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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

D I P A R T I M E N T O DI I N G E G N E R I A
IDRAULICA, MARITTIMA, AMBIENTALE e GEOTECNICA
IMAGE

Armida Gaion e Maria Francesca Susin

MECCANICA DEI FLUIDI


e
IDRAULICA
ESERCIZI

Febbraio 2010
Meccanica dei fluidi

2
Presentazione

Il testo raccoglie esercizi svolti durante le lezioni dei corsi di Meccanica dei
Fluidi e di Idraulica della Facoltà di Ingegneria e si propone agli studenti come
guida per la preparazione della prova scritta d’esame.
Gli esercizi risolti sono accompagnati da esercizi e temi d’esame proposto alla
risoluzione dello studente.
Gli Autori ringraziano gli studenti Davide Polo e Marco Raciti Castelli che
hanno collaborato validamente alla prima stesura del testo.
Un particolare ringraziamento è rivolto al Signor Franco De Campo per la com-
petenza e l’impegno con i quali ha provveduto alla veste tipografica definitiva del-
la dispensa.

Armida Gaion e Maria Francesca Susin

Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Marittima, Ambientale e Geotecnica


Padova, a.a. 2009-2010
Meccanica dei fluidi

2
INDICE

PRINCIPALI SIMBOLI USATI .............................................................................................. 5


CAPITOLO 1
MISURE DI PRESSIONE ...................................................................................................... 7
CAPITOLO 2
SPINTE IDROSTATICHE .................................................................................................... 17
CAPITOLO 3
MOTI A POTENZIALE ........................................................................................................ 49
CAPITOLO 4
CONSERVAZIONE DELL’ENERGIA MECCANICA (Teorema di Bernoulli) .................... 59
CAPITOLO 5
SCELTA DEL SISTEMA DI RIFERIMENTO ...................................................................... 73
CAPITOLO 6
CONSERVAZIONE DELLA QUANTITÀ DI MOTO ........................................................... 81
CAPITOLO 7
FORONOMIA ...................................................................................................................... 95
CAPITOLO 8
MOTO LAMINARE E MOTO TURBOLENTO NELLE TUBAZIONI ................................ 105
CAPITOLO 9
MOTO PERMANENTE NEI CANALI A PELO LIBERO ................................................... 173
MOTO PERMANENTE A PELO LIBERO - TEMI D'ESAME ........................................... 217
TEMI D’ESAME PROPOSTI AGLI STUDENTI ............................................................... 221
APPENDICE ...................................................................................................................... 247
Meccanica dei Fluidi

4
Principali Simboli Usati

PRINCIPALI SIMBOLI USATI

A [L2] area della superficie;


C centro di spinta;
cc coefficiente di contrazione;
d [L] diametro della condotta;
e [L] scabrezza assoluta equivalente;
E [L] energia meccanica specifica;
f numero di resistenza;
V
Fr = numero di Froude;
gh
G [MLT-2] forza peso;
G baricentro della superficie o del volume;
g [LT-2] accelerazione di gravità;
h [L] coordinata su un asse verticale, orientato positivamente ver-
so l’alto;
hi [L] coordinata del baricentro della sezione i-esima;
hp [L] prevalenza della pompa;
ks [L1/3T-1] coefficiente di Strickler;
I0 [L4] momento d’inerzia della superficie rispetto all’asse x;
IG [L4] momento d’inerzia rispetto ad un asse parallelo all’asse x e pas-
sante per il baricentro;
ln logaritmo naturale;
log logaritmo decimale;
p [ML-1T-2] pressione;
pa [ML-1T-2] 101325 Pa: pressione atmosferica a livello del mare (pari a
760 mm di mercurio);
pi [ML-1T-2] pressione sul baricentro della sezione i-esima;
pv [ML-1T-2] tensione di vapore saturo;
RH raggio idraulico della sezione;
Vd
Re = numero di Reynolds;
ν
s [MT-2] tensione superficiale;
V [LT-1] velocità media nella sezione;

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Meccanica dei Fluidi – Principali Simboli Usati

v [LT-1] velocità media (nel tempo) riferita al punto;


v i , Vi (*) [LT-1] componente i-esima (i = 1, 2, 3) della velocità (nella succes-
sione x, y, z);
z [L] coordinata sulla verticale, orientata positivamente verso il
basso.
η rendimento;
μ [ML-1T-1] coefficiente di viscosità dinamica;
v [L2T-1] coefficiente di viscosità cinematica;
ρ [ML-3] densità di massa;
τ [MT-2L-1] sforzo superficiale;

(∗)
nei capitoli 4, 5, 6, 7, 8 e 9 si fa riferimento ad una trattazione monodimensionale del
moto e, per mantenere una consuetudine espositiva, il pedice i (i = 1, 2, …) è riferito alla
numerazione delle successive sezioni normali al moto.

Nota 1:
Le misure degli angoli sono espresse in gradi sessagesimali.

Nota 2:
Sono indicate con il medesimo carattere le grandezze fisiche e le loro misure.

6
Misure di Pressione

CAPITOLO 1

MISURE DI PRESSIONE

Esercizio 1.1
a) Alla tubazione di figura, nella quale scorre acqua, è collegato un piezometro a
liquido ausiliario (mercurio); determinare il valore p A della pressione, riferito
all’asse della tubazione.
b) La pressione nel tubo viene ridotta di Δp = 4 10 4 Pa ; calcolare il nuovo va-
~
lore h del dislivello tra le superfici di mercurio nei due rami del piezometro.

Dati: γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua


γ Hg = 133× 10 3 N/m3: peso specifico del mercurio
p a = 101 10 3 Pa: valore della pressione atmosferica sulla super-
ficie libera del piezometro;
h1 = 30 cm h 2 = 20 cm

Figura 1

a) Con riferimento alla figura 1, si osserva che la superficie orizzontale di traccia


BB’ è isobara e perciò risulta:
p B = p B' . 1)
Per la legge idrostatica risulta:
p B = p A + γh1 p B ' = p a + γ Hg ( h1 + h2 ) . 2)

09/03/2011 7
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 1

Dalle relazioni 1) e 2) segue:


p A + γh1 = p a + γ Hg ( h1 + h 2 ) 3)

p A = p a + γ Hg ( h1 + h2 ) − γh1 = 164.558 10 3 Pa.

Figura 2

b) Sulla superficie isobara di divisione tra acqua e mercurio CC’ risulta:


pC = pC ' . 4)
Come conseguenza della legge idrostatica si può scrivere:
p C = p A − Δp + γ ( h1 − Δh ) 5)

p C ' = p a + γ Hg ( h1 + h 2 − 2 Δh ) . 6)

Poiché deve risultare p C = p C ' , dalle formule 5) e 6) si ottiene:

p A − Δp + γ ( h1 − Δh ) = p a + γ Hg ( h1 + h2 − 2 Δh ) ,
da cui segue:
Δh = 16 cm.
Ne deriva (osservando la figura 2):
~
h = h1 + h2 − 2 Δh = 18 cm.

8
Misure di Pressione

Esercizio 1.2
Nella figura sono rappresentate le sezioni di due tubazioni poste alla medesima
quota e nelle quali scorre acqua. Le tubazioni sono collegate da un piezometro dif-
ferenziale.
Calcolare la differenza p A − p B tra i valori di pressione riferiti all’asse delle
tubazioni. Il fluido ausiliario utilizzato è mercurio.

Dati: h = 0.15 m γ Hg = 133 10 3 N/m3


γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua

Come conseguenza della legge idrostatica, partendo dal punto B e fatto riferi-
mento ai punti A, B, C, D, E e alle relative quote, si ottiene:
p A = p B − γH + γ Hg h − γh + γH
e quindi:

( )
p A − p B = h γ Hg − γ = 18.48 × 10 3 Pa.
Osservazione
Ad equilibrare la differenza di pressione p A − p B , in definitiva, contribuisco-
no esclusivamente le due colonne di altezza h, riempite di due differenti fluidi, ac-
qua e mercurio.

09/03/2011 9
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 1

Esercizio 1.3
Due tubazioni, nelle quali scorre acqua, sono collegate dal piezometro differen-
ziale rappresentato nella figura, nel quale è utilizzato un olio come liquido ausilia-
rio. Calcolare la differenza tra i valori della pressione p A e p B , riferiti all’asse
delle tubazioni.

Dati: γ olio = 8825 N/m3


γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua
h 2 = 25 cm h3 = 90 cm

Con riferimento alla figura e come conseguenza della legge idrostatica si ottiene:
p A = p B − γ ( h1 − h 2 − h3 ) − γ olio h 2 + γ h1
e quindi:
p A − p B = h 2 ( γ − γ olio ) + h3 γ = 9070.65 Pa.

10
Misure di Pressione

Esercizio 1.4
Nel serbatoio di figura il valore della pressione (relativa) del gas è:
p gas = 0.1 atm.
Determinare l’altezza delle colonne di acqua e di mercurio, rispettivamente
h1 e h2 , necessarie per contrastare la pressione del gas.
Supponendo il tubo capillare con diametro d = 2 mm, determinare l’errore
commesso nei due casi, trascurando la risalita del liquido.

Dati: γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua


γ Hg = 133 10 3 N/m3

Atteso il valore trascurabile del peso specifico, si può ritenere costante la pres-
sione del gas in tutto il volume; con riferimento all’isobara AA’ risulta:
p A = p A ' = p gas ; 1)

per un opportuno h si può porre:


p A = γh . 2)
Dal confronto di 1) e 2) si ottiene:

p gas = γh .

09/03/2011 11
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 1

Riferiti gli indici 1 e 2 rispettivamente all’acqua ed al mercurio, si ottiene:


p gas
h1 = = 1 m,
γ

p gas
h2 = = 73.7 × 10 −3 m.
γ Hg
Qualora il tubo sia capillare, si indica con Δhi (i = 1, 2) la variazione del disli-
vello hi rispetto alla situazione considerata in precedenza. La legge di Jurin, con
riferimento all’acqua, fornisce la relazione:
Δh1 d = 31 mm2,
da cui segue:
Δh1 = 15.5 mm.
Per il mercurio si ottiene:
Δh2 d = −14 mm2,
da cui segue:
Δh 2 = −7 mm.
I valori misurati sono allora:
~
h1 = h1 + Δh1 = 1.0155 m,
~
h 2 = h 2 + Δh 2 = 0.0667 m.
Gli errori percentuali commessi, trascurando la risalita capillare, sono nei due
casi:
~
h1 − h1
E1 = 100 = 1.55 ,
h1

~
h2 − h2
E2 = 100 = 9.5 .
h2

12
Misure di Pressione

Esercizio 1.5
Si consideri la pressa idraulica ad olio di figura.
Determinare la variazione della forza F2 , che agisce sul piatto 2, necessaria
per alzare di y = 1 m il piatto 1, al quale è applicata la forza F1 . Si trascurino i
pesi dei piatti.

Dati: A1 = 50 cm2: area del piatto 1


A 2 = 5 cm2: area del piatto 2
γ o = 8825 N/m3: peso specifico dell’olio

F1 F2
Si pone: p1 = p2 = ;
A1 A2
nella condizione iniziale, essendo isobara la superficie di traccia MN risulta:
p M = p N = p1 .

Inoltre, per la legge idrostatica, risulta:

p 2 = p1 − γ o h ,

09/03/2011 13
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 1

Sollevando il piatto 1, il piatto 2 si abbassa in modo tale che le due variazioni di


volume generate dallo spostamento siano uguali (per l’incomprimibilità del fluido):
A 2 x = A1 y .
Si ottiene:
A1
x= y.
A2
Con riferimento alla figura, indicato con ~
p 2 il nuovo valore della pressione sul
piatto 2, si ottiene:
~
p1 = ~
p 2 + γh = ~
p2 + γ (h − x − y ) .
Ne segue:
~
p 2 = p1 − γ ( h − x − y ) .
Si osserva che p1 non è variata, poiché non è variata F1.
Sul piatto 2 la variazione della pressione è:
~
p2 − p2 = γ ( x + y ) .
Per la variazione dell’intensità di F2 si ottiene:
A1
ΔF2 = ( ~p 2 − p 2 ) A 2 = γA 2 y (1 + ) = 48.54 N.
A2

14
Misure di Pressione

Esercizi da risolvere
1) Un olio di peso specifico γ o = 7300 N/m3 fluisce attraverso l’ugello di figu-
ra. Determinare il valore di h, sapendo che la pressione relativa in A è di
140 kPa e che il fluido ausiliario è mercurio ( γ Hg = 133 10 3 N/m3,
h1 = 80 cm). [Risposta: h=1.160 m].

2) Con riferimento alla figura si determini il dislivello h3 , conoscendo il valore


della pressione assoluta p1 indicato dal manometro M ( p a = 101 10 3 Pa:
valore della pressione atmosferica sulla superficie libera; p1 = 88 10 3 Pa;
h1 = 40 cm; h2 = 50 cm; γ H 2 O = 9806 N/m3; γ 1 = 9300 N/m3;
γ 2 = 8530 N/m3). Nel cassone di sinistra il fluido è sovrastato da aria.
[Risposta: h3 = 1.385 m].

09/03/2011 15
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 1

3) Nel dispositivo di figura il fluido contenuto nella tubazione è acqua e il flui-


do ausiliario è mercurio ( γ H 2 O = 9806 N/m3; γ Hg = 133 10 3 N/m3,
h1 = 35 cm, h2 = 25 cm, h3 = 30 cm, h4 = 45 cm). Determinare il valore
p A della pressione assoluta nel punto A. [Risposta: p A = 180.586 kPa].

4) Nel sistema di figura determinare il valore della pressione relativa dell’aria


nel cassone chiuso ( h1 = 1.5 m, h2 = 0.7 m, γ H 2 O = 9806 N/m3,
γ 1 = 7845 N/m3). [Risposta: p aria = −4.903 kPa].

16
Spinte Idrostatiche

CAPITOLO 2

SPINTE IDROSTATICHE

Esercizio 2.1
Calcolare la spinta dell’acqua sul triangolo equilatero ABD di figura.

Dati: γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua


AB = 2 m

Nota: il piano xy è il ribaltamento, attorno all’asse y e sul piano della figura,


del piano al quale appartiene il triangolo ABD.
Con riferimento alla figura risulta, in generale:

2
z = y sin 45 = y .
2
Siano xG , yG e zG coordinate del baricentro G nel riferimento di figura. Si ot-
tiene:

3
DH = AD sin 60 = 2 = 1.732 m,
2

09/03/2011 17
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

2
yG = DH = 1.154 m,
3

2
zG = yG sin 45 = yG = 0.816 m.
2
Indicata con A l’area del triangolo ABD, risulta:
1
A= AB DH = 1.732 m2.
2
Il modulo F della spinta idrostatica è:
F = γ zG A = 13858.940 N.
Per l’ordinata del centro di spinta si ottiene:
IG
y C = yG + = 1.586 m,
AyG

essendo I G il modulo del momento d’inerzia baricentrico del triangolo equilatero:

2
A DH
IG = = 867 10 −3 m4.
6
Risulta quindi:
z C = y C sin 45 = 1.121 m.
La spinta F è ortogonale alla superficie del triangolo, ha retta di azione passante
per C ed è diretta dal fluido verso la superficie.

18
Spinte Idrostatiche

Esercizio 2.2
Determinare la spinta idrostatica F esercitata dall’acqua sulla superficie circo-
lare rappresentata in figura.

Dati: h = 5m d = 3m
γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua

Nota: il piano xy è il ribaltamento, attorno all’asse y e sul piano della figura,


del piano al quale appartiene la circonferenza.
Per l’intensità della spinta si può scrivere:

F = γzG A = 273 10 3 N,
con:
2
d sin 45 ⎛d⎞
zG = h − = 3.94 m A = π ⎜⎜ ⎟⎟ = 7.06 m2.
2 ⎝2⎠
Per l’ordinata del centro di spinta si ottiene:
IG
y C = yG + = 5.67 m,
AyG

09/03/2011 19
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

dove:

πr4 πd4
IG = = = 3.97 m4
4 64

è il momento d’inerzia del cerchio rispetto ad un asse parallelo all’asse x e passante


per il punto G; inoltre:

zG
yG = = 5.57 m
sin 45

è l’ordinata del baricentro.


La spinta F è ortogonale alla superficie circolare, ha retta di azione passante per
C ed è orientata dal fluido verso la superficie.

20
Spinte Idrostatiche

Esercizio 2.3
Dato il cassone di figura, contenente acqua, determinare il minimo valore di h*
per il quale la paratoia rettangolare di traccia AB, incernierata in B e di profondi-
tà b, è in equilibrio.

Dati: h =1m b = 1m AB = 2 m
P = 19612 N: peso della paratoia
γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua

Si ricorda la relazione tra le coordinate y e z:


z
y= = 2 z.
sin 30
Sulla paratoia agiscono due forze:
1) la forza peso P, con retta di azione verticale, passante per il baricentro G della
paratoia;
2) la spinta idrostatica F, normale alla paratoia e con centro di spinta nel punto C,
sottostante il punto G (si osservi che y C > yG !).
Condizione necessaria per l’equilibrio è che la somma dei momenti rispetto al
polo B sia nulla. Si osserva che i due momenti M P e M F hanno verso opposto,
per cui la condizione si riduce all’uguaglianza dei moduli:
MP =MF. 1)

09/03/2011 21
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

Indicati con b P e b F i rispettivi bracci si ottiene:

M P = P b P = P GB cos 30 = 16985 Nm. 2)


Poiché risulta:

(
y B = 2 h*+1 ) z G = h * + 0.5 (
yG = 2 h * + 0.5 )
1 3
A = 2m 2 ( area della paratoia ) IG = b AB ,
12

si ottiene:

( )
F = γzG A = γ h * + 0.5 2 = 9806 ( 2 h * + 1) .
E’ inoltre, per il centro di spinta C:

y C = yG +
IG
A yG
(
= 2 h * + 0.5 + ) 6 (h 1+ 0.5 ) .
*

Per il braccio b F della forza F si ottiene:

( ) (
b F = y B − y C = 2 h * + 1 − 2 h * + 0 .5 − ) 6 (h 1+ 0.5 ) = 1 − 13 (2 h + 1).
*
*

Di qui segue, per il modulo del momento della forza F:


(
M F = F b F = γ 2 h * + 1 ⎢1 −
1
⎢⎣ 3 2 h * + 1
) ( )

⎥.
⎥⎦
3)

Sostituendo 2) e 3) nella 1) si ottiene:


(
16985 = 9806 2 h * + 1 ⎢1 −
1
⎢⎣ 3 2 h * + 1
) ( )

⎥,
⎥⎦

da cui si calcola il valore di h * richiesto:

h * = 53 cm.

22
Spinte Idrostatiche

Esercizio 2.4
Dato il cassone di figura, determinare la spinta F dell’acqua, agente sulla su-
perficie inclinata ABCD, e il suo centro di spinta.

Dati: p gas = 19612 N/m2


γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua
a =1m b = 1m

Per il modulo F della spinta idrostatica sulla paratoia di area A si ottiene:

⎡ a ⎞⎤

(
F = pG A = ⎢ p gas + γ ⎜⎜ a + ⎟⎟ ⎥ AD AB = p gas + γ 1.5
2 ⎠ ⎥⎦
2
)
= 39630 N,
⎢⎣ ⎝ 3

1
con AD = e avendo indicato con pG la pressione sul baricentro G della
sin 60
paratoia e con A l’area del rettangolo ABCD.
La pressione del gas si può ritenere dovuta ad una colonna d’acqua di altezza
h * tale che:
p gas = γ h * ,

09/03/2011 23
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

da cui segue:

h ∗ = 2 m.
Per le coordinate del baricentro G si ottiene:
zG = h * +1.50 = 3.50 m,

zG 2
yG = = 3.5 = 4.04 m.
sin 60 3
Essendo il momento di inerzia della superficie ABCD, rispetto ad un asse bari-
centrico, pari a:
3
1⎛ 1 ⎞
I G = ⎜⎜ ⎟⎟ = 1283 10 −4 m4,
12 ⎝ sin 60 ⎠

si ottiene, per la coordinata y C del centro di spinta C:

IG
y C = yG + = 4.07 m.
yG S

24
Spinte Idrostatiche

Esercizio 2.5
Il serbatoio di sinistra contiene due fluidi, di peso specifico γ 1 e γ 2 , e il cas-
sone di destra contiene aria, la cui pressione è misurata da un piezometro a mer-
curio.
Calcolare le spinte Fd e Fs , esercitate da destra e da sinistra sulla paratoia
circolare di sezione BC e raggio r = 0.5 m, la loro risultante ed il suo centro di
spinta.

Dati: γ 1 = 7844 N/m3 γ 2 = 9806 N/m3 γ Hg = 133 10 3 N/m3


h1 = 1 m h2 = 5 10 −1 m Δh = 5 10 −2 m

Con riferimento al serbatoio di sinistra, per il modulo Fs della forza esercitata


sulla paratoia, si può scrivere:
Fs = γ 2 z G A , 1)

con: A = π r 2 e zG coordinata del baricentro.


Il punto M si trova sulla superficie di divisione tra i due fluidi; per utilizzare la
formula 1) si può far riferimento ad un unico fluido e ritenere la pressione p M ge-
nerata da una “equivalente” colonna di fluido con peso specifico γ 2 :

p M = γ 1 h1 = γ 2 h * .

09/03/2011 25
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

Dalle precedenti uguaglianze si ricava:


γ1
h* = h1 = 8 10 −1 m.
γ2
Segue allora, con riferimento ad una “colonna equivalente” di fluido 2:

zG = h * + h2 + r = 1.8 m.
Si ottiene:

Fs = γ 2 π r 2 zG = 13.862 10 3 N.
Si osserva che, essendo la paratoia verticale, le coordinate z e y coincidono.
Si ottiene dalla 1):

IG πr4
y C = zG + = zG + = 1.83 m,
Az G 4 π r 2 zG
con:

πr2
IG = .
4
F s agisce da sinistra verso destra.
Nel cassone di destra si ha:

p aria = p N = γ Hg Δh = 133 10 3 5 10 −2 = 665 10 2 Pa;


e quindi:

Fd = p aria π r 2 = 5.222 10 3 N.
Fd agisce da destra verso sinistra. Il centro di pressione coincide con G poiché
la spinta infinitesima su ciascuna superficie infinitesima è costante. Di fatto, calco-
lando il momento della spinta complessiva, si ottiene:

Fd y C = ∫ y p aria dA = p aria ∫ y dA = p aria yG A = Fd yG ,


A A

dalla quale segue:


y C = yG .

26
Spinte Idrostatiche

La spinta complessiva F agisce da sinistra verso destra e ha modulo:

F = Fs − Fd = 8.640 10 3 N.
La posizione del centro di spinta di F si ottiene dalla condizione di equilibrio
dei momenti rispetto al baricentro G. Detta b la distanza di G dalla retta di azione di
F si ottiene:
( )
Fs y C − yG − Fd 0 = Fb ,
e quindi:

b=
Fs
F
( )
y C − yG = 48 10 −3 m.

09/03/2011 27
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

Esercizio 2.6
Due serbatoi adiacenti contenenti entrambi acqua salata sono collegati per
mezzo di una paratoia a ventola quadrata di lato l che può ruotare attorno ad un
asse orizzontale passante per il suo baricentro G.
Calcolare il momento delle spinte sulla paratoia dovute alla presenza dei due
fluidi.
Ricalcolare il momento delle spinte, dopo aver ipotizzato che alla destra il ser-
batoio contenga acqua dolce.

Dati: ρ s = 1025 Kg/m3: densità dell’acqua salata


ρ d = 1000 Kg/m3: densità dell’acqua dolce
h A = 1.2 m hB = 1 m l = 1m

Figura 1

Si osserva (figura 1) che, avendo i due fluidi il medesimo peso specifico, risul-
tano congruenti i due angoli α e β di figura ottenuti dalla costruzione del diagram-
ma delle spinte (α = β = arctgγs – γs: peso specifico dell’acqua salata); dall’analisi
di detti diagrammi si deduce che i contributi di spinta, rappresentati in sezione dai
due triangoli MNP e M’N’P’, sono opposti e si compensano; la spinta residua, rap-
presentata in sezione dai due rettangoli QRPN e M’P’RQ, ha centro di spinta nel
baricentro G e quindi momento nullo.
Sostituendo il fluido di destra con acqua dolce (peso specifico ρ d ) e operando
una analoga scomposizione si osserva (figura 2) che:

1) la spinta relativa ai due rettangoli ha centro di spinta ancora in G, per cui non
dà momento;
2) le spinte relative ai due triangoli hanno la medesima retta d’azione e diverso

28
Spinte Idrostatiche

modulo.

Figura 2

Risulta, per i moduli delle spinte:


l 2 l 2
F2 s = γ s l F2 d = γ d l
2 2
e, per i relativi bracci rispetto alla cerniera G:
l l l
b2 s = b2 d = − = .
2 3 6
Per il modulo del momento M si ottiene:

l l3 gl 4
M = F2 s b2 s − F2 d b2 d = (γ s − γ d ) = (ρ s − ρ d ) = 20.42 Nm (antiorario).
6 2 12

09/03/2011 29
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

Esercizio 2.7
Determinare la spinta F dell’acqua sulla superficie cilindrica AB, di raggio r e
di profondità b, rappresentata in sezione nella figura.

Dati: r = 1m b = 1m h = 2m

Imponendo la condizione di equilibrio del fluido contenuto nel semicilindro si


ottiene:
G+S+F=0 1)
dove:
G: peso del fluido contenuto nel semicilindro;
S: spinta idrostatica esercitata dall’esterno sulla superficie piana di contorno AB;
F: spinta esercitata dalla parete semicilindrica sul fluido (opposta alla spinta
esercitata dal fluido sulla parete).

Dall’ equazione 1) si deduce:


-F= G + S.

Si osserva che G e S sono equiverse e allineate sulla medesima verticale, poiché


entrambe agiscono sulla verticale per i baricentri, rispettivamente del semicilindro
e del parallelepipedo.

30
Spinte Idrostatiche

Risulta, per i moduli delle forze:

γπr 2
G= b = 15403 N,
2

S = γh 2 rb = 39224 N.
Si ottiene quindi:
F = G + S = 54627 N.

La forza F’= -F è verticale, rivolta verso il basso e rappresenta la spinta eserci-


tata dall’acqua sulla superficie cilindrica.

09/03/2011 31
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

Esercizio 2.8
Determinare la spinta S dell’acqua sul fondello cilindrico di figura, di profon-
dità b = 2 m. Il fluido ausiliario, nel piezometro, è mercurio.

Dati: γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua


γ Hg = 133 10 3 N/m3: peso specifico del mercurio
h1 = 4 m Δh = 22 10 −2 m h2 = 1 m r = 1m

Tutte le spinte elementari sull’arco AB sono radiali. Le loro componenti oriz-


zontali sono simmetriche rispetto alla verticale per O e si elidono. La risultante è
quindi verticale e ha retta di azione passante per O. Dalla lettura del piezometro si
ottiene:
p aria = γ Hg Δh − γh1 = γ Hg 0.22 − γ 4 = −9964 Pa.

Per individuare la quota a pressione relativa nulla si calcola h * con la condizio-


ne:

p aria = γh * ;
si ottiene:
p aria
h* = = −1.016 m.
γ
La spinta S è data da:

32
Spinte Idrostatiche

S = S1 + F A , 1)

dove S 1 è la spinta idrostatica sulla superficie piana di traccia AB e F A è la spinta


archimedea sul semicilindro immerso. Per il modulo di F A si ottiene:

πr2
FA = γ W = γ b = 30.806 10 3 N,
2
dove W è il volume del semicilindro. Inoltre indicate con A f l’area della superfi-
cie piana per AOB che delimita il semicilindro, con p f il valore della pressione su
di essa distribuita, con z la coordinata verticale, calcolata a partire dalla quota alla
quale la pressione relativa è nulla, si ottiene:

S1 = p f A f = γ z f ( 2 rb ) = γ ( h1 + h2 + r + h * ) 2 rb = 195.492 10 3 N.
F A è orientata verso l’alto e S 1 verso il basso.
Si calcola il modulo della spinta S:

S = S 1 − F A = 164.686 10 3 N. 2)
La spinta S è verticale, orientata verso il basso, come segue dalle formule 1) e
2).

09/03/2011 33
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

Esercizio 2.9
Determinare la spinta S dell’acqua sulla superficie semisferica di diametro
d = 2 m.

Con riferimento alla semisfera immersa in acqua risulta:

S = S1 + F A 1)
dove:
S : spinta dell’acqua sulla superficie semisferica;
S1 : spinta idrostatica sulla superficie circolare di diametro BC;
F A : spinta di Archimede sulla semisfera.

Indicato con W il volume della semisfera e con A l’area del cerchio di diametro
d, si possono calcolare i moduli delle forze:
3
2 ⎛d⎞
F A = γW = γ π ⎜⎜ ⎟⎟ = 20.534 10 3 N,
3 ⎝2⎠

2
⎛d⎞
S1 = γzG A = γ 3 sin 60π ⎜⎜ ⎟⎟ = 80.040 10 3 N.
⎝2⎠
F A è verticale, mentre S1 è ortogonale alla superficie piana BC. Applicando il

34
Spinte Idrostatiche

teorema del coseno al triangolo costruito con S , S1 e F A si ottiene, per il modu-


lo della spinta S :

S= F A 2 + S1 2 − 2 F A S1 cos 60 = 72 10 3 N.

