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5. Le teorie della
materia
5.1 Il concetto di
atomo ha radici
antiche
Il concetto di atomo • 1

• Le prime ipotesi sulla struttura della


materia si basavano esclusivamente
su argomentazioni di tipo filosofico.

Valitutti Tifi Gentile La chimica della Natura © Zanichelli editore 2011 4


Il concetto di atomo • 2

“La materia non è continua


come sembra, ma è formata
da particelle piccolissime”
Leucippo (450 a.C)

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Il concetto di atomo • 3

• Un suo discepolo, Democrito, chiamò


atomi queste particelle.
• L’idea atomistica della materia fu
osteggiata da Platone e Aristotele.
• Fu ripresa in seguito da Lucrezio (95-
55 a.C.) nel De rerum natura.

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Il concetto di atomo • 4

• Il primo modello atomico costruito su


basi sperimentali fu proposto solo
ventidue secoli dopo.

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Il concetto di atomo • 5

• Gli attuali risultati sperimentali ci


autorizzano a dire che la materia non
è continua ma è formata da particelle
piccolissime separate da spazi
vuoti.

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5.2 La moderna teoria
atomica è nata grazie
a Lavoisier, Proust e
Dalton
Le basi sperimentali

• La prima teoria atomica nacque


dall’analisi di tre leggi sperimentali:
– Legge di conservazione della massa.
– Legge delle proporzioni definite.
– Legge delle proporzioni multiple.

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Conservazione della massa • 1

“Mi
sono dato come legge di
procedere sempre dal noto all’ignoto,
e di non fare alcuna deduzione che
non sgorghi direttamente dagli
esperimenti e dall’osservazione”
Lavoisier (Parigi,1743 -1794)

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Conservazione della massa • 2

• La bilancia fu lo strumento che


accompagnò Lavoisier nei suoi
esperimenti e intorno al quale
ruotarono le prime idee scientifiche
della chimica.

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Conservazione della massa • 3

Legge di conservazione della


massa: in una reazione chimica la
massa dei reagenti è uguale alla
massa dei prodotti.

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Conservazione della massa • 4
La legge di Lavoisier può essere verificata utilizzando
ioduro di potassio e nitrato di piombo

Si preparano le due polveri Si uniscono le polveri nel


bianche e un mortaio mortaio e si misura la massa.

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Conservazione della massa • 5

Si mischiano le due Il miscuglio rimane bianco


polveri nel mortaio o cambia colore? La massa
cambia o rimane la stessa?

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Legge delle proporzioni definite• 1

• Joseph Proust, un altro chimico


francese, attraverso un metodo
d’indagine analogo a quello di
Lavoisier, arrivò nel 1799 ad
enunciare la legge delle proporzioni
definite.

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Legge delle proporzioni definite • 1

Legge delle proporzioni definite:


in un composto, gli elementi che lo
costituiscono sono presenti secondo
rapporti in massa costanti e definiti.

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Legge delle proporzioni definite • 2

• Riscaldando diversi campioni di


carbonato di rame del peso di
123.5 g, si ottengono sempre 79,5 g di
ossido di rame e 44 g di diossido di
carbonio.

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Legge delle proporzioni definite • 3

“… un composto è un
prodotto privilegiato al quale
la natura ha dato una
composizione costante”
Proust (Angers,1754 -1826)

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Legge delle proporzioni definite • 4
Il rapporto tra le masse degli elementi che costituisco un
dato composto (rapporto di combinazione) è costante.

In questo un composto differisce da un miscuglio, in cui il


rapporto tra gli elementi può assumere qualsiasi valore.

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Legge delle proporzioni multiple • 1

• Dalton analizzò casi in cui due


elementi possono reagire dando luogo
a due o più composti diversi. Ad
esempio, carbonio e ossigeno
possono formare monossido di
carbonio o diossido di carbonio.

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Legge delle proporzioni multiple • 2
C O2 CO
1g 1.33 g 2.33 g

Quando l’ossigeno è poco


si forma il monossido.

C O2 CO2
1g 2.66 g 3.66 g

Quando l’ossigeno è tanto


si forma il diossido

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Legge delle proporzioni multiple • 3

• Le quantità di ossigeno che si


combinano con 1 g di carbonio per
formare il monossido e il diossido
stanno tra loro in rapporto 1:2.

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Legge delle proporzioni multiple • 4

Legge delle proporzioni multiple:


quando un elemento si combina con una
stessa massa di un secondo elemento
per formare composti diversi, le masse
del primo elemento stanno tra loro in
rapporti semplici.

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La prima teoria atomica • 1

• Nel 1803 Dalton formulò la prima teoria


atomica, in accordo con le tre leggi
sperimentali sopra enunciate.

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La prima teoria atomica • 2

1. La materia è fatta di atomi piccolissimi,


indivisibili e indistruttibili;
2. Tutti gli atomi di uno stesso elemento
sono identici e hanno la stessa massa;

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La prima teoria atomica • 3

3. gli atomi di un elemento non possono


essere convertiti in atomi di altri
elementi;
4. gli atomi di un elemento si combinano
solo con numeri interi di atomi di altri
elementi;

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La prima teoria atomica • 4

5. gli atomi non possono essere creati


né distrutti, ma si trasferiscono interi
da un composto all’altro.

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La prima teoria atomica • 5

• La teoria di Dalton è in accordo con la


legge di conservazione della massa: i
punti 1, 2, 3, 5 implicano che in una
reazione chimica gli atomi
rimangono invariati in numero e
massa.

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La prima teoria atomica • 6

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La prima teoria atomica • 7

• La teoria è in accordo con la legge di


Proust: i punti 4 e 5 implicano che un
composto ha composizione costante,
cioè contiene un numero fisso di
atomi di ogni elemento.

