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Astrologia e mitologia

Sole
Il giorno e l’Ora governati dal Sole sono adatti alle operazioni che riguardano il Successo, il Lavoro,
l’Ambizione, il Denaro, le Ricchezze, la Generosità, la Vitalità, l’Affetto, gli Acquisti, la Superbia, la
Fierezza, la Regalità, gli Uomini di Potere, i Bambini, i Misteri Maschili.

In Magia: Quest’ora è propizia a tutte quelle operazioni che hanno come scopo la conquista di
ricchezze, denaro e l’appoggio dei potenti, per trovare o favorire l’amicizia e l’armonia tra le parti.
Adatta anche per i rituali che hanno come scopo il ritrovamento di tesori nascosti.

I Pianeti

Il Sole il Sole descrive la vera essenza di una persona, il suo essere interiore, ciò che è il suo
interesse fondamentale. Inoltre il Sole rappresenta la vitalità e l'abilità di affermarsi di una persona
e il tono generale della sua esistenza, che colora ogni altra dimensione.

Il dio Sole è una divinità che rappresenta il sole o un suo aspetto. Comunemente si pensa alle
divinità solari come l'equivalente maschile della divinità lunare generalmente femminile ma in ogni
continente si trovano comunque divinità solari femminili esattamente come si trovano divinità
lunari maschili. La scomparsa del sole è spesso utilizzata per spiegare vari fenomeni naturali come
la notte, la minore durata delle giornate in inverso e le eclissi solari.

ELIO, il Sole, è una divinità appartenente alla generazione dei Titani, quindi anteriore agli dèi
Olimpici. Figlio di Iperione e Teia, fratello dell'Aurora (EOS) e4 della Luna (Selene), discendente da
Urano e Gea.

Dalla moglie Perseide ha molti figli tra cui la maga Circe, Eete, Pasifae. Si narra ebbe diverse
donne.

Rappresentato come un giovane di straordinaria bellezza che percorre il cielo su un carro di fuoco
trainato da cavalli velocissimi che ogni mattino taglia il cielo a metà.

Considerato l'occhio del mondo poiché è "colui che vede tutto".

Candela: gialla

INVOCAZIONE AL DIO SOLE

(all'alba o al tramonto)

"In questa notte e in questo momento

il grande potere del sole è in aumento

Grande Dio del Sole

Re di ogni regno

Signore del destino e della protezione

Padre e protettore delle streghe


chiamo la tua saggezza

questo giorno con fermezza

volgi a me, tua adoratrice,

il tuo sguardo d'amore.

L'incantesimo è iniziato:

dai cieli scenda il potere"

Segno corrispondente: Leone

Il Sole, stella intorno a cui ruotano tutti i pianeti, simboleggia l´essere umano ed il suo "Io" e quindi
la sua personalità. Nel suo vagare attraverso i dodici segni il Sole riflette dodici esperienze
differenti. La posizione del Sole al momento della nascita rappresenta la vita, la creazione quindi
esalterá la personalità del soggetto esaminato. Il Sole si trova in Domicilio nel Leone, Esilio in
Acquario, Esaltazione in Ariete, Caduta in Bilancia.

La luna
La Luna La Luna rappresenta i sentimenti e le emozioni di una persona, la sua ricettività,
l'immaginazione e il tono della sua vita basato sulle sensazioni primarie. Inoltre la Luna
simboleggia il senso del ritmo, del tempo e la sincronia nella vita di una persona, oltre a
influenzare la sua adattabilità ai cambiamenti, la sua mobilità e versatilità.

Segno corrispondente: Cancro

La Luna simboleggia l´inconscio del" Io" la psiche e l´emotività. La sua posizione al momento della
nascita quindi indica quale sarà la psicologia del soggetto esaminato, il suo lato nascosto, la sua
emotività ed i suoi rapporti con le donne. La Luna ha il Domicilio in Cancro, Esilio in Capricorno,
Esaltazione in Toro, Caduta in Scorpione.

Meravigliosa signora della Luna

Tu che accogli il tramonto con baci d’argento;

Signora della notte e di tutta la magia,

Che cavalchi le nuvole nei cieli oscurati

E riversi la luce sulla fredda Terra;

O Dea Lunare,

Tu che hai la forma di una Falce,

Tu che crei l’ombra e rompi l’ombra;

Rivelatrice dei misteri passati e presenti;

Tu che spingi i mari e governi le donne;

Saggia Madre Lunare,

Io accolgo il Tuo gioiello celestiale

Nel crescere dei suoi poteri


Con un rito in Tuo onore.

