7/11/2022
Argomenti
• condensatore piano riempito di dielettrico.
• Condizioni di continuità sull’interfaccia fra due dielettrici.
• Energia elettrostatica in presenza di un dielettrico.
• Caso del condensatore piano riempito con due dielettrici ad interfacce parallele
alle armature e sua rigidità dielettrica.
• Caso del condensatore piano parzialmente parzialmente riempito di dielettrico.
• Caso della sfera conduttrice carica circondata da guscio sferico dielettrico.
• Calcolo del campo elettrico di un cilindro uniformemente polarizzato.
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Q r Q
C= = = r C0 .
∆V ∆V0
~
~ = D = − σ k̂
E
e che
~ = − r − 1 σ k̂ .
P~ = 0 (r − 1)E
r
Pertanto
ρP = −∇ · P~ = 0 ,
sulla superficie inferiore del dielettrico
r − 1 r − 1
σP = P~ · n̂2 = − σ k̂ · n̂2 = σ
r r
e su quella superiore si ha una densità di carica di segno opposto (k̂ · n̂1 = −1).
Sull’interfaccia dielettrico-armatura si ha quindi la carica totale
σ
± (σ − σP ) = ± .
r
Ne segue che la “carica equivalente” su un’armatura è Q/r e che il condensatore
equivalente (senza il dielettrico fra le armature e posto alla differenza di potenziale
∆V ) ha proprio capacità C0 .
Figura 16.2. Sinistra: superficie per l’applicazione del teorema di Gauss al vettore spostamento
in prossimità dell’interfaccia fra due dielettrici; l’altezza del cilindro è da intendersi molto minore
del raggio di base. Destra: circuitazione del campo elettrico in prossimità dell’interfaccia fra due
dielettrici; i segmenti brevi del cammino di integrazione sono da intendersi di ordine superiore al
resto del cammino.
In assenza di cariche libere localizzate, per una superficie S che racchiuda un tratto di
interfaccia fra due dielettrici,
~ =0
ΦS (D) (16.1a)
~ 6= 0
ΦS (E) (16.1b)
Con riferimento al pannello sinistro in Fig. 16.2, si ha che, a meno di ordini superiori a dS,
~ ≈D
0 = ΦS (D) ~ 1 · n̂1 dS + D
~ 2 · n̂2 dS = (D⊥1 − D⊥2 )dS = 0 ∀dS ,
da cui
D⊥1 = D⊥2 , (16.3)
ossia, per dielettrici perfetti isotropi,
Con riferimento al pannello destro in Fig. 16.2, invece, a meno di ordini superiori a d~`
I
0= ~ · d~` ≈ E
E ~ 1 · d~` + E ~ = (Ek1 − Ek2 )d` = 0
~ 2 · d` ∀d` ,
da cui
Ek1 = Ek2 , (16.5)
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Ponendo tan θ1 = Ek1 /E⊥1 e tan θ2 = Ek2 /E⊥2 per le tangenti che i campi formano
con la direzione normale all’interfaccia, dalle condizioni di continuità in Eq. (16.3) e in
Eq. (16.5), per dielettrici perfetti isotropi si trova
tan θ1 r1
= . (16.7)
tan θ2 r2
Tale relazione prende il nome di legge di rifrazione delle linee di forza del campo
elettrico.
1 1 ~ dτ = 1 1
Z Z Z Z
U= ρ(~r)V (~r)dτ = ∇ · DV ~ )dτ −
∇ · (DV ~ · ∇V dτ =
D
2 V 2 V 2 V 2 V
1 1
I Z
= VD ~ · n̂dS + D~ · Edτ
~ .
2 ∂V 2 V
Per una distribuzione di carica localizzata, l’integrale di superficie finale va a zero per il
volume di integrazione che si estende all’infinito [si veda la discussione relativa all’Eq. (8.2)]
e dunque
1
Z
U= ~ · Edτ
D ~ , (16.8)
2 R3
1~ ~ 1 D2
u= D · E = E2 = . (16.9)
2 2 2
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Condensatore piano riempito con due dielettrici ad interfacce parallele alle armature
D Q
Ei = = .
i 0 ri S
Queste relazioni permettono di calcolare
Z S+
~ · d~` = E1 d1 + E2 d2 = Q d1 d2
V = E + ,
S− 0 S r1 r2
E1 = E2 .
Ei d = ∆Vi = ∆V
dove l’indice i vale 1 (2) quando si riferisce alla porzione di condensatore con il
vuoto (dielettrico) a separare le armature. Dal teorema di Coulomb
0 E1 = D1 = σ1
0 r E2 = D2 = σ2
ossia
∆V
σ1 = 0 E1 = 0
d
σ2 = r σ1 .
Infine
Q = σ1 S1 + σ2 S2 ,
Q 0 S1 0 S2 0 b 0 b
C= = + = [x + r (a − x)] = [r a + x(1 − r )] ,
∆V d d d d
ovvero il condensatore è un sistema di due condensatori in parallelo.
L’energia elettrostatica del sistema è pertanto
Q2 Q2 d 1
U= C= ,
2C 20 b x + r (a − x)
da cui
∂U Q2 d 1 − r
Fx = − = .
∂x 20 b [x + r (a − x)]2
Essendo r > 1, la forza è orientata verso le x decrescenti e pertanto favorisce
l’inserimento del dielettrico. D’altronde il dielettrico comporta un aumento della
capacità che a sua volta comporta una diminuzione dell’energia potenziale.
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1 Q
V (R1 ≤ r ≤ R2 ) = + C1 ,
4π0 r r
1 Q
V (r ≥ R2 ) = + C2 .
4π0 r
Imponendo la condizione al contorno V (∞) = 0 e la condizione di continuità per
V (r = R2 ), si ha
C2 = 0
1 Q 1 Q r − 1 Q
C1 = − = .
4π0 R2 4π0 r R2 4π0 r R2
In particolare, quindi
Q 1 r − 1
V (R1 ) = + .
4π0 r R1 R2
r − 1 Q r − 1
σP (R1 ) = −P (R1 ) = −0 (r − 1)E(R1 ) = − 2 =− σ
r 4πR1 r
r − 1 Q
σP (R2 ) = P (R2 ) = 0 (r − 1)E(R2 ) = .
r 4πR22
|Q1 | = 4πR12 |σP (R1 )| = 4πR22 |σP (R1 )|R12 /R22 = 4πR22 |σP (R2 )| = |Q2 | .
e pertanto
~ = −∇V = − ∂V k̂ = − |σP | r
− L2 + z L
2 +z
E − r 2 + 2 k̂ .
∂z 20 2
R2 + − L2 + z R2 + L2 + z
In particolare
|σP | 2L P L
~
E(0) =− 2− √ k̂ = − 1− √ k̂ .
20 2
4R + L2 0 4R2 + L2