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FLUIDOSTATICA
1. La pressione è una misura della forza che un fluido esercita su una superifice
2. In un fluido la pressione aumenta con la profondità
3. Secondo il principio di Archimede la forza di galleggiamento è uguale al peso del fluido
spostato
4. L’equazione di Bernoulli è un modo di esprimere la conservazione dell’energia applicata ai
fluidi
5. La tensione superficiale tende a minimizzare la superficie di un fluido
In una mongolfiera, l’aria calda presente all’interno del pallone ha una densità minore rispetto
all’aria circostante, e questa differenza di densità provoca una forza di galleggiamento verso l’alto,
la cui intensità è determinata dal principio di archimede
FLUIDI: sostanze che possono scorrere rapidamente da un punto all’altro e che non hanno una
forma propria, ma assumono quella del recipiente che le contiene. Perciò quando utilizziamo il
termine intendiamo sia i liquidi sia i gas.
FLUIDO: sostanza che può scorrere su se stessa, e quindi non amntiene la propria forma
-fluido liquido: volume costante
-fluido gas: volume che varia facilmente
STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA:
-solido: costituenti vicini e distanze bloccate
-liquido: costituenti vicini ma che possono muoversi
-gas: costituenti distanti non sentono attrazione tra di loro
Gli stati di aggregazione della materia dispendono da condizioni esterne di pressione e
temperatura, relazione tra posizione dei costituenti
SOLIDI: distanza tra i costituenti poco maggiore di R0, molto compatto, alta densità, forti legami
elettrostatici, bloccano le distanze, a seconda del legame: metallico, covalente, ionico, proprietà
fisiche diverse, struttura cristallina o amorfa, volume e forma propri, incomprimibili
LIQUIDI: distanza tra i costituenti poco maggiore di R0, molto compatto alta densità, legami
elettrostatici poco intensi, tra costituenti e molecole, c’è scorrimento, possono muoversi, volume
proprio, forma non propria, incomprimibili
GAS: distanza tra i costituenti molto suscettibile alla temperatura e o alla pressione esterna, ed è
molto maggiore di R0, molto liberi, volume non proprio si espande liberamente, forma non propria
compressione molto facile
DENSITà
È definita come la massa dell’unità di volume, il rapporto tra massa M e il volume V, si misura in
(Kg/m^3). Più denso è un materiale più massa ha in un determinato volume.
Nel caso dei fluidi: bisogna tener presente che il volume cambia
Densità del solido simile a quella del liquido, mentre densità del liquido maggiore rispetto a quella
del gas
PRESSIONE
La pressione è una misura della forza esercitata sull’unità di superficie. Più precisamente la
pressione p è definita come il rapporto tra l’intensità F della forza perpendicolare alla superficie e la
sua area A
La sua unità di misura è N/m^2, è una grandezza scalare, nel SI è indicata con pascal
È direttamente proporzionale alla forza e inversamente proporzionale all’area, quindi aumenta la
forza esercitata su una data area.
A parità di forza a seconda dell’area su cui viene applicata, l’effetto cambia.
Se esercitiamo una forza parallelamente alla superficie non spingiamo niente, solo la componete
perpendicolare della forza spinge.
La superficie superiore del fluido è soggetta alla pressione atmosferica. Sul fondo agisce una forza
verso il basso uguale a F superficiale più ilpeso del fluido
Questa relazione non vale solo per il fondo del recipiente, ma per qualsaisi punto a profondità h al
di sotto della superficie. Se la profondità aumenta di una quantità h, la pressione aumetna di una
quantità pgh.
Se un problema ci fornisce la pressione relativa, per ottneere la pressione reale bisogna sommare
alla pressione relativa la pressione atmosferica.
LEGGE DI STEVINO
Se prendiamo un fluido immerso in un cambio di forza peso, allora la pressione tra i due punti ad
altezze diverse del liquido è
La pressione in un fluido statico dipende solo dalla profondità ed è indipendente dalla forma del
recipiente che lo contiene.
PARADOSSO IDROSTATICO, BOTTE DI PASCAL
Se si considera una botte riempita di acqua, la cui pressione sul fondo sia di poco inferiore a quella
limite di sopportazione della botte stessa. Se al di sopra della botte naturalmente chiusa si pone un
tubo sottile e lo si riempie progressivamente d’acqua raggiunta una quota limite la presisone del
fluido provoca la rottura della botte. Ponendo tubi di diametro sempre maggiori e di svariatefrome,
si noterà che la botte non arriverà a rompersi se non quando il fluido raggiunge la quota limite
precedentemente determinata.
