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Stati della materia
• Solido
Sostanza rigida che sottoposta a forze esterne tende a mantenere il suo
volume e la sua forma caratterizzati dall’avere volume e forma definiti
• Fluido
sostanza non rigida, che quando viene sottoposta a tali forze non mantiene
una forma propria (puo’ scorrere/«fluire» rapidamente da un punto all’altro).
Comprende:
– Liquidi: hanno volume definito, ma non forma definita
– Gas: non hanno né volume, né forma definiti
Proprieta’ della materia dipendono da struttura molecolare:
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Densita’
• Alcuni esempi di densita’
5
Esempio
• Abbiamo una sostanza in una siringa che occupa un
volume di 3ml. Quale massa ha la sostanza?
• Dipende dalla densita’ della sostanza: maggiore e’ la
densita’ maggiore sara’ la massa 𝑚 = 𝜌𝑉
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Fluidi: proprietà
• Un fluido esercita una pressione in tutte le direzioni
– es. un subacqueo sente la pressione dell’acqua su tutto il corpo
• In un fluido in quiete a una data profondita’ la pressione
e’ la stessa in ogni direzione (altrimenti sarebbe in moto)
• Un fluido in quiete non può esercitare una forza parallela
ad una superficie (altrimenti non sarebbe a riposo)
F 737 N
p 2460 Pa
A 0.3m 2
di un fluido a riposo.
S
(a) re
Equilibrio statico di
so
la
m
m
• Partendo dalla condizioni di equilibrio statico di un fluido ricaviamo A dy to
la relazione tra pressione e profondita’ Un elemento di un f uido a y pu
• riposo di area A e spessore dy
Consideriamo un sottile elemento di fluido a riposo, di area A e 0 ch
spessore dy m
fl
• All’equilibrio la somma vettoriale delle forze deve essere
(b) nulla (I legge C
di Newton). Quali sono le forze in gioco? La forza dovuta alla pressione La risultante 12
p dp sulla superf cie superiore: delle forze sui 4 ri
– Forza dovuta alla pressione sulla faccia inferiore: pA (p dp)A
lati dell’ elemento
el
è nulla
– Forza dovuta alla pressione sulla faccia superiore:(p+dp)A dm
– Forza peso dell’elemento di fluido: dw=dmg dy
di
con dm=rdV= rAdy quindi dw=rgAdy
dw Peso
pA dell’ elemento l’
di f uido fo
Somma vettoriale delle forze: Forza dovuta alla pressione p
fl
sulla superf cie inferiore
𝐹𝑦 = 0 = 𝑝𝐴 − 𝑝 + 𝑑𝑝 𝐴 − 𝜌𝑔𝐴𝑑𝑦 fo
Dato che il f uido è in equilibrio, la somma v ettoriale
delle forze verticali sull’ elemento di v olume deve
essere nulla: pA 2 (p dp)A 2 dw 5 0
dividendo per A si ottiene:
D
𝑑𝑝
𝑑𝑦
= −ρg fornisce la variazione di p con la quota
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Demo 12
Demo
Pressione e profondita’
• Se la densita’ e’ uniforme (r costante) e g costante:
𝑑𝑝 𝑝2 𝑦2 𝑦2
= −ρg da cui 𝑝1
𝑑𝑝 =− 𝑦1
𝜌𝑔𝑑𝑦 = −ρg 𝑦1
𝑑𝑦 ovvero
𝑑𝑦
ta equazione mostra che quando y aumenta, p diminuisce; in altre parole, se 1 2 .5 Dipendenza della pr
• Possiamo
uoviamo riscriverla
verso l’ alto in un fluido,inlatermini didecresce,
pressione profondita’
comealci di sotto della
aspettava- superficie
profondità in di un
un fluido di den
Se p1 efluido
p2 sono le pressioni alle quote y1 e y2, rispettivamente, e se r e g sono
nti, allora Fluido, densità r
– come punto 2 la superficie del fluido (profondita’ 0): 𝑝 = 𝑝
2 0
– come punto 1 un qualsiasi punto nel fluido: 𝑝1 = 𝑝
(pressione in fluido di densità pp2 25= p0
(12.5) Alla p
– La profondita’ e’ 𝑦2 − 𝑦uniforme)
1 = ℎ 2 pressio
𝑦y2 2− 𝑦 = ℎh
y11 5 è ugua
2
𝑝 = 𝑝0scrivere
esso conveniente + 𝜌𝑔ℎ l’ Equazione (12.5) in termini
Legge di della profondità al di
Stevino p1p15= p𝑝
y2
alla su
la pres
della superficie di un fluido (Fig. 12.5). Prendiamo come punto 1 un qual-
1 dovuta
y1
punto
