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FISICA

FLUIDOSTATICA
1. La pressione è una misura della forza che un fluido esercita su una superifice
2. In un fluido la pressione aumenta con la profondità
3. Secondo il principio di Archimede la forza di galleggiamento è uguale al peso del fluido
spostato
4. L’equazione di Bernoulli è un modo di esprimere la conservazione dell’energia applicata ai
fluidi
5. La tensione superficiale tende a minimizzare la superficie di un fluido
In una mongolfiera, l’aria calda presente all’interno del pallone ha una densità minore rispetto
all’aria circostante, e questa differenza di densità provoca una forza di galleggiamento verso l’alto,
la cui intensità è determinata dal principio di archimede
FLUIDI: sostanze che possono scorrere rapidamente da un punto all’altro e che non hanno una
forma propria, ma assumono quella del recipiente che le contiene. Perciò quando utilizziamo il
termine intendiamo sia i liquidi sia i gas.
FLUIDO: sostanza che può scorrere su se stessa, e quindi non amntiene la propria forma
-fluido liquido: volume costante
-fluido gas: volume che varia facilmente
STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA:
-solido: costituenti vicini e distanze bloccate
-liquido: costituenti vicini ma che possono muoversi
-gas: costituenti distanti non sentono attrazione tra di loro
Gli stati di aggregazione della materia dispendono da condizioni esterne di pressione e
temperatura, relazione tra posizione dei costituenti

SOLIDI: distanza tra i costituenti poco maggiore di R0, molto compatto, alta densità, forti legami
elettrostatici, bloccano le distanze, a seconda del legame: metallico, covalente, ionico, proprietà
fisiche diverse, struttura cristallina o amorfa, volume e forma propri, incomprimibili

LIQUIDI: distanza tra i costituenti poco maggiore di R0, molto compatto alta densità, legami
elettrostatici poco intensi, tra costituenti e molecole, c’è scorrimento, possono muoversi, volume
proprio, forma non propria, incomprimibili
GAS: distanza tra i costituenti molto suscettibile alla temperatura e o alla pressione esterna, ed è
molto maggiore di R0, molto liberi, volume non proprio si espande liberamente, forma non propria
compressione molto facile
DENSITà
È definita come la massa dell’unità di volume, il rapporto tra massa M e il volume V, si misura in
(Kg/m^3). Più denso è un materiale più massa ha in un determinato volume.

Nel caso dei fluidi: bisogna tener presente che il volume cambia
Densità del solido simile a quella del liquido, mentre densità del liquido maggiore rispetto a quella
del gas

PRESSIONE
La pressione è una misura della forza esercitata sull’unità di superficie. Più precisamente la
pressione p è definita come il rapporto tra l’intensità F della forza perpendicolare alla superficie e la
sua area A

La sua unità di misura è N/m^2, è una grandezza scalare, nel SI è indicata con pascal
È direttamente proporzionale alla forza e inversamente proporzionale all’area, quindi aumenta la
forza esercitata su una data area.
A parità di forza a seconda dell’area su cui viene applicata, l’effetto cambia.
Se esercitiamo una forza parallelamente alla superficie non spingiamo niente, solo la componete
perpendicolare della forza spinge.

La pressione di un fluido, se riempiamo un palloncino si gonfia in maniera più o meno sferica, la


pressione spinge in tutte le direzioni allo stesso modo. La pressione è una misura della forza che
un fluido esercita su una superfice.
Le molecole di gas si agitano a grande frequenza: i loro urti determinano pressione interna,
pressione isotropica perché urti sono causali in ogni direzione.
PRINCIPIO DI PASCAL: una presisone esterna, applicata a un fluido racchiuso in un recipiente, si
trasmette inalterata in ogni punto del fluido. Fenomeno che avvien nella pentola a presione, atomi
e molecole di gas che si agitano, AGITAZIONE TERMICA: legata alla temperatura anticipazione
della termodinamica, maggiore temperatura maggiore presione, se non ci fossero le pareti il gas si
disperderebbe, pressione è anche legata al volume del contenitore (vale solo per i gas).
Una pressione esterna applicata a un fluido racchiuso in un recipiente si trasmette inalterata in
ogni punto del fluido
PRESSIONE DI UN LIQUIDO: gas è facile immaginare la pressione perché le molecole sono
libere di muoversi, nei liquidi le moelcole possono scorrere
PRESSIONE ATMOSFERICA:
Siamo tutti abituati a lavorare sotto pressione, come il peso dell’aria che agisce sopra di noi. La
pressione atmosferica Patm, è pari a 1,01*10^5 Pa = 101 kPa = 1 bar.
La pressione in un fluido agisce in modo uguale in tutte le direzioni e la conseguente forza
applicata su una superficie è sempre perpendicolare a essa. In molti casi ci interessa sapere la
differenza tra una data pressione e quella atmosferica. Ciò che trattiene le molecole di aria sulla
terra eè la forza di gravità
Es:pneumatico sgonfio, pressione uguale a quella atmosferica, se si vuole gonfiare si deve
aggiungere la pressione desiderata.
Si definisce quindi la PRESSIONE RELATIVA; definita come la differenza tra P – Patm.
EQUILIBRIO STATICO NEI FLUIDI: PRESSIONE E PROFONDITà

La superficie superiore del fluido è soggetta alla pressione atmosferica. Sul fondo agisce una forza
verso il basso uguale a F superficiale più ilpeso del fluido

Questa relazione non vale solo per il fondo del recipiente, ma per qualsaisi punto a profondità h al
di sotto della superficie. Se la profondità aumenta di una quantità h, la pressione aumetna di una
quantità pgh.
Se un problema ci fornisce la pressione relativa, per ottneere la pressione reale bisogna sommare
alla pressione relativa la pressione atmosferica.

LEGGE DI STEVINO
Se prendiamo un fluido immerso in un cambio di forza peso, allora la pressione tra i due punti ad
altezze diverse del liquido è

La pressione in un fluido statico dipende solo dalla profondità ed è indipendente dalla forma del
recipiente che lo contiene.
PARADOSSO IDROSTATICO, BOTTE DI PASCAL
Se si considera una botte riempita di acqua, la cui pressione sul fondo sia di poco inferiore a quella
limite di sopportazione della botte stessa. Se al di sopra della botte naturalmente chiusa si pone un
tubo sottile e lo si riempie progressivamente d’acqua raggiunta una quota limite la presisone del
fluido provoca la rottura della botte. Ponendo tubi di diametro sempre maggiori e di svariatefrome,
si noterà che la botte non arriverà a rompersi se non quando il fluido raggiunge la quota limite
precedentemente determinata.
BAROMETRO DI TORRICELLI
Consiste in un tubo chiuso ad un’estremità e rimepito di mercurio, l’estremità libera è immersa in
una vasca di mercurio, al di sopra della colonna di mercucio c’è il vuoto p=0, unica pressione è
quella della colonna di mercurio. Nel barometro il livello del mercurio è tale che la pressione della
colonnina di mercurio è pari a quella atmosferica 1atm = 760mmHg.
I LIQUIDI TENDONO A LIVELLARSI
Qualsiasi fluido tende a livellarsi, vera solo se la pressione è la stesa in ogni punto della sua
superificie.