Io prego di fronte alla Luna,

Io prego di fronte alla Luna,

Io prego di fronte alla Luna.

La Luna La Luna rappresenta i sentimenti e le emozioni di una persona, la sua ricettività,


l'immaginazione e il tono della sua vita basato sulle sensazioni primarie. Inoltre la Luna
simboleggia il senso del ritmo, del tempo e la sincronia nella vita di una persona, oltre a
influenzare la sua adattabilità ai cambiamenti, la sua mobilità e versatilità.

Segno corrispondente: Cancro

Mercurio

Mercurio Mercurio rappresenta la ragione, la ragionevolezza (il buon senso), tutto ciò che è
razionale, come anche la parola scritta e parlata, l'ordinare, il soppesare e il valutare, l'imparare e
le nostre capacità
Il pianeta Mercurio simboleggia l´intelligenza, l´analisi del pensiero, l´evoluzione del "Io". La
posizione di Mercurio alla nascita ci indica quella che sarà la socialità del soggetto, la sua
adolescenza le sue capacità, oltre che intellettive, anche negli studi. Mercurio ha il Domicilio in
Gemelli e Vergine, Esilio in Sagittario e Pesci.

Pianeta più interno del sistema solare e più vicino al sole. Il più piccolo e la sua orbita è anche la
più eccentrica ovvero la meno circolare degli 8 pianeti.

Mercurius o Ermes è il dio dell'eloquenza, del commercio e dei ladri. Essendo il messaggero degli
dèi è spesso raffigurato con le ali ai piedi.

Mitologia greca

Figlio di Zeus e della ninfa Maia era il messaggero degli dèi, protettore di viaggi e dei viaggiatori,
della comunicazione, dell'inganno, dei ladri, dei truffatori, dei bugiardi, delle sostanze, della
divinazione. Anche portatore dei sogni e conduttore delle anime dei morti negli inferi.

Mitologia romana

Rappresenta per la sua velocità i ladri ma è anche il dio degli scambi, del profitto del mercato e del
commercio.

Candela: gialla

INVOCAZIONE A MERCURIO

"O Signore del duplice potere, Mercurio Ermete, avvicinati splendente a me. O tu incoronato di
gloria, che agiti la serpentina bacchetta della magia eterna, spandi la tua luce sulla mia persona, in
questo luogo santificato, su quest'altare dei misteri.

Tu oscilli tra la notte e il giorno, tu che sei maschio eppure femmina, tu che sei l'equilibrio tra luce
e tenebre, dona al mio essere il beneficio dell'armonia dei mondi. Fa che il piccolo coincida con il
grande e se per la mia mente questa verità è lontana dalla comprensione, visitala col tuo potere
risanante. Manipola il mio pensieri fino a renderlo fluido e guizzante come folgore, concedimi di
vedere a occhi chiusi e di bandire, perennemente offerto alla metamorfosi, il vizio delle abitudini.
Insegnami il vero sapere e indicami la via maestra che nel sacrificio del sé conduce alla possente
consapevolezza della reale essenza divina.

Amen"

Mercurio Mercurio rappresenta la ragione, la ragionevolezza (il buon senso), tutto ciò che è
razionale, come anche la parola scritta e parlata, l'ordinare, il soppesare e il valutare, l'imparare e
le nostre capacità.

Segni corrispondenti: Gemelli e Vergine


Venere

Il pianeta Venere influenza l´amore, le relazioni e gli affetti familiari. La sua posizione alla nascita ci
indica la disponibilità affettiva, l´attrazione per gli altri ed il talento artistico del soggetto. Venere
ha il suo Domicilio in Toro e Bilancia, Esilio in Scorpione e Ariete, Esaltazione nei Pesci, Caduta
nella Vergine.

Secondo pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal sole con un'orbita quasi circolare.
Prende il nome dalla dea romana dell'amore e della bellezza e il suo simbolo è la rappresentazione
stilizzata della mano di venere che sorregge uno specchio.