BAROMETRO DI TORRICELLI
Consiste in un tubo chiuso ad un’estremità e rimepito di mercurio, l’estremità libera è immersa in
una vasca di mercurio, al di sopra della colonna di mercucio c’è il vuoto p=0, unica pressione è
quella della colonna di mercurio. Nel barometro il livello del mercurio è tale che la pressione della
colonnina di mercurio è pari a quella atmosferica 1atm = 760mmHg.
I LIQUIDI TENDONO A LIVELLARSI
Qualsiasi fluido tende a livellarsi, vera solo se la pressione è la stesa in ogni punto della sua
superificie.
Se due fluidi diversi, con densità diverse si mettono nello stesso tubo, i livelli dei due rami non
sono uguali.
PRINCIPIO DI ARCHIMEDE
La pressione di un fluido aumenti con la profondità porta a molte conseguenze. Un fluido esercita
una spinta verso l’alto su qualsiasi oggetto immerso in esso. FORZA DI GALLEGGIAMENTO o
FORZA DI ARCHIMEDE.
Consideriamo un cubo immerso in un liquido di densità p, le pressioni laterali sono tutte le facce
sono uguali perché alla stessa altezza, quindi, non c’è nessuna spinta netta. Sappiamo però che
c’è una differenza di pressione tra faccia superiore e la faccia inferiore. La pressione è maggiore
sotto he sopra quindi la spinta nella è verso l’alto.
La forza di galleggiamento è uguale al peso del fluido spostato. Essa non dipende dal peso
dell’oggetto che sposta il fluido.
Un oggetto completamente immerso in un fluido risente di una forza di galleggiamento verso l’alto
di intensità uguale al peso del fluido spostato dall’oggetto. Se una parte di volume V di un oggetto
è immersa in un fluido di densità p, la forza di galleggiamento si esprime come
IMMERSIONE PARZIALE
Per entrambi i casi visti prima vale la stessa cosa: un corpo immerso riceve una spinta verso l’alto
detta spinta di Archimede, pari al peso del volume di liquido spostato. L’acqua salata è più densa
dell’acqua dolce quindi la spinta di Archimede è maggiore
In generale si può dire che un oggetto galleggia qundo sposta una quantità di fluido il cui peso è
pari al peso dell’oggetto.
Un altro modo per modificare le codnizioni di galleggiamento di un oggetto è quello di alterare la
sua densità.
Per definizione il volume Vf del fluido spostato è uguale al volume W imm della parte immersa del
solido possiamo concludere che
TENSIONE SUPERFICIALE
Piccoli corpi densi, come gli insetti e gli aghi o una moneta sono in grado di rimanere sulla
superficie dell’acqua anche se sono troppo densi per galleggiare. Due goccioline separate su una
superfice tendono ad unirsi, se sono molto vicine o a contatto. Questi fenomeni si spiegano con
TENSIONE SUPERFICILAE o FORZE DI COESIONE all’interno di un liquido
Una molecola al centro di una goccia di fluido è soggetta alle forze esercitate in tutte le direzioni
dalle molecole circostanti. Una molecola sulla superficie della goccia invece è soggetta a una forza
risultante diretta verso l’interno. Sotto l’azione di questa spinta la superficie della goccia tende ad
assumere l’area minima.
LEGGE DI LAPLACE
All’equilibrio ci sono 3 contributi:
-pressione interna Pi del liquido tende ad espandere
-pressione esterna Pe e tensione superficiale tendono a comprimere
All’equilibrio pressione intrena maggiore di quella esterna
Se la goccia è troppo grande, duante la caduta si rompe perché la forza peso e la viscosità la
smembrano, nello spazio questo non avviene
CAPILLARITà
Un fluido scorra con una velocità v1 all’interno di un condotto cilindrico la cui sezione ha area A1.
Se il condotto si restringe con una sezione di area A2 minore di A1, il fluido scorrerà in quesa parte
di condotto con una velocità v2. Possiamo determinare la velocità v2. La quantità di fluido che
passa dal punto 1 al punto 2 in un determinato tempo delta t.
Riducendo l’apertura di uscita del flusso d’acqua la velocità di uscita aumenta
Molti gas si possono comprimere facilmente e quindi la loro densità può variare nei liquidi invece
sono incomprimibili, la loro densità rimane costante
Cosa succede quando un tubo cambia sezione, la sueperficie A ha sezione Sa si muove con
velocità va e in 1 s si sposta di delta xa, la sueprficie B ha sezione Sb si muove con velocità vb e in
1 sec si sposta di delta xb il moviemnto si può studiare come se il volume A andasse in B.