Allanel
profondita’ ℎ la pressione
fluido e indichiamo con p la pressione in questo
e’ uguale allapunto. Prendiamo
pressione alla sopras
nto 2 alla superficie del fluido, dove la pressione è p0 (il pedice 0 indica pro- p 5 p0
superficie piu’ la pressione 𝜌𝑔ℎ dovuta al fluido sovrastante
tà zero). La profondità del punto 1 al di sotto della superficie è h = y2 − y1, e Differenza di pressione tra i li
di l’ Equazione (12.5) di venta p2 2 p1 5 2 r g(y2 2
13
La pressione è maggiore al liv
Gravità e fluidi
(un altro modo di ricavare la legge di Stevino)
• Nel cilindro di figura viene applicata una forza F
perpendicolarmente al pistone di sezione A (fluido F
in equilibrio)
• La pressione sulla superficie superiore del fluido A
vale: 𝑝0 = 𝐹 𝐴
• A causa della gravità, la forza totale agente sulla Fg
superficie inferiore vale:
F Fg F Fg Fg A
ph p0
A A A A
• L’aumento della pressione con la profondità dipende dalla densità r del
fluido
profondita’ e’ la stessa
Questa equazione mostra che quando y aumenta, p diminuisce; in altre parole, se 1 2 . 5 Dipendenza della pressione dalla
ci muoviamo verso l’ alto in un fluido, la pressione decresce, come ci aspettava- profondità in un fluido di densità uniforme.
ph p0 r g h
mo. Se p1 e p2 sono le pressioni alle quote y1 e y2, rispettivamente, e se r e g sono
costanti, allora Fluido, densità r
(pressione in fluido di densità
uniforme)
(12.5) p0
p2 5 p0
2
p
Alla profondità h, la
0 p0
pressione nel fluido
y2 2 y1 5 h è uguale alla pressione
È spesso conveniente scrivere l’ Equazione (12.5) in termini della profondità al di alla superficie più
•
p1 5 p
La pressione in un punto di un
sotto della superficie di un fluido (Fig. 12.5). Prendiamo come punto 1 un qual -
1
y1
y2 la pressione r gh
dovuta al fluido
siasi punto nel fluido e indichiamo con p la pressione in questo punto. Prendiamo soprastante:
fluido dipende dalla distanza del
l punto 2 alla superficie del fluido, dove la pressione è p0 (il pedice 0 indica pro-
fondità zero). La profondità del punto 1 al di sotto della superficie è h = y2 − y1, e
p 5 p0 1 r gh
Differenza di pressione tra i li velli 1 e 2:
bilanciano:
p1 p0 r1 g h1
p2 p0 r 2 g h2
r1 g h1 r 2 g h2
h2 r1
Nota: per ρ1 = ρ2 ⇒ h1 = h2
h1 r 2
(principio dei vasi comunicanti)
Applicazioni Stevino
• Livella: i due vasi di vetro, contenenti
acqua, collegati tramite un tubo, sfruttano
la proprietà dei vasi comunicanti per
evidenziare i dislivelli del terreno
p1
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Applicazione Legge di Pascal
Sollevatore idraulico
• Si consideri un tubo a U con una sezione 𝐴𝑖𝑛 molto minore dell’altra
𝐴𝑜𝑢𝑡 , riempito con un fluido alla stessa altezza nei due rami
• Una piccola forza 𝐹𝑖𝑛 e’ applicata ad un pistone di area 𝐴𝑖𝑛 e determina
𝐹
un aumento di pressione 𝑝𝑖𝑛 = 𝑖𝑛 nel fluido sottostante
𝐴𝑖𝑛
• Per la legge di Pascal questo aumento di pressione e’ trasmesso a
tutto il fluido quindi 𝑝𝑜𝑢𝑡 = 𝑝𝑖𝑛
𝐹𝑜𝑢𝑡 𝐹𝑖𝑛
=
𝐴𝑜𝑢𝑡 𝐴𝑖𝑛
𝐴𝑜𝑢𝑡
𝐹𝑜𝑢𝑡 = 𝐹𝑖𝑛 > 𝐹𝑖𝑛
𝐴𝑖𝑛
• Moltiplicatore di forze:
Una piccola forza 𝐹𝑖𝑛 in ingresso produce
una forza maggiore in uscita 𝐹𝑜𝑢𝑡
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Pressione atmosferica
• Tutta l’aria al di sopra della nostra testa ha un peso su di noi
• Al livello del mare, la pressione dovuta all’atmosfera della
Terra (pressione al fondo dell’oceano di aria nel quale
viviamo) e’ in media:
pressione atmosferica 𝑝𝑎 = 1𝑎𝑡𝑚 = 1.013 × 105 Pa
• La pressione media in un luogo ad una certa altitudine è
minore perché c’è meno aria sopra
• Es: qual è la pressione atmosferica a Città del Messico,
situata a 1500 m di altitudine sul livello del mare? (r = 1.1
