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Anche se i moduli degli spostamenti compiuti in intervalli di tempo uguali sono uguali, la direzione
e il verso degli spostamenti cambiano continuamente. Per conoscere la direzione del vettore spo-
stamento in un dato istante si considerano spostamenti sempre più piccoli lungo la traiettoria circo-
lare.
Si trova così che la direzione del vettore spostamento in un punto (in un dato istante) è uguale alla
direzione della retta tangente alla circonferenza in quel punto.
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Fisica per la scuola superiore
Periodo
L’intervallo di tempo impiegato dal corpo per compiere un giro completo è chiamato periodo T .
Frequenza
La frequenza è il numero di giri compiuti nell’unità di tempo T , da cui la relazione:
1
f (27)
T
1
Essa si misura in giri al secondo, s 1 o Hertz ( 1Hz ).
s
La velocità tangenziale è la velocità di un corpo che si muove di moto circolare uniforme lungo una
circonferenza di raggio r e che impiega un tempo T per percorrere l’intera circonferenza.
La velocità tangenziale ha modulo costante:
2 r
v (28)
T
mentre la sua direzione, in ogni punto, è quella della retta tangente alla circonferenza in quel punto.
Dalla formula si osserva che la velocità tangenziale è direttamente proporzionale al raggio ed inver-
samente proporzionale al periodo T.
Considerato che, nel moto circolare uniforme, la velocità angolare media assume valori costanti, si
ha che essa coincide con la velocità angolare istantanea.
Da tale formula si osserva che la velocità angolare, a differenza della velocità tangenziale, non di-
pende dal raggio della circonferenza.
Dal grafico a lato si osserva che corpi che descrivono angoli al centro uguali in intervalli di tempo
uguali hanno la stessa velocità angolare, ma percorrono archi di circonferenza diversi a seconda del-
la loro distanza dal centro della circonferenza, e quindi hanno velocità tangenziali diverse.
Osservando attentamente le relazioni (27) e (28) è semplice dedurre la relazione fra le due velocità,
angolare e tangenziale, che risulta:
v r (31)
v2
ac 2 r ovvero
ac (32)
r
4.21 Accelerazione tangenziale
La componente tangenziale dell’accelerazione, invece, è responsabile della variazione del modulo
della velocità, ed ha lo stesso significato che ha l’accelerazione istantanea nel moto rettilineo.
Supponiamo che la velocità di un punto segua la legge armonica, allora anche l'accelerazione e la
posizione di quel punto seguono una legge armonica.
Anche in questo caso, senza addentrarci troppo in argomentazioni che richiederebbero strumenti
trigonometrici approfonditi, possiamo però dedurre agevolmente la formula che ci permette di de-
scrivere il vettore posizione s . Detto α l’angolo in O della figura, il vettore s è dato dal prodotto
del coseno di quell’angolo per il raggio R, ovvero:
s R cos (33)
ma se consideriamo che se riferito al solo tempo t e non
t
all’intero periodo T, esplicitando t , otteniamo:
s R cos(t ) (34)
T P ma (35)
Attraverso calcoli matematici si può arrivare alla formulazione che lega tra loro le grandezze come
il periodo di oscillazione T, da non confondere con il vettore T che indica la tensione della fune, la
lunghezza del filo l, l'accelerazione di gravità g. Si dimostra che per angoli molto piccoli la formula
è semplificabile come:
l
T 2 (36)
g
da cui è possibile ricavare, noto il periodo T con la formula inversa, la lunghezza del filo:
T2 g
l (37)
4 2
4.24 Moto di un corpo lanciato orizzontalmente (video)
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1 g 2 vy
y x x (40)
2 v x2 vx
da queste è possibile ricavare le equazioni che esprimono le componenti della velocità istante per
istante:
vx (t ) v0 x
v y (t ) v0 y g t
(41)
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Fisica per la scuola superiore
v y v0 y g t
1 (42)
y v0 y t g t 2
2
da notare che la curva che descrive l’altezza y è rappresentata da una parabola, quindi è possibile
ricavare la massima altezza che sarà posta nel vertice di questa parabola che ha orientamento ver-
so il basso, essa viene raggiunte all’istante:
g
t (43)
v0 y
4.26 Moto di un corpo lanciato in obliquo (video)
Visto che sull’asse x si svolgerà un moto rettili-
neo uniforme, mentre sull’asse y un moto retti-
lineo uniformemente accelerato, per l’Asse x ri-
portiamo la legge oraria del moto rettilineo uni-
forme e per l’Asse y la legge oraria del moto
rettilineo uniformemente accelerato.
Avremo quindi:
vx vix
v y viy g t
(44)
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Fisica per la scuola superiore
che rappresenta geometricamente ancora una parabola, il cui vertice però non è più nell’origine ma
nel punto A. L’ordinata di A è l’altezza massima h raggiunta dal proiettile, altezza che si può calco-
lare facilmente osservando che v y si annulla in A per poi cambiare segno. Allora:
0 viy g t A
da cui:
viy
tA
g
Introducendo t A nell’espressione di y si ottiene:
2
viy 1 viy viy2
h y A viy g (46)
g 2 g 2g
La gittata OB, che è la distanza raggiunta dal proiettile, si può calcolare in due modi:
1) Imponendo y 0 nell’equazione della traiettoria, e risolvendo l’equazione di 2° grado in x; si ot-
terranno due soluzioni, di cui una ovviamente è x 0 (punto di partenza), e l’altra è x B .
2) Osservando che il tempo impiegato per tornare al suolo (“tempo di volo”) è il doppio di quello
per raggiungere A. Quindi:
vix viy
x B viy 2 t A 2 (47)
g
La gittata dipende sia da vix che dall’angolo , e si potrebbe dimostrare che è massima per
450 .
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Da notare che l'ampiezza del moto non appare nell'equazione per la frequenza e il periodo della
molla. Di conseguenza, tirando il blocco solo un po', oppure per una grande distanza, quando si fa
iniziare il moto non influenza la frequenza del periodo.
Influenza la velocità del moto e quanto lontano il blocco si muove, ma non la sua frequenza.
Ciò che influenza il periodo e la frequenza del moto sono la massa del blocco e la costante della
molla. Se il blocco è pesante, T aumenta ed f decresce, così il blocco si muove lentamente. Un
blocco leggero oscilla più rapidamente per la stessa ampiezza iniziale. D'altro canto, aumentando la
costante della molla si fa diminuire T ed aumentare f , così il blocco si muove più rapidamente.
Spostamento:
y y0 cos( t ) (50)
Velocità:
v y0 sen( t ) (51)
Accelerazione:
a y0 2 cos( t ) (52)
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