Se due fluidi diversi, con densità diverse si mettono nello stesso tubo, i livelli dei due rami non
sono uguali.

PRINCIPIO DI ARCHIMEDE
La pressione di un fluido aumenti con la profondità porta a molte conseguenze. Un fluido esercita
una spinta verso l’alto su qualsiasi oggetto immerso in esso. FORZA DI GALLEGGIAMENTO o
FORZA DI ARCHIMEDE.
Consideriamo un cubo immerso in un liquido di densità p, le pressioni laterali sono tutte le facce
sono uguali perché alla stessa altezza, quindi, non c’è nessuna spinta netta. Sappiamo però che
c’è una differenza di pressione tra faccia superiore e la faccia inferiore. La pressione è maggiore
sotto he sopra quindi la spinta nella è verso l’alto.
La forza di galleggiamento è uguale al peso del fluido spostato. Essa non dipende dal peso
dell’oggetto che sposta il fluido.
Un oggetto completamente immerso in un fluido risente di una forza di galleggiamento verso l’alto
di intensità uguale al peso del fluido spostato dall’oggetto. Se una parte di volume V di un oggetto
è immersa in un fluido di densità p, la forza di galleggiamento si esprime come

IMMERSIONE PARZIALE

Per entrambi i casi visti prima vale la stessa cosa: un corpo immerso riceve una spinta verso l’alto
detta spinta di Archimede, pari al peso del volume di liquido spostato. L’acqua salata è più densa
dell’acqua dolce quindi la spinta di Archimede è maggiore

In generale si può dire che un oggetto galleggia qundo sposta una quantità di fluido il cui peso è
pari al peso dell’oggetto.
Un altro modo per modificare le codnizioni di galleggiamento di un oggetto è quello di alterare la
sua densità.
Per definizione il volume Vf del fluido spostato è uguale al volume W imm della parte immersa del
solido possiamo concludere che
TENSIONE SUPERFICIALE
Piccoli corpi densi, come gli insetti e gli aghi o una moneta sono in grado di rimanere sulla
superficie dell’acqua anche se sono troppo densi per galleggiare. Due goccioline separate su una
superfice tendono ad unirsi, se sono molto vicine o a contatto. Questi fenomeni si spiegano con
TENSIONE SUPERFICILAE o FORZE DI COESIONE all’interno di un liquido

Una molecola al centro di una goccia di fluido è soggetta alle forze esercitate in tutte le direzioni
dalle molecole circostanti. Una molecola sulla superficie della goccia invece è soggetta a una forza
risultante diretta verso l’interno. Sotto l’azione di questa spinta la superficie della goccia tende ad
assumere l’area minima.

LEGGE DI LAPLACE
All’equilibrio ci sono 3 contributi:
-pressione interna Pi del liquido tende ad espandere
-pressione esterna Pe e tensione superficiale tendono a comprimere
All’equilibrio pressione intrena maggiore di quella esterna
Se la goccia è troppo grande, duante la caduta si rompe perché la forza peso e la viscosità la
smembrano, nello spazio questo non avviene

CAPILLARITà

La legge di Laplace spiega innalzamento o abbassamento di un liquido in un tubo capillare


(r<0.1mm) tre forze in gioco:
-forza di adesione: tra molecole del liquido e quelle del contenitore. Tra molecole del liquido e
dell’aria sopra-atante
-forze di coesione attrazione reciproca fra le molecole del liquido
Liquido manifesta tensione superficiale, dovuta alle forze di coesione tra le sue molecole, un gas
no, questa tensione tende a ridurre la superficie del liquido, sempre, e in caso sia possibile a fare
delle piccole sfere, gocce. A contatto del liquido con un altro materiale, si presentano anche forze
di adesione liquido-materiale. A seconda di quale delle due sia maggiore si hanno:
-diverse condizioni di bagnabilità
-fenomeni di capillarità in salita o in discesa ovvero con menisco concano o convesso.
FLUSSO DI UN FLUIDO E CONTINUITà

Un fluido scorra con una velocità v1 all’interno di un condotto cilindrico la cui sezione ha area A1.
Se il condotto si restringe con una sezione di area A2 minore di A1, il fluido scorrerà in quesa parte
di condotto con una velocità v2. Possiamo determinare la velocità v2. La quantità di fluido che
passa dal punto 1 al punto 2 in un determinato tempo delta t.
Riducendo l’apertura di uscita del flusso d’acqua la velocità di uscita aumenta

Molti gas si possono comprimere facilmente e quindi la loro densità può variare nei liquidi invece
sono incomprimibili, la loro densità rimane costante

Cosa succede quando un tubo cambia sezione, la sueperficie A ha sezione Sa si muove con
velocità va e in 1 s si sposta di delta xa, la sueprficie B ha sezione Sb si muove con velocità vb e in
1 sec si sposta di delta xb il moviemnto si può studiare come se il volume A andasse in B.

