a.s. 2019-20
Vanni Ghimenti
15/10/2019
df
h
La legge di Stevino p ext
La pressione fluidostatica è p = df g h ed è dovuta al peso
del fluido soprastante.
Al di sopra del fluido può agire anche una pressione
esterna pext, ad esempio la pressione di un altro fluido df
(p.es. l'aria, se il contenitore è aperto) oppure la pressione
esercitata da un pistone etc. p h
Perciò la pressione totale alla profondità h del fluido è
perciò data dalla somma dei due contributi:
h h
Mentre pensava al problema, Archimede decise di farsi un bagno: immergendosi nella vasca, notò che
il proprio corpo spostava una certa quantità d'acqua, pari al volume di corpo immerso. Ebbe così l'idea
per risolvere il problema della corona. La sua gioia nell'aver trovato la soluzione fu così grande che
balzò fuori dalla vasca e corse nudo in strada, fra lo stupore dei passanti, gridando:
Archimede preparò due corpi di massa uguale a quella della corona, uno d'oro e uno d'argento. Poichè
i due metalli hanno differente densità, i due corpi avevano un volume differente: immergendoli
completamente in un contenitore pieno d'acqua fino al bordo, Archimede misurò l'acqua che usciva
dal bordo e che corrispondeva al volume immerso (spostato da ciascun corpo). Immerse poi la corona,
misurando anche in questo caso il volume spostato.
Archimede scoprì così che, a parità di massa, il corpo d'argento spostava un volume maggiore (avendo
densità minore), il corpo d'oro spostava un volume minore (avendo densità maggiore) e la corona
spostava un volume intermedio. Perciò la corona non poteva essere interamente d'oro. Archimede
riuscì anche a calcolare, con l'aiuto della matematica, la frazione di argento contenuta nella corona.
La spinta di Archimede p ext
S
Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dovuta al
fatto che la pressione agisce in modo direttamente h1
proporzionale alla profondità (legge di Stevino). F⃗1
h2
Per semplicità consideriamo un corpo di forma cilindrica, di h
altezza h e area di base S, completamente immerso in un
fluido di densità df uniforme e orientato come in figura. Le
due basi si trovano rispettivamente a profondità h1 e h2, con df F⃗2
h2 h1 = h.
Calcoliamo la forza risultante agente sul cilindro per effetto della pressione del fluido.
Le forze di pressione che agiscono sulla superficie laterale del cilindro si bilanciano a
vicenda, perciò dobbiamo considerare soltanto la forza sulla base superiore di
intensità F1 (verticale verso il basso) e la forza sulla base inferiore di intensità F2
(verticale verso l'alto). La risultante delle due forze è, per la legge di Stevino:
La legge di Archimede
Dato che h S = Vc è il volume del corpo, definiamo Spinta di Archimede la forza FA:
Un corpo, di forma qualsiasi, immerso (in parte o del tutto) in un fluido occupa un certo
volume e dunque ``sposta'' una certa quantità di fluido.
Osserviamo che:
Vc è il volume del corpo, ma anche il volume di fluido che viene ``spostato'' dalla
presenza del corpo;
df Vc = mf è la massa di fluido ``spostato'';
df Vc g = mf g è la forza peso del fluido ``spostato''.
La spinta di Archimede FA è uguale al modulo della forza peso del fluido spostato.
Legge di Archimede Un corpo immerso in un fluido (di densità uniforme) riceve una
forza verticale verso l'alto, di intensità uguale al peso del fluido spostato dal corpo.
La bilancia idrostatica
La bilancia idrostatica consente la verifica del principio di Archimede. A uno dei
bracci di una bilancia viene appesa una coppia di cilindri di uguale volume: un
cilindro inferiore A, pieno, e un cilindro superiore B, cavo, come in figura.
Applicazioni della legge di Archimede
Il galleggiamento dei corpi: manuale p. 187-189. La condizione di
galleggiamento vale per corpi completamente immersi.
1 mmHg = 133 Pa
http://www.meteomarta.altervista.org
Treccani – Enciclopedia dei Ragazzi
In meteorologia le zone di bassa pressione
sono associate alle precipitazioni e al
maltempo, al contrario delle zone di alta
pressione.
La pressione (misurata in hPa) è quella
atmosferica. L'aria calda e umida è meno
densa, quindi corrisponde a una zona di
bassa pressione: salendo verso l'alto forma
le nuvole e quindi le precipitazioni.