Indicato con α l’angolo tra le direzioni di F A e di S , dal teorema dei seni, ap-
plicato al medesimo triangolo, si ottiene:
S1 S
= ,
sinα sin 60
da cui:
⎛ 3S 1 ⎞
α = arcsin ⎜ ⎟ = 74.31° .
⎜ 2S ⎟
⎝ ⎠

09/03/2011 35
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

Esercizio 2.10
Il cassone di figura 1 contiene un olio. Determinare il valore di Δh necessario
affinché la spinta dell’olio contenuto nel cassone sul fondello semisferico CB, di
raggio r, sia verticale.
Determinare inoltre entità e verso della spinta.

Dati: γ o = 8335 N/m3: peso specifico dell’olio


r =1 m

Figura 1

Si osserva che tutte le spinte sulla paratoia sono radiali e anche la risultante do-
vrà quindi avere retta di azione per il punto G, centro della circonferenza.
Si pone:
S : spinta del fluido sulla superficie semisferica CB;
S1 : spinta idrostatica sulla superficie diametrale piana CB;
F A : spinta di Archimede sul volume racchiuso dalla semisfera e dalla superfi-
cie diametrale piana CB.
Risulta:
S = S1 + F A . 1)

Si osserva che F A è verticale; dalla 1) segue che, affinché S sia verticale, S1


deve essere verticale, e pertanto deve annullarsi la sua componente orizzontale:
S 1 cos 30 = 0 ovvero S1 = 0 .

36
Spinte Idrostatiche

D’altra parte, con il solito significato di zG (affondamento del baricentro) e di


A (area della superficie premuta) si può scrivere:
S 1 = γ o zG A . 2)

S1 è nulla solo se zG = 0 . Deve quindi essere soddisfatta la condizione:

zG = Δh + 0.5 = 0 ,
da cui segue:
Δh = − 0.5 m.
Dalla 1) segue inoltre:
S = FA ,
con:

1⎛ 4 3 ⎞
FA = γ ⎜ πr ⎟⎟ = 17457 N.
2 ⎜⎝ 3 ⎠
La retta di azione di FA è la verticale per C1, baricentro della semisfera.
Si osserva che, sulla corda CB, la pressione è nulla in G, negativa su CG e posi-
tiva su BG, con valori opposti in punti simmetrici rispetto a G. Tale distribuzione di
pressione genera una coppia di forze, F e - F , il cui momento contribuisce
all’equilibrio del sistema. Ne viene che il sistema di forze su AB equivale a FA,
con retta di azione per C1, baricentro della semisfera, e alla suddetta coppia.
Tale sistema è d’altra parte equivalente ad F A' , verticale, con retta di azione per
G, equiversa a F A e di eguale modulo. F A' ha momento nullo rispetto a G.

Verifica - Risulta, per il modulo F delle forze che compongono la coppia:


F = pG ' A ' = γ o zG ' A ' ,
dove G’ è il baricentro del semicerchio di traccia CG, perpendicolare al piano della
figura, e A’ è la sua area. E’ inoltre:

πr 2
A '=
2

zG ' = yG ' sin 30

09/03/2011 37
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

4r
yG ' =

4r πr2
F = γ o zG ' A' = γ o sin 30 = 2778 N,
3π 2

IG ' 4 r 3r ⎛ π 8 ⎞
y C ' = yG ' + = + ⎜⎜ − ⎟ = 0.589 m.
A ' yG ' 3π 2 ⎝ 8 9π ⎟⎠
C’ è il centro di spinta della forza F e inoltre:

⎛π 8 ⎞
I G ' = r 4 ⎜⎜ − ⎟⎟ ,
⎝ 3 9π ⎠

M F = 2 Fy C ' = 3273 Nm (momento della coppia -antiorario-),

3
M FA = FA r sin 30 = 3273 Nm (momento -orario- della forza di Archimede FA
8
rispetto al punto G).

Figura 2

Il momento della coppia è opposto al momento di F A rispetto a G; il sistema


costituito dalla coppia F - F e da F A , con retta di azione passante per il punto C1
è equivalente a F A' , con retta di azione passante per il punto G.

38
Spinte Idrostatiche

Esercizio 2.11
Con riferimento al cassone pieno d’acqua di figura, calcolare modulo e verso
della minima forza che mantiene chiusa la valvola semisferica BC, incernierata
in B .

pM
Dati: = 1 m: pressione misurata dal manometro M
γ
γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua

In analogia con il bilancio 1) espresso nell’esercizio 2.10 e con il medesimo si-


gnificato dei simboli si può scrivere:
S = S1 + F A . 1)
Poiché le spinte elementari dell’acqua sulla superficie curva BC sono radiali e
quindi hanno rette di azione passanti per O , anche la spinta S ha retta di azione
passante per O.
Il modulo di S1 si calcola dalla relazione:

S1 = p O A,
avendo indicato con p O il valore della pressione sul baricentro del cerchio di dia-
metro BC e di area A.

09/03/2011 39
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

La pressione indicata dal manometro consente di calcolare la quota a pressione


nulla:

~ pM
p M =γ ~
z da cui segue z= = 1 m.
γ

Il baricentro O sovrasta di 1 m il manometro e quindi si trova alla quota alla


quale la pressione è nulla:

pO = γ z O = 0 ;

di conseguenza è nulla la spinta S1 :

S1 = p O A = 0 .

Indicato con W il volume della semisfera, dalla 1) si ricava, per il modulo della
spinta S:

2 3
S = FA = γ W = γ π r = 58.089 10 3 N.
3
La spinta dell’acqua sulla valvola è quindi verticale, con retta di azione passante
per O e modulo pari al modulo di F A .
La minima forza F necessaria per equilibrarla deve avere retta di azione pas-
sante per C (cosicché sia massima la distanza da B), essere inclinata di 45° rispetto
alla verticale, e avere modulo tale da equilibrare il momento M di S rispetto a B.

M = S BO ' = F BC .
Si ottiene:
BO '
F= S = 20.538 10 3 N.
BC

40
Spinte Idrostatiche

Esercizio 2.12
Determinare il minimo valore di Δh necessario affinché il tappo conico chiuda
il cassone contenente acqua, supponendo trascurabile il peso del tappo. Il fluido
ausiliario nel piezometro è olio.

Dati: γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua


γ o = 8825.4 N/m3: peso specifico dell’olio
h1 = 1 m h2 = 1 m

La condizione limite che fornisce il minimo valore di Δh è data dall’annullarsi


della spinta idrostatica S sulla superficie immersa del tronco di cono. La spinta S
si calcola dal bilancio:
S = S1 + F A ,

con:
S1 : spinta idrostatica sulla base BC;
F A : spinta archimedea sul tronco di cono immerso, di volume W.

09/03/2011 41
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

Imponendo l’annullarsi della spinta S si ottiene, per i moduli delle forze:


S1 = F A . 1)
D’altra parte risulta:

S1 = p f π r 2 , 2)

avendo indicato con p f il valore della pressione sul fondo del cassone:

p f = p aria + γh1 = γ o Δh + γh1 .


Sostituendo nella 2) si ottiene:

S1 = ( γ o Δh + γh1 ) π r 2 . 3)
E’ inoltre:
F A = γW .
Per la similitudine tra i coni , indicato con W1 il volume del cono maggiore, ed
essendo R = 2 r , si ottiene:

W = W1 − W1 = πR 2 (h1 + h 2 ) = πR 2 ,
1 7 7
8 8 12

e quindi:

7
FA = γ πR 2 . 4)
12
Sostituendo le formule 3) e 4) nella 1) si ottiene:
7
( γ o Δh + γh1 ) π r 2 = γ π (2r )2 ,
12

7
γ o Δh + γh1 = γ ,
3

4 γ
Δh = = 1.48 m.
3γo

42
Spinte Idrostatiche

Esercizio 2.13
Ripetere l’esercizio precedente sostituendo il tappo conico con la valvola cilin-
drica di raggio r e profondità b, indicata in figura.

Dati: r = 0 .5 m b = 1m h =1m
γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua
γ o = 8825.4 N/m3: peso specifico dell’olio

Con il medesimo bilancio dell’esercizio precedente e riprendendo analoghi sim-


boli si ottiene:
F A = S1 . 1)

Per il modulo della spinta archimedea F A risulta:

F A = γW , 2)
dove W è il volume della valvola assegnata:

3 r2
W = πr 2 b + b.
4 2

Indicata con p f la pressione sul fondo del cassone e con A l’area del rettangolo
intersezione della valvola con il fondo del cassone, si ottiene:

S1 = p f A, 3)

09/03/2011 43
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

A= 2rb ,

p f = γ o Δh + γh .
Sostituendo 2) e 3) in 1) si ottiene:
⎛3 1⎞
2rb (γ o Δh + γh ) = γ ⎜⎜ π + ⎟⎟ r 2 b .
⎝4 2⎠

Risolvendo per Δh si ottiene:

γ ⎡⎛ 3 1⎞ r ⎤
Δh = ⎢ ⎜⎜ π + ⎟⎟ − 1⎥ = 0.011 m.
γo ⎢⎣ ⎝ 4 2 ⎠ 2 ⎥⎦

44
Spinte Idrostatiche

Esercizi da risolvere

1) Trascurando il peso della struttura, calcolare il valore di l necessario affinché il


sistema di figura resti in equilibrio. [Risposta: l = 5.49 m].

2) La paratoia cilindrica di figura ha profondità b = 1.5 m. Supponendo la paratoia


incernierata in A, determinare la minima forza F che si deve applicare in B,
normalmente alla corda AB, affinché la paratoia resti chiusa.
[Risposta: F = 33119 N].

09/03/2011 45
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

3) La paratoia CAB di larghezza unitaria, incernierata in C e di peso trascurabile,


divide i due serbatoi realizzando la tenuta in D. Determinare il valore della pres-
sione p del gas necessaria affinché l’angolo α sia pari a 10° Si trascurino gli at-
triti. La parte curva BDA della paratoia è un arco di circonferenza di raggio r =
0.30 m. Il serbatoio di destra contiene acqua.
[Risposta: p gas = 1931.405 Pa].

4) Determinare il valore della pressione del gas ( p gas ) nell’ipotesi che la compo-
nente orizzontale della spinta sulla superficie semicilindrica di figura, di pro-
fondità unitaria, sia nulla. Si determini inoltre la componente verticale della
spinta ( Fv ) ed il suo verso. [Risposta: p gas = −4903 Pa, Fv = 15403.23 N].

46
Spinte Idrostatiche

5) Determinate il modulo e la direzione della spinta F esercitata dall’acqua sulla


valvola prismatica avente la profondità di 1 m.
(Nella figura le dimensioni sono date in metri). [Risposta: F = 3898.58 N].

6) Nel serbatoio di figura, a tenuta, è praticata sul cielo un’apertura semicircolare


chiusa da un tappo semiconico di altezza h = 3 m.
Determinare il minimo valore di Δh necessario affinché il tappo si mantenga
nella posizione indicata. [Risposta: Δh = 87.5 cm].

7) Determinare la spinta sulla superficie ABCDE (di spessore trascurabile) di pro-

09/03/2011 47
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 2

fondità unitaria. [Risposta: Fo = 15.7 kN (spinta orizzontale), Fv = 29.56 kN


(spinta verticale)].

48
Moti a Potenziale

CAPITOLO 3

MOTI A POTENZIALE

Esercizio 3.1
Con riferimento ad un moto piano irrotazionale, calcolare l’espressione delle
componenti della velocità e della funzione di corrente, assegnata la funzione po-
( )
tenziale φ = a x 2 − y 2 .

Indicata con Ψ la funzione di corrente, si può scrivere:


∂Φ ∂Ψ
v1 = = 2 ax =
∂x ∂y

∂Φ ∂Ψ
v2 = = −2 ay = − ,
∂y ∂x
ovvero, per le derivate di Ψ (x,y):
∂Ψ
= 2 ay
∂x

09/03/2011 49
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 3

∂Ψ
= 2 ax .
∂y
Integrando si ottiene:
∂Ψ
Ψ =∫ dx = 2 axy + c1 ( y )
∂x

∂Ψ
Ψ =∫ dy = 2 axy + c 2 ( x ) .
∂y
dove c1 non dipende dalla variabile x e c 2 non dipende dalla variabile y.
Dal confronto delle due precedenti espressioni si ottiene l’espressione di Ψ :
Ψ = 2 axy + c ,
con c indipendente da x e da y. Si osserva che le linee di corrente sono iperboli
equilatere aventi per asintoti gli assi cartesiani.

50
Moti a Potenziale

Esercizio 3.2
(
E’ assegnato il moto v v1 , v 2 : )
v1 = 2 (1 − y 2 ) v2 = 0 ,

nella striscia:

⎧ − ∞ < x < +∞
⎨ .
⎩ − 1 ≤ y ≤ 1

Si chiede se il moto è irrotazionale. Trovare l’espressione della funzione di cor-


rente.

Indicati con i , j , k i versori degli assi cartesiani, risulta:

rot v = ∂ z v 2 j − ∂ y v1 k = − 4 yk .
Non essendo nullo rot v , il moto non è a potenziale. Dalle relazioni

∂Ψ
v1 = 1)
∂y

∂Ψ
v2 = − =0, 2)
∂x
si può calcolare, per integrazione, l’espressione della funzione ψ . Dalla 1) si ottie-
ne:
∂Ψ 2
Ψ =∫ dy = ∫ 2 (1 − y 2 ) dy = 2 y − y 3 + c1 ( x ) . 3)
∂y 3

09/03/2011 51
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 3

Dalla 2) si ottiene:

∂Ψ
Ψ =∫ dx = c 2 ( y ) . 4)
∂x
La costante c1 può dipendere da x ma non da y; la costante c 2 può dipendere
da y ma non da x. In definitiva, dal confronto delle espressioni 3) e 4) per la fun-
zione di corrente Ψ , si ottiene:
2
Ψ = 2 y − y3 + c ,
3
con c indipendente da x e da y, ovvero costante.

52
Moti a Potenziale

Esercizio 3.3
Un getto d’acqua investe ortogonalmente un diedro retto. Considerando il moto
piano a potenziale e sapendo che nel punto P la pressione è di 0.2 Pa e la velocità
di 2 m/s, calcolare la spinta sul tratto OA di parete. Ricavare l’espressione della
funzione di corrente.

Dati: a = 40 cm b = 20 cm

Con riferimento al contorno assegnato si può scrivere, per la funzione potenziale Φ :

(
Φ (x , y ) = a x 2 − y 2 )
e quindi, per le componenti della velocità v1 e v 2 :

v1 = 2 ax

v 2 = −2 ay .
Nel punto P risulta:

4 = v 2 = v12 + v 22 = 80 a 2 10 −2
e quindi:

a = 5.
L’energia meccanica specifica:

p v2
E = +h+ , 1)
γ 2g

09/03/2011 53
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 3

nel punto P assume il valore:


0.2 4
+ 0.2 + = 0.404 m. 2)
9806 19.6
Tale valore è costante in tutti i punti del campo. Per i punti sulla lastra è h=0; da
1) e 2) si ottiene:

p v2
= 0.404 − .
γ 2g
Per il modulo F della spinta specifica (ovvero espressa per unità di profondità
della parete) è quindi:

0.4 ⎛ 0.4
0.4 2 ⎞ ⎛ 3 ⎞
⎜ 0.404 − 20 x ⎟ dx = γ ⎜ 0.404 x − 10 x ⎟ = 1371.32 N/m.
F= ∫ p dx =γ ∫ ⎜ 19.6 ⎟ ⎜ 3 9.806 ⎟⎠
0 0 ⎝ ⎠ ⎝ 0

54
Moti a Potenziale

Esercizio 3.4
Una circonferenza avente il raggio di 1 m è investita da una corrente d’acqua
con velocità U = 2 m/s. Esprimere il potenziale del moto irrotazionale intorno alla
medesima circonferenza che da luogo ad una portanza di 10 4 N. Calcolare il valo-
( )
re della velocità nel punto A 0 , 1m . Si consideri il sistema di riferimento con
l’origine nel centro della circonferenza e l’asse x nella direzione della velocità U.

Dal teorema di Kutta-Joukowsky, indicato con P il modulo della portanza sul


profilo e con C la circolazione intorno al profilo, risulta:
P = ρCU ,
ovvero:

10 4 = 10 3 C 2 da cui C = 5.
Il potenziale complesso del campo di moto ha quindi l’espressione:

⎛ a2 ⎞
w( z ) = U ⎜ z + ⎟ + i C 1 = 2 ⎛⎜ z + 1 ⎞⎟ + i 5 1 .
⎜ z ⎟ 2π z ⎜ 4 z ⎟⎠ 2π z
⎝ ⎠ ⎝

Per il calcolo della velocità v ( v1 , v 2 ) si ricorda che :

dw
= v1 − iv 2 .
dz
Nel nostro caso, e con riferimento al punto A, risulta:

09/03/2011 55
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 3

dw ⎛ 1 ⎞ 5 1
= 2 ⎜⎜ 1 − ⎟+i
⎟ 2π 2 ,
dz ⎝ 4z2 ⎠ z

dw ⎛ 1⎞ 5
= 2 ⎜⎜ 1 + ⎟⎟ + i
dz A ⎝ 4 ⎠ 2π
e quindi:
v1 = 2.5 m/s,

5
v2 = − = 0.796 m/s.

56
Moti a Potenziale

Esercizi da risolvere
1) Si consideri il moto di un fluido in un diedro retto. Il moto è caratterizzato
( )
dal potenziale Φ = 4 x 2 − y 2 . Determinare le componenti e il modulo
della velocità nel punto P(1, 1) (le dimensioni sono espresse in metri).
[Risposta: v1 = 8 x; v2 = −8 y; V ( P ) = 11.31 m/s].

2) In un riferimento cartesiano ortogonale xy si consideri il moto entro un


condotto caratterizzato dalle equazioni:
(
v1 = 2 1 − y 2 )
v2 = 0
- Si chiede se il moto è rotazionale. [Risposta: è rotazionale].

- Trovare l’espressione della funzione di corrente ψ .


2 3
[Risposta:ψ = 2 y − y + c ].
3

09/03/2011 57
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 3

58
Conservazione dell’Energia Meccanica (Teorema di Bernoulli)

CAPITOLO 4

CONSERVAZIONE
DELL’ENERGIA MECCANICA
(Teorema di Bernoulli)

Esercizio 4.1
Nell’ipotesi di moto permanente e fluido perfetto, determinare la portata con-
vogliata e l’andamento della linea piezometrica. Il livello del serbatoio è costante
e il fluido è acqua.

Dati: d 0 = 150 cm d 1 = 60 cm d 2 = 80 cm

La distribuzione della portata si ottiene dal teorema di Bernoulli, confrontando


le sezioni 0 e 1 e le sezioni 0 e 2; riferiti gli indici 0, 1 e 2 alle sezioni corrispon-
denti, si ricava:

p0 V0 2 p1 V2
+ h0 + = + h1 + 1 1)
γ 2g γ 2g

p0 V0 2 p 2 V 2
+ h0 + = + h2 + 2 2)
γ 2g γ 2g

09/03/2011 59
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 4

V 0 , V1 e V 2 sono i valori di velocità media nella sezione; i valori della pressione p


e della quota h sono riferiti al baricentro della sezione. Si ricorda che, in assenza di
p
curvatura delle linee di corrente, la quota piezometrica + h è costante in tutti i
γ
punti della sezione normale alle linee di corrente. Poiché p 0 = V 0 = 0 , da 1) e 2)
si ottiene:

V1 = 2 g ( h0 − h1 ) = 7.67 m/s,

V 2 = 2 g ( h0 − h2 ) = 8.85 m/s.
Seguono i valori delle portate:

πd 1 2 π 0 .6 2
Q1 = V1 = 7.67 = 2.17 m3/s,
4 4

πd 2 2 π 0 .8 2
Q2 = V2 = 8.85 = 4.42 m3/s,
4 4

e quindi la portata complessiva:

Q = Q1 + Q 2 = 6.59 m3/s: portata a monte della biforcazione.

La linea dell’energia è orizzontale, poiché l’energia meccanica specifica è per


ipotesi costante. Per tracciare le linea piezometrica, ricordando che essa è parallela
alla linea dell’energia e dista da questa di un tratto pari a V 2 / 2 g , si determina il
carico cinetico nei diversi tratti di tubazione, dopo aver calcolato i valori di velocità
media:

Q
V0 = = 3.72 m/s,
A0

Q2
V0 ' = = 2.50 m/s.
A0

60
Conservazione dell’Energia Meccanica (Teorema di Bernoulli)

Quest’ultimo è il valore della velocità media nella tubazione di diametro d 0 , a


valle della biforcazione. Si ottiene, per i carichi cinetici:

V0 2
= 706 10 −3 m,
2g

V0 ' 2
= 319 10 −3 m,
2g

V1 2
= 3 m,
2g

V2 2
= 3.99 m.
2g

Si ottengono gli andamenti rappresentati in figura. Si può osservare che, a valle


della biforcazione e del restringimento di sezione, la linea piezometrica coincide
con l’asse della tubazione nella sezione di sbocco in atmosfera.

09/03/2011 61
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 4

Esercizio 4.2
Nel sifone di figura, trascurando le dissipazioni di energia, determinare la por-
tata massima convogliata e il valore massimo del dislivello Δh indicato in figura e
necessario affinché in nessun punto della condotta si verifichi il fenomeno di cavi-
tazione. Il diametro della tubazione è d = 0.1 m; il fluido è acqua.
Come si può evitare il fenomeno della cavitazione nell’ipotesi che il valore del
dislivello Δh superi il valore massimo calcolato? Si prenda in esame il caso
Δh = 8 m.

Nella figura la sezione 2 è una qualunque sezione del tratto orizzontale di tuba-
zione, dove la quota fisica è massima (e quindi la pressione raggiunge i valori mi-
nimi); in tale sezione il punto nel quale la pressione è minima è il punto di massima
quota, ovvero il punto S.
Si fa riferimento a valori di pressione assoluta e si confrontano un punto sul pe-
lo libero del serbatoio e il punto S; dal teorema di Bernoulli segue:

pa p s min Vs 2
+ h0 = + hs + . 1)
γ γ 2g
Si osserva che la coordinata h può venire espressa rispetto ad un riferimento ar-
bitrario, poiché i risultati dipendono solo da differenze di quota. Dalla 1) si ricava:

Vs 2 pa p s min
= + (h0 − h s ) − .
2g γ γ

62
Conservazione dell’Energia Meccanica (Teorema di Bernoulli)

min
Poiché la tensione di vapore saturo p s a 20°C è pari a 2353 Pa, dalla rela-
zione precedente si ricava:
V s = 10.95 m/s,
da cui si calcola:

Q = A s V s = 86 10 −3 m3/s.

Il dislivello massimo Δh si ottiene dal bilancio dell’energia tra il pelo libero del
serbatoio e la sezione di sbocco:

Vs 2
h0 = h1 +
2g
e quindi:

Vs 2
Δh = h0 − h1 = = 6.09 m. 2)
2g

Allorchè Δh = 8 m, per evitare la cavitazione è necessario ridurre la portata e


per far questo si può rastremare l’ugello in modo tale che, indicata con Vu la velo-
cità media allo sbocco, risulti (cfr. 2)):

Vu 2
= 8 m.
2g
Si ottiene:
Vu = 12.55 m/s.
D’altra parte, per l’equazione di continuità, si può scrivere:
Q = A u Vu = A c V c = A s V s ,

dove:
A u : area della sezione di sbocco,
A c : area della sezione della condotta,
Vc : valore della velocità media in condotta.

Si ottiene:

09/03/2011 63
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 4

Q
Au = = 685 10 −5 m2,
Vu
dove:

du 2
Au = π .
4
Si ottiene quindi:
d u = 9.3 cm.

64
Conservazione dell’Energia Meccanica (Teorema di Bernoulli)

Esercizio 4.3
Nell’ipotesi di fluido perfetto e moto permanente calcolare la portata
dell’acqua che scorre nel venturimetro di figura. Nel piezometro differenziale il
fluido ausiliario utilizzato è il mercurio.

Dati: d 1 = 300 mm d 2 = 150 mm Δh = 36 cm

γ Hg = 133 10 3 N/m3 γ = 9806 N/m3

Per il teorema di Bernoulli, dal confronto delle sezioni 1 e 2 e con un riferimen-


to arbitrario per le quote h, si ottiene:

p1 V1 2 p2 V2 2
+ h1 + = + h2 + . 1)
γ 2g γ 2g

09/03/2011 65
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 4

( )
Per la costanza della portata Q1 = Q 2 = Q , si ottiene:
2
V1 ⎛ d 2 ⎞
=⎜ ⎟ . 2)
V 2 ⎜⎝ d 1 ⎟⎠
Dalla lettura del piezometro differenziale si ottiene:
p1 + γh1 = p 2 + γ (h 2 − Δh ) + γ Hg Δh ,
e si ricava:

⎛ p1 ⎞ ⎛ p2 ⎞ γ Hg −γ
⎜ ⎟−⎜ ⎟ = Δh
⎜ γ + h1 ⎟ ⎜ γ + h2 ⎟ γ
. 3)
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Dalle equazioni 1), 2) e 3) si ottiene per sostituzione:

V 2 2 − V1 2 ⎛ p1 ⎞ ⎛ p2 ⎞
= ⎜⎜ + h1 ⎟⎟ − ⎜⎜ + h2 ⎟,

2g ⎝ γ ⎠ ⎝ γ ⎠

⎡ 4⎤
γ Hg − γ
V2 2 ⎢ ⎛ d 2 ⎞ ⎥
1 − ⎜⎜ ⎟⎟ = Δh ,
2 g ⎢ ⎝ d1 ⎠ ⎥ γ
⎣ ⎦

2 gΔh γ Hg − γ
V2 = = 9.74 m/s.
⎛ d2 ⎞
4 γ
1 − ⎜⎜ ⎟⎟
⎝ d1 ⎠
In definitiva:
2
⎛d ⎞
Q = V 2 π ⎜⎜ 2 ⎟⎟ = 172 10 −3 m3/s.
⎝ 2 ⎠

66
Conservazione dell’Energia Meccanica (Teorema di Bernoulli)

Esercizio 4.4
Una pompa deve produrre un getto verticale che raggiunga
l’altezza h = 20 m.
Trascurando le perdite di carico, calcolare la portata Q e la potenza
assorbita dalla pompa

Dati: d = 5 cm: diametro dell’ugello (sezione 1)


η = 0.75 : rendimento della pompa

Il carico cinetico posseduto dall’acqua nella sezione 1 si trasforma in energia


potenziale nella sezione 2. Si applica il teorema di Bernoulli confrontando le sezio-
ni 1 e 2 e si ottiene:

V1 2 V 2
h1 + = h2 + 2 .
2g 2g
Osservato che V 2 = 0 e h2 − h1 = h = 20 m, dal bilancio precedente si può
calcolare:

V1 = 2 g h = 19.81 m/s.

09/03/2011 67
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 4

Si ottiene il valore della portata:

d2
Q = V1 A1 = V1π = 389 10 − 4 m3/s.
4
La potenza utile Pu fornita dalla pompa di prevalenza h p ha l’espressione:

Pu = γQh p .
Dal bilancio dell’energia meccanica specifica E tra il pelo libero del serbatoio e
la sezione 2, dopo aver supposto trascurabili le perdite di carico, si ottiene:
E0 + h p = E2 ,
e quindi:
( )
h p = E 2 − E o = 2 + 1 + h = 23 m.
Si ottiene infine, per la potenza assorbita dalla pompa Pa :

Pu γQh p
Pa = = = 11.7 kW.
η η

68
Conservazione dell’Energia Meccanica (Teorema di Bernoulli)

Esercizio 4.5
Assegnate la pressione p 0 e la velocità U nella regione indisturbata a monte,
cacolare la spinta sulla lastra sottile orizzontale, larga 2 L e di profondità b,
b>> 2 L (moto bidimensionale), del getto che la investe ortogonalmente.

Scelto il sistema di riferimento xy di figura, si può esprimere il potenziale della


velocità nella forma:

( )
Φ (x , y ) = a x 2 − y 2 ,
si ricava:
∂Φ ∂Φ
v1 = = 2 ax v2 = = −2 ay . 1)
∂x ∂y

L’energia meccanica specifica è la medesima nella regione indisturbata e


all’estremità A della lastra. Si può quindi scrivere, applicando il teorema di Ber-
noulli e ricordando che la quota fisica è costante per tutti i punti:

p0 U 2 p0 v A 2
+ = + , 2)
γ 2g γ 2g
si indica con v A il modulo della velocità nel punto A e con p 0 il valore della

09/03/2011 69
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 4

pressione nel punto A e sulla faccia della lastra non investita dal getto. Dalla rela-
zione precedente si ottiene:

U 2 = vA2 . 3)
Inoltre dalle formule 1) e 3) segue:

U 2 = 4 a 2 L2 ovvero a 2 = U 2 / 4 L2 4)

che determina il valore della costante a.


Per la coordinata x dei punti sulla lastra risulta:
−L≤ x≤L.
Imponendo nuovamente la costanza dell’energia, dal confronto tra un punto sul-
la lastra investita dal getto e un punto nella regione indisturbata, risulta:

p 4 a 2 x 2 p0 U 2
+ = + . 5)
γ 2g γ 2g
Dalle relazioni 4) e 5) si ottiene:

p − p0 U2
= .
γ ⎛ x 2 ⎞⎟

2 g 1−
⎜ L2 ⎟⎠

Indicato con F il modulo della spinta sulla piastra, si ricava:
L
F
L
p − p0 U2
L ⎛ 2 ⎞ 2 ⎛ 3 ⎞ 2
= ∫ dx = 2 ∫ ⎜ 1 − x ⎟ dx = U ⎜x−1 x ⎟ = U 2 L.
γ b −L γ 2g ⎜ L2 ⎟⎠ g ⎜ 3 L2 ⎟ g 3
0 ⎝ ⎝ ⎠0
In definitiva:
F 2
= ρ U 2 L.
b 3

70
Conservazione dell’Energia Meccanica (Teorema di Bernoulli)

Esercizi da risolvere
1) Dal serbatoio di figura fluisce una portata di 30 l/s di acqua. Determinare il
valore p1 della pressione nel serbatoio. Si consideri il fluido perfetto.
[Risposta: p1 = 59.292 kPa].