Se il condotto si apre in più diramazioni, bisogna considerare la superficie totale. In ogni tratto si
avrà sempre Q=v*S. nell’ultimo tratto conta la sezione totale dei canali
La quantità Av che rappresenta il volume di fluido che passa attraverso la sezione di area A in un
intervallo di tempo delta t è anche detto PORTATA. La velocità di un fluido incomprimibile è
inversamente proporzionale all’area attraverso la quale esso fluisce.
FLUIDI IN MOVIMENTO: tutti i fluidi possono muoversi, masse di aria e masse di acqua, nella
parte cinematica e dinamica del punto e del corpo solido: leggi del movimento, causa del
movimento, grandezze che hanno comportamento particolare durante il movimento: energia
potenzilae, energia cinetica, baricentro. Con i liquidi atteggiamento è simile, ma lavoreremo con
pressione edensità e volume.
La corrente di un fluido è il movimento ordinato di un liquido o di un gas, studieremo solo
condizione in cui la corrente è stazionaria, mentre nei solidi seguivamo il moviemnto di tutto un
corpo. Studiamo un tratto di fluido in una posizione, confronti tra parti diverse del percorso
La PORTAT=volume liquido / tempo, la portata è definita come la quantità di fluido che passa
attraverso una sua sezione trasversale in una unità di tempo in 1 s, corrisponde al volume di fluido
che riempirebbe una bacinella se lasciassimo aperto il condotto per 1 s. dipende dalla velocità del
fluido, più è veloce il fluido, maggiore è la portata
EQUAZIONE DI BERNOULLI
Fluido non stazionario, siccome un fluido in movimento possiamo pensare che: oltre ala pressione
interna che avevamo visto nel caso stazionario, esiste una pressione legata al fatto che il fluido si
muove, può spingere ulteriormente su una parete ideale
TUBO DI VENTURI
CONSEGUENZA BENOULLI
EQUAZIONE DI BERNOULLI
La somma di enrgia cinetica ed pV chiamiamo questo termine energia di pressione, è costante in
assenza di attriti, durante lo scorrere di un liquido, misurare il volume non è sempre facile però
possiamo sempre misurare la densità
VELOCITà VARIABILE
La velocità del fluido varia. Si calcola innanzitutto il lavoro totale compiuto dal fluido mentre si
muove da una regione all’altra e vedremo che dipende dalla pressione nel fluido. Noto il lavoro il
teorema dell’energia cinetica ci permetterà di uguagliarlo alla variazione di energia cinetica del
fluido
Si consideri la porzione di fluido di lunghezza delta x, spinta nella direzione del moto dalla
pressione p1. La pressione compie un lavoro positivo.
Quando il fluido arriva nella regione 2 risente di una forza in verso opposto al suo moto dovuta alla
pressione p2. Perciò compie un lavoro negativo sulla porzione di fluido. Poiché il fluido è
incomprimibile il volume della porzione di fluido non cambia.
Vi è quindi una sorta di bilanciamento fra la pressione in un fluido e la sua velocità: se la velocità
aumenta, la pressione diminuisce. P1 agisce in modo da aumentare la velocità della porzione di
fluido e p2 in modo da diminuirla e quindi la porzione di fluido accelera solo se p2 è minore di p1.
ALTEZZA VARIABILE
Se il fluido scorre attraverso il condotto la sua altezza aumenta da y1 a y2 nel passare da una
regione all’altra. L’area del condotto è costante, la velocità non cambia. Perciò la variazione di
energia cinetica delta K=0
Lo scorrimento di un fluido reale viscoso in un condotto, se avesse viscosità zero avrebbe velocità
costante, ma con viscosità maggiore il fluido non ha la stessa velocità in tutti i punti, la velocità di
un fluido vicino alle pareti è nulla, ma massima all’interno, esiste una differenza di pressione anche
se il tubo è orizzontale e a sezione costante.
La forza che causa lo scorrimento di un fluido viscoso è fornita dalle differenze fra le pressioni p1 –
p2 in una data lunghezza L del tubo. La differenza di pressione necessaria per mantenere il fluido
in movimento è direttamente proporzionale alla lunghezza L del tubo e alla velocità mnedia v del
fluido.
