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E parso che lopera che ci rimane sia un mucchio di frammenti, ma in verit raro trovare
una poesia pi unitaria di quella delle Grazie: i legamenti che vi mancano avrebbero dato allopera
una letteraria unit, ma non ne avrebbero accresciuta la bellezza, che nella ispirazione e nei versi
che il F. segn sulla carta. B. Croce.
Larte del F. si purifica talmente che diventa cristallina rarefatta: immagini perfette, miti,
espressioni di pi nobili ideali dove la personalit del F si manifesta attenuata; ci che acquista in
nobilt despressione perde in vigore di sentimento A. Momigliano
Lopera del F. un evento primario nella storia delle lettere italiane: rappresenta la
consapevolezza di una religione estrema: la consolazione della parola; il suo significato sorpassa di
gran lunga quello che i posteri gli riconobbero, sacrificandola spesso alla pi immediata e popolare
comunicativa degli altri due grandi poeti ottocenteschi: Leopardi e Manzoni. E lo stato in cui
giunsero gli scritti foscoliani il cui testo- specie per le grazie-esige difficili cure contribu a un
giudizio meno aperto e quasi reticente F. Flora.
Il Velo delle grazie espressione della piet con cui F.contempla le stagioni del vivere umano.
Qui si notano tracce del suo animo impetuoso, qui una sensibilit sconosciuta ai suoi tempi
N.Sapegno
Donadoni: le Grazie sono un esempio di classicismo intimo: lautore fa entrare nel mondo dei
miti classici una sensibilit nuova
Fubini: F nelle Grazie d prova di una tenera e struggente analisi psicologica, di una
dialettica psicologica che si esprime con affermazioni contrastanti
Oggi si vede nelle Grazie il punto di arrivo della poesia foscoliana.
Vari autori del I 800 in clima neoclassico celebrano divinit appartenenti allantica mitologia:
Monti: Musogonia, Manzoni: Urania (1806).
F. aveva gi pensato ad unopera di tal genere ai primi dell800. Nel commento alla Chioma di
Berenice inserisce 4 passi che volle far passare per frammenti, tradotti dal greco, di un antico inno
alle Grazie di un certo Fanocle alessandrino.
LE GRAZIE III
Il Velo1
1
il trapunto del velo bench ispirato dagli stessi prototipi (scudo di Achille in Omero e di Ercole in Esiodo),
ha vista di concepimento originale. Figure e gruppi non son descritte dal poeta, ma Flora li disegna ella
medesima e li colorisce ammaestrata da Erato e pare mentre noi stiamo ascoltando il canto delle Muse che
quelle figure luna dopo laltra sorgano e si muovano innanzi agli occhi nostri dalla Dissertazione, U.
Foscolo
2
Mesci2, odorosa Dea, rosee le fila3;; (Alba)
4
E nel mezzo del velo ardita balli,
Canti 5fra 'l coro delle sue speranze
Giovinezza: percote a spessi tocchi
Antico un plettro6 il Tempo; e la danzante 5
Discende un clivo onde nessun risale.
Le Grazie a' piedi suoi destano7 fiori8,
A fiorir sue ghirlande: e quando il biondo
Crin t'abbandoni e perderai 'l tuo nome,
Vivran que' fiori9, o Giovinezza, e intorno10 10
L'urna funerea spireranno odore11.
2
Mescola, intreccia, unisci, ricama
3
i fili usati per il ricamo
4
fiduciosa
5
Campo semantico delle sensazioni uditive visive, tematiche negative positive
6
per lira: metonimia
7
fanno nascere fiori con cui intreccer le sue ghirlande
8
metafora per affetti entusiasmi illusioni
9
a) = ricordo di quei fiori; b) v.40
10
fino alla morte; o anche dopo? Il ricordo della giovinezza rimane nei posteri? O gli affetti le illusioni
rivivono sempre?