2) Nella tubazione di figura scorre acqua. Supponendo il fluido perfetto, deter-


minare la portata Q ed il valore della pressione nelle sezioni 1, 2 e 3,
sull’asse della tubazione. Il fluido ausiliario è mercurio
( γ Hg = 133 10 3 N/m3).
[Risposta: Q = 0.401 m3/s; p1 = −5.859 kPa; p2 = p3 = −23.106 kPa].

09/03/2011 71
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 4

3) Nel sistema di figura si determini la portata Q e la misura della sezione S 3


necessaria affinché in essa la pressione sia pari alla pressione atmosferica. Si
determini inoltre la differenza di quota Δh tra il pelo libero del serbatoio e il
livello nel piezometro T sapendo che S / S 3 = 1.5 . Si consideri il fluido per-
fetto. [Risposta: Q = 560 10 −4 m3/s; S3 = 73 10−4 m2; Δh = 1.343 m].

4) Il tratto terminale di una tu-


bazione, il cui asse è incli-
nato di 45° rispetto
all’orizzontale, è costituito
da una curva di apertura
angolare α = 90° e raggio
r = 2 m. il diametro della
tubazione è d = 5 cm e il
getto uscente raggiunge
l’altezza h = 2.8 m rispetto
alla sezione di sbocco. De-
terminare: 1) la velocità V e
la portata Q dell’acqua nel-
la condotta; 2) la pressione
p1 in corrispondenza alla
sezione 1.
[Risposta: V = 10.482 m/s; Q = 0.021 m3/s; p1 = 27.747 kN/m2].

72
Scelta del Sistema di Riferimento

CAPITOLO 5

SCELTA DEL SISTEMA DI RIFERIMENTO

Esercizio 5.1
Un siluro si sposta in direzione orizzontale nell’acqua, alla profondità di 10 m,
con velocità v = 15 m/s. Quale è il valore della pressione che si esercita nel
punto A?

Nel sistema di riferimento solidale con il siluro il moto dell’acqua è permanente


e si può applicare il teorema di Bernoulli nella forma usuale. Ritenendo trascurabili
gli effetti dissipativi, l’energia meccanica specifica ha il medesimo valore nei due
punti A e O e si può scrivere:

pO vO 2 p A vA2
+ hO + = + hA + . 1)
γ 2g γ 2g
In corrispondenza al pelo libero si pone h = 0 .
Poiché risulta hO = h A = −10 m, v O = v , v A = 0 , si ottiene:

pA pO vO 2
= + . 2)
γ γ 2g

09/03/2011 73
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 5

La quota piezometrica in qualunque punto della normale alle linee di corrente è


costante e pari a zero (sul pelo libero dell’acqua h1 = 0 , p1 = 0 ):

p1 pO
+ h1 = 0 = + hO . 3)
γ γ
Dalle formule 2) e 3) si ottiene quindi:
p O = − γ hO ,

vO 2γ 15 2 10 3
p A = − γhO + = 9806 10 + = 210.6 10 3 Pa.
2g 2

74
Scelta del Sistema di Riferimento

Esercizio 5.2
Per alimentare di acqua una barca si dispone di una tubatura di diametro
d = 10 cm.
Determinare la velocità della barca per cui l’acqua inizia ad uscire dal tubo.
Determinare il valore della portata che esce dalla sezione 2 nel caso in cui la
velocità del fluido che entra dalla sezione 1 sia V1 = 75 km/h.

Per un osservatore solidale alla barca il moto dell’acqua è stazionario e, per il


teorema di Bernoulli, dal confronto tra le sezioni 1 e 2, si ottiene:

p1 V1 2 p2 V2 2
+ h1 + = + h2 + . 1)
γ 2g γ 2g
V1 e V 2 sono i valori della velocità media nella sezione.

- Caso 1
L’acqua esce dal tubo se risulta V 2 > 0 ; la condizione V 2 = 0 è la condizione
limite cercata. Si osserva che lungo la normale alle linee di corrente è costante la
quota piezometrica; sul pelo libero, dove è p = 0 , si pone h = 0 e si ottiene:

p
h+ = 0.
γ

09/03/2011 75
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 5

Deve quindi risultare:

p1
h1 + = 0.
γ

Dalla 1), osservato che p 2 = 0 e V 2 = 0 , si ricava:

V1 2
= h2 e quindi V1 = 2 gh 2 = 7.67 m/s.
2g

- Caso 2
Si impone nella 1) la condizione V1 = 75 km/h e si ottiene:

V 2 = V1 2 − 2 gh 2 = 19.37 m/s,

2
⎛d⎞
Q = V 2 π ⎜⎜ ⎟⎟ = 152 10 −3 m3/s.
⎝2⎠

76
Scelta del Sistema di Riferimento

Esercizio 5.3
E’ dato un carrello contenente un volume d’acqua, in moto su un piano inclina-
to per effetto della gravità. Descrivere come si dispone il pelo libero dell’acqua
rispetto ad un osservatore fisso a terra.

Si trascurano gli effetti della viscosità; indicato con a il vettore accelerazione, il


bilancio delle forze per il volume di fluido contenuto nel recipiente si scrive:
a = − grad ( p + γh ) . 1)
Poiché le forze agenti sono conservative si può esprimere a mediante un poten-
ziale U:
a = grad U ;

dalla 1) si ottiene:

grad ( ρU ) = − grad ( p + γh ) ,
cioè:
grad ( ρU + p + γh ) = 0
e quindi:
p U
+h+ =c. 2)
γ g

09/03/2011 77
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 5

Si può quindi ricavare l’espressione di U:


⎧⎪ a x = ∂ xU = g sinα cosα
⎨ 2
.
⎪⎩ a h = ∂ hU = − g sin α
Dove g è l’accelerazione di gravità. Mediante integrazione si ottiene:
⎧⎪U = g sinα cosα x + c1 ( h )
⎨ 2
,
⎪⎩U = − g sin α h + c 2 ( x )

dove c1 non dipende da x (può dipendere da h) e c 2 non dipende da h (può dipen-


dere da x). In definitiva si ottiene:

U = g sinα cosα x − g sin 2 α h + c .


Sostituendo nella 2), si ricava:
p
+ h + x sinα cosα − h sin 2α = c ' ;
γ

Sulla superficie libera deve risultare p = 0 ; dividendo per cos 2α , si ottiene:

h + x tgα = c ,

h = − x tgα + c . 3)
La 3) è l’equazione di una retta parallela al piano inclinato di figura. Si conclu-
de che la superficie libera si dispone parallelamente al piano inclinato.

78
Scelta del Sistema di Riferimento

Esercizio da risolvere
1) Un recipiente cilindrico contenente acqua è in moto rotatorio intorno all’asse
del cilindro con velocità costante ω . Si chiede come si dispone la superficie
libera dell’acqua rispetto ad un osservatore fisso a terra.
[Risposta: la superficie libera è un paraboloide].

09/03/2011 79
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 5

80
Conservazione della Quantità di Moto

CAPITOLO 6

CONSERVAZIONE
DELLA QUANTITÀ DI MOTO

Esercizio 6.1
Determinare la spinta dell’acqua sul gomito a sezione variabile, appoggiato su
un piano orizzontale.

Dati: d 1 = 0.3 m d 2 = 0.2 m α = 45°


Q = 0.094 m3/s p 2 = 9806 Pa

Si applica il teorema della quantità di moto, nella sua forma integrale, al volume
di fluido contenuto tra le sezioni 1 e 2 di figura e si ottiene:
Π1+Π2+G+F = ρQ V 2 − V1 . ( ) 1)
Dove:
Π1, Π2: spinta dovuta alla pressione del fluido esterno sulle sezioni terminali, ri-
spettivamente 1 e 2;
G: peso del fluido contenuto nel volume di controllo;
F: spinta esercitata dalle pareti della tubazione sul fluido.

Si calcolano i valori della velocità media nelle sezioni 1 e 2:

( )
V1 = Q / πd 1 2 / 4 = 1.33 m/s,

09/03/2011 81
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 6

Q
V2 = = 3.00 m/s.
⎛ πd 2 2 ⎞
⎜ ⎟
⎜ 4 ⎟
⎝ ⎠
Dal confronto tra le sezioni 1 e 2, considerate trascurabili le dissipazioni di
energia e applicato il teorema di Bernoulli (con h1 = h2 ), si ottiene:

ρV1 2 ρV 2 2
p1 + = p2 + ,
2 2

ρ
p1 = p 2 + (V 2 2 − V1 2 ) = 13422 Pa.
2
Dalla proiezione, nella direzione degli assi x e y, dell’equazione vettoriale 1) si
ottiene:
⎧⎪ Fx + p1 A1 − p 2 A 2 cosα = ρ Q (V 2 cosα − V1 )

⎪⎩ F y − p 2 A 2 sinα = ρ QV 2 sinα

πd 1 2 πd 2 2
F x = ρ Q (V 2 cosα − V1 ) − p1 + p2 cosα = −657 N
4 4

πd 2 2
F y = ρ QV 2 sinα + p 2 sinα = 417 N
4

F= F x 2 + F y 2 = 778 N

La direzione della spinta F è definita dall’angolo θ tale che:


Fy
θ = arctg = 32.4°
Fx
La spinta S del fluido sulla parete si ottiene dal-
la relazione:

S = −F

82
Conservazione della Quantità di Moto

Esercizio 6.2
Determinare la spinta dell’acqua sul gomito di figura, posto su un piano
verticale.

Dati: Q = 54 l/s H = 1 m d 1 = 5 cm d 2 = 15 cm
G = 272 N: peso del fluido contenuto nel volume di controllo, tra le se-
zioni 1 e 2
c c = 1 : coefficiente di contrazione della vena

Con il consueto significato dei simboli si applica il teorema della quantità di


moto al volume di acqua compreso tra le sezioni 1 e 2 e si ottiene:
(
F+G+ Π 1 + Π 2 = ρQ V1 − V 2 . ) 1)
Si possono calcolare i valori della velocità media:
Q
V1 = = 27.50 m/s,
d 2
π 1
4

Q
V2 = = 3.06 m/s.
d22
π
4

09/03/2011 83
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 6

Si può applicare il teorema di Bernoulli; confrontando le due sezioni 1 e 2, dopo


aver osservato che p1 = 0 ; si ottiene:

V1 2 p 2 V2 2
h1 + = h2 + + .
2g γ 2g

⎛ V1 2 − V 2 2 ⎞

p 2 = γ h1 − h2 + ⎟ = 383.25 10 3 Pa.
⎜ 2g ⎟
⎝ ⎠
Proiettando l’equazione vettoriale 1) nella direzione degli assi x e y, indicata
con A 2 l’area della sezione 2, si ottiene:

F x − p 2 A 2 = ρQ (V1 + V 2 ) ,

Fy − G = 0 .
Segue quindi:

F x = p 2 A 2 + ρQ (V1 + V 2 ) = 8.423 10 3 N,

F y = G = 272 N

F= F x 2 + F y 2 = 8.427 10 3 N.

La direzione della spinta è determinata dall’angolo θ tale che:


Fy
θ = arctg = 1.85° .
Fx
La spinta S esercitata dal fluido sulle pareti è opposta alla spinta F:
S = -F

84
Conservazione della Quantità di Moto

Esercizio 6.3
L’acqua esce dal cassone rappresentato nella figura attraverso il tubo
aggiuntivo di diametro d = 15 cm, senza contrazione di vena.
Determinare la potenza assorbita dalla pompa, sapendo che la forza esercitata
dalla molla con pompa non funzionante è F1 , con pompa funzionante è F2 .
Si supponga costante il livello del serbatoio.

Dati: F1 = 735.45 N F2 = 2451.50 N


P
η = u = 0.8 : rendimento della pompa
Pass

Si applica il teorema della quantità di moto al volume di fluido evidenziato in


figura; si osserva che nelle sezioni terminali 0 e 1 la pressione è nulla. Si può quin-
di scrivere:
F + G = ρQ u V u − ρQ eV e
Dove:
F: spinta delle pareti sul fluido;
G: peso del fluido contenuto nel volume di controllo;
V u : velocità in uscita;
V e : velocità in ingresso.
Proiettando nella direzione dell’asse x si ottiene:
2
⎛d⎞
F = ρQ u V u = ρπ ⎜⎜ ⎟⎟ V u 2
⎝2⎠

09/03/2011 85
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 6

1° caso - si suppone la pompa non attiva e si ottiene:


2
⎛d⎞
F1 = ρπ ⎜⎜ ⎟⎟ V u1 2 ,
⎝2⎠

4 F1
V u1 = = 6.45 m/s.
ρπd 2
L’altezza della linea dell’energia rispetto all’asse del tubo è:

V u1 2
h1 = = 2.12 m (coincide con il livello del fluido nel serbatoio).
2g
2° caso – si suppone la pompa funzionante e si ottiene:
2
⎛d⎞
F2 = ρπ ⎜⎜ ⎟⎟ v u 2 2 ,
⎝2⎠

4 F2
Vu 2 = = 11.78 m/s,
ρπd 2

Vu 2 2
h2 = = 7.09 m.
2g
L’energia meccanica specifica fornita dalla pompa (prevalenza della pompa)
è allora:
h P = (h 2 − h1 ).
La potenza utile è quindi:
2
⎛d⎞
Pu = γQh P = γπ ⎜⎜ ⎟⎟ V u 2 (h 2 − h1 ) = 10145 W.
⎝2⎠
La potenza assorbita è:
Pu
Pass = = 12682 W.
η

86
Conservazione della Quantità di Moto

Esercizio 6.4
Con riferimento alla figura, determinare la spinta che agisce sulle pareti del
convergente. Si trascuri il peso del fluido (acqua).

p1
Dati: d 1 = 70 mm d 2 = 40 mm = 20 m
γ

Si considera il volume di fluido compreso tra le sezioni 1 e 2 e si applica il teo-


rema di conservazione della quantità di moto:
(
Π1+Π2+G+F= ρQ V 2 − V1 , ) 1)
dove:
Πi: spinta dovuta alla pressione del fluido esterno sulla sezione i-esima (i=1, 2);
G: peso del fluido (trascurabile);
F: spinta esercitata dalle pareti sul fluido.

La spinta esercitata dal fluido sulla tubazione sarà:

R = −F . 2)
Nel sistema di riferimento di figura si proietta l’equazione 1) nella direzione
dell’asse x e, ricordando che p 2 = 0 , si ottiene:

R x = p1 A1 + ρQ (V1 − V 2 ) . 3)
Per la brevità del tratto di tubazione si possono ritenere trascurabili le perdite di

09/03/2011 87
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 6

energia. Dal teorema di Bernoulli e dall’equazione di continuità, confrontando le


sezioni 1 e 2, si ottiene:

⎧ p1 V1 2 V 2 2
⎪⎪ + =
⎨γ 2g 2g
⎪ 2 2
⎪⎩ d 1 V1 = d 2 V 2
da cui segue:

⎡ 4⎤
p1 V2 2 ⎢ ⎛ d 2 ⎞ ⎥
= 1− ⎜ ⎟
γ 2 g ⎢ ⎜⎝ d 1 ⎟⎠ ⎥
⎣ ⎦
e quindi:

2 g p1
V2 = = 20.96 m/s,
4
⎡ ⎛ d2 ⎞⎤
γ ⎢1 − ⎜⎜ ⎟⎟ ⎥
⎢⎣ ⎝ d1 ⎠ ⎥⎦

2
⎛d ⎞
V1 = V 2 ⎜⎜ 2 ⎟⎟ = 6.84 m/s.
⎝ d1 ⎠
Sostituendo nella 3) si ottiene:
2 2
⎛d ⎞ ⎛d ⎞
R x = p1π ⎜⎜ 1 ⎟⎟ + ρV 2 π ⎜⎜ 2 ⎟⎟ (V1 − V 2 ) = 382.73 N.
⎝ 2 ⎠ ⎝ 2 ⎠
La componente R y è trascurabile, poiché si è ritenuto trascurabile il peso del
fluido.

88
Conservazione della Quantità di Moto

Esercizio 6.5
Determinare la spinta S esercitata sulle pareti dal volume d’acqua in quiete
contenuto nel gomito rappresentato in figura.

Dati: r = 3m d = 2m h =5m

Si esprime il bilancio di quantità di moto per il volume di fluido contenuto tra le


sezioni 1 e 2:
(
Π1+Π2+G+F = ρQ V 2 − V1 = 0 ) 1)
con:
Πi: spinta dovuta alla pressione del fluido esterno alla sezione i-esima (i=1, 2);
G: peso del fluido contenuto nel volume di controllo;
F: spinta esercitata dalle pareti sul fluido.

Modulo della spinta Π1:

πd 2
Π 1 = p1 A1 = γh = 154032 N
4
Modulo della spinta Π2:

09/03/2011 89
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 6

πd 2
Π 2 = p 2 A 2 = γ (h + r ) = 246452 N
4
Modulo della forza peso dell’acqua contenuta nel volume considerato:

πd 2 2πr
G =γ = 145172 N.
4 4
Si osserva che V1 = V 2 = 0 .
Proiettando nella direzione degli assi cartesiani l’equazione vettoriale 1), dopo
aver osservato che S = − F , si ottiene:
S x = − F x = Π 1 = 154032 N,

S y = − F y = Π 2 − G = 101280 N.
Ne segue, per il modulo della spinta S:

S = S x 2 + S y 2 = 184346 N.

La direzione della spinta S è definita dall’angolo α formato dal vettore S con il


versore dell’asse x, tale che:
Sy
α = arctg = 33.3° .
Sx

90
Conservazione della Quantità di Moto

Esercizio 6.6
L’elica di un ventilatore, azionata da un motore di potenza N = 1 kW, ha un
diametro d = 3 m.
Il rendimento del ventilatore è η = 0.7 e la velocità a monte è V1 = 0 .
Calcolare:
- il valore della velocità massima V max del getto d’aria;
- la spinta sul supporto del ventilatore nella direzione del getto.

Si applica la teoria monodimensionale dell’elica. Con riferimento al tubo di


flusso di figura, il valore massimo della velocità è assunto dal fluido nella sezione
4. Dalla teoria monodimensionale si ottiene:
V 4 + V1 V 4
V 2 = V3 = = ,
2 2
e quindi:
V max = V 4 = 2V 2 . 1)
Il rendimento η è dato da:

Pu Pu
η= = ,
Pt N
dove Pu è la potenza utile e Pt è la potenza trasmessa dal motore. Dalla formula
precedente si ottiene:
Pu = η N = 0.7 kW. 2)

09/03/2011 91
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 6

D’altra parte, indicata con Ω l’area della sezione dell’elica, risulta:


⎛V 2 V 2 ⎞ 2
Pu = γQ ⎜ 4 − 1 ⎟ = ρΩV 2 V 4 = 2 ρΩV 2 3 3)
⎜ 2g 2g ⎟ 2
⎝ ⎠
e quindi, dal confronto delle formule 2) e 3), si ottiene:

2 ρΩV 2 3 = η N.
Si ricava il valore di V 2 :

ηN
V2 = 3 = 16.04 m/s.
2 ρΩ
Dalla 1) segue:
V 4 = V max = 2V 2 = 32.08 m/s.
Si assume che non abbia luogo dissipazione di energia tra le sezioni 1 e 2 e tra
le sezioni 3 e 4, ovvero che sussistano le relazioni:

p1 V1 2 p 2 V 2
+ h1 + = + h2 + 2 4)
γ 2g γ 2g

p3 V3 2 p 4 V 2
+ h3 + = + h4 + 4 5)
γ 2g γ 2g
Si osserva che h1 = h2 = h3 = h4 , p1 = p 4 = 0 , V 2 = V 3 .
Dalle formule 4) e 5), per differenza, si ottiene:

p3 − p 2 V4 2 − V2 2
= .
γ 2g
E’ allora immediato il calcolo della spinta F sul supporto, ortogonale al suppor-
to e di modulo:
2
⎛ d ⎞ V 2 − V2 2
F = Ω ( p 3 − p 2 ) = π ⎜⎜ ⎟⎟ ρ 4 = 43.65 N.
⎝2⎠ 2

92
Conservazione della Quantità di Moto

Esercizi da risolvere
1) Determinare la portata Q e la spinta F che agisce sul gomito di figura, consi-
derando il fluido (acqua) perfetto. [Risposta: Q = 0.626 m3/s;
F = 2081.83 N].

2) Con riferimento alla figura determinare la portata Q, la pressione p1 a monte


del convergente e la spinta F esercitata dall’acqua sulla parete
tronco-conica. Il fluido ausiliario, nel piezometro, è mercurio
( γ Hg = 133.361 103 N/m3).
[Risposta: Q = 302 10 −3 m3/s; p1 = 146.409 kPa; F = 1576.554 N].

09/03/2011 93
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 6

3) Con riferimento all’esercizio da risolvere cap. 4, n. 2, si calcoli la risultante F


delle forze cui è sottoposto il convergente. [Risposta: F ha la direzione
dell’asse, il verso opposto a quello della corrente e modulo
F = 1415.044 N].

4) Un getto d’acqua cilindrico, di diametro d = 4 cm, colpisce ortogonalmente


una piastra. Nell’ipotesi di trascurare l’effetto del peso e sapendo che per
mantenere la piastra in posizione è necessario applicare una forza F0 la cui
intensità è di 10 N, determinare la velocità V e la portata q del getto.
[Risposta: V = 2.821 m/s; q = 3.545 l/s]
Determinare l’intensità F1 della forza necessaria per spostare la piastra ver-
so sinistra con velocità V1 = 1.5 m/s costante. [Risposta: F1 = 23.46 N]

94
Foronomia

CAPITOLO 7

FORONOMIA

Esercizio 7.1
Con riferimento alla figura, calcolare il valore di a necessario affinché dalla
paratoia AB , di profondità b = 2 m, venga scaricata una portata d’acqua
Q = 2.5 m3/s.

Q
La portata per unità di profondità è q = = 1.25 m2/s. Dal teorema di Bernoul-
b
li e dall’equazione di continuità, confrontate la sezione 0 e la sezione contratta 2 -
alla quale sono riferiti i valori V c e hc - si ottiene:

⎧ V 2 V 2
⎪ h1 + 1 = h c + c
⎨ 2g 2g , 1)
⎪V h = V h
⎩ 1 1 c c

09/03/2011 95
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 7

ovvero:

⎧ V 2 − V1 2
⎪ h1 − hc = c
⎪ 2g
⎨ . 2)
⎪V = V hc
⎪ 1 c
h1

Dalla prima equazione del sistema 2) segue:

V c 2 ⎢ ⎛ hc ⎞ ⎥ V c 2 (h1 + hc )(h1 − hc )
⎡ 2⎤
h1 − hc = 1− ⎜ ⎟ = .
2 g ⎢ ⎜⎝ h1 ⎟⎠ ⎥ 2 g h1 2
⎣ ⎦
Il sistema 2) si riscrive:

⎧ Vc 2 h1 + hc
⎪1 =
⎪ 2 g h1 2
⎨ .
⎪ q
⎪Vc = hc

Si ottiene:

( )
hc 2 2 gh1 2 − q 2 (hc + h1 ) = 0 . 3)
Dalla 3) si ottiene:

hc = 325 10 −3 m.
La seconda radice della 3), hc = −0.245 m, non ha significato fisico.
Essendo:
hc = c c a con c c = 0.61 ,
si ottiene:
hc
a= = 533 10 −3 m.
cc

96
Foronomia

Esercizio 7.2
Con riferimento alla figura, determinare la portata d’acqua Q che effluisce
nell’orificio circolare, supponendo trascurabile la velocità d’arrivo del fluido.

Dati: h 0 − h 2 = Δh = 3.5 m; b = 0 .5 m
c c = 0.61 : coefficiente di contrazione

Riferite le quote al fondo del serbatoio – il riferimento è peraltro arbitrario -, si


esprime il bilancio dell’energia tra il pelo libero del serbatoio di monte e la sezione
contratta 1), a valle dell’orificio, ottenendo:

p1 V1 2
h0 = + h1 + . 1)
γ 2g
Poiché risulta:
p1
h 2 = h1 + ,
γ
sostituendo nella 1) si ottiene:

V1 2
h0 = h2 +
2g

09/03/2011 97
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 7

e quindi:

V1 = 2 g (h 0 − h 2 ) = 8.285 m/s.

Indicata con A1 l’area dell’orificio, si calcola la portata Q:

πb 2
Q = V1 A1 = V1 c c = 992 10 −3 m3/s.
4

98
Foronomia

Esercizio 7.3
Nel sistema di figura determinare:
1 - la portata convogliata dal sifone di diametro d;
2 - il livello che si stabilisce nelle vasche B e C.

Dati: d = D = 400 mm
b = 1 m: profondità delle vasche

1 - Per il teorema di Bernoulli, dal confronto tra la sezione 1, corrispondente al pe-


lo libero del serbatoio A, e la sezione 2 di sbocco del sifone, si ottiene:

p1 V1 2 p2 V 2
+ h1 + = + h2 + 2 .
γ 2g γ 2g
Poiché risulta:
p1 = p 2 = 0 , V1 = 0 , h1 − h2 = (11 − 9 ) = 2 m,
si ottiene:

V2 = 2 g (h1 − h 2 ) = 6.26 m/s,

09/03/2011 99
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 7

πd 2
Q = V 2 A2 = V 2 = 0.787 m3/s.
4
2 - Si osserva che, in condizioni di moto permanente, la portata uscente dal sifone
coincide con la portata complessiva uscente dalla vasca B e con quella uscente dal-
la vasca C. Per quest’ultima si può scrivere:
2
Q = c q b 2 g hc 3 / 2 = c c b 2 g hc 3 / 2 = 1.81 hc 3 / 2 . 1)
3

Si ricava:
2/3
⎛ Q ⎞
hc = ⎜⎜ ⎟⎟ = 0.57 m
⎝ 1.81 ⎠
e quindi
h ' c = 5 + h c = 5.57 m: livello nella vasca C.
La portata uscente dalla vasca B è suddivisa in due contributi (stramazzo e orifi-
cio circolare). Indicata con A l’area dell’orificio circolare, si può scrivere il sistema
nelle incognite Q1 , Q 2 , h B :

⎧ Q = Q1 + Q 2
⎪⎪
3/ 2
⎨ Q1 = 1.81h B . 1)

Q = c c A 2 gΔh BC = 0.339 h B + 0.93
⎩⎪ 2
Dalla terza equazione del sistema precedente si ricava:
Δh BC = (h B + 6.5 ) − 5.57 = ( h B + 0.93 ) m.
E’ inoltre:

π D2
A= = 126 10 −3 m2.
4
Si risolve quindi il sistema 1) per tentativi. Si suppone inizialmente h B = 0 ;
fissata la precisione di calcolo richiesta, si calcolano dalle equazioni del sistema
precedente i valori di Q1 e Q 2 e si confronta la loro somma con il valore prece-
dentemente calcolato di Q ( Q = 0.787 m3/s). Se la somma calcolata è inferiore al

100
Foronomia

valore atteso, si incrementa la portata incrementando il valore di h B ; viceversa


qualora il valore calcolato di Q sia superiore al valore atteso si riduce il valore di
hB .
I tentativi procedono fino al raggiungimento della precisione voluta. Nel caso in
esame, con la precisione di due cifre decimali, si ottiene il risultato illustrato dalla
seguente tabella:

h B (m) Q1 (m3/s) Q 2 (m3/s) Q1 + Q 2 (m3/s)


0 0 0.327 0.327
0.3 0.297 0.376 0.673
0.4 0.458 0.391 0.849
0.35 0.374 0.383 0.757
0.36 0.390 0.385 0.775
0.37 0.407 0.386 0.793
0.365 0.399 0.386 0.785

In definitiva si ottiene:

h B = 365 10 −3 m

h B ' = 6.5 + h B = 865 10 −3 m: livello nella vasca B.

09/03/2011 101
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 7

Esercizi da risolvere
1) Con riferimento alla figura, determinare il valore della portata d’acqua Q
che effluisce attraverso la luce circolare, essendi c c = 0.61 .
[Risposta: Q = 3.591 m3/s].

2) Con riferimento alla figura, determinare il valore della portata d’acqua Q


che effluisce attraverso la luce circolare, essendo c c = 0.61 . Il fluido ausi-
liario, nel piezometro differenziale, è mercurio ( γ Hg = 133 10 3 N/m3).
[Risposta: Q = 1.063 m3/s].

102
Foronomia

3) Con riferimento al serbatoio a livello costante di figura, contenente acqua, si


determini la quota alla quale la sezione del getto che esce dall’orificio circo-
lare ha diametro d 1 = 2.4 cm. Si assume c c = 0.61 .
[Risposta: Δh = 2.187 m].

4) Determinare la portata Q e la spinta S dell’acqua sulla paratoia a battente di


figura, di profondità b = 4 m, supponendo che lo scarico a valle della para-
toia sia libero ed essendo c c = 0.61 . [Risposta: Q = 3.962 m3/s;
S = 6.617 kN].

09/03/2011 103
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 7

104
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

CAPITOLO 8

MOTO LAMINARE E MOTO TURBOLENTO


NELLE TUBAZIONI

Esercizio 8.1
Sia data una tubazione di diametro d = 30 mm, attraversata da un fluido di vi-
scosità ν = 1.01 10 −6 m2/s. Determinare la massima portata Q che può fluire in
condizioni di moto laminare.