Durante il percorso di un liquido con viscosità n ad una certa velcoità v lngo un tubo lungo L con
sezione S si ha una perdita di pressione pari a P2-P1
Serve una pressione pari a per far muovere un liquido con viscosità n ad una certa velocità v lungo
un utbo lungo L con sezione S
FLUIDO IDEALE O REALE FERMO la quota ragigunta in tutti i tubi è la stessa indipendentemente
dalla sezione, si apre il rubinetto, la pressione sul tubo di base è la stessa in tutti i punti, la
pressione nel tubo reale si abbassa mentre sopra rimanre quella atmosferica.
VISCOSITà: è una grandezza non banale, è legata a forze di coesione di un liquido, densità,
temperatura, e struttura del materiale
SOLIDO: si può pensare come ad un liquido con elevatissima viscosità a volte non è chiara la
differenza
Quanto visto finora è valido in caso di REGIME LAMINARE, se la velocità del fluido è troppo
grande, si passa a regime turbolento con formazione di turbolenze e vortixi
TEMPERATURA
CALORE: energia trasferita tra oggetti a causa della loro differnza di temeperatura
Se due oggetti in contatto termico hanno una temperatura diversa il calore fluisce da quello più
caldo a quello più freddo, fino a quando non raggiungono entrambi la stessa temperatura, un
oggetto scambia energia con altri corpi. Due oggetti sono in equilibrio termico quando hanno la
stessa temperatura.
PRINCIPIO ZERO:
esprime le proprietà fondamentali della temepratura
se due oggetti in contatto termico hanno una temperatura diversa, il calore fluisce da quello più
caldo a quello più freddo, fino a quando non raggiungono entrmabi la stessa temerpatura.
Possiamo perciò dire che due oggetti in contatto termico sono in equilibrio quando hanno la stessa
temperatura
Se un oggetto B è in equilibrio termico sia con un oggetto A sia con un oggetto C allora anche gli
oggetti A e C, se posti in contatto termico si trovano in equilibrio termico
DILATAZIONE TERMICA
La maggior parte delle sostanze si dilata quando viene riscaldata
SOLIDI: si muovono per traslazione e rotazione, come scambiano energia conservazione
dell’energia meccanica. Il solido è incomprimibile
Scaldando un solido si osserva un allungamento, i componenti sono messi in agitazione termica,
aumenta la distanza media tra i componenti che rimangono comunque bloccati nelle loro posizioni,
raffreddandolo il solido si accorcia
DILATAZIONE TERMICA LINEARE
La variazione della lunghezza o del volume è proporzionale alla variazione della temperatura, la
costante di proporzionalità alfa è detta coefficiente di dilazionee lineare
All’abbassarsi della temperatura, la densità dei fluidi aumenta perché le molecole tendono ad
avvicinarsi, ECCEZIONE, nel caso dell’acqua però a causa dello stabilizzarsi del legame idrogeno,
al di sotto di 4 gradi la tendenza si inverte e la densità diminuisce, la diminuzione tra 4 gradi e 0
gradi è di solo lo 0,01%.
GAS IDEALI
.
STATO DI EQULIBRIO TERMICO
Un sistema in euqilibrio termodinamico soddisfa le segeunti condizioni:
-EQUILIBRIO MECCANICO: la forza che il sistema esercita è statica in tutti i punti del sistema ed
è equilibrata da forze esterne
-EQUILIBRIO TERMICO: la temperatura è uniforma in tutti i punti del sistema ed è uguale a quella
dell’ambiente circostante
-EQUILIBRIO CHIMICO: la struttura interna e la composizione chimica rimangono costanti
Equilibrio non vuole dire tutto fermo ma che le proprietà non variano nel tempo
PRESSIONE: energia cinetica degli urti particelle sulle pareti, legata alla temperatura
Legame tra energia cinetica e temperature
ENERGIA INTERNA: abbiamo visto che un gas ad una temperatura T, anche se non muove niente
ha un enrgia interna cinetica dovuta all’agitazione delle molecole. Questa agitazione determina la
temperatura, e il legame è Ek, queste energia cinteica interna è più semplicemente detta energia
interna e si indica con
Abbiamo visto che, energia interna= agitazione termica = energia cinteica dei componenti. Vale
per i solidi e liquidi? C’è agitazione termica anche nei solidi dilatazione termica, che però va a
variare solo minimamente volume. Si può usare questa enrgia? Per fare lavoro, no ma si può
scambiare sotto forma di calore.