Venere è una delle maggiori dee romane principalmente associata all'amore, alla bellezza, alla
fertilità. L'equivalente della dea greca Afrodite. C'è chi sostiene che essa scaturì dal pene di Urano
dio del cielo quando i suoi genitali caddero in mare dalla castrazione subita dal figlio Saturno per
vendicare Gea sua madre sposa di Urano. Altra ipotesi è che essa sia nata da una conchiglia uscita
dal mare. Altri la ritengono figlia di Zeus e Dione, ninfa degli oceani. E' la consorte di Vulcano.
Considerata antenata del popolo romano per via del suo leggendario fondatore Enea. In suo onore
a Roma fu eretto il Tempio di Venere.

Tra le piante a lei sacre: mirto, rosa, melo, papavero. I suoi animali sacri: lepre, delfino, cigno
(simbolo di bellezza ed eleganza), passero, colomba(amore). Si distingue per il carattere
capriccioso, vanitoso e volitivo.

Di venerdì, giorno di Venere, sono favoriti gli incanti per ottenere amore e piacere, favorire le
relazioni amichevoli e sociali, propiziare sereni viaggi e vacanze.

RITI DI VENERE

Ci sono tanti riti di Venere come ci sono tanti legamenti di Venere.

I legamenti sono di magia rossa o nera perché hanno come obiettivo quello di cambiare la volontà
di una persona "legandola". Se il rito funziona la vittima non può esercitare totalmente il libero
arbitrio. Ad esempio anche se volesse uscire dalla nostra vita non ci riuscirebbe pur non sapendosi
spiegare il motivo. Il livello di legame dipende dal tipo di ritualistica. Più domina più si parla di
magia nera. Resta comunque sottilissima la linea che divide il rosso dal nero.

Le ritualistiche bianche si propongono di intensificare i sentimenti della vittima o persona oggetto


per far emergere attrazioni soppresse o per renderci attraenti verso tutti o una persona in
particolare.

INVOCAZIONE A VENERE

"Immortale Afrodite dal trono adorno, figlia di Zeus, tessitrice di astuzie, ti scongiuro non colpirmi
con ansie né con tormenti, o veneranda, ma qua vieni, se mai anche altre volte udendo la mia voce
da lungi, mi porgesti ascolto, e lasciata la casa aurea del padre, venisti dopo aver aggiogato il
carro; e belli ti conducevano i passeri veloci sopra la scusa terra fitte roteando le ali giù dal cielo
attraverso l'aria; e subito giunsero; e tu, o beata, sorridendo col viso immortale, chiedesti che cosa
di nuovo ho sofferto e perché di nuovo ti chiamo e che cosa sommamente voglio con animo folle
che avvenga per me; "chi di nuovo dici che Persuasione deve condurre al tuo amore? Chi ti fa
torto? Ebbene, se fugge presto inseguirà, se non accoglie doni anzi farà doni e se non ama presto
amerà anche non volendo".

Vieni a me anche ora e liberami dalle tormentose inquietudini, e realizza tutto ciò che il mio animo
desidera compiere per me, e tu stessa sii mia alleata."

(Segue la richiesta specifica)

Venere Venere ci dà il senso della bellezza, la gioia del provare piacere, la consapevolezza estetica,
l'amore per l'armonia, la socievolezza, il provare piacere nelle relazioni e l'erotismo.

Segni corrispondenti: Bilancia e Toro


Marte

Il pianeta Marte simboleggia la forza e l´energia, il coraggio e l´aggressività. Questo segno


permette di affermare il proprio potere e di liberare il proprio "Io". Tutta questa energia se non
controllata bene può essere anche non costruttiva. La sua posizione alla nascita ci indica le
conquiste e le passioni del soggetto esaminato. Marte ha il suo Domicilio in Ariete e Scorpione,
Esilio in Bilancia e Toro, Esaltazione in Capricorno, Caduta in Cancro.

Quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal sole e l'ultimo dei pianeti di tipo
terrestre dopo Mercurio, Venere e Terra. Chiamato il pianeta rosso a causa del suo colore
caratteristico dovuto alle grandi quantità di ossido di ferro che lo ricoprono. Prende il nome
dall'omonima divinità romana Mars (dio della guerra). Il simbolo astronomico è la
rappresentazione stilizzata dello scudo e della lancia del dio. I babilonesi lo nominarono Mergal,
loro divinità del fuoco, della distruzione e della guerra quasi certamente per la sua colorazione
rossastra. Marte ( latino Mars, greco Ares) è secondo la mitologia romana del I secolo il dio della
guerra, dei duelli e degli spargimenti di sangue. Secondo quella più arcaica era anche il dio del
tuono, della pioggia e della fertilità. Secondo il mito Giunone era invidiosa del fatto che Giove
avesse concepito Minerva senza la sua partecipazione per cui chiese aiuto a Flora che le indicò un
fiore che cresceva nelle campagne in Etolia che permetteva di concepire al solo contatto. Divenne
quindi madre di Marte che venne allevato da Priapo che gli insegnò l'arte della guerra.

