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schema dell'interpreazione di Warburg

schema dell'interpretazione di Claudia Villa

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MARZIANO CAPPELLA Le nozze di mercurio e filologia

Mercurio, nel fiore della sua giovinezza decide, anche su consiglio della madre, di
prendere moglie. Dopo tre inutili tentavi di sposare Mantica, Sofia o Psiche,
Mercurio accoglie il suggerimento di Virtù di rivolgersi al fratello Apollo, per avere
indicazioni sulla scelta della sposa.
Apollo consiglia Mercurio di scegliere Filologia, vergine dottissima, che ha
conoscenza di tutto.
La madre di filologia Fronesi prepara la figlia con abiti e ornamenti degni di una
creatura che sta per salire al cielo.
Presso la Vergine si radunano le virtù cardinali (prudenza, giustizia, temperanza,
fortezza) Filosofia e le Tre Grazie con movimenti ritmici: Castitas, Voluptas,
Pulchritudo:
Giunge anche Atanasia, dea dell'immortalità, che aiuta Filologia a liberarsi di tutta la
sapienza terrena, vomitando tutti i libri in cui era contenuta e che la gravavano: poi le
offre il calice con la bevanda dell'immortalità. Filologia sale attraverso i circoli dei
pianeti e giunge al senato degli dei, dove Mercurio la accoglie offrendole come dono
di nozze le arti liberali (grammatica, retorica, dialettica: Trivio)1

LA PRIMAVERA

IL PERSONAGGIO DI MERCURIO
.
Le tre grazie sono espressione dell'armonia cosmica
Terzo personaggio. La sposa di Mercurio, in posizione arretrata ma centro della
composizione è indiscussa protagonista di una situazione matrimoniale (significato
delle mele cotogne). Il personaggio è caratterizzata da un certo pallore, indossa
sandali di papiro (l'unico personaggio femminile che porta i calzari). Ha il ferma
velo con l'evidenziazione del colore rosso
La figura femminile ornata di fiori è la Retorica (i fiori vanno intesi come ornamenti
del discorso) Botticelli orna di fiori anche il capo (espressione latina: flores rethorici)

L'ultimo personaggio femminile è identificato con Flora

l'ultimo maschile è un genio ispiratore della poesia, personifica il divino furore e


quindi il furore poetico

Botticelli trasgredisce le regole prospettiche


i personaggi poggiano i piedi per sul prato sull'erba e sui fiori del prato senza
calpestarli, come se i corpi non avessero una massa o un peso corporeo
Fiori e frutti sono scelti astraendo dalla scansione delle stagioni (arance e mele
cotogne),

Mercurio dio dell'ermeneutica e dio dell'eloquenza

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Nella tarda antichità e nel medioevo si distinguevano le arti del trivio e del quadrivio (aritmetica, geometria,
musica e astronomia)

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Mercurio è il personaggio più difficile da interpretare
Come si spiega l'atteggiamento i Mercurio che volta le spalle a tutti i personaggi?
L'unica spiegazione plausibile ci viene da M. Cappella che collega il dio Mercurio
con il pianeta. e - sulla base della teoria di un astronomo dell'antichità (Eraclide
Pontico 385 a.C. – , 322 a.C)...) parla di un Mercurio "retrogrado" .
Secondo teoria di Eraclidela la terra è sempre al centro dell'universo, e alcuni pianeti
le ruoterebbero attorno, mentre Mercurio e Venere ruoterebbero attorno ala sole,
seguendolo nel suo movimento e quindi con lui girando attorno alla terra.
Questo tipo di movimento epiciclico porterebbe Mercurio e Venere talora al di sopra
del Sole e quindi più lontano dalla Terra, talora invece al di sotto del Sole e più vicino
alla terra. Di conseguenza, Mercurio e Venere presenterebbero moti alterni di
"progressione" e di "retrogradazione", con regolari fermate e mutamento di
movimento secondo ben precisi intervalli.
I commentatori di Marziano chiamano Mercurio retrogradus (il termine è mantenuto
da C. Villa nel titolo del suo saggio). ed è rappresentato nel momento in cui si
prepara a ricevere da Apollo-Sole l'indicazione della sposa che deve scegliere.
Senza la fonte delle Nozze di Mercurio e la filologia di Marziano il personaggio con
le spalle rivoltate, risulterebbe contro qualsiasi criterio logico e apparentemente
ingiustificabile.
Mercurio viene rappresentato nel momento in cui decide di consultare il fratello
Apollo (il Sole), che coincide esattamente col momento in cui il pianeta non ha ancora
invertito il suo corso retrogrado: successivamente , dovrà iniziare il ciclo del moto
diretto. Questo momento coincide con la stagione della primavera. Tutti gli altri
personaggi e i ruoli da loro svolti si spiegano come conseguenza della decisone del
matrimonio di Mercurio con Filologia - ispirato da Apollo e poi sancito da Giove e da
tutti gli dei.
Conclusione:
Il dio con il caduceo disperde le nubi perché sta per incontrare il Apollo- sole nel
momento in cui il pianeta Mercurio è più vicino alla terra e per ricevere il consenso l
matrimonio. Il dito alzato indica una realtà che trascende quella terrena.

