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Il moto

Il moto è il cambiamento di posizione di un corpo con il passare del tempo,


rispetto ad un sistema di riferimento.
La traiettoria, è la linea ottenuta congiungendo tutti i punti toccati dal corpo nel
suo movimento.
•Rettilinea, se il corpo si muove lungo una linea retta.
•Curvilinea, se si muove «disegnando» curve di vario tipo.
-Mista (o irregolare), se mette insieme tratti di diversa forma o spezzate.
Traiettoria rettilinea + velocità costante = moto rettilineo uniforme
-Lo spazio percorso- -Il tempo impiegato- -Il sistema di riferimento-
La velocità di un corpo è il rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato
a percorrerlo.
Velocità: -spazio percorso / tempo impiegato- || Spazio: -velocità * tempo-
Velocità media =spazio / tempo Tempo
Proporzionalità diretta= Retta – Proporzionalità inversa=Ramo d’
iperbole
Moto vario=Linea spezzata
Quando la velocità di un corpo non è costante ma subisce variazioni, il movimento è moto vario.
Qualunque variazione di velocità si chiama accelerazione.
Un’accelerazione positiva è un aumento di velocità,
un’accelerazione negativa, o decelerazione, è una diminuzione della velocità.

accelerazione =variazione della velocità / intervallo di tempo

Ai tempi di Galileo venivano seguite le idee di Aristotele, il quale sosteneva che la


velocità di caduta dei corpi è proporzionale alla massa, ovvero che i corpi più sono
pesanti più cadono velocemente.

Pero Galileo dimostra che tutti i corpi, indipendentemente dal loro peso, cadono
percorrendo la stessa distanza nello stesso tempo.
E non dipende dalla sua massa ma dal tempo.
Il Mot
Le caratteristiche del moto
Un corpo è in moto se, rispetto ad un
sistema di riferimento, cambia la
posizione con il passare del tempo.
Le caratteristiche del moto
Immagina di stare seduto
in treno con alcuni amici e
che il treno stia andando
verso una località di
villeggiatura. Puoi dire che
ti muovi rispetto ai tuoi
amici?
Puoi dire che ti muovi
rispetto ad un’altra
persona che hai lasciato in
stazione?
Le caratteristiche del moto
Bisogna sempre precisare rispetto a che cosa
(sistema di riferimento) si valuta se un corpo è
fermo o in movimento.
Le caratteristiche del moto
La Traiettoria

È il percorso
seguito da un corpo
in movimento, può
essere curvilinea o
rettilinea.
MOTO RETTILINEO

MOTO CURVILINEO
Per descrivere il MOTO di un corpo devono essere
prese in considerazione 3 GRANDEZZE:

-Lo spazio percorso: la lunghezza complessiva del


tragitto
-Il tempo impiegato: a percorrere il tragitto (si
misura in secondi, minuti, ore)
-Il sistema di riferimento: il punto di vista senza il
quale le grandezze precedenti sarebbero inutili
Le caratteristiche del moto
Lo Spazio

È la lunghezza della traiettoria percorsa dal


corpo in movimento.
3,7
m etr
i
Le caratteristiche del moto
Il Verso

Immagina di viaggiare
sull’autostrada Roma-Firenze,
ebbene puoi muoverti sia da
Roma a Firenze che da
Firenze a Roma. L’autostrada
rappresenta la traiettoria ma
occorre precisare in quale dei
due sensi, o versi, la stai
percorrendo.
Le caratteristiche del moto
Il Tempo

Il viaggio sull’autostrada dipenderà anche dal


tempo che impiegherai per arrivare a
destinazione: maggiore sarà il tempo impiegato
minore sarà stata la velocità con cui ti sei
spostato.
La velocità

Si chiama velocità di un
corpo lo spazio percorso
nell’unità di tempo.
Se un’automobile percorre
in un’ora un tragitto di 80
km, a quale velocità si è
mossa?
La velocità