Animali e oggetti sacri a Marte:

- lupo

- picchio

- cavallo

- toro

- HASTAE MARTIAE sono le lance di Marte che si scuotevano in caso di gravi pericoli, tenute nel
sacrario della Regia

- LAPIS MANALIS la pietra della pioggia in quanto anche dio della pioggia

Sacrifici:

A Marte si offrivano come vittime sacrificali tori, maiali, pecore. Più raramente cavalli, galli, lupi e
picchi verdi molti dei quali gli erano consacrati.

Colore candela: rosso

INVOCAZIONE A MARTE

"O Marte Ultore, dio di vendetta, che dalla sconfitta risollevi, che punisci i traditori di Roma,
infondi coraggio nei soldati che siano feroci nella battaglia e possano offrirti molte vittime
nemiche"
Marte Marte raffigura l'energia e il dinamismo di una persona, il suo coraggio, la sua
determinazione, spontaneità ed impulsività. Inoltre descrive la prontezza all'azione, la sua maniera
di affrontare le cose da fare, così come la mera aggressione.

Segno corrispondente: Ariete

Giove

Il pianeta Giove simboleggia la crescita, l´affettivita e l´evoluzione del "Io" la sua espansione nel
futuro. La sua posizione alla nascita ci indica dove il soggetto esaminato può arrivare, la sua
fortuna ed il suo entusiasmo. Giove ha il suo Domicilio in Sagittario e Pesci, Esilio in Gemelli e
Vergine, Esaltazione in Cancro, Caduta in Capricorno.
Pianeta più grande di tutto il sistema solare. Possiede 4 lune visibili a occhio nudo e 12 più piccole.
In tutti i miti appare come il dio che organizza l'universo, separa il giorno dalla notte, fa splendere
il sole, la luna e le stelle. Da lui proviene il bene e il male. Si può associare con il senso di giustizia e
rappresenta il sano giudizio ma anche l'ordine autoritario ed il potere della giustizia.

Attributi di Giove: abbondanza, ricchezza, soddisfazione, comodità, godimento, benessere,


sicurezza, bontà, allegria, coesione, espansione, ordine, giudizio, moderazione, fortuna, onori,
gloria, successo, organizzazione, morale, ottimismo, generosità, lealtà, saggezza, rispetto
dell'ordine.

Colori candele:

Arancione: fortuna e cambiamenti veloci

Oro: fortuna, arrivo veloce di denaro (giallo acceso)

Verde: verde smeraldo per tutti i riti propiziatori per attrarre denaro, prosperità e abbondanza
finanziaria

Marrone: solido successo finanziario anche a lungo termine (solo per esperti)

Porpora: talvolta usato per aiutare le ambizioni collegate al lavoro e al miglioramento finanziario
(solo per esperti)

PREGHIERA A ZEUS

"Grande Zeus, per la tua bontà io ti prego di farmi la grazia di darmi parte della tua forza e del tuo
coraggio affinché possa affrontare i miei nemici"

INVOCAZIONE A ZEUS

"Grande Zeus, dammi la tua forza ed il tuo coraggio per distruggere i miei nemici"

P.S. Riflettere BENE sulla differenza tra preghiera e invocazione per cortesia

Giove La ricerca di un significato e di uno scopo individuale, l'ottimismo, la speranza ed il senso di


giustizia vengono rappresentati da Giove, così come anche la fede, una filosofia di base per la vita,
l'aspirazione alla crescita individuale ed allo sviluppo.

Segno corrispondente: Sagittario

Saturno
Il pianeta Saturno simboleggia la riflessione, la formazione, la profondità del " Io ". La posizione di
Saturno alla nascita ci indica l´evoluzione del soggetto la sua realizzazione, la presa di coscienza e
le sue esperienze nella vita. Saturno ha il suo Domicilio in Capricorno e Acquario, Esilio in Cancro e
Leone, Esaltazione in Bilancia, Caduta in Ariete.