11
la poesia foscoliana in cui cos poca parte tiene la rima, rivela in questa libera melodia un senso musicale:
non la rima, la pi misteriosa assonanza regge tutto il passo, in cui alla sonora (balli..speranzedanzante
risale) si alterna la o pi grave (tocchifioribiondonome) cos come nel canto di Erato alla
celebrazione della giovinezza si alterna il ricordo della sua fugacit M. Fubini
12
di mirti pianta sacra a Venere
13
espressione di incomparabile delicatezza: mormorano tra i baci, il mormorio sfuma nei baci;a notare il
verbo al modo indefinito che prolunga lazione
14
inno nuziale
15
alloro simbolo di gloria
16
visioni
17
zeugma portano offerte (voto)
3
Mesci, o Flora gentile! oro alle fila; (Tramonto)
E il destro lembo istoriato esulti
D'un festante convito: il Genio18 in volta19
Prime coroni20 agli esuli le tazze. 30
Or libera e la gioia, ilare21 il biasmo,
E candida la lode. A parte siede
Bello il silenzio arguto22 in viso e accenna
Che non fuggano i motti oltre le soglie.
Il Velo lespressione di una pi matura felicit, di un pi maturo culto della vita, che si piega su se
stesso e la assapora in silenzio: v. silenzioso v. 18, v.33, v.37.
Le immagini sono immerse in un atmosfera di sogno in cui si possono vedere due momenti pi
significativi del giorno e pi adatti alla riflessione alla malinconia: lAlba e il Tramonto; non pi le
stagioni forti, i colori forti.
I protagonisti sono: un personaggio femminile, la Giovinezza, la coppia, un personaggio maschile,
il guerriero, gli esuli e la madre: c un perfetto equilibrio nella presenza di elementi maschili e
femminili. E tali protagonisti sembrano seguire una parabola naturale della vita delluomo-donna
dalla giovinezza alla maturit: la giovane, la donna madre, luomo guerriero, luomo esule, i
genitori maturi.
Ancora domina un perfetto equilibrio tra :
- gioia (le sue speranze- mormorando ai baci- libera la gioia) e dolore (intorno lurna
funerea- recan lagrime e voti e quei sospira- i vagiti sien presagi di morte),
- luce (fra lombre e i raggi -il sogno dellalba- nutra una lampa) e ombra (Espero- con
lombre),
- voci di vita (canti- il tempo percote un plettro- canta imenei - un festante convito)- e
silenzio (un rosignuol silenzioso- e sospira- bello il silenzio-e i silenzi)
18
protettore dei conviti
19
a turno
20
corono per prime le coppe agli esuli
21
senza volont di offesa; non c spazio nellanimo del F delle Grazie per sentimenti di rancore o odio ma le
passioni si sono stemperate
22
discreto
23
alimenta
24
latinismo
25
errata opinione
26
oh quanto felice quella madre che non sa! dice Erato a Flora: ella non conosce che ai fanciulli la morte
un beneficio e che i loro pianti sono luttuosi presagi dei travagli e delle pene a cui luomo nato dalla
Dissertazione.
4
Nessun contrasto netto: la gioia della Giovinezza temperata dalla malinconia, lAmor coniugale
dalla verecondia, il festante Convito dalla malinconia dellesule, la Gloria del guerriero dalla
compassione per i vinti, lAmore materno dalla sofferenza del figlio e per il figlio.
La vita rappresentata nei momenti di pi profonda e consapevole felicit, nei momenti di
meno appariscente felicit
Conclusione malinconica: Felice chi non sa; la giovane Madre non sa la dolorosit della vita, la
Giovinezza ignora la sua breve esistenza, le Tortorelle non sanno la brevit del loro attimo di gioia,
il Guerriero non capisce pi il senso della guerra e rivaluta la vita privata; degli amici non si devono
saper tutti i segreti .
DUE TORTORELLE
nivee le fila
Amor coniugale
Verecondia
Silenzio
Tramonto
GUERRIERO
lauri alle fila
Piet filiale
Sogno
Compassione : virt civile27
Alba
27
Lorenzo, sai tu dove vive ancora la vera virt? in noi pochi deboli e sventurati; in noi, che dopo avere
sperimentati tutti gli errori, e sentiti tutti i guai della vita, sappiamo compiangerli e soccorrerli. Tu o
Compassione, sei la sola virt! tutte le altre sono virt usuraje. Ultime lettere di Jacopo Ortis, Lettera da
Ventimiglia