kg/m3)
p0 p1500 r g h1500 p1500 p0 r g h1500 patm 1.1 mkg3 9.8 sm2 1500m
1.013 105 Pa 0.16 105 Pa 0.85 105 Pa
Esempio
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Spinta di Archimede
• Si consideri un cubo immerso in un fluido
• Per le forze esercitate dal fluido sulla faccia
superiore 𝐹2 e inferiore 𝐹1 del cubo vale:
𝐹1 − 𝐹2 = 𝑝1 ∙ 𝐴 − 𝑝2 ∙ 𝐴 = 𝐴 ∙ (𝑝1 − 𝑝2 ) 𝐹2
per legge di Stevino: 𝑝1 − 𝑝2 = 𝜌𝐹 𝑔ℎ ρF =densita’ del fluido
𝐹1 − 𝐹2 = 𝐴 ∙ 𝜌𝐹 𝑔ℎ 𝐵
h
• Poiché 𝑝1 > 𝑝2 F1>F2 (La forza è diretta
verso l’alto) 𝐹1
𝐵 = 𝐹1 − 𝐹2 = 𝜌𝐹 𝑔𝑉 = 𝑚𝐹 𝑔
• Il fluido esercita una forza 𝐵 verso l’alto di modulo 𝑚𝐹 𝑔
Principio di Archimede: La spinta esercitata da un fluido su un
corpo è verso l’alto e uguale al peso del fluido spostato dal corpo
Spinta di Archimede
• Caso più generale: corpo di forma qualsiasi
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Fluidodinamica
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Fluidi in movimento
• I fluidi reali in movimento sono un argomento che puo’
essere estremamente complesso da trattare (es. le correnti
nelle rapide di un fiume)
• Consideriamo un fluido ideale:
– Fluido incompressibile (cioe’ non puo’ variare la sua densita’)
– Fluido non viscoso (cioe’ trascuriamo le forze d’attrito tra le molecole del
fluido)
• Per un fluido in movimento
– Il percorso seguito da una particella di fluido in movimento e’ detto linea di flusso
– La velocita’ con cui si muove una particella di fluido e’
sempre tangente al percorso seguito cioe’ alla linea di flusso
– L’insieme delle linee di flusso che passano per una sezione
A , formano un tubo immaginario detto tubo di flusso .
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Fluidi in movimento
• Consideriamo un moto stazionario e laminare:
– la configurazione delle linee di flusso per tutte le componenti di un fluido non
cambia nel tempo cioe’ la velocità di ogni punto del fluido e’ costante
– particelle di fluido si muovono su percorsi che non si intersecano tra di loro
si trascurano gli effetti di turbolenze
• Regime laminare
– linee non si
mescolano
• Regime turbolento
– Appaiono vortici
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Fluidi in movimento
Riassumendo il modello semplificato dei fluidi in movimento
che consideriamo:
• Fluido ideale:
– Fluido non viscoso (non ci sono forze di attrito tra i vari piani)
– Fuildo incompressibile (densità costante)
• Moto stazionario
– la velocità di ogni punto del fluido e’ costante nel tempo
• Regime laminare
– Si trascurano le turbolenze
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Equazione di continuita’
• In regime stazionario la massa di un fluido in moto non cambia nel tempo
• Consideriamo un tubo di flusso tra due sezioni e
calcoliamo la massa di fluido che entra ed esce
– Con sezioni piccole la velocita’ del fluido in corrispondenza
della sezione e’ sempre la stessa (v1 in A1 etc)
– Il fluido non attraversa le pareti laterali del tubo
– In un piccolo intervallo di tempo dt:
• Il flusso che entra nella sezione A1 sara’ quello in un
cilindretto di base A1 e altezza v1dt dV1= A1v1dt
• Il flusso che esce dalla sezione A2 dV2= A2v2dt
– La massa di fluido che entra ed esce nell’intervallo dt sara’:
• entra dm1= r1A1v1dt ed esce dm2= r2A2v2dt
• In condizioni stazionarie la massa totale del fluido
nel tubo e’ costante, cioe’ dm1= dm2
r1A1v1 = r2A2v2 Equazione di continuita’
esprime la conservazione di m
42
Equazione di continuita’
• Equazione di continuita’ r1A1v1 = r2A2v2
• Se il fluido 2 e’ piu’ denso (r2 > r1) allora l’area della sezione per la velocita’ al
punto 2 sara’ minore (A2v2<A1v1)
A1 A2 Se A2 = A1 v1 = v2