Se il tubo si allarga o si restringe


EQUAZIONE DI CONTINUITà

Se il condotto si apre in più diramazioni, bisogna considerare la superficie totale. In ogni tratto si
avrà sempre Q=v*S. nell’ultimo tratto conta la sezione totale dei canali
La quantità Av che rappresenta il volume di fluido che passa attraverso la sezione di area A in un
intervallo di tempo delta t è anche detto PORTATA. La velocità di un fluido incomprimibile è
inversamente proporzionale all’area attraverso la quale esso fluisce.
FLUIDI IN MOVIMENTO: tutti i fluidi possono muoversi, masse di aria e masse di acqua, nella
parte cinematica e dinamica del punto e del corpo solido: leggi del movimento, causa del
movimento, grandezze che hanno comportamento particolare durante il movimento: energia
potenzilae, energia cinetica, baricentro. Con i liquidi atteggiamento è simile, ma lavoreremo con
pressione edensità e volume.
La corrente di un fluido è il movimento ordinato di un liquido o di un gas, studieremo solo
condizione in cui la corrente è stazionaria, mentre nei solidi seguivamo il moviemnto di tutto un
corpo. Studiamo un tratto di fluido in una posizione, confronti tra parti diverse del percorso
La PORTAT=volume liquido / tempo, la portata è definita come la quantità di fluido che passa
attraverso una sua sezione trasversale in una unità di tempo in 1 s, corrisponde al volume di fluido
che riempirebbe una bacinella se lasciassimo aperto il condotto per 1 s. dipende dalla velocità del
fluido, più è veloce il fluido, maggiore è la portata

PORTATA, QUANTITà COSTANTE consideriamo un fluido in ocrrente stazionaria a velocità


costante v, la massa del fluido che passa in un tempo delta t attraverso una sezione del tubo S o
S’ è quella contenuta nel cilindro di base S e altezza h=vdeltat se non c’è perdita o aggiunta di
fluido durante il percorso

EQUAZIONE DI BERNOULLI
Fluido non stazionario, siccome un fluido in movimento possiamo pensare che: oltre ala pressione
interna che avevamo visto nel caso stazionario, esiste una pressione legata al fatto che il fluido si
muove, può spingere ulteriormente su una parete ideale

TUBO DI VENTURI

CONSEGUENZA BENOULLI

EQUAZIONE DI BERNOULLI
La somma di enrgia cinetica ed pV chiamiamo questo termine energia di pressione, è costante in
assenza di attriti, durante lo scorrere di un liquido, misurare il volume non è sempre facile però
possiamo sempre misurare la densità

VELOCITà VARIABILE
La velocità del fluido varia. Si calcola innanzitutto il lavoro totale compiuto dal fluido mentre si
muove da una regione all’altra e vedremo che dipende dalla pressione nel fluido. Noto il lavoro il
teorema dell’energia cinetica ci permetterà di uguagliarlo alla variazione di energia cinetica del
fluido

Si consideri la porzione di fluido di lunghezza delta x, spinta nella direzione del moto dalla
pressione p1. La pressione compie un lavoro positivo.
Quando il fluido arriva nella regione 2 risente di una forza in verso opposto al suo moto dovuta alla
pressione p2. Perciò compie un lavoro negativo sulla porzione di fluido. Poiché il fluido è
incomprimibile il volume della porzione di fluido non cambia.
Vi è quindi una sorta di bilanciamento fra la pressione in un fluido e la sua velocità: se la velocità
aumenta, la pressione diminuisce. P1 agisce in modo da aumentare la velocità della porzione di
fluido e p2 in modo da diminuirla e quindi la porzione di fluido accelera solo se p2 è minore di p1.
ALTEZZA VARIABILE
Se il fluido scorre attraverso il condotto la sua altezza aumenta da y1 a y2 nel passare da una
regione all’altra. L’area del condotto è costante, la velocità non cambia. Perciò la variazione di
energia cinetica delta K=0

Se non cambia la sezione vbasso=valto


Il lavoro totale compiuto sulla porzione di fluido è la somma di quello compiuto dalla pressione e di
quello compiuto dalla gravità. Mentre il fluido sale la gravità compie su di esso un lavoro negativo.
La pressione diminuisce se aumenta l’altezza a cui scorre il fluido.
CASO GENERALE
Sia altezza, sia velocità del fluido possono variare. È un modo per esprimere la conservazione
dell’energia applicata ai fluidi
Un fluido che si muove velocemente ha una pressione minore di uno che si muove più lentamente.
Se soffiamo la velocità dell’aria sopra il foglio è maggiore di quella sotto il foglio, di conseguenza la
pressione sopra il foglio è più bassa di quella sotto il foglio e questa differenza di pressione genera
una forza risultante verso l’alto detta PORTANZA che spinge il foglio e lo solleva.
La PORTANZA è quindi la forza che si genera quando l’aria che viaggia nella parte superiore
dell’ala si muove più rapidamente di quella che viaggia sotto perché il flusso prima e dopo aver
incontrato l’ala deve essere uguale. La portanza è generata da un complesso sistema di fenomeni
che richiedono che il fluido attraverso il quale si muove il velivolosi viscoso, tende quindiad aderire
alle superfici che incontra.
FLUIDI IDEALI: in un fluido in corrernte stazionaria tutte le parti si muovevano a velocità costante,
uguale in ogni punto di una data sezione
FLUIDO REALI: presenta una viscosità che influsice sul moto stesso di un fluido, sul moto di un
oggetto in un fluido
VISCOSITà: dipende dalla forza di legame tra le molecole e capacità di scorrere tra di loro, vale
per liquidi ma anche per i gas. Fluidi come l’arai hanno bassa viscosità, ma ad esmepio l’acqua è
più densa e maggiore viscosità.

Lo scorrimento di un fluido reale viscoso in un condotto, se avesse viscosità zero avrebbe velocità
costante, ma con viscosità maggiore il fluido non ha la stessa velocità in tutti i punti, la velocità di
un fluido vicino alle pareti è nulla, ma massima all’interno, esiste una differenza di pressione anche
se il tubo è orizzontale e a sezione costante.
La forza che causa lo scorrimento di un fluido viscoso è fornita dalle differenze fra le pressioni p1 –
p2 in una data lunghezza L del tubo. La differenza di pressione necessaria per mantenere il fluido
in movimento è direttamente proporzionale alla lunghezza L del tubo e alla velocità mnedia v del
fluido.

Nel caso di un liquido in un tubo o in un canale, ci sono tre forze:


-forza peso
-forza di attrito viscoso
-forza di coesione liquido-pareti
Si può visualizzare il sistema come lo scorrere di strati di liquido uno sopra l’altro ognuno con
attrito dinamico, l’attrito con le pareti è così alto che spesso ha velocità quasi nulla sulla parete.
EQUAZIONE DI POISEUILLE
La viscosità richiede un lavoro aggiuntico per mantenere il fluido in movimento, analogamente a
quanto accadeva con l’attrito dinamico nella traslazione dei corpi solidi. Quest osi traduce in una
perdita di pressione tra due punti di condotto