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La prima teoria atomica • 8

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La prima teoria atomica • 9

• La teoria di Dalton è in accordo anche


con la legge delle proporzioni multiple.
Ad esempio nella reazione tra ossigeno
e carbonio, il monossido contiene un
atomo di O per ogni atomo di C, il
diossido ne contiene due.

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La prima teoria atomica • 10

I due composti hanno proprietà fisiche e chimiche


completamente diverse.

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5.3 La teoria atomica
spiega le proprietà
della materia
Gli elementi • 1

Questa pepita d’oro è costituita da una sola specie di


atomi (Au). Lo stesso è vero per un oggetto di rame (Cu),
di alluminio (Al) o di ferro (Fe).

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Gli elementi • 2

• Immaginiamo di dividere un oggetto di


alluminio in campioni sempre più
piccoli.

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Gli elementi • 3

• Dopo numerosissime suddivisioni,


arriveremo alla singola particella,
chiamata atomo, che conserva le
proprietà chimiche dell’alluminio.

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Gli elementi • 4

Gli elementi sono costituiti da


atomi che hanno proprietà
chimiche identiche.

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Gli elementi • 5

• L’atomo non possiede però le


proprietà fisiche dell’elemento: un
solo atomo non può avere un colore o
condurre l’elettricità.

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Gli elementi • 6

• Le proprietà macroscopiche (ad


esempio opacità, colore, conducibilità,
densità, stato di aggregazione) sono il
risultato dell’unione di tantissime
particelle, in questo caso atomi.

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Le molecole • 1

Alcuni elementi, come l’idrogeno, l’ossigeno, l’azoto, il


cloro, il fluoro, il bromo e lo iodio, si trovano in natura sotto
forma di molecole costituite da due atomi identici
(molecole biatomiche).

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Le molecole • 2

Altri elementi, come il fosforo e l’arsenico, esistono sotto


forma di molecole costituite da quattro atomi; lo zolfo e il
selenio possiedono molecole formate da otto atomi.

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Le molecole • 3

La molecola è un
raggruppamento di due o più
atomi che possiede proprietà
chimiche caratteristiche.

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Le molecole • 4

• La formula di una molecola indica da


quali elementi essa è costituita e
quanti atomi di ciascun elemento
contiene.
• L’ossigeno ad esempio si trova in
molecole con formula chimica O2.

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Le molecole • 5

• La formula che utilizziamo per indicare


quali e quanti atomi costituiscono la
molecola di un composto è chiamata
formula bruta o grezza.

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Le molecole • 6

Le molecole dei composti sono


costituite da atomi di tipo diverso.
I composti hanno composizione
definita a cui partecipano atomi di
natura diversa.

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Le molecole • 7

L’acqua è un composto costituito da molecole la cui


formula chimica è H2O. L’acqua contenuta in un bicchiere
è formata da miliardi e miliardi di molecole d’acqua.

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Le molecole • 8

Questi tre composti hanno formula chimica


rispettivamente: CO2, NH3, CH4.

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Le molecole • 9

• Una singola molecola non ha le


proprietà fisiche dell’elemento o del
composto.
• Non ha significato, ad esempio, parlare
del punto di fusione di una singola
molecola.

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Le molecole • 10
Proprietà microscopiche e macroscopiche

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I composti ionici • 1

Si definiscono ioni gli atomi


(o i gruppi di atomi) con una
o più cariche elettriche,
positive o negative.

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I composti ionici • 2

• Un composto ionico contiene schiere


di ioni positivi e negativi che si
alternano in modo ordinato.
• A temperatura ambiente i composti
ionici sono tutti solidi.

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I composti ionici • 3

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I composti ionici • 4

• La formula di un composto ionico


indica il rapporto con cui sono
combinati gli ioni che lo costituiscono.
NaCl significa che il rapporto con cui
sono combinati Na+ e Cl- è 1:1.

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5.4 Le particelle sono
in continuo
movimento: la teoria
cinetico-molecolare
La teoria cinetico-molecolare • 1

• Le particelle che costituiscono i


materiali sono separate da spazio
vuoto e sono in continuo movimento.

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La teoria cinetico-molecolare • 2

Nei solidi le particelle oscillano intorno a posizioni fisse.


Nei liquidi le molecole sono in contatto tra loro ma hanno
maggiore libertà di movimento.
Nei gas il moto molecolare è assolutamente disordinato.

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La teoria cinetico-molecolare • 3

1. Le molecole hanno energia cinetica


legata al loro moto.
2. Hanno inoltre energia potenziale
legata alle interazioni tra molecole.

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La teoria cinetico-molecolare • 4

Energia interna del sistema:


Esistema = Ec + Ep

Se forniamo calore a un oggetto, la sua energia interna


aumenta. Infatti, il calore è un modo di trasferire energia
da un corpo più caldo a uno più freddo.

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La teoria cinetico-molecolare • 5

• In seguito a riscaldamento, l’energia


cinetica delle particelle aumenta.
Esse si muovono via via più
velocemente urtandosi sempre più
spesso e tendono ad allontanarsi
l’una dall’altra.

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La teoria cinetico-molecolare • 6

La temperatura assoluta
di un corpo è proporzionale
all’energia cinetica media
delle particelle che lo
costituiscono.

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La teoria cinetico-molecolare • 7

• Le particelle di un corpo non hanno


tutte la stessa energia cinetica.
• Per questo si preferisce parlare di
energia cinetica media delle
particelle.

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La teoria cinetico-molecolare • 8

• In seguito a riscaldamento, anche


l’energia potenziale delle particelle
aumenta, perché le distanze
intermolecolari aumentano e le
interazioni attrattive si indeboliscono.

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