Affinché nella tubazione il moto sia laminare deve essere:


Vd
Re = ≤ 2000 ,
ν
essendo V la velocità media nella tubazione. Dalla condizione precedente è im-
mediato il calcolo del valore massimo della velocità media:
2000 V
V max = = 0.067 m/s
d
e, per la portata:
2
⎛d⎞
Q max = V max π ⎜⎜ ⎟⎟ = 4.73 10 −2 l/s.
⎝2⎠

09/03/2011 105
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Esercizio 8.2
Nella tubazione di figura scorre un olio; determinare:
1. il tipo di moto nel tubo (laminare o turbolento);
2. il valore della velocità massima V MAX nella sezione;
3. il valore della perdita di carico ΔE nel tratto di lunghezza l;
4. il valore dello sforzo alla parete τ 0 ;
5. la potenza P necessaria per far fluire la portata assegnata.

Dati: l = 2000 m d = 0.2 m Q = 40 l/s


γ o = 8825.4 N/m : peso specifico dell’olio
3

μ = 2196 × 10 −4 N s/m2: viscosità dinamica dell’olio

Dal valore della portata si calcola il valore della velocità media nella sezione:
Q
V= = 1.27 m/s.
πd 2
4
Indicata con ν la viscosità cinematica dell’olio, si calcola il numero di
Reynolds riferito al moto medio dell’olio nella tubazione:
Vd Vdγ
Re = = = 1041 < 2000 .
ν μg
Poiché tale valore è inferiore al valore critico 2000, il moto nel tubo è laminare.
Dalla soluzione di Poiseuille è noto che il valore massimo della velocità V MAX
è doppio del valore della velocità media:
V max = 2V = 2.54 m/s.

106
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Inoltre, dovendo risultare per la formula di Poiseuille:


2
γi ⎛ d ⎞
V= ⎜ ⎟ ,
8 μ ⎜⎝ 2 ⎟⎠
si ottiene:

i = 253 10 −4 .
Con riferimento alle perdite distribuite ΔE risulta:
ΔE = il = 50.6 m.
Indicato con R H il raggio idraulico della sezione, il valore dello sforzo alla pa-
rete τ 0 si ottiene dalla relazione:
d
τ 0 = γR H i = γ i = 11.16 N/m2.
4
Inoltre:
P = γQΔE = 17.86 kW,
è il valore della potenza necessaria per far fluire la portata assegnata.

09/03/2011 107
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Esercizio 8.3
Dimensionare la condotta e calcolare la portata convogliata in modo tale che il
valore della velocità media in condotta sia V = 4 m/s e la quota piezometrica nel-
la sezione 2 sia di 50 m.
Calcolare inoltre la quota h1 del pelo libero del serbatoio di valle.

Dati: l1 = 1500 m l 2 = 1000 m


h0 = 100 m k s = 70 m1/3/s: coefficiente di Strickler

Nota: si trascurino le perdite di imbocco.

Si indica con E l’energia meccanica specifica del fluido in una sezione. Con ri-
ferimento alle sezioni 0 e 2, indicate in figura, e trascurando le perdite di imbocco,
si ottiene:

V2
E 0 = E 2 + ΔE 02 = E 2 + il 2 = E 2 + l2 . 1)
4/3
⎛d⎞
k s 2 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝4⎠
Risulta:

108
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

E 0 = h0 = 100 m,

⎛p ⎞ V2 42
E 2 = ⎜⎜ + h ⎟⎟ + = 50 + = 50.82 m.
⎝γ ⎠2 2g 19.612

Dal bilancio 1) si ottiene il valore di d :


3/ 4 3/ 4
⎛ V 2l2 ⎞ ⎛ 16 10 3 ⎞
d = 4⎜ ⎟ = 4⎜ ⎟ = 523 10 −3 m.
⎜ k 2 (E − E ) ⎟ ⎜ 70 2 (100 − 50.82 ) ⎟
⎝ s 0 2 ⎠ ⎝ ⎠

Segue il valore della portata:


2
⎛d⎞ 523 2
Q = Vπ ⎜⎜ ⎟⎟ = 4π = 86 10 − 2 m3/s,
6
⎝2⎠ 4 10

Dal bilancio dell’energia tra il serbatoio di monte e quello di valle, con riferi-
mento alla figura, si ottiene:
E 0 = E1 + ΔE 01 2)
con:
E1 = h1 , 3)

V2
ΔE 01 = il1 + , 4)
2g
dove il primo addendo esprime la perdita distribuita ed il secondo la perdita di
sbocco.
Poiché:

V2
i= , 5)
4/3
⎛d⎞
k s 2 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝4⎠
Sostituendo 3), 4) e 5) nella 1) si ottiene:

09/03/2011 109
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

⎡ ⎤
⎛ ⎞ ⎢ ⎥
⎜ ⎟
⎜ ⎢ ⎥
2⎜ l1 1 ⎟ ⎢ 1500 1 ⎥
h1 = h0 −V + ⎟ =100−16 − = 25.38 m.
⎜ 2 ⎛ d ⎞4 / 3 2g ⎟ ⎢ 4 / 3 19.612⎥
⎢ 2 ⎛⎜ 523 10 ⎞⎟
−3
⎜ ks ⎜⎜ ⎟⎟ ⎟ ⎥
⎜ ⎝ 4⎠ ⎟ ⎢ 70 ⎜ 4 ⎟ ⎥
⎝ ⎠
⎣⎢ ⎝ ⎠ ⎦⎥

110
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Esercizio 8.4
Trascurando le perdite localizzate e con riferimento alla figura, calcolare i va-
lori di h1 e h2 .
Supponendo trascurabili anche i carichi cinetici, calcolare il valore della por-
tata nella tubazione.
Calcolare l’altezza cinetica e il suo effetto nel calcolo della portata.
Indicare l’andamento della linea dell’energia e della linea piezometrica.

Dati: l = 6m d = 0.05 m
γ 1 = 9315.7 N/m γ 2 = 7060.32 N/m3
3

b1 = 1 m b2 = 2 m
ν 1 = 600 10 −6 m2/s
p M = 63800 Pa: valore della pressione indicata dal manometro M

Dalla lettura del manometro, nel serbatoio di sinistra, si ottiene:


p M = γ 1 h1 ,
e quindi:
pM
h1 = = 6.85 m.
γ1
Dalla lettura del piezometro, nel serbatoio di destra, si ottiene:

09/03/2011 111
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

γ 1 h2 = p S = p R = γ 1b1 + γ 2 b2 ,
e quindi:
γ 1 + 2γ 2
h2 = = 2.52 m.
γ1

Il valore elevato della viscosità del fluido 1 suggerisce di considerare il moto


laminare (soluzione di Poiseuille). La velocità media ha l’espressione:
2
γ i ⎛d⎞
V = 1 ⎜⎜ ⎟⎟ , 1)
8 μ1 ⎝ 2 ⎠
con:
ΔE h1 − h2
i= = . 2)
l l
Sostituendo la 2) nella 1) si ottiene:

γ 1 h1 − h2 d 2 g h1 − h2 d 2
V= = = 0.921 m/s,
8 ρ 1V1 l 4 8V1 l 4

πd 2
Q =V = 1.81 l/s.
4

Verifica dell’ipotesi di moto laminare – Il moto nella tubazione è laminare sta-


bile fino al valore massimo del numero di Reynolds pari a 2000. Con i valori cal-
colati si ottiene:
Vd
Re = = 76.8 < 2000 ,
ν1
e quindi è corretta l’ipotesi di moto laminare.
L’altezza cinetica media è: ( α = 2 per il moto laminare!)

V2
α = 0.086 m.
2g
L’errore percentuale commesso nel calcolo della portata avendo trascurato i ca-

112
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

richi cinetici è:

v2
( h1 − h 2 ) − ( h1 − h2 − α )
ΔE − ΔE ' 2g
100 = 100 = 1.98 % .
ΔE ( h1 − h 2 )

09/03/2011 113
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Esercizio 8.5
Determinare il dislivello massimo Δh che si può realizzare tra i due serbatoi
affinché il moto nel tubo sia laminare.

Dati: γ = 8825.4 N/m3 μ = 9806 10 −5 N s/m2


d = 0 .3 m l = 10 3 m

V2
Indicato con α il carico cinetico medio nella tubazione, il bilancio
2g
dell’energia nel sistema si può scrivere:

V2
Δh = ΔE + α con ΔE = il . 1)
2g
Per la laminarità del moto deve risultare:
α =2 2)

2
γi ⎛ d ⎞
V = ⎜ ⎟ : velocità media nel moto di Poiseuille 3)
8 μ ⎜⎝ 2 ⎟⎠
La condizione limite per la stabilità del moto laminare è:
Vd
Re = = 2000 . 4)
ν

114
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Dalla condizione 4) si ottiene, per il valore limite della velocità media V :


2000 μ 2000 μg
V = = = 0.73 m/s.
d ρ d γ
Dalla equazione 3) si ottiene:
8 μV 4
i= = 2.88 10 −3 .
γ d 2

Infine, sostituendo nella 1), si ricava:

V2
Δh MAX = il + 2 = 2.93 m.
2g

09/03/2011 115
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Esercizio 8.6
Determinare la portata massima e la potenza della pompa a regime, volendo
che nella condotta a monte della pompa non si verifichi in alcun punto depressio-
ne.
Tracciare la linea dell’energia e la linea piezometrica. (Trascurare le perdite
localizzate).

Dati: h0 = 4 m d 1 = 30 cm d 2 = 20 cm
l1 = l 2 = 1000 m
k s = 80 m1/3/s: valore del coefficiente di Strickler
η = 0.8 : rendimento della pompa

La condizione limite affinché non ci sia depressione a monte della pompa è che
la pressione relativa sia nulla nella sezione 1, immediatamente precedente la pom-
pa. Imponendo tale condizione si ottengono il valore massimo della cadente pie-
zometrica i1 , la velocità massima V1 e la portata massima Q1 . Il bilancio
dell’energia tra il pelo libero del serbatoio e la sezione 1 si può scrivere:
E 0 = E1 + ΔE 01 , 1)
con:
E 0 = h0 ,

116
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

V1 2
E1 = ,
2g

V1 2
ΔE 01 = i1 l1 = l .
4 1
⎛ d1 ⎞ 3
k s 2 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝ 4 ⎠
In definitiva la 1) si trascrive:

V1 2 V1 2 l1
h0 = + .
2g 4
⎛d ⎞3
k s 2 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝4⎠
Si ricavano quindi i valori di V1 e di Q max :

h0
V1 = = 0.90 m/s,
1 l1
+
2g 4
⎛ d ⎞3
k s 2 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝4⎠

2
⎛d ⎞ 0.3 2
Q max = V1π ⎜⎜ 1 ⎟⎟ = 0.9π = 0.064 m3/s.
⎝ 4 ⎠ 4
Per l’equazione di continuità risulta anche:
2
⎛d ⎞
Q max = V 2 π ⎜⎜ 2 ⎟⎟
⎝ 4 ⎠
e quindi:
Q max
V2 = = 2.04 m/s.
d 2
π 2
4
Indicata con h p la prevalenza della pompa, il bilancio dell’energia tra le sezio-

09/03/2011 117
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

ni 1 e 3 si può scrivere:
E1 + h p = E 3 + ΔE13 , 2)

con:

V1 2
E1 = ,
2g

V2 2
E3 = ,
2g

V2 2 l 2
ΔE13 = i 2 l 2 = 4
.
⎛ d2 ⎞ 3
k s 2 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝ 4 ⎠
Dal bilancio 2) si ricava il valore di h p :

V2 2 V2 2 l 2 V1 2
hp = + − = 35.47 m.
2g 4 2g

d2 ⎞ 3
k s 2 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝ 4 ⎠
La potenza utile Pu della pompa è data da:

Pu = γQh p = 22.26 kW;


la potenza assorbita Pass è data da:
Pu
Pass = = 27.83 kW.
η
Per tracciare la linea piezometrica si osserva che i 2 > i1 . Di fatto risulta:
4
i2 V2 2 ⎛ d1 ⎞3
= ⎜⎜ ⎟⎟ = 1.32 .
i1 V1 2 ⎝ d2 ⎠

118
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Esercizio 8.7
Con riferimento alla figura e ai tre serbatoi A, B e C, determinare le
portate d’acqua che fluiscono nelle tubazioni.

Dati: l1 = 1000 m l 2 = 1500 l 3 = 2000 m


d1 = 1 m d 2 = 30 cm d 3 = 50 cm
k s = 90 m s : valore del coefficiente di Strickler
1/3 -1

Per convenzione si considerano positive le portate entranti nel nodo N.


L’equazione di continuità al nodo N si scrive:
Q1 + Q 2 + Q3 = 0 .
I bilanci dell’energia nelle condotte si possono scrivere:
E A = E N + ΔE AN ,

E B = E N + ΔE BN ,

E N = E C + ΔE NC .

09/03/2011 119
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Attesa la lunghezza delle condotte, si possono trascurare i carichi cinetici e le


perdite localizzate. Scelto un arbitrario riferimento per le quote fisiche h, risulta:
E A = hA,

E B = hB ,

E C = hC .

pN
E N = hN + = h N* ,
γ

h N* indica la quota piezometrica al nodo N. E’ inoltre:

V1 2 Q1 2 l1
ΔE AN = i1 l1 = l1 = = α 1 Q1 2 ,
4 4
⎛ d1 ⎞ 3 ⎛ d1 ⎞ 3
k s 2 ⎜⎜ ⎟⎟ k s 2 A1 2 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝ 4 ⎠ ⎝ 4 ⎠

l1
α1 = 4
= 1.271 s2/m5.
4
2 2⎛d ⎞ ⎛ d1 ⎞ 3
k s π ⎜⎜ 1 ⎟⎟ ⎜⎜ ⎟⎟
⎝ 2 ⎠ ⎝ 4 ⎠
Analogamente per gli altri tratti di tubazione:

ΔE BN = α 2 Q 2 2 ΔE NC = α 3 Q 3 2 ,

l2
α2 = 4
= 1172 s2/m5,
4
2 ⎛d ⎞ ⎛ d2 ⎞ 3
k s π ⎜⎜ 2
2
⎟⎟ ⎜⎜ ⎟⎟
⎝ 2 ⎠ ⎝ 4 ⎠

l3
α3 = 4
= 102.5 s2/m5.
4
⎛d ⎞ ⎛ ⎞
d3 3
k s 2 π 2 ⎜⎜ 3 ⎟⎟ ⎜⎜ ⎟⎟
⎝ 2 ⎠ ⎝ 4 ⎠

120
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Si ottiene quindi un sistema non lineare nelle incognite Q1 , Q 2 , Q3 :

⎧ h A − h N* = α 1 Q1 2

⎪ * 2
⎨hB − hN = α 2 Q2 .
⎪ * 2
⎪⎩ h N − hC = α 3 Q 3
*
Si procede per tentativi assegnando ad arbitrio un valore ad h N ; si calcolano
Q1 , Q 2 , Q3 e si confronta la somma dei tre valori con il valore 0 richiesto
dall’equazione di continuità. L’errore suggerisce la variazione (positiva o negativa)
del valore di h N* al passo successivo. Si considera come primo valore per h N*
quello per cui Q3 = 0 .

h * N (m) Q1 (m3/s) Q 2 (m3/s) Q3 (m3/s) ΣQi (m3/s)

10 3.43 0.165 0 3.595


20 1.98 0.137 0.312 1.805
24 0.887 0.124 0.370 0.641
25 0 0.120 0.383 -0.263
24.9 0.281 0.121 0.381 0.021
24.92 0.251 0.121 0.382 -0.010
24.91 0.266 0.121 0.381 0.006

Si ottiene, con precisione fino alla seconda cifra decimale:


⎧ Q1 = 0.266 m 3 /s

⎪ 3
⎨ Q 2 = 0.121m /s
⎪ 3
⎪⎩ Q3 = −0.381m /s

09/03/2011 121
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Esercizio 8.8
1 - Calcolare la portata che esce dalla tubazione di figura, perfettamente raccor-
data e caratterizzata dal numero di resistenza f 1 .
2 - Successivamente si sostituisce la tubazione con un’altra avente la medesima
lunghezza e per la quale il numero di resistenza è f 2 . Determinare la potenza
della pompa di rendimento η che garantisce di ottenere la medesima portata.
3 - Localizzare la posizione limite della pompa in modo tale che in nessun punto
della tubazione ci sia depressione.
4 - Indicare l’andamento della linea dell’energia e della linea piezometrica nei
due casi.

Dati: l = 70 m d = 20 cm
f 1 = 0.018 f 2 = 0.040 η = 0.95

Figura 1

1 - Si esprime il bilancio dell’energia tra il pelo libero del serbatoio e la sezione


di sbocco:
E1 = E 2 + ΔE12 . 1)
Assegnato un arbitrario riferimento per la quota fisica h risulta:
E1 = h1 ,

V2
E 2 = h2 + ,
2g

122
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

f1 V 2
ΔE12 = l
d 2g
e quindi la 1) si trascrive:

⎛ V2 ⎞ f1 V 2
h1 = ⎜ h 2 + ⎟+ l. 2)
⎜ 2g ⎟ d 2g
⎝ ⎠
Dalla 2) si ricavano i valori della velocità media V e della portata Q:

2 g ( h1 − h 2 )
V= = 3.48 m/s,
f 1l
1+
d

πd 2
Q =V = 109 l/s.
4

Figura 2

2 - Dal bilancio dell’energia tra il pelo libero del serbatoio e la sezione di sboc-
co, indicata con h p la prevalenza della pompa, si ottiene:

E1 + h p = E 2 + ΔE '12
che si può riscrivere:

⎛ V2 ⎞ f2 V 2
h1 + h p = ⎜ h 2 + ⎟+ l.
⎜ 2g ⎟ d 2g
⎝ ⎠

09/03/2011 123
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Dalla 4) si ricava:

V2 ⎛ f l⎞
h p = h 2 − h1 + ⎜⎜ 1 + 2 ⎟⎟ = 4.76 m,
2g ⎝ d ⎠

Pu = γQh p : potenza utile della pompa,

Pu
Pass = = 5.26 kW: potenza assorbita dalla pompa.
η

3 - La sezione 3, nella quale la pressione raggiunge il valore minimo, si trova


immediatamente a monte della pompa; essa viene individuata imponendo la condi-
zione p 3 = 0 . Da un bilancio dell’energia tra le sezioni 1 e 3 si ottiene:

E1 = E 3 + ΔE13 ,
ovvero:

⎛ V 2 p 3 ⎞⎟ f 2 V 2
h1 = ⎜ h3 + + + x
⎜ 2 g γ ⎟ d 2g
⎝ ⎠

e quindi:

⎛ V2 ⎞ d 2g
x = ⎜ h1 − h3 − ⎟ = 31.4 m.
⎜ 2g ⎟ f V2
⎝ ⎠ 2

Figura 3

124
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Esercizio 8.9
Dato un tubo in cemento lisciato, determinare la perdita nel tubo con le formu-
le di Darcy e Strickler per i valori della portata Q1 = 780 l/s e Q 2 = 19 l/s.

Dati: k s = 100 m1/3s-1: valore del coefficiente di Strickler


e = 0.00015 : valore della scabrezza equivalente
ν = 10 −6 m2/s: viscosità cinematica
l = 2500 m: lunghezza del tubo
d = 50 cm: diametro del tubo

Si ricorda che la formula di Darcy è applicabile qualunque sia il regime di moto


e che la formula di Strickler è applicabile solo in regime di tubo scabro.
La scabrezza adimensionale della tubazione è:
e
= 0.0003 .
d

1) Con il primo valore della portata, indicata con A l’area della sezione del tubo,
si ottiene:
Q1
V1 = = 3.97 m/s,
A

V1 d
Re1 = = 2 10 6 .
ν
Indicato con R H il raggio idraulico della tubazione, si applica la formula di
Strickler e si calcola il valore della perdita unitaria:

V1 2
i '1 = = 252 10 − 4 .
2 4/3
k s RH
Il valore della perdita complessiva è:
ΔE '1 = i '1 l = 63 m.

09/03/2011 125
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Per utilizzare la formula di Darcy si calcola il numero di resistenza f dalla for-


mula di Colebrook-White:

1 ⎛ 2.51 1 e ⎞
= −2 log ⎜⎜ + ⎟;
⎟ 1)
f f Re1 3.71 d
⎝ ⎠
si ottiene:
*
f 1 = 15 10 −3 .
Segue il valore della cadente i ' '1 :

f1 V 2
i ' '1 = = 241 10 − 4
d 2g
e quindi il valore della perdita distribuita complessiva:
ΔE ' '1 = i ' '1 l = 60.25 m.
L’errore percentuale che deriva dall’utilizzo delle due diverse formule è:
ΔE '1 − ΔE ' '1
100 = 5% .
ΔE ' '1

2) Con il valore della portata Q 2 = 19 l / s si ottiene:

Q2
V2 = = 0.097 m/s,
A

V2 d
Re 2 = = 4.85 10 4 ,
ν

⎛ ⎞
* e 1 ⎜ 1.25 0.81⎟
Nota 1 - Con i valori calcolati di Re1 e di la 1) si riscrive: = −2log⎜ + ⎟ con
d f1 ⎜ f1 106 104 ⎟
⎝ ⎠
f 1 = 1.5 10 −2 . Si osserva che il 1° addendo nella somma argomento del logaritmo è trascurabile rispetto al 2° e,
di conseguenza, è trascurabile la dipendenza di f 1 da Re1 e quindi il regime di moto è di tubo scabro.

126
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Utilizzando la formula di Strickler si ottiene:

V2 2
i'2 = = 1.5 10 −5 ,
2 4/3
k s RH

ΔE ' 2 = i ' 2 l = 3750 10 −5 m.


Ricalcolando il numero di resistenza dalla formula 1) si ottiene:
*
f 2 = 22 10 −3 ,
dalla formula di Darcy si ottiene:

f2 V 2
i ''2 = = 2.1 10 −5 ,
d 2g

ΔE ' ' 2 = i ' ' 2 l = 5250 10 −5 m.


L’errore percentuale è:
ΔE ' 2 − ΔE ' ' 2
100 = 29% .
ΔE ' ' 2
La diversa entità dell’errore commesso utilizzando la formula di Strickler è do-
vuta al fatto che nel primo caso il moto è turbolento con regime di tubo scabro e
nel secondo caso il regime è di transizione tra tubo liscio e tubo scabro.

⎛ ⎞
* e 1 ⎜ 0.52 0.81 ⎟
Nota 2 - con i valori calcolati di Re 2 e la 1) si riscrive = −2log⎜ + ⎟ con
d f2 ⎜ f 2 104 104 ⎟
⎝ ⎠
f 2 = 2.2 10 −2 . Il 1° addendo della somma al secondo membro non è trascurabile rispetto al 2° e il numero di
resistenza f 2 dipende dal numero di Reynolds; il moto è quindi in regime di transizione e formula di Strickler
non è correttamente utilizzata.

09/03/2011 127
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Esercizio 8.10
Nel sistema di figura determinare la portata supponendo dapprima la tubazio-
ne priva di ugello. Successivamente si consideri la tubazione terminante con un
ugello di diametro d u . Calcolare:
1 - il valore di d u per il quale la potenza disponibile allo sbocco è massima;
2 - il valore corrispondente della portata.

Dati: l = 500 m d = 50 cm e = 0.0005 m h0 = 120 m

a) Si considera dapprima la tubazione priva di ugello. Si può esprimere il bilancio


dell’energia tra il pelo libero del serbatoio e la sezione di sbocco:
E 0 = E1 + ΔE 01 .
Le perdite di carico sono rappresentate dalle perdite di imbocco e dalle perdite
distribuite. Si ottiene:

V 2 ⎛⎜ V2 f V 2 ⎞⎟
h0 = + 0 .5 +l ,
2 g ⎜⎝ 2g d 2 g ⎟⎠

ovvero:
⎛ lf ⎞V 2
h 0 = ⎜⎜ 1.5 + ⎟⎟ ,
⎝ d ⎠ 2g

da cui segue:

128
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

2 gh 0
V = . 1)
lf
1 .5 +
d
Si calcola:
e
= 0.001 .
d
Si suppone il tubo idraulicamente scabro (l’ipotesi sarà successivamente verifi-
cata) e si calcola il numero di resistenza f dalla formula di Colebrook-White:

1 ⎛ 1 e ⎞
= −2 log ⎜⎜ ⎟⎟ ,
f ⎝ 3.71 d ⎠
da cui segue:
f = 0.020 .
Si ottiene quindi dalla 1):
V = 10.46 m/s.
Si può ora controllare il regime di moto nella tubazione.
Vd
Risulta: Re = = 5.23 10 6 e a tale valore del numero di Reynolds corri-
ν
*
sponde un regime di tubo scabro , in accordo con le ipotesi fatte. Si possono inol-
tre calcolare la portata Q e la potenza della corrente P:

πd 2
Q =V = 2.054 m3/s, 2)
4

V2 v2
P = γ QE1 = γ Q = ρQ = 112.37 kW.
2g 2

* ⎛ ⎞
Nella formula di Colebrook-White: 1 = −2 log ⎜ 2.51 + 1 e ⎟ risulta, nel caso in esame
⎜ 3.71 d ⎟
f ⎜ f Re ⎟
⎝ ⎠
2.51
= 3.39 10 −6 e 1 e
= 2.69 10 −4 ; pertanto il primo addendo, nell’argomento del logaritmo, è trascu-
3.71 d
f Re
rabile rispetto al secondo e il moto del fluido non dipende da Re, ovvero il tubo è idraulicamente scabro.

09/03/2011 129
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

b) Si suppone ora di dotare lo sbocco della tubazione di un ugello. Con riferimento


alla figura, si può esprimere il bilancio dell’energia tra la sezione 0 e la sezione
2:
E 0 = E 2 + ΔE 02 ,
che si trascrive:

V 2 2 ⎛⎜ V 2 f 1 V1 2 ⎞⎟
h0 = + 0 .5 1 + l . 3)
2g ⎜ 2g d 2g ⎟
⎝ ⎠
Dall’equazione di continuità:
2 2
⎛d ⎞ ⎛d⎞
V 2 π ⎜⎜ u ⎟⎟ = V1π ⎜⎜ ⎟⎟
⎝ 2 ⎠ ⎝2⎠
si ottiene:
2
⎛ d ⎞
V 2 = V1 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝ du ⎠
e quindi, sostituendo nella 3):

⎡⎛ ⎞
4 ⎤ 2
d lf ⎥ V1 .
h 0 = ⎢ ⎜⎜ ⎟⎟ + 0.5 + 1 4)
⎢⎝ d u ⎠ d ⎥ 2g
⎣ ⎦
Supponendo ancora il tubo scabro e f = f 1 = 0.020 si ottiene dalla 4):

2 gh0
V1 = . 5)
4
⎛ d ⎞ lf
⎜⎜ ⎟⎟ + 0.5 + 1
⎝ du ⎠ d

Ai fini del calcolo della potenza massima si osserva che P è funzione di V1 e


quindi di d u . Si impone la condizione di massimo:
dP
=0. 6)
dd u

130
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Poiché P è funzione di d u attraverso Q si ottiene:

dP dP dQ
= = 0. 7)
dd u dQ dd u
E’ inoltre:
2
⎛d ⎞
Q = A1V1 = π ⎜⎜ u ⎟⎟ V1
⎝ 2 ⎠

e quindi:

dQ dV d 2 d
= 1 π u + V1π u ;
dd u dd u 4 2
V1 è sempre crescente al crescere di d u e quindi deve risultare:
dV1
≠ 0.
dd u
La condizione di massimo 6), come risulta dalla 7), è verificata per:
dP
= 0. 8)
dQ
Esprimendo P in funzione di Q e ricordando la 3), si ottiene:

V2 2 ⎡ V 2 l f1 V12 ⎤ ⎡ ⎛ l f1 ⎞ Q 2 ⎤
P = γQE2 = γQ = γQ ⎢ h0 − 0.5 1 − ⎥ = γQ ⎢ h0 − ⎜⎜ 0.5 + ⎟ ⎥.
2g ⎢⎣ 2g d 2g ⎥ ⎢ ⎝ d ⎟⎠ 2 gA12 ⎥
⎦ ⎣ ⎦

A1 è l’area della sezione 1. Derivando rispetto a Q e imponendo la condizione


8) si ottiene:

dP ⎡ ⎛ l f1 ⎞ Q2 ⎤
= γ ⎢ h0 − 3⎜⎜ 0.5 + ⎟⎟ ⎥ = 0,
dQ d 2
⎢⎣ ⎝ ⎠ 2 gA 1 ⎥⎦

⎛ l f1 ⎞ V1 2
h 0 = 3⎜⎜ 0.5 + ⎟
⎟ 2 g = 3 ΔE
⎝ d ⎠

09/03/2011 131
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

e quindi:
h0
ΔE = .
3
Quest’ultima condizione determina il valore massimo della potenza retraibile.
Dalla 9) si ottengono i valori della velocità media nella tubazione e quindi della
portata:

2 gh 0
V1 = = 6.19 m/s,
⎛ l f1 ⎞
3⎜⎜ 0.5 + ⎟

⎝ d ⎠

π 0.5 2
Q = V1 A1 = 6.19 = 1.215 m3/s.
4

Controllo dell’ipotesi sul numero di resistenza f 1 .