Se A2 < A1 v2 > v1
A1 A2
43
Portata
• La grandezza che descrive il moto di un fluido è la portata
volumetrica
• La portata e ’ la rapidita’ con cui un volume di fluido scorre in
un tubo:
𝑑𝑉
𝑄= Nel SI unita’ di misura: m3/s [Q] = [L3·T-1]
𝑑𝑡
poiche’ elemento di volume che attraversa una sezione di tubo 𝑑𝑉 = Av𝑑𝑡 si ha:
𝑑𝑉
𝑄 = 𝑑𝑡 = Av la portata e’ il prodotto Av
• Per l’equazione di continuita’ Av ha lo stesso valore per tutti i
punti lungo un dato tubo di flusso (tutto cio’ che entra da una parte
esce dall’altra)
Se non esistono “perdite” o sorgenti lungo il condotto, la
portata Q resta costante
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Applicazioni
• Se un fluido scorre da un condotto
largo ad uno stretto, il modulo della
velocità nel tubo stretto è maggiore
che nel tubo largo:
A1v1 = A2v2 v2>v1
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Principio di Bernoulli
1 2 ds2
p
vo
𝑝 + 𝜌𝑣 + 𝜌𝑔𝑦 = 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 l’
2
la
m
Flusso
sc
v1 co
esprime la conservazione dell’energia
b
a y2 d
dV se
A1
• La somma dell’energia dovuta alla pressione, p1A1 fl
ds1
del termine cinetico e potenziale sono costanti
y1
Il
p1 12 r v12 r g h1
p2 12 r v22 r g h2
p1 12 r v12 p2 12 r v22
Applicazioni
• Ala aereo: il profilo dell’ala è fatto
in modo tale che la velocità aria è
maggiore sopra ala
⇒ pressione minore sopra ala
pressione maggiore sotto ala
Si genera forza (spinta) verso l’alto
• Regime laminare
– Il fluido e’ stratificato
– Le linee non si
mescolano
• Regime turbolento
– Appaiono vortici
– Linee irregolari
– Flusso caotico e che varia nel tempo
Potenza del cuore
• Una alta pressione arteriosa sottopone il cuore ad
un lavoro più pesante del normale
• La potenza P sviluppata dal cuore è il lavoro che
esso compie in un secondo per pompare sangue
W F d v: velocità di uscita del
P F v sangue dal cuore
t t
F p A P p Av p Q
p: pressione esercitata dal cuore sull’aorta
A: area dell’aorta Q: portata del cuore
Il lavoro fatto dal cuore cresce al crescere
della pressione del sangue
Potenza del cuore
• Qual è la potenza del cuore in un adulto normale
a riposo?
– La pressione media di un adulto a riposo è circa
p = 100 mmHg
– La portata media aortica a riposo è di 83 cm3/s
p 100mmHg 100 133Pa 1.33 10 4 Pa
• La sezione complessiva
dei vasi va aumentando
dall’aorta alle arterie ai
capillari
• La velocità di scorrimento
del sangue raggiungerà
perciò i suoi valori più
elevati nella aorta e nelle
vene cave
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Esercizi vasi sanguigni (eq. continuita’)
• Esercizio (ramificazione vaso sanguigno)
Un vaso sanguigno di raggio R si ramifica in numerosi vasi di raggio r piu’
𝑅 1
piccolo con 𝑟 = . Se la velocita’ media del fluido nei vasi piu’ piccoli e’ di A
6 3
quella del vaso piu’ grande, determinare quanti vasi di raggio r ci devono
essere. [Ris.: 108]
• Esercizio (flusso aorta-capillari) h
=h
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Esercizi su Stevino e eq. Bernoulli
• Esercizio (due serbatoi comunicanti)
Due serbatoi di forma cilindrica sono collegati tra loro attraverso un tubo connesso
alle loro basi (vedi figura). Il primo serbatoio ha raggio di base R 1=2m ed altezza
L1=5m. Il secondo serbatoio ha raggio di base R 2=1m ed altezza L2=8m, ed e’
disposto piu’ in basso del primo con un dislivello h=3m. Il tubo che li collega scende
sotto i due serbatoi con un dislivello massimo l=5m, rispetto al primo serbatoio. Il
sistema idraulico e’ riempito di acqua in modo che il primo serbatoio contenga acqua
per un’altezza a=4m. Determinare:
a) L’altezza dell’acqua nel secondo serbatoio [Ris. 7m]