PASSAGGIO DI CALORE
Il pane nel forno si scalda perché riceve calore, per contatto
CAPACITà TERMICA
Grandezza che regola quanto calore viene trasferito in funzione del ambio di temeperatura
Rapporto tra la quantità di calore fornita all’oggetto e l’aumento della sua temperatura.
Il calore necessario per determinare un incremento di temperatura: Q=Cdelta T
-Q sarà positivo se delta t è positivo, il sistema acquista calore
-Q sarà negativo se delta t è negativo, il sistema cede calore
La capacità termica dipende dalla massa del orpo non dalle sue dimensioni
CALORE SPECIFICO
Grandezza che dipende solo dal tipo di sostanza e non dalla quantità, cioè è indipendente dalla
massa
Un’altra caratteristica dell’acqua è di possedere un alto calore specifico, molto più alto rispetto a
qualsiasi liquido comune. Essa può infatti assorbire una grandissima quantità di calore, facendo
aumentar di poco la propria temperatura.
MECCANISMI PER IL TRASPORTO DI CALORE
Genera un grande trasferimento di calore secondo tre meccanismi:
-CONDUZIONE: contatto tra la pietra e il pane e all’interno del pane
-CONVEZIONE: movimento di aria calda
-IRRAGGIAMENTO: radiazione infrarossi delle pareti di pietra del forno
CONDUZIONE
Calore fluisce per contatto, il flusso di calore he avviene direttamente attraverso un materiale, la
base del pane assume la temperatura della pietra del forno, trasporto di calore all’interno del pane
per contatto.
Sperimentalmente si osserva che la quantità di calore Q che fluisce attraverso il pane, aumenta
proporzionalmente all’area della sezione A, aumenta proporzionalmente alla differenza di
temperatura tra le estremità delta t= Tb-Ta. Aumenta in maniera uniforme col passare del tempo t,
diminuisce con lo spessore L. combinando tra loro queste osservazioni otteniamo la relazione
seguente
L’aria al di sopra del pane si scalda per contatto poco e per irraggiamento PV=nRT dove P=Patm
quindi:
-se aumenta T, aumenta V
-se aumenta V, diminuisce la densità
-se la densità è bassa massa d’aria viene spinta in alto
Andando in alto lascia dello spazio che risucchia a sua volta aria da cui si creano circoli
La convezione è il movimento di un fluido causato da una differenza di temepratura, come nel caso
del movimento dell’aria calda verso l’alto. Muovendosi, il fluido trasporta con sé il calore.
IRRAGGIAMENTO
Calore emesso dai corpi sotto forma di onde elettromagnetiche, tutti i corpi in qualsiasi stato
emettono irraggiano e assorbono luce radiazione elettromagnetica
IRRAGGIAMENTO
Transizioni tra livelli energetici della nuvola elettronica, del nucleo, delle molecole o movimento di
carica, ad ogni diseccitazione corrisponde una emissione di luce ad una certa frequenza che può
variare da microonde a UV
Legge di Wien: un corpo ad una data temperatura genera soprattutto luce di una data lunghezza
d’onda
LEGGE DI BOLTZAMANN
Tutti i corpi emettono energia per irraggiamento, a differenza della conduzione e della convezione,
la trasmissione di calore per irraggiamento può avvenire anche nel vuoto. La quantità di energia
irradiata da un oggetto a causa della sua temperatura è data
Con la sua legge di Stefan aveva anche determinato la temperatura della superficie del sole
Una trasformazine si può disegnare in ognuno dei tre grafici ma a volte uno conviente più degli altri
Avevamo visto la varaizione di temperatura in un solido e in un liquido in funzione della quantità di
calore assorbito Q=mcdeltaT, questa forumla vale indipendentemente che il calore sia passato per
irraggiamento o conduzione, ciò non è più altrettanto vero nel caso dei gas
Nel caso di un gas, tuttavia il calore specifico dipende da attraverso che trasforzione viene
scambaito calore, per questo non ha un valore unico però si può definire
TRASFORMAZIONI DI FASE E CICLICHE
In un recipiente diverso chiuso, un liquido raggiunge l’equilibrio con il proprio vapore. All’aperto
invece l’equilibrio non è possibile perché il vapore sfugge, il liquido continuerà a evaporare senza
mai raggiungere l’equiibrio, alcune molecole di fluido calde escono, nessuna molecola di fluido
fresca rientra perché non c’è volume chiuso. poiché le molecole che sfuggono sono quelle con
l’energia più elevata, l’evaporazione ha effetto di raffreddare il liquido.