LE GRAZIE (IN GRECO CARITI)

Castitas quella di mezzo, con le spalle voltate allo spettatore (rappresentata in


maniera sobria e disadorna di gioielli rispetto alle altre) con una spalla scoperta e con
un'espressione di velata preoccupazione e tristezza,
A sinistra c'è Voluptas (il piacere) acconciata in maniera raffinata e con un bellissimo
fermaglio - fatto di pietre preziose e oro.
La grazia di destra è la più vistosa e rappresenta la Pulchritudo (la bellezza): ha
capelli composti in riccioli ornati in alto da un filo di perle con al centro un gioiello, e
al collo una splendida collana d'oro che regge un pendaglio ricco di varie pietre
preziose)
Le grazie sembrano immerse in una dimensione metafisica che Botticelli ottiene
muovendo i veli e illuminandoli come se il vento e la luce non provenissero da nessun
luogo, ma quasi le avvolgessero dall'interno,
Sgnificato: Castitas è iniziata all'amore dalle cure di Voluptas e di Pulchritudo
Castitas guarda intensamente Mercurio ed è presa di mira da Cupido con il suo dardo
infuocato. Nella configurazione richiama le fiamme sul mantello di Mercurio. Cupido
è bendato ma, ben lungi dal lanciare il dardo alla cieca, prende di mira la castità con

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assoluta precisione: Cupido infatti sta accendendo la fiamma di un amore voluto e
sancito dal sacro concilio degli dei.

LA FIGURA FEMMINILE CENTRALE: SIMBOLO DELLA FILOLOGIA

Filologia è spostata all'indietro ma collocata al punto focale del dipinto. Non può
essere identificata con Venere. Non si riscontrano connotazioni che caratterizzano la
dea.
Il pallore speciale del volto nell'opera di Marziano è un tratto peculiare di Filologia (è
il pallore di uno studio costante), che si appresta a liberarsi di tutto il sapere umano,
vomitando i libri che lo contengono.
Filologia con la mano destra sta indicando lo sposo che l'ha scelta con il consenso
degli dei.
Anche la veste di colore bianco in cui Botticelli avvolge questa figura ha
corrispondenza nel testo di Marziano.
Solo questo personaggio (oltre a Mercurio) indossa dei calzari fatti di papiro
intrecciato.
Nella figura che simboleggia Filologia, Botticelli ha evidenziato il colore rosso,
facendole indossare, oltre al vestito bianco, anche n mantello di colore rosso vivo
come quello di Mercurio.
Anche il pendente incastona un rubino di color rosso vivo simbolo dell'amore.

Il gruppo di destra è di difficile interpreazione, e, soprattutto di non facile


collegamento con l'insieme del quadro. Qui Botticelli si spinge oltre il testo di
Marziano. Secondo l'interpretazione di Giovanni Reale le due figure di destra
costituiscono uno degli assi portanti del concetto espresso da Botticelli. Esse sono
identificate con Flora dea della poesia e con il dèmone, il quale rappresenta il divino
furore che contraddistingue l'ispirazione poetica.

Reale afferma che queste figure richiamano un testo di Platone, il Simposio, noto a
Marziano e diffuso in tutto il Rinascimento. Secondo il testo platonico non ci può
essere poesia e vera arte senza vera ispirazione, senza cioè una "divina mania".
Si veda il valore simbolico del fiato che è rappresentato come spirante dalla bocca del
Demone e perfettamente mirato alla bocca di Flora.
Dalla cui bocca di Flora escono dei fiori, simboli evidenti delle creazioni poetiche.
Anche le tre piante di alloro ripiegate quasi ad arco indicano la forza del 'furore'
poetico.

«Dunque, la parte destra del dipinto esprime per immagini in modo splendido il
concetto del "divino furore, che costituisce l'ispirazione poetica e la forza creatrice
che si realizza nella dimensione del bello: il giovane alato è il Demone ispiratore,
Flora ispirata è il simbolo della poesia.
Tutto questo chiarisce a perfezione anche il fatto della gravidanza di due dei
personaggi, di solito mal spiegato o addirittura negato, ossia "arte-fatto" e quindi"dis-
fatto". Ma, in realtà, le due figure di donna che rappresentano Filologia e Retorica
sono innegabilmente in stato di gravidanza, mentre il terzo personaggio femminile di
Flora-Poesia è addirittura presentato in stato di parto metaforico, con i fiori che
escono dalla bocca. Amore induce a partorire nella bellezza.

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