Un corpo in moto difficilmente si muove sempre


alla stessa velocità. Pertanto ci si deve riferire
ad una velocità media (s/t). La velocità
istantanea invece è quella che si riferisce ad un
tempo brevissimo.
Se un corpo percorre spazi uguali in tempi
uguali la sua velocità è costante e si dice che il
corpo si muove di moto uniforme.
Grafici
Moto rettilineo
Grafico
Moto vario
L’accelerazione
È difficile che un’auto mantenga
la stessa identica velocità per
un’ora: andrà in certi tratti più
veloce, in altri più piano.
Qualunque variazione di
velocità si chiama accelerazione.
Un’accelerazione positiva è un
aumento di velocità,
un’accelerazione negativa, o
decelerazione, è una diminuzione
della velocità.
L’accelerazione
Il valore dell’accelerazione si
calcola dividendo la
differenza tra la velocità
finale e quella iniziale per il
tempo in cui è avvenuta la
variazione di velocità.
L’accelerazione si misura in
m/s2 (metri al secondo
quadrato).
I corpi in caduta libera
La foto mette in evidenza
come un corpo (pallina)
lasciato cadere aumenta la
velocità man mano che
scende in caduta libera
ovvero si muove con un moto
accelerato.
I corpi in caduta libera

Il valore dell’accelerazione
di qualsiasi corpo in caduta
libera è di 9,8 m/s in un
secondo. Questa
accelerazione è detta
accelerazione di gravità ed
è indicata con la lettera g.
Galileo e la caduta dei gravi

Ai tempi di Galileo venivano


seguite le idee di Aristotele, il
quale sosteneva che la velocità
di caduta dei corpi è
proporzionale alla massa,
ovvero che i corpi più sono
pesanti più cadono
velocemente.
Galileo e la caduta dei gravi

di caduta di un corpGalileo
dimostrò, invece, che la
velocità o non dipende dalla
sua massa ma dal tempo: tutti
i corpi cadono con la stessa
velocità e la velocità è
proporzionale al tempo
trascorso da quando il moto
è iniziato.
Galileo e la caduta dei gravi

Galileo smantella l’ipotesi di


Aristotele con dei ragionamenti:
Egli suppone di avere due oggetti
di diverso peso (ad es. di 10 kg e 5
kg) che, secondo Aristotele,
lasciati cadere a terra dalla
stessa altezza, dovrebbero
toccare terra in momenti diversi.
Galileo e la caduta dei gravi

Galileo immagina, quindi, di


formare con i due oggetti un
corpo unico (15 kg). Secondo
Aristotele il nuovo corpo,
essendo più pesante,
dovrebbe cadere con velocità
maggiore del corpo più
pesante di partenza (10 kg).
Galileo e la caduta dei gravi

In base all’ipotesi di Aristotele è


però anche vero che l’oggetto più
leggero tenderà a rallentare quello
più veloce e che la velocità del corpo
unico sarà quindi intermedia rispetto
alle due singole velocità.
Galileo e la caduta dei gravi

Poiché le due
conclusioni,
corrette da un
punto di vista
logico, portano
a conclusioni
contrastanti,
evidentemente
l’ipotesi iniziale
è errata.
Galileo e la caduta dei gravi

Galileo dimostra che la


differenza di velocità di
caduta comunemente
osservata è dovuta alla
presenza dell’aria.
Se non ci fosse l’aria
tutti i corpi cadrebbero
alla stessa velocità!
Galileo e la caduta dei gravi

Non avendo i mezzi per


fare il vuoto, Galileo
“rallenta” la caduta di un
corpo utilizzando il piano
inclinato lungo il quale i
corpi cadono soggetti solo
alla forza di gravità, ma
rallentati.
Galileo e la caduta dei gravi

Galileo verifica così che


tutti i corpi,
indipendentemente dal
loro peso, cadono
percorrendo la stessa
distanza nello stesso
tempo.
Galileo e la caduta dei gravi

L’importanza dei risultati di Galileo sta


soprattutto nella sua capacità di studiare il
fenomeno della caduta dei gravi isolandolo da
tutti gli elementi “di disturbo” che non sono
necessari alla sua comprensione.
Questo metodo di operare è caratteristico
del metodo scientifico.

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