TRANSIZIONI DI FASE
TEOREMA DI CARNOT
Per il funzionamento di una macchina termica è fondametale che esista una differenza di
temperatura tra due sorgenti, altrimenti non ci può essere trasferimento di calore.
La macchina termica con il massimo rendimento è descritta nel teorema di carnot, perché una
macchina termica che opera tra due sorgenti a temperatura costante abbia il rendimento massimo
deve eseguire solamente trasformazioni reversibii. Tutte le macchine reversibili che operano tra le
stesse due temperature Tf e Tc hanno la stessa efficienza
Ovvero se le due sorgenti sono alla stessa temperatura il rendimetno è nullo. Minore è il rapporto
tra la temperatura della sorgente fredda e quella della sorgente calda e più vicino a 1 sarà il
rendimento.
Frigoriferi, condizionatori d’aria pompe di calore utilizzano il lavoro per trasferire il calore da un
oggetto freddo a uno più caldo. Frigorifero per raffreddare oggetto freddo, pompa di calore per
scaldare oggetti caldi, entrambi sono sostanzialmente una macchina termica che funziona al
contrario. Si noti che Qc = Qf + L il calore verso sorgente calda è maggiore di quello stratto dalla
sorgente fredda.
Il frigorifero ideale è quello che rimuove la massima quantità di calore con la minima quantità di
alvoro. L’indicatore della sua efficienza è il coefficiente di prestazione Cp, i valori tipici del
coefficiente di prestazione vanno da 2 a 6. Più grande è meglio è
Per una pompa di calore ideale funzionante tra due temperature una clad ae una fredda vale la
relazione di Carnot, il lavoro necessario per aggiungere una quantità di calore Qc a una stanza è
INTERAZIONI ELETTROMAGNETICHE
Oggi entriamo più dentro la materia dove si realizza l’interazione tra particelle più importanti per la
vita: quelle elettromagnetiche
Gli antichi rimasero molto sorpresi quando per la prima volta videro effetti di fenomeni elettrici.
Electron viene da ambra (resina fossile, se strofinata attirava altri pezzettini di ambra). Per noi è
più facile visualizzare effetti carica, scossa che prendiamo dalla amcchina, il palloncino che se
strofinato attira i capelli
Le molecole d’acqua possiedono un piccolo eccesso di carica negativa attorno all’atomo di
ossigeno e uno di carica positiva attorno ai due idrogeni e quindi separa le cariche. La molecola è
detta polare. Altri ioni carichi come Na+ e Cl- vengono trasportati facilemente perché si avvicinano
ad una o all’altra estremità. Il carbonio è l’atomo più importante per la formazione della vita. Perché
ha orbitali elettroncii tali che gli permettono di legarsi facilmente ad altri atomi, formare catene
lunghe (proteine).
Acqua protegge molecole ioniche e le trasporta, poi il caso fa muovere le cariche e formare DNA
La cellula e tutti i fenomeni legati alla vita son ointeramente legati a regole di elettromagnetismo
per esempio: la membrana cellulare tine separato il dentro della cellula, dal fuori attraverso lo
strato di fosfolipidi che crea un campo elettrostatico localo che impedisce facile passaggio
attraverso la membrana. L’assone del neurone si ricopre si mielina che permette un più facile
passaggio di carica elettrica abbassando la resistenza.
Quando si strofina una sbarretta di ambra con un pezzo di pelliccia alcune cariche elettriche
passano dalla pelliccia a quelli dell’ambra. Pelliccia rimane carica positivamente, bacchetta di
ambra negativamente di carica elettrica
Gli elettroni di un atomo orbitano intorno al nucleo formando una sorta di nuvola e possono
esserne separati o aggiunti con una certa facilità. Atomo è complessivamente neutro ma se tolgo
un elettroni, atomo diventa ione positivo, elettrone libero è negativo. Se atomo acquista un
elettrone diventa uno ione negativo.
Anche i globuli rossi sono leggermente carichi negativamente, nel sangue la densità di globuli rossi
dipende dalla loro carica netta negativa, si repellono gli uni dali altri
I corpi no neutri, conservazione della carica elettrica, la carica elettrica totale dell’universo è
costante, nessun processo fisico può determinare un aumento o una diminuzione della qunatità
totale di carica dell’universo. I corpi tendono ad essere globalmente neutri, se c’è un eccesso di
carica di un egno, immediatamente vengono fortemente attratte cariche dell’altro segno finchè si
riporta la condizione di neutralità. È difficile mantenere grossi eccessi di carica di un segno anche
perché queste cariche tendono a respingersi e quindi a diminuire la densità di carica. Essendo i
corpi normalmente neutri, osservare macroscopicamente la forza elettrica è difficile, uomo ha
scoperto tardi elettricità.