V1 d
Risulta Re = = 3.1 10 6 e a tale valore del numero di Reynolds corri-
ν
sponde ancora un regime di tubo scabro (vedi nota) e quindi un valore costante del
numero di resistenza, come si è supposto.
Si può calcolare d u dalla 4); si ottiene:
d
du = = 0.2 m.
2 gh 0 l f1
4 − 0.5 −
V1 d

Infine utilizzando l’equazione di continuità:

V1 d 2 = V u d u2 ,
si calcola la potenza P della corrente:
4
V 2 2 γQ 2 ⎛ d ⎞
P = γQ = V1 ⎜⎜ ⎟⎟ = 909 kW.
2g 2g ⎝ du ⎠

132
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Esercizio 8.11
Con riferimento all’impianto rappresentato nella figura e trascurando le perdi-
te di carico localizzate all’imbocco e nei gomiti, calcolare:
1- la portata nella tubazione;
2- la pressione nella sezione 1.
3- tracciare la linea piezometrica e la linea dell’energia
4- Calcolare la spinta sulla valvola conica di peso trascurabile

Dati: d = 20 cm k s = 80 m1/3/s
l1 = 80 m l 2 = 70 m

Figura 1

1 - Il bilancio dell’energia tra il pelo libero del serbatoio di monte e il pelo libero
del serbatoio di valle si può esprimere nella forma:
E 0 = E 2 + ΔE 02 .
Nelle ipotesi del testo le perdite di carico sono costituite dalle perdite distribuite
e dalle perdite di sbocco e il bilancio precedente, con l’usuale significato dei sim-
boli, si può scrivere nella forma:

V2 V2
h 0 = h 2 + i (l1 + l 2 ) + i= , 1)
2g 4/3
⎛d⎞
k s 2 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝4⎠

09/03/2011 133
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

ovvero:

⎡ ⎤
⎢ ⎥
⎢ 2 g (l1 + l 2 ) ⎥ V 2
h0 − h 2 = ⎢ + 1⎥ .
4/3 2 g
⎢ 2⎛d ⎞ ⎥
⎢ k s ⎜⎜ 4 ⎟⎟ ⎥
⎣ ⎝ ⎠ ⎦

Dal precedente bilancio si ricava il valore di V:

2 g (h0 − h 2 )
V= = 4.077 m/s.
2 g (l1 + l 2 )
4/3
+1
⎛d⎞
k s 2 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝4⎠

2 – Esprimendo il bilancio dell’energia tra il pelo libero del serbatoio di monte e la


sezione 1 del gomito si può scrivere:

E 0 = E1 + ΔE 01 ,
ovvero:

p1 V2
h 0 = h1 + + + il1 ,
γ 2g
da cui segue:

⎡ ⎛ ⎞⎤
⎢ ⎜ ⎟⎥
⎢ V2 ⎜ 2 gl1 ⎟⎥
p1 = γ ⎢ h 0 − h1 − ⎜1+ ⎟ ⎥ = −69890 Pa.
⎢ 2g ⎜ 4/3 ⎟⎥
2⎛d ⎞
⎢ ⎜ k s ⎜⎜ ⎟⎟ ⎟⎥
⎢⎣ ⎜ ⎝4⎠ ⎟⎥
⎝ ⎠⎦

134
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

3–

Figura 2

4 – Indicata con S la spinta del fluido sulla valvola, con F A la spinta archimedea,
con S1 la spinta sulla base minore del tronco di cono dovuta alla pressione
dell’acqua, si ha:
S = S1 + F A
con:
πd 2 ⎛1 1 h ⎞ γπ
FA = γ ⎜⎜ h − ⎟= = 10269 N,
4 ⎝3 3 2 ⎟⎠ 3

2
π⎛d⎞ πd 2
S1 = p f ⎜⎜ ⎟⎟ = 10 γ = 77016 N.
4⎝ 2⎠ 16

Si ottiene:
S = S1 − F A = 77016 − 10269 = 66747 N.
La forza S è verticale, orientata verso il basso.

09/03/2011 135
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Esercizio 8.12
La condotta principale collega i due serbatoi A e B; al nodo N, attraver-
so la condotta CN, confluisce la portata Q3 = 0.03 m3/s; dal serbatoio A,
verso il nodo N, defluisce la portata Q1 = 0.02 m3/s. La pressione, imme-
diatamente a monte del nodo N, vale p1 = 45 kPa. Calcolare:
1 - la quota h A della superficie libera del serbatoio a monte;
2 - la portata Q 2 che entra nel serbatoio B;
3 - la pressione p 2 nella sezione immediatamente a valle del nodo N;
4 - l’energia E 2 nella sezione 2;
5 - la quota h B della superficie libera del serbatoio B.

Dati: d = 20 cm d ' = 5 cm
γ = 9806 N/m3: peso specifico dell’acqua

Figura 1

1 - Con riferimento alla sezione 1, immediatamente a monte del nodo N, si cal-


cola:
Q1
V1 = = 63.66 10 −2 m/s.
2
⎛d⎞
π ⎜⎜⎟⎟
⎝2⎠

136
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Si ottiene:

p1 V1 2
E1 = + h1 + = 9.608 m.
γ 2g

Figura 2

Si esprime il bilancio dell’energia tra la superficie libera del serbatoio A e il no-


do N (sezione 1):
E 0 = E1 + ΔE 01 . 1)
Alle perdite di carico contribuiscono le perdite di imbocco e le perdite distribui-
te; la 1) si trascrive:

V1 2 f 1 V1 2
h A = E1 + 0.5 + l1 . 2)
2g d 2g
Il numero di resistenza f 1 si ottiene dalla formula di Colebrook-White, dopo
aver calcolato:
e
= 5 10 −4
d

V1 d
Re1 = = 1.27 10 5 .
ν
Si ottiene f 1 = 0.0197 ; si sostituisce nella 2) e si calcola:

h A = 9.72 m.

09/03/2011 137
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

2 - La portata Q 2 che esce dal nodo è:

Q 2 = Q1 + Q3 = 0.02 + 0.03 = 0.05 m3/s.

3 - Ai fini del calcolo della pressione nella sezione 2 si applica il teorema di


conservazione della quantità di moto al volume di fluido rappresentato nella figura
2, delimitato dalle sezioni 1, 2 e 3, e si ottiene:
(
∏1+∏2+∏3 = ρ − Q1V1 + Q 2V 2 − Q3V 3 ; ) 3)

∏1, ∏2, ∏3 sono le spinte sulle sezioni terminali dovute alla pressione del fluido
esterno. Proiettando la 3) nella dirazione dell’asse x si ottiene:
( p1 − p 2 )A = ρ (− Q1V1 + Q2V2 − Q3V3 cos 20 ) 4)
con:
2
⎛d⎞
A = π ⎜⎜ ⎟⎟ = 314 10 −4 m2. 5)
⎝2⎠

Q2
V2 = = 1.59 m/s 6)
A

Q3
V3 = = 15.28 m/s 7)
2
⎛ d'⎞
A ⎜⎜ ⎟⎟
⎝d ⎠
Sostituendo 5), 6) e 7) nella 4) si ottiene il valore p 2 della pressione:

p 2 = 56.583 kPa

4 - Osservato che h 2 = 5 m, si ottiene il valore dell’energia E 2 nella sezione 2:

p2 V2 2
E2 = + h2 + = 10.897 m. 8)
γ 2g

138
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

5 - Ai fini del calcolo h B si esprime il bilancio dell’energia tra la sezione 2 e la


superficie libera del serbatoio B:
E 2 = E 4 + ΔE 24 . 9)
Alle perdite di carico contribuiscono le perdite di sbocco e le perdite distribuite.
La 9) si trascrive:

V2 2 f V2 2
E 2 = hB + + l2 . 10)
2g d 2g
Si calcola:
V2 d
Re 2 = = 3.18 10 5 11)
ν
e, dalla formula di Colebrook-White, si ottiene:
f 2 = 0.0181 . 12)

Dalla 10), sostituendo 8), 5), 11) e 12) si calcola h B = 10.183 m.

09/03/2011 139
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Esercizio 8.13
1 - Nell’impianto di figura inizialmente la saracinesca S è aperta. Calco-
lare le portate.
2 - Successivamente la saracinesca viene chiusa parzialmente. Calcolare il
grado di apertura in modo che si abbia Q 2 = 0.2 m3/s.

Dati:
tratto 1 2 3 4
Diametro (cm) 40 25 25 40
Lunghezza(m) 300 400 200 400
La scabrezza equivalente è, e = 10 −3 m.

Le incognite che intervengono nella risoluzione sono 7:


V1 ,V 2 ,V 3 ,V 4 , E B , E C , f
Le equazioni che possono essere utilizzate sono:
*) il bilancio dell’energia nei 4 rami di tubazione (4 equazioni),
**) l’equazione di continuità ai nodi (2 equazioni),
***) la formula di Colebrook-White (1 equazione).

Si suppone, in tutto il sistema, il moto turbolento e il tubo scabro in modo tale


che il numero di resistenza f sia indipendente dal numero di Reynolds Re:

1 ⎛ 1 e ⎞
= −2 log ⎜⎜ ⎟⎟ .
f ⎝ 3.71 d ⎠

140
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Si ottiene:
e e e e
= 25 10 − 4 = 4 10 −3 = 4 10 −3 = 25 10 − 4
d1 d2 d3 d4
f 1 = 249 10 − 4 f 2 = 284 10 − 4 f3 = f2 f 4 = f1
Le equazioni di bilancio si possono scrivere:

E A = E B + Δ E AB
E B = E C + Δ E BC
E C = E D + Δ E CD
Q1 = Q 2 + Q 3
Q1 = Q 4

Dopo aver trascurato le perdite localizzate rispetto a quelle distribuite – come è


lecito fare, trattandosi di lunghe condotte – le precedenti equazioni si trascrivono:

⎧ f 1 l 1 V1 2
⎪hA = E B +
⎪ d1 2 g
⎪ 2
⎪ E B = EC + f 3l3 V3
⎪ d3 2g

⎪ f 2l2 V2 2 1)
⎨E B = EC +
⎪ d2 2g
⎪ f l 2
⎪ EC = hD + 4 4 V4
⎪ d4 2g
⎪ 2 2 2
⎪V 1 d 1 = V 2 d 2 + V 3 d 3
⎪V = V
⎩ 1 4

Si è ottenuto un sistema di 6 equazione in 6 incognite che può essere risolto per


sostituzione. Dalla 2a e dalla 3a equazione del sistema 1) si ottiene, per confronto:

f 3l3 d 2 V
V 2 = V3 = 3 = 707 10 −3 V 3 .
d3 f 2l2 2

09/03/2011 141
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Dalla 5a equazione si ottiene:

V 3 ⎛⎜ 2 d 2 2 ⎞
⎟ = 0.667 V 3 .
V1 = d3 +
d 1 2 ⎜⎝ 2 ⎟

Dalla 6a equazione si ottiene:

V 4 = V1 = 667 10 −3 V 3 ,
dalla 1a, 3a, 4a equazione si ottiene:

f 1 l1 V1 2 f 3 l 3 V 3 2 f 4 l 4 V 4 2
hA = + + + hD ,
d1 2 g d3 2g d4 2g
la quale, in base alle precedenti relazioni, può essere riscritta:

V3 2 ⎡ −6 f 1l1 f 3l3 f 4l4 ⎤


h A − hD = 2
⎢ 667 10 + + 667 2 10 −6 ⎥
2g ⎣ d1 d3 d4 ⎦
e quindi:

2 g ( h A − hD )
V3 = = 4.83 m/s ,
⎡ −6 ⎛ f 1l1 f l ⎞ f 3l3 ⎤
2
⎢ 667 10 ⎜⎜ + 4 4 ⎟⎟ + ⎥
⎢⎣ ⎝ d1 d4 ⎠ d3 ⎥⎦

V1 = V 4 = 3.22 m/s Q1 = Q 4 = 404 10 −3 m3/s

V 2 = 3.41 m/s Q 2 = 167 10 −3 m3/s

V 3 = 4.83 m/s Q3 = 237 10 −3 m3/s.

142
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Verifica dell’ipotesi assunta di regime di moto turbolento e tubo scabro:


V1 d 1
Re1 = Re 4 = = 1.29 10 6
ν
V2 d 2
Re 2 = = 8.53 10 5
ν
V3 d 3
Re3 = = 1.21 10 6
ν
Dalla stima degli ordini di grandezza dei due addendi nella formula di Cole-
brook-White (vedi es. 8.9, note 1 e 2) si deduce che il moto è turbolento, con regi-
me di tubo scabro.

2 – La parziale chiusura della saracinesca introduce nel sistema una perdita di


carico che fa variare la portata e quindi la velocità in ciascuna condotta. Risulta,
nella condotta 2:
Q2
V2 ' = = 4 .07 m/s.
A2

Le 6 incognite da determinare sono ora : v1 ' , v 3 ' , v 4 ' , E B , E C , k , (grado di


apertura della saracinesca). Esse sono determinate dal sistema delle 6 equazioni:
⎧ f 1 l 1 V1 ' 2
⎪hA = E B +
⎪ d1 2 g
⎪ 2
⎪ E B = EC + f 2l2 V2 '
⎪ d2 2g

⎪ f 3l3 V3 '2 V '2 2)
⎨E B = EC + +k 3
⎪ d3 2g 2g
⎪ f l V ' 2
⎪ EC = hD + 4 4 4
⎪ d4 2g
⎪ 2 2 2
⎪V1 ' d 1 = V 2 ' d 2 + V 3 ' d 3
⎪V1 ' = V 4 '

Dalla 2a e 3a equazione del sistema 2) si ottiene:

f 2 l 2 V2 ' 2 ⎛ f 3l3 ⎞ V3 ' 2



=⎜ + k ⎟⎟ , 3)
d2 2g ⎝ d 3 ⎠ 2g

09/03/2011 143
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

supponendo il moto turbolento e il tubo scabro, f 1 , f 2 , f 3 e f 4 , mantengono i


valori calcolati precedentemente.

Dalle equazioni 1a, 2a, 4a si ottiene:

f 1l1 V1 ' 2 f 2 l 2 V 2 ' 2 f 4 l 4 V 4 ' 2


h A − hD = + + .
d1 2 g d2 2g d4 2g
Dalla 6a equazione si ottiene:

f 2 l 2 V2 ' 2
2 g ( h A − hD − )
d2 2g
V1 ' = = 2.29 m/s;
⎡ ⎛ f 1l1 f 4 l 4 ⎞ ⎤ f 1l1 f 4 l 4
⎢ ⎜⎜ + ⎟⎟ ⎥ +
⎢⎣ ⎝ d 1 d4 ⎠ ⎥⎦ d 1 d4

dalla 5a equazione si ottiene:

V1 ' d 1 2 − V 2 ' d 2 2
V3 ' = = 1.79 m/s;
d32
dalla equazione 3) si ottiene:
2
f 2l2 ⎛ V2 ' ⎞ f l
k= ⎜⎜ ⎟⎟ − 3 3 = 212.2 .
d2 ⎝ V3 ' ⎠ d3
Verifica dell’ipotesi assunta di moto turbolento e tubo scabro:
V1 ' d 1
Re1 ' = Re 4 ' = = 0.92 10 6
ν
V2 ' d 2
Re 2 ' = = 1.02 10 5 .
ν
V3 ' d 3
Re 3 ' = = 4.5 10 6
ν
Dal calcolo degli addendi nella formula di Colebrook-White si rileva che
l’ipotesi è verificata.

144
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Inoltre risulta:
2
⎛ 1 ⎞
k = ⎜⎜ − 1 ⎟⎟ ,
⎝ mc c ⎠
dove si suppone c c = 0.61 e m è il rapporto tra le aree della sezione parziale e
della sezione totale in corrispondenza alla quale è inserita la saracinesca.
Si ottiene:
1
= 105 10−3.
m=
cc ( k +1 )

09/03/2011 145
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Esercizio 8.14
Determinare la quota minima che può raggiungere il livello dell’acqua nel ser-
pass
batoio A in modo tale che in nessun punto della condotta risulti: < 50 cm. Il
γ
fluido è acqua. L’asse della tubazione, in corrispondenza ai due gomiti, è deviata
di un angolo α = 90°.
rc
Dati: d = 0. 1 m =1 Pu = 864.49 Nm/s
d
l1 = l 2 = 10 m l3 = 4 m l 4 = 50 m
f = 0.035 : numero di resistenza
e = 0.0008 m: scabrezza equivalente
rc: raggio di curvatura dei gomiti.

Il bilancio dell’energia tra il serbatoio e la sezione 2 si scrive:


E1 = E 2 + ΔE12 .
Le perdite di energia sono costituite dalle perdite di imbocco, dalla perdita nei
due gomiti, e dalle perdite distribuite. Si ottiene:

V2 ⎡ ⎤V 2
h1 = h 2 +
p2
+
f
( )
+ ⎢ 0 .5 + 2 ζ G + l 1 + l 2 + l 3 ⎥ , 1)
γ 2g ⎣ d ⎦ 2g

146
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

dove ζ G indica il coefficiente di perdita di gomito:

ζ G = ζ G , s + ζ G ,a ,

ζ G ,s = A1 B1 = 0.21 ,

rc
ζ G ,a = 0.0175 f α = 0.055 (α = 90°).
d
Sostituendo i valori si ottiene:
ζ G = 0.265 .

La pressione minima in condotta si ha nella sezione 2 , a monte della pompa.


Imponendo tale condizione si ottiene:
p 2 ass p2 pa
= + = 0.5 m,
γ γ γ
dalla quale si calcola:
p2 pa
= 0.5 − = −9.833 m.
γ γ
Per il calcolo della velocità media V , indicata con h p la prevalenza della pom-
pa, si esprime un bilancio dell’energia tra le sezioni 2 e 4:
E 2 + h p = E 4 + ΔE 24 ,

p2 V2 V2 f V2
h2 + + + h p = h4 + + l4 . 2)
γ 2g 2g d 2g
E’ poi:
Pu
hp = e h2 = h4 .
γQ
Si ottiene quindi dalla 2):

f V 2 p 2 Pu 4
l4 = + ,
d 2g γ γV πd 2

09/03/2011 147
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

dalla quale si calcola:


V = 1.04 m/s.
Dalla 1) infine si calcola:
h1 = 0.742 m.

148
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Esercizio 8.15
Trascurando le perdite localizzate calcolare:
- la portata nel tubo verticale;
- la potenza assorbita dalla pompa P sapendo che il suo rendimento è η = 0.8;
- la pressione nella sezione 2;
- la spinta sul convergente.
Tracciare la linea dell’energia e la linea piezometrica.

Dati: d = 30 cm d 3 = 15 cm
−4
e = 3 10 m: scabrezza equivalente del tubo
c c = 1 : coefficiente di contrazione

Figura 1

- Il carico cinetico allo sbocco si trasforma in energia potenziale del getto alla
massima quota raggiunta. Con riferimento alla figura si ottiene:

V3 2
= h 4 − h3 ,
2g
e quindi:

V3 = 2 g (h4 − h3 ) = 10.85 m/s,

09/03/2011 149
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

π d32
Q = V3 = 192 10 −3 m3/s.
4

- Da un bilancio dell’energia tra il pelo libero del serbatoio e la sezione di sboc-


co si ottiene:
E 0 + h p = E 3 + ΔE ,
poiché risulta E 0 = 0 , si ottiene:

V3 2 f l V 2 2
h p = h3 + + , 1)
2g d 2g
dove l=5+12=17 m.
Il numero di resistenza f si ricava dalla legge di Colebrook-White, dopo aver
calcolato i valori:
−4 2
e 3 10 ⎛d ⎞ V d
= = 10 −3 V2 = V3 ⎜⎜ 3 ⎟⎟ = 2.71m / s Re = 2 = 8.13 105 ;
d 3 10 −1 ⎝ d ⎠ ν
si ottiene:

f = 2 10 −2 .
Dalla equazione 1) si ricava il valore di h p , dal quale si calcola la potenza Pass
assorbita dalla pompa P:
Pu γQh p
Pass = = = 43.4 kW.
η η
Per il calcolo di p 2 si esprime la costanza dell’energia nelle sezioni 2 e 3:

E 2 = E3
ovvero:

p2 V2 2 V 2
h2 + + = h3 + 3 , 2)
γ 2g 2g

150
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

da cui segue:
⎛ V 2 − V2 2 ⎞
p 2 = γ ⎜ h3 − h 2 + 3 ⎟ = 60.1 kPa. 3)
⎜ 2g ⎟
⎝ ⎠

Figura 2

- Si applica il teorema della quantità di moto tra le sezioni 2 e 3 (figura 1), con-
siderando pari ad 1 il coefficiente di contrazione della vena. Con il consueto signi-
ficato dei simboli si ha:
∏ 2 + ∏ 3 + F + G = ρQ (V 3 − V 2 ) . 4)
Proiettando lungo l’asse verticale z si ottiene:
p 2 A c + F − G = ρQ (V3 − V 2 ),
essendo A c l’area della sezione della condotta. Si ottiene:

S = − F = p 2 A c − G + ρQ (V 2 − V3 ) 5)

dove p 2 è il valore della pressione esercitata dal fluido esterno sulla sezione 2 e S
è la spinta che il fluido esercita sulle pareti.

09/03/2011 151
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Sostituendo la 3) nella equazione 5) si ottiene:


⎡ ⎛ d 2 + d 3 2 + dd 3 ⎞⎤
πd 2
− γ ⎢ π (h3 − h2 )⎜ ⎟ ⎥ + ρQ (V 2 − V3 ) = 2483 N.
1
S = p2
4 ⎢3 ⎜ 4 ⎟⎥
⎣ ⎝ ⎠⎦

La forza S ha la direzione dell’asse z, come si deduce osservando che è nulla la


sua componente nella direzione x, ortogonale a z, ottenuta dalla proiezione della 4)
nella direzione x (figura 3).
S è inoltre rivolta verso l’alto. Nella formula precedente il termine tra parentesi
quadra esprime il volume del tronco di cono riempito di fluido al quale si è fatto
riferimento.

Figura 3

152
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Esercizio 8.16
Trascurando le perdite di imbocco, determinare la portata e l’andamento della
pressione nel tubo nei due casi:
1) h1 = 0.5 m
2) h1 = 2.0 m

Dati: ht = 20 m d = 0.05 m
e = 0.0002 m: scabrezza del tubo
γ = 9806 m3/s: peso specifico dell’acqua

Figura 1

- Caso 1: h1 = 0.5 m.

Si esprime il bilancio dell’energia tra le sezioni 0 e 2:


E 0 = E 2 + ΔE 02 .
Si trascurano le perdite di imbocco e si ottiene:

V2 f V2
h0 = h2 + + ht .
2g d 2g

09/03/2011 153
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Poiché:
h0 − h2 = h1 + ht ,
si ottiene:

2 g ( h1 + h t )
V = . 1)
f
1 + ht
d
Per il calcolo del numero di resistenza f si suppone il moto turbolento e il tubo
scabro; si ottiene:
e
= 0.004 ,
d

1 ⎛ e ⎞
= −2 log ⎜⎜ ⎟⎟ ,
f ⎝ 3.71d ⎠

2
⎛ ⎞
⎜ ⎟
⎜ 1 ⎟
f =⎜ ⎟ = 0.0284 .
⎜ − 2 log ⎛⎜ 0.004 ⎞⎟ ⎟
⎜ ⎜ 3.71 ⎟ ⎟
⎝ ⎝ ⎠⎠
Si può quindi calcolare il valore della velocità media V dalla 1):
V = 5.70 m/s.

Verifica dell’ipotesi di tubo scabro.

Risulta:
Vd
Re = = 2.85 10 5 e l’ipotesi è verificata, come è facile controllare dal con-
ν
fronto dei due addendi nella formula di Colebrook-White:
2.51 e
= 5.226 10 −5 = 1.078 10 −3 .
f Re 3.71 d

154
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Si calcola quindi la portata:

πd 2
Q =V = 0.0112 m3/s.
4
Per trovare l’andamento delle pressioni si considera una sezione generica x e si
scrive il bilancio dell’energia tra le sezioni 2 e x:
E x = E 2 + ΔE x 2 , 2)
dalla 2) si ottiene:

px V2 V2 f V2
hx + + = + hx
γ 2g 2g d 2g
e si ricava:
⎡ ⎤ ⎡ ⎤ ⎡f ⎤
⎡ f v2 ⎤ ⎢ f h1 + ht ⎥ ⎢ + ⎥ ⎢ h1 −1 ⎥
px h h
= hx ⎢ −1⎥ = hx ⎢ −1⎥ = hx ⎢ 1 t −1⎥ = hx ⎢ d ⎥ = −0.0579hx .
γ ⎢⎣ d 2 g ⎥⎦ d
⎢ 1+ f h t ⎥ ⎢ d ⎥ ⎢ 1+ ht f ⎥
⎢⎣ d ⎥⎦ ⎢ f + ht ⎥ ⎢⎣ d ⎥⎦
⎣ ⎦
Inoltre (figura 2):
V2 ⎛ p3 ⎞ p3
= 1.66 m ⎜ + h ⎟ = 18.84 m = −1.16 m
2g ⎜ γ 3 ⎟ γ
⎝ ⎠

Figura 2

09/03/2011 155
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

- Caso 2: h1 = 2 m.

Supponendo ancora un regime turbolento di tubo scabro il valore del numero di


resistenza f è ancora quello precedentemente calcolato ( f = 0.0284 ). Si ricalcola
V dalla 1) e si ottiene:

2 g (h1 + ht )
V= = 5.91 m/s.
f
1 + ht
d

Verifica dell’ipotesi di tubo scabro.

Si calcola il numero di Reynolds:


Vd
Re = = 2.96 10 5
ν
Il valore di Re è aumentato rispetto al caso precedente e quindi il regime di moto
si mantiene idraulicamente scabro. Si calcola quindi la portata Q e la dipendenza
della pressione dalla quota, utilizzando il bilancio 1), in modo analogo a come si è
proceduto nel primo caso:

πd 2
Q =V = 0.0116 m3/s,
4

⎡ f ⎤
⎢ h1 − 1 ⎥
px
=⎢d ⎥ h x = 0.0110 h x .
γ ⎢ 1 + ht f ⎥
⎢⎣ d ⎥⎦
Inoltre (figura 3):
V2 p3 p3
= 1.78 m + h3 = 20.22 m = 0.22 m.
2g γ γ

156
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Figura 3

09/03/2011 157
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Esercizio 8.17
Il serbatoio a tenuta indicato in figura ha la forma di cilindro ad asse verticale
e contiene olio minerale avente densità ρ = 800 kg/m3 e viscosità cinematica ν =
10 10-6 m2/s.
Il serbatoio comunica con l’atmosfera (Patm = 101325 Pa) sia attraverso un
breve tratto di condotta orizzontale chiusa da una valvola a farfalla piana, sia at-
traverso un tubo d’acciaio verticale completamente aperto avente il diametro
d = 10 cm.
Nelle condizioni indicate, attraverso il tubo si scarica una portata Q = 19.6 l/s.

1) Calcolare il numero di Reynolds nel tubo e la pressione dell’aria nel serbatoio;


2) tracciare il diagramma della pressione all’interno del serbatolo e lungo il tubo
di scarico;
3) determinare di quanto sarà disceso il livello nel serbatoio prima che il flusso di
scarico si interrompa.

Dati: e = 10 −5 m: scabrezza equivalente della tubazione


l = 2m h1 = h2 = 1 m d 1 = 50 cm

Si calcolano il valore della velocità media V, del numero di Reynolds Re e della


e
scabrezza equivalente dimensionale :
d

158
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Q Vd e
V= = 2.496 m/s Re = = 24956 = 10 −4 .
⎛d⎞
2 ν d
π ⎜⎜ ⎟⎟
⎝2⎠
Dalla formula di Colebrook-White si calcola il valore del numero di resistenza f:
f = 0.025 .
Nelle condizioni iniziali si confrontano i valori dell’energia meccanica specifica
nelle sezioni 1 e 2 e si ottiene:
E1 = E 2 + ΔE12 ,
ovvero:
p aria , 0 V2 fl
+3= + . 1)
γ 2g d
p aria , 0 indica la pressione relativa dell’aria nella condizione iniziale. Dalla 1) si
calcola quindi:
p aria , 0 = 24515 Pa.
Il flusso di scarico si interrompe allorché la pressione, nella cassa d’aria, è pari al-
la pressione atmosferica. Il volume d’aria si dilata – per effetto della fuoriuscita
dell’olio – con trasformazione isoterma, per la quale p *W = cost ( p * è valore della
pressione assoluta, W la misura del volume d’aria). Indicata con Ω la sezione del
serbatoio, le due condizioni si esprimono nel sistema:
⎧ p aria * Ω (1 + x ) = p aria , 0 * Ω
⎪⎪
⎨ p aria * 101325 . 2)
⎪ +3− x =
⎪⎩ γ γ
Con x si indica l’abbassamento della superficie di divisione tra aria ed olio, rispet-
to alla condizione iniziale. Dal sistema 2) si ottiene:
x = 0.045 m.

09/03/2011 159
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Esercizio 8.18
1) Le tubazioni rappresentate nella figura hanno tutte la medesima scabrezza
equivalente e, ed il medesimo diametro d. Trascurando il carico cinetico e le
perdite localizzate calcolare il valore della scabrezza equivalente e del para-
metro di Strikler k s riferito al tratto BC;
2) supponendo invariato il valore di e per tutte le tubazioni, calcolare la portata
QAB nel tratto AB;
3) ricalcolare Q AB utilizzando la formula di Strikler.
4) Nota la potenza Pass = 150 kW assorbita dalla pompa, calcolare il rendimen-
to η della pompa.
5) Supponendo η e Pass costanti, calcolare QC nel caso in cui sia Q B = 0 e
hC = 20 m.
6) Calcolare la pressione assoluta dell’aria nelle condizioni iniziali.
7) Calcolare la pressione dell’aria e il livello dell’acqua nella cassa nelle condi-
zioni relative al punto 5.