Secondo pianeta per grandezza dopo Giove. Uno dei pianeti più noti grazie al suo spettacolare
sistema di anelli che lo caratterizzano. Antico dio romano ritenuto proveniente dalla Grecia infatti i
sacrifici a lui dedicati erano eseguiti nel modo greco cioè a capo coperto e coronato.

La sua immagine culturale lo vedeva rappresentato coi lacci di lana ai piedi caratteristica degli
schiavi. La festività del dio (Saturnatia) celebrata dal giorno 17 dicembre era un giorno di totale
libertà degli schiavi che potevano banchettare coi loro padroni da cui venivano anche serviti.
Festività che promuove la trasgressione dell'ordine vigente allo scopo di generare una mancanza
di regole grazie alla quale si può, con l'anno nuovo, rigenerare l'ordine appena perduto che
procede sotto la dignitas di Iupiter.

E' il dio che ha insegnato agli uomini la tecnica dell'agricoltura e la civiltà da cui la possibile lettura
dell'accensione dei ceri durante i suoi riti celebrati in occasione anche dell'apertura dei granai e
della distribuzione del farro ai cittadini.

Altro appellativo di Saturno era STERCUTIUS cioè divinità del concime inteso come fertilità o
ricchezza. Accostato e identificato col dio greco Kronos già dal I secolo a.C. Come alcune altre
personalità divine ed eroiche, anch'egli scompare soppiantato da Giano.

Crono è un dio titano, figlio di Urano e Gea. Si narra che di notte Urano, dio del cielo, si unisse a
Gea, la terra, fecondandola ma non accettando i suoi figli, li nascondeva in grotte e caverne
impedendo loro di vedere la luce. Gea addolorata chiese aiuto ai figli e Crono (il più giovane) una
notte con la falce donatagli dalla madre evirò Urano. Dal sangue caduto in terra nacquero le Erinni,
i Giganti e le Ninfe che dettero inizio alla stirpe romana. Dal membro reciso e gettato in mare
nacque Afrodite.

Crono divenne il nuovo signore del cielo. Sposò sua sorella Rea (divinità della terra come la madre)
e nacquero Estia, Demetra, Era, Ade, Poseidone, Zeus.

Un giorno un oracolo disse a Crono che avrebbe subito la stessa sorte del padre per cui
terrorizzato decise di divorare tutti i suoi figli. Rea prima di partorire il più piccolo , Zeus, chiese
aiuto ai genitori e con uno stratagemma lo salvò. Crescendo Zeus riuscì a far sputare a Crono tutti i
suoi fratelli e gli fece guerra. Dopo 10 anni vinse e invece di uccidere o ferire il padre, lo allontanò
rinchiudendolo nel Tartaro (incontro con l'inconscio personale e le proprie ombre). Secondo una
tradizione orfica dopo un lungo periodo di isolamento, Crono e Zeus si riconciliarono e Crono si
stabilì nell'Isola dei Beati. Divenne un re buono dedito alla prosperità, dio dell'agricoltura
governava con saggezza ed equilibrio. L'età migliore di Saturno è dopo i 60 anni (3° ciclo del
pianeta) e per questo viene definito "il grande vecchio".

Il grande insegnamento di Saturno è che l'esperienza è un grande valore ed è ciò che permette che
l'autorità a mano a mano diminuisca col passare degli anni lasciando il posto alla saggezza.

Il suo glifo è la rappresentazione di una falce che sovrasta la croce della materia, la stessa falce che
evirò il padre Urano. Ciò pone l'accento sui concetti di perdita e separazione che gli valgono la
nomea di "grande potatore dello zodiaco". Non dimentichiamo che Saturno elimina solo ciò che
non è più necessario all'evoluzione e alla crescita dell'individuo proprio come le potature
eliminano i rami secchi di una pianta.

INVOCAZIONE A SATURNO

"O Signore dal nome sublime e dalla grande potenza, o signore supremo, o signore Saturno: tu il
freddo, lo sterile, il luttuoso, il pernicioso; tu la cui vita è sincera e la parola cercata; tu il saggio e il
solitario, l'impenetrabile; tu le cui promesse sono mantenute; tu che sei debole e stanco; tu più di
ogni altro carico di affanni; tu che non conosci né piacere né gioia; tu, il vecchio e astuto, maestro
di ogni artifizio, ingannatore, saggio e giudizioso: tu che rechi prosperità o rovina e rendi gli uomini
felici o infelici!

