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Chiamiamo il moto di caduta libera quel moto in cui non c’è attrito. In questo caso,
come mostrato da Galileo, un corpo si muove di moto rettilineo uniformemente
accelerato, indipendentemente dalla sua massa: in assenza di aria, una piuma e un
masso arriverebbero a terra nello stesso istante.
Dopo aver fatto un’introduzione generale andremo a descrivere due Moti di Caduta Libera,
ovvero due Moti Uniformemente Accelerati:
1- Un Moto dove l’oggetto cade dall’alto verso il basso.
2- Un Moto dove l’oggetto viene lanciato dal basso verso l’alto per poi ricadere.
Oggetti Utilizzati per La Misurazione Del moto:
- Pallina o qualsiasi oggetto che si possa comodamente lanciare
e lasciar cadere (l’importante è che sia ben visibile).
- Tracker (Programma con il quale andremo a descrivere il
moto).
- Un qualsiasi dispositivo per poter registrare l’esperimento.
- Una parete monocromatica da tenere in sottofondo durante
l’esecuzione dell’esperimento per facilitare la visione.
Procedimento:
1. Andiamo a registrare i due video di moti di caduta libera
precedentemente citati, in modo che il moto dell’oggetto e
l’oggetto stesso siano chiaramente descrivibili e visibili
2. Una volta registrati i due video andiamo ad importarli su
tracker ed eseguiamo i seguenti passaggi per tutti e due:
1- Prima di tutto ruotare il video in modo che esso sia in
verticale
2- Selezioniamo il punto di inizio e il punto di fine del moto tramite i due triangolini nella
barra sottostante
3- Posizioniamo gli assi cartesiani in modo che il loro centro combaci con il punto di arrivo
dell’oggetto
4- Inseriamo un “Asta Di Calibrazione”, e modifichiamo la misura a nostro piacimento
rispetto all’altezza in cui facciamo cadere l’oggetto
5- Creiamo un “Punto di Massa” e posizioniamo il suo primo punto dove l’oggetto da
descrivere parte
6- Con la Combinazione di tasti Shift+Tasto Sinistro del mouse andiamo a descrivere punto
per punto il moto dell’oggetto
7- Una volta descritto il moto impostiamo nella visualizzazione del grafico sulla destra, la
visualizzazione “Velocità-Tempo”
Una volta descritti i moti dei due video riportiamo i risultati con le varie descrizioni delle posizioni
degli assi:
Per calcolare la legge oraria del Moto Uniformemente Accelerato andiamo ad utilizzare la
seguente formula:
1
𝑥 = 𝑎𝑡 ! + 𝑉" 𝑡 + 𝑆"
2
Prima andiamo a calcolare la velocità e l’accelerazione dei due moti chiamandoli per comodità M1
(Moto dall’alto verso il basso) e M2 (Moto dall’basso verso l’alto con caduta libera):
M1= Otteniamo la velocità equivalente a 2,4 m/s e quindi otteniamo tramite la formula
#
dell’accelerazione 𝑎 = $ , otteniamo che l’accelerazione è uguale a 4,8 m/s^2.
Quindi possiamo definire la legge oraria uguale x = (2,4 m/s^2)t^2 , dato che la posizione inziale e
la velocità inziale sono nulle.
M2= Eseguiamo le Stesse operazioni per l’altro moto: Otteniamo una velocità media equivalente a
-5 m/s, dato che il corpo tende a rallentare durante la salita, e di 3 m/s durante la sua discesa,
nella quale invece accelera; prendiamo in considerazione due accelerazioni quindi, -10 m/s^2 per il
primo tratto e 6 m/s^2 per il secondo, dato che lo spostamento è di 0,5 secondi a tratto.
Calcolando le leggi orarie dei due tratti otteniamo la prima: x = (-5m/s^2)t^2 e la seconda:
x= (3 m/s^2)t^2.
Conclusioni ed osservazioni:
Come possiamo osservare dall’esperimento, durante un semplice moto di caduta libera,
l’accelerazione del corpo tende ad aumentare costantemente, mentre in un moto dal basso verso
l’alto, ritroviamo invece una decelerazione, simbolo di una resistenza da parte dell’aria, e quindi
della pressione atmosferica, nella prima parte, per poi fermarsi e ritornare in un moto di caduta
libera.