Durante il percorso di un liquido con viscosità n ad una certa velcoità v lngo un tubo lungo L con
sezione S si ha una perdita di pressione pari a P2-P1
Serve una pressione pari a per far muovere un liquido con viscosità n ad una certa velocità v lungo
un utbo lungo L con sezione S
FLUIDO IDEALE O REALE FERMO la quota ragigunta in tutti i tubi è la stessa indipendentemente
dalla sezione, si apre il rubinetto, la pressione sul tubo di base è la stessa in tutti i punti, la
pressione nel tubo reale si abbassa mentre sopra rimanre quella atmosferica.
VISCOSITà: è una grandezza non banale, è legata a forze di coesione di un liquido, densità,
temperatura, e struttura del materiale
SOLIDO: si può pensare come ad un liquido con elevatissima viscosità a volte non è chiara la
differenza
Quanto visto finora è valido in caso di REGIME LAMINARE, se la velocità del fluido è troppo
grande, si passa a regime turbolento con formazione di turbolenze e vortixi

Permette di valutare se il flusso di scorrimento di un fluido è in un:


-REGIME LAMINARE in corrispondenza del quale si hanno valori più bassi del numero di reynolds
o in
-REGIME TURBOLENTO in corrispondenza del quale si hanno valori più elevati del parametro

CORPO IMMERSO IN UN FLUIDO REALE


Consideriamo un tuboi verticale, l’ogetto si muove, all’interno del fluido. Se non ci fosse viscosità
scenderbbe con accelerazione pari a g=9,81 m/s^2. La forza di attrito viscoso è diretta in senso
opposto alla velocità ed è analoga a quella di attrito dinamico ma dipende dalla velocità

In generale l’intensità della forza dipende da:


-velocità
-tipo di materiale attraversato
-forma dell’oggetto
TERMODINAMICA
1. Il calore è l’energia trasferita da un corpo caldo a uno più freddo
2. La maggior parte delle sostanze si dilata con la temperatura
3. Il lavoro meccanico si può convertire in calore
4. La quantità di calore necessaria per provocare una variazione di temperatura dipende dalla
sostanza
5. L’energia termica si può trasmettere per conduzione, convezione e irraggiamento

TEMPERATURA
CALORE: energia trasferita tra oggetti a causa della loro differnza di temeperatura
Se due oggetti in contatto termico hanno una temperatura diversa il calore fluisce da quello più
caldo a quello più freddo, fino a quando non raggiungono entrambi la stessa temperatura, un
oggetto scambia energia con altri corpi. Due oggetti sono in equilibrio termico quando hanno la
stessa temperatura.
PRINCIPIO ZERO:
esprime le proprietà fondamentali della temepratura
se due oggetti in contatto termico hanno una temperatura diversa, il calore fluisce da quello più
caldo a quello più freddo, fino a quando non raggiungono entrmabi la stessa temerpatura.
Possiamo perciò dire che due oggetti in contatto termico sono in equilibrio quando hanno la stessa
temperatura
Se un oggetto B è in equilibrio termico sia con un oggetto A sia con un oggetto C allora anche gli
oggetti A e C, se posti in contatto termico si trovano in equilibrio termico

DILATAZIONE TERMICA
La maggior parte delle sostanze si dilata quando viene riscaldata
SOLIDI: si muovono per traslazione e rotazione, come scambiano energia conservazione
dell’energia meccanica. Il solido è incomprimibile
Scaldando un solido si osserva un allungamento, i componenti sono messi in agitazione termica,
aumenta la distanza media tra i componenti che rimangono comunque bloccati nelle loro posizioni,
raffreddandolo il solido si accorcia
DILATAZIONE TERMICA LINEARE
La variazione della lunghezza o del volume è proporzionale alla variazione della temperatura, la
costante di proporzionalità alfa è detta coefficiente di dilazionee lineare

DILATAZIONE TERMICA VOLUMICA


Coefficiente di dilatazione termica volumica, definito in modo del tutto analogo al lineare, valido sia
per i solidi che per i fluidi

All’abbassarsi della temperatura, la densità dei fluidi aumenta perché le molecole tendono ad
avvicinarsi, ECCEZIONE, nel caso dell’acqua però a causa dello stabilizzarsi del legame idrogeno,
al di sotto di 4 gradi la tendenza si inverte e la densità diminuisce, la diminuzione tra 4 gradi e 0
gradi è di solo lo 0,01%.

ESPANSIONED DEI GAS


Solidi e liquidi si espandono molto lentamente in funzione della temperatura, i gas molto più
velocemente. Ma c’è una diffrenza ancora più importante: comportamento meccanico in funzione
della temperatura: nei solidi e liquidi non cmabia al variare della pressione esterna, nei gas cambia
moltissimo

GAS IDEALI
.
STATO DI EQULIBRIO TERMICO
Un sistema in euqilibrio termodinamico soddisfa le segeunti condizioni:
-EQUILIBRIO MECCANICO: la forza che il sistema esercita è statica in tutti i punti del sistema ed
è equilibrata da forze esterne
-EQUILIBRIO TERMICO: la temperatura è uniforma in tutti i punti del sistema ed è uguale a quella
dell’ambiente circostante
-EQUILIBRIO CHIMICO: la struttura interna e la composizione chimica rimangono costanti
Equilibrio non vuole dire tutto fermo ma che le proprietà non variano nel tempo
PRESSIONE: energia cinetica degli urti particelle sulle pareti, legata alla temperatura
Legame tra energia cinetica e temperature

ENERGIA INTERNA: abbiamo visto che un gas ad una temperatura T, anche se non muove niente
ha un enrgia interna cinetica dovuta all’agitazione delle molecole. Questa agitazione determina la
temperatura, e il legame è Ek, queste energia cinteica interna è più semplicemente detta energia
interna e si indica con

Abbiamo visto che, energia interna= agitazione termica = energia cinteica dei componenti. Vale
per i solidi e liquidi? C’è agitazione termica anche nei solidi dilatazione termica, che però va a
variare solo minimamente volume. Si può usare questa enrgia? Per fare lavoro, no ma si può
scambiare sotto forma di calore.
PASSAGGIO DI CALORE
Il pane nel forno si scalda perché riceve calore, per contatto

CAPACITà TERMICA
Grandezza che regola quanto calore viene trasferito in funzione del ambio di temeperatura

