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Il Romanzo storico:

Manzoni e i Promessi Sposi


Che cos’è il romanzo?

 Romanzo: composizione narrativa in prosa di maggiore lunghezza della novella e del


racconto, che di solito occupano un limitato numero di pagine

 In esso la storia è raccontata da un narratore e si può trovare un intreccio complesso di


personaggi e trame
Il ROMANZO STORICO

 Nasce in EU all’inizio dell’Ottocento. Inizialmente genere di grande successo, oggi


sottovalutato

 Parla di una vicenda (vera o inventata), ambientata in una precisa epoca storica, che viene
ricostruita con grandi dettagli

 L’obiettivo di chi scrive un romanzo storico è quello di far rivivere un’epoca passata
tramite la vicenda narrata
Elementi tipici del romanzo storico
 La centralità delle vicende storiche. La storia passa da sfondo a protagonista, infatti sono le vicende
storiche a condizionare ciò che accade ai personaggi

 Fedeltà alle fonti storiche e ai documenti del passato

 Intreccio tra vicenda del singolo e vicenda storico-collettiva. Tendenzialmente hanno un ruolo
fondamentale gli «umili»

 Excursus storici approfonditi

 Intento educativo della narrazione. L’autore infatti, mostrandoci un’epoca storica diversa dalla nostra,
vuole farci apprezzare le differenze con essa, nel bene e nel male
 Nasce in Inghilterra con «Ivanhoè» Di Walter Scott. Questo romanzo parla della lotta tra
Sassoni e Normanni, conclusasi con la fusione dei due popoli e la nascita della popolazione
inglese

 In Italia il più celebre sono sicuramente i «Promessi Sposi» di Alessandro Manzoni.

 Il secondo romanzo storico italiano più importante è «Confessioni di un italiano» di Ippolito


Nievo. In questo romanzo si ripercorrono le principali tappe storiche, dalla fine della
Repubblica di Venezia al nascere del Risorgimento

 Il terzo è il «Gattopardo» di Giuseppe Tomasi di Lampedusa


Alessandro Manzoni
 Nasce a Milano nel 1785, dal nobile Pietro Manzoni e la giovane Giulia Beccaria, nipote di
Cesare Beccaria e donna molto vivace

 Tuttavia la paternità di Pietro è incerta: Giulia aveva una relazione con Giovanni Verri.
Manzoni, per evitare scandalo, riconobbe il figlio

 Il matrimonio dei genitori di Alessandro non durò a lungo e la madre si trasferì a Parigi a
convivere con l’intellettuale Carlo Imbonati

 Alessandro sin da piccolo aveva dimostrato una precoce vocazione alla letteratura, infatti a 6
anni scrisse il primo poemetto

 Ricevette una rigida educazione dai Padri Barnabiti, che inizialmente lo allontanò dalla
religione (Collegio Longone a Milano)
 Nel 1805 arriva a Parigi e frequenta i circoli di intellettuali più illustri

 Vincenzo Monti, amico di Giulia, le aveva fatto presente quanto Alessandro fosse infelice a
Milano. Fu proprio grazie a Monti che la madre decise di invitare il figlio a Parigi

 Alessandro passa molto tempo nei salotti parigini, incontrando personalità importanti, tra cui
spicca Claude Fauriel, protagonista del romanticismo francese

 Nel 1808, su consiglio della madre, sposò Enrichetta Blondel e nel 1810 tornarono a Milano.
La moglie gli diede 11 figli, ma al padre ne sopravvissero solo 2.

 Manzoni ebbe una «conversione religiosa» a seguito di uno spiacevole episodio (aneddoto del
miracolo di San Rocco)
 Nel 1837, qualche anno dopo la morte di Enrichetta, sposa Teresa Borri

 Nel 1861 viene nominato Senatore del regno d’Italia

 Morì nel 1873 cadendo dalle scale del sagrato della chiesa di Piazza San Fedele (vicino alla
Scala di Milano), dove oggi è commemorato con una statua
Contesto Storico
 Manzoni vive e scrive nei complessi anni antecedenti all’Unità d’Italia, pertanto assistette a tutto il
fermento risorgimentale

 1830-1831: Moti risorgimentali a Modena, Bologna, Umbria e Marche

 1831: Giuseppe Mazzini fonda la «Giovine Italia», associazione politica clandestina di stampo
rivoluzionario

 IMPORTANTE: All’altezza cronologica in cui scrive Manzoni, non esiste un’unica lingua italiana e non
esiste nemmeno l’Italia, che nascerà nel 1861. Quando deciderà di cambiare la lingua dei Promessi
Sposi, lo farà adottando il fiorentino parlato dalla classe colta
Contesto Culturale

 Manzoni cresce in un momento storico culturale complesso

 Infatti sono presenti sia l’ideologia dell’Illuminismo sia del Romaticismo

 Vediamo il confronto tra i due nelle prossime slides


Illuminismo

Illuministi Volontà di controllare razionalmente la realtà. Il


: sentimento è sottomesso alla ragione

Ottimismo e fiducia nel progresso.


