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I Campi di Concentramento Nazisti

Il campo di concentramento è una struttura carceraria atta alla detenzione di civili e/o militari. Si
tratta solitamente di una struttura provvisoria, adatta a detenere grandi quantità di persone, in
genere prigionieri di guerra.
Tra il 1933 e il 1945, la Germania nazista fece uso su vasta scala dei campi di concentramento e dei
campi di sterminio, per detenere ebrei, zingari, omosessuali, prigionieri di guerra e dissidenti
politici e sterminarli sistematicamente (inizialmente con l'ossido di carbonio poi con il gas Zyklon
B, anche se in alcuni casi, soprattutto in campi improvvisati o sul finire della guerra al momento
dell'evacuazione, si fece ricorso all'uso di mitragliatrici). Il campo di concentramento nazista per
definizione, ma non l'unico (ce n'erano più di 1600), è considerato quello di Auschwitz.

Il Campo di concentramento di Auschwitz


Il primo settembre 1939 la Germania nazista di Hitler attaccò ed invase la Polonia, determinando
l’inizio della Seconda Guerra Mondiale. La Polonia, come nazione, esisteva solo dalla fine della
prima guerra mondiale e non aveva i mezzi necessari per contrastare il potente attacco tedesco. Il
crescente numero di arresti di massa ed il sovraffollamento delle carceri esistenti, fu uno dei
motivi per cui ci fu il bisogno immediato della creazione di un nuovo campo di concentramento. Fu
scelta una vecchia caserma dell’esercito polacco abbandonata da molti anni ed il 14 giugno 1940
vennero internati i primi 728 prigionieri. Con questo primo trasporto iniziò la lunga attività del
Campo.

“Arbeit Macht Frei” – Il lavoro rende liberi, ma nessuno riacquistò la libertà, i prigionieri diventavano liberi
solo dopo la morte!

Difficile stabilire un numero preciso di persone deportate e vittime del Campo in quanto i nazisti, prima di
abbandonarlo, distrussero quasi tutta la documentazione. In base agli studi storici (che proseguono tuttora)
si stima che circa 1.300.000 persone furono deportate e che circa 1.100.000 vi furono uccise. La morte ad
Auschwitz aveva svariate forme, la fucilazione, l’impiccagione, l’inedia, il freddo, le malattie, le epidemie, le
iniezioni letali ma la maggior parte dei prigionieri vennero uccisi nelle camere a gas.

La maggioranza delle vittime è rappresentata dagli ebrei, circa 1.100.000 deportati e circa un milione uccisi;
inoltre si contano circa 150.000 polacchi deportati e la metà uccisi nel Campo; quasi 23.000 i Sinti ed i Rom,
tutti uccisi nel Campo e circa 25.000 vittime di altre nazionalità.

Circa 400.000 prigionieri registrati e contraddistinti da numeri e simboli: triangoli, stelle (per gli ebrei) ed
altri tipi di simboli indicanti la ragione della prigionia e la loro categoria.
– Prigionieri Politici, contraddistinti da un triangolo rosso, arrestati durante i vari blitz delle SS e Gestapo,
erano in genere oppositori al regime.

– Prigionieri ebrei, contraddistinti da due triangoli sovrapposti in modo da formare una stella: un triangolo
giallo ed uno del colore della categoria a cui appartenevano.

– Prigionieri asociali, contraddistinti da un triangolo nero; questa categoria comprendeva gli zingari
registrati al Campo.

– Prigionieri di guerra russi, contraddistinti dalle lettere SU che indicavano le parole Sowiet Union

– Prigionieri da rieducare, contraddistinti dalle lettere EH a significare ‘’Erziehungshäftling” (prigionieri da


correggere). In genere la motivazione dell’internamento al campo era dovuta ad una violazione reale o
presunta delle regole disciplinari sul lavoro.

– Prigionieri delinquenti comuni, contraddistinti da un triangolo verde; tra questi i nazisti sceglievano il
personale ausiliario alle SS.

– Prigionieri ‘’Testimoni di Geova’’, contraddistinti dal triangolo viola ed internati al Campo per il loro
comportamento derivante dalla religione professata.

– Prigionieri omosessuali, contraddistinti da un triangolo rosa.

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