Rapporto tra la quantità di calore fornita all’oggetto e l’aumento della sua temperatura.
Il calore necessario per determinare un incremento di temperatura: Q=Cdelta T
-Q sarà positivo se delta t è positivo, il sistema acquista calore
-Q sarà negativo se delta t è negativo, il sistema cede calore
La capacità termica dipende dalla massa del orpo non dalle sue dimensioni
CALORE SPECIFICO
Grandezza che dipende solo dal tipo di sostanza e non dalla quantità, cioè è indipendente dalla
massa
Un’altra caratteristica dell’acqua è di possedere un alto calore specifico, molto più alto rispetto a
qualsiasi liquido comune. Essa può infatti assorbire una grandissima quantità di calore, facendo
aumentar di poco la propria temperatura.
MECCANISMI PER IL TRASPORTO DI CALORE
Genera un grande trasferimento di calore secondo tre meccanismi:
-CONDUZIONE: contatto tra la pietra e il pane e all’interno del pane
-CONVEZIONE: movimento di aria calda
-IRRAGGIAMENTO: radiazione infrarossi delle pareti di pietra del forno
CONDUZIONE

Calore fluisce per contatto, il flusso di calore he avviene direttamente attraverso un materiale, la
base del pane assume la temperatura della pietra del forno, trasporto di calore all’interno del pane
per contatto.
Sperimentalmente si osserva che la quantità di calore Q che fluisce attraverso il pane, aumenta
proporzionalmente all’area della sezione A, aumenta proporzionalmente alla differenza di
temperatura tra le estremità delta t= Tb-Ta. Aumenta in maniera uniforme col passare del tempo t,
diminuisce con lo spessore L. combinando tra loro queste osservazioni otteniamo la relazione
seguente

La costante K è detta CONDUTTIVITà termica:


-maggiore è k più facilmente passa il calore per conduzione, argento e rame sono ottimi conduttori
termici
-minore è k meno facilmente passa, si assorbe o si dissipa il calore, aria, lana e legno sono ottimi
isolanti termici
CONVEZIONE
Calore trasportato dal fluido di diverse densità in movimento, il lusso di calore dipende dal moto dei
luidi, il moto dipende da una differenza di temperatura. Es: stufa, nelle sue vicinanze l’aria si
scalda, si espande e diventa meno densa, l’aria calda sale ed è rimpiazzata da aria fredda meno
densa che si trova più in alto, si mette in moto un flusso circolare d’aria che trasporta calore.

L’aria al di sopra del pane si scalda per contatto poco e per irraggiamento PV=nRT dove P=Patm
quindi:
-se aumenta T, aumenta V
-se aumenta V, diminuisce la densità
-se la densità è bassa massa d’aria viene spinta in alto
Andando in alto lascia dello spazio che risucchia a sua volta aria da cui si creano circoli

La convezione è il movimento di un fluido causato da una differenza di temepratura, come nel caso
del movimento dell’aria calda verso l’alto. Muovendosi, il fluido trasporta con sé il calore.
IRRAGGIAMENTO
Calore emesso dai corpi sotto forma di onde elettromagnetiche, tutti i corpi in qualsiasi stato
emettono irraggiano e assorbono luce radiazione elettromagnetica

Esistono due modi di vedere un oggetto:


-con luce accesa, l’oggetto riflette una porzione della luce incidente
-anche con la luce spenta, l’oggetto emette luce propria

DIGRESSIONE DELLA LUCE


Una foglia è verse, se illuminata di luce bianca la clorofilla e altre sostanze, assorbono tutte le
colorazioni tranne il verde, se però illuminassi la fogli con una luce rossa o bliu ,a la foglia
improvvisamente diventerebbe scura
La luce visibile è in realtà un onda elettromagnetica con una certa lunghezza d’inda

IRRAGGIAMENTO
Transizioni tra livelli energetici della nuvola elettronica, del nucleo, delle molecole o movimento di
carica, ad ogni diseccitazione corrisponde una emissione di luce ad una certa frequenza che può
variare da microonde a UV
Legge di Wien: un corpo ad una data temperatura genera soprattutto luce di una data lunghezza
d’onda

LEGGE DI BOLTZAMANN
Tutti i corpi emettono energia per irraggiamento, a differenza della conduzione e della convezione,
la trasmissione di calore per irraggiamento può avvenire anche nel vuoto. La quantità di energia
irradiata da un oggetto a causa della sua temperatura è data

Con la sua legge di Stefan aveva anche determinato la temperatura della superficie del sole

LAVORO DEL GAS


Se un gas si espande e il pistone si sposta allora le forze di pressione del gas fanno lavoro.
Energia interna: l’energia cinetica interna somma di tutte le energie cinetiche di ogni componente è
legata alla temperatura U alfa T. solidi, liquidi, possono scambiare energia interna sotto forma di
calore, non possono fare lavoro con energia interna non c’è espansione significativa. Gas possono
scambiare energia interna sotto forma di calore e lavoro

Lo STATO TERMODINAMICO rappresenta la totalità delle proprietà macroscopiche associate al


sistema:
-pressione
-temperatura
-densità e volume
Se il sistema si trova all’equilibrio allora è totalmente specificato dalle grandezze termodinamiche o
di stato. Quando un sistema viene rimosso dall’equilibrio, esso subisce una trasformazione durante
la quale le sue proprietà variano fino al raggiungimento di un nuovo stato di equilibrio.
Un sistema di equilibrio termodinamico soddisfa le seguenti condizioni:
-EQUILIBRIO MECCANICO: la forza che il sistema esercita è statica in tutti i punti del sistema ed
è equilibrata da forze esterne
-EQUILIBRIO TERMICO: la temperatura è uniforme in tutti i punti del sistema è uguale a quella
dell’ambiente circostante
-EQUILIBRIO CHIMICO: la struttura interna e la composizione chimica rimangono costanti

-SOLIDO: è incomprimibile tutte le trasformazioni isocore e isobare a può variare temperatura


-LIQUIDO: è incomprimibile tutte le trasformazioni sono isocore ma non isobare, e può variare
temperatura
-GAS: può variare pressione, temperatura, volume facilmente

Tutti i processi che studiamo sono:


-quasi-statici cioè così lenti che in ogni istante il sistema e l’ambiente circostante posson oessere
considerati sostanzialmente in equilibrio
-reversibili il sistema e l’ambiente circostante devono poter ritornare esattamente nello stesso stato
in cui si trovavano prima che la trasformazione iniziasse
PV=nRT vale sempre durante la trasformazione, in questa maniera trascuriamo attriti e dispersioni
Stato termodinamico:
-per un solido, basterà definire T
-per un liquido basta definire P,T (V=costante)
-per un gas, bisogna definire due di tre tra P,V,T
Trasformazione cambiamento di P e V e T tra due stati, trasfomrazioni particolari:
-trasformazione isobara: pressione costante, P=costante
-trasformazione isocora: volume costante V=costante
-trasformazione isoterma: temperatura costante T= costante