Io ti supplico, o Padre Supremo, per la tua Grande Benevolenza e la tua generosa Munificenza,
accogli la mia richiesta.."

A Saturno si chiede l'allontanamento, il bando, la repulsione di cattive abitudini, compagnie


pericolose o scomode, purificazione, rimozione di blocchi utilizzando per lo più candele di colore
nero debitamente accostate anche ad altri colori debitamente valutati.

Saturno indica come noi percepiamo la "realtà", dove incontriamo resistenze e dove scopriamo i
nostri limiti. Rappresenta la nostra coscienza e le nostre convinzioni morali, la legge e le regole alle
quali decidiamo di obbedire. Ci dice anche qualcosa relativamente alla nostra capacità di
sopportazione e alla nostra abilità di concentrazione oltre ad offrirci qualità come la serietà, la
cautela e la riservatezza.

Segno corrispondente: Capricorno

Urano
Il pianeta Urano simboleggia le esperienze, le conoscenze, le nuove idee e l´individualismo. La
posizione di Urano alla nascita ci indicano l´originalità, la genialitá, l´indipendenza ma anche
l´eccessivo nervosismo del soggetto in esame. Urano ha il suo Domicilio nei Pesci, Esilio nella
Vergine.

Urano è la personificazione del Cielo in quanto elemento fecondo. Nell'opera di Esiodo, Teogonia,
egli è figlio e coniuge di Gea (la Madre Terra). Altri poemi e racconti ne fanno il figlio di Etere (il
Cielo superiore), senza che, in questa tradizione risalente alla Titanomachia, ci sia rivelato il nome
della madre. Molto probabilmente quest'ultima era Emera (la personificazione del Giorno).
Secondo la teogonia orfica, Urano e Gea sono due figli della Notte.

Secondo la tradizione esiodea Urano si unì a Gea e la fecondò gettando su di essa fertili gocce di
pioggia e dando così vita alle prime divinità mostruose. Gea generò per primi Briareo, Cotto e Gige
detti Ecatonchiri, che avevano cento braccia e cinquanta teste ciascuno ed erano insuperabili per
la forza fisica e la statura. Dopo di loro gli partorì i Ciclopi Arge, Sterope e Bronte, ognuno dei quali
aveva un solo occhio in mezzo alla fronte.

Urano, nel timore di venire spodestato dai suoi forti figli, mise in catene i Ciclopi e li gettò, man
mano che nascevano, nel Tartaro, ossia nelle viscere di Gea (detta anche Gaia). Da Gea Urano ha
altri figli, detti Titani: Oceano, Ceo, Iperione, Crio, Giapeto, Abseo e Crono, il più giovane; e delle
figlie, dette Titanidi, Tethys, Rea, Temi, Mnemosine, Febe, Dione e Tia. Gea, ripugnata dall'atto del
marito, persuase i Titani ad aggredire il padre e consegnò a Crono una falce da lei fabbricata. Così
Urano, colto di sorpresa dal figlio proprio mentre stava per unirsi nuovamente a Gea, fu evirato. I
suoi genitali vennero gettati in mare presso Cipro e dalla spuma marina formatasi nacque Afrodite,
mentre le gocce di sangue che caddero sul suolo fecondarono un'ultima volta la terra, dando vita
alle Erinni, ai Giganti ed alle Ninfe Melie. Detronizzato Urano, i Titani riportarono alla luce i fratelli
che erano stati gettati nel Tartaro e consegnarono il potere a Crono.
Il luogo di questa mutilazione è stato situato in diverse parti del Mediterraneo: solitamente
s'identifica con Capo Drepano (difatti drepanon in greco significa "falce"); talvolta si colloca questo
luogo nell'isola dei Feaci, che sarebbe stata il falcetto di Crono gettato in mare e radicatosi in quel
luogo (e infatti si diceva che i Feaci fossero nati dal sangue del dio); infine alcuni lo collocavano in
Sicilia, più precisamente a Messina (l'antica Zancle, altro sostantivo greco che significa "falce") o a
Trapani (l'antica Drepanon). In ogni caso, la Sicilia - fecondata dal sangue del dio - sarebbe
divenuta per questo una terra particolarmente fertile.[secondo quale fonte?]

