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LA CONSECUTIO TEMPORUM
si chiama consecutio temporum (correlazione dei tempi) quellinsieme di norme che regolano
il rapporto di tempo tra una subordinata e la sua reggente. La consecutio riguarda quindi subordinate allindicativo, allinfinito e al congiuntivo, di cui ci occupiamo ora.
Ego quid futurum sit nescio; quid fieri possit scio. (sen.)
io non so che cosa accadr, ma so che cosa pu accadere.
esempio 2:
dipendente
esempio 1
esempio 2
possiamo allora concludere che, quando nella principale si ha un tempo principale (cio un presente o un futuro), nella dipendente si avr:
congiuntivo presente contemporaneit con la reggente;
congiuntivo perfetto anteriorit rispetto alla reggente;
perifrastica attiva + sim posteriorit rispetto alla reggente.
Appartengono ai tempi principali tutti i tempi esprimenti azione presente o futura:
presente indicativo o congiuntivo o imperativo:
Legatis persuadeamus ut faciant haec!
Persuadiamo gli ambasciatori a fare ci.
Fac me certiorem quid dicant!
Informami di quello che dicono.
futuro semplice e anteriore;
by SEI 2010
LA CONSECUTIO TEMPORUM
dipendente
esempio 1
esempio 2
possiamo allora concludere che, quando nella principale si trova un tempo storico (cio un tempo
passato), nella dipendente si avr:
by SEI 2010
LA CONSECUTIO TEMPORUM
by SEI 2010
LA CONSECUTIO TEMPORUM
Pertanto, quando la subordinata di 2 grado dipende da un infinito presente o futuro, si regola sul
tempo della proposizione che regge linfinito in base alla consecutio temporum.
Videtur monuisse ut caveret.
Sembra averlo avvertito che stesse in guardia.
Videtur
principale
monuisse
dipendente di 1 grado allinfinito perfetto (anteriorit)
ut caveret
dipendente di 2 grado al congiuntivo imperfetto (contemporaneit).
Pertanto, quando la subordinata di 2 grado dipende da un infinito perfetto, si regola su questo in
base alla consecutio temporum dei tempi storici.
forme nominali del verbo.
Cupidus eram audiendi quid gestum esset.
Ero desideroso di ascoltare che cosa fosse successo.
Cupidus eram
principale
audiendi
dipendente di 1 grado al gerundio
quid gestum esset
dipendente di 2 grado al congiuntivo piuccheperfetto (anteriorit).
Pertanto, quando la subordinata di 2 grado dipende da una forma nominale del verbo (participio, gerundio, gerundivo), si regola sul tempo della proposizione che regge la forma nominale in
base alla consecutio temporum.
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LA CONSECUTIO TEMPORUM
Anche il pensiero dellautore, riferito al presente, pu essere espresso al congiuntivo, quando venga
messa in rilievo la soggettivit dellopinione puramente personale.
Me afficit sollicitudo quod omnibus rebus careatis.
Sono preoccupato del fatto che vi manchi ogni cosa.
Il congiuntivo eventuale
Il congiuntivo eventuale esprime non un fatto dichiarato o negato, ma la semplice eventualit
che esso avvenga o non avvenga. In tal caso manca quindi la certezza che fornirebbe invece il modo
indicativo.
Sic cena ei coquebatur ut, quos invocatos vidisset in foro, omnes ad se vocaret. (NEP.)
Gli veniva preparato un pranzo tale che invitava a casa sua tutti quelli che aveva visto [eventualmente] nel foro non invitati.
Caelius occisurus erat tum quos invenisset. (CIC.)
Celio allora era intenzionato a uccidere coloro che [eventualmente] avesse incontrato.
Il congiuntivo caratterizzante
Il congiuntivo caratterizzante esprime una caratteristica tipica di una persona, cosa o gruppo rispetto agli altri. tipico di certe espressioni latine per lo pi riconducibili a forme improprie di
consecutive. Il congiuntivo dipende da sunt qui, adsunt qui (ci sono alcuni che); reperiuntur
qui, inveniuntur qui (si trovano alcuni che); nemo est qui (non c nessuno che); dignus/indignus qui (degno/indegno di).
Non is sum qui mentiar.
Non sono uno che dica menzogne.
Non sono uno tale da dire menzogne.
Sunt qui ita putent.
Vi sono alcuni che la pensano cos.
Nemo est qui hoc dicat.
Non c nessuno che sostenga questo.
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Il congiuntivo di congettura
Esprime un fatto o un pensiero a livello di pura ipotesi o congettura, indicando dunque non la realt effettiva, ma la possibilit di un avvenimento.
Accidit ut nonnulli milites, qui lignationis causa in silvas discessissent, repentino equitum adventu interciperentur. (CES.)
Accadde che certi soldati che presumibilmente si erano avventurati nei boschi per far legna,
furono sorpresi dallimprovviso sopraggiungere dei cavalieri.
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LA CONSECUTIO TEMPORUM
ESERCIZI
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1.
1. Fac sciam quid agas. (Pl. G.) 2. Quid ageres, quid acturus (esses), ubi denique esses,
nesciebam. (Cic.) 3. Volo exquiras quid Domitius agat, quid acturus sit. (Cic.) 4. Flaccus quid alii postea facturi essent, scire non poterat. (Cic.) 5. Sol Phaetonti filio facturum se esse dixit, quicquid optavisset. (Cic.) 6. Quantum detrimentum res publica
acceperit, te non praeterit. (Cic.) 7. Incertum est quam longa cuiusque nostrum vita futura sit. (Cic.) 8. Victores quales futuri sint, vos experiemini. (Cic.) 9. Cupio scire quid
agas et ubi sis hiematurus. (Cic.) 10. Quibus in locis et qua spe hiematurus sis, ad me
quam diligentissime scribas velim. (Cic.) 11. Quaeramus quae tanta vitia fuerint in unico
filio, quare is patri displiceret. (Cic.) 12. Audio te animo angi et medicum dicere ex eo
te laborare: nunc opus est te animo valere, ut corpore possis: id cum tua, tum mea causa
facias, a te peto. (Cic.) 13. Tu quid egeris nescio, utrum (= se) aliquid teneas an, quod
metuo, plane sis spoliata. (Cic.) 14. Non possum exprimere verbis, quantum animo vulnus acceperim. (Pl. G.) 15. Quanta verborum nobis paupertas, immo egesta sit, numquam magis quam hodierno die intellexi. (Sen.)
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