LAVORO: prodotto da un sistema, positivo, fatto sul sistema, negativo


CALORE: entra nel sistema positivo, esce dal sistema, negativo
PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

SCAMBIO DI CALORE E LAVORO DURANTE TRASFORMAZIONI TERMODINAMICHE

Una trasformazine si può disegnare in ognuno dei tre grafici ma a volte uno conviente più degli altri
Avevamo visto la varaizione di temperatura in un solido e in un liquido in funzione della quantità di
calore assorbito Q=mcdeltaT, questa forumla vale indipendentemente che il calore sia passato per
irraggiamento o conduzione, ciò non è più altrettanto vero nel caso dei gas
Nel caso di un gas, tuttavia il calore specifico dipende da attraverso che trasforzione viene
scambaito calore, per questo non ha un valore unico però si può definire
TRASFORMAZIONI DI FASE E CICLICHE

Differenza microscopica tra fasi di aggregazioni è dovuta a:


-distanza tra componenti
-formazione di un certo tipo di legame o no
Il passaggio di fase richiede energia o la libera in connessione alla aggregazione dei componenti
Collegamento tra ciò che avviene a livello macroscopico (pressione, temperatura) e ciò che
avviene a livello microscopico (posizone, velocità)
Se un contenitore chiuso viene riempito parzialmente con un liquido e al di sopra del liquido vi è
vuoto, alcune delle molecole del liquido cominciano a evaporare, quando le molecole sfuggite al
liquido sono in un numero abbastanza elevato, alcune di loro ritornano nel liquido. Quando i due
flussi si equivalgono il sistema ha raggiunto l’equilibrio di vapore saturo.

In un recipiente diverso chiuso, un liquido raggiunge l’equilibrio con il proprio vapore. All’aperto
invece l’equilibrio non è possibile perché il vapore sfugge, il liquido continuerà a evaporare senza
mai raggiungere l’equiibrio, alcune molecole di fluido calde escono, nessuna molecola di fluido
fresca rientra perché non c’è volume chiuso. poiché le molecole che sfuggono sono quelle con
l’energia più elevata, l’evaporazione ha effetto di raffreddare il liquido.
TRANSIZIONI DI FASE

Nel diagramma pressione-temperatura individuiamo le tre regioni: solido, liquido e gas


-LINEE: rappresentano le transizioni di fase
-PUNTO TRIPLO: coesistono solido, liquido e gas
-PUNTO CRITICO: comportamento è quello di un gas compresso, quasi un liqudo
Ad alte pressioni e temperature non c’è differenza di comportamento tra liquido e gas
comportamento fluido.
Posso ottenere un passaggio di fase:
-variando la temperatura a pressione costante
-variando la pressione a temperatura costante
-entrambe
Passaggi di fase sono delle linee, a sinistra ho una fase e subito a destra ho un’altra fase:
-sulla linea si ha la co-esistenza di due fasi
-al di fuori singola fase
CALORE LATENTE
Durante il process di trasformazinoe la temperatura del sistema rimane costante, il calore
necessario per trasformare una fase in un’altra è detto CALORE LATENTE. Il calore latente L è il
calore che deve essere fornito o sottratto a un Kg di una sostanza oer trasformarla da una fase a
un’altra

CALORE SPECIFICO: forniscono calore legato a cambiamenti di temperatura


CALORE LATENTE: forniscono calore legato a cambiamenti di fase a una data temperatura
TRASFORMAZIONI CICLICHE: MACCHINE TERMICHE
Una macchina termica è un dispositivo che converte il calore in lavoro. Meccanismo in
funzionamento, il combustibile riscalda l’acqua, il vapore si espande e compie lavoro sul pistone, il
vapore si condensa nuovamente in acqua, e il ciclo ricomincia

TEOREMA DI CARNOT
Per il funzionamento di una macchina termica è fondametale che esista una differenza di
temperatura tra due sorgenti, altrimenti non ci può essere trasferimento di calore.
La macchina termica con il massimo rendimento è descritta nel teorema di carnot, perché una
macchina termica che opera tra due sorgenti a temperatura costante abbia il rendimento massimo
deve eseguire solamente trasformazioni reversibii. Tutte le macchine reversibili che operano tra le
stesse due temperature Tf e Tc hanno la stessa efficienza

Il massimo lavoro che una macchina termica può compiere è quindi

Ovvero se le due sorgenti sono alla stessa temperatura il rendimetno è nullo. Minore è il rapporto
tra la temperatura della sorgente fredda e quella della sorgente calda e più vicino a 1 sarà il
rendimento.

Frigoriferi, condizionatori d’aria pompe di calore utilizzano il lavoro per trasferire il calore da un
oggetto freddo a uno più caldo. Frigorifero per raffreddare oggetto freddo, pompa di calore per
scaldare oggetti caldi, entrambi sono sostanzialmente una macchina termica che funziona al
contrario. Si noti che Qc = Qf + L il calore verso sorgente calda è maggiore di quello stratto dalla
sorgente fredda.

Il frigorifero ideale è quello che rimuove la massima quantità di calore con la minima quantità di
alvoro. L’indicatore della sua efficienza è il coefficiente di prestazione Cp, i valori tipici del
coefficiente di prestazione vanno da 2 a 6. Più grande è meglio è

Per una pompa di calore ideale funzionante tra due temperature una clad ae una fredda vale la
relazione di Carnot, il lavoro necessario per aggiungere una quantità di calore Qc a una stanza è
INTERAZIONI ELETTROMAGNETICHE
Oggi entriamo più dentro la materia dove si realizza l’interazione tra particelle più importanti per la
vita: quelle elettromagnetiche
Gli antichi rimasero molto sorpresi quando per la prima volta videro effetti di fenomeni elettrici.
Electron viene da ambra (resina fossile, se strofinata attirava altri pezzettini di ambra). Per noi è
più facile visualizzare effetti carica, scossa che prendiamo dalla amcchina, il palloncino che se
strofinato attira i capelli
Le molecole d’acqua possiedono un piccolo eccesso di carica negativa attorno all’atomo di
ossigeno e uno di carica positiva attorno ai due idrogeni e quindi separa le cariche. La molecola è
detta polare. Altri ioni carichi come Na+ e Cl- vengono trasportati facilemente perché si avvicinano
ad una o all’altra estremità. Il carbonio è l’atomo più importante per la formazione della vita. Perché
ha orbitali elettroncii tali che gli permettono di legarsi facilmente ad altri atomi, formare catene
lunghe (proteine).