Una tradizione diversa è riferita da Diodoro Siculo riguardo a questo dio. Costui sarebbe stato il
primo re degli Atlanti, un popolo molto pio e giusto, che abitava sulle rive dell'Oceano. Egli
avrebbe insegnato loro a coltivare la terra, a vivere civilmente ed avrebbe inventato il calendario
secondo il movimento degli astri. Alla sua morte gli sarebbero state resi grandi onori divini ed
essendo stato un grande astronomo, col passare del tempo, fu identificato col Cielo.

In questa tradizione si attribuiscono ad Urano 45 figli, 18 avuti da Tite (identificata poi con Gaia), e
proprio per questo chiamati Titani. Le sue figlie furono Basileia ("la Regina"), più tardi Cibele, e
Rea, soprannominata Pandora. La bellissima Basileia succedette al trono del padre e sposò il
fratello Iperione, dal quale ebbe Helios e Selene (ovvero il Sole e la Luna). Diodoro menziona come
figli di Urano anche Atlante e Crono. Platone vi mette anche Oceano e Teti.

L'eterogeneità della genealogia di Urano è dovuta al fatto che essa è una commistione di molte
leggende e racconti, ma soprattutto un'interpretazione simbolica di cosmogonie dotte; così Urano
non ha praticamente nessuna parte nei miti ellenici.

Tuttavia, Esiodo conserva il ricordo di due profezie, attribuite congiuntamente, ad Urano e a Gaia:
anzitutto, quella che aveva avvertito Crono che il suo regno sarebbe finito dopo che egli fosse
stato vinto da uno dei suoi figli.

Poi, la profezia fatta a Zeus, che lo metteva in guardia contro il figlio che avrebbe avuto da Meti (la
"Prudenza", o in senso negativo, "la Perfidia"). Proprio obbedendo a questa profezia egli inghiottì
Meti, con la conseguenza che poi dalla testa di Zeus sarebbe nata Atena.

Infine, Filone di Biblo ci riporta una leggenda siriana di Urano e Crono.


Urano Urano rappresenta l'intuizione, trasmette ispirazioni improvvise e lampi di genio,
un'apertura a tutto ciò che è nuovo, sconosciuto e inusuale. A questo pianeta viene anche
associato l'atteggiamento di ostinata contrarietà. È anche considerato "tipico" per l'astrologia in
sé.

Segno corrispondente: Acquario

Nettuno
Il pianeta Nettuno simboleggia la fusione fra illusioni e realtà, l´ipersensibilità al mondo circostante
e al ambiente familiare. La posizione di questo pianeta alla nascita ci indica la sensibilità, la
spiritualità e la malleabilità del soggetto esaminato. La sua rotazione intorno al Sole è molto lenta
quindi i segni toccati nel ultimo secolo sono pochi. Nettuno ha il suo Domicilio nei Pesci, Esilio
nella Vergine.

Nettuno (in Latino Neptūnus) è una divinità della religione romana, dio delle acque correnti e in
seguito divenne, dopo il 399 a.C., il dio del mare e dei terremoti, trasformandosi nell'equivalente
del dio greco Poseidone, e già Cicerone nel suo trattato Sulla natura degli dei così lo descrive:

« …Il primo regno, cioè il dominio su tutto il mare, fu affidato a Nettuno che la tradizione vuole
fratello di Giove ed il cui nome è un ampliamento del verbo nare… »

(Marco Tullio Cicerone, De natura deorum, II, 66)

Malgrado il fatto che il suo culto si sia sviluppato dopo il suo accostamento a Poseidone, Nettuno
fu sempre meno popolare, fra i marinai, di quanto lo fosse Poseidone presso i greci.

Secondo la mitologia abitava in fondo al mare e comandava i mostri marini e le tempeste. Viene
spesso rappresentato ritto su di un carro trainato da cavalli marini, e con un tridente nella mano
destra come simbolo di comando.

Veniva onorato il 23 luglio, con le festività dei Neptunalia, a cui furono poi uniti i ludi Neptunialicii
(dal III secolo a.C.) Il suo tempio si trovava al Circo Flaminio all'interno del Campo Marzio a Roma.
Nella mitologia Romana aveva una divinità associata (paredra) detta a volte Salacia a volte Venilia.

Nettuno, signore del mare e delle acque, ha dato il nome al Nettunismo, una teoria proposta del
geologo tedesco Abraham Gottlob Werner nel XVIII secolo, secondo la quale tutte le rocce
avrebbero avuto origine marina.