Sono Cosmopoliti e ritengono tutti uguali.

Contro la religione cattolica, che non ha nessuna base


razionale per essere professata
Romanticismo

Romantici: Sono attratti da ciò che è irrazionale, come i sogni, i


sentimenti. Per loro il sentimento è più importante della
ragione

Sono pessimisti e convinti che la felicità non sia mai realmente


raggiungibile. Tuttavia l’arte, l’amore, la poesia possono dare
una tregua al dolore

Sono nazionalisti, non cosmopoliti.


Molti si avvicinano alla fede e al suo fervore, altri invece sono
considerati «maledetti»
Il romanticismo lombardo

 Le idee dei romantici italiani erano diffuse tramite la rivista di Giovanni Berchet chiamata
«Il Conciliatore»

 Il romanticismo lombardo aveva delle proprie peculiarità, per esempio credeva nella
fiducia nell’arte e nella letteratura con funzione educativa (elemento tipico
dell’Illuminismo)

 Quindi oltre a riprendere le caratteristiche europee (eccellenza del moderno, nazionalismo,


ritorno al cristianesimo) ne aggiunge di nuove
 La rivista «Il Conciliatore» aveva come scopo:
1. Raggiungere un pubblico vasto
2. Diffondere le idee di libertà e di indipendenza

 Capiamo quindi perchè Manzoni per mandare il suo messaggio abbia scelto il Romanzo
storico, che era un genere tipicamente popolare

 Inoltre i protagonisti del suo romanzo erano gli umili: voleva raggiungere tutti
I PROMESSI SPOSI E
ALESSANDRO MANZONI
 Opera più rappresentativa del romanticismo italiano

 Il primo esempio di romanzo storico della letteratura italiana

 Ambientato in Lombardia tra 1628-1630, sotto il dominio spagnolo

 Manzoni controllava scrupolosamente le sue fonti e inserì numerose storie vere, tra cui
quella della peste e la biografia di Marianna de Leyva
Prima redazione: FERMO E LUCIA

 Nel 1821, Manzoni cominciò la stesura del romanzo. Tuttavia presto dovette interrompersi
per concentrarsi sulla conclusione dell’Adelchi

 A fine del 1822 scrisse una lettera all’amico Fauriel in cui dichiarava di lavorare su un
romanzo a «creazione storica»

 Il Fermo e Lucia è una prima fase dell’opera, tuttavia è dotato di una struttura interna
totalmente indipendente dai Promessi Sposi
 Era un’opera immensa e i suoi tomi erano:
1. Storia di Fermo e Lucia
2. Storia di Fermo e Lucia
3. La monaca di Monza, che poi sarà identificata con Gertrude
4. Il Conte del Sagrato, che poi diventerà l’Innominato

 La lingua usata non era per niente facile da leggere: era un «composto indigesto» di dialetto
lombardo, francesismi e latinismi

 Altro problema era il continuo intervenire del narratore, che interrompeva il flusso della
narrazione con inutili digressioni sui paesaggi

 Anche Fauriel stesso, dopo aver letto il tutto, chiese a Manzoni di tagliare
La VENTISETTANA (1827)

 Cambia la struttura linguistica, che tuttavia verrà perfezionata solo nella quarantana

 Cambiano i nomi di alcuni personaggi:


1. Fermo diventa Renzo Tramaglino (come i tramagli)
2. Lucia Zarella diventa Lucia Mondella (come le mondine)
3. Il conte del sagrato diventa l’Innominato, personaggio più riflessivo e completo. Il primo infatti
era solo uno spietato assassino, il secondo ha il coraggio di guardarsi dentro

- Tuttavia Manzoni non era ancora soddisfatto della patina linguistica del romanzo e, subito dopo la
pubblicazione, andrà a Firenze
La QUARANTANA (1840)

 Manzoni, dopo aver «sciacquato i panni in Arno», decise di ripartire dall’inizio del
romanzo riscrivendolo in lingua fiorentina, che coincide con quella che noi chiameremmo
volgarmente «lingua italiana»