b) La pressione dell’acqua alla base di entrambi i serbatoi [Ris. 1.4x105Pa,1.69x105Pa]
c) La velocita’ di uscita dell’acqua da un eventuale piccolo foro nel punto piu’ basso
del tubo di raccordo [13.3m/s] R1 R2
L1
a
L2
h
l
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Esercizi eq. Bernoulli(tubo di Venturi)
• Esercizio (tubo con asse orizzontale)
Dalla sezione terminale 𝐴2 di un tubo avente l’asse orizzontale esce dell’acqua con
velocita’ di efflusso 𝑣2 = 0.6 𝑚 𝑠. In una sezione interna del tubo l’area 𝐴1 e’ 10 volte
piu’ piccola di quella in uscita. All’uscita del tubo e’ misurata una pressione
𝑝2 =1.5atm. Determinare: 𝑣2
A1 A2
a) La velocita’ dell’acqua nella sezione 𝐴1 [Ris. 6 𝑚 𝑠]
b) La pressione 𝑝1 [Ris. 1.32atm]
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Esercizi eq. Bernoulli(tubo di Venturi)
• Esercizio (tubo orizzontale e portata)
Due punti in un tubo orizzontale di diversa sezione che trasporta acqua hanno
raggio di 1.2cm e di 0.5cm, mentre la differenza di pressione tra loro equivale a
5cm d’acqua. Determinare la portata di acqua attraverso il tubo. [Ris. 78.93𝑐𝑚3 𝑠 ]
𝑣2
A1 A2
A1
A2
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Esercizi su eq. Bernoulli
• Esercizio (impianto idraulico)
Un tubo di diametro interno 2.5cm porta l’acqua in una casa dal piano
stradale alla velocita’ di 0.90m/s ed alla pressione di 210kPa. Se il tubo
si restringe a 1.2 cm e sale al secondo piano, 7.6m piu’ in alto,
determinare la velocita’ e la pressione dell’acqua al secondo piano.
[Ris.: 3.9m/s e 128kPa]
A2
A1 𝑣1
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Esercizi su eq. Bernoulli
• Esercizio (serbatoio e rubinetti)
Un serbatoio d’acqua di forma cilindrica ha sezione A=30m 2 ed e’ riempito di
acqua per un’altezza l=5m. Il serbatoio, attraverso un tubo che parte dal suo
fondo, alimenta due rubinetti posti ad un dislivello L=30m rispetto al fondo del
serbatoio. Entrambi i rubinetti hanno una sezione di apertura A 1= 3x10-3m2.
Determinare:
a) La pressione che agisce su ogni rubinetto quando entrambi sono chiusi
b) La velocita’ di uscita dell’acqua da un rubinetto aperto quando il secondo e’
chiuso
c) La velocita’ di uscita dell’acqua da un rubinetto quando sono entrambi aperti
[Ris. a)4.4x105Pa b) 26.2m/s c) 26.2m/s]
A
L
A1 A1
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Esercizi su eq. Bernoulli
• Esercizio (imbuto)
Un recipiente e’ formato da due cilindri collegati da un raccordo ad imbuto di
altezza h=10cm, posti verticalmente (vedi figura). Il primo cilindro ha raggio
R1=50cm ed altezza h1=1m, il secondo ha raggio R2=2cm ed altezza h2=20cm.
Il primo cilindro e’ aperto sulla sommita’ ed il secondo cilindro e’ aperto sul fondo.
Il recipiente viene riempito completamente di acqua, tenendo chiuso il fondo che
successivamente viene aperto.Determinare:
a) La velocita’ iniziale di deflusso dell’acqua dal fondo del recipiente [Ris. 5.05m/s]
b) La pressione dell’acqua sulla base dell’imbuto (punto X) mentre l’acqua
comincia a fluire [Ris. 0.98x105Pa]
R1
h1
h
X
h2
R2
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Esercizi su eq. Bernoulli
• Esercizio (ala aereo)
L’ala di un aereo richiede una spinta ascensionale di 1200𝑁 𝑚2. Se la velocita’
dell’aria sotto la superficie alare e’ 150m/s, quale deve essere la velocita’ sulla
superficie superiore per ottenere la spinta ascensionale richiesta?
Si assuma come densita’ dell’aria 1.3k𝑔𝑚−3 e si considerino la superficie
superiore e inferiore dell’ala praticamente alla stessa altezza.
[Ris.:156m/s]
𝑣2
𝑣1
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