Le cariche libere in tutti i materiali possono essere: elettroni, ioni atomici, ma anche più gradni
globuli rossi, membrana cellulare. I portatori di carica più piccoli spesso si possono muovere e
annullare l’eccesso di carica. Un qualsiasi corpo si può definire conduttore oppure isolante in base
a quanto si possono muovere le cariche al suo interno.
CONDUTTORI
Tutti i metalli sono ottimi conduttori, i cavi sono fatti di rame. Al loro interno sono gli elettroni che
sono liberi di muoversi, attorno ai nuclei se non c’è passaggio di corrente, lungo un percorso nel
caso di corrente
ISOLANTI
Negli isolanti (legno, ceramica, gomma) invece gli elettroni sono fortemente legati ai nuclei, o
possono solo ruotare attorno a questi, ma non spostarsi. Ad esempio, quindi quando strofiniamo
un palloncino depositiamo carica localmente che non può correre lungo la superficie del palloncino
SEMICONDUTTORI
POLARIZZAZIONE
Alcuni materiali possono polarizzarsi, i loro atomi si deformano per effetto di una carica esterna, in
questo modo un oggetto carico può attrarne uno neutro. Polarizzazione può accadere per
materiale conduttore o isolante. Cosa interessante in un materiale isolante non passa corrente ma
una carica può apparire su un lato
Prendiamo una carica da sola nell’universo, per esempio positiva succede qualcosa? Non si
possono definire forze perché forza è un’interazione, si può però definire un campo, si disegna
qulache linea che rappresenza la forza elettrica che la carica in oggetto genererebbe se sulla
punta della freccia ci fosse un’altra crica positiva. In questa maniera si copre lo spazio con un
campo di vettori
Come disegnare un campo vettoriale:
-sono dirette lungo la direzione del campo, se la carica è positiva le linee puntano verso fuori, se la
carica è negativa le linee puntano verso dentro, sono più dense odve il campo è più intenso
Il campo elettrico è più intenso corrispondenza delle zone più appuntite, effetto punte (parafulmine,
antenne).
ENERGIA ELETTRICA
Lavoro a favore o contro la forza di Coulomb, e quindi energia elettrica= energia del campo
elettrico. La forza elettrica genera spostamento e quindi lavoro:
Consideriamo due piastre metalliche, depositiamo su esse delle cariche positiva su’una e negativa
sull’altra. Le linee di campo elettrico saranno:
-uscenti per +++++
-entranti per -------
Avviciniamo le due piastre ad una certa distanza e blocchiamo la distanza tra le due piastre campi
E si sommano al di fuori si cancellano
Mettendo a contatto le due lastre di segno opposto a distanza d, verifichiamo che il campo
elettrico: piano, indipendente dalla posizione, un oggetto di questo tipo permette di accumulare
energia, condensatore
La legge di gauss può essere utilizzata per calcolare il campo elettrico di sistemi semplici, però
riguarda il flusso del campo elettrico, non solo il campo elettrico. Il flusso è una misura del campo
elettrico perpendicolare a una superficie. La superficie può essere anche una superficie virtuale
Nel caso del condensatorie si osserva come
V= Ed
Quindi il potenziale decresce linearmente con la distanza da una piastra all’altra. Per sapere dove
il potenziale è maggiore si usa sempre la carica di prova positiva, la carica positiva tende a
muoversi dove il potenziale diminuisce essendo importante la differenza una delle due piastre può
essere messa a massa ovvero con potenziale =0. Massa = potenziale comune = 0
Il concetto di campo separa l’interazione tra due corpi in chi la causa campo e chi la subisce carica
di prova. All’interno di un campo elettrico una carica q0risente di una forza elettrica
Attorno ad un corpo carico si genera un campo elettrico, e quindi differenze di potenziale. Come
per lo scambio di calore avevamo definito capacità termica Q= Cdeltat e questa ci diceva qunado
velocemente aumenta la temperatura all’aumetnare dello scambio di calore, allo stesso modo si
definisce capacità elettrica
Essendo una energia, etra anche questa nella consueta equazione di conservazione dell’energia
di cui abbiamo visto già diverse istanze. Che altre energie ci sono in gioco?
