caso il mezzo sia ferronichel ( r = 105000 ), risulta: B = 105000 4, 000 10 4 T = 42, 00 T .

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In generale, una sostanza posta in un campo magnetico subisce una polarizzazione quasi
esclusivamente per orientamento, nel senso che le microcorrenti molecolari, comportandosi come
una spira percorsa da corrente, tendono
a disporsi in modo che il campo magnetico da esse generato
ur
sia parallelo al campo magnetico B esterno.
In particolare, le sostanze diamagnetiche tendono ad orientarsi in senso contrario al campo
esterno (il campo magnetico da esse generato parallelo al campo esterno, ma di verso opposto), le
sostanze paramagnetiche si orientano nello stesso senso del campo esterno (il campo magnetico
da esse generato parallelo al campo esterno ed ha lo stesso verso); nelle sostanze ferromagnetiche
lorientamento delle microcorrenti (nel senso del campo esterno) porta ad unesaltazione molto
sensibile del campo esterno.
uur

VETTORE INTENSITA MAGNETICA H e


uur
VETTORE INTENSITA DI MAGNETIZZAZIONE M

Si consideri un solenoide percorso da corrente I avvolto su un nucleo di materiale paramagnetico.


uur
Il campo magnetico esterno B0 polarizza il mezzo materiale (orienta il campo magnetico generato
dalle
ur microcorrenti molecolari nel senso del campo esterno), perci il campo magnetico risultante
B , allinterno del materiale, la somma di due contributi, quello della corrente di conduzione I e
quello delle correnti di magnetizzazione (le microcorrenti orientate). Il contributo delle correnti di
uur
ur
magnetizzazione direttamente proporzionale a B0 . Il campo magnetico risultante B si pu
pertanto scrivere:
ur uur
uur
B = B0 + m B0 , dove m (numero puro) detta suscettivit magnetica e caratterizza la sostanza,
il suo valore tabulato (vedi tabella 19 dellAppendice in calce al testo).
Per i materiali paramagnetici m un piccolo numero positivo che dipende dalla temperatura;
per i materiali ferromagnetici m un numero positivo molto grande, spesso maggiore di 1000;
per i materiali diamagnetici una piccola costante negativa indipendente dalla temperatura.
ur
I due contributi al campo B (quello della corrente di conduzione I e quello delle correnti di
magnetizzazione) vengono esplicitati introducendo
uur due vettori:
1) vettore intensit di campo magnetico H , che rappresenta il campo magnetico prodotto,
nella materia, dalla corrente di conduzione, uur
2) vettore intensit di magnetizzazione M , che caratterizza il materiale, in quanto
strettamente legato alle microcorrenti connesse con la natura del materiale. Essa la
grandezza che d lidea di quanto si sia magnetizzata una sostanza.
Posto:
uur
uur
uur
uur
B0 = 0 H , essendo i vettori H ed M , ovviamente, legati da una proporzionalit diretta
uur
uur
ur
( M = m H ), si pu esprimere B come:
ur
uur
uur
uur uur
B = 0 H + 0 M = 0 ( H + M ) ,
uur uur
uur
uur
Sostituendo nuovamente M con la sua espressione in funzione di H ( M = m H ) ,
si ottiene:
ur
uur
uur
uur
B = 0 ( H + m H ) = 0 H (1 + m ) .
Posto 1 + m = r , si ha:
ur
uur
ur
u
B = 0 r H = H , dove la permeabilit magnetica del mezzo materiale.

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uur
In assenza di materia, ovviamente M = 0 , quindi:
ur
uur
B = 0 H .

uur
Ma, in assenza di mezzo materiale, il campo magnetico si suole indicare solo con B0 , quindi:
uur
il vettore intensit magnetica H caratteristico del campo magnetico in presenza di mezzi
materiali.
In riferimento al solenoide, il valore del campo magnetico sullasse di esso, nel vuoto, :
B = B0 = 0 n I .
In presenza di mezzo materiale diventa:
B
Ampere spira

B=H
H = = nI
.

APPROFONDIMENTO
FERROMAGNETISMO E CICLO DI ISTERESI
Le sostanze ferromagnetiche sono sostanze per le quali r assume valori compresi tra 103 e 105 .
Esse presentano gi, a livello molecolare, un campo magnetico diverso da zero e, sottoposte ad un
campo magnetico esterno, lorientamento delle singole microcorrenti porta ad un campo magnetico
risultante molto pi elevato di quello che si avrebbe nel vuoto.
ur
uur
La relazione che lega B ad H vista per le sostanze paramagnetiche:
B = H ,

non osservata fedelmente nel caso di una sostanza ferromagnetica, in quanto, una uu
volta
r
orientate, le microcorrenti molecolari tendono a rimanere orientate anche se il campo H si
annulla, dando cos origine ad una magnetizzazione residua diversa da zero.