Dati:
QC = 0.2 m3/s l AB = 1000 m l BC = 1500 m d = 0 .5 m
Quote piezometriche: h A = 33.10 m, h B = 23.10 m, hC = 20.00 m

1) Si può esprimere il bilancio dell’energia tra la sezione B e la sezione C:

160
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

E B = E C + ΔE BC ,
ovvero:

V BC 2 V 2 f BC V 2
hB + = hC + BC + l BC BC . 1)
2g 2g d 2g
Risulta:
QC
V BC = = 1.019 m3/s.
2
d
π
4
Dalla 1) si ricava:
2 g (h B − h C )d
f BC = = 0.0195 .
l BC V BC 2
Il valore di e può essere calcolato dall’equazione di Colebrook-White:

1 ⎛ 2.51 e ⎞
= −2 log ⎜⎜ + ⎟,

f f Re 3.71 d
⎝ ⎠
con
V BC
Re = = 5.095 10 5 .
ν
Si ottiene e = 0.000422 m.
Uguagliando il valore delle perdite calcolato con le formule di Darcy e di
Strikler si ottiene:

f BC V BC 2 l BC V BC 2
l BC = ,
d 2g 4/3
⎛d⎞
k s 2 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝4⎠

2 gd
ks = = 89.7 m1/3/s.
4/3
⎛d⎞
f BC ⎜⎜ ⎟⎟
⎝4⎠

09/03/2011 161
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

2) Il bilancio dell’energia tra A e B si può scrivere:


E A = E B + ΔE AB ,
ovvero:

V AB 2 V 2 f AB V 2
hA + = h B + AB + l AB AB . 2)
2g 2g d 2g
Dalla 2) si ottiene:

2 g (h A − h B ) d
V AB =
f AB l AB

Si calcolano V AB e f AB dal sistema:

⎧ ⎛ ⎞
⎪ 1 = −2 log ⎜ 2.51 + e ⎟
⎪⎪ f AB ⎜ f Re 3.71 d ⎟
AB
⎨ ⎝ ⎠
⎪ 2 g (h A − h B ) d
⎪V AB =
⎪⎩ f AB l AB

Si procede per tentativi, assegnando a f AB il valore che corrisponde al regime


di tubo scabro:
1 e
= −2 log
f AB 3.71d

Si calcola f AB = 0.0188 . Si ottengono i risultati rappresentati nella tabella:

fAB di tentativo VAB (m/s) fAB calcolato


0.0188 2.28 0.0191
0.0191 2.26 0.0191

L’ultima riga fornisce i valori di f AB e di V AB . Si calcola quindi la portata:

πd 2
Q AB = V AB = 0.440 m3/s,
4

162
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

3) Di nuovo dal bilancio dell’energia tra A e B si ottiene:

l AB V AB 2
h A = hB + .
4/3
⎛d ⎞
k s 2 ⎜⎜ ⎟⎟
⎝4 ⎠

4/3
ks2 ⎛d⎞
V AB = ⎜⎜ ⎟⎟ (h A − h B ) = 2.24 m/s,
l AB ⎝4⎠

πd 2
Q AB = V AB = 0.440 m3/s.
4

4) Da un bilancio dell’energia tra il pelo libero del serbatoio di monte e la sezione


A si ottiene:
E0 + h p = E A

dove
h p indica la prevalenza della pompa. Si ricava:

V AB 2
hp = + h A = 33.36 m
2g

Pu γQh p
η= = = 968 10 −3 .
Pass Pass

5) Si richiama la relazione:
Pu ηP
hp = = ass .
γQC γQC
Il bilancio dell’energia tra il pelo libero del serbatoio di monte e la sezione C,
ritenendo trascurabile la lunghezza del tratto OA, si può scrivere:

V2 f V2
h 0 + h p = hC + + (l AB + l BC ) .
2g d 2g

09/03/2011 163
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

I due valori incogniti, f e V, si ottengono dal sistema:

⎧ ηPass ⎛ f ⎞ QC 2
⎪ = hC + ⎜⎜ 1 + l tot ⎟⎟ 1)
⎪ γQC ⎝ d ⎠ π 2d 4
⎪ 2 g
⎨ 16
⎪ ⎛ 2 ⎞
⎪ 1 = −2 log ⎜ 2.51 V π d + e ⎟ 2)
⎪ f ⎜ f d Q 4 3.71d ⎟
C
⎩ ⎝ ⎠
ovvero:

⎧ 14.807 QC 2
⎪ = 20 + (1 + 5000 f ) 1)
⎪⎪ QC 0.7561
⎨ ⎛ −7 ⎞
⎪ 1 = −2 log ⎜ 9.8567 10 ⎟ + 2.2749 10 −4 2)
⎪ f ⎜ f QC ⎟
⎪⎩ ⎝ ⎠

Il sistema viene risolto per tentativi:

f di tentativo QC (m3/s) f calcolato


(dalla eq.1) (dalla eq.2)
0.0191 0.383 0.0192
0.192 0.382 0.0192

Si ottiene in definitiva: QC = 382 10 −3 m3/s.

6) Nelle condizioni indicate risulta:


rel
p aria
= h A − 4.5 = 33.1 − 4.5 = 28.6 m,
γ
e quindi:

ass
p aria pa
= 28.6 + = 28.6 + 10.33 = 38.93 m.
γ γ

164
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

7) Il bilancio dell’energia tra il pelo libero del serbatoio a monte e la sezione


A si può esprimere nella forma:

QC 2 16
h0 + h p = h ' A + ,
2g π 2d 4
h ' A e p ' aria indicano i nuovi valori di quota piezometrica e pressione dell’aria
nella sezione A. si ottiene:

QC 2 8
h' A = hp − = 38.57 m.
g π 2d 4
Si può inoltre scrivere:

p ' rel
aria p ' ass
aria pa
h' A = + h'= − + h' .
γ γ γ
Dall’equazione della trasformazione isoterma del gas si ottiene:

aria (7.5 − h ' ) = p aria (7.5 − h ) .


ass
p ' ass
Si è quindi ricondotti alla risoluzione del sistema:
⎧ p ' ass (7.5 − h ' ) = 38.93 9806 (7.5 − 4.5 )
aria
⎪⎪ ass
⎨ p ' aria pa .
⎪ + h'= h' A +
⎪⎩ γ γ
Si ottiene in definitiva:
h ' = 4.85 m.

09/03/2011 165
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

Esercizi da risolvere
Esercizio 1

Si determini la potenza assorbita dalla pompa P (rendimento η = 0.9 ) inserita


nel circuito idraulico di figura nell’ipotesi che la portata Q1 scaricata dallo
sfioratore in parete sottile, della larghezza di 1 m, sia pari a 3 volte la portata Q 2
scaricata dal tubo addizionale Venturi. Si considerino i due serbatoi a livello
costante.
[Risposte: Pass = 219.3 kW; Q1 = 0.535 m3/s; Q 2 = 0.178 m3/s;
QTOT = 0.713 m3/s;]

Esercizio 2

Nella condotta principale dell’acquedotto insiste una quota piezometrica


costante h A = 40 m. Dalla condotta principale si diparte una tubazione AB
(lunghezza L = 100 m, diametro D = 0.025 m e scabrezza assoluta
e = 2.5 10 −4 m) la quale alimenta un rubinetto posto a quota z A = 28 m, nonché
altre utenza situate più a valle. Con un certo grado di apertura del rubinetto la
portata fluente da questo è Q R = 2 10 −4 m3/s, mentre la portata che fluisce a valle

166
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

è QV = 3 10 −4 m3/s.
In tali condizioni:
1) calcolare l’altezza piezometrica h B a monte del rubinetto; [Risposta:
h B = 31.670 m]
( ) 2
2) calcolare il coefficiente k nella relazione h B − z B = kQ R che intercorre
fra la portata e il carico sul rubinetto, per quel certo grado di apertura.
[Risposta: k = 91.75 10 6 s2/m5]

In conseguenza di un aumento della portata erogata a valle, la portata attraverso


il rubinetto (con lo stesso grado di apertura) si riduce alla metà. In queste nuove
condizioni:
3) calcolare la nuova altezza piezometrica a monte del rubinetto; [Risposta:
h B = 98.917 m]
4) calcolare la nuova portata erogata a valle. [Risposta: Q = 4 10 −4 m3/s]
Trascurare i termini cinetici (condotte “lunghe”).

Esercizio 3

Nel sistema di condotte di figura, di scabrezza equivalente e, inizialmente il


rubinetto S è chiuso e il rubinetto R parzialmente aperto. La pompa P ha un
rendimento η = 0.8 e assorbe una potenza di 101.11 kW. La quota piezometrica di
C è di 23 m. Calcolare:
1) la portata nella condotta AH; [Risposta: Q = 0.2196 m3/s]

09/03/2011 167
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

2) la pressione, sull’asse della tubazione, nella sezione C; [Risposta:


p C = −29.43 kPa]
3) la dissipazione di energia prodotta dal rubinetto R. [Risposta:
ΔE R = 12.76 m]
4) Indicare l’andamento della linea piezometrica relativa alla condotta AB.

In un secondo momento il rubinetto S viene aperto totalmente e viene aumentata


l’apertura del rubinetto R in modo tale che risulta QCB = 0.25 m3/s.
Assumendo invariata la potenza utile della pompa, si calcoli:
5) l’energia al nodo C; [Risposta: E C = 25.62 m]
6) la portata all’estremità U; [Risposta: QU = 3.9 l/s]
7) la portata lungo il tratto AC di condotta e la prevalenza della pompa.
[Risposta: Q AC = 253.9 l/s]

N.B.: si trascurino le perdite di energia localizzate (ad eccezione della perdita


prodotta dal rubinetto) e i carichi cinetici.

Esercizio 4

Determinare la potenza ritraibile dalla turbina (η = 0.8 ) inserita nella tubazione


AN sapendo che nella condotta NC fluisce una portata di 300 l/s. [Risposta:
Pu = 2826 W]

Tracciare la linea piezometrica.

168
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

Tronco L(m) D(mm) ks(m1/3s-1)


AN 1000 800 85
NB 800 400 80
NC 1200 600 85

Esercizio 5

Nel sistema di figura la portata Q0


che entra nel serbatoio A viene
scaricata mediante la condotta ACU di
diametro d = 0.1 m, scabrezza
equivalente e = 0.1 mm, lunga
complessivamente L = 60 m.
Inizialmente il rubinetto R è
completamente aperto e non determina
alcuna dissipazione di energia.
Noto il livello nel serbatoio B:
h B = 1.4 m, sapendo che il tratto CU
di condotta è lungo LCU = 20 m e nell’ipotesi di trascurare e dissipazioni di
energia localizzate in corrispondenza delle curve e della diramazione C, si calcoli:

*
1) la quota piezometrica nel nodo C; [Risposta: H C = 1.5 m]
2) la portata Q0 immessa nel serbatoio A; [Risposta: Q 0 = 2.02 10 −2 m3/s]

09/03/2011 169
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

3) la quota del pelo libero nel serbatoio A. [Risposta: h A = 4.707 m]

Successivamente il rubinetto R viene parzialmente chiuso in modo che, restando


invariata a portata Q0 , la superficie libera nel serbatoio B raggiunga la quota
h B = 1.55 m. Nelle nuove condizioni di regime, sapendo che la condotta CB, di
diametro d ' = 0.05 m e lunga LCB = 1.0 m, è caratterizzata da un coefficiente di
scabrezza secondo Strickler pari a k s = 50 m1/3/s e che il serbatoio B è munito di
uno sfioratore in parete sottile largo b = 0.5 m, la cui soglia sfiorante è posta a
quota 1.5 m, si calcoli:

4) la portata lungo la condotta CB e l’energia al nodo C; [Risposta:


QCB = 1.015 10 −2 m3/s; E C = 6.447 m]
5) la portata lungo la condotta CU e la dissipazione di energia ΔE R del
rubinetto R; [Risposta: VCU = 1.28 m/s; ΔE R = 6 m]
6) la quota della superficie libera nel serbatoio A. [Risposta: h A = 9.416 m]

Esercizio 6

Nel sistema di figura, con il rubinetto R completamente aperto, dal serbatoio A


al serbatoio B, fluisce una portata di 0.2 m3/s attraverso una condotta lunga
complessivamente 8000 m, di diametro d = 0.5 m e scabrezza equivalente
e = 0.1 mm. Determinare in queste condizioni:
1) la potenza utile della pompa P; [Risposta: P = 84.44 kW]
2) la pressione dell’aria nel serbatoio cilindrico C; [Risposta: p a = −68.1 kPa]
3) il momento che è necessario applicare per mantenere in posizione la paratoia
circolare, di diametro D = 2 m, incernierata in E, che chiude il serbatoio C.
[Risposta: M = 7.705 kN m]
Si tracci, qualitativamente, l’andamento della linea dell’energia lungo la
condotta.
N.B.: Si trascurino le perdite localizzate.

Successivamente il rubinetto R viene, lentamente, parzialmente chiuso in modo


da dimezzare la portata fluente tra i due serbatoi. Ammettendo che resti invariata la
potenza utile della pompa P, determinare, nelle condizioni finali di regime:
4) la perdita di energia ΔE R al rubinetto R; [Risposta: ΔE R = 52.57 m]
5) la pressione dell’aria ed il livello dell’acqua nel serbatoio C. [Risposta:

170
Moto Laminare e Moto Turbolento nelle Tubazioni

p a = 41.45 kPa; h = 22.895 m]

Esercizio 7

Nel sistema di figura l’acqua viene sollevata mediante due pompe identiche
dalla vasca di carico A al serbatoio C e prosegue quindi attraverso un lunga
condotta di mandata fino al serbatoio B la cui superficie libera si trova a quota
h B = 22 m.
Con le indicazioni riportate in figura e sapendo che la prevalenza delle pompe
vale H p = 25 m, calcolare:
1) la portata pompata nel serbatoio B; [Risposta: Q = 0.21 m3/s]
2) la potenza utile di ciascuna pompa; [Risposta: Pu = 25.75 kW]
3) la pressione dell’aria nel serbatoio; [Risposta: p C = 196.20 kPa]
4) la spinta sulla calotta semisferica che chiude superiormente il serbatoio C.
[Risposta: S = 616.38 kN]
Successivamente una delle due pompe viene disattivata. Assumendo che la
potenza utile si mantenga invariata e con riferimento alle nuove condizioni di
regime, si calcoli:

5) La portata pompata nel serbatoio B e la prevalenza della pompa; [Risposta:


Q ' = 0.11467 m3/s; H p '= 22.89 m]
6) il livello dell’acqua e la pressione dell’aria nel serbatoio C ammettendo, per
semplicità, che tra le due situazioni di regime, l’aria subisca
complessivamente una trasformazione isoterma; [Risposta: hC '= 4.883 m;

09/03/2011 171
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 8

p C ' = 176.65 kPa]


7) la spinta sulla calotta semisferica che chiude superiormente il serbatoio C.
[Risposta: S ' = 554.96 kN]

N.b.: Trascurare le dissipazioni di energia localizzate.

172
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

CAPITOLO 9
MOTO PERMANENTE NEI CANALI
A PELO LIBERO

Esercizio 9.1
In un canale rettangolare di larghezza B, pendenza del fondo i f e coefficiente
di Gauckler-Strickler k s , transita, in condizioni di moto uniforme, la portata Q.
Sapendo che il tirante di moto uniforme è pari a y 0 , determinare la portata Q
fluente nel canale, la portata specifica q e stabilire se il moto uniforme è lento o
rapido.

Dati: B=20 m; i f = 2 ‰; k s = 50 m1/3s-1; y 0 = 2 .0 m

Si osservi che, essendo la sezione rettangolare, si può fare riferimento alla por-
tata specifica q, definita come rapporto tra la portata volumetrica Q e la larghezza B
della sezione di deflusso: q = Q / B .

In termini di q, la relazione di moto uniforme secondo Gauckler-Strickler pertanto


si scrive:

q = k s R h 2 / 3 i f 1/ 2 y 0 ,

dove R h è il raggio idraulico. Per la sezione rettangolare in esame vale:

By 0 20 ⋅ 2
Rh = = 1.67 m;
B + 2 y 0 20 + 2 ⋅ 2

09/03/2011 173
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

e dunque per la portata specifica si ha:

q = 50 ⋅ 1.67 2 / 3 0.002 1 / 2 ⋅ 2 = 6.3 m3/s.

La portata volumetrica Q è perciò pari a:

Q = qB = 6.3 ⋅ 20 = 126 m3/s.

Si ricordi ora che una corrente si dice lenta (ovvero rapida) quando la sua velo-
cità è minore (maggiore) della celerità relativa di una piccola perturbazione gravi-
tazionale. Con riferimento al numero di Froude Fr = ν / gy 1 / 2 , pertanto, in una
corrente lenta (rapida) è Fr<1 (ovvero Fr>1).

Nel caso del moto uniforme dell’esercizio, si ha:

V0 q 6.3
Fr0 = = = = 0.711 .
gy 0 y0 gy 0 2 9.81⋅ 2

Il moto uniforme, cioè, è di corrente lenta.

Per stabilire se una data corrente è lenta o rapida, si può anche operare il con-
fronto tra il tirante y della corrente stessa ed il tirante critico yc (funzione della data
portata), ricordando che

y > yc → corrente lenta


y < yc → corrente rapida

(e viceversa).

Per una sezione rettangolare vale:

q2
yc = 3
g

e quindi nel caso assegnato:

09/03/2011 174
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

6.7 2
yc = 3 = 1.59 m,
9.81

da cui risulta che, per essere y 0 > y c , il moto uniforme in questione è (come già
trovato attraverso Fr) di corrente lenta.

Si osservi che stabilire se il moto uniforme, per la data portata, è lento o rapido
equivale a stabilire se la pendenza del fondo è, per la data portata, subcritica o su-
percritica rispettivamente (e viceversa):

pendenza subcritica: i f < ic ↔ y0 > yc

pendenza supercritica: i f > ic ↔ y0 < yc

dove i c , pendenza critica, è definita come la pendenza da assegnare al fondo del


canale affinché la data portata transiti a moto uniforme con tirante pari al tirante
critico. Per sezione rettangolare:

2/3
⎛ By ⎞
q = ks ⎜ ⎟
c
ic1/ 2 yc .
⎜ B + 2y ⎟
⎝ c ⎠

Si osservi infine che stabilire se la pendenza del fondo if sia, per la data portata,
subcritica o supercritica è di fondamentale importanza, poiché in relazione a tale
circostanza risultano diversi i profili di moto permanente gradualmente vario che si
possono stabilire nel canale.

09/03/2011 175
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

Esercizio 9.2
L'imbocco da un serbatoio di un canale rettangolare (larghezza B), infinita-
mente lungo e di pendenza i f e scabrezza k s , è provvisto di una paratoia a bat-
tente di luce a, caratterizzata da coefficiente di contrazione C c . Sapendo che il
carico nel serbatoio è pari a H s , calcolare la portata effluente e rappresentare
l'andamento del profilo a valle della sezione di vena contratta.

Dati: B = 4.00 m; i f = 0.01 ; k s = 65 m1/3s-1; a = 0.5m


C c = 0.6 ; H s = 2.50 m

Nell’efflusso sotto battente possono trascurarsi le perdite di energia. Applicando


perciò il principio di Bernoulli tra il pelo libero del serbatoio e la sezione di vena
contratta a valle della paratoia si ha:

Vc 2
H s = Cc a + ,
2g

dove V c è la velocità media nella sezione di vena contratta, che vale dunque:

V c = 2 g ( H s − C c a ) = 19.62 ( 2.5 − 0.6 ⋅ 0.5 ) = 6.57 m/s,

da cui subito la portata:

Q = Vc Ac = Vc C c aB = 6.57 ⋅ 0.6 ⋅ 0.5 ⋅ 4 = 7.89 m3/s.

Il canale è infinitamente lungo. Detta circostanza indica che vi si stabiliscono,

09/03/2011 176
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

‘prima o poi’, condizioni di moto uniforme. Si calcoli dunque anzitutto il tirante di


moto uniforme y0 facendo riferimento, nel canale rettangolare, alla portata specifi-
ca q = Q / B = 1.9725 m3/sm. La relazione del moto uniforme in una canale ret-
tangolare, espressa mediante la formula di Gauckler-Strickler, porge:

2/3
⎛ By ⎞
q = ks ⎜ ⎟
0
i f 1/ 2 y0
⎜ B + 2y ⎟
⎝ 0 ⎠

e dunque, nel caso in esame:

2/3
⎛ 4⋅ y ⎞ y05 / 3
1.9725 = 65 ⎜ ⎟
0
⋅ 0.011 / 2 ⋅ y 0 = 65 ⋅ 2.52 ⋅ 0.1
(4 + 2 y )
.
⎜ 4 + 2y ⎟ 2/3
⎝ 0 ⎠ 0

Esplicitando il tirante y 0 che compare al numeratore, si ha:

3/5
⎡ 1.9725
y0 = ⎢ (
4 + 2 y0 ) 2/3

⎥ (
= 0.281 4 + 2 y 0 )2/5
, 1)
⎣⎢ 65 ⋅ 2.52 ⋅ 0.1 ⎦⎥

relazione da risolvere per tentativi secondo quanto riportato nella tabella seguente:

y 0tent (m) y 0calc (m) dalla (1)


0.489 0.534
0.534 0.538
0.538 0.538

Il valore di primo tentativo di y 0tent si calcola nell’ipotesi di canale rettangolare


infinitamente largo. Si ha infatti in questo caso y 0 << B e dunque
(B + 2 y 0 ) ≅ B . Vale perciò:
Rh ≅ y 0 ,

09/03/2011 177
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

q = k s y0 2 / 3i f 1/ 2 y0 = k s y0 5 / 3i f 1/ 2 ,

3/5
⎡ 1.9725 ⎤
y0 = ⎢ ⎥ = 0.489 m.
⎣⎢ 65 ⋅ 0.1 ⎦⎥

Noto il tirante y 0 , per ‘ragionare’ in merito al profilo di moto permanente che


si stabilisce nel canale si deve stabilire se il moto uniforme è lento o rapido, cioè se
la pendenza del fondo è tale che i f < i c oppure i f > i c . Ciò per stabilire quali
sono i possibili profili di moto gradualmente vario. Si calcola dunque il tirante cri-
tico y c , che nel canale rettangolare risulta:

q2 1.9725 2
yc = 3 =3 = 0.735 .
g 9.81

Poiché y 0 < y c , la pendenza del fondo risulta essere i f > i c , ed i possibili


profili di moto permanente sono dunque quelli appartenenti alla cosiddetta ‘fami-
glia dei profili di tipo S’.

Il moto uniforme rapido che tenderà a manifestarsi ‘infinitamente’ a valle della


paratoia potrà essere raggiunto con il profilo S2 o con il profilo S3. Lo specifico
profilo che effettivamente si manifesta dipende dall’entità del tirante nella sezione
ove vige la condizione al contorno. Detta sezione, dato il carattere rapido della cor-

09/03/2011 178
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

rente in questione, è a monte della corrente stessa e, nel caso in esame, coincide
con la sezione di vena contratta. Il corrispondente tirante vale:

y vc = C c a = 0.6 ⋅ 0.5 = 0.3 m.

Poiché y vc risulta essere minore di y 0 , osservando il comportamento dei pro-


fili su fondo supecritico si può affermare che il profilo prescelto per il raggiungi-
mento delle condizioni di moto uniforme è il profilo S3 (è infatti quello che ‘porta
la corrente’ verso le condizioni di moto uniforme a partire da un tirante più piccolo
di y 0 ).

09/03/2011 179
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

Esercizio 9.3
L'imbocco da un serbatoio di un canale rettangolare (larghezza B), infinita-
mente lungo e di pendenza i f e scabrezza k s , è provvisto di una paratoia a bat-
tente di luce a, caratterizzata da coefficiente di contrazione C c . Sapendo che il
carico nel serbatoio è pari a H s , calcolare la portata effluente e rappresentare
l'andamento del profilo a valle della sezione di vena contratta.

Dati: B = 4.00 m; i f = 0.001 ; k s = 65 m1/3s-1; a = 0.5m


C c = 0.6 ; H s = 2.50 m

Rispetto all’esercizio precedente è cambiata la sola pendenza del fondo. Sono


dunque le stesse la portata Q, la portata specifica q e il tirante critico y c .
Anche in questo caso il canale è infinitamente lungo e vi si stabiliscono perciò,
‘prima o poi’, condizioni di moto uniforme. Il tirante y 0 avrà, però, un diverso va-
lore. Dalla relazione di Gauckler-Strickler si ha infatti:
2/3
⎛ 4y ⎞
1.9725 = 65 ⎜ 0 ⎟ 0.0011/ 2 y 0 ,
⎜ 4 + 2 y0 ⎟
⎝ ⎠

cioè:

(
y 0 = 0.56 4 + 2 y 0 )
2/5
. 1)

09/03/2011 180
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

La soluzione per tentativi fornisce:

y 0tent (m) y 0calc (m) dalla 1)


0.976 1.144
1.144 1.169
1.169 1.173
1.173 1.173

dove il valore di primo tentativo di y 0tent è stato al solito calcolato nell’ipotesi di


(
canale molto largo y 0 << B : )
Rh ≅ y 0

q = k s y0 2 / 3i f 1/ 2 y0 = k s y0 5 / 3i f 1/ 2

3/5
⎡ 1.9725 ⎤
y0 = ⎢ ⎥ = 0.976 m.
⎢⎣ 65 ⋅ 0.0011 / 2 ⎥⎦

Nel caso in esame si ha dunque y 0 = 1.173 m > y c = 0.735 m, cioè i f < i c .


I possibili profili sono perciò quelli appartenenti alla cosiddetta ‘famiglia di profili
di tipo M’.

A valle della paratoia il tirante ‘contratto’ vale ancora y vc = 0.3 m. Tale valore

09/03/2011 181
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

risulta inferiore non solo ad y 0 ma, ovviamente, anche ad y c . Dalla sezione di


vena contratta partirà dunque un profilo di tipo M3, che è il solo profilo di corrente
rapida possibile su un fondo subcritico. Il canale però è infinitamente lungo, e do-
vrà perciò stabilirsi il moto uniforme che, come già stabilito, è di corrente lenta. Il
passaggio dalla corrente rapida M3 alla corrente lenta di moto uniforme è possibile
solo attraverso la formazione di un risalto.

Il risalto è quel fenomeno localizzato, che si manifesta con una brusco aumento
del tirante d’acqua, attraverso il quale si realizza il passaggio da corrente rapida a
corrente lenta. Le altezze d’acqua subito a monte e subito a valle del risalto, dette
altezze coniugate, sono caratterizzate dal presentare, per la data portata, la medesi-

()
2
1 2 q
ma spinta totale M y = γy B+ρ B (per canale rettangolare).
2 y

Nel caso in esame, l’altezza lenta di valle y 2 è pari al tirante uniforme y 0 . Il


canale, infatti, è infinitamente lungo. Vi si stabilisce perciò il moto uniforme che,
essendo lento, è governato da valle. La corrente lenta uniforme ‘si spingerà’ perciò
da valle verso monte sino a ridosso del risalto.

Il tirante rapido y1 è determinabile per mezzo della relazione delle altezze co-
niugate:

y2 1⎛ ⎞
= ⎜ − 1 + 1 + 8 Fr 2 ⎟,
y1 2 ⎜⎝ 1 ⎟

dove Fr1 è il numero di Froude della corrente rapida nella sez. 1 a monte del risal-
to:

V1
Fr1 = .
gy1

La relazione delle altezze coniugate può essere espressa anche in termini del
numero di Froude lento Fr2 , secondo un’analoga relazione:

y1 1⎛ ⎞
= ⎜ − 1 + 1 + 8 Fr 2 ⎟.
y2 2 ⎜⎝ 2 ⎟

09/03/2011 182
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

Vale dunque:

V0 q / y0 1.9725 / 1.173
y 2 = y 0 → Fr2 = Fr0 = = = = 0.496 ,
gy 0 gy 0 9.81⋅1.173

da cui subito:

1.173 ⎛ ⎞
y1 = ⎜ − 1 + 1 + 8 ⋅ 0.496 2 ⎟ = 0.423 m.
2 ⎜⎝ ⎟

Si osservi infine che il profilo di corrente lenta a valle del risalto sarà un profilo
M1 o un profilo M2 (entrambi tendono a monte alle condizioni di moto uniforme),
in dipendenza dall’entità del tirante nella sezione che, a valle, costituisce la sezione
di controllo. Poiché il testo dell’esercizio non riporta il dato relativo a detta condi-
zione al contorno, non si può stabilire quale tra i due suddetti possibili profili si
manifesta effettivamente nel canale.

09/03/2011 183
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

Esercizio 9.4
Una galleria a pelo libero molto lunga (moto uniforme) avente la sezione indi-
cata in figura, con pendenza i f e coefficiente di Gauckler-Strickler k s , sbocca in
un lago.
1) Calcolare la velocità e la portata in galleria quando il moto uniforme ha ti-
rante y 0 .
2) Calcolare nelle condizioni di cui al punto 1) qual è il valore massimo che
può assumere il livello y L nel lago (valutato rispetto al fondo della galleria nella
sezione di sbocco) affinché non si formi il risalto all'interno della galleria stessa.
3) Supponendo che y L sia pari a 2 m, determinare la portata Q min per la
quale il risalto non si forma all'interno della galleria.

Dati: i f = 0.01 ; k s = 65 m1/3s-1; y 0 = 2 m.