-energia cinetica, si
-energia potenziale gravitazionale, conta poco
-energia interna e pressione, forse, ma per ora ignoriamo calore e temperatura
CORRENTE ELETTRICA
La corrente è definita con un verso nell’ipotesi che i portatori di carica siano positivi, gli elettroni si
muovono nel verso opposto ma è irrilevante.
VELOCITà DI DERIVA
LEGGE DI OHM
Si osserva che c’è un legame tra il voltaggio, la corrente che passa e una proprietà del carico, il
carico è detto resistenza elettrica, e dipende da cosa metto lampadina grande, lampadina piccola,
ma anche dal tipo di materiale del cavo. Più grande R meno corrente passa, più grande è v più
corrente passa. La relazione tra le grandezze è detta legge di Ohm
Un cavo grosso ha meno resistenza di un cavo sottile, a parità di lunghezza e materiale, un cavo
lungo ha resistenza maggiore di un cavo corto, a parità di sezione e materiale. Un cavo di rame ha
ressitenza maggiore di un cavo di argento a parità di lunghezza e sezione.
MAGNETISMO
Già in antichità erano state scoperte le capacità di alcuni minerali (ad esempio la magnetite) di
attrarre la limatura di ferro o piccoli oggetti ferrosi.
FORZA ELETTRICA: esiste carica elettrica elementare
CASO MAGNETICO: non esiste una carica magnetica elementare il monopolio magnetico
COSA CAUSA MAGNETISMO: diamo per scontato che esista un campo magnetico esterno e ne
vediamo gli effetti su una carica, vedremo come si genera. È necessario che ci sia una carica in
movimento.
RGGIO DI LARMOUR E ACCELERAZIONE CENTRIPETA
In un spetttroemetro di massa gli ioni traiettorie circolari il cui raggio dipende dalla loro carica e
dalla loro massa: ciò consente la separazione dei diversi isotopi di uno stesso elemento
Il moto degli elettroni all’interno di un atomo può dare origine a campi magnetici, di solito si tratta di
campi orientati casualemnte e il loro effetto risultante è nullo. In alcuni materiali, invece, il campo
magnetico risultante può essere diverso da zero, quando gli atomi tendono ad allinearsi gli uni agli
altri e a creare un campo magnetico intenso si dice che il materiale è ferromagnetico
Campo generato da un filo percorso corrente, calcolare il campo magnetico generato da una
carica o distribuzione di carica in movimento è in generale complesso, regola generale tali campi si
sviluppano circolarmente intorno alle correnti che li generano. Esiste il teorema di Ampere come il
teorema di gauss che semplifica il calcolo in alucni casi
Per visualizzare il campo magnetico si possono utilizzare le linee di campo magnetico, siili alle
linee di campo elettrico. In prossimità di un magnete la limatura di ferro si orienta secondo le linee
di campo. Linea di campo magnetico è chiusa (campo elettrico era aperta), non c’è carica
magnetica linee di campo entrano nel magnete
CALAMITA
Per definizione le linee di campo magnetico escono dal polo nord ed entrano nel polo sud. Le linee
di magnetico non possono intersecarsi proprio come quelle del campo elettrico
Nacque da una famiglia povera, e non ricevette istruzione, iniziò a lavorare a 13 anni nella bottega
di un libraio e durante i suoi sette anni di apprendistato, lesse molti libri. Da autodidatta studiò
chimica fino a quando grazie ad eventi fortuiti dal 1810 potè iniziare a frequentare lezioni regolare,
negateglieli fino ad allora per il suo stato sociale alla royal institution. Divenne amico
dell’emminente chimico e fisico britannico Humphry Davy che durante un viaggio di lavoro di due
anni in europa lo prese come cameriere vista astrazione sociale. Il viaggio tuttavia gli diede
accesso all’elitè scientifica europea ed ad una serie di idee stimolanti e infine divenne professore
alla royal society
ESPERIMENTO DI FARADAY
Chiudendo l’interuttore nel circuito primario si induce una corrente nel circuito secondario, ma solo
mentre la corrente nel primario sta cambiando.
Finchè la corrente nel cirucito primario e quindi il campo magnetico nella batteria di ferro è
costante, la corrente nel secondario è nulla. Nel circuito secondario il verso della corrente è legato
al segno della variazione di intensità del campo magnetico. L’intensità della corrente indotta è
proporzionale alla velocità con cui varia il campo magnetico