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Si consideri il dispositivo sotto raffigurato:


attorno ad un nucleo di ferro di forma toroidale vi sono due avvolgimenti, uno, il primario,
costituito da un solenoide in cui fluisce la corrente I fornita dal generatore, e laltro, il secondario,
in cui presente il galvanometro GB che rileva il flusso di B attraverso lavvolgimento stesso (dal
valore del flusso di B, si risale a B). La corrente I nel solenoide genera il campo magnetico H e,
attraverso la H = n I , possibile, nota I, conoscere H.
Il commutatore, presente nel dispositivo, cambia il verso della corrente nel solenoide.

GB = galvanometro che valuta


ur
il flusso di B

solenoide

avvolgimento secondario

commutatore

reostato ( per variare I e, di conseguenza, H )

amperometro

Inizialmente, a circuito aperto, essendo I = 0, anche H = 0 e B = 0.


Quando il dispositivo in funzione, il reostato permette di variare il valore dellintensit di corrente
e, di conseguenza, il valore del campo H.
Al crescere positivamente di H, anche B aumenta, ma in modo non lineare, fino a raggiungere il
valore di saturazione BS .
Al decrescere di H , anche B diminuisce, ma senza riprendere i valori precedenti, tanto che, quando
H = 0, B = Br ( Br = magnetizzazione residua).
Invertendo il verso di H (cambiando il verso della corrente attraverso il commutatore), B diminuisce
fino a B = 0 per H = H C (forza coercitiva).
Aumentando negativamente H, B aumenta negativamente fino al valore di saturazione BS' .
Diminuendo H fino a H = 0, B assume il valore B = Br ( Br = magnetizzazione residua opposta
alla precedente).
Invertendo nuovamente il verso di H (cambiando ancora il verso della corrente nel solenoide), B
diminuisce fino al valore B = 0, per H = + H C (forza coercitiva contraria alla precedente).
Si chiude il ciclo aumentando H fino a che B = BS .
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Se si rappresenta in un grafico landamento di B in funzione di H per una sostanza ferromagnetica si


ottiene:

BS
M

+ Br

HC

+HC

Br
M'
BS'

Larea compresa nel ciclo (ciclo di isteresi) fornisce una misura del lavoro speso per
magnetizzare il nucleo di ferro.
Tale lavoro si trasforma in calore, in quanto, durante il ciclo, il campione si scalda.
Il ciclo di isteresi caratterizza i vari materiali ferromagnetici.

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Campo magnetico domande aperte


1- Definisci il campo magnetico e specifica di che natura deve essere lelemento di prova.
2- Scrivi la formula che d lespressione del modulo della grandezza caratteristica del campo
ur
magnetico ( B ) nei casi particolari che conosci e, per ogni caso, specifica come sono le linee di
ur
forza e come si determinano la direzione e verso di B nei vari punti del campo.
3- Cosa esprime la forza di Lorentz? In quale caso tale forza ha valore massimo?
4- Da cosa si deduce che la forza di Lorentz non compie lavoro sulla carica?
5- Scrivi la formula che esprime, in modulo direzione e verso, la forza di Lorentz e adatta tale formula
ad un filo percorso da corrente continua.
6- Spiega in cosa consiste leffetto Hall e giungi allespressione della differenza di potenziale di Hall.
7- Come si comporta una carica in moto con velocit v se entra in un campo magnetico uniforme e
perpendicolare alla direzione della velocit?
8- Cosa si intende per forze elettrodinamiche? Dallespressione del modulo di tali forze, giungi alla
definizione di Ampre.
9- Cosa esprime la legge di Biot-Savart?
10- Enuncia il teorema di equivalenza di Ampre.
11- Cosa si intende per circuitazione del vettore intensit di campo?
12- Enuncia il teorema della circuitazione di Ampre.
13- Metti in relazione la circuitazione del vettore intensit di campo con il concetto di campo
conservativo e spiega in quale caso il campo magnetico conservativo.

ur

14- Definisci il flusso di B attraverso una superficie, scrivi la formula che esprime la grandezza
specificandone lunit di misura nel S.I.
15- Definisci il flusso autoconcatenato, scrivi la formula che esprime la grandezza e ricava,
comprensiva di unit di misura, lespressione dellinduttanza di un circuito.
16- Spiega la differenza tra sostanze diamagnetiche, paramagnetiche, ferromagnetiche.

uur

uur

17- Cosa rappresentano i vettori intensit magnetica H e intensit di magnetizzazione M ?


18- Cosa rappresenta larea racchiusa dal ciclo di isteresi?

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