Acqua protegge molecole ioniche e le trasporta, poi il caso fa muovere le cariche e formare DNA
La cellula e tutti i fenomeni legati alla vita son ointeramente legati a regole di elettromagnetismo
per esempio: la membrana cellulare tine separato il dentro della cellula, dal fuori attraverso lo
strato di fosfolipidi che crea un campo elettrostatico localo che impedisce facile passaggio
attraverso la membrana. L’assone del neurone si ricopre si mielina che permette un più facile
passaggio di carica elettrica abbassando la resistenza.

Quando si strofina una sbarretta di ambra con un pezzo di pelliccia alcune cariche elettriche
passano dalla pelliccia a quelli dell’ambra. Pelliccia rimane carica positivamente, bacchetta di
ambra negativamente di carica elettrica
Gli elettroni di un atomo orbitano intorno al nucleo formando una sorta di nuvola e possono
esserne separati o aggiunti con una certa facilità. Atomo è complessivamente neutro ma se tolgo
un elettroni, atomo diventa ione positivo, elettrone libero è negativo. Se atomo acquista un
elettrone diventa uno ione negativo.

Anche i globuli rossi sono leggermente carichi negativamente, nel sangue la densità di globuli rossi
dipende dalla loro carica netta negativa, si repellono gli uni dali altri
I corpi no neutri, conservazione della carica elettrica, la carica elettrica totale dell’universo è
costante, nessun processo fisico può determinare un aumento o una diminuzione della qunatità
totale di carica dell’universo. I corpi tendono ad essere globalmente neutri, se c’è un eccesso di
carica di un egno, immediatamente vengono fortemente attratte cariche dell’altro segno finchè si
riporta la condizione di neutralità. È difficile mantenere grossi eccessi di carica di un segno anche
perché queste cariche tendono a respingersi e quindi a diminuire la densità di carica. Essendo i
corpi normalmente neutri, osservare macroscopicamente la forza elettrica è difficile, uomo ha
scoperto tardi elettricità.

Le cariche libere in tutti i materiali possono essere: elettroni, ioni atomici, ma anche più gradni
globuli rossi, membrana cellulare. I portatori di carica più piccoli spesso si possono muovere e
annullare l’eccesso di carica. Un qualsiasi corpo si può definire conduttore oppure isolante in base
a quanto si possono muovere le cariche al suo interno.
CONDUTTORI
Tutti i metalli sono ottimi conduttori, i cavi sono fatti di rame. Al loro interno sono gli elettroni che
sono liberi di muoversi, attorno ai nuclei se non c’è passaggio di corrente, lungo un percorso nel
caso di corrente

ISOLANTI
Negli isolanti (legno, ceramica, gomma) invece gli elettroni sono fortemente legati ai nuclei, o
possono solo ruotare attorno a questi, ma non spostarsi. Ad esempio, quindi quando strofiniamo
un palloncino depositiamo carica localmente che non può correre lungo la superficie del palloncino
SEMICONDUTTORI

POLARIZZAZIONE
Alcuni materiali possono polarizzarsi, i loro atomi si deformano per effetto di una carica esterna, in
questo modo un oggetto carico può attrarne uno neutro. Polarizzazione può accadere per
materiale conduttore o isolante. Cosa interessante in un materiale isolante non passa corrente ma
una carica può apparire su un lato

CARICA UN CONDUTTORE PER INDUZIONE


Se esiste la possibilità di mettere a terra un conduttore lo si può caricare per induzione. Cariche di
un segno di abbandonano il conduttore, se si ripristina l’isolamento prima di rimuovere la sbarretta,
sul conduttore restano solo le cariche in eccesso
Conduttore: un materiale i cui elettroni di conduzione sono liberi di muoversi. Le cariche in eccesso
prensenti in un conduttore si distribuiscono su tutta la sua superficie. Isolante: un materilae i cui
elettroni hanno difficoltà a muoversi da un atomo all’altro cariche ein eccesso localizzate

Prendiamo una carica da sola nell’universo, per esempio positiva succede qualcosa? Non si
possono definire forze perché forza è un’interazione, si può però definire un campo, si disegna
qulache linea che rappresenza la forza elettrica che la carica in oggetto genererebbe se sulla
punta della freccia ci fosse un’altra crica positiva. In questa maniera si copre lo spazio con un
campo di vettori
Come disegnare un campo vettoriale:
-sono dirette lungo la direzione del campo, se la carica è positiva le linee puntano verso fuori, se la
carica è negativa le linee puntano verso dentro, sono più dense odve il campo è più intenso

Il campo elettrico è più intenso corrispondenza delle zone più appuntite, effetto punte (parafulmine,
antenne).

ENERGIA ELETTRICA
Lavoro a favore o contro la forza di Coulomb, e quindi energia elettrica= energia del campo
elettrico. La forza elettrica genera spostamento e quindi lavoro:
Consideriamo due piastre metalliche, depositiamo su esse delle cariche positiva su’una e negativa
sull’altra. Le linee di campo elettrico saranno:
-uscenti per +++++
-entranti per -------
Avviciniamo le due piastre ad una certa distanza e blocchiamo la distanza tra le due piastre campi
E si sommano al di fuori si cancellano

Mettendo a contatto le due lastre di segno opposto a distanza d, verifichiamo che il campo
elettrico: piano, indipendente dalla posizione, un oggetto di questo tipo permette di accumulare
energia, condensatore

La legge di gauss può essere utilizzata per calcolare il campo elettrico di sistemi semplici, però
riguarda il flusso del campo elettrico, non solo il campo elettrico. Il flusso è una misura del campo
elettrico perpendicolare a una superficie. La superficie può essere anche una superficie virtuale
Nel caso del condensatorie si osserva come
V= Ed
Quindi il potenziale decresce linearmente con la distanza da una piastra all’altra. Per sapere dove
il potenziale è maggiore si usa sempre la carica di prova positiva, la carica positiva tende a
muoversi dove il potenziale diminuisce essendo importante la differenza una delle due piastre può
essere messa a massa ovvero con potenziale =0. Massa = potenziale comune = 0
Il concetto di campo separa l’interazione tra due corpi in chi la causa campo e chi la subisce carica
di prova. All’interno di un campo elettrico una carica q0risente di una forza elettrica
Attorno ad un corpo carico si genera un campo elettrico, e quindi differenze di potenziale. Come
per lo scambio di calore avevamo definito capacità termica Q= Cdeltat e questa ci diceva qunado
velocemente aumenta la temperatura all’aumetnare dello scambio di calore, allo stesso modo si
definisce capacità elettrica

Ad esempio la membrana cellulare è un condensatore. All’interno cariche negative si depositano


sulla superficie interna, queste attirano cariche positive all’esterno della membrana, e tra le due
facce della membrana si crea camo elettrico e si genera una capacità di membrana.