La relazione di Gauckler-Strickler scritta in termini di velocità del moto uni-


forme porge:

V0 = k s Rh 2 / 3 i f 1/ 2 . A)

Per un tirante pari a y 0 = 2 m, l’area liquida ha sezione rettangolare di raggio


idraulico:

By 0 2⋅2
Rh = = = 0.667 m,
B + 2 y0 2+4

da cui subito:

V0 = 4.96 m/s

09/03/2011 184
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

e dunque anche:

Q = V0 A = V 0 By 0 = 4.96 ⋅ 2 ⋅ 2 = 19.84 m3/s.

Il lago rappresenta, per definizione, condizioni di corrente lenta. Il fatto che


l’esercizio parli della formazione di un risalto in galleria o alla sezione di sbocco fa
intuire che la corrente in arrivo sia una corrente rapida, condizione che subito si
può verificare calcolando il numero di Froude del moto uniforme:

V0 4.96
Fr0 = = = 1.12 > 1 .
gy 0 9.81⋅ 2

( )
La corrente uniforme, dunque, è rapida i f > i c ed è pertanto governata da
monte. Il regime di moto uniforme, raggiunto con un profilo S2 o S3 in funzione
della condizione al contorno che qui però non è nota, si manterrà perciò sino a ri-
dosso del risalto, che necessariamente si deve formare per il passaggio alle condi-
zioni lente caratteristiche del lago.

Il risalto si forma alla sezione di sbocco, e non prima in galleria, quando il livel-
lo y L esplica una spinta totale pari a quella che compete al moto uniforme rapido.
Tale condizione si verifica quando y L è pari al tirante lento y 2 , coniugato nel ri-
salto al tirante rapido y1 = y 0 , valutabile in base alla relazione

y2 yL 1 ⎛⎜ ⎞
⎟,
= = ⎜ − 1 + 1 + 8 Fr02 ⎟
y1 y0 2⎝ ⎠

da cui:

y0 ⎛ ⎞ 2⎛ ⎞
yL = ⎜ − 1 + 1 + 8 Fr0 2 ⎟ = ⎜ − 1 + 1 + 8 ⋅ 1.12 2 ⎟ = 2.32 m.
2 ⎜⎝ ⎟ 2⎜ ⎟
⎠ ⎝ ⎠

Osservazione: se y L > y 2 = 2.32 m, la spinta totale ‘lenta’ del lago è


M ( y L ) > M ( y 2 ) = M ( y 0 ) . Il risalto si forma pertanto in galleria tra y 0 e
y 2 = 2.32 m, e poi un profilo di tipo S1 porta il tirante sino a y L .

09/03/2011 185
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

Il problema proposto alla terza domanda rappresenta il caso ‘inverso’ al prece-


dente. Si devono determinare portata e tirante uniforme rapido di monte tali da
produrre una spinta totale pari a quella esercitata dal lago per y L = 2 m.

Detta q’ la portata cercata e y 0 ' il corrispondente tirante uniforme rapido, deve


cioè essere imposta la condizione di uguaglianza tra la spinta totale ‘rapida’ e quel-
la ‘lenta’:

yL 1⎛ ⎞
= ⎜ − 1 + 1 + 8 Fr0 ' 2 ⎟, B)
y0 ' 2 ⎜⎝ ⎟

e deve essere verificata anche la relazione di moto uniforme (eq. A):

2/3
⎛ By ' ⎞
q '= K s ⎜ 0 ⎟ i f 1/ 2 y 0 ' .
⎜ B + 2 y0 ' ⎟
⎝ ⎠

La relazione delle altezze coniugate fornisce (eq. B):

2 yL 2⋅2
y0 '= = .
⎛ ⎞ ⎛ ⎞
⎜ − 1 + 1 + 8 Fr0 ' 2 ⎟ ⎜ − 1 + 1 + 8 Fr0 ' 2 ⎟
⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠

Dove:

V0 ' q ' / y0 '


Fr0 ' = = ,
gy 0 ' gy 0 '

09/03/2011 186
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

ed il sistema costituito dalle equazioni (A) e (B) può essere risolto per tentativi se-
condo quanto riportato nella tabella seguente:

2/3
⎛ tent ⎞
⎜ By 0 ' ⎟ q' y 0 ' calc
y 0 ' tent ⎜
⎜ B + 2 y 0 ' tent


Fr0 '
⎝ ⎠ (dalla eq. A) (dalla eq. B)

1.7 0.735 8.12 1.17 1.63


1.63 0.727 7.70 1.18 1.61
1.61 0.725 7.58 1.185 1.61

Vale dunque:

Q ' = q ' B = 7.58 ⋅ 2 = 15.16 m3/s.

09/03/2011 187
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

Esercizio 9.5
Una galleria a pelo libero molto lunga (moto uniforme) avente la sezione indi-
cata in figura, con pendenza i f e coefficiente di Gauckler-Strickler k s , sbocca in
un lago largo e profondo.

1) Calcolare la velocità e la portata in galleria quando il moto uniforme ha tirante


y 0 = 2 m.
2) Tracciare qualitativamente il profilo del pelo libero quando il livello nel lago
y L è pari rispettivamente a:
i) 2.50 m;
ii) 1.50 m;
iii) 0.50 m.

Dati: i f = 0.001 ; k s = 65 m1/3s-1.

Come all’esercizio precedente, per un tirante pari a y 0 = 2 m l’area liquida ha


sezione rettangolare di raggio idraulico

By 0 2⋅2
Rh = = = 0.667 m.
B + 2 y0 2 + 4

Dalla formula di Gauckler-Strickler si ha dunque:

V 0 = k s R h 2 / 3 i f 1/ 2 = 65 ⋅ 0.667 2 / 3 ⋅ 0.0011 / 2 = 1.57 m/s

09/03/2011 188
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

e quindi anche:

Q = V0 A = V0 By 0 = 1.57 ⋅ 2 ⋅ 2 = 6.295 m3/s.

Per stabilire se il moto uniforme in oggetto è lento o rapido se ne calcola il nu-


mero di Froude:

V0 1.57
Fr0 = = = 0.355 < 1 .
gy 0 9.81 ⋅ 2

La corrente uniforme risulta essere lenta, e dunque i f < i c . I possibili profili di


moto permanente gradualmente vario sono quindi quelli di tipo M. Si osservi inol-
tre che il moto uniforme in questione, poiché lento, è governato da valle, ed il tiran-
te y L rappresenta perciò la condizione al contorno.

Per stabilire il comportamento della corrente nei diversi casi proposti, si deve
conoscere anche l’altezza critica:

q2 (Q / B ) 2 ( 6.295 / 2 ) 2
yc = 3 =3 =3 ≅ 1.
g g 9.81

Si consideri dunque:

i) y L = 2.50 m. In questo caso y L > y 0 , dunque nella galleria si stabilisce un


profilo di rigurgito (M1).

09/03/2011 189
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

ii) y L = 1.50 m. In questo caso y L < y 0 e y L > y c , dunque nella galleria si sta-
bilisce un profilo di chiamata (M2).

iii) y L = 0.50 m. In questo caso y L < y 0 e y L < y c . Nella galleria si stabilisce


un profilo di chiamata (M2) che in corrispondenza della sezione di sbocco ha ti-
rante pari ad y c : è questo, infatti, il minimo tirante consentito al profilo M2.
A valle dello sbocco, la corrente ‘cade liberamente’, per effetto della gravità,
nel lago.

09/03/2011 190
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

Esercizio 9.6
In un canale rettangolare di larghezza B , con pendenza del fondo i f e coeffi-
ciente di scabrezza k s transita la portata Q . Il canale è alimentato da un serba-
toio la cui superficie libera si trova a quota H s . Sapendo che il canale è infinita-
mente lungo, determinare la quota H f del fondo del canale in corrispondenza
della sezione di imbocco e tracciare l'andamento qualitativo del pelo libero.

Dati: B = 1.00 m; i f = 0.05 ; k s = 40 m1/3s-1; Q = 5 m3s-1;


H s = 100 m s.m.

Si determina innanzi tutto l’altezza di moto uniforme nel canale, lavorando con
la portata specifica:
Q 5
q= = = 5 m3/sm.
B 1

Dalla relazione di Gauckler-Strickler per canale a sezione rettangolare si ha, al


solito:

3/5
⎡ ⎤

y0 = ⎢
q
2 / 3 1/ 2
(
B + 2 y0 ) 2/3 ⎥
⎥ =
k
⎢⎣ s B i f ⎥⎦

09/03/2011 191
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

3/5

=⎢
5
⎢ 40 ⋅ 1 2 / 3 ⋅ 0.05 1 / 2
1 + 2 y0 ( ) 2/3



(
= 0.705 1 + 2 y 0 ) 2/5
,
⎣ ⎦

la cui risoluzione per tentativi porge:

y 0t (m) y 0c (m)
0.705 1.002
1.002 1.095
1.095 1.121
1.121 1.128
1.130 1.131
1.131 1.131

dove il valore di primo tentativo corrisponde alla soluzione del caso di canale mol-
to largo:

3/5
⎡ ⎤ ⎡ ⎤
3/5
⎢ q ⎥ 5
y 0tI =⎢ ⎥ =⎢ ⎥ = 0.705 m.
1/ 2 ⎢⎣ 40 ⋅ 0.05 1 / 2 ⎥⎦
⎢⎣ k s i f ⎥⎦

Per stabilire se si tratta di moto uniforme lento o rapido si calcola l’altezza criti-
ca, da confrontare con y 0 :

q2 52
yc = 3 = 3 = 1.366 m.
g 9.81

Poiché risulta essere y 0 = 1.131 m < y c = 1.366 m, il moto uniforme è rapido,


( )
cioè la pendenza del canale è supercritica i f > i c . I possibili profili sono dunque
quelli di tipo S.

09/03/2011 192
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

Poiché il canale è infinitamente lungo, ‘prima o poi’ si stabiliscono le condizio-


ni di moto uniforme (rapido). L’imbocco dal serbatoio, per definizione caratterizza-
to da condizioni di corrente lenta, nel canale a pendenza supercritica (quindi con
moto uniforme rapido) avviene mediante il passaggio, nella sezione di imbocco,
attraverso l’altezza critica y c .

Ipotizzando che in corrispondenza dell’imbocco non si verifichino perdite di


energia (ipotesi ammissibile dato il carattere accelerato della corrente), l’energia
specifica rispetto al fondo che il serbatoio ‘mette a disposizione’ è pari dunque
all’energia specifica rispetto al fondo che caratterizza il moto nella sezione di im-
bocco. Vale cioè:

3
Hs − H f = yc ,
2

da cui subito:

3 3
H f = Hs − y c = 100 − ⋅ 1.366 = 97.951 m.
2 2

09/03/2011 193
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

Da ultimo, in base alle diverse considerazioni precedentemente esposte, si può


affermare che nel canale si stabilisce il profilo S2.

09/03/2011 194
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

Esercizio 9.7
In un canale rettangolare di larghezza B , con pendenza del fondo i f e coeffi-
ciente di scabrezza k s , transita la portata Q . Il canale è alimentato da un serba-
toio, la cui superficie libera è posta a quota H s . Sapendo che il canale è infinita-
mente lungo, calcolare la quota H f a cui è posto il fondo nella sezione di imboc-
co e tracciare l'andamento qualitativo del pelo libero.

Dati: B = 1.00 m; i f = 0.02 ; k s = 40 m1/3s-1; Q = 5 m3s-1;


H s = 100 m s.m.

Come nell’esercizio precedente, la portata specifica è pari a

Q 5
q= = = 5 m2s-1.
B 1

Dalla relazione di Gauckler-Strickler per canale a sezione rettangolare si ha, al


solito:

3/5
⎡ ⎤

y0 = ⎢
q
2 / 3 1/ 2
(
B + 2 y0 ) 2/3 ⎥
⎥ =
k
⎢⎣ s B i f ⎥⎦

09/03/2011 195
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

3/5

=⎢
5
⎢ 40 ⋅ 1 2 / 3 ⋅ 0.02 1 / 2
1 + 2 y0( ) 2/3



(
= 0.929 1 + 2 y 0 ) 2/5
,
⎣ ⎦

la cui risoluzione per tentativi porge:

y 0t (m) y 0c (m)
0.929 1.414
1.414 1.589
1.589 1.646
1.646 1.664
1.664 1.669
1.669 1.671
1.671 1.671

avendo calcolato il valore di primo tentativo nell’ipotesi di sezione rettangolare in-


finitamente larga:

3/ 5
⎡ ⎤ ⎡ ⎤
3/ 5
q 5
y 0tI = ⎢⎢ ⎥
⎥ =⎢ ⎥ = 0.929 m.
1/ 2
⎢⎣ 40 ⋅ 0.02 1 / 2 ⎥⎦
⎢⎣ k s i f ⎥⎦

L’altezza critica è pari a

q2 52
yc = 3 =3 = 1.366 m,
g 9.81

e, dunque, risulta essere y 0 = 1.671 m > y c = 1.366 m. Il moto uniforme quindi è


lento, condizione che, come noto, corrisponde a pendenza del canale subcritica
( )
i f < ic .

Poiché il canale è infinitamente lungo, si instaurano ‘prima o poi’ condizioni di


moto uniforme, che è lento, quindi governato da valle. Una volta stabilito, il moto
uniforme si estende poi sino all’imbocco.

Ipotizzando che nell’imbocco non si verifichino dissipazioni di energia,

09/03/2011 196
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

l’energia specifica rispetto al fondo H = H s − H f che il serbatoio ‘mette a di-


sposizione’ è pari dunque all’energia specifica rispetto al fondo che caratterizza il
moto nella sezione di imbocco, cioè è pari a quella che caratterizza il moto unifor-
me:

V0 2 q2
H s − H f = y0 + = y0 + =
2g 2 gy 0 2

52
= 1.671 + = 1.671 + 0.456 = 2.127 m,
19.62 ⋅ 1.671 2

da cui subito:

H f = H s − H 0 = 100 − 2.127 = 97.873 m s.m.

09/03/2011 197
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

Esercizio 9.8
In un canale infinitamente lungo, a sezione rettangolare larga, fluisce la porta-
ta specifica q . La pendenza del fondo è costante, e pari a i f . Come illustrato in
figura, il tratto a valle della sezione A è più scabro del tratto a monte. In dette
condizioni, si calcolino le altezze di moto uniforme che si realizzano a monte e a
valle della sezione A e si tracci l'andamento qualitativo della superficie libera.

Dati: q = 1.3 m2s-1; i f = 0.002 .

La ‘struttura’ della relazione di Gauckler-Strickler mostra con immediatezza


che, diminuendo il coefficiente k s tra monte e valle della sezione A, il tratto di
monte è caratterizzato da un tirante di moto uniforme minore di quello che caratte-
rizza il tratto di valle. Vale infatti, per la sezione rettangolare larga:

3/ 5
⎛ ⎞
⎜ q ⎟
y0 = ⎜ ⎟ ,
⎜ k s i 1f / 2 ⎟
⎝ ⎠

e dunque:

3/ 5
⎛ 1 .3 ⎞
tratto a monte: y0m = ⎜⎜ ⎟
⎟ = 0.769 m,
1/ 2
⎝ 45 ⋅ 0.002 ⎠

3/ 5
⎛ 1.3 ⎞
tratto a valle: y0v = ⎜⎜ ⎟
⎟ = 0.981 m.
1/ 2
⎝ 30 ⋅ 0.002 ⎠

09/03/2011 198
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

Per determinare il comportamento della corrente gradualmente variabile nel ca-


nale si deve anzitutto stabilire, per ciascuno dei due tratti, se la corrente uniforme è
( )
rapida o lenta (e dunque se i f > i c o i f < i c , così da individuare i possibili
profili di moto permanente. Per entrambi i tratti il tirante critico vale (si osservi che
y c è funzione della sola q, che per continuità è costante):

q2 1 .3 2
yc = 3 = 3 = 0.556 m,
g 9.81

e dunque per entrambi i tratti il relativo tirante di moto uniforme risulta essere
maggiore di y c .

Il fondo è dunque, sia a monte che a valle della sezione A, a pendenza subcriti-
ca: le correnti uniformi, lente, sono entrambe governate da valle (naturalmente, cia-
scuna risente della condizione di valle che le compete) ed i profili possibili sono
quelli di tipo M.

Il profilo della corrente nel tratto a valle della sezione A sarà un profilo M1 o
M2, a seconda dell’entità del tirante nella sezione di controllo infinitamente a valle.
L’esercizio non specifica detta condizione, ma in ogni caso si può affermare che il
moto uniforme di tirante y 0 v si presenta certamente sino a ridosso della sezione A
stessa. Per il tratto a monte della sezione A, la condizione al contorno è rappresen-
tata proprio dal tirante in A, cioè da y 0 v . Il moto uniforme di tirante y 0 m , quindi,
dovrà essere raggiunto attraverso un profilo che parte da A con y 0 v > y 0 m , cioè
con un profilo M1 di rigurgito.

Si osservi infine che se, mantenendo invariate tutte le altre condizioni, si inverte

09/03/2011 199
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

la disposizione di k s , la situazione diventa quella rappresentata nella figura se-


guente:

09/03/2011 200
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

Esercizio 9.9
In un canale infinitamente lungo, a sezione rettangolare larga, fluisce la porta-
ta specifica q . La pendenza del fondo i f è costante. Come illustrato in figura, il
tratto a monte della sezione A è più scabro del tratto a valle. In queste condizioni,
si calcolino le altezze di moto uniforme che si realizzano a monte e a valle della
sezione A e si tracci l'andamento qualitativo della superficie libera.

Dati: q = 1.3 m2s-1; i f = 0.02 .

Dalla relazione di Gauckler-Strickler si ha subito che, per l’aumento del valore


di k s tra monte e valle della sezione A, il tratto di monte è caratterizzato da un ti-
rante di moto uniforme maggiore di quello che caratterizza il tratto di valle. Vale
infatti (sezione rettangolare larga):

3/ 5
⎛ ⎞
⎜ q ⎟
y0 = ⎜ ⎟
⎜ k s i 1f / 2 ⎟
⎝ ⎠

e dunque:

3/ 5
⎛ 1 .3 ⎞
tratto a monte: y0m = ⎜⎜ ⎟
⎟ = 0.492 m,
1/ 2
⎝ 30 ⋅ 0.02 ⎠

3/ 5
⎛ 1 .3 ⎞
tratto a valle: y0v = ⎜⎜ ⎟
⎟ = 0.386 m.
1/ 2
⎝ 45 ⋅ 0.02 ⎠

09/03/2011 201
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

Si tratta ora di stabilire, per ciascuno dei due tratti, se la corrente uniforme è ra-
pida o lenta (cioè di stabilire se, in ciascuno dei due tratti, la pendenza del fondo è
subcritica o supercritica), così da individuare i possibili profili di moto permanente.
In ogni caso, il tirante critico vale:

q2 1 .3 2
yc = 3 =3 = 0.556 m,
g 9.81

e dunque per entrambi i tratti il relativo tirante di moto uniforme risulta essere mi-
nore dell’altezza critica y c .

Il fondo è dunque, sia a monte che a valle della sezione A, a pendenza supercri-
tica: ciascuna delle due correnti uniformi, rapide, è governate da monte (cambia,
evidentemente, la specifica condizione al contorno) ed i profili possibili sono quelli
di tipo S.

Il profilo della corrente nel tratto a monte della sezione A sarà un profilo S2 o S3,
a seconda dell’entità del tirante nella sezione di controllo infinitamente a monte.
L’esercizio non specifica detta condizione, ma in ogni caso si può affermare che il
moto uniforme di tirante y 0 m si presenta certamente sino a ridosso della sezione A
stessa. Per il tratto a valle della sezione A, invece, la condizione al contorno è rap-
presentata proprio dal tirante in A, cioè da y 0 m . Il moto uniforme di tirante y 0 v ,
quindi, dovrà essere raggiunto attraverso un profilo che parte da A con
y 0 m > y 0 v , cioè con un profilo S2.

Si osservi infine che se, mantenendo invariate tutte le altre condizioni, si inverte
la disposizione di k s , la situazione diventa quella rappresentata nella figura se-

09/03/2011 202
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

guente:

09/03/2011 203
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

Esercizio 9.10
In un canale rettangolare di larghezza B si verifica, in corrispondenza della
sezione A di figura, un cambio di pendenza del fondo dal valore i fm al valore i fv .
Sapendo che il moto uniforme di monte è caratterizzato dal tirante y 0 m e che in
entrambi i tratti, di monte e di valle, il coefficiente di scabrezza k s mantiene il
medesimo valore, determinare la portata specifica q che defluisce nel canale e il
tirante uniforme del tratto di valle y 0 v . Sapendo inoltre che il canale è infinita-
mente lungo sia a monte che a valle della sezione A, tracciare l’andamento quali-
tativo del pelo libero.

Dati: B = 5.00 m; i fm = 0.002 ; i fv = 0.01 ; y 0 m = 2.00 m;


k s = 50 m s .
1/3 -1

Dalla relazione di Gauckler-Strickler scritta per il tratto di monte si ha subito:

2/3 2/3
⎛ By 0 m ⎞ ⎛ 5⋅ 2 ⎞
q = k s ⎜⎜ ⎟
⎟ i 1fm/ 2 y 0 m = 50 ⎜⎜ ⎟⎟ 0.0021 / 2 ⋅ 2 = 4.80 m3/sm
⎝ B + 2 y0 m ⎠ ⎝ 5+ 4 ⎠

ed ancora dalla relazione di Gauckler-Strickler, scritta per il tratto di valle, si ha:

3/ 5
⎛ ⎞
⎜ ⎟
y0v =⎜
q
⎟ (B + 2 y 0 v )2 / 5 =
⎜ k s B 2 / 3 i 1fv/ 2 ⎟
⎝ ⎠

09/03/2011 204
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

3/ 5
⎛ ⎞
= ⎜⎜
4.80
2/3 1/ 2

⎟ (5 + 2 y 0 )2 / 5 = 0.513(5 + 2 y 0 v )2 / 5 ,
⎝ 50 ⋅ 5 ⋅ 0.01 ⎠

la cui soluzione per tentativi porge:

y 0t v (m) y 0c v (m)
0.976 1.114
1.114 1.132
1.132 1.134
1.134 1.134

avendo calcolato il valore di primo tentativo nell’ipotesi che B >> y 0 v :

3/ 5
⎛ ⎞ 3/ 5
⎜ q ⎟ ⎛ 4.8 ⎞
y 0Itv =⎜ ⎟ = ⎜⎜ ⎟
⎟ = 0.976 m.
⎜ k s i 1fv/ 2 ⎟ ⎝ 50 ⋅ 0.01
1/ 2

⎝ ⎠

Il tracciamento del profilo di pelo libero nel canale richiede la determinazione-


della ‘tipologia’ della pendenza del fondo per ciascuno dei due tratti. Calcolando
dunque l’altezza critica (che è la medesima, data la costanza di q):

q2 4 .8 2
yc = 3 =3 = 1.33 m,
g 9.81

risulta essere:

tratto da monte: y 0 m> y c → i fm < i c → pendenza subcritica, profili di tipo M,

tratto da valle: y 0 v< y c → i fv > i c → pendenza supercritica, profili di tipo S.

Dato che il canale è infinitamente lungo nei due tratti, si stabilisce ‘prima o poi’
sia il moto uniforme di monte (lento, governato da valle) che il moto uniforme di
valle (rapido, governato da monte). Il raccordo tra le condizioni lente di monte e
quelle rapide di valle può avvenire con continuità con il passaggio, nella sezione A,
attraverso l’altezza critica (la sezione A costituisce dunque sezione di controllo per

09/03/2011 205
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

entrambi i tratti). Si stabilisce pertanto il profilo di chiamata M2 nel tratto di monte


e il profilo S2 nel tratto di valle.

09/03/2011 206
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

Esercizio 9.11
In un canale rettangolare molto largo si verifica, in corrispondenza della sezio-
ne A di figura, un cambio di pendenza del fondo dal valore i fm al valore i fv . Sa-
pendo che il moto uniforme di valle è caratterizzato dal tirante y 0 v e che il coeffi-
ciente di scabrezza k s in entrambi i tratti, di monte e di valle, determinare la por-
tata specifica q che defluisce nel canale e il tirante uniforme del tratto di monte
y 0 m . Sapendo inoltre che il canale è infinitamente lungo sia a monte che a valle
della sezione A, tracciare l’andamento qualitativo del pelo libero.

Dati: i fm = 0.008 ; i fv = 0.002 ; y 0 v = 2.00 m; k s = 40 m1/3s-1.

Dalla relazione di Gauckler-Strickler scritta per il tratto di valle, ricordando che


per sezione rettangolare molto larga il raggio idraulico praticamente coincide con il
tirante, si ha subito:

q = k s y 05 v/ 3 i 1fv/ 2 = 40 ⋅ 2.0 5 / 3 ⋅ 0.002 1/ 2 = 5.68 m2s-1.

Ancora dalla relazione di Glaucker-Strickler, scritta per il tratto di monte, si ha:

3/ 5
⎛ ⎞ 3/ 5
⎜ q ⎟ ⎛ 5.68 ⎞
y0m =⎜ ⎟ =⎜ ⎟ = 1.32 m.
1/ 2
⎜ k s i fm ⎟ ⎜ 40 ⋅ 0.008 1 / 2 ⎟
⎝ ⎠
⎝ ⎠

Il tracciamento del profilo di pelo libero nel canale richiede la determinazione

09/03/2011 207
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

della tipologia della pendenza del fondo per entrambi i tratti. Calcolando dunque
l’altezza critica (che è la medesima per i due tratti data la costanza di q):

q2 5.68 2
yc = 3 = 3 = 1.487 m,
g 9.81

risulta dunque essere:

tratto di monte: y 0 m < y c → i fm > i c → pendenza supercritica, profili di tipo S,

tratto di valle: y 0 v > y c → i fv < i c → pendenza subcritica, profili di tipo M.

Dato che il canale è infinitamente lungo nei due tratti, si stabilisce ‘prima o poi’
sia il moto uniforme di monte (rapido, governato da monte) che il moto uniforme
di valle (lento, governato da valle). Entrambi tendono per quanto possibile, nel sen-
so che si chiarisce nel seguito, a portarsi quanto più possibile a ridosso della sezio-
ne A. Il raccordo tra le condizioni rapide di monte e quelle lente di valle non può
avvenire con gradualità. Si forma invece un risalto, la cui posizione e le cui altezze
coniugate dipendono dal rapporto tra la spinta totale del moto uniforme di valle e la
spinta totale del moto uniforme di monte. Indicato con M il modulo della spinta
esercitata dalla corrente in una sezione, di seguito si illustrano i tre diversi casi pos-
sibili.

1. (
M ( y 0 v ) = M y 0 fm )
Se le spinte delle due correnti uniformi sono uguali (cioè y 0 v e y 0 m sono al-
tezze coniugate nel risalto), il moto uniforme rapido riesce a spingersi da monte si-
no alla sezione A e il moto lento di valle riesce a spingersi da valle sino alla sezione
A. Il risalto si forma allora in corrispondenza della sezione A, tra le due altezze pre-
dette.

09/03/2011 208
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

2. M ( y0v ) > M ( y0 m )

Se la spinta uniforme di valle è maggiore di quella di monte, la corrente lenta ri-


caccia la corrente rapida verso monte. Il risalto si forma dunque nel tratto di monte,
tra l’altezza y 0 m e l’altezza y 2 < y 0 v ad essa coniugata. Un profilo di tipo S1 si
stabilisce tra la sezione subito a valle del risalto, dove il tirante vale y 2 , e la sezio-
ne A, dove il tirante vale y 0 v .

3. M ( y0 v ) < M ( y0 m )

Se la spinta uniforme di monte è maggiore di quella di valle, la corrente rapida


spinge la corrente lenta verso valle. Il risalto si forma dunque nel tratto di valle, tra
l’altezza y 0 v e l’altezza y1 > y 0 m ad essa coniugata. Un profilo di tipo M3 si sta-
bilisce tra la sezione A, dove il tirante è pari a y 0 m , e la sezione subito a monte del

09/03/2011 209
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

risalto, dove il tirante vale y1 .

Per la situazione proposta nell’esercizio, la spinta totale per unità di larghezza


del moto uniforme di monte e di valle è rispettivamente pari a:

( )
M y0 m 1
= γ y 02 m + ρ
q2 1
= 9.8 ⋅ 1.32 2 + 1
5.68 2
= 26.38 kN/m;
B 2 y0m 2 1.32

( )
M y0v 1
= γ y 02v + ρ
q2 1
= 9.8 ⋅ 2.00 2 + 1
5.68 2
= 35.73 kN/m.
B 2 y0v 2 2.00

Le condizioni risultano essere dunque quelle illustrate nel caso 2


{M ( y 0 v ) > M ( y 0 m )}. L’altezza coniugata nel risalto al tirante
y 0 m si valuta
tramite la relazione delle altezze coniugate:

y2 1⎛ ⎞
= ⎜⎜ − 1 + 1 + 8 Fr02m ⎟,

y0m 2 ⎝ ⎠

dove il numero di Froude rapido vale

V0 m q / y0 m 5.68 / 1.32
Fr0 m = = = = 1.43 .
gy 0 m gy 0 m 9.81⋅1.32

09/03/2011 210
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

E’ dunque:

y0m ⎛ ⎞ 1.32 ⎛ ⎞
y2 = ⎜ − 1 + 1 + 8 Fr02m ⎟= ⎜ − 1 + 1 + 8 ⋅ 1.43 2 ⎟ = 1.67 m
2 ⎜⎝ ⎟ 2 ⎜ ⎟
⎠ ⎝ ⎠

ed il profilo nel canale è il seguente:

09/03/2011 211
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

Esercizio 9.12
In un canale rettangolare di larghezza B scorre la portata Q , a cui corri-
sponde il tirante di moto uniforme y 0 . Nel canale, infinitamente lungo, è posto un
( )
gradino ben sagomato ΔE loc = 0 di altezza a . Determinare l’andamento del
profilo di pelo libero nel canale.