Epiteto di Nettuno/Poseidone era Enosìctono o Enosigeo (lat. Ennosigaeum, gr. Ε(ν)νοσίγαιος,


scuotitore di terre)[1].

A Nettuno è anche ispirato il nome dell'omonima città di mare in provincia di Roma, situata tra
l'agro romano e l'agro pontino, dove è presente una fontana che lo raffigura nel centro della città.

"Mi apro all'Ispirazione Divina e mi armonizzo col Flusso della Vita!"

"Ogni giorno di più mi dedico al mio completo Risveglio Spirituale!"


"Onoro in me la capacità di sognare e di vivere con animo aperto alla Fantasia e all'Intuizione!"

Nettuno Questo pianeta ci dà capacità ultra sensoriali, apre le porte ad esperienze mistiche a al
trascendentale. A questo livello è difficile discernere quali percezioni si muovono verso l'inganno,
l'illusione e le false apparenze, facendo sì che Nettuno venga associato per tutte queste
peculiarità, con le droghe e tutti i tipi di pseudo-realtà.

Segno corrispondente: Pesci

Plutone
Il pianeta Plutone simboleggia le influenze del istinto sia in positivo sia in negativo. Questo pianeta
ha un influenza distruttiva ed è portatore di crisi dolorose. La sua posizione alla nascita ci indica gli
eventi drammatici e sconvolgenti che il soggetto esaminato dovrà superare per potere scoprire il
suo "Io" più profondo e nascosto. Data la sua lentezza nel ruotare intorno al Sole solamente alcuni
segni sono stati toccati da Plutone nel ultimo secolo . Plutone ha il Domicilio nello Scorpione, Esilio
in Toro.

Plutone (Pluto,-onis, forma latinizzata del greco Ploutōn) è una delle principali divinità della
mitologia romana, signore dell'Averno (Ade) sul quale regna assieme alla dea Proserpina
(corrispondente alla greca Persefone).

Il termine Ploutōn (Πλούτων) deriva da Ploutos (Πλούτος) che significa ricco, mentre nella
mitologia greca si identifica sia con Ade che, con minore frequenza, con Pluto. Quale Dio dei morti
è riconducile ad Ade, il cui nome (GRC) Άιδης, Hádës, significa colui che si nasconde, sebbene
differisca nel carattere. Quale Dio della prosperità è riconducibile a Pluto causa i tesori celati nelle
viscere della terra (inoltre durante l'età aurea, custodiva il sottosuolo, dalla quale i semi traggono
il necessario per un buon raccolto).[1] Il nome Ploutōn conobbe un ampio uso con i Misteri
eleusini[2], nei quali è venerato come un sovrano severo ma amorevole marito di Persefone. La
coppia riceve le anime nell'oltretomba e sono invocati assieme nelle iscrizioni religiose. Viceversa,
Ade aveva templi e pratiche religiose connesse solo a lui ed è rappresentato come oscuro e
violento rapitore di Persefone.

Il più conosciuto mito inerente a Plutone (Ade) è il ratto di Proserpina (Persefone). Rapita da
Plutone mentre coglieva i fiori sulle rive del lago Pergusa ad Enna e trascinata sulla sua biga
trainata da quattro cavalli neri, ne divenne la sposa e fu regina degli Inferi. Secondo Proclo
(Epitome Oraculorum, riportata da Marafiotus) e Strabone (lib. 6), invece l'episodio del mito si
verificò ad Hipponion (oggi Vibo Valentia). La madre Cerere si disperò per la sua mancanza e fece
calare l'inverno sulla terra, finché Giove ordinò a Plutone di liberarla. Proserpina poté ritornare in
superficie ma solo per sei mesi all'anno, in quanto Plutone riuscì a farle mangiare un chicco di
melograno, legandola così per sempre con gli Inferi. Quando Proserpina tornava da Plutone,
Cerere in segno di protesta faceva calare il freddo ed il gelo durante i mesi in cui la figlia era
assente come segno di dolore, per poi far risvegliare la natura per il ritorno di Proserpina sulla
terra.

Plutone Plutone definisce il nostro modo di affrontare il potere - personale e impersonale - sia
attraverso la sopportazione del potere esercitato su di noi da altri, sia che esso venga esercitato da
noi. Descrive in che modo noi affrontiamo il demoniaco e il magico, il nostro potere rigenerativo e
la nostra capacità ai cambiamenti radicali e alla rinascita: i cicli della morte e del divenire.

Segno corrispondente: Scorpione

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