Essendo una energia, etra anche questa nella consueta equazione di conservazione dell’energia
di cui abbiamo visto già diverse istanze. Che altre energie ci sono in gioco?
-energia cinetica, si
-energia potenziale gravitazionale, conta poco
-energia interna e pressione, forse, ma per ora ignoriamo calore e temperatura
CORRENTE ELETTRICA

Quando colleghiamo la batteria in un circuito, le cariche elettriche dentri i fili cominciano a


muoversi. Come nel caso dei fluidi, si definisce corrente elettrica come la quantità di carica che
attraversa una sezione nell’unità di tempo

La corrente è definita con un verso nell’ipotesi che i portatori di carica siano positivi, gli elettroni si
muovono nel verso opposto ma è irrilevante.
VELOCITà DI DERIVA

LEGGE DI OHM

Si osserva che c’è un legame tra il voltaggio, la corrente che passa e una proprietà del carico, il
carico è detto resistenza elettrica, e dipende da cosa metto lampadina grande, lampadina piccola,
ma anche dal tipo di materiale del cavo. Più grande R meno corrente passa, più grande è v più
corrente passa. La relazione tra le grandezze è detta legge di Ohm

Si legge ai capi di una resistenza R attraversata da un corrente l si osserva una caduta di


potenziale V. vale per alcuni materiali
RESISTENZA E RESISTIVITà
La resistenza elettrica, è legata alla facilità con cui i portatori di carica si muovono all’interno del
conduttore, quindi legata alla struttura molceolare, data anche da caratteristiche di froma del
materiale. Di conseguenza si definisce:
-resistenza: proprietà dell’oggetto compete
-resistività: proprietà del materiale

Un cavo grosso ha meno resistenza di un cavo sottile, a parità di lunghezza e materiale, un cavo
lungo ha resistenza maggiore di un cavo corto, a parità di sezione e materiale. Un cavo di rame ha
ressitenza maggiore di un cavo di argento a parità di lunghezza e sezione.
MAGNETISMO
Già in antichità erano state scoperte le capacità di alcuni minerali (ad esempio la magnetite) di
attrarre la limatura di ferro o piccoli oggetti ferrosi.
FORZA ELETTRICA: esiste carica elettrica elementare
CASO MAGNETICO: non esiste una carica magnetica elementare il monopolio magnetico

COSA CAUSA MAGNETISMO: diamo per scontato che esista un campo magnetico esterno e ne
vediamo gli effetti su una carica, vedremo come si genera. È necessario che ci sia una carica in
movimento.
RGGIO DI LARMOUR E ACCELERAZIONE CENTRIPETA
In un spetttroemetro di massa gli ioni traiettorie circolari il cui raggio dipende dalla loro carica e
dalla loro massa: ciò consente la separazione dei diversi isotopi di uno stesso elemento

SPIRALEGGIARE ATTORNO CAMPO MAGNETICO


Se il vettore velocità di una particella forma un angolo con il campo magnetico, la sua componente
parallela al campo magnetico non cambia. La particella seguirà una traiettoria elicoidale
Una particella carica normalmente spiralizza attorno alle linee di campo magnetico
I segmenti verticali della spira percorsa da corrente rappresentato nella figura sono soggetti a forze
di uguale intensità e direzione opposta. Non essendo applicate allo stesso punto, le forze danno
origine a un momento torcente rispetto all’asse verticale della spira.

Il moto degli elettroni all’interno di un atomo può dare origine a campi magnetici, di solito si tratta di
campi orientati casualemnte e il loro effetto risultante è nullo. In alcuni materiali, invece, il campo
magnetico risultante può essere diverso da zero, quando gli atomi tendono ad allinearsi gli uni agli
altri e a creare un campo magnetico intenso si dice che il materiale è ferromagnetico

gli atomi dei materiali ferromagnetici tendono a organizzarsi in domini


caratterizzati da un campo magnetico molto intenso ma orientati in maniera casuale
In presenza di un campo magnetico esterno i domini si possono allineare creando un campo
magnetico all’interno del materiale

I magneti permanenti mantengono orientazione del campo esterno, i materiali paramagnetici


allineamento scompare qunado viene a mancare il campo magnetico. Materiale diamagnetici non
generano campo magnetico.

Campo generato da un filo percorso corrente, calcolare il campo magnetico generato da una
carica o distribuzione di carica in movimento è in generale complesso, regola generale tali campi si
sviluppano circolarmente intorno alle correnti che li generano. Esiste il teorema di Ampere come il
teorema di gauss che semplifica il calcolo in alucni casi

Per visualizzare il campo magnetico si possono utilizzare le linee di campo magnetico, siili alle
linee di campo elettrico. In prossimità di un magnete la limatura di ferro si orienta secondo le linee
di campo. Linea di campo magnetico è chiusa (campo elettrico era aperta), non c’è carica
magnetica linee di campo entrano nel magnete
CALAMITA
Per definizione le linee di campo magnetico escono dal polo nord ed entrano nel polo sud. Le linee
di magnetico non possono intersecarsi proprio come quelle del campo elettrico
Nacque da una famiglia povera, e non ricevette istruzione, iniziò a lavorare a 13 anni nella bottega
di un libraio e durante i suoi sette anni di apprendistato, lesse molti libri. Da autodidatta studiò
chimica fino a quando grazie ad eventi fortuiti dal 1810 potè iniziare a frequentare lezioni regolare,
negateglieli fino ad allora per il suo stato sociale alla royal institution. Divenne amico
dell’emminente chimico e fisico britannico Humphry Davy che durante un viaggio di lavoro di due
anni in europa lo prese come cameriere vista astrazione sociale. Il viaggio tuttavia gli diede
accesso all’elitè scientifica europea ed ad una serie di idee stimolanti e infine divenne professore
alla royal society
ESPERIMENTO DI FARADAY
Chiudendo l’interuttore nel circuito primario si induce una corrente nel circuito secondario, ma solo
mentre la corrente nel primario sta cambiando.

Finchè la corrente nel cirucito primario e quindi il campo magnetico nella batteria di ferro è
costante, la corrente nel secondario è nulla. Nel circuito secondario il verso della corrente è legato
al segno della variazione di intensità del campo magnetico. L’intensità della corrente indotta è
proporzionale alla velocità con cui varia il campo magnetico

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