Dati: B = 1.50 m; Q = 2 m3/s; y 0 = 0.3 m; a = 0.65 m.

Si deve innanzi tutto stabilire se

i f < ic oppure i f > ic


e inoltre se il gradino è basso o alto:
H 0 − a ≥ H min oppure H 0 − a < H min .
Si pone:
Q 2
q= = = 1.333 m2/s.
B 1 .5
Si ottiene:

1.333 2
yc = 3 = 0.566 m.
9.81

Poichè y 0 = 0.3 m, risulta:

y0 < yc e quindi i f > ic .


Inoltre:

V 02 q2 1.333 2
H 0 = y0 + = y0 + = 0.3 + = 1.306 m
2g 2 gy 02 19.62 ⋅ 0.3 2

3 3
H min = y c = 0.566 = 0.849 m
2 2

09/03/2011 212
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

H 0 − a = 1.306 − 0.65 = 0.656 m < H min → gradino alto.

Sappiamo già che:


y1 = y 4 = y 0 = 0.3 m; y G = y c = 0.566 m.
Dobbiamo determinare y1 ' , y 2 , y 3 .
y1 ' è il tirante lento coniugato nel risalto a y1 = y 0 :

y1 ' y1 ' 1 ⎛ ⎞
= = ⎜⎜ − 1 + 1 + 8 Fr02 ⎟,

y1 y0 2 ⎝ ⎠
dove:
V0 q 1.333
Fr0 = = = = 2.59 .
gy 0 y0 gy 0 0.3 9.81⋅ 0.3
Si ottiene:

0.3 ⎛ ⎞
y1' = ⎜ − 1 + 1 + 8 2 , 59 2 ⎟ = 0.959 m.
2 ⎜⎝ ⎟

Dal bilancio dell’energia tra le sezioni 2 e G, tenuto conto che ΔE loc = 0 , si ot-
tiene:

q2
E 2 = EG → H 2 = H G + a → y 2 + = H min + a
2 gy 22

09/03/2011 213
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

1.333 2
y2 + = 0.849 + 0.65 = 1.499 m. (*)
19.62 y 2 2
La (*) ha due soluzioni per y 2 , una con y 2 < y c , l’altra con y 2 > y c . Noi
cerchiamo le soluzioni di corrente lenta. La (*) si risolve allora iterativamente
esplicitando:

1.333 2 0.091
y 2 = 1.499 − = 1.499 − .
19.62 y 22 y 22

Il valore de primo tentativo è preso uguale al termine noto.

y 2t (m) y 2c (m)
1.499 1.458
1.458 1.456
1.456 1.456

La soluzione è y 2 = 1.456 m.
Dal bilancio tra le sezioni G e 3, tenendo conto che ΔE loc = 0 , si ottiene:

q2
E3 = EG → H3 = HG + a → y3 + = H min + a
2 gy 32
e quindi:

1.333 2
y3 + = 0.849 + 0.65 = 1.499 m.
2 gy 32

Quest’ultima relazione è ancora la (*). Cerchiamo ora la soluzione di corrente


rapida.
L’equazione da risolvere per iterazioni è allora:

0.091
y3 =
1.499 − y 3

09/03/2011 214
Moto Permanente nei Canali a Pelo Libero

y 3t (m) y 2c (m
)

0.0 0.246
0.246 0.269
0.269 0.272
0.272 0.272

La soluzione è quindi y 3 = 0.272 m.

09/03/2011 215
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

09/03/2011 216
MOTO PERMANENTE A PELO LIBERO
TEMI D’ESAME
(F.M. SUSIN)

ESERCIZIO 1

Un canale rettangolare di larghezza B = 20 m e coefficiente di scabrezza secon-


do Gauckler-Strickler ks=35 m1/3s-1 presenta, in corrispondenza della sezione A di
figura, un cambio di pendenza del fondo dal valore ifm incognito al valore ifv =
0.003. Determinare la portata Q che transita nel canale sapendo che il corrispon-
dente moto uniforme si presenta, nel tratto di valle, con tirante y0v = 1.5 m. Sapen-
do inoltre che il canale è infinitamente lungo, determinare il massimo valore da as-
segnare alla pendenza ifm affinché nel tratto a valle della sez. A ci siano ovunque
condizioni di corrente lenta. (R.: q = 3.433 m3/sm; ifm max = 0.0093).

ESERCIZIO 2

Il canale rettangolare molto largo ed infinitamente lungo di figura presenta


coefficiente di scabrezza secondo Gauckler-Strickler pari a ks = 40 m1/3/s e pen-

217
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

denza del fondo pari a if = 0.002. Nel canale transita q = 3 m3/sm. Determinare la
massima altezza amax della soglia di fondo presente nel canale affinché la soglia
stessa possa dirsi ‘bassa’, e tracciare l'andamento qualitativo del pelo libero in
prossimità della soglia per a < amax (R.: amax=0.153 m; profilo M1 a monte della
soglia, abbassamento del pelo libero sulla soglia, moto uniforme all’uscita e a se-
guire profilo M1 o M2, in dipendenza dalla condizione idrometrica di valle).

ESERCIZIO 3

Il canale rettangolare molto largo di figura ha coefficiente di scabrezza secondo


Gauckler-Strickler pari a ks = 35 m1/3/s e pendenza del fondo pari a if = 0.005.
Nel canale, in cui fluisce la portata specifica q = 2 m3/sm, è presente un risalto, tra
le sezioni 1 e 2. Determinare il valore del tirante y1 e del tirante y2 sapendo che il
tratto a valle del risalto è infinitamente lungo. Stabilire inoltre l’andamento qualita-
tivo del pelo libero nel canale sapendo che nella sezione 3, molto a valle della se-
zione 2, il tirante è pari a y3 = 1.0 m. (R.: y2=y0=0.880 m; y1=0.618 m; a monte del
risalto la superficie libera è disposta secondo un profilo M3, a valle secondo un
profilo M1).

218
ESERCIZIO 4

In un canale rettangolare molto largo ed infinitamente lungo, con pendenza di


fondo if = 1.5%, fluisce la portata specifica q = 2 m3/sm.
Nel tratto di canale a monte della sezione A di figura il coefficiente di scabrezza
secondo Gauckler-Strickler è pari a ksm = 40 m1/3s-1. Determinare il valore da as-
segnare al coefficiente di scabrezza ksv nel tratto di canale a valle della sezione A
affinché in corrispondenza della sezione A stessa si verifichi un risalto. (R.:
ksv=18.597 m1/3s-1).

ESERCIZIO 5

In un canale rettangolare molto lungo di larghezza B = 5 m fluisce la portata Q


= 2 m3/s. Sapendo che la pendenza del fondo è pari a if = 0.002 e che il coefficien-
te di scabrezza di Gauckler-Strickler è pari a ks = 35 m1/3s-1:
calcolare il tirante y0 di moto uniforme nel canale;
stabilire se la pendenza del fondo è subcritica o supercritica.

219
Meccanica dei Fluidi – Capitolo 9

Nel canale è presente un restringimento localizzato di larghezza b, sagomato in


modo tale da non provocare perdite di energia localizzate.
Calcolare il minimo valore da assegnare alla larghezza b affinché a monte del
restringimento non si verifichi rigurgito;
determinare il valore del tirante yR che in tali condizioni si instaura nel restrin-
gimento (sezione R di figura). (R.: y0 = 0.473 m; pendenza subcritica; bmin =
3.229 m; yR = 0.339 m).

ESERCIZIO 6

Un canale rettangolare di larghezza B = 3 m è provvisto, alla sezione di sbocco,


di uno stramazzo in parete sottile (stramazzo Bazin), sul quale insiste il carico h =
0.5 m. Supponendo trascurabile il carico cinetico della corrente in arrivo, calcolare
la portata effluente Q.
Sapendo che la pendenza del fondo del canale è pari a if = 0.002 e che il coeffi-
ciente di scabrezza secondo Gauckler-Strickler è pari a ks = 40 m1/3s-1, calcolare
il tirante y0 di moto uniforme nel canale e stabilire se si tratta di moto lento o rapi-
do.
Sapendo infine che il canale è infinitamente lungo, e che il petto dello stramaz-
zo è p = 2 m, stabilire l’andamento qualitativo del profilo di pelo libero. (R.: Q =
1.926 m3/s; y0 = 0.788 m, di corrente lenta; a monte della soglia si stabilisce un
profilo M1).

220
TEMI D’ESAME

PROPOSTI AGLI STUDENTI

221
Meccanica dei Fluidi

222
Esercizi e Temi d’Esame Proposti agli Studenti

TEMA 1

Ingegneria Meccanica

Determinare il valore minimo di Δh necessario affinché la paratoia rettangola-


re di figura B = 2.5 m e priva di attrito, si apra.
(h1=0.5 m; p=17·103 N; H=2.6 m)

TEMA 2

Con riferimento alla figura, determinare:


- il valore della pressione del gas e il valore di Δh per i quali la paratoia ABC,
pesante 900 N, incernierata in A, si apre.
- la faccia AB è piana, il settore BC è semicilindrico, di profondità unitaria.

223
Meccanica dei Fluidi

TEMA 3

Il serbatoio A è in comunicazione con il serbatoio B attraverso due dispositivi.


Quello Superiore è costituito da una tubazione di diametro D1 = 0.300 m alla
cui estremità è posto una saracinesca S di controllo. Detta tubazione presenta una
curva con angolo di deviazione di 90° e raggio di curvatura R = 1.00 m.
Il secondo dispositivo, posto inferiormente ed all’interno del serbatoio B, è co-
stituito da un’imboccatura tipo Venturi avente diametro D2 = 0.100 m.
Il serbatoio B è dotato di uno stramazzo in parete sottile tipo Bazin, con lun-
ghezza sfiorante B = 1.00 m, al di sopra del quale defluisce l’intera portata Qs pro-
veniente dal serbatoio A attraverso i due descritti dispositivi di comunicazione.
Determinare:
1) la quota HA dell’acqua nel serbatoio A quando, a saracinesca completamente
aperta, la portato QS è pari a 0.600 m3/s;
2) nelle condizioni del punto 1) si calcoli la spinta sul gomito a 90°.
A saracinesca S completamente chiusa si determini, inoltre, la quota dell’ acqua
nel serbatoio A e la massima portata che il dispositivo inferiore (imbocco Venturi)
può convogliare affinché all’interno di questo ultimo la pressione non scenda al di
sotto di -3 m di colonna d’acqua.

224
Esercizi e Temi d’Esame Proposti agli Studenti

TEMA 4

Determinare la spinta (modulo, direzione, verso) sulla parete


piana AB di profondità unitaria. Il manometro M segna una
pressione di -2 m di colonna d’acqua.

Determinare la spinta che li getto esercita sulla parete curva di figura nel caso
che si possano trascurare gli sforzi tangenziali. Il problema è bidimensionale ed il
moto si svolge su un piano orizzontale.

La condotta collegante i due serbatoi di figura è composta da due tronchi le cui


caratteristiche sono riportate in tabella. Dovendo trasferire dal serbatoio superiore
a quello inferiore una portata di 50 l/s, determinare la quota del primo serbatoio.

Volendo aumentare la portata del 20% conoscendo i livelli nei due serbatoi si
prospettano due soluzioni:
a) variare il diametro della prima condotta. Determinare in tal caso il nuovo

225
Meccanica dei Fluidi

diametro;
b) inserire fra i due tronchi della condotta una pompa. Determinare in tal caso la
potenza utile di quest’ultima.

TEMA 5

Il sistema di figura è costituito da un serbatoio a tenuta e da una condotta in ac-


ciaio caratterizzata da una scabrezza equivalente di 0.003 mm.
E’ nota la reazione R della curva BC-R = 5000 N-, inclinata di 60° rispetto
all’orizzontale.
Determinare la pressione dell’aria in A e tracciare l’andamento della linea
dell’energia.
(Si trascurino tutte le perdite localizzate e le perdite continue del tratto in curva)

226
Esercizi e Temi d’Esame Proposti agli Studenti

TEMA 6

Nota la quota piezometrica a valle della pompa (39 m s.m.), il


livello del serbatoio A (30 m s.m.) e C (40 m s.m.), il livello del-
la tubazione all’uscita della pompa (6 m s.m.) e la potenza utile
della pompa (100 Kw), trovare:
- le portate fluenti nelle diverse tubazioni;
- il livello del serbatoio B.
Le tubazioni sono in acciaio nuovo (ks = 90 m1/3/s).

I serbatoi A e B sono collegati mediante le condotte 1, 2 e 3 realizzate in acciaio


(e = 0.1 mm). Dal serbatoio A, attraverso le condotte 1 e 2, l’acqua perviene al ser-
batoio B e da questo, attraverso la condotta 3 viene, nuovamente pompata nel ser-
batoio A. Sapendo che nella condotta 1 fluisce una portata di 50 l/s, determinare la
portata nelle rimanenti condotte, il dislivello tra le superfici libere dei due serbatoi
e la potenza della pompa P.

227
Meccanica dei Fluidi

228
Esercizi e Temi d’Esame Proposti agli Studenti

TEMA 7

Nel sistema di figura, la condotta principale che collega i ser-


batoi A e B ha un diametro D = 0.2 m ed è lunga, complessiva-
mente, 100 m (LAN=50 m + LNB=50 m).
Attraverso la condotta CN, il cui diametro è d = 0.05 m, entra una portata
QCN = 0.03 m3/s. Sapendo che dal nodo N verso il serbatoio B defluisce una portata
QNB = 0.05 m3/s e che il valore della pressione nella sezione 2, immediatamente a
valle del nodo N, vale P2 = 55 kPa, calcolare:

[0.5] l’energia E2 nella sezione 2 immediatamente a valle del nodo N; [E2 =


10.735 m]
[1.0] la quota hB della superficie libera del serbatoio B; [hB = 10.02 m]
[0.5] la portata QAN che defluisce da A verso il nodo N; [QAN = 0.02 m3/s]
[2.0] la pressione P1 nella sezione 1 immediatamente a monte del nodo N; [P1 =
43.417 kPa]
[0.5] l’energia E1 nella sezione 1; [E1 = 9.446 m]
[1.0] la quota hA della superficie libera del serbatoio A; [hA = 9.559 m]
[1.0] Si tracci per la condotta principale, l’andamento della linea dell’energia e
quello della linea piezometrica.

229
Meccanica dei Fluidi

TEMA 8

La condotta in figura, collega i due serbatoi A e B a livello co-


stante e deve scavalcare un terrapieno. Inizialmente la saraci-
nesca S è completamente aperta e la pompa P non è funzionan-
te.
Trascurando il carico cinetico e le perdite localizzate, calcolare:
[1.0] 1) la portata scaricata dal serbatoio A al serbatoio B;
[1.5] 2) il valore minimo della pressione nella condotta, determinando la sezio-
ne in cui tale valore è assunto;
[1.5] 3) il valore della perdita di carico da introdurre in corrispondenza alla sa-
racinesca S, in modo tale che in nessun punto la condotta sia in depressio-
ne.

Con riferimento al punto 3):


[1.0] 4) tracciare l’andamento della linea piezometrica;
[2.5] 5) calcolare la spinta del fluido sulla saracinesca.

[2,5] 6) Calcolare la potenza della pompa capace di riportare la portata al valore


iniziale, mantenendo la condizione di pressione non negativa nella condot-
ta. Calcolare inoltre la perdita localizzata in corrispondenza alla saracine-
sca S ed il grado di apertura della medesima (supporre Cc = 1 e assumere
la perdita di tipo Borda).

230
Esercizi e Temi d’Esame Proposti agli Studenti

231
Meccanica dei Fluidi

TEMA 9

Il serbatoio a livello costante C (hC = 0.00 m) viene alimentato


attraverso tre tubazioni uguali aventi le seguenti caratteristi-
che: lunghezza L = 100 m; diametro D = 0.10 m; scabrezza as-
soluta es = 1.5 l0-3 m. Nel serbatoio A, a livello variabile, per-
viene una portata assegnata Q = 0.010 m3/s mentre il serbatoio
B è mantenuto a livello costante (hB = 20.00 m).
Trascurando i carichi cinetici (condotte lunghe):
1) Determinare il livello nel serbatoio A quando la saracinesca SB è completamente
chiusa e la saracinesca R è completamente aperta. [7.17 m]
2) Nelle stesse condizioni determinare la spinta sull’elemento piano che chiude il
fondello circolare di diametro Df = 1 m. [7.8·104 N]
3) Determinare il livello nel serbatoio A quando la saracinesca S viene parzialmen-
te aperta in modo da far pervenire nel serbatoio C la portata di 0.015 m3/s.
[11.71 m]
4) Determinare le perdite di carico che si determinano attraverso la paratoia SB nel-
le condizioni del punto 3, e tracciare le linee piezometriche. [10.99 m]
5) Determinare la massima portata totale che si può far pervenire nel serbatoio C
senza che il serbatoio A sfiori. [0.018 m3/s]
6) (Solo civili e ambientali) Determinare il carico sullo sfioratore in parete sottile
del serbatoio A, avente la soglia a quota hAS e larghezza b = 0.3 m, nelle condi-
zioni in cui la saracinesca R è completamente chiusa. [0.07 m]
6) (Solo meccanici) Determinare la velocità di attrito e lo spessore del sottostrato
limite laminare della tubazione nelle condizioni del punto 1.

232
Esercizi e Temi d’Esame Proposti agli Studenti

233
Meccanica dei Fluidi

TEMA 10

Il serbatoio a tenuta indicato in figura ha la forma di cilindro


ad asse verticale e contiene olio minerale avente densità ρ =
850 kg/m3 e viscosità cinematica
ν = 650 10 m /s.
-6 2

Il serbatoio comunica con l’atmosfera (Patm = 101325 Pa) sia attraverso un bre-
ve tratto di condotta orizzontale chiusa da una valvola a farfalla piana, sia attraver-
so un tubo d’acciaio verticale completamente aperto avente il diametro d = 5 cm.
Nelle condizioni indicate, attraverso il tubo si scarica una portata Q = 0.39 l/s.

1) Calcolare il numero di Reynolds nel tubo e la pressione dell’aria nel serbatoio;


2) tracciare il diagramma della pressione all’interno del serbatolo e lungo il tubo
di scarico;
3) stabilire se il momento delle forze agenti sulla valvola rispetto al suo asse di ro-
tazione è orario o antiorario e calcolarne il valore;
4) determinare di quanto sarà disceso il livello nel serbatoio prima che il flusso di
scarico si interrompa.

234
Esercizi e Temi d’Esame Proposti agli Studenti

TEMA 11

(CIVILI – MECCANICI - ELETTROTECNICI)

Il venturimetro con il dispositivo di controllo di figura è inserito in una lunga


tubazione, alimentata dal serbatoio A e fluente nel serbatoio B.
Determinare:

a) la portata massima affinché in C la pressione (relativa) non scenda al di sotto


di 3 m di acqua;
b) la perdita di carico localizzata che deve avere in tal caso la saracinesca T;
c) il peso W da assegnare al piatto affinché in corrispondenza a tale valore di
QMAX, il piatto stesso sia spinto dalla posizione e-f alla posizione g-h.

235
Meccanica dei Fluidi

236
Esercizi e Temi d’Esame Proposti agli Studenti

TEMA 12

Un canale rettangolare di larghezza b = 4 m si diparte da un


serbatoio attraverso una soglia controllata da una paratoia a
battente, come indicato in figura 2. Il livello nel serbatoio è H =
2.50 m e l’apertura della paratoia a = 0.50 m.
Assumendo un coefficiente di contrazione cc = 0.6, calcolare la portata attraver-
so la paratoia.

Un liquido avente densità ρ = 910 kg/m3, viene fatto


ruotare rigidamente attorno all’asse del contenitore cilin-
drico di raggio R = 0.10 m, indicato in figura 3,con una
velocità angolare di 10 radianti/secondo. Valutare le diffe-
renze di pressione fra l’asse e la superficie esterna del con-
tenitore.

Si consideri trascurabile l’effetto della viscosità.

237
Meccanica dei Fluidi

TEMA 13

E’ dato il sistema di condotte e serbatoi illustrato in figura.


Nell’ipotesi che il rubinetto R sia chiuso, calcolare la potenza utile della pompa
tale per cui nella condotta 1 fluisca una portata di 0.2 m3/s.
Nell’ipotesi che il rubinetto R sia aperto, calcolare la nuova quota della superfi-
cie libera nel serbatoio B sapendo che la potenza utile della pompa e la portata lun-
go la condotta 1 sono le stesse della domanda precedente.

N.B.: trascurare tutte le perdite di energia localizzate.

Dato il cassone a tenuta di figura, contenente aria alla pressione relativa


PM = 2 l05 Pa e acqua, calcolare la portata che fuoriesce dall’ugello U in queste
condizioni e quando la pressione PM è scesa al valore PM’ = 1 l05 Pa.

238
Esercizi e Temi d’Esame Proposti agli Studenti

239
Meccanica dei Fluidi

TEMA 14

Nel sistema di figura, la portata d’acqua che complessivamente


scende dal serbatoio B al serbatoio A vale Q = 4 l/s. Sapendo
che lungo i tronchi 1 e 3 fluisce la stessa portata (Q1 = Q3), de-
terminare la lunghezza L3, del tronco 3. [L3 = 2.635 m.]
Sapendo inoltre che la potenza assorbita dalla turbina T vale P = 0.2 kW, de-
terminare il livello nel serbatoio B. [hB = 7.384 m]

N.B.: trascurare le dissipazioni localizzate nella diramazione N e nella curve.

240
Esercizi e Temi d’Esame Proposti agli Studenti

TEMA 15

Esercizio 1
Nel sistema di figura la pompa P assorbe la potenza con 70 kW con rendimento
dell’80%, sollevando la portata Q0 = 0.1 m3/s dal serbatoio A alla vasca B.

Calcolare:
[1] - il coefficiente di resistenza f nella formula Darcy-Weisbach;
[1] - il valore dello sforzo tangenziale alla parete per la medesima condotta; in-
dicare inoltre se il regime di moto nella tubazione è di parete liscia, scabra
o di transizione e giustificare la risposta;
[1] - la perdita di carico prodotta dalla saracinesca S;
[1] - il rapporto di contrazione alla saracinesca.
[1] - Si determini il livello HC nel serbatoio C, in comunicazione con la vasca B
attraverso un orifizio circolare di diametro a (si trascuri la contrazione
di vena).
[1] - Tracciare l’andamento della linea dell’energia.

241
Meccanica dei Fluidi

Esercizio 2
Il recipiente cilindrico di figura, di diametro D = 4 cm, è chiuso superiormente
da un pistone a tenuta senza peso e senza attrito, su cui è applicata, in condizioni di
equilibrio, la forza F di intensità 1.5 N. Il recipiente contiene aria in pressione e
olio (γo = 850 N/m3, νo l0-4 m2/s). Al fondo del serbatoio è collegato un tubo di
diametro d = l cm e lunghezza ht = 0.2 m, dotato di un ugello che restringe il dia-
metro sino al valore du = 0.5 cm. La portata d’olio, Q = 0.1 l/s, entra nel recipiente
attraverso il dispositivo laterale indicato in figura, e viene scaricata in atmosfera
dal tubo. Determinare:
[1] - la pressione dell’aria PA e il numero di Reynolds nel tubo;
[1] - la quota Δh dell’olio nel recipiente, misurata rispetto al fondo del recipien-
te stesso;
[1] - la spinta esercitata dall’olio sull’ugello.
[1] - Tracciare inoltre, la linea dell’energia, la linea piezometrica e l’andamento
delle pressioni.

242
Esercizi e Temi d’Esame Proposti agli Studenti

TEMA 16

[2.0] - Calcolare il valore di H, necessario affinché la paratia


cilindrica AB di profondità unitaria, di raggio r = 2 m, si apra.
[H = 2161 m]

TEMA 17

Esercizio 1
[3] Sulla copertura di un cassone a tenuta, contenente acqua, è praticata
un’apertura circolare, di diametro d = 0.4, chiusa mediante un tappo conico
privo di peso. Con riferimento ai dati riportati nella figura, calcolare il mi-
nimo valore di Δh necessario a mantenere il tappo in posizione.

243
Meccanica dei Fluidi

Esercizio 2
Nell’impianto di figura il getto d’acqua che esce dall’ugello raggiunge la quota
di 30 m s.m. senza incontrare resistenza nell’aria, la tubazione ha un diametro
D = 120 mm, una scabrezza e = 4 10-4 m e termina con un ugello di diametro
d = 50 mm. Si trascurino le perdite localizzate.
Calcolate:
[1] 1) la portata;
[1] 2) la prevalenza della pompa;
[3] 3) la spinta sul gomito in modulo direzione e verso;
[1] 4) lo sforzo tangenziale sulla parete della tubazione.
[1] 5) Tracciare la linea piezometrica e la linea dell’energia.

244
Esercizi e Temi d’Esame Proposti agli Studenti

TEMA 18

Esercizio 1
Nel sistema di figura, la portata d’acqua Q0 perviene al serbatoio A mediante
una condotta orizzontale di diametro d = 0.2 m. caratterizzata da un coefficiente di
scabrezza secondo Gauckler-Strickler pari a ks = 80 m1/3/s.
La lunghezza del tratto compreso tra la sezione M dove è posto il manometro M
e lo sbocco nel serbatoio A vale L = 100 m. Lungo tale tratto di condotta è inserito
il rubinetto R, parzialmente chiuso che determina una dissipazione di energia loca-
lizzata pari a ΔER = l0 v2/2g. Inoltre, immediatamente a valle del manometro M, si
dirama una breve condotta verticale di diametro d0 = 0.1 m che collega la condotta
principale al serbatoio B.
Il serbatoio B è a sua volta munito di uno sfioratore superficiale in parete sottile
largo b = 0.5 m. Sapendo che la differenza di pressione PM-PN tra le sezioni
M e N vale 30 kPa, calcolare:
• [2.0] la portata Q0, fluente lungo la condotta principale;
• [1.5] il livello nel serbatoio B.
• [1.0] Si tracci inoltre l’andamento della linea dell’energia e di quella piezome-
trica lungo la condotta principale fino al serbatoio A.

In un secondo momento il rubinetto R viene completamente chiuso e la portata


Q0, che resta invariata, defluisce tutta verso il serbatoio B e da qui è scaricata me-
diate lo sfioratore superficiale. Nelle nuove condizioni, calcolare:
• [1.0] il livello hB nel serbatoio B;
• [1.5] la pressione PM letta al manometro M.

245
Meccanica dei Fluidi

Esercizio 2
La condotta verticale di sezione A = 0.02 m2, illustrata in figura, è collegata al
suo estremo inferiore ad un serbatoio in pressione contenente acqua (non illustrato)
mentre, all’altro estremo è munita di un ugello raccordato che riduce la sezione da
A ad Au = 0.01 m2. Un metro al di sotto della sezione di sbocco u è posto un ma-
nometro M che rileva la pressione PM = 300 kPa. Nelle due diverse situazioni illu-
strate in figura e nell’ipotesi di trascurare l’influenza del peso, si calcoli la spinta
dell’acqua sul piatto orizzontale.

246
APPENDICE

247
Meccanica dei Fluidi

248
Appendice

Tabella 1 - Unità di misura di impiego frequente.

249
Meccanica dei Fluidi

Tabella 2 – Baricentri e momenti d’inerzia di alcune figure piane.

Nomenclatura:

Coordinate del baricentro G:

xG =
∫A x dA yG =
∫A y dA
A A

I: momento d’inerzia della superficie rispetto agli assi cartesiani di riferimento.


I’: momento d’inerzia della superficie rispetto ad un asse passante per il baricentro.
A: area della superficie.

I x = ∫ y 2 dA I x = I ' x + AyG2
A

I y = ∫ x 2 dA I y = I ' y + AxG2
A
I xy = ∫ xy dA
A

Aree, baricentri, momenti d’inerzia di alcune superfici piane. (da: G. Colombo,


Manuale dell’Ingegnere, 1990).

πd 4 πr 4 ⎛π 8 ⎞ I x = I '− A e2
Ix = I y = = Ix = r4⎜ − ⎟
64 4 ⎝ 8 9π ⎠
r4
x e y assi principali
I y = r4
π Iy = (2 a − sen α )
8 8
⎛π 8 ⎞ ⎛α 1 ⎞
I '= r4⎜ + I ' = r 4 ⎜ − senα cos3 α ⎟
⎟ ⎝8 4 ⎠
⎝ 8 9π ⎠
segue Tabella 2.

250
Appendice

bh3 h2 I x = I y = I1 = I 2 = bh3
Ix = =A * Ix =
36 18 l 4 A2 12
3 = = se A = l 2
bh b2 12 12 b 3h
Iy = =A Iy =
48 24 l4 12
3 I3 =
bh h2 3 bh3
I '= =A * I1 =
12 6 3
* per qualunque triangolo

5 3 4 n lati; φ = 2π/n π
Ix = I y = r R = raggio cerchio circo- Ix = a3b
16 4
scritto
π
r = raggio cerchio inscrit- Iy = ab3
to 4
Ix = I y =
nR 4
= senϕ (2 + cos ϕ )
24

251
Meccanica dei Fluidi

252
Tabella 3 - Diagramma di Moody: curve di livello f = f (Re, e/D) ottenute dalla formula di
Colebrook-White per differenti valori della scabrezza relativa e/D.
Appendice

253

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