 La trama rimane pressochè identica a quella della Ventisettana


I PERSONAGGI:
- Renzo e Lucia

 I protagonisti dell’opera sono i due innamorati Renzo Tramaglino e Lucia Mondella

 Sono due ragazzi di modeste condizioni, che non incarnano esattamente lo stereotipo
dell’eroe tradizionale, anzi, vengono mostrati proprio attraverso le loro debolezze
LUCIA
 Impersonifica la sposa pura e mite

 Ha un cuore buono e per questo talvolta si fa trascinare in azioni poco limpide

 Vuole sposare Renzo, ma viene rapita da Don Rodrigo. Ingenuamente per salvarsi fa
voto di castità, che tuttavia risulterà non essere valido

 Tuttavia la sua timidezza e purezza non ci devono ingannare, Lucia è una donna
forte, consapevole di ciò che vuole e dal carattere tenace

 Difende con fermezza i valori in cui crede


RENZO
 Bravo ragazzo, instancabile lavoratore, onesto

 Mostra tuttavia di essere talvolta un po’ impetuoso e sprovveduto, facendosi sopraffare


dall’istinto

 Crede nella giustizia e non è disposto a subire soprusi (ex: la rivolta del pane a Milano)

 Renzo è un personaggio dinamico, che cresce in maturità lungo tutto il romanzo e alla
fine sarà cambiato in meglio

 Renzo e Lucia sono gli oppressi e l’oppressore è Don Rodrigo


Sistema dei personaggi: cos’è?
Qual è quello dei Promessi Sposi?
 AIUTANTI:
1. Fra Cristoforo: un frate cappuccino che rappresenta la fede combattiva, disposto a tutto per
aiutare gli oppressi e che sostiene i due promessi sposi nel loro ricongiungimento

2. Agnese: madre di Lucia. Non è una donna istruita, ma è astuta

3. Bortolo: cugino di Renzo che lo sostiene e lo ospita nella zona di Bergamo. Simbolo dell’operaio
laborioso e umile, disposto ad aiutare sempre chi ha bisogno

4. Cardinale Federigo Borromeo: uomo colto e intelligente, simbolo di umiltà, sempre disposto ad
ascoltare le ragioni di chi ha bisogno
 ANTAGONISTI

1. Don Rodrigo: è un signorotto della nobiltà locale che fa di tutto per avere Lucia. Si muove
solo appoggiandosi ai suoi sgherri, i bravi, e per ottenere ciò che vuole non ha problemi a
ricorrere alla violenza e alla minaccia

2. Don Abbondio: è il parroco del paese che per timore di don Rodrigo cede ai suoi ricatti,
impedendo a Renzo e Lucia di sposarsi. Il suo tratto caratteristico è la codardia

3. Bravi: esecutori dei misfatti di don Rodrigo. Coloro che fisicamente vanno a minacciare

4. Osti: tendono sempre al doppio gioco e sono schiavi del potere


 I «CAMBIO DI STATUTO»

1. Innominato: un nobile che inizialmente è al servizio di Don Rodrigo, ma cambia fazione


passando da antagonista ad aiutante degli sposi. Era colui a cui era stata affidata prigioniera Lucia
per consegnarla a Don Rodrigo, ma lei lo porta alla maturazione e alla conversione

2. Monaca di Monza: Gertrude inizialmente ospita Lucia in qualità di aiutante, ma, convinta dal
suo amante Egidio, uno dei bravi, deciderà di consegnarla all’Innominato
Il tempo  Il romanzo è ambientato nel Seicento

 Purtroppo questo secolo fu animato da carestie e pandemie (peste


bubbonica)

 Nel frattempo si fronteggiavano gli eserciti di Spagnoli, Austriaci e


Francesi

 Manzoni scelse di ambientare la storia proprio nel momento in cui il


Ducato di Milano si trovava sotto la dominazione spagnola, che
fu molto feroce

 Tale dominazione era simile a quella che gli austriaci stavano


tenendo al tempo di Manzoni: usando questo trucco evitò la censura
 La storia narrata è ambientata tra 7 novembre 1628- novembre 1630

 Per condensare due anni, Manzoni ha usato diverse tecniche narrative di gestione del tempo:
1. Ellissi: taglio di porzioni di tempo
2. Analessi: è il flashback
3. Prolessi: è l’anticipazione di ciò che accadrà
4. Digressione: deviazione dal discorso principale
5. Sommario
Tematiche trasversali

 La Divina Provvidenza

 La Giustizia

 Il male